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Re: Più che una storia, una confessione.
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La morale cambia nei tempi e nei luoghi, il nostro codice penale risale all'epoca fascista, e non è un caso che quel "pubblico scandalo" si preoccupi del decoro familiare piuttosto che del benessere dei singoli. |
Re: Più che una storia, una confessione.
Non mi ritengo un pedofilo, non mi interessano le bambine piccole, ma diciamo che ci sono pericolosamente vicino
non sei un pedofilo, ma riesci a interfacciarti e a provare sintonia solo con le ragazzine, e questo immagino da come ne scrivi ti crea disagio perché sei cosciente di avere quasi 40 anni. Per questo motivo l'unica cosa che dovresti fare visto che sei cosciente di stare male e' prenderti cura di te e rivolgerti a qualcuno che ti possa aiutare a gestire questo problema, anche il fatto di sentirti in ritardo e inferiore ai tuoi coetanei. Prenditi una pausa, curati di te stesso |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
Da come scrivete pare normale per ogni uomo essere attratto da una sedicenne , e io in quanto uomo vi dico che nn è affatto cosi ... Ma nn solo per me , quindi la situazione sopra citata è evidentemente un caso particolare .... almeno questo potete ammetterlo ? O no? Se uno legge tutto il 3d alla fine si sente pure in colpa che nn gli piacciono le ragazzine , pensando che c è qualcosa di sbagliato in lui piuttosto che tutti gli altri :sisi: allucinante
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Dal canto mio, come altri hanno già detto, differenzio tra un superficiale apprezzamento estetico momentaneo ed un interessamento più profondo, che trovo veramente molto arduo possa esserci. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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non la ragione. Non potete mettere il carro davanti ai buoi. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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In un altro ad una sua amica molto diversa da lei anche se quasi coetanea... In un ultimo caso mi riferivo ad un bambino morto di cancro al quale ero molto legato ma qui le dinamiche sono ovviamente altre... Sul resto si mi sono già fatto autoanalisi e per questo comprendo Fobotto... I bulli (e specialmente la cattiveria femminile di allora che ho riscontrato fino ad una certa età quando ho imparato a reagire e a non cercare praticamente più l'approccio) hanno fatto a pezzi la mia adolescenza portando a diffidare anche della mie ombre, a non vivere certe esperienze e a rimpiangere quello che avrebbe dovuto essere e non è stato negli occhi dei ragazzi di oggi... E non sono il solo ci sono tante persone che non hanno vissuto la loro adolescenza perchè massacrati dal prossimo loro... E che non ottengono la minima empatia... Poi come ho già detto ho altre amiche in un paio di casi anche più grandi di me.. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Perché escludere la ragione della sessualità? Non funzioniamo mica a pezzi (non tutti, almeno). |
Re: Più che una storia, una confessione.
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A me ad esempio ha portato non pochi benefici. Ma non ho fatto 3 mesi di terapia e nemmeno un anno (solitamente chi si lamenta ha poca/nulla esperienza e/o parla per sentito dire) ma 6 anni di csm e 3 nel privato. Quali statistiche? Non parliamo di fuffa, linkami i dati di cui parli, sennò questo commento è un'ipergeneralizzazione e basta. I dati che ho letto io dicono tutt'altro: http://www.airda.it/92-efficacia-psicoterapie.html Quote:
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Ma come fai a parlare di preferenza sessuale? Per me preferenza sessuale è un qualcosa di istintivo, non il risultato di un vissuto di sofferenza. E allora ma sì, teniamo in piedi quella sofferenza perché tanto è male di vivere e non c'è rimedio e di conseguenza l'inevitabile preferenza che ne consegue, quand'anche portasse essa stessa ulteriore sofferenza. |
Re: Più che una storia, una confessione.
I benefici te li sarai fatti da sola, quelle figure sono placebo nel migliore dei casi. Io ho fatto 10 anni di terapie tra pubblico e privato e ho visto come si riducono le persone, i danni a volte permanenti a causa dei farmaci, il non sense dei colloqui con perfetti sconosciuti a cui non importa nulla all'infuori della paga. Si aspetta che sia tg5 a raccontarti delle famiglie rovinate dagli psicofarmaci, degli abusi su persone ricoverate, abusi che ho subito io stesso in prima persona.
Affidarsi ciecamente a persone che traggono profitto dal tuo malessere spacciandoti cure inventate senza prove scientifiche sui famosi squilibri chimici, questo sì che è un bel messaggio. Non provarci per niente è il metodo più efficace per far peggiorare il disturbo. Complimenti per il messaggio di resa che porti. :bene:[/quote] Uno è giusto che provi poi può togliersi anche il prosciutto dagli occhi come non farlo. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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