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fabri98 25-07-2016 18:18

Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 1760270)
generalizzazione
ge·ne·ra·liẓ·ẓa·zió·ne/
sostantivo femminile
Applicazione estesa, spesso arbitrariamente, alla maggior parte o alla totalità dei casi.



;)

Il messaggio di Doubleman dice "non generalizzare su tutti", mentre io ho precedentemente scritto "quasi tutti", quindi non è la generalizzazione di cui mi ha accusato Doubleman.

Ripeto, se avessi voluto fare una generalizzazione assoluta, avrei dovuto dire che tutti gli atei parlano per letture internettiane, ma non è quello che ho scritto.

Clend 25-07-2016 18:33

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 1760292)
Che invece siamo un animale come tutti gli altri, senza NULLA di speciale, è un fatto oggettivo e scientificamente incontrovertibile, almeno per ora perché ogni teoria degna di questo nome può e deve essere messa in discussione e mai accettata senza far domande (come vorrebbero tane religioni).

Già, questo è l'atteggiamento scientifico. Mettere sempre tutto in discussione. Ma in modo proprio violento, mettendo continuamente alla prova le teorie senza alcuna pietà.

Clend 25-07-2016 18:39

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1760312)
Così dice, però è lui a decidere quando è stato smentito e quando no, con il risultato (non sorprendente) che non vengono mai smentiti (tranne quei pochissimi davvero interessati alla conoscenza).
La ricerca scientifica è quasi sempre un gioco che gli scienziati fanno con sè stessi per ingannarsi e rimanere nel punto in cui sono per tutta la vita.
D'altronde basta osservarli a un livello psicologico, sono persone che non evolvono. E come potrebbe qualcuno crescere in conoscenza senza crescere come essere umano?

Falso, le teorie vengono sempre messe a durissima prova e nel corso della storia SPESSO sono state smentite. Questo perchè per essere scientifiche devono poter essere falsificabili, nel senso delineato da Popper.
La teoria della relatività per esempio risulta corroborata in quanto fino ad oggi ha resistito a un numero impressionante di tentativi di falsificazione, e fenomeni da essa predetti poco intuitivi e che non ci si aspettava si è verificato che esistono (come le onde gravitazionali)

varykino 25-07-2016 18:42

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1760312)
Così dice, però è lui a decidere quando è stato smentito e quando no, con il risultato (non sorprendente) che non vengono mai smentiti (tranne quei pochissimi davvero interessati alla conoscenza).
La ricerca scientifica è quasi sempre un gioco che gli scienziati fanno con sè stessi per ingannarsi e rimanere nel punto in cui sono per tutta la vita.
D'altronde basta osservarli a un livello psicologico, sono persone che non evolvono. E come potrebbe qualcuno crescere in conoscenza senza crescere come essere umano?

No word proprio , t ha risposto clend.

Daniele89 25-07-2016 19:20

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Clend (Messaggio 1760315)
Falso, le teorie vengono sempre messe a durissima prova e nel corso della storia SPESSO sono state smentite. Questo perchè per essere scientifiche devono poter essere falsificabili, nel senso delineato da Popper.
La teoria della relatività per esempio risulta corroborata in quanto fino ad oggi ha resistito a un numero impressionante di tentativi di falsificazione, e fenomeni da essa predetti poco intuitivi e che non ci si aspettava si è verificato che esistono (come le onde gravitazionali)

Mah insomma alla fine anche le idee di Popper erano figlie del loro tempo e va detto che, in generale, tutta l'esperienza del positivismo logico ha dato frutti assai modesti in tutti i campi (nello studio del linguaggio, ad esempio, ci fu un vero e proprio regresso). Cioè, lì c'era ancora la vecchia idea della logica come modello di ogni metodologia conoscitiva e della scienza come istituzione umana deputata alla cernita delle proposizioni vere e false: per farla breve, veniva assunta un'immagine mitizzata della scienza.
C'è da dire che se le elitè intellettuali hanno progressivamente abbandonato questa impostazione (per tornare, giustamente, a studiare le istituzioni di sapere riconducendole all'unità organica che queste formano con apparati di potere), al livello della divulgazione (tanto mediatica quanto accademica) essa riscuote ancora una certa popolarità.

Clend 25-07-2016 19:29

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1760333)
Mah insomma alla fine anche le idee di Popper erano figlie del loro tempo e va detto che, in generale, tutta l'esperienza del positivismo logico ha dato frutti assai modesti in tutti i campi (nello studio del linguaggio, ad esempio, ci fu un vero e proprio regresso). Cioè, lì c'era ancora la vecchia idea della logica come modello di ogni metodologia conoscitiva e della scienza come istituzione umana deputata alla cernita delle proposizioni vere e false: per farla breve, veniva assunta un'immagine mitizzata della scienza.
C'è da dire che se le elitè intellettuali hanno progressivamente abbandonato questa impostazione (per tornare, giustamente, a studiare le istituzioni di sapere riconducendole all'unità organica che queste formano con apparati di potere), al livello della divulgazione (tanto mediatica quanto accademica) essa riscuote ancora una certa popolarità.

Popper non è assolutamente un positivista logico, almeno per come intendo io il positivismo logico.
Il suo libro La Logica della Scoperta Scientifica distrugge il verificazionismo come criterio di demarcazione tra scienza e metafisica, verificazionismo che era il nucleo del positivismo logico

fabri98 25-07-2016 19:32

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1760312)
Così dice, però è lui a decidere quando è stato smentito e quando no, con il risultato (non sorprendente) che non vengono mai smentiti (tranne quei pochissimi davvero interessati alla conoscenza).
La ricerca scientifica è quasi sempre un gioco che gli scienziati fanno con sè stessi per ingannarsi e rimanere nel punto in cui sono per tutta la vita.
D'altronde basta osservarli a un livello psicologico, sono persone che non evolvono. E come potrebbe qualcuno crescere in conoscenza senza crescere come essere umano?

Finalmente qualcuno che mette in moto il cervello.

E ci aggiungo un'altra cosa: L'ateismo dovrebbe essere dedito alla conoscenza, mentre invece è diventato una presa di posizione, con tanto di ideali e strutture a favore.

Ateo, nel vero senso della parola, significa "senza Dio", e non "credente nell'evoluzionismo".

Daniele89 25-07-2016 19:54

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Clend (Messaggio 1760336)
Popper non è assolutamente un positivista logico, almeno per come intendo io il positivismo logico.
Il suo libro La Logica della Scoperta Scientifica distrugge il verificazionismo come criterio di demarcazione tra scienza e metafisica, verificazionismo che era il nucleo del positivismo logico

Dài, buttarla sulle questioni di lana caprina no però eh.

Clend 25-07-2016 20:09

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1760357)
Dài, buttarla sulle questioni di lana caprina no però eh.

A me non sembra lana caprina :pensando:
Hai delineato un Popper con queste idee:
Quote:

Cioè, lì c'era ancora la vecchia idea della logica come modello di ogni metodologia conoscitiva e della scienza come istituzione umana deputata alla cernita delle proposizioni vere e false: per farla breve, veniva assunta un'immagine mitizzata della scienza.
Quando invece proprio Popper ha distrutto la visione della scienza come scopritrice di verità assolute mediante la logica. Dimostrando come l'induttivismo non fosse ben fondato. Ora si sa che le leggi di natura non possono essere logicamente giustificate, e per questo le teorie vengono messe duramente alla prova alla ricerca di un esperimento che le contraddica. Questo si può fare: scoprire che una teoria è falsa mediante esperimenti. Così la scienza procede, non si avrà mai una giustificazione logica delle leggi, ma c'è cmq un processo di raffinamento della teoria e di eliminazione del falso

Antonius Block 25-07-2016 21:19

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1760394)
movimento (apparente)

Eppur si muove


A parte gli scherzi da quando Galileo ha enunciato il metodo scientifico mi pare che i progressi non siano stati così "apparenti"...

Daniele89 25-07-2016 21:25

Re: Atei o religiosi?
 
Galileo è grande e Popper è il suo profeta.

Come recitano i manuali, insomma.

Antonius Block 25-07-2016 21:35

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1760407)
Galileo è grande e Popper è il suo profeta.

Come recitano i manuali, insomma.

Disse Dabiele89 dalla tastiera di un pc, attraverso la rete internet

Winston_Smith 25-07-2016 21:44

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da fabri98 (Messaggio 1760216)
Libera certamente, ma io non mi sono mai permesso di dire che le tue opinioni sono stupide, né a nessun altro del forum.
Stai sciallo.
Non sei nessuno per dire che le opinioni degli altri siano stupide.

Quote:

Originariamente inviata da fabri98 (Messaggio 1760340)
Finalmente qualcuno che mette in moto il cervello.

Opssssss....

Daniele89 25-07-2016 21:47

Re: Atei o religiosi?
 
Per farla breve, il punto è che Popper, il campione dell'anticomunismo, stava con la cosa di fornire criteri epistemologici pensando di poter fare astrazione del processo sociale che invece sta alla base delle modificazione dei paradigmi scientifici (e qui c'è il punto cruciale che fa di lui un positivista che fa il solo il gioco delle tre carte); quanto al Galileo "inventore del metodo scientifico", mi perdonerai ma non si può che rispondere con una boutade.
Già parlare di metodo scientifico è un azzardo, ma se proprio si deve, allora va riconosciuto che esso è nato all'interno del pensiero cristiano.
Non mi metto a dare riferimenti precisi che in quanto scienziati e storici della scienza dovreste conoscere meglio di me.

Ciò (ma c'è bisogno di dirlo?) senza sminuire questi personaggi; semplicemente, come in ogni cosa, spetta allo sguardo retrospettivo cercare di assegnare ad essi il posto che gli spetta

Winston_Smith 25-07-2016 21:50

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1760419)
Popper, il campione dell'anticomunismo

Ah, ora capisco perché ti sta tanto sulle balle :sisi:

fabri98 25-07-2016 21:51

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1760416)
Opssssss....

Ma ops di cosa?
Non ho mai detto che le opinioni degli altri sono stupide, e sarò pure libero di concordare con qualcuno.

E comunque sei terribilmente off-topic, quindi, se hai qualcosa da dirmi, contattami in privato, così la discussione può tornare sui binari giusti.

Winston_Smith 25-07-2016 21:53

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da fabri98 (Messaggio 1760422)
Ma ops di cosa?
Non ho mai detto che le opinioni degli altri sono stupide, e sarò pure libero di concordare con qualcuno.

E comunque, sei terribilmente off-topic, quindi, se hai qualcosa da dirmi, contattami in privato, così la discussione può tornare sui binari giusti.

No, per carità, hai solo detto che N utenti non hanno acceso il cervello, che è anche peggio. Ovviamente perché quegli N non concordavano con te. E questo mi pare proprio un bell'OT.
Non ho altro da dirti, alla prossima.

Winston_Smith 25-07-2016 22:02

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1760429)
Certo che se un complimento a qualcuno diventa un insulto verso tutti gli altri...

Basta rileggere ciò che è stato scritto per capire che non è come dici.
Ma capisco che per chi inventa balle come quella della scienza che resta immobile nei secoli (ma quelle non erano le verità di fede?), negare l'evidenza in questo modo sia uno scherzo.

Clend 25-07-2016 22:03

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1760419)
Per farla breve, il punto è che Popper, il campione dell'anticomunismo, stava con la cosa di fornire criteri epistemologici pensando di poter fare astrazione del processo sociale che invece sta alla base delle modificazione dei paradigmi scientifici (e qui c'è il punto cruciale che fa di lui un positivista che fa il solo il gioco delle tre carte); quanto al Galileo "inventore del metodo scientifico", mi perdonerai ma non si può che rispondere con una boutade.
Già parlare di metodo scientifico è un azzardo, ma se proprio si deve, allora va riconosciuto che esso è nato all'interno del pensiero cristiano.
Non mi metto a dare riferimenti precisi che in quanto scienziati e storici della scienza dovreste conoscere meglio di me.

Ciò (ma c'è bisogno di dirlo?) senza sminuire questi personaggi; semplicemente, come in ogni cosa, spetta allo sguardo retrospettivo cercare di assegnare ad essi il posto che gli spetta

Non mi è chiaro cosa vuol dire esattamente che il processo sociale stia alla base delle modificazioni dei paradigmi scientifici. Cioè se ho capito bene è anche vero che la società cambia, cambia la mentalità, e questo si può tradurre in nuove "visioni", ipotesi che si pongono per spiegare il mondo. Ma queste ipotesi dovranno sempre essere testate, c'è poco da fare. Non si accetta nulla gratuitamente, col metodo scientifico si possono buttare nel cestino ipotesi e aggiustare il tiro. L'evoluzione sociale può secondo me determinare che tipo di domande ci si pone e che tipo di esperimenti si andrà a fare, ma il criterio di falsificabilità sarà sempre la guida. Se una ipotesi risulterà falsa, è falsa. Stop

Daniele89 25-07-2016 22:07

Re: Atei o religiosi?
 
Che quello che avviene nella scienza, ma è un termine vago, preferisco dire "nelle istituzioni che amministrano il sapere", è soggetto a cambiamento storico e subordinato alle modificazioni della totalità sociale, degli apparati di potere, della divisione del lavoro, dei modi di produzione e così via.
Popper, con l'idea della perfettibilità e dell'eliminazione progressiva dell'errore, faceva astrazione da tutto ciò (cioè, dalla realtà) e riconosceva alla scienza una facoltà di autoregolazione che nei fatti non esiste da nessuna parte.

Per dirne una, la psichiatria è nata e si è evoluta come appendice dell'apparato giudiziario.


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