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Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Le ragazze, quelle che camminano
con stivali di occhi neri sui fiori del mio cuore. Le ragazze, che abbassano le lance sui laghi delle proprie ciglia. Le ragazze che lavano le gambe nel lago delle mie parole. Velimir Chlébnikov |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Un’ora alla pazzia e alla gioia! O furiosa! Oh, non imprigionatemi!
(Che cosa è mai che così mi libera nelle tempeste? E che mai vogliono dire i miei urli tra i lampi, tra i venti in procella?) Oh, bere i misteriosi deliri più profondamente di qualsiasi altro uomo! Selvagge e tenere pene! (A voi le trasmetto, miei figli, A voi le narro, e a buon motivo, o sposo e sposa). Oh, abbandonarmi a te, chiunque tu sia, e tu abbandonarti a me, a dispetto del mondo! Oh, ritornare al Paradiso! Oh, timida e femminile! Oh, attirarti a me e su te imprimere per la prima volta le labbra d’un uomo deciso. Oh, fuggire dove alla fine si trova lo spazio che basta, l’aria che basta! Svincolarsi da precedenti legami e convenzioni, io mai miei, tu dai tuoi! Trovarsi in un nuovo, impensato accordo con il meglio della Natura! Sentirsi il bavaglio cader dalla bocca! Avere il senso che in questo giorno, in qualsiasi giorno, basto così come sono. Oh, qualcosa di non provato! qualcosa in un’estasi! Completamente staccarsi dalle ancore, sganciarsi dagli altri! Procedere libero! libero amare! scagliarsi con furia violenta! Corteggiar la rovina con provocazioni e inviti! Ascendere, balzare ai cieli d’amore che mi son designati! Salire sin lassù con l’anima mia inebriata! Perdermi, se così mi tocca! Alimentare il resto della mia vita con un’ora di plenitudine e libertà! Con un’ora fugace di pazzia e di gioia! (“Un’ora alla pazzia e alla gioia”/FIGLI D’ADAMO – Foglie d’erba –*Walt Whitman) |
Fuori sta soffiando un vento impetuoso e freddo...
il suo dolce suono risveglia in me ricordi della mia giovinezza... il campeggio nei boschi ed il fruscio notturno della brezza fra i rami degli alberi... un po' spaventava e un po' cullava i miei sogni... quanto vorrei essere nuovamente quel ragazzo... felice, spensierato, ottimista, votato al futuro... se solo questo vento potesse spazzare via ogni segno delle mie paure... |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Alla povera mia fragilità
Alla povera mia fragilità tu guardi senza dire una parola. Tu sei di marmo, ma io canto, tu – statua, ma io – volo. So bene che una dolce primavera agli occhi dell’Eterno – è un niente. Ma sono un uccello, non te la prendere se è leggera la legge che mi governa. Marina Cvetaeva |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Non ho camminato nei tuoi sogni
Non ho camminato nei tuoi sogni, né mi sono mostrato in mezzo alla folla, non sono apparso nel cortile dove pioveva o meglio cominciava a piovere (questo verso lo cancello e non lo sostituirò), era allettante credere, come uno stupido, che ti avrei incontrato presto, eri tu che mi apparivi in sogno (e mi prendeva una dolce tenerezza), mi sistemavi i capelli sulle tempie. Quell’autunno perfino le poesie in parte mi riuscivano bene (però mancava sempre un verso o una rima per essere felice). Boris Ryžhy |
Ogni giorno dobbiamo combattere...
per sopravvivere... per dare tregua al tormento... per cercare di cambiare il futuro... ma il futuro si potrà cambiare?... nella nostra mente... nel nostro cuore... sappiamo che...sì...è possibile... se sappiamo vedere dentro di noi... nell'abisso del nostro io... più lontano di qualunque stella dell'universo... troveremo un nuovo uomo... per un nuovo inizio...finalmente... |
Finisce un altra estate...
le prime piogge, le serate fresche... la ruota del tempo gira inesorabile... mi assale la malinconia ma non voglio cedervi... sarò abbastanza forte?... osservo il cielo stellato e cerco la risposta nell'infinito... sale la speranza dentro di me ma domani sarà già svanita... la ruota continuerà a girare ed io...con essa...continuerò a sperare... |
Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi, lascia che io ti dica che non sbagli se pensi che furono un sogno i miei giorni; e, tuttavia, se la speranza volo' via in una notte o in un giorno, in una visione o in nient' altro, e' forse per questo meno svanita? Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo non e' che un sogno dentro un sogno. Edgar Allan Poe |
Il verso giusto. L'angolo della poesia.
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Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Poesia trovata per caso su fb scritta da un tale Andrew Faber, mi ha molto colpito:
"Avete mai visto una donna indossare un paio di collant? Chiudere un jeans. Tirare su una gonna. Sciogliersi i capelli. Sciacquarsi il viso. Indicare un qualsiasi punto della schiena. Stropicciare gli occhi la mattina. Prima di dire buongiorno. Ogni volta che una donna sfiora il suo corpo. Insegna ad un uomo come si fa l’amore." |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Mi perdo nella mia tristezza,
odendo quel silenzio assordante che mi pervade anima. Combatto i miei demoni, ieri, oggi e domani. A te che sei la mia tristezza, ti lancio un grido d'aiuto, disperato. Un grido che resterà tale, vienimi incontro, dammi un segnale. Ma tu, chi sei veramente? |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Non mi piacciono le poesie, poi quelle un po’ lunghe alla seconda riga mi perdo e non capisco più niente :D, mi sembrano dei “pipponi” allucinanti
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Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
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A me per esempio piacciono alcuni componimenti (sarebbero rime) di Michelangelo: Sol io ardendo all’ombra mi rimango, quand’el sol de’ suo razzi el mondo spoglia: ogni altro per piacere, e io per doglia, prostrato in terra, mi lamento e piango |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
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Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Non ne dubitavo, data la passione che entrambi avete per la pizza :)
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Il verso giusto. L'angolo della poesia.
[canticchiato]
Sarà capitato anche a voi Di avere un casino in famiglia Il padre che scopa la figlia Il nonno finocchio Che incula il marmocchio |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Aldo Palazzeschi, geniale scrittore e poeta poco celebrato. Ecco una sua poesia che forse in questo forum ci sta tutta.
Poesia di Aldo Palazzeschi Chi sono? --------------------------------------------------------- Chi sono? Chi sono? Son forse un poeta? No certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: follia. Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia: malinconia. Un musico allora? Nemmeno. Non c'è che una nota nella tastiera dell'anima mia: nostalgia. Son dunque...che cosa? Io metto una lente dinanzi al mio cuore per farlo vedere alla gente. Chi sono? Il saltimbanco dell'anima mia. |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Tempo di collera
Voi, tombe che camminano insulti viventi alla vita assassini del vostro stesso pensiero manichini antropomorfi Voi che invidiate le bestie che offendete l'idea del Creato che chiedete rifugio all'ignoranza permettete alla Paura di farvi da guida Voi che avete dimenticato il Passato che vedete il Presente con occhi appannati che non avete interesse per il futuro che respirate solo per morire Voi che solo per gli applausi avete mani e che domani applaudirete più forte di tutti come sempre e come ieri, e come oggi Sappiate allora voi scuse viventi di ogni tirannia che i tiranni li odio tanto quanto ho nausea di voi Alekos Panagulis |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
Forse un mattino
Forse un mattino andando in un’aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco. Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto alberi case colli per l’inganno consueto. Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. Eugenio Montale |
Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
High Windows
Di Philip Larkin When I see a couple of kids And guess he’s fucking her and she’s Taking pills or wearing a diaphragm, I know this is paradise Everyone old has dreamed of all their lives— Bonds and gestures pushed to one side Like an outdated combine harvester, And everyone young going down the long slide To happiness, endlessly. I wonder if Anyone looked at me, forty years back, And thought, That’ll be the life; No God any more, or sweating in the dark About hell and that, or having to hide What you think of the priest. He And his lot will all go down the long slide Like free bloody birds. And immediately Rather than words comes the thought of high windows: The sun-comprehending glass, And beyond it, the deep blue air, that shows Nothing, and is nowhere, and is endless. - Quando vedo una coppia di ragazzi e penso che lui se la scopa e che lei prende la pillola o si mette il diaframma, so che questo è il paradiso che ogni vecchio ha sognato per tutta la vita – legami e gesti messi da parte come una mietitrebbia arrugginita, e ogni giovane che va giù per lo scivolo di una felicità senza fine. Chissà se qualcuno osservandomi, quarant’anni fa, ha pensato: Quella sarà la vita; non più Dio, non più sudore e paura la notte per l’inferno e per tutto il resto, non più il dovere di nascondere quello che pensi del prete. Lui e quelli come lui tutti giù per lo scivolo come maledetti uccelli liberi. E all’improvviso non una parola viene, ma il pensiero di finestre alte: il vetro che assorbe il sole, e, al di là, l’aria azzurra e profonda, che non mostra nulla, che non è da nessuna parte, che non ha fine. |
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