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cuginosmorfio 09-02-2025 22:11

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 3010006)
Le bestie avanzano
https://www.panorama.it/regno-unito-islam
carlo magno si rivolterà nella tomba
io spero di morire prima

Non preoccuparti: così come avvenne in Spagna ed in Sicilia, avverrà la Reconquista.
Se è questa la prova a cui Dio ci sottopone, le future generazioni sapranno liberarsi dal giogo dei Mori. Deus Vult.

Mollusco 10-02-2025 11:44

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3009684)
Anche il termine politicamente corretto ha una storia tutta sua: iniziarono a usarlo i conservatori americani per prendere in giro i "liberal" che invocavano una policy più rispettosa di certe persone, con l'uso di certi termini al posto di altri. Anche i conservatori non gradiscono un certo modo di parlare: non amano le prese in giro nei confronti della religione, le bestemmie e altre cose di vario genere.

C'e' una bella differenza: il politicamente corretto non difende solo dalle prese in giro e dalle battute sui meridionali e sugli ebrei, da quel punto di vista niente da dire, sottoscriverei. No, il politicamente corretto e' un modo per non chiamare le cose con il loro nome: storpio diventa handicappato che diventa disabile che diventa diversamente abile; cieco diventa non-vedente e cosi via. Il lessico perde il suo legame con la realta' delle cose e si presta ad un controllo dall'alto.

Tutta la cultura woke, o come la vogliamo chiamare -il nome non ha importanza- lavora per minare alla base la storia delle nazioni occidentali, per esempio della nazione americana. Chiede e pretende che un bianco americano che non ha commesso nulla si scusi nei confronti delle minoranze. Riscrive la storia e la cultura, non per rispettare qualcuno (perche' non ce n'e' bisogno dato che violenze di quel tipo non se ne commettono piu') ma per sottrarre storia e cultura alla partecipazione libera individuale e popolare.

Io reputo il politicamente corretto pericoloso non solo per il discorso identitario popolare ecc che potrebbe anche non interessare, ma proprio per essere una forma di allontanamento dalla realta' delle cose.

Sheev Palpatine 10-02-2025 15:30

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Io inizio a pensare che l'introduzione di sempre più stranieri (che come sanno anche le pietre danno vita a fenomeni di microcriminalità semprep iù diffusi), abbia un secondo fine diverso da quello che sembra all'apparenza. Ad oggi, Milano così come tante altre zone d'Italia sono invivibili ed estremamente pericolose. Nel momento in cui grossomodo ovunque sarà così, i politici avranno una giustificazione per introdurre meccanismi di controllo totale, con una presenza dello stato invadente in ogni singola cosa (un po' come succede in Cina). Videosorveglianaza ovunque, sia in rete che nella realtà. Ai politici importa avere una giustificazione per fare determinate misure, nel momento in cui ci sono tutti questi fenomeni di criminalità, la giustificazione è evidente

hypnos688 10-02-2025 15:47

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3009599)
Uoc è uno di quei termini che non significano nulla creato ad arte per inventare nemici immaginari e così racimolare voti, giacché il voto si basa sulla protesta.
Memorabile questo video in cui una dichiarata columnist conservatrice che sul uoc ha pure scritto un libro, ma incespica nel trovare una definizione.
In sostanza uoc vuol dire tutto quello che non ci piace.
Quanto a Pillon, oltre ai non caucasici (a cui appartengono pure molti italiani, secondo i conservatives americani) probabilmente interessano anche i bambini che tanto piacciono a certi suoi amici sacerdoti.

https://www.youtube.com/shorts/W7iWEEcPKoQ

https://lanuovabq.it/it/il-caso-emil...vora-se-stessa


È*un*j’accuse*alle ex compagne di lotta*che si sono alienate completamente i consensi delle elettrici, facendo gareggiare le donne con trans molto più forti di loro, anche nella boxe e in altri sport di contatto. O semplicemente negando la natura della donna, addirittura eliminando la definizione e sostituendola con “persona assegnata femmina alla nascita” o “persona con mestruazioni”, eliminando il genere femminile nel linguaggio, sostituendolo con nuove lettere e nuovi pronomi. Fino a superare la soglia del ridicolo.

https://www.ilfoglio.it/cultura/2022...OTgzMS4wLjAuMA..



Ok, quindi il woke non esiste perché una singola persona non sarebbe stata in grado di spiegarlo?

Beh, fa il paio con chi, persino tra le alte sfere della politica statunitense non sembrerebbe essere in grado di spiegare cosa sia una DONNA.
In ottima compagnia peraltro.
C'è un documentario che spiega perfettamente cosa sia il woke...nonche la difficoltà dei progressisti di spiegare cosa sia una donna.
Pillon quantomeno non avrebbe e non ha alcun problema a sapere cosa sia una donna, e a darne la definizione.
I suoi detrattori molto, molto meno.
Quanto ai bambini...
Tralasciando il fatto che ai suoi nemici giurati i bambini piacciano soprattutto se confusi, indottrinati e sterilizzati. Soprattutto imbottiti di ormoni per farli "transizionare" meglio..
E in che senso a pillon e i suoi amici interessano i bambini? :pensando:

Il woke, in effetti, non è più solo il politically correct, ma una vera e propria ideologia basata su deliri e aberrazioni antiscientifiche, e sull'elevazione morale se non sulla santificazione delle minoranze, anche quando è decisamente feccia

https://www.iltimone.org/news-timone...i-stati-uniti/

Questo è un ottimo esempio di "wokkismo". O più specificatamente la dimostrazione più eclatante di quanto siano bruciati i cervelli dem/liberal/progressisti ostaggio delle boiate queer e dei deliri lgbt.
Anche la storiella dei lego TRANSFOBICI ed ETERONORMATIVI se la gioca abbastanza.
Soprattutto le contraddizioni di chi esalta le minoranze a convenienza.

E cosa sia la violenza del woke potresti chiederlo a Jk Rowling. Una delle più influenti intellettuali e scrittrici degli ultimi 50 anni, ghettizzata, vilipesa, insultata, boicottata e minacciata dalla comunità lgbTRANS, da Hollywood e tutto lo star system, compresi coloro che a lei devono la carriera, semplicemente per essersi schierata a difesa delle donne, e per aver affermato la realtà biologica.
Quindi chi è che inventerebbe nemici immaginari? Come la biologia, ad esempio..

Un'altra recentissima vittima del wokkismo è la trans più famosa di Hollywood. Ossia colui che il mondo liberalprogressista ha elevato a modello sociale e paladino dei diritti fino al punto di candidarlo all'Oscar nientemeno che come miglior ATTRICE. Togliendo evidentemente un posto a qualche vera donna.
Peccato che lo star system liberal Hollywood l'abbia praticamente cancellata dagli Oscar e non solo da Hollywood.
E per cosa? Per aver espresso delle idee poco politically correct su altre due minoranze...la comunità black e quella islamica. Peraltro esprimendo concetti di assoluto buonsenso. Descrivendo veli e simili come porcate misogine, e floyd..quello che effettivamente era. Un criminale. Chissà cosa deve essere passato nella mente dell'intellighenzia di Hollywood e dei progressisti...
Difendere i terroristi di blm e la comunità afroamericana, e gli islamici...o la trans?
Immagino il conflitto interiore...
In effetti il woke non esiste...no..:mrgreen:



https://www.gay.it/sara-conti-niccol...va-pattinaggio

https://www.gay.it/mattoncini-lego-accuse-omofobia

muttley 10-02-2025 15:51

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Insomma hai citato alcuni tra i giornali più imparziale e unbiased dell'internet :D e ancora non ho capito cosa significa uoc...l'unica cosa che me l'ha fatto capire è questo meme

https://media.tenor.com/ktx-tDP5GnMA...te-is-woke.png

muttley 10-02-2025 15:55

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quando vedo, nei talk show, agitarsi i testimonial del governo, e paventare una “dittatura woke”, mi chiedo non solo se i parlanti sappiano di cosa parlano, ma soprattutto se a casa capiscano cosa dicono, o non pensino che il tizio o la tizia stia evocando la tirannia della pentola cinese, che si scrive Wok ma si pronuncia Woke.

Anche negli Usa, da cui il concetto proviene e si è espanso negli ultimi anni, anche se di conio ottocentesco, non sembrano circolare idee molto chiare in proposito. Pochi sono coloro che si definiscono, in senso positivo, woke, molti di più, quelli in genere della destra radicale, che accusano la sinistra di esserlo. Già, ma cosa significa essere woke? Vuol dire essere a favore dei diritti LGBTQIA plus e di quelli dei trans, e del fatto che gli afroamericani non debbano essere massacrati dalla polizia e che possano disporre delle stesse chance di tutti? Si è woke se si pensa che, agli immigrati ai confini, non sia lecito sparare? E si è woke anche quando si crede che il riscaldamento globale stia creando danni all’ecosistema?


Ecco, l’impressione è che il termine sia la classica notte in cui tutte le vacche sono bigie, e che in realtà sia semplicemente una nuova forma, magari più radicalizzata, del progressismo e del liberalismo americani. Se i movimenti woke, o definiti tali, rifiutano di definirsi liberal, progressisti o socialdemocratici, la ragione va cercata nell’esaurimento del lessico politico degli ultimi due secoli e nel fatto che liberalismo, socialismo, progressismo, sono tutti concetti occidentali – mentre i nuovi movimenti hanno rimesso in discussione proprio l’occidentalismo. Ma, terminologia a parte, il cosiddetto wokismo non è che l’ulteriore tappa della dialettica della modernità, quella della lotta tra avanzamento e reazione, dello scontro tra progresso e conservazione, della contesa tra chi intende allargare i diritti e le libertà da un lato, e chi, invece, vorrebbe conservare i privilegi, e anzi addirittura restaurarne di antichi – oggi si è accusati di essere woke anche se si è favore dell’interruzione di gravidanza e tra poco persino del divorzio…


Non sono tuttavia solo gli esponenti del conservatorismo reazionario e della destra radicale a criticare il woke. Esiste anche una fetta di intellighenzia liberal o progressista o, meglio ancora, social democratica. Ne è un esempio il recente volume di Musa al- Gharbi, sociologo alla Columbia, che è al tempo stesso un’indagine sociologica – di sociologia della cultura – assai seria, e una delle più interessanti riguardo il fenomeno woke (We Have Never Been Woke: The Cultural Contradictions of a New Elite, Princeton University press, 35 euro). L’autore spiega che gli ideologi e gli attori sociali woke appartengono a una nuova élite, composta da coloro che frequentano o hanno frequentato le università, soprattutto le cosiddette Ivy League. Al-Gharbi li chiama “capitalisti simbolici”, perché, sulla scorta del concetto di Pierre Bourdieu, essi detengono un capitale, non economico, ma culturale. Un capitale molto rilevante visto che creare e governare i simboli finisce per trasformarsi in un potere considerevole: questa nuova élite domina l’Università, i media, le case editrici, Hollywood, Netflix, insomma l’industria dell’informazione ma anche quella dell’immaginario e della cultura, quella alta e quella pop.

Tutto bene, non fosse che le battaglie per i diritti organizzate da questa élite, secondo al-Gharbi, non scalfiscono le diseguaglianze economiche e di status: delle donne, bianche, ma soprattutto afroamericane, latino e asiatiche. Degli afroamericani e dei figli di immigrati tutti. Dei lavoratori manuali, anche bianchi. Dati alla mano, l’élite woke, scrive l’autore, è ancora sostanzialmente costituita da maschi bianchi, a loro volta provenienti da famiglie dotate di un duplice capitale, economico e culturale. Un argomento che, però, finisce per essere a favore del woke: vuol dire che il movimento non si è ancora espanso a sufficienza.

Al-Gharbi è anche convincente quando dimostra che l’ideologia woke legittima la nuova élite nella lotta per la competizione al proprio interno: visto che è costituita da una platea molto vasta, bisogna battersi assai duramente, nello stesso campo delle élite, per svettare e per riuscire a mantenere le posizioni. l’ideologia woke potrebbe essere definita, in termini marxiani, la “falsa coscienza” della borghesia progressista, anche se l’autore non utilizza questo termine.

Sono anche d’accordo con Al-Gharbi, quando scrive che in realtà l’ideologia woke non esisterebbe, o per meglio dire, sarebbe un frullato di discorsi affondanti nella seconda metà del secolo precedente; più che un’ideologia, woke è una “parola-chiave”, un segnale che serve ai movimenti per definirsi ma soprattutto ai conservatori e alla destra radicale, per additare un nemico – se non ci fosse il woke, la destra non esisterebbe o comunque non saprebbe di cosa parlare.

La ricerca di al-Gharbi è interessante, ed è un memento alla sinistra a non occuparsi solo di guerre culturali e di diritti, ma anche di salari. Come, secondo un famoso aneddoto, sarebbe sbottato Karl Marx durante una riunione politica in cui ci si dilungava in chiacchiere: “Compagni, parliamo di rapporti sociali!”. Tuttavia, stando alla sinistra americana e inglese, di Joe Biden e ora di Kamala Harris, e quella di Keith Starmer, mi pare che esse si siano non poco prese carico delle questioni economiche e salariali: l’amministrazione Biden è stata, rispetto a quella di Barack Obama e di Bill Clinton, old democrat, sul modello di Lyndon Johnson, il presidente da Biden sempre eretto come modello. Consideriamo però che, solo all’estrema destra, e per ragioni strumentali, credono esista ancora la “classe operaia” come soggetto sociale unitario. L’“operaio americano bianco” è ormai un totem esistente, più che nella realtà, nella propaganda trumpiana e dell’estrema destra europea – e comunque essi difendono questa figura fantasmatica non tanto perché operaio quanto perché bianco, che non è molto marxista come atteggiamento, e sarà “socialista”, ma solo nel senso in cui fascisti e nazisti si definivano tali.

Giusta la dialettica della modernità, l’agenda woke è destinata in ogni caso a vincere: così come, nel XIX secolo hanno trionfato le “agende” del liberalismo e quelle della democrazia e nel XX secolo quella socialista democratica e il neoliberalismo dei diritti con il Sessantotto. Perciò la sinistra fa benissimo ad integrare nella propria proposta le richieste dei movimenti woke: senza dimenticare, però, che un programma di governo non può essere quello dei movimenti. Quanto alla destra, sarebbe intelligente se, anziché demonizzare e volerlo cancellare, proponesse, del cosiddetto woke, una lettura moderata, gradualistica, di “senso comune” alla Edmund Burke, anche per evitare di essere, per l’ennesima volta, espulsa dalla storia. Ma ormai, “destra” e “intelligenza”, sembrano essere diventate parole ossimoriche.


Marco Gervasoni

Mollusco 10-02-2025 17:04

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010197)
Ecco, l’impressione è che il termine sia la classica notte in cui tutte le vacche sono bigie, e che in realtà sia semplicemente una nuova forma, magari più radicalizzata, del progressismo e del liberalismo americani. Se i movimenti woke, o definiti tali, rifiutano di definirsi liberal, progressisti o socialdemocratici, la ragione va cercata nell’esaurimento del lessico politico degli ultimi due secoli e nel fatto che liberalismo, socialismo, progressismo, sono tutti concetti occidentali – mentre i nuovi movimenti hanno rimesso in discussione proprio l’occidentalismo.

Il woke come ultima frontiera del progressismo liberal mette in discussione l'occidentalismo come idea, ma non nega di essere nato proprio in Occidente. E guarda caso proprio nel paese piu' in crisi dal punto di vista identitario dell'Occidente stesso, ossia gli Usa. Il woke o come lo vogliamo chiamare, e' esso stesso espressione di questa crisi, e la vittoria di Trump ne rappresenta semmai la conferma. Se questa ideologia risultera' vittoriosa nella storia, come preannuncia spocchiosamente l'autore dell'articolo, e' tutto da verificare, e dipendera' dal fatto se gli Usa riusciranno a uscire dalla profonda crisi che li attanaglia.

muttley 10-02-2025 17:16

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Anche il sovranismo, personaggi come Orsini e tutta l'armata sedicente non mainstream mette in discussione la visione occidentocentrica.
Non capisco cosa vi sia di male e cosa possa mettere in crisi nel nostro ordinamento costituzionale il fatto di voler approfondire gli studi storici sull'america pre-colombiana e proporli nelle scuole, per esempio.

Mollusco 10-02-2025 17:34

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010207)
Anche il sovranismo, personaggi come Orsini e tutta l'armata sedicente non mainstream mette in discussione la visione occidentocentrica.
Non capisco cosa vi sia di male e cosa possa mettere in crisi nel nostro ordinamento costituzionale il fatto di voler approfondire gli studi storici sull'america pre-colombiana e proporli nelle scuole, per esempio.

Io l'America precolombiana l'ho studiata al liceo negli anni '80, e sono ben contento di averla studiata.

Sheev Palpatine 10-02-2025 17:36

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010197)
Si è woke se si pensa che, agli immigrati ai confini, non sia lecito sparare?

Nessuno ha mai parlato di sparare. Ma basta pensare all'articolo 52 della costituzione: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino". Il lavoro manca, i salari sono troppo bassi e l'ingresso di ulteriori persone non fa che impoverire e indebolire la patria rendendola un luogo insicuro e peggiorando la qualità della vita. C'è chi la patria vorrebbe distruggerla, nel nome dell'ideologia malata del marxismo secondo la quale gli stati nazione dovrebbero sparire. Se uno stato non vuole far entrare stranieri deve avere il diritto di non farli entrare.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010197)
Perciò la sinistra fa benissimo ad integrare nella propria proposta le richieste dei movimenti woke.

E' proprio il contrario, se la sinistra eliminasse completamente queste ideologie sulle tematiche lgbt, sul fare entrare tutti gli stranieri ecc ecc avrebbe tantissimo da guadagnare. Perchè io di base non sono contro il progresso e l'innovazione e condivido molto poco delle idee della destra sulla religione ecc ecc. Per dirne una, considero l'utero in affitto come una pratica legittima. Penso semplicemente che quello che i progressisti considerano progresso non sia progresso.

muttley 10-02-2025 18:02

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3010216)
E' proprio il contrario, se la sinistra eliminasse completamente queste ideologie sulle tematiche lgbt, sul fare entrare tutti gli stranieri ecc ecc avrebbe tantissimo da guadagnare. Perchè io di base non sono contro il progresso e l'innovazione e condivido molto poco delle idee della destra sulla religione ecc ecc. Per dirne una, considero l'utero in affitto come una pratica legittima. Penso semplicemente che quello che i progressisti considerano progresso non sia progresso.

Ma la sinistra parlamentare italiana, ad esempio, quando avrebbe detto che bisognerebbe far entrare tutti gli stranieri? Se così fosse, visto che qui si continua a ricordare che è stata al governo per 10 anni (pare sia stata sola e abbia avuto mano libera su tutto, leggendo certi commenti), perché non ha rivisto da cima a fondo la legge sull'immigrazione, ovvero la Bossi-Fini, legge di destra, fatta da un governo di destra nel 2002?

gaucho 10-02-2025 21:17

L'immigrazione NON è una risorsa
 
Dico solo che quest’anno, per il fatto che sono residente in città, pagherò 364€ in più di assicurazione se voglio mantenere gli atti vandalici, per colpa di criminali, teppisti e riottosi di merda. E non abito neanche da Roma in giù.

Non dico cosa dovrebbero andare a fare gli accoglientisti di sto grande Signore, ma aggiungo solo che se vi azzardate ancora a dire che la criminalità importata è un bias fascista vengo a trovarvi a casa. Per un abbraccio ovviamente.

Sheev Palpatine 10-02-2025 21:18

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010220)
Ma la sinistra parlamentare italiana, ad esempio, quando avrebbe detto che bisognerebbe far entrare tutti gli stranieri? Se così fosse, visto che qui si continua a ricordare che è stata al governo per 10 anni (pare sia stata sola e abbia avuto mano libera su tutto, leggendo certi commenti), perché non ha rivisto da cima a fondo la legge sull'immigrazione, ovvero la Bossi-Fini, legge di destra, fatta da un governo di destra nel 2002?

In molteplici occasioni. Se loro parlano di ius soli o di ius scholae quale sarebbe il fine? Invogliare centinaia di migliaia di stranieri a venire a vivere qui e di regalare la cittadinanza a tutti (nel caso dello ius scholae anche dopo soli 3 anni di scuole medie). Questo è un progetto finalizzato a distruggere completamente il tessuto sociale italiano. La legge Bossi-Fini prevede che in sostanza un migrante per entrare deve avere lavoro. Non è sbagliata, il problema è che la gente continua ad arrivare bypassando i metodi legali e generando ulteriori problemi. Quale soluzione vuole la sinistra? Diamo la cittadinanza a tutti. No, non è una cosa con cui posso essere d'accordo.
Poi, se voi volete far diventare l'italia come è adesso l'inghilterra, con i pedofili stranieri che possono fare tutto quello che vogliono indisturbati, con sindaci musulmani, con corti islamiche in cui la legge viene applicata diversamente. Beh dissentire è un imperativo categorico.

gaucho 10-02-2025 21:21

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010220)
Ma la sinistra parlamentare italiana, ad esempio, quando avrebbe detto che bisognerebbe far entrare tutti gli stranieri? Se così fosse, visto che qui si continua a ricordare che è stata al governo per 10 anni (pare sia stata sola e abbia avuto mano libera su tutto, leggendo certi commenti), perché non ha rivisto da cima a fondo la legge sull'immigrazione, ovvero la Bossi-Fini, legge di destra, fatta da un governo di destra nel 2002?


Ma se vanno ad applaudire ai barconi ma Dio

https://youtu.be/Zp70CVoVCRg?si=NJB6XRoSY2YPYpV7

https://youtu.be/j2wRV0swCFk?si=4-WoHN5o2vszxEiF

gaucho 10-02-2025 21:23

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Il 30% non è fascista, i fascistelli criminali hanno sempre fatto il 2-3% con i loro partitini marci.

Il 30% degli italiani ha capito che la situazione è grave, molti me compreso si è reso conto di cosa voleva davvero la “sinistra del progresso” e ha capito che bisogna andare giù con mezzi pesanti per provare a salvarsi

muttley 10-02-2025 21:25

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Gaucho ma sai leggere? Ho scritto "sinistra parlamentare" e tu mi posti i video di save the children? Ma è del mestiere questo? (cit.)

gaucho 10-02-2025 21:27

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010262)
Gaucho ma sai leggere? Ho scritto "sinistra parlamentare" e tu mi posti i video di save the children? Ma è del mestiere questo? (cit.)


Ma svegliati tu i parlamentari rappresentano chi li ha votati e tra quelli ci sono sti criminali che applaudono vergognatevi davvero

muttley 10-02-2025 21:29

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Ovviamente sei andato in ogni ufficio elettorale a controllare per chi abbiano votato quelli di save the children.

gaucho 10-02-2025 21:34

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Gino Strada ha sempre votato Santanchè

muttley 10-02-2025 21:37

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3010258)
In molteplici occasioni. Se loro parlano di ius soli o di ius scholae quale sarebbe il fine? Invogliare centinaia di migliaia di stranieri a venire a vivere qui e di regalare la cittadinanza a tutti (nel caso dello ius scholae anche dopo soli 3 anni di scuole medie). Questo è un progetto finalizzato a distruggere completamente il tessuto sociale italiano. La legge Bossi-Fini prevede che in sostanza un migrante per entrare deve avere lavoro. Non è sbagliata, il problema è che la gente continua ad arrivare bypassando i metodi legali e generando ulteriori problemi. Quale soluzione vuole la sinistra? Diamo la cittadinanza a tutti. No, non è una cosa con cui posso essere d'accordo.

Quindi non è un problema di ordine pubblico ma un problema di difesa della cultura. Fa ridere che noi fobici, sempre chiusi in casa davanti a videogiochi prodotti in America, Giappone, Corea, drogati di cultura statunitense al punto da ripetere a pappagallo le terminologie della destra conservatrice made in usa (uoc, appunto), adesso diventiamo i paladini della cultura locale, della gastronomia regionale, del dialetto...
Per quanto riguarda il discorso sui vari ius il dibattito è ampio e articolato ma mi dovresti spiegare come mai, se spingere a far ottenere la regolarizzazione sarebbe un problema (pur limitando la clandestinità, il vero problema) quali sarebbero le alternative per diminuire i flussi di clandestini.
Le alternative serie, quindi non sto parlando di blocchi dei porti (in Italia ci sono 8mila km di coste, e i porti ne coprono solo una frazione) o mettere mano alla marina militare...sai quante navi militari possiede la nostra marina? 8 sottomarini, 1 portaerei STOVL, 1 portaelicotteri da assalto anfibio (LHD), 3 navi d'assalto anfibio, 3 cacciatorpediniere missilistici, 10 fregate, 14 pattugliatori d'altura, 4 pattugliatori costieri e 10 cacciamine.
E vuoi che le mafie internazionali (ma specialmente la nostra) non riescano a superare questo sbarramento agevolmente?
Vorrei una proposta seria.

PS A distruggere la cultura italiana, ça va sans dire, ci hanno già pensato gli anni del berlusconismo "culturale" con gli annessi e connessi.

Keith 10-02-2025 21:47

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010275)
Quindi non è un problema di ordine pubblico ma un problema di difesa della cultura. Fa ridere che noi fobici, sempre chiusi in casa davanti a videogiochi prodotti in America, Giappone, Corea, drogati di cultura statunitense al punto da ripetere a pappagallo le terminologie della destra conservatrice made in usa (uoc, appunto), adesso diventiamo i paladini della cultura locale, della gastronomia regionale, del dialetto...
Per quanto riguarda il discorso sui vari ius il dibattito è ampio e articolato ma mi dovresti spiegare come mai, se spingere a far ottenere la regolarizzazione sarebbe un problema (pur limitando la clandestinità, il vero problema) quali sarebbero le alternative per diminuire i flussi di clandestini.
Le alternative serie, quindi non sto parlando di blocchi dei porti (in Italia ci sono 8mila km di coste, e i porti ne coprono solo una frazione) o mettere mano alla marina militare...sai quante navi militari possiede la nostra marina? 8 sottomarini, 1 portaerei STOVL, 1 portaelicotteri da assalto anfibio (LHD), 3 navi d'assalto anfibio, 3 cacciatorpediniere missilistici, 10 fregate, 14 pattugliatori d'altura, 4 pattugliatori costieri e 10 cacciamine.
E vuoi che le mafie internazionali (ma specialmente la nostra) non riescano a superare questo sbarramento agevolmente?
Vorrei una proposta seria.

PS A distruggere la cultura italiana, ça va sans dire, ci hanno già pensato gli anni del berlusconismo "culturale" con gli annessi e connessi.

Si, voglio difendere la cultura, e no, non sto tutto il giorno attaccato ai videogiochi.
Non ho bisogno di queste persone africane senza arte ne parte, e no, non miglioreranno la condizione del MIO paese, non faranno abbastanza figli (forse uscirà qualche pargolo da qualche bianca amante del big bamboo, ma non sarà quello a fare la differenza. La maggior parte delle italiane li schifa i neri, e non ci farebbero i figli, al massimo li usano per il sesso) da pagarmi la pensione.
Non ho nessun valore aggiunto dall'ospitare queste persone.
Se la marina militare non riesce a respingerli vorrei che fossero deportati nei loro paesi di origine, e se questo comporta una spesa dell'1% del mio reddito, io dico si, sono disposto a spenderlo per questa buona causa.

3stm 10-02-2025 21:55

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Non si possono fermare quattro barchini sgangherati? Intanto arrivano fino alle nostre coste solo perché la stragrande maggioranza li va a prendere la nostra marina, e le ong, altrimenti basterebbe il mare a fare il blocco navale.
E comunque con qualche f35 controlli quello che c’è da controllare. Se veramente ci fosse un assedio incontrollato. Invece è tutto voluto.

Keith 10-02-2025 21:59

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da 3stm (Messaggio 3010284)
Non si possono fermare quattro barchini sgangherati? Intanto arrivano fino alle nostre coste solo perché la stragrande maggioranza li va a prendere la nostra marina, e le ong, altrimenti basterebbe il mare a fare il blocco navale.
E comunque con qualche f35 controlli quello che c’è da controllare. Se veramente ci fosse un assedio incontrollato. Invece è tutto voluto.

Le ONG devono essere messe fuori legge e bombardate. Sono il male assoluto.

3stm 10-02-2025 22:00

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Statisticamente se non ricordo male loro portano il 10% dei migranti via mare, e la nostra marina tipo il 75

captainmarvel 10-02-2025 22:53

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
l'Italia è un paese occupato e quindi fa ciò che vuole la potenza egemone, cioè l'America. Però si potrebbe creare una narrativa che oltrepassi la censura dei legacy media: si potrebbe pagare qualche influencer dal bel faccino per fare propaganda anti-euro e dire alle nuove leve che il motivo principale per cui hanno meno soldi dei loro genitori è per colpa dell'eurone che ha penalizzato di molto la nostra economia. Immaginate tutte le cumciettine e tutti i tommy ricciolini e i maranzini che non hanno abbastanza soldi per appagare il loro stile di vita consumistico che capiscono che l'euro è una fregatura e bisogna uscirne così i loro genitori avrebbero più soldi per la paghetta.
Silver Nervuti è un influencer simpatico ma ci vorrebbe uno che abbia un ascendente sul pubblico delle teenager, una specie di Pewdiepie che parla di economia.


Keith 10-02-2025 23:11

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 3010332)
l'Italia è un paese occupato e quindi fa ciò che vuole la potenza egemone, cioè l'America. Però si potrebbe creare una narrativa che oltrepassi la censura dei legacy media: si potrebbe pagare qualche influencer dal bel faccino per fare propaganda anti-euro e dire alle nuove leve che il motivo principale per cui hanno meno soldi dei loro genitori è per colpa dell'eurone che ha penalizzato di molto la nostra economia. Immaginate tutte le cumciettine e tutti i tommy ricciolini e i maranzini che non hanno abbastanza soldi per appagare il loro stile di vita consumistico che capiscono che l'euro è una fregatura e bisogna uscirne così i loro genitori avrebbero più soldi per la paghetta.
Silver Nervuti è un influencer simpatico ma ci vorrebbe uno che abbia un ascendente sul pubblico delle teenager, una specie di Pewdiepie che parla di economia.

https://www.youtube.com/watch?v=snFgqwCEZns

La colpa non è dell'euro, bensì dei paesi extracomunitari.
Avendo aperto i commerci alla Cina, all'asia, etc. e' evidente che quei paesi producono a prezzi inferiori, e la gente compra, anche se è merda, ma la gente tanto non capisce.
Io ho un'amplificatore MADE IN USA che ha 46 (quarantasei) anni di vita, ma funziona alla perfezione, mentre le cose che compri adesso made in china non durano niente, ma alla gente questo non importa e non capiscono niente, per loro è normale che il cellulare duri 2 anni.
Per colpa della mentalità stupida della gente abbiamo permesso ai selvaggi e ai musi gialli di produrre al posto nostro, e questi ci hanno fatto le scarpe, è evidente.

muttley 11-02-2025 08:30

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 3010340)
Per colpa della mentalità stupida della gente abbiamo permesso ai selvaggi e ai musi gialli di produrre al posto nostro, e questi ci hanno fatto le scarpe, è evidente.

Per colpa del capitalismo vorrai dire

Hassell 11-02-2025 08:38

Vorrei dire qualcosa ma quando leggo "selvaggi" e "musi gialli" cosa vuoi replicare?

Crepuscolo 11-02-2025 09:26

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 3010332)
l'Italia è un paese occupato e quindi fa ciò che vuole la potenza egemone, cioè l'America. Però si potrebbe creare una narrativa che oltrepassi la censura dei legacy media: si potrebbe pagare qualche influencer dal bel faccino per fare propaganda anti-euro e dire alle nuove leve che il motivo principale per cui hanno meno soldi dei loro genitori è per colpa dell'eurone che ha penalizzato di molto la nostra economia. Immaginate tutte le cumciettine e tutti i tommy ricciolini e i maranzini che non hanno abbastanza soldi per appagare il loro stile di vita consumistico che capiscono che l'euro è una fregatura e bisogna uscirne così i loro genitori avrebbero più soldi per la paghetta.
Silver Nervuti è un influencer simpatico ma ci vorrebbe uno che abbia un ascendente sul pubblico delle teenager, una specie di Pewdiepie che parla di economia.

https://www.youtube.com/watch?v=snFgqwCEZns

Vorrei vederti scrivere tutte queste cose e altre che hai scritto in passato in un forum di economia, sono sicuro che si farebbero grandi risate:D

muttley 11-02-2025 10:07

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Hassell (Messaggio 3010376)
Vorrei dire qualcosa ma quando leggo "selvaggi" e "musi gialli" cosa vuoi replicare?

Poi uno si lamenta se i fobici vengono definiti piagnoni e sfigati :D

Barracrudo 11-02-2025 10:27

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
A me sn questioni che nn importano più tanto nn ci rimetto io in primis.. tanto le donne nn me la davano neanche prima e il lavoro ce l ho già.. so difendermi e sn abbastanza piazzato cmq alto e grosso...
Che ci rimettono sn le donne che vengono stuprate e importunate e scappate e gli anziani che vengono scippati... Amen tanto finché nn rompono a me va bene anzi mi giro pure dal altra parte faccio finta di niente se vedo reati commessi da stranieri neanche segnalo o provo a fermarli..
Vorrei insegnassero anche il corano a scuola così sarebbe palese come sia una religione molto liberticida e contro la donna altro che bibbia.. corano x tutti nn vedo l ora se solo potessi fare qualcosa x fare venire più stranieri delinquenti e poco di buono metterei la firma subito

Hassell 11-02-2025 11:12

Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 3010384)
A me sn questioni che nn importano più tanto nn ci rimetto io in primis.. tanto le donne nn me la davano neanche prima e il lavoro ce l ho già.. so difendermi e sn abbastanza piazzato cmq alto e grosso...
Che ci rimettono sn le donne che vengono stuprate e importunate e scappate e gli anziani che vengono scippati... Amen tanto finché nn rompono a me va bene anzi mi giro pure dal altra parte faccio finta di niente se vedo reati commessi da stranieri neanche segnalo o provo a fermarli..
Vorrei insegnassero anche il corano a scuola così sarebbe palese come sia una religione molto liberticida e contro la donna altro che bibbia.. corano x tutti nn vedo l ora se solo potessi fare qualcosa x fare venire più stranieri delinquenti e poco di buono metterei la firma subito

Immagino la tua sia una provocazione, se ciò non fosse ti invito a riflettere bene su quello che hai scritto (ripetuto per ben tre volte) perché secondo me è delirante.

Mollusco 11-02-2025 11:31

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 3010340)
La colpa non è dell'euro, bensì dei paesi extracomunitari.
Avendo aperto i commerci alla Cina, all'asia, etc. e' evidente che quei paesi producono a prezzi inferiori, e la gente compra, anche se è merda, ma la gente tanto non capisce.
Io ho un'amplificatore MADE IN USA che ha 46 (quarantasei) anni di vita, ma funziona alla perfezione, mentre le cose che compri adesso made in china non durano niente, ma alla gente questo non importa e non capiscono niente, per loro è normale che il cellulare duri 2 anni.
Per colpa della mentalità stupida della gente abbiamo permesso ai selvaggi e ai musi gialli di produrre al posto nostro, e questi ci hanno fatto le scarpe, è evidente.

Non discuto che i prodotti di una volta fossero molto piu' durevoli, ma questo non dipende dal fatto che i "musi gialli" non siano capaci di produrre allo stesso modo o siano truffaldini. La Cina l'abbiamo creata noi e le industrie cinesi o sono nostre delocalizzate, o producono con la nostra logica. Quello di cui ti lamenti tu, che e' sacrosanto e che sottoscrivo per filo e per segno, si chiama obsolescenza programmata ed e' un prodotto del capitalismo malato in cui stiamo vivendo, di cui la Cina non e' che una tappa appunto.

Mollusco 11-02-2025 11:34

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Hassell (Messaggio 3010389)
Immagino la tua sia una provocazione, se ciò non fosse ti invito a riflettere bene su quello che hai scritto (ripetuto per ben tre volte) perché secondo me è delirante.

Sono d'accordo.

Barracrudo 11-02-2025 11:52

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Nn e una provocazione io voglio le città piene di stranieri ma nn quelli bravi ma solo quelli che delinquono.. una volta la pensavo diversamente ma penso che se si vuole un cambiamento e giusto che prima ci sia un grande degrado sotto gli occhi di tutti.. io firmerei subito x il rimpatrio di tutti gli onesti e porterei solo i delinquenti ..
E solo il mio parere e nn ti permettere di minacciarmi di bannarmi solo xké la penso diverso da te

Tragopan 11-02-2025 12:33

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 3010384)
A me sn questioni che nn importano più tanto nn ci rimetto io in primis.. tanto le donne nn me la davano neanche prima e il lavoro ce l ho già.. so difendermi e sn abbastanza piazzato cmq alto e grosso...
Che ci rimettono sn le donne che vengono stuprate e importunate e scappate e gli anziani che vengono scippati... Amen tanto finché nn rompono a me va bene anzi mi giro pure dal altra parte faccio finta di niente se vedo reati commessi da stranieri neanche segnalo o provo a fermarli..
Vorrei insegnassero anche il corano a scuola così sarebbe palese come sia una religione molto liberticida e contro la donna altro che bibbia.. corano x tutti nn vedo l ora se solo potessi fare qualcosa x fare venire più stranieri delinquenti e poco di buono metterei la firma subito

Capisco quello che vuoi dire, il tuo messaggio è dettato dall'esasperazione nel vedere questo scempio che viene perpetrato senza che nessuno sembra preoccuparsene e quindi vorresti renderlo così insopportabile che qualcuno inizi a ribellarsi. Comunque credo che in realtà sempre più persone covino nel loro intimo il desiderio di fermare l'immigrazione, di ripulire le città e sbattere fuori dall'Italia tutto l'ammasso di nullafacenti e delinquenti che abbiamo importato in qualità di "risorse". Sarebbe bello sentire l'opinione popolare tramite un bel referendum non truccato.

Oda Nobunaga 11-02-2025 16:20

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da Hassell (Messaggio 3010389)
perché secondo me è delirante.

dov'è la novità

gaucho 11-02-2025 20:05

L'immigrazione NON è una risorsa
 
Certo che mettere un immigrato a condurre Sanremo ci vuole coraggio ah no aspe

hypnos688 12-02-2025 14:14

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 3009601)
Ah ma allora ti posso rispondere che migliaia di donne e ragazzi girano per bus stazioni e metro e non gli è mai successo nulla.
Dati alla mano, la maggior parte delle violenze fisiche e verbali avviene in ambito famigliare.
Basta capitare nella cerchia famigliare sbagliata e ti passi l'inferno in terra, con l'aggravante che se ti molestano in piazza i tuoi ti credono e basta, se ti molesta lo zio tanto brava persona, a volte, non ti credono o danno la colpa a te. Idem se dici che è stato il prete o qualche altra personalità ben considerata. Compresi i famosi i figli di famosi e i calciatori, quelli di qualsiasi razza siano, perché sono ricchi e quindi in torto ci sei tu.
La violenza fa sempre schifo uguale, ma se dovessi proprio scegliere con la pistola puntata, preferirei mi venisse da un "feccia" sociale contro cui ce l'hanno tutti, almeno oltre alla violenza non rischio di beccarmi l'umiliazione che non mi credono o che ho provocato io.

le violenze sessuali, laddove non ci siano prove reali e fisiologicamente attendibili, andrebbero provate. Spesso è la parola di una contro la parola dell'altro. Ed è un'arma a doppio taglio per le presunte vittime che rischiano di non avere giustizia tanto quanto il presunto carnefice, magari rovinato a vita anche se innocente.
La differenza risiede nelle modalità.
Sulle violenze di strada tra sconosciuti la violenza è pressoché sempre certa. A differenza di violenze maturate in contesti di frequentazioni varie e in cui potrebbe esserci inizialmente un consenso.
Se poi i clandestini africani o gli immigrati hanno praticamente l'esclusiva delle violenze/aggressioni di strada di chi è la colpa?
quindi in sostanza preferiresti un incontro ravvicinato con uno stupratore africano qualunque?

Ma è perché ti farebbe schifo aver a che fare con un cattivissimo, bianchissimo e probabilmente evasorissimo riccastro?* Soprattutto se figlio di papà. Loro sono il Male. Giusto?
I ricchi sono quella roba lì. Tutti evasori e anche un pò stupratori.
Mica come gli africani, più o meno clandestini. Loro sono le vittime. Sempre. Il capro espiatorio perfetto. Sono povery, quindi vittime e quindi il Bene.* Anche quando fanno a pezzi le ragazzine, probabilmente. Molestano sugli autobus, o stuprano nei parchi.
Probabilmente è un problema di metodo, e di sfortuna.
E sarà sempre e comunque un caso che quasi la metà dei reati di natura sessuale* siano attribuibili all'immigrazione.
Gli africani più o meno clandestini sono sempre così sfortunati da poter essere meno facilmente trovati, da fantasmi quali sono.
In effetti vuoi mettere l'ebbrezza o la differenza tra poter non essere creduta dal ritrovarsi senza la speranza che il colpevole possa non essere mai nemmeno identificato e trovato perché ILLEGALE?

No, le statistiche non dicono affatto questo.
La differenza risiede nel fatto che le violenze in famiglia o con fidanzati o ex sono fenomeni incredibilmente circoscritti.
Diffusi numericamente, ma circoscritti.
I criminali, compresi molestatori e stupratori, si possono incontrare ovunque.
Ergo coinvolge TUTTI. Rendendo CHIUNQUE una potenziale vittima.
Certamente la questione vale per bambine, ragazzine e donne quando si tratta di molestie e violenze sessuali in luoghi più o meno pubblici. Oltre ad aggressioni di altra natura, furti o rapine. Ma può valere qualsiasi altro cittadino per qualsiasi altro tipo di reato violento, microcriminale, che di micro ha decisamente poco. Per le vittime.

hypnos688 12-02-2025 15:11

Re: L'immigrazione NON è una risorsa
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010195)

Insomma hai citato alcuni tra i giornali più imparziale e unbiased* dell'internet :D e ancora non ho capito cosa significa uoc...l'unica cosa che me l'ha fatto capire è questo meme

https://media.tenor.com/ktx-tDP5GnMA...te-is-woke.png*

Il fatto che tu non l'abbia capito, nonostante gli esempi fatti,* non depone a tuo favore.

Eppure oltre a varie argomentazioni ho chiaramente evidenziato due esempi, su cosa sia il concetto di woke, e i danni relativi dalla diffusione nel mondo occidentale di tale morbo.

Sorprende anche l'obiezione sulle presunta parzialità delle fonti, come se questo ne squalificasse i contenuti.
Nei due articoli citati non si è fatto altro che spiegare minuziosamente, in uno, ciò che sta capitando da un paio di settimane all'ormai ex aspirante vincitrice, con cromosomi XY,* dell'oscar e del perché sia stata affondata dai suoi stessi supporter, e nell'altro si evidenzia un reportage di un giornalista sulle contraddizioni e l'ignoranza dei sostenitori della comunità lgbt, incapaci di rispondere ad una semplicissima domanda "che cos'è una donna".

Gli altri due articoli sono presi da gay.it.
Quindi si, in effetti è parzialissimo e ideologizzato ma evidenzia piuttosto bene quali siano le rivendicazioni e le idee della comunità lgbt.


Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010197)
Quando vedo, nei talk show, agitarsi i testimonial del governo, e paventare una “dittatura woke”, mi chiedo non solo se i parlanti sappiano di cosa parlano, ma soprattutto se a casa capiscano cosa dicono, o non pensino che il tizio o la tizia stia evocando la tirannia della pentola cinese, che si scrive Wok ma si pronuncia Woke.

Anche negli Usa, da cui il concetto proviene e si è espanso negli ultimi anni, anche se di conio ottocentesco, non sembrano circolare idee molto chiare in proposito. Pochi sono coloro che si definiscono, in senso positivo, woke, molti di più, quelli in genere della destra radicale, che accusano la sinistra di esserlo. Già, ma cosa significa essere woke? Vuol dire essere a favore dei diritti LGBTQIA plus e di quelli dei trans, e del fatto che gli afroamericani non debbano essere massacrati dalla polizia e che possano disporre delle stesse chance di tutti? Si è woke se si pensa che, agli immigrati ai confini, non sia lecito sparare? E si è woke anche quando si crede che il riscaldamento globale stia creando danni all’ecosistema?




Tra le altre, si, vuol dire esattamente questo.
Impedire o contrapporsi alla dittatura di minoranze intolleranti e violente, che pretendono di alterare, modificare, plasmare, distorcere il mondo e la società a loro immagine e somiglianza.
Alla santificazione della criminalita, o all'opposizione della colonizzazione islamista di tutto l'occidente.

Ad esempio esaltando dei criminali o vittimizzandoli anche quando vittime non lo sono affatto, solo perché di un certo colore o una certa etnia.
Vale per gli immigrati clandestini "nostrani" vale per gli afroamericani statunitensi, vale per i maranza o i casseurs delle varie periferie o banlieu che ormai crescono come i funghi in tutta europa. O Per le seconde o terze generazioni di immigrati che vivono di delinquenza, illegalità e terrorismo. Soprattutto quando in nome dell'antirazzismo e delle difesa dei suddetti criminali si aggrediscono o criminalizzano le forze dell'ordine o si mettono a ferro e fuoco quartieri e città. Come I floyd, o molto più in piccolo, i Ramy di turno.

Discorso simile per i deliri o le aberrazioni che la comunità spaccia per diritti, ma che diritti non lo sono affatto.
Tuttalpiù i capricci di una minoranza che ha trasformato una condizione o un orientamento sessuale in unideologia e in un manifesto politico.
I diritti individuali, almeno in occidente, sono già tutelati. E lo sono anche a livello di coppia. Quello che giustamente non possono essere considerati diritti sono il matrimonio, o la filiazione, con annessi e connessi procreativi.

NON è un diritto ripudiare la biologia per legge avallando l'esistenza di esseri umani figli di..o nati da due uomini o due donne.

NON è un diritto autodefinirsi famiglia.

NON è un diritto avere figli

NON è un diritto sfruttare i gameti o i corpi di terze e quarte persone per rincorrere una genitorialità artificiale e fasulla.

NON è un diritto modificare, alterare o distorcere la lingua inventando desinenze insensate, o imponendo asterischi, schwa o pronomi unicamente per soddisfare i capricci di una minoranza.

NON è un diritto manipolare la biologia umana* propagandare l'esistenza di uomini incinti, gravidanze maschili, uomini col ciclo, o normalizzare concetti insensati come "sesso assegnato alla nascita, o censurare chiunque osasse affermare delle realtà biologiche.

NON È un diritto pretendere che tutta la società debba adeguarsi ed inchinarsi all'esistenza di esseri umani fluidi, neutri o nobinary, o adeguarsi alle percezioni di una minoranza di individui, o adattare la burocrazia ai capricci di tali individui.

NON è un diritto imporre le donne trans negli sport femminili

NON è un diritto imporre le donne trans, quindi corpi maschili, nei bagni, negli spogliatoi, o in qualsiasi altri spazio esclusivamente femminile, e che tale dovrebbe continuare a rimanere.

E no, non è un diritto imporre questi capricci con la forza della censura, o della propaganda.
Sui media o sui social.
I capricci di una minoranza non possono essere imposti con la censura, la criminalizzazione e la gogna verso chiunque osasse dissentire dalla comunità lgbt.
Anche questo è woke.

E infatti questa propaganda a senso unico sta portando dei risultati. Trump docet.
la censura, e la violenza ideologica che le rivendicazioni trans/lgbt stanno insinuandosi ormai da anni nella società e in tutto l'occidente stanno avendo effetti deleteri proprio per la comunità e l'attivismo lgbt, nei cui confronti stanno crescendo odio e intolleranza.
Quindi no, non può esserci nessuna graduale tolleranza o apertura.
Non c'è alcun progresso nei deliri di tale minoranze, ma solo un criminale tentativo di imporre aberrazioni spacciandole per diritti.
A tutto scapito dell'umanità, che non si vede perché dovrebbe diventare fluida per soddisfare l'ego di una minoranza chiassosa e violenta che ha evidenti problemi con la biologia, con la realtà e con l'accettazione dei propri limiti.
E a tutto scapito dei bambini, trasformati in cavie da laboratorio, pronti ad essere sterilizzati sull'altare di teorie antiscientifiche e insensate, e delle donne.
Calpestati nei diritti da uomini che millantano di essere donne, e ne rivendicano pari diritti.
Questo no, non è progresso. Non è modernità. Non è evoluzione.
Non è estensione dei diritti, ma è l'esatto contrario. È misoginia.

Infatti trump ha vinto nonostante avesse contro Hollywood e tutto lo star system progressista. E le destre stanno avanzando in tutto occidente.
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010195)

Ecco, l’impressione è che il termine sia la classica notte in cui tutte le vacche sono bigie, e che in realtà sia semplicemente una nuova forma, magari più radicalizzata, del progressismo e del liberalismo americani. Se i movimenti woke, o definiti tali, rifiutano di definirsi liberal, progressisti o socialdemocratici, la ragione va cercata nell’esaurimento del lessico politico degli ultimi due secoli e nel fatto che liberalismo, socialismo, progressismo, sono tutti concetti occidentali – mentre i nuovi movimenti hanno rimesso in discussione proprio l’occidentalismo. Ma, terminologia a parte, il cosiddetto wokismo non è che l’ulteriore tappa della dialettica della modernità, quella della lotta tra avanzamento e reazione, dello scontro tra progresso e conservazione, della contesa tra chi intende allargare i diritti e le libertà da un lato, e chi, invece, vorrebbe conservare i privilegi, e anzi addirittura restaurarne di antichi – oggi si è accusati di essere woke anche se si è favore dell’interruzione di gravidanza e tra poco persino del divorzio…


Non sono tuttavia solo gli esponenti del conservatorismo reazionario e della destra radicale a criticare il woke.

Quanto alla destra, sarebbe intelligente se, anziché demonizzare e volerlo cancellare, proponesse, del cosiddetto woke, una lettura moderata, gradualistica, di “senso comune” alla Edmund Burke, anche per evitare di essere, per l’ennesima volta, espulsa dalla storia. Ma ormai, “destra” e “intelligenza”, sembrano essere diventate parole ossimoriche.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 3010195)

Marco Gervasoni



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