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non mi pare che ci siano chissà che cambiamenti nel resto dei settori la maggioranza degli iscritti a giurisprudenza son donne poi il giudice è un lavoro che ha a che far con le persone e non con sistemi la base ormonale dice che le donne son piu portate e spinte per le relazioni che per le cose... ancora una volta biologia >>>> cultura Quote:
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Re: Timidezza e verginità
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Ma ammettere che non ci sono prove per certe teorizzazioni (né che le donne abbiano preclusioni ormonali a fare il giudice, né che ne abbiano per scegliere uomini insicuri) costa qualcosa di soldi? Facciamo una colletta per darti la possibilità di levarti questo peso? |
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gli ormoni non dicono che le femmine devon esser illogiche e irrazionali a lavoro in qualsiasi lavoro bisognerebbe esser razionali e non farsi influenzar da antipatie e simpatie e questo vale anche per le maestre e infermiere ^^ che poi usar la razionalità al lavoro non significa che il lavoro non sia "di relazionale" è un tuo parere che la biologia è citata a muzzo come è un tuo parere che non ci son prove mentre i dati di fatto continuano ad esser tantissimi e in scala globale :D |
Re: Timidezza e verginità
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Ci sono studi scientifici che dicono che le donne hanno una preclusione ormonale o genetica a scegliere partner insicuri? Se non ci sono, quello che spara teorie (in realtà meri pareri personali) senza dati a supporto non sono io. |
Re: Timidezza e verginità
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https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Merlin e antica Roma http://www.pompeiin.com/it/?l=it&m=7&s=15 |
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in ogni caso è curioso perche gli altri settori lavorativi continuano ad esser "sessisti" :D io non ho parlato di studi sulle preferenze sessuali/relazionali femminili certo che siam sommersi di dati di fatto, io ovunque vado/veda/senta/leggo ne vedo in continuazione |
Re: Timidezza e verginità
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Poi non so bene se essere d'accordo con te o no. Se per cultura si intende "leggere un libro in una stanza" e la cosa risulta fine a sé stessa, penso sia difficile che possa influenzare certi assetti, se la si intende invece come forma di organizazzione tecnica/politica/sociale della nostra specie, influenza e come come gli esiti, e non si sa nemmeno bene come, perché ci siamo dentro fino al collo. Ovvio che non osserverai mai e poi mai famiglie con genitori dello stesso sesso, per esempio, se influenzi l'esito della cosa e vieti a monte che si possa usare la fecondazione artificiale. Potrai dire sempre poi "ecco, vedete, non ce ne sono in giro! I dati mi danno ragione!" per questo l'argomento dei dati mi sembra debole. Bisognerebbe dimostrare la necessità di un assetto e l'impossibilità a monte di poterlo modificare tramite l'uso di ogni sorta di tecnologia o organizzazione alternativa a quella attuale. Siccome questa dimostrazione nessuno l'ha mai fornita, ma sono stati dati solo dati statistici, che vengono interpretati in favore magari della propria visione del come dovrebbero stare le cose, per ora io resto poco convinto. Questi dati qua poi potrai osservarli sempre se politicamente vieti l'uso di certe forme di tecnologia che potrebbero permettere in linea di principio la sopravvivenza di certi tipi di individui o organizzazioni familiari che prima non potevano esistere proprio. Che un certo tipo di individuo possa esistere o meno in certi modi, oggi come oggi, dipende dalla tecnologia, i sistemi di organizzazione e così via, non possiamo negare tanto facilmente questa cosa qua: si ragiona come se questa cosa, la biologia (non intesa come funzionamento fisiologico e meccanico del singolo, ma come qualcosa di ben più vasto) esistesse in modo indipendente e non influenzabile dagli stili di vita, la teconologia e così via. Magari (ma è solo un esempio che mostra come i dati non è detto che dimostrino qualcosa) anche quando si deve dare il lavoro a qualcuno si è influenzati dal sesso e lo si dà più spesso alle donne, se relazionale, più spesso agli uomini se di un altro tipo, partendo dal pregiudizio che dovrebbe poi trovare conferma nei dati. Queste convinzioni qua finiscono con l'influenzare l'esito e la raccolta dei dati. La raccolta dei dati conferma e rafforza questa convinzione in molte persone, la convinzione di tutte queste persone riproduce l'esito spingendo le donne a fare certe cose, gli uomini altre, e la cosa si chiude circolarmente. Si continuerà ad osservare i dati per giustificare poi il fatto che non si danno certi lavori alle donne e li si lasciano agli uomini, e viceversa, in modo circolare. Anche quando schiavizzavano i neri c'era tutto un filone di semi-scienziati che voleva giustificare geneticamente la cosa. Certo che se non fosse mutato un po' l'assetto politico queste convinzioni qua avrebbero trovato sempre conferma nel fatto che i neri magari ancora oggi erano schiavi dell'uomo bianco, e la cosa si sarebbe chiusa in modo più o meno circolare. Si poteva argomentare: sono schiavi perché sono neri, e per destino genetico tali dovevano risultare, i fatti lo dimostrano! Per questo non si è mai visto nel mondo moderno un presidente o un uomo politico di colore ai vertici. I dati parlano chiaro! Immagino una situazione alternativa a quella attuale in cui si giustificherebbe la cosa con questi "dati" qua. Per questo per me tutti questi dati non parlano affatto così chiaro, e una serie di dubbi ce li ho. |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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per XL
per me la cosa è molto semplice: si valutano bene o male tutte le culture esistenti al mondo comprese quelle progredite sulle pari opportunità da decenni... ovunque nel mondo le donne fan piu lavori relazionali e gli uomini piu oggettuali e questo è ancor piu rilevante nei paesi piu progrediti e tutto ciò combacia sugli effetti ormonali.. poi vari studi indipendenti han evidenziato che non ci stan praticamente differenze tra coppie omo e coppie etero nel crescere figli poi io son il primo a dir che ognuno deve aver le stesse possibilità di chiunque altro :D e riguardo ai "neri" non è forse vero che nelle gare di corsa son quasi tutti neri? sarà dovuto al caso o c'entrerà pure la biologia? :D Quote:
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Re: Timidezza e verginità
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comunque si, sembrava a te. |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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però c'è una maggiore libertà sessuale e questo dovrebbe limitare l'uso del servizio:mrgreen: "se no noi cosa ci stiamo a fare ?" come disse una gentile pulzella che conoscevo , non lo disse a me ovviamente ma alla sua amica |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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al limite lo stile simil estroverso ha invaso le piattaforme , i social, i forum , porprio il contrario di quello che hai detto... I timidi e gli introversi hanno pressappoco la situazione identicà, tante chiacchiere virtuali e ben pochi fatti, poi gli estro su facebukki e simili hanno nuove possibilità di incontri....che in quel caso avvengono abbastanza facilmente senza tutte quei problemi , scuse e fregnacce che spesso incontra un introverso anche on line.... |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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In più vorrei vedere se ci sono studi che dimostrano che per questioni ormonali/genetiche le donne sono inevitabilmente spinte a scegliere partner non insicuri/timidi. |
Re: Timidezza e verginità
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Invece sono d'accordo sul fatto che le piattaforme di conoscenza virtuale offrano almeno un'alternativa alla "brutale" conoscenza face-to-face e alle possibili umiliazioni del non verbale (certo, dopo bisogna comunque vedersi dal vivo ma almeno si è rotto il ghiaccio in condizioni un po' meno disagevoli per qualcuno). Del resto io stesso senza internet probabilmente sarei arrivato illibato fino alla tomba. Ma trovo che la concezione di base della società più a misura di estroversi regga ancora (anche su internet, si è creato uno spazio in più per i non estroversi, ma resta comunque di nicchia e ovviamente a disposizione anche di chi ha una "marcia in più", come nella concezione comune). Se non si ammette anche la pari dignità, oltre alla mera possibilità, di modelli di comunicazione diversi da quello "shock and awe" tipicamente estroverso, se si continua a valutare per lo più il tempo come risorsa principale da non sprecare (no one told you when to run, you missed the starting gun: anche su questo forum è stata teorizzata la necessità della pesca a strascico come metodo per ottimizzare i tempi di conoscenza, figuriamoci fuori), se insomma l'attesa dell'altro (ovviamente non eterna e comunque a fronte di suoi segnali di disponibilità) on viene vista come una potenziale fonte di valore, beh trovo che, per carità, qualche passo è stato fatto, bene, ma il sole dell'avvenire deve ancora sorgere :occhiali: Quote:
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Re: Timidezza e verginità
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le donne ragionano così se non ti conosco sei 'pericoloso' prob un maniaco , se fai parte di un gruppo di amici che si esce la sera e sei estroverso perchè no? Insomma un timido ed introverso è tagliato fuori , questo nella mia città a Milano Roma non so (ma immagino che sia uguale) |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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in ogni caso è un tuo parere che il magistrato non sia un lavoro "relazionale" comunque gli studi e gli approfondimenti vengono fatti qui |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Il video che citi va bene al massimo per discutere dell'argomento ma non ha esso stesso nessuna particolare pretesa scientifica, non mostra nessun dato in modo approfondito e non giunge a nessuna conclusione definita. Anzi, mira anche a mettere un po' in crisi le tesi di ambo gli schieramenti facendo comprendere come non sia ancora possibile definire con certezza " chi ha ragione". Ammesso sia mai possibile che questa si trovi solo da una parte. Rimane un buon documentario, ma è di taglio televisivo, informativo proprio volendo esagerare, ed in tale ambito dovrebbe essere lasciato. Non ha nessun valore di prova. Comunque va anche ricordato che se la biologia influisce sul modo in cui è organizzata e costituita la società ( e questo è indubbio) è verò però anche l'assunto opposto : la società, o per meglio dire l'ambiente, determina cambiamenti a livello biologico anche considerevoli. Non si può immaginare lo scambio tra componente biologica e culturale/sociale in modo semplicistico e solo unilaterale se si ha un minimo di pretesa di fare un discorso razionale. Così come lo stesso discorso biologico va ben oltre due righe sul testosterone, dato che le interazioni tra ormoni ed organismo sono ben più complesse ( esponenzialmente). Il concetto stesso di evoluzione della specie si fonda sull'influenza che l'ambiente e le interazioni esercitano sull'individuo, causandone la sopravvivenza ( e quindi la maggiore diffusione di determinate caratteristiche, su larga scala) o la morte. Quindi si può ben vedere come la società, la cultura e le influenze esterne contino, e pure tanto, nel determinare l'amato (o odiato) corredo biologico. |
qualsiasi lavoro deve esser razionale compreso far l'infermiera e la maestra
il fatto che sia razionale non implica che non sia anche (più) relazionale rispetto ad altri la cultura non è che si forma dal nulla.. deve aver delle basi per poter agire e dei meccanismi del perche s'innesca una certa cultura anzicché un'altra. |
Re: Timidezza e verginità
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Comunque non è questo il punto. Chiaro che qualsiasi lavoro preveda entrambe le componenti ( e pure altre). Tu hai citato il lavoro di magistrato poichè "preferito" dalle donne per dimostrare una tua tesi secondo cui le donne vanno a svolgere prevalentemente lavori con una maggiore componente relazionale rispetto a quella razionale. Peccato che il lavoro del magistrato sia perfettamente l'opposto, come ti è stato fatto giustamente notare. Quote:
Tuttavia è vero anche il contrario, la società, la cultura etc agiscono sugli individui, in seguito, favorendo determinate caratteristiche rispetto ad altre - ergo determinando una selezione a livello biologico nel lungo termine. Tutto questo per dire che non capisco molto il senso di questa diatriba continua tra la posizione in cui è tutto prevalentemente merito biologico e quella in cui è tutto prevalentemente merito della società poichè mi risulta palese (almeno a me) che le due cose siano strettamente interconnesse e si modifichino l'un l'altra in continuazione. Nessuna prevale così nettamente sull'altra in toto, forse giusto in determinati ambiti la spinta dell'una è più marcata di quella dell'altra ( ed è comunque MOLTO difficile da definire scientificamente). Più o meno è un rapporto circolare, difficile trovare un'origine definita allo stato attuale delle cose. Poi, sull'utilità del trovarla ci sarebbe da discutere. Una volta risolta la diatriba cosa cambia ? Che si vuole fare ? :nonso: io abbandono il topic per ora, è degenerato e diventato un mostro forumistico ormai :mrgreen: |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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Ma non mi nascondo dietro un dito, nel senso che tendo a fare i paragoni immaginandomi in una situazione non troppo diversa da quella che ho qui, altrimenti è chiaro che una persona di classe sociale medio alta sta meglio qui di una di classe sociale medio bassa in GB e altre assurdità del genere che tuttavia passano per la mia mente. Riguardo la sanità pubblica sento sempre parlare così male di quella britannica che non ho nessuna difficoltà a pensare che ci sia molto di vero nel male che se ne dice. |
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il magistrato non l'avevo citato io inizialmente ma takkuri :sisi: continuo a non veder affatto sta oggettualità nel magistrato. oggettualità la vedo nell'ingegnere navale, nel meccanico, idraulico, pasticciere, tecnico manutenzione etc. etc. tutti lavori a prevalenza maschile dove hai a che far con degli oggetti e non con la storia delle persone come avviene per il magistrato. sicuro che la cultura agisce su singoli individui ma mi vien da dire che non agisce sulla massa.. poi non è che uno risponde/discute per trovar chissà che utilità :D l'origine mi par molto biologica invece... come dice nel documentario piu una caratteristica di un sesso(o comunque di una popolazione) è presente in tutte le culture mondiali indipendentemente piu è probabile che quella caratteristicha sia biologica. |
Re: Timidezza e verginità
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Dilettante, pfui :) |
Re: Timidezza e verginità
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Re: Timidezza e verginità
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