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Re: Il Cineforum
Facciamo così: chi ha intenzione di vederlo?
Contiamoci un momento ed eventualmente decidiamo se saltare ad altro. Io nel weekend alla fine non sono riuscito, ma lo rivedrei una delle prossime sere... |
Re: Il Cineforum
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A questo punto chiederei chi ha intenzione di vedere questo e altri film, per poter capire se siano questo o altri film a non ispirare il desiderio di partecipazione al forum o se si tratti di un calo fisiologico d'interesse dovuto al tempo che trascorrendo ha consumato l'entusiasmo degli inizi. Di sicuro un film come quello di Bunuel non fatto per ispirare partecipazione: una serie di rappresentazioni di dogmi e dispute religiose non accende la parte emozionale dello spettatore, rivolgendosi solo al suo intelletto e alla sua facoltà di giudizio. |
Re: Il Cineforum
Io penso che lo guarderò sicuramente prima della discussione..
Tocca essere in vena temo, con 'sta primaveNa l'è dura :mannaggia: :ridacchiare: |
Re: Il Cineforum
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Insomma un ritorno alle origini per Bunuel: autore che ha esordito agli albori del cinema sonoro (intorno al 1928) legandosi proprio alle avanguardie, e in special modo a quella surrealista. Io non voglio condizionare chi non ha visto questo film, ma personalmente ritengo che sia un'opera che può anche divertire. Certo non lo posso dare per scontato: tutto sta alla sensibilità dello spettatore. Sensibilità all'argomento religioso, per l'appunto. Qualcuno infatti potrà trovarlo blasfemo, in realtà il tema è affrontato in maniera "problematica". Invece potrebbe sorgere qualche difficoltà a seguire l'andamento episodico e apparentemente frammentario del film, che fa anche largo uso della componente onirica. Ma questo per lo spettatore abituato alla narrazione più lineare. Comunque dopo la visione si discuterà anche di tale aspetto. Per me, anche se saremo in 3 o 4, possiamo discuterne lo stesso. Spero di essere in vena, perchè è un periodo un po' delicato per me... Diciamo solo questo, una vera introduzione non la ritengo necessaria (anche se questa in fondo lo è :pensando: :mannaggia:) Ah, Maweeney, io non sono un moderatore :ridacchiare: P.S: ho linkato la pagina di Wikipedia sul surrealismo (a dire il vero un po' stringata) solo nell'eventualità che qualcuno abbia ricordi scolastici vaghi. Non si sa mai. Che non vi venga in mente che io stia a sottovalutare la cultura di questo o quell'utente, perché non è così. Tra l'altro qui c'è gente più colta di me, io ho solo qualche infarinatura sul cinema e su poche altre cose. |
Re: Il Cineforum
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se posso esprimere il mio giudizio non richiesto, dico che se l'obiettivo è quello di coinvolgere, forse il cineforum dovrebbe essere più a misura di spettatore, e meno di cultore. questa è l'impressione che ho avuto, magari errata. |
Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
Io sono d'accordo con Bourée... volevo solo accertarmi che Labo ci fosse ancora e almeno lui lo vedesse, sia mai che ne discutevamo solo io e Leo, a questo punto avremmo potuto farlo in privato. :ridacchiare:
Proseguiamo con Buñuel! :perfetto: Quote:
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Re: Il Cineforum
io Bunuel me lo guardo, ma non lo discuto. e la primaver un centra nulla.
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Re: Il Cineforum
Bene, gli spettatori ci sono!
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Re: Il Cineforum
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Ti ringrazio, ma mi terrorizza solo l'idea. |
Re: Il Cineforum
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Ho scelto quest'opera perché la presentazione dell'autore e l'estrema sintesi della trama mi hanno recato alla mente il ricordo di una lontana mia lettura: La favola della botte di Swift. Non che il film abbia molto in comune con quella celebre satira, ma lo spirito che la pervade, la descrizione parodica dei riti e degli elementi esteriori che l'accompagnano possono avere qualche assonanza. |
Re: Il Cineforum
Bunuel è uno dei miei prediletti, perciò lo rivedo stravolentieri questo week-end, con un po' di tranquillità.
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Re: Il Cineforum
Un un film adatto alla celebrazione della Pasqua?
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Re: Il Cineforum
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Comunque: |
Re: Il Cineforum
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(mea culpa per aver consigliato la rete del Male) |
Re: Il Cineforum
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Vabbe', io sarò poco presente nei prossimi giorni, ma non ho capito... c'è un break pasquale? :ridacchiare: |
Re: Il Cineforum
Chiedilo a Labo, io gli ho solo risposto ^^
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Re: Il Cineforum
Secondo me La via lattea è già abbastanza dissacrante per festeggiare la Pasqua, eheh.
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Re: Il Cineforum
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Due parole sul film (domani mi riprometto di approfondire un po'): il film riproduce la tessitura base del romanzo picaresco: due personaggi di bassa estrazione sociale (la più bassa: mendicanti) sono il filo conduttore di una successione di episodi di storia della chiesa e di dispute su dottrine ed eresie, che scandiscono il loro percorso di "maturazione" attraverso un viaggio spazio temporale. Un film che per essere compreso richiede diverse visioni che devono però rimanere piacevoli e divertenti; suggerisco pertanto di non affannarsi nella ricerca di una spiegazione di ogni dettaglio di ogni fotogramma, ma di mantenere deste le facoltà intellettive più che altro per costruire una coerente visione d'insieme. |
Re: Il Cineforum
Non ho l'ambizione di di dare un'estesa, persuasiva e completa spiegazione di quest'opera bunueliana, preferisco evidenziare e commentare alcuni tra gli infiniti episodi interessanti che costellano il film.
L’istruzione catechistica ci consente di comprendere il gesto dell’uomo in mantello che dà a chi ha e nega ha chi non ha alcun denaro. La lontana reminiscenza della “parabola dei talenti” torna utile :). Simpatico il prete che poi si scopre essere folle, turbato dall'impertinente domanda del vecchio barbone poco interessato alle astrattezze delle disquisizioni teologiche: "Una volta nello stomaco, che ne è del corpo di Cristo?" La lunga scena del ristorante di lusso, mi piace molto , sia per la laboriosa atmosfera creata da camerieri che discutono di dogmi e eresie con la vivacità e la scioltezza che oggi si userebbero per il calcio o i fatti di cronaca. L’impeccabile capo cameriere ha il ruolo di moderatore ed è l’autorità in materia, risponde con compiaciuta calma e diffusione alle questioni poste dai suoi sottoposti e riporta all’ordine però chi espone troppi perché. In questo contesto s'inserisce la stupenda digressione che impone allo spettatore la presenza inquietante e possente di de Sade: “non è affatto un crimine dare forma a quelle bizzarre tendenze che ci vengono date dalla natura.”... “La natura bassa a se stessa!” Un successivo altro salto nel tempo propone poi la teatralità e le le qualità istrioniche di Gesù, che con mestiere sicuro racconta una parabola: Questa è una mi prima parte, ne seguiranno altre e mi auguro si aggiungano anche le vostre! |
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