Originariamente inviata da Stella89
(Messaggio 1808705)
Non riesco a dormire, piango sentendomi nel vuoto più totale, con il solito pensiero fisso che mi massacra: sto invecchiando. Come si fa a farsene una ragione se non ci si è mai goduti la giovinezza. Ero così inconsapevole e fragile a 20 anni che non ho pensato a darmi una svegliata e a giocare con il mio corpo e con la vita..ero triste e pesante. Mi sono lasciata convincere a prendere medicine e ho passato il periodo più florido chiusa in casa a impasticcarmi come una vecchia e a pagare i medici affinchè mi aiutassero a risolvere in breve tempo il mio problema. Invece rieccomi qui peggio di prima, con il viso che sta cadendo, segni sulla fronte, sotto gli occhi e sul collo, ancora più spenta, confusa e fragile. In più questo dolore infinito che non trova pace. Mi sento impazzire, continuo a perdere tempo, non so che voglio dalla vita, mi sento persa e stanca. Mi dico che tanto come sono volati gli ultimi 5 anni buttati letteralmente nel c.o, voleranno gli altri 5 , non potrò avere più figli e chissà che non entri in menopausa. Io però sto ancora aspettando di vivere i miei 20, voglio morire. Fossi stata brutta, me la sarei presa di meno, ma ero bella cavolo, bella..
Non mi godrò neanche l'età matura. Al di là della pura fisicità, il viso maturo dovrebbe raccontare una vita vissuta, dolori ma anche gioie.. il mio viso invece sarà semplicemente segnato, ma senza storia. Non c'è nulla dietro quei segni, solo vuoto. Nessuna infanzia, nè adolescenza, nè giovinezza da raccontare. Le mie rughe racconteranno le mie 4 mura e le mie tante assurdità. Avrei voluto una vita splendente, ma mi hanno spezzato sul nascere. Una bella quercia cresciuta storta senza mai essere ammirata da nessuno..morirò così. Senza neanche una foto che mi ricordi la mia vita se non quella (triste) che facevo a 12 anni.Dai 20 in su neanche una foto, un solo viaggio in Italia con mia madre e una decina di uscite serali fatte sempre con un tasso disagio elevatissimo. Nessun fidanzamento, nessun ti amo, nessun momento della vita valido. A conti fatti questo è. O lo accetto o è meglio che valuti se è il caso di continuare a soggiornare su questa terra che non mi ha mai accolto. Se decido di continuare la permanenza, dovrò accettare questo mio ruolo da clandestina in questa esistenza e accettare che diventerò con molta probabilità una donna in là con gli anni molto sofferente, totalmente estranea alla donna pronta a germogliare di 20 primavere fa.
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