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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Tanto più per quella moltitudine di individui che in Italia o in europa non ci dovrebbero nemmeno stare, e che fino a prova contraria nessuno ha chiamato o rivendicato la presenza. La criminalità non sparirebbe con gli stranieri, ma certamente si ridurrebbe di molto. Quantomeno si dimezzerebbe. O ancora più probabilmente si ridurrebbe del 60-70%. Soprattutto per certe tipologie di reati, più gravi e di maggiore allarme sociale. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Il velo, il burqa o il burkini non sono automaticamente simboli di oppressione. Molte donne li indossano liberamente. Evidenziare solo i casi di coercizione è comodo, ma non rappresenta tutta la realtà. E se pensi che siano tutte indottrinate, allora dovresti ammettere che anche noi siamo stati in parte indottrinati dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti. Quanto a criminalità e immigrazione, il tuo nesso diretto ignora il contesto socio-economico. Povertà ed esclusione sociale aumentano i reati, non la religione. L"Eurabia" e l'invasione culturale esiste solo nella vostra mente paranoica. In parole povere, vi siete creati dei nemici immaginari. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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La povertà e la marginalità non sono giustificazioni, ma spiegazioni: chi ignora queste cause ignora la realtà. Trattare gli stranieri come un blocco uniforme, significa ignorare le differenze individuali che caratterizzano tutte le comunità umane. Se vuoi davvero ridurre la criminalità, la soluzione non è creare nemici immaginari o espellere persone, ma intervenire su integrazione, lavoro, istruzione e servizi sociali. È lì che si riducono davvero i reati, non sparando percentuali a caso. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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È la “Desolata” di Canosa di Puglia: una processione cattolicissima che si svolge ogni Sabato Santo, durante la Settimana Santa, dove le donne vestite di nero sfilano cantando il dolore della Vergine Maria. Una delle tradizioni religiose più sentite della Puglia. Scambiata per una minaccia da combattere. https://www.alanews.it/wp-content/up...ws-750x500.jpg |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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È curioso, però, come la critica alla cultura cristiana passata fosse netta e totale, mentre oggi si tende a distinguere tra pratiche culturali e valori universali come diritti e libertà, applicando quindi due pesi e due misure senza rendersene conto. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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PS: avresti dovuto postarla quotando hypnos688 che e' convinto che il velo sia un'invenzione dei musulmani. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
AHI AHI gretina che combini finito un filone se ne sfrutta un altro a scapito del primo? :miodio:
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Quindi, a casa loro si arrestano le donne in quanto lesbiche, con rischio lapidazione, qua violentano persone ogni giorno, ma non lo fa la maggioranza, certo, fino a quando non governano non lo fa la maggioranza, ci mancherebbe altro, bastano già i terroristi islamici che ci sono in giro, terroristi cattolici e ebrei però non pervenuti, nel frattempo immigrati illegali mussulmani a migliaia, ma è solo un caso poverini, scappano dalla guerra e dalla fame, peccato che vai a vedere i redditi medi in africa e dove c'è la guerra e invece risulta che vengono la maggior parte da posti dove non c'è la guerra e con redditi medio alti per quel continente, la finiamo di giustificare l'illegalità? |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Evidentemente non cogli il problema. Il radicalismosono proprio le porcherie medioevali e oppressivo che a te sembrano irrilevanti. Veli, burkini, burqa e affini non devono esistere. Men che meno in occidente. Una religione e una cultura che OBBLIGHI o faccia il lavaggio del cervello ai fedeli e soprattutto alle donne affinché debbano coprirsi, e ancora peggio quando la copertura sia totale, è un gravissimo problema. Non è un nemico Immaginario . È un medioevo, oscurantista, misogine e oppressivo redivivo che pretende di imporsi in occidente e di cancellare secoli di progresso. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
Le femministe magari pure lesbiche che difendono gli islamici sono come agnellini che spingono per entrare al mattatoio, sappiate che state figuratamente sputando in faccia a tutte quelle donne che vorrebbero essere libere come voi, come lo sono le donne in Israele e in Italia, altro che woke lgbt++ là quelle come voi le lapidano, state facendo le finte liberali con la pelle di gente rischia ogni giorno il collo, vergogna.
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
[QUOTE=hypnos688;3050159
Una religione e una cultura che OBBLIGHI o faccia il lavaggio del cervello ai fedeli e soprattutto alle donne affinché debbano coprirsi, e ancora peggio quando la copertura sia totale, è un gravissimo problema. Non è un nemico Immaginario . È un medioevo, oscurantista, misogine e oppressivo redivivo che pretende di imporsi in occidente e di cancellare secoli di progresso.[/QUOTE] https://www.avvenire.it/c/2025/Publi...JPG?width=1024 quindi anche alle suore viene fatto il lavaggio del cervello obbligandole a coprirsi si? |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
No le suore fanno una libera scelta e se non si vestono secondo il canone al massimo vengono espulse dalla congrega mentre se lo fanno in Iran gli aprono la testa a mazzate anche se lo mettono storto il velo, e le suore sono una percentuale minima della società, ricordo libera scelta da una parte, costrizione con galera e anche omicidio dall'altra parte, quisquilie insomma:bene:
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Ossia sulle percentuali dei reati compiuti da stranieri e immigrati. Non è complicato da capire. Se in una tipologia di reato i responsabili di quel determinato crimine è per il 50-60-70% composto da immigrati/clandestini...beh, è facile intuire che togliendo dal computo totale il numero dei criminali stranieri, il numero dei reati e conseguentemente delle vittime si ridurrebbe in modo schiacciante. Blaterare di devianza, marginalità o povertà è solo inutile retorica. È una foglia di fico per non ammettere lil vero problema. La presenza indesiderata e indebita di centinaia di migliaia di individui di cui nessuno ha richiesto la presenza nel nostro paese. O in europa. L'immigrato che se ne rimane al suo paesello, o nel continente africano per quanto riguarda la clandestinita, o le tratte del mediterraneo, inopinatamente in italia non stupra, non rapina, non occupa le carceri, non mena i poliziotti, non delinque Non crea vittime, e nemmeno un qualsivoglia pericolo per la società e i cittadini. È un concetto piuttosto semplice e lapalissiano. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Le suore fanno parte di un ordine religioso. Ci arrivi a capire la differenze con la massa di musulmane convinte di andare all'inferno perché c'è scritto nel corano, o perché altrimenti ecciterebbero gli uomini o causerebbero pensieri impuri in chiunque non sia il marito? No, temo di no...:D |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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2. Dire che "se stessero nei loro paesi non ci sarebbero crimini" è una tautologia: ovvio che chi non è presente non commette reati lì, ma questo non spiega nulla né giustifica generalizzazioni. 3. Parlare di presenza indesiderata o indebita di centinaia di migliaia di individui ignora che molti immigrati vivono regolarmente, lavorano, pagano tasse e contribuiscono alla società. Non è la presenza in sé a creare problemi, ma singoli comportamenti criminali, che vanno perseguiti caso per caso. In sostanza, trasformare percentuali parziali in un giudizio universale su tutti gli immigrati è una fallacia logica che alimenta solo paura e stereotipi. Ma continuate pure a vedere il nemico dove non c'è. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Senza offesa, ma le vostre sono solo paranoie. La maggior parte dei musulmani vogliono solo fare la loro vita, e non sono minimamente interessati a imporre proprio un bel niente. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Già che pensi che sia indicato nel corano di portare il velo denota la tua ignoranza in materia, in quanto non è specificato. Così come le motivazioni per cui si indossa, che possono variare tantissimo a seconda del luogo di provenienza e da altri fattori. Ti lascio alla tua tracotanza fondata, come sempre, solo da tanta paura del diverso da te:mrgreen: |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
Quando finisce la gita in barca? Bisogna che si sbrighino, c'è da fare un giro anche verso la cina
https://x.com/IstLiberale/status/196...SgskjzOWw&s=08 |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
Il velo serve perché la donna non deve mostrarsi fuori casa a qualcuno di diverso dal proprio padr..ehm, compagno. Una donna scoperta è haram, causa tentazione. Generalmente le donne devono stare chiuse in casa a fare faccende domestiche e figliare, non devono neanche lavorare, questo per tutti quelli di quella teocrazia fascista, pure per i "moderati" (che non esistono). lavoro con dei marocchini e so che le loro donne non lavorano e stanno chiuse in casa, escono forse giusto per la spesa.
L'altro giorno c'è stato un terremoto in afghanistan, molte donne erano sotto le macerie, non potevano neanche essere toccate da qualcuno di diverso dalla propria famiglia e quindi soccorse e così sono morte. https://www.ilpost.it/2025/09/05/ter...eguenze-donne/ Poi se uno chiama questo quantitativo biologico per quel che è viene bannato..il giorno che vi svegliate e capite che razza sono questi che stanno invadendo l'italia sarà sampre un giorno troppo lontano. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
Un altro problema è che la cultura nostra è diversa, le usanze i costumi (non inteso come vestiti :mrgreen: ) sono diversi.
Vedendo la cosa da un altra prospettiva una persona che (ad esempio) entra in un posto e non è riconoscibile in volto perché è tutta coperta potrebbe essere vista come una persona che ha intenzioni strane (magari vuole fare una rapina). Da qui può nascere il sospetto. (So che sembro io il paranoico adesso :D invece non è così, è che provo a mettermi nei panni di chi può vedere questa cosa da un altra prospettiva) |
Qui in Italia le donne di fede musulmana che lavorano sono tantissime, con e senza hijab.
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
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E' come se tu dessi contro la religione cristiana facendo riferimento ai testimoni di geova che impediscono le trasfusioni. Quote:
Tutte ste donne chiuse in casa che non possono uscire non ha alcun senso come dichiarazione, altrimenti non si vedrebbero in giro. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Il mondo islamico e' vario e include anche paesi dove non vige la Shariah, come in genere quelli del nord Africa, dove si possono vedere anche donne senza velo e dove si produce anche del vino che si vende nei loro ristoranti. Senza contare che nella stessa Europa ci sono paesi con percentuali di musulmani altissime (in Albania sono la meta' della popolazione) e non mi risulta che pratiche estreme come quelle talebane siano in vigore. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Re: Conflitto Israelo-palestinese
Infatti ho scritto "generalmente" chiuse in casa, poi escono per faccende domestiche o esigenze personali. Chiuse in casa nel senso fuori dalla vita sociale. Poi si spera che le nuove generazioni magari siano più progressiste, sennò si sentirà ancora di gente presa a sassate perché vestiva all'occidentale...
Io so solo che i marocchini che lavorano nella mia ditta le donne le fanno stare a casa, poi non mi inoltro nelle loro faccende perché è gente particolare e non mi va di litigarci addentrandomi nelle loro usanze come è successo altre volte. Ho saputo anche che il dottore lo hanno voluto donna per non farle guardare da un uomo..roba così... Gli albanesi sono musulmani ma sostanzialmente sono menefreghisti o probabilmente la cultura vicina all'occidente gli permette di mantenere una civiltà e moralità. Evidentemente quella teocrazia causa più danni nei paesi più arretrati e primitivi, africa, medio oriente, pakistan ecc... Il pakistan è al 98% musulmano ma sempre nella ditta dove sto c'è un gruppetto cristiano con tanto di parente prete..qualche sera estiva andavo a mangiare da loro che facevano tipo una festa, gente normale... Comunque sempre generalmente nelle menti di quelli la donna è poco più che un soprammobile. Da non mostrare, da non parlarci, da non prenderci ordini... In arabia saudita solo da pochi anni le donne possono guidare auto https://it.euronews.com/2018/06/24/a...med-bin-salman E intanto la sharia è arrivata in europa, austria, inghilterra... |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Facendo qualche ricerca, emerge che ad esempio nel mondo antico, presso i greci e i romani le donne portavano il velo. Serviva per consentire loro di uscire di casa ogni tanto. Però il velo portato nell'antica grecia e nell'antica roma era esteticamente gradevole, di solito copriva i capelli solo in parte e lasciava il collo scoperto. D'accordo la modestia è lecito che una donna possa voler essere modesta, ci sono anche i cappucci in generale. Ma scegliere un velo che corpe il collo e/o tutto il resto della faccia non è modestia significa proprio scegliere la bruttezza. E no, non è una frivolezza, parlare di estetica. In quest'epoca tutto ruota intorno all'estetica. Anche la problematica dei tanti incel è generalmente una questione estetica, quindi anche qui va considerata la cosa |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Il che è una realtà incontrovertibile da un punto di vista numerico, ma inconsistente sul piano della logica. Siamo in italia, ossia 60 milioni di italiani, è perfettamente logico che la maggiorparte dei crimini sia commesso da italiani. È talmente ovvio da essere persino demenziale doverlo ribadire. Esattamente come in Giappone saranno i giapponesi. In Brasile saranno i brasiliani. In Marocco saranno i marocchini, o in Spagna saranno gli spagnoli. Ovunque nel mondo, in qualasiasi paese, la criminalità è numericamente autoctona per la maggioranza. Ma il problema non sono i crimini in generale, ma le proporzioni. Se nel dato di un determinato reato, e vale pressoché per tutte le tipologie di reati contro la persona, e i reati violenti, la percentuale dei reati compiuti da stranieri/immigrati si attesta tra il 40 e il 60-70% vuol dire su 100mila rapine, o aggressioni, almeno 60mila riconducono ad immigrati, significa che l'immigrazione produce 60mila vittime, e solo per quella tipologia di reato. Senza ovviamente contare il fatto che l'immigrato che delinque ovviamente non si limita specificatamente ad una sola tipologia di reato, o di comportamento illegale, antisociale e violento. Nel caso delle violenze sessuali/stupri la percentuale si attesta intorno al 40% Quasi la metà. Quindi da questo cosa dovremmo dedurre Se non il fatto che con parecchie migliaia di immigrati (soprattutto irregolari e clandestini) in meno avremmo decine di migliaia di reati ed evidentemente di vittime in meno? Quote:
E spiega molto semplicemente il fatto che ci ritroviamo centinaia di migliaia di criminali e di individui indebitamente presenti e circolanti sul nostro territorio. Se restassero nei loro paeselli, non ci sarebbero I LORO crimini, né tantomeno le loro vittime. E' lapalissiano. Per cui dal momento che è la loro presenza indebita a produrre l'atto illegale/criminale e il reato stesso, direi di sì.. È la presenza di questi soggetti il problema. L'africano, immigrato soprattutto se clandestino e/o irregolare che rimane in Africa, non produce illegalità né reati. Non in italia. O in europa. È un'ovvieta' Quote:
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Quindi la domanda sorge spontanea... Questi individui che ci facevano in italia? Quote:
La criminalità straniera non è generica e indiscriminata. Come non lo è l'immigrazione. Infatti non si sta parlando di tutti gli immigrati. Si sta parlando di condizioni burocratiche, provenienze, aree del mondo, tipologie di immigrazione, fedi e culture ben precise. Quando si demonizza l'immigrazione, la clandestinita', le ong, gli sbarchi, e la criminalità con annessi e connessi non si parla affatto di tutta l'immigrazione o di tutti gli immigrati. Ma di casistiche ben precise. Le banlieu parigine o francesi non sono abitate/colonizzate da cinesi, giapponesi, brasiliani, canadesi o indiani. Esattamente come le periferie più violente, degradate e pericolose d'Europa. O come la violenza urbana di Londra, o di altre città inglese. Cosi come l'applicazione di leggi religiose particolarmente misogine, arretrate, oppressive..Che casualmente non sono mai ebraiche o buddiste. Fenomeni diffuse in tutte le periferie d'Europa. Comprese quelle italiane. Milano, Roma, Torino.. O stazioni, parchi...mediamente le zone a più alto rischio degrado e sicurezza. Tutti contesti che certamente non sono in balia di giapponesi, cinesi, filippini, indiani ecc. Così come i tassi di reati e crimini. In italia vivono parecchi comunità di stranieri e nazionalità. Le problematiche delle varie periferie hanno sempre un denominatore comune. Che sia immigrazione primaria o seconde/terze generazioni. 0 Eppure in Italia l'immigrazione è rumena, è albanese, è cinese, è ucraina o ell'est Europa, centro e sudamericana, balcanica, filippina o di altre proveniene asiatiche..etc. Eppure non tutte le comunità, religioni o culture creano problemi, o incidono in maniera importante sui tassi di criminalità, sul degrado, e sull'ordine pubblico. Diversamente da altre. O su altre tipologie di immigrazione. Quasi sempre clandestine ed illegali. Quindi il nemico c'è. Eccome se c'è. E quotidianamente influenza negativamente, ed ingolfa, il sistema giudiziario, la quotidianità di caserme e questure, l'ordine pubblico, e la libertà/integrità quotidiana di milioni di cittadini. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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M'importa eccome che le donne debbano coprirsi perché lo decide dio, o per la convinzione che sia peccato mostrarsi ad altri uomini che non siano padri o mariti, o per non favorire pulsioni sessuali negli uomini. Se volessero solo farsi la loro vita abbandonerebbero questi vessilli, e si asterrebbero dell'esibirli, in modo fondamentalmente provocatorio. Come un'imposizione. Il che è esattamente quello che è. Voler imporre le loro tradizioni e i loro simboli discutibili. Quindi che una donna sia sottomessa alla religione fino al punto di doversi coprire perché costretta, minacciata, abusata psichicamemte, o perché indottrinata fin da piccola...è un problema eccome. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Che il velo vada indossato o ci si debba coprire è perché sarebbe stabilito da dio. Ergo il motivo per cui la donna musulmana si copre è solo uno. Che si tratti di un velo per coprire i capelli, o ancor più grave che copra tutto il viso o peggio che si copra da cima a piedi, la matrice è sempre la stessa. La sottomissione all'Islam. Quindi di fatto un obbligo. Che sia anche giuridicamente coercitivo altrimenti vengono ammazzate o lapidate, che sia per indottrinamento la sostanza è la stessa. Quello che continui a non cogliere, o semplicemente non considerare per malafede è la differenza tra una scelta di vita come il prendere i voti e aderire ad un ordine religioso consacrato e l'appartenenza ad un ordine religioso in cui tra l'altro il velo non è obbligatorio, e peraltro equivale ad indossare una divisa a fedeli qualsiasi che vivono in funzione di un libro sacro, vivendo da sottomessi. O schiavi D'altra parte islam significa esattamente sottomissione. Quindi mancanza di libertà. Non risultano nel mondo donne obbligate a diventare suore, ad indossare il velo, o torturate, ammazzate, o lapidate qualora decidessero di farne a meno, o dovessero toglierselo. E peraltro il velo è unimitazione alla figura di Maria, e un simbolo di castità. La scusa per le donne musulmane quale dovrebbe essere? Non andare all'inferno? Sottomettersi a dio? Preservare la castità? Difendere il pudore? Evitare di sollazzare con la vista, persino con i capelli, l'uomo? O evitare di provocare sessualmente l'uomo? O di istigare pulsioni sessuali? Siamo nel 2025 o nel 1300? Quote:
Sono decenni di terrorismo ad esserlo, ad esempio. E intere città arretrate al medioevo. E' proprio la riedizione del medioevo il problema. È l'arretratezza di chi non conosce il concetto di secolarizzazione. Sono tradizioni misogine come queste, il problema. Di vera e propria sottomissione della donna. C'è differenza tra una diversita' religiosa e culturale in quanto tale, e una "diversità" che produce oscurantismo, misoginia dittature, teocrazie e oppressione. |
Sono stato da poco in Egitto, e ho visto maggiormente veli normali, donne senza velo e in minima parte donne col velo che scopre solo gli occhi.
Però parlo di zone turistiche come il Cairo.... non ho idea di come sia la situazione nelle campagne lungo il nilo. Nelle zone nubiane o tra i beduini nessun velo integrale o burka. Ho provato lo shemagh maschile e non è male.Abbastanza fresco e copre dalla sabbia. È più piccolino rispetto a quello degli emirati (stile sceicco) che arriva fino a un metro e trenta/quaranta per lato. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
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Comunque la questione palestinese mi pare qualcosa di estremamente complesso, e invece di banalizzare il tutto buttandolo nella solita caciara islam radicale vs civiltà occidentale decadente, tornerei sul punto:
Si è fatto su Gaza esattamente quello che fecero i russi per liberare gli ostaggi dai terroristi islamici a Beslan, ovvero hanno fatto una mattanza di civili. Oltretutto si fa anche largo l'idea di annettere in larga parte la Cisgiordania. Se aggiungiamo che la destra estrema ha fatto di tutto per indebolire Abu Mazen contribuendo a rafforzare Hamas... E tra coloni invasati ed estremisti di destra, non vedo questa gran differenza con hamas. I primi foraggiati da Israele, i secondi dall'Iran. Ma sempre stessa merda di invasati. Non si tratta di antisemitismo, ma di realismo. Nessuno ama Isralele ultimamente. Il numero di morti civili lo testimonia e possono inventarsi qualsiasi scusa. |
Re: Conflitto Israelo-palestinese
Quindi non si risponde nel merito della domanda ma dando false notizie per giustificare atti terroristici, insomma, sto muro, a che serve? Come è che nessuno accusa l'Egitto di non accogliere e affamare i palestinesi?
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