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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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Una volta dovevi vincere, o arrivare al massimo secondo, adesso prendono praticamente tutti, fino all'ultimo candidato utile in graduatoria. Non so come funzioni in altri enti pubblici, ma all'uni non è necessario che ti debba per forza pescare la Direzione che ha emesso il concorso, ma anche un'altra, se ha bisogno di una persona, invece di fare un concorso ex-novo pesca da altre graduatorie utili. Questo apre più possibilità, anche se si andrebbe a fare una cosa diversa per quello per cui si è studiato e si è vinto il concorso. |
Pesa per socializzare ma se non risolvo lo sperone calcaneare a entrambi i piedi non potrei comunque,entro fine anno dovrei farcela già cammini meglio con talloniera,infiltrazioni e un po' di cortisone..pesa più per la sfera sociale..alla fine sono in un posto nuovo che sto valutando quindi dove stavo chissenefrega..apro e chiudo parentesi sul caso Berardi,un giocatore della nazionale deve essere in grado di gestire qualche offesa,non si può reagire con questo nervosismo per una partita che valeva nulla,tanto talento ma carattere particolare e fifficile,abbiamo avuto Cassano,Balotelli,oggi abbiamo Berardi,che giochi tutta la carriera nel Sassuolo dimostra i limiti caratteriali..una mental coasch lo avrebbe aiutato come kirgios nel tennis che sembra un altro giocatore..il potere della mente quando hai autostima puoi camminare anche sulle acque,si percepisce..anche qui dentro molti dovevano trovare la figura giusta c'è chi la trovata e chi no
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re: Una vita da disoccupati
Vikingo devi trovarti un lavoro, basta inventarsi scuse, basta sfruttare lo stato assistenziale. E' giunto il momento di dimostrare la tua virilità, esci e impiegati.
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Ahh la tua virilità e stupenda,ho 5 anni di contributi versati per ora bastano,più i sussidi..pross anno vedremo sono carico ma per ora voglio godermi gli ultimi 5 anni buttati
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re: Una vita da disoccupati
Io ho tanti colleghi del sud che vengono al nord e nonostante tutto riescono a sopravvivere. Certo, di solito sono in due (marito e moglie, fidanzato e fidanzata), ma per questo puoi sempre trovarti qualche concettina da sposare e che ti aiuta a portare avanti il ménage familiare, poi la potrai sempre tradire con qualche Anneke o Ludmila proveniente dalle alte latitudini...
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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io ho iniziato così all'epoca (dal tempo determinato) e poi ho fatto pratica lavorativa, ho acquisito punteggio e ho sostenuto concorsi a tempo indeterminato , sono entrato in graduatoria e sono stato chiamato successivamente di ruolo (il percorso è stato un po' lungo perchè all'epoca c'erano pochi concorsi e e scalavano le graduatorie con il "contagocce"). Un consiglio che posso darti è di continuare a studiare e sostenere concorsi a tempo indeterminato, non perdere tempo. Quote:
quelli della mia generazione sono stati meno fortunati perchè era tutto bloccato: blocco "turnover", tagli della pianta organica, contenimento della spesa pubblica e poi è arrivata la Fornero che ha ha bloccato ulteriormente i pensionamenti non favorendo il ricambio generazionale. e il tutto è durato 10/15 anni. quota 100 è stata decisiva direi e pure la corsa al pensionamento di una generazione molto numerosa (quella da fine anni 50 e dei primi anni 60). Di occasioni ce ne sono ovunque e in tutti gli enti (comuni, regione, scuole ecc)... qui assumono cat B, C e D (in qualche caso anche A visto che hanno preso tanti bidelli anche per gestire l'emergenza Covid). Pensate che in certi comuni più piccoli ed inculati fanno persino fatica a trovare personale (tanti non accettano i posti in questi comuni), cosa impensabile solo 5/10 anni fa quando avrebbero accettato anche da 1000 km di distanza pur di lavorare: |
re: Una vita da disoccupati
Ci vorrebbe un topic solo per parlare dei concorsi che escono, a volte manco mi rendo conto di quali ci sono attivi :mannaggia:
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Devo vedere concorsi per invalidi con diploma credo ci sia meno concorrenza..il problema e studiare l'inglese a 35 anni quasi..
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re: Una vita da disoccupati
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E' uno schifo. |
re: Una vita da disoccupati
Quel colloquio come operaio di confezionamento è andato male :sarcastico:
Invece oggi mi hanno chiamato per la stessa mansione in un'altra fabbrica, mi avevano addirittura preso, ma: non mi hanno dato nessun dato e volevano già farmi iniziare lunedì, insomma tutto fumoso. Ma soprattutto, il problema è che io manualmente ho veramente problemi, anche se una visita neurologica che feci andò bene. Ma non so fare i nodi ai sacchi della spazzatura, non so aggrovigliare il filo dell'aspirapolvere intorno all'aspirapolvere stesso, ma non è che è perchè sono viziato e ho sempre fatto poco, vi giuro che se mi mettete l'aspirapolvere davvero la mia testa è come fosse davanti a un problema matematico, non riesco proprio a capire come si fa...ho imparato ad andare in bici ma non sono capace ad andare con una sola mano. Le scarpe me le lego ma si slegano davvero sempre. Insomma ho probabilmente una forma di disprassia. Ma in fabbrica non si scherza voglio dire, se sbagli non è che sbagli e basta, rischi di far male a te o addirittura agli altri, ho fatto bene a rifiutare? Non è che potevo dire eh vabbè provo, certo provo e nel mentre che provo mi taglio il braccio perchè non so confezionare le cose, non mi pare un lavoro che puoi provare e basta la fabbrica. Non rispondetemi con le faccine dicendo che sono scuse perchè io ho problemi oggettivi e certificati, non sono un guru, magari di mezza età, che deve aumentarsi l'ego su fobiasociale.com |
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E questi errori si pagano a caro prezzo...poi non sò di preciso quali macchinari/utensili avresti dovuto usare...ma se secondo te c era il rischio di fare danni consistenti, a te o agli altri, allora hai fatto bene a lasciar perdere. |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Iniziato terzo mese di tirocinio.
I responsabili parlano bene di me perché dicono che faccio subito ciò che mi dicono senza dover spiegare le cose mille volte, lavoro a testa bassa e niente chiacchiere coi colleghi o clienti (e ci mancherebbe altro :mrgreen:). Lo schiavetto perfetto. A parte quello ormai non faccio più nulla; torno a casa e sono troppo stanco per qualsiasi altra cosa dopo tutto lo stress e l'ansia affrontati durante le ore lavorative, in più ci si mette ancora il caldo che mi fa sudare a cascata. Lavoro, casa, dormo e il giorno dopo si ricomincia. |
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