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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Esiste internet, esistono le statistiche. Quote:
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
secondo me dobbiamo rompere questi schemi errati,cercare di corteggiare una donna anche al costo di sembrare inetti,mancano le abilita' sociali lo so,ma sento che cos' non si puo andare avanti,bisogna fare qualcosa....
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
oggi mio padre mi ha fatto arrabbiare,lui super latin lover prendeva in giro quel ragazzo timido su mtv ha fatto 2 battute,perche questo alla dichiarazione se ne e andato in panico,e per un attimo si era allontanato...
un estroverso non capisce proprio un introverso... |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Se hai delle statistiche serie trovate su internet fai pure un copia incolla!!Comunque ognuno puo' pensarla come vuole,io rimango della mia idea!!Le donne piu' carine e desiderate sono molto piu' attratte dai superestroversi con la lingua lunga ( e che in alcuni casi sono anche stronzi). Dei timidi,impacciati,di poche parole,ecc....gliene frega ben poco nella maggior parte dei casi. Se non altro per il fatto che gli estroversi super vanno continuamente a farsi avanti,a rompergli le scatole,a corteggiarle cosa che i timidi non fanno quasi mai o mai!! |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Finchè avevo 25-26 anni ero preso male anche io poi con il passare del tempo le cose sono migliorate!! Continuo a rimanere single e probabilmente lo restero' ancora ma vivo la situazione con maggiore serenità..... Secondo me dovresti concentrarti sul fatto di aumentare le tue amicizie maschili per uscire nel tempo libero e distrarti da tutti questi pensieri e pensare meno alle donne..... Certo non e' facile ma questo forum puo' esserti di aiuto magari per trovare amicizie nella tua zona..... |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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P.S.: Hai parlato delle donne "più carine e desiderate". E le altre? Le escludi a priori? |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
sto poco bene,si perche ho diffciolta a fare parechie cose in solitaria....
vorrei tornare in analisi....io la mia timidezza forte me la vivo male,se avessi piu amici maschi una comitiva,almeno mi svagherei,ho un amico e una ltro che vedo ogni tanto... poi non mi sento capito mi ripeto a casa ultimamente perche non ti fidanzi...non cpaisocno nulla,lo sannoc he sono introverso pero il tema donna la mia inettitudine non si considera... gli pare facile trovare una donna ad un super timido,il mioamico si e lasciato almeno torneremo ad uscire assieme il sabato... intanto ho trovato questo... Parlando di timidezza, si dice che timidi non si nasce ma si diventa, per un complesso di inferiorità che dall'infanzia porta a prendersi troppo sul serio. Ma ultimamente ci sono studi che stanno cercando di capire se vi sono dei geni della timidezza già intrinseci nel DNA. COSCIENZA DELLA TIMIDEZZA Cosa è un complesso? E' un insieme di reazioni della nostra personalità costituiti soprattutto intorno ai ricordi e soprattutto dell'infanzia. Generalmente quando una situazione o un ricordo ci fanno soffrire, la cosa automatica che viene da fare è eliminare questa sofferenza. Quando non ci riusciamo cerchiamo di reagire con un comportamento che aiuti ad accettare la situazione. Il complesso di inferiorità non accade quando una persona si sente inferiore ad un'altra. In realtà il complesso di inferiorità nasce solitamente da un io grandioso. Molte volte quando si è piccoli ci si sente schiacciati dalla superiorità dei genitori, i quali spesso sottolineano la superiorità tra il mondo degli adulti e quello dei bambini e di voler essere lì per sopperire in ogni momento alla immaturità e inadeguatezza dei figli. Il bambino in questa situazione può regredire a fasi più infantili se si sente insicuro oppure avverte il bisogno di una maggiore sicurezza e cerca di avere ben chiara l'idea del proprio valore. Se la chiara idea del proprio valore gliela fornisce la famiglia va bene altrimenti il bambino deve sforzarsi di crearsela da solo. Se deve crearsela da solo iniziano i problemi : diffidenza del giudizio altrui, sviluppo di senso critico elevato verso l'esterno di sé stesso, in quando l'ambiente familiare non gli permette di tollerare nessuna critica personale (il bambino è insicuro di sé). Quindi il bambino troverà sicurezza soltanto in sé stesso in quanto la famiglia non gliene offre. Mentre l'ambiente esterno mantiene disinteresse e addirittura disprezzo. Quindi si inizia a nascondersi, a tirarsi indietro. La persona con un complesso di inferiorità entrando in una salone, si rende conto che il suo ingresso non è stato ben accolto mentre una persona equilibrata sarà completamente indifferente alle reazioni altrui e affronterà gli altri con naturalezza, perché non spierà ogni reazione ai propri movimenti, una idea simile non le passerà neanche per la testa. Per difendersi dalle spiacevoli reazioni che il complesso di inferiorità porta, ci si preferisce coprire dalla corazza timidezza che in genere si manifesta con paura della gente, di parlare, etc. In genere possiamo affermare che la timidezza è un insieme di paure tendenti a ridurre i contatti con le altre persone, evitando in ogni modo confronti spiacevoli. La paura del confronto nasce da una discrepanza tra il valore che la persona si attribuisce e le risposte invece date dall'ambiente esterno. Il timido ama l'oscurità, non sopporta la luce, non vede e si adopera in ogni modo per non essere visto, egli pensa che tutti siano lì a guardare lui. ANNULLARE IL SENSO DI PAURA La paura in realtà non esiste, non è altro che un'astrazione. Provando a definirla si potrebbe dire che la paura è lo spazio che va dal pensiero all'azione. Come annullare quindi il senso di paura? Agendo immediatamente dopo il pensiero. Senza però agire con impulsività, perché chi agisce con impulsività non sceglie, e per scegliere ci vuole coraggio. Potremmo definire il coraggio come la forza di vivere e affrontare la realtà. Vivere è quindi avere il coraggio di progettare e realizzare i propri pensieri, avendo quindi fiducia in sé stessi. E il coraggio è in tutti noi. Spesso il coraggio è scambiato per irresponsabilità, ignoranza e superficialità e in questo caso appartiene agli insicuri, a coloro che non hanno coscienza di esistere, di essere! Appartiene a coloro che non vogliono vedere la realtà così come è. Quindi chi non ha mai paura in realtà finge o è un incosciente. Non bisogna mai trascorrere ore nella paura ma bisogna subito affrontare ciò che si sta evitando. Tentate sempre di fare le cose che vorreste evitare. La soluzione alla paura? L'azione! Agite non rimandate MAI! Anche perché preoccuparsi con la paura non cambia il futuro. E non si potrà mai crescere se si sta sempre al sicuro, se si evita l'ignoto! Affrontare le cose di cui si ha paura fa crescere, migliorare, maturare, cambiare! E quale miglior gradevole sensazione dell'affrontare ciò che non si conosce? Sperimentate cose nuove. Correte i rischi. Affrontare le cose è vivere! La sicurezza interiore è la fiducia in sé stessi e nel sapere che qualsiasi cosa possa accaderci la si affronterà senza indugi. Ed è questa l'unica vera sicurezza che conti nella vita, non certo quella effimera e inesistente che può essere indotta dal denaro o dal possesso perché le cose esteriori e materiali possono anche svanire nel nulla. GUARIRE DALLA TIMIDEZZA Si dovrebbe in prima battuta convincersi che gli altri non stanno sempre ad osservare o giudicare. Successivamente ci si deve accettare così come si è, aumentando la propria stima e riuscendo anche a sorridere dei propri difetti. D'altra parte la perfezione non è di noi mortali! Non bisogna dimenticarsi che tutti hanno dei difetti. Rinunciare a voler sempre avere ragione! Come guarire dalla paura di stare male nel contatto con gli altri? Proprio accettando questo malessere, parlandone con gli altri, sorridendone e non invece cercando di contrastarlo o nasconderlo. Nel caso contrario, continuando a vivere con l'incubo del malessere, questo si aggraverà! Quando si arriva all'accettazione del malessere, come un miracolo ci si renderà conto che questo malessere è quasi annullato o scomparso! Vivete, buttatevi nel reale! Non bisogna tuttavia dimenticare che esistono persone appagate dalla compagnia di sé stessi, felici delle poche conoscenze che hanno. Spingerli ad allargare le proprie amicizie non approda a nulla, la motivazione deve venire da dentro. Aumentare la fiducia in sé stessi è uno dei fattori più importanti per sconfiggere la timidezza e la fiducia in sé stessi è data dall'esperienza e la si acquisisce passo dopo passo. Lo stesso di può dire per l'accrescimento della sicurezza in sé stessi. COSA FARE IN PRATICA? Si può cominciare con l'attaccare discorso con uno sconosciuto. Nei soggetti timidi non è difficile instaurare un rapporto profondo dopo la conoscenza, le difficoltà riguardano piuttosto la possibilità di superare le barriere che precedono il rapporto di intimità, ovvero conoscere un estraneo. L'attenzione esasperata al giudizio degli altri e la ricerca ansiosa e continua di segni di critica inibiscono fortemente questo processo, ma dopo che hanno raggiunto una certa familiarità con un'altra persona, traggono piacere dall'intimità del rapporto come tutti. Solo nella prospettiva di essere esaminati dagli estranei cadono in preda alla paura debilitante del giudizio e a un'autocritica invalidante. LA PRIMA IMPRESSIONE E' molto importante creare una prima impressione positiva. Le prime impressioni da un lato riescono a comunicare piccole ma decisive informazioni sul vostro conto e dall'altro vi aiutano a capire qualcosa della persona che vi sta di fronte. Parlando dell'abbigliamento maschile possiamo dire che la camicia è straordinariamente afrodisiaca, la t-shirt si adatta alle varie personalità per via dei messaggi stampati (se avete il fisico scolpito è adatta sciancrata), la polo invece è poco sexy (andrebbe bene solo nello sport) ! L'abito è il capo più elegante per un uomo e rappresenta un forte elemento di appeal nell'immaginario femminile. Farsene fare uno su misura significa volersi bene. Sicuramente l'abito è un accessorio importante. Gli abiti da cerimonia sono invece il frac (cerimonia impegnativa), lo smoking (per la sera) e il tight (da indossare di giorno) : gli abiti da cerimonia vestono l'uomo in maniera superba. Ancora più importante dell'abbigliamento è l'espressione del volto : un atteggiamento allegro accompagnato da un sorriso favorirà nuove conoscenze molto di più ti un'espressione triste. Attrazione fisica, abbigliamento, espressioni del volto, posizione del corpo, gestualità, sono tutti fattori che influenzano le relazioni sociali. Numerose ricerche hanno messo in evidenza che quando due persone si incontrano per la prima volta la parte del corpo che osservano maggiormente è il volto e soprattutto gli occhi. Inoltre il sorriso è un investimento molto redditizio ai fini dell'amicizia, il minimo che può produrre è un altro sorriso in risposta o forse anche di più. Per quanto riguarda la posizione del corpo, in genere è consigliabile mantenere il busto e la testa ben eretti, le spalle all'indietro e la pancia in dentro. Analogamente nei corsi di autodifesa si consiglia agli allievi di camminare a testa alta, con passo sicuro, mostrandosi vigili e risoluti per non invitare all'aggressione. La prima impressione è quella che conta ed è quasi indelebile : non abbassate lo sguardo per timidezza! |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
Ragazze secondo voi esistono uomini troppo timidi ?
Che per esempio vi frequentano per alcuni mesi, non espongono i loro sentimenti e al max vi danno il bacio della buona notte?? perchè fanno così? se non sono interessati potrebbero non cercarci invece che tenerci sulla corda no? quesot messagio mi da speranze,ci sono donne che comprendono i disagi dei molto timidi,mi aggrappo a questo |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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So che non e' facile ma prevenire e' meglio che curare,questo detto e' giusto! |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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2) se anche lo sono, può darsi che preferiscano si faccia avanti lui e nel frattempo gli va bene così, o magari pensano che se lui non si fa avanti non è interessato. Quindi, nella maggior parte dei casi, se il primo passo esplicito non lo fa l'uomo, nisba. |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
In quanti saremo rimasti sul forum che neanche riusciamo ad uscirci con una donna? :testata:
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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indipendentemente dalla tua risposta, IO faccio parte del tuo club. Devo dire che mi sorprendono le capacità sociali di alcuni, non pochi, forumisti. E questo mi fa sentire ancora più inetto, anche qui. |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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--- EDIT --- * Dalle donne a cui li faccio. |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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forse dovresti instaurare un po' più di sintonia prima di chiederglielo :interrogativo: dal canto mio io lo chiederei solo se ci fosse intesa su tutto, cosa impossibile e impossibile da sapere, quindi nada... ma una bella via di mezzo sarebbe l'ideale:perfetto: |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Il perfezionismo è il male. |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Temo sia una delle limitazioni che affligono i sociofobici/evitanti: arriva una nuova, che è pure libera, e, mentre noi aspettiamo il momento giusto per invitarla, quella è già uscita con tutti i maschi dei dintorni e s'è fidanzata :piangere: |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
C'erano ragazze che mi piacevano e anche un buon numero sia alle elementari sia alle medie che alle superiori che mi facevano il filo ma purtroppo per il mio carattere introverso e chiuso non ho mai combinato niente;
Quando ero io che piacevo, anche se ci sono state ragazze che me lo hanno detto in faccia che gli piacevo, non riuscivo mai a replicare, (anche se le ragazze in questione mi piacevano sul serio) in nessun modo e allora pensavano che me ne fregassi di loro e dopo un bel pò si stufavano e mi lasciavano perdere; Non ho mai tentato nessun approccio nei confronti delle ragazze che mi piacevano, per cui non ho mai portato a casa niente fino ad ora... |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
io lo sono tutt'ora, ma prima non ho mai avute storie. Devo dire che se non fosse stato per lui, io non mi sarei mai mossa dal mio nido e non avrei mai fatto il primo passo. dopo ben due mesi che mi veniva incontro e aspettava i miei tempi, sono riuscita a lasciarmi andare. ma se non fosse stato per lui, ora sarei come sono stata sempre.. da sola.
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
io avevo la scuola che mi veniva dietro..eppure..
brutta bestia il carattere |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
bisogna farsi avanti in qualsiasi modo dicnedolo a voce,regalando rose,anche con modi non comuni,ma bisoganre osare....se no non si avranno mai chances di migliorare...
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
mio padre per incoraggiarmi oggi mi ha detto ti serve piu fiducia in te stesso e negli altri,e non ti fare paranoie nessuno se non parli ti giudica male...ma quesot lo so anche io ma le paranoie dell'ansia sociale so che sono irrazionali,ma come si combattono,non starei qui altrimenti..
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Povero mondo! |
Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
non uscivo da 3 mesi,ieri sera ho capito che se lavoro sulla fiducia forse qualke chances ce lho...certo devo tornare a fare piu vita sociale possibile per migliorare,a costo di aggrapparmi ai coctail quando sono in difficolta'..pero devo farlo,fisicamente in pizzeria i riscontri fisici li ho avuti dagli sguardi la prsesenza pure,sono alto...
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
vorrei provarci se capitera' a modo mio,pure regalando rose,le parole non sono il mio pezzo forte devo trovare altre strade...per competere con gli estroversi
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Re: Mai stati/e fidanzati/e
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Io auspico solo che ognuno/a possa essere libero di fare quello che si sente senza condizionamenti e pressioni sociali derivanti da stereotipi da rottamare. Per ora non è così, gli uomini hanno delle pressioni specifiche, le donne ne hanno altre. |
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