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Re: Il vostro sfogo in questo momento
Prima o poi finirà anche nella mia famiglia il patriarcato tanto vituperato ma che in verità vi sta difendendo.
Ed allora ci sarà da divertirsi. I conflitti Russia - Ucraina o Israele - Palestina sono dei trictrac al confronto (semicit.) |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Stavano a fare tanto i simpatici quando era ora di fare vita mondana.
Poi dopo cos'è successo? Che sono montato in macchina insieme, e ho sentito come parlavano della gente single, che li considerava amici loro. Non ero io ma altri, ma comunque questo dice molto sulla mentalità. Chi cazzo sei tu per giudicarmi inferiore solo perché non sono "fidanzato ufficialmente"? Io posso stare anche meglio di te sai, non c'entra proprio un cazzo che siete una coppietta e quindi vi sentite tanto realizzati. Poi dopo magari vi venite a sfogare da me, che invidiate la mia libertà. :sarcastico: Falsi di merda. Una persona che sta veramente bene insieme a qualcuno non ha bisogno di fare queste coglionate. Ma io non sono mica rancoroso eh. Sono loro che vivono nella menzogna del "socialmente corretto". Mica io. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
La gente ha paura della morte e ne occulta in tutti i modi l'argomento.
Deboli! |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Le lobby mi hanno obbligato alle bottiglie col tappo attaccato; benissimo.
Sappiano che io la separazione del tappo di plastica (e la sua base incollata) dal cartone del latte non la farò mai se non troveranno una maniera ergonomica per poterla fare. Figurarsi se devo mettermi lì con le forbici o altro per ritagliare la zona incriminata! Volete l'ecologia? Bene, datemi gli strumenti, visto che quando vi pare li trovate. Unico marchio da me conosciuto che permette di fare ciò è "Latteria" del Lidl. Infatti in quel caso la faccio, quando lo compro. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Di quanto è sciocco evitare l'unico argomento al mondo democratico, che riguarda tutti dal primo all'ultimo e da sempre. Tutto è soggettivo e variabile, solo quella tocca tutti. Però parliamo di qualsiasi altra cosa piuttosto. Dovevo affrontare a scuola coi bambini di 6 anni il ciclo vitale dei viventi, e ho visto che alcuni testi omettevano la morte. Dopo averci ragionato su ed essermi confrontata con altri, ho deciso che nei dovuti modi avrei detto che alla fine del ciclo vitale si muore. Scrivendo proprio la parola muore. Altro paio di maniche è affrontare la morte che non avviene a fine ciclo. Quando i bambini hanno dei lutti o quando devono affrontare la propria di dipartita. Un bambino l'anno scorso ( su sua iniziativa, non se ne stava parlando) mi ha detto maestra, io non voglio morire. E io da buona buonista petalosa, gli ho detto ma perché pensi a queste cose adesso? E lui "perché tutti dobbiamo morire, e io non voglio". Gli ho risposto che non ci doveva pensare , che deve pensare a giocare e che succederà quando sarà vecchissimo, più vecchio dei suoi nonni. Ha detto "non è vero, non si sa quando si muore, tu non lo sai, e nemmeno io". Non ho avuto altre risposte. Ha ragione e basta. I bambini , io non lo so perché, ce l'hanno sempre. Io per me stessa sono a posto, sono epicurea , ho paura di tuto ma non di chiudere gli occhi per sempre. Però é un grande tabù sociale. Quasi ridicolo visto l'ineluttabilità e la naturalezza della cosa, se non fosse per il dolore che comporta a chi non ne vuole sapere di morire e ai loro cari. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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omettendola si sentono tutti sto cazzo e nn basano le loro scelte in base al fatto che si muore . poi magari altri la occultano e nn vogliono parlarne perchè nn hanno il controllo su di essa , e molta gente basa la sua vita sul controllo delle cose, omettendo il fatto che in realtà nn controllano mai niente :sisi: e se glielo ricordi con la morte , muoiono prima :sisi: |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Il fatto che alcuni testi per bambini omettano la morte dal ciclo vitale è un sintomo chiaro di un preciso indirizzo che si intende seguire, che però non corrisponde alla realtà, perché i bambini, come hai detto, certe domande se le pongono comunque a un certo punto della loro vita. Molto sveglio il bimbo, anche nelle risposte, se è farina del suo sacco sicuramente è da attenzionare come potenziale studente sopra la media. In ogni caso, tu hai fatto bene a cercare di rassicurarlo. Forse l'uomo medio è progettato per avere paura delle verità assolute. Scoprire il segreto della morte potrebbe significare scoprire il segreto della vita, e magari il "creatore" non prevedeva/prevede che ciò accadesse/accada... |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
È colpa del capitalismo che spingendoci a produrre&comprare ci fa pensare continuamente al benessere e quindi il malessere in generale (e la morte) vengono allontanati il più possibile.
I romani erano quelli più avanti di tutti: s'alzavano la mattina e si chiedevano: - "e mo' che famo?" - "mah...annamose a vede' quarche morto ammazzato ar colosseo, va" :sisi: La morte faceva parte del loro quotidiano vivere :mrgreen: |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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La morte è il male minore La malattia è il vero male Passare gli ultimi anni di vita in un letto paralizzati alimentati con un sondino. Questo dovrebbe far paura, penso chi chiunque desideri la morte in quelle condizioni |
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
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La mia opinione è che in quelle condizioni deve essere solo la persona che vive quella situazione a poter decidere liberamente se continuare a vivere o scegliere di morire. È un argomento antipatico, ma a cui secondo me bisogna pensarci quando si è in salute e si sta bene. Perché purtroppo le disgrazie possono capitare, e trovo che sia saggio esprimere le proprie volontà nel caso in cui malauguratamente ci si trovasse in situazioni del genere in anticipo, quando lo si può ancora fare, magari anche mettendolo nero su bianco. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Può essere vista come una spinta a fare ciò che fa stare bene perchè la vita è una sola, ma il ragionamento può essere anche interpretato al contrario, possono diventare NON scelte, e li la faccenda diventa pericolosa: "Visto che tanto devo morire, non faccio più niente, e mi lascio andare". Visto che siamo in un forum che parla anche di problemi psicologici direi di fare attenzione a trarre conclusioni di carattere generale sull'argomento dicendo che "tanto dovemo morì". |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
@claire
Che bisogno c’è di parlare a un bambino di qualcosa che tutti sanno, lui compreso? Cosa c’è di più prezioso della speranza, della spensieratezza di un bambino? È il momento adatto per mettersi a riflettere sulla morte? @varikino Esistono anche le altre persone, la specie umana, il futuro @unsp Dici che ci vuole più forza per vivere o per morire? |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
credo di averlo già scritto in passato 🙏🏻, quando morirò, se ci sarà occasione, vorrei tanto tenermi addosso nella mia piccola bara economica un vestito rosso che mi piace. penso sia molto carino per viaggi oltre la vita.
oppure vado vestita come capita, ma potendo scegliere |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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vedi? tu stesso vuoi "censurare" la questione perchè "pericolosa" , è cosi che si incomincia a non parlare di morte |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
le religioni stesse inventate dall uomo offrono un ampia gamma di scenari dopo la morte proprio per sto motivo , perchè l essere umano nn vuole pensarci a uno scenario del genere . non ho detto che sia sbagliato o giusto una cosa o l altra , ognuno cerca di sopravvivere come meglio crede , anche con illusioni del genere , che per carità loro che le pensano , pensano siano la realtà ...... sono tecniche di sopravvivenza ..... io ho solo dato una spiegazione al "perchè la gente nn vuole pensare alla morte"
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
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È che in un posto come questo, dove ci sono i topic dove la gente scrive che vuole uccidersi, non mi pare tanto opportuno dire che bisogna pensarci così tanto. Tutto qua. Poi tu quello che hai scritto l'hai scritto perché hai in mente una categoria di persone precisa, che ti sta antipatica, ma non è vero che pensano tutti di essere immortali. Hai generalizzato. Anzi io ti potrei dire addirittura il contrario: le persone che in vita mia ho incontrato che si credevano di più sto cazzo avevano una mentalità esattamente opposta, della serie "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo". :sisi: |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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la percentuale che si crede immortale si , mi sta antipatica XD |
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Poi ovviamente st ultima roba e' un pensiero personale |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Anche questo è un pensiero sbagliato. Ne ho parlato anche qui. Ci sono persone molto malate che desiderano comunque non morire. E il pensiero che qualcuno gli auguri la morte aggiunge dolore alla loro vita. Come è successo ad un malato di SLA che non ha mai detto di voler morire, anzi inneggiava sempre alla vita, ma sui social gli scrivevano di chiedere il fine vita. É terribile che qualcun altro giudichi indegna la vita ALTRUI. E siccome la malattia cronica è cosa che mi tocca, non permetto certi discorsi, mi spiace. C'è chi vuole morire anche se è sano come un pesce fisicamente, e chi è fisicamente a pezzi ma vuole vivere. Non proiettate. Lasciate stare. É troppo doloroso e offensivo. Pensate se a voi piace che qualcuno pensi che dovreste crepare perché vergini, perché disoccupati, perché brutti o qualsivoglia opinione di vita indegna. Forse siete d'accordo e bon. Ma forse no, e quando è no è terribile essere visti come "meglio se crepi". La voglia di vivere è un diritto di tutti, ma proprio di tutti. Il pensiero "piuttosto che vegetale e allettato meglio morto" è comunissimo, io questo lo posso capire. Ma vi prego di farlo solo su voi stessi. O su chi sapete la pensa allo stesso modo. Non su tutti, non generalizzato. Scusate l'insistenza. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Però il punto è proprio la malattia grave e, secondo me, siamo in una condizione disastrosa. In Italia (e non solo) mancano l'assistenza, l'aiuto al malato, alle famiglie. Si fa davvero troppo poco.
Quando ti capitano situazioni del genere la solitudine si taglia con il coltello. Viene chiesto alle famiglie (se presenti) di trasformarsi in badanti, medici, infermieri. Tutte cose che, detto tra noi, richiedono capacità e forza non comuni. Senza un minimo di sostegno. Senza pensare alla stanchezza, ai sacrifici e agli effetti psicologici e fisici a breve e lungo termine che toccano in sorte alle persone coinvolte. E' una totale mancanza di rispetto sia per il malato che per i parenti. Non frega niente a nessuno. Nessuno. Dal mio punto di vista c'è proprio bisogno di dare dignità alla malattia fisica. Riconoscerla. Dare voce a queste situazioni. Invece, nella maggioranza dei casi, questi contesti non vengono riconosciuti. Sono fatti tuoi e basta. Eppure negli ultimi anni è stata data voce a vari problemi. Parliamo di salute mentale, bullismo, ecc ecc... ma di questo no. Quando cambieranno i tempi? Quando ci saranno delle novità, un minimo di sensibilizzazione, due aiuti in tal senso? :testata: |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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A nessuno malato e non, che voglia vivere o no io augurerei la morte. Era solo per dire che tanti temono la morte man mano che l'età avanza. Pochi pensano che non tutti hanno la fortuna di andarsene in pochi giorni e cioè passare da una vita di autosufficienza (o quasi) alla morte. Basta fare una visita in una qualsiasi rsa, molti si renderebbero conto che c'è di peggio della morte. Mia mamma ha tribolato 10 anni, diceva sempre che avrebbe preferito morire piuttosto che attaccata ad una macchina. Quando si era aggravata ormai bloccata a letto e incapace di prendere decisioni, incapace pure di mangiare, i medici dell'ospedale ci chiesero di firmare il consenso facoltativo per applicare la peg allo stomaco, altrimenti serebbe deceduta entro breve. Era facoltativa, potevamo benissimo dire di no e lasciarla andare al suo destino come avrebbe voluto lei. Ci saremmo anche risparmiati oltre 100mila euro di casa di riposo negli anni successivi. Però nonostante ciò (io per primo) non ce la siamo sentiti di negare l'intervento e lasciarla al proprio destino. Non sono decisioni facili |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Vero. Ma sono cose che riguardano chi le ha, purtroppo.
Tu dici che si parla di salute mentale, si se ne parla, ma per chi ha ad esempio un famigliare violento a causa di malattie psichiche, tanto che ha terrore di vivere a casa sua, no che non si fa abbastanza. Ne hanno parlato un po' a chi l'ha visto e tante famiglie disperate hanno chiamato e portato alla luce questa realtà di abbandono. Si parla di bullismo sì, ma la mamma il cui figlio coi pantaloni rosa si è suicidato ,sarà soddisfatta di come viene trattato il tema? Considerando gli insulti perfino durante il film. Per me non si è abbastanza avanti con la gestione del dolore , ad esempio. Non è adeguatamente trattato. Ci sono condizioni molto invalidanti a cui non è riconosciuto nulla, niente. Né percentuali di invalidità, né categorie protette, né pensione, zero. E nemmeno cure palliative adeguate e dignitose. Discostandosi dal tema salute, parliamo del caro affitti? Che deve fare chi guadagna poco e non ha casa? Non mi pare se ne parli, o ci si faccia qualcosa. So che è benaltrismo, ma per dire, chi combatte le battaglie degli altri? A chi ha casa di proprietà non interessa se altri hanno il caro affitti. A chi non convive col dolore non importa di approfondire la questione. Chi non ha il figlio psichiatrico in casa che sfascia tutto e vuole ammazzarti, non ci pensa, o crede che nel caso basti andare al csm e ti aiutano e bon. Chi ha male? Si prende un Oki e via.Non è cattiveria né egoismo, ci si può empatizzare quando si sentono le questioni degli altri, pure firmare una petizione online, ma semplicemente ognuno ha il focus sulle sue di cose. Chi non ha a che fare con l'invalidità pensa che ok, nel caso prendi la pensione e lo stato ti aiuta con le cure e a posto. Chi la vive su di sé o famigliari ne conosce la realtà effettiva. E vale per tutto. Cosa ci si può fare? Niente. Chi vuole può informarsi e partecipare attivamente a battaglie su cose che non lo riguardano, chi non vuole, no. Sul fine vita c'è attenzione perché può facilmente riguardare tutti. Sulla salute mentale l'interesse è crescente perché depressione ansia doc e altri disturbi sono molto diffusi e comuni. Le situazioni più sono di nicchia , meno hanno attenzione e chi se ne interessa. Seguo la pagina di una paraplegica che parla ed è portavoce delle battaglie per le cure domiciliari carenti, i caregiver e il "dopo di noi" , l'inadeguatezza degli assistenti, le spese eccetera. Però la tiene lei la pagina, e i suoi parenti. Le varie associazioni degli emicranici sono costituite di pazienti e medici emicranici, i gruppi frequentati da emicranici o loro genitori. Così è. Capitan Ovvio ha finito. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Lost, mi spiace che le mie considerazioni vengano prese come attacchi. Ho precisato che è un pensiero comune, ma era solo un invito. Accorato, ma niente altro.
E mi scuso per la cosa della verginità, era un esempio per fare capire il concetto di "vita indegna", non sono io a ritenerla tale, ci sono altri che hanno gli slogan "non è vita". So che tu sei il primo ad ironizzarci (come io ironizzo sulle mie sfighe) ma non era per minimizzare la faccenda. Il tema della sofferenza per malattia è delicatissimo. Non mi permetto di commentare la tua esperienza famigliare e le scelte in merito. Chi pensa che esista solo vita/morte è chiaro che non conosce la sofferenza della malattia. Mi capita di parlarne spesso con una persona. Questa persona ha visto morire in breve tempo gran parte della sua famiglia. Non hanno molto sofferto, cose improvvise e rapide. Lui è sano come un pesce. Ed è spaventato all'idea di perdere la vita. E ha sta marea di lutti consecutivi. Ho provato a spiegargli che ci sono vite sofferte he sono peggio della morte. E che quando si sta male fisicamente si può preferire morire. É uno di quelli che rispondono "piuttosto che vegetale si , è meglio morire". Ma non ci sono solo i vivi, i morti e i vegetali attaccati alle macchine Ci sono infinite situazioni di mezzo. Però ognuno filtra attraverso la sua esperienza. Se non si è visto o provato il dolore (non quello da Oki) acuto e cronico, fisico o mentale che sia, invalidante a livelli estremi e che perdura per decenni, non si può essere portati a considerarlo. Si pensa ai vivi che stanno bene, ai morti che ti danno dolore del lutto, e allo stato vegetativo, che sarebbe "il peggio". Lo comprendo, ma i punti di vista cambiano a seconda di quello che la vita di pone davanti. E con il tempo il modo e i mezzi che ti dà per elaborare una condizione in mezzo a una situazione personale, che di guai può averne mille e che non si fermano mai a darti fiato, non un nemico soltanto. Per concludere, io credo che nella sofferenza di qualsiasi natura il nemico principale sia il senso di solitudine, come dice Xké. É un'opinione, e non è questione di "mal comune mezzo gaudio". Però certe situazioni alienano, e se condivise, se sai che c'è al mondo chi ti capisce, va un po' meglio. Anche chi empatizza pur non trovandocisi è buona cosa. Ma non basta. Almeno, non a me. Per quello ti consigliavo di fare attenzione all'esposizione della tua situazione personale. Perché so quanto esporsi e condividere cose non vissute dagli altri, possa creare più alienazione interiore che tacere. Però è solo il mio punto di vista personalissimo. In bocca al lupo. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Grazie Claire del consiglio, scusa se ti ho risposto un pò in malmodo, è che qualcuno qua in casa mia è riuscito a farmi incazzare anche di domenica mattina :miodio:
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
Lost conosco la peg, l'avevano fatta a mio papà per via della disfagia.
Sì, la solitudine di certi contesti è terribile. Devi contare il più possibile sulle tue forze in barba a come ti senti o a quello che provi. Esisti solo in funzione della situazione e i tuoi bisogni non hanno importanza. Nei casi più gravi mangi quando capita, dormi se possibile, collezioni momenti e immagini che ti inseguiranno per il resto della vita. Lo so che nel caso del bullismo e della salute mentale non sempre vengono usate le parole giuste. Però ne parliamo, questi argomenti non sono più un tabù e ne riconosciamo l'esistenza. É già un passo in avanti. Fino ad alcuni anni fa andare dallo psicologo era una roba quasi impensabile, ora la questione è molto più sdoganata. Di certo servirà tempo per sensibilizzare la gente nel modo giusto ma la strada è quella. Per fortuna. Per le malattie fisiche gravi con l'assistenza annessa, invece, regna ancora il silenzio. Vedo parlare della morte, dell'eutanasia ma della parte precedente no. Le persone che fanno assistenza sono dei fantasmi e la quotidianità dei malati è una questione quasi nascosta. E senza un minimo di comunicazione non ci sarà mai la possibilità di rendere tutto meno penoso. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
Grazie Xchè, dacordissimo su tutto
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Vivere con certi problemi che di fatto rendono la tua vita un inferno, è molto più massacrante di una morte sicura, purché non dolorosa. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
Ho visto una cosa che mi ha disgustato: su instagram una ragazza che seguo (ma dovrei dire seguivo, a questo punto) ha chiesto la bellezza di 40k ai suoi followers perché le è stata diagnosticata la leucemia, per pagare le cure. Ha 5mila followers, non è un’influencer. Non lo giustificherei neanche se fosse una vip, assolutamente, ma trovo particolarmente grottesco che una persona qualunque si consideri meritevole di quella cifra - non importa se in fin di vita o no, e lei non è in fin di vita - da parte di estranei. Lo trovo ripugnante. Per me una cosa del genere è la fine della dignità.
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
E indovinate un po’ che foto ci sono sul suo profilo? Al 90% foto seminuda. La seguivo perché apprezzavo le atmosfere eteree e sognanti di molte di queste foto, ma ora le vedo sotto un’altra luce, che di etereo e artistico ha ben poco!
Meglio disoccupata che mendicante. Essere disoccupata è un enorme peso e mi fa soffrire, ma perlomeno non chiedo soldi con attività di semi-prostituzione, e non cerco di impietosire i miei “fans” su internet… la dignità non è poco. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
mi stanno pesantemente sui coglioni le formalità che si usano per scrivere le mail.
il saluto iniziale, i saluti finali, le maiuscole, ma non rompete i coglioni.. mica è una comunicazione tra il quirinale e la procura della repubblica... Attendo Sue.. Cordialmente.. ma sti grandissimi cazzi |
Il vostro sfogo in questo momento
Scusate se lo dico, ma come molte donne sanno smerdare qualsiasi opinione degli uomini e a negare le evidenze nessuno proprio mai.
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Dans l'attente de votre réponse, je vous prie d'agréer, Monsieur, l'expression de mes sentiments distingués. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
mi fa ridere e incazzare allo stesso tempo chi organizza "feste" dove sa benissimo che gli invitati nn vogliono andarci , che nn si parleranno piu di tanto , che però tocca andarci ad ogni costo perchè sennò se nn vieni "non mi vuoi bene" ..... ma zio porc ..... e in piu se stai male con l influenza ci vai lo stesso perchè manco ti credono che stai male , pensano che usi una scusa perchè sanno che nn vuoi andarci in realtà :sisi:
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Re: Il vostro sfogo in questo momento
Il mio cervello testa di cazzo ha deciso che io non devo saper guidare, anche se ho sempre guidato normalmente e non è mai successo nulla di che.
No, lui adesso deve farmi venire l'ansia di guidare, perché sennò non è contento. Vedo una vita che va a deteriorarsi sempre di più, ormai la mia sanità mentale è fregata per sempre. |
Re: Il vostro sfogo in questo momento
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