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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Comunque ho superato il primo mese di tirocinio, vediamo quanto ancora riesco a resistere.
L'orario è abbastanza gestibile anche se venendo da anni di reclusione devo prendere l'abitudine ad uscire tutti i giorni, vedere gente, avere un minimo di contatto, e ovviamente essendo un tirocinio col CSM sono poche ore. Se penso ad un orario normale come fanno gli altri...mi viene male solo ad immaginarmici dentro. La mansione è fattibile anche se devo fare i conti col caldo che soffro tantissimo ed è sfiancante. E naturalmente prendo una miseria ma da quel punto di vista non ci si poteva fare aspettative. Però mi ritrovo già in quel ciclo in cui tornato dal lavoro non faccio niente e il tempo viene sprecato finché non arriva il giorno dopo e bisogna ritornare a lavoro e ricominciare da capo. Questo mi spaventa... |
re: Una vita da disoccupati
Comunque nella mia zona continuo a vedere una marea di concorsi pubblici a tempo indeterminato, chiamate pubbliche e parecchie offerte anche nel privato....
come ho già detto e ripetuto è un qualcosa di mai visto in tempi recenti, ma neanche dopo che ho dato la maturità c'erano cosi tante offerte e tanti posti pubblici messi a concorso malgrado fosse ancora il periodo ante crisi 2008 (parliamo di 20 anni fa ormai). Come offerte di lavoro siamo tornati localmente ai livelli degli anni 80-90, approfittatene prima che richiudano i rubinetti....;) |
Ma dove in Veneto in Emilia in Sicilia c'è nulla....il problema e il costo della vita del nord
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re: Una vita da disoccupati
Da me i rubinetti non li hanno mai aperti, almeno negli ultimi 9/10 anni.
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re: Una vita da disoccupati
2 mesi fa dicevo cose su un possibile tentativo nel cercare lavoro, sono sempre qua congelato, mia nonna sta male, mio padre si è giocato tutto sul casinò perchè da retta alle voci nella su testa, i miei parenti mi trattano come parassita e ci ho litigato, io non riesco a lavorare, non mi vedo più inserito nella società, non saprei da dove cominciare, non ho una routine, non capisco più un cazzo di sto mondo.
Mi devo studiare il mondo del lavoro e la società, ma nemmeno riesco a capire da dove iniziare, sono senza guide, me la devo cavare da solo...Si... |
re: Una vita da disoccupati
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costo della vita..... non è che c'è solo Milano al nord eh? |
re: Una vita da disoccupati
Oggi ho fatto un colloquio per fare operaio di confezionamento. Non mi prenderanno ma almeno evito discorsi come, eh ma devi accettare tutti i lavori ecc, ecco appunto non mi prendono manco per questo.
Durante il colloquio di gruppo hanno detto che il requisito era un ITALIANO decente, mi sono sentito una merda. Come candidati c'erano tra giovani e due stranieri che era tanto se sapevano l'italiano, appunto. Durante il colloquio individuale, mi hanno fatto domande illegali, tipo che lavoro fanno i miei genitori e se sono sposato o convivo ecc. A questa volevo rispondere, sono involontariamente celibe. Ho letto che chiedono il lavoro dei genitori perchè se dici che fanno lavori fighi, pensano che tu li lascerai a breve. Classismo state of mind, in pratica Avevo voglia di mettere in difficoltà la ragazzetta, ma ero li tramite agenzia interinale, perciò poi magari se ne lamentava con l'agenzia e non mi chiamavano più. Chissà perchè queste domande me le fanno per questi lavori diciamo super base, e non per altri. Volevo dirle, senti ragazzetta che ha avuto una famiglia normale che le ha permesso di laurearsi in scienze delle merendine per fare parte delle risorse umane di un'aziendetta di provincia, non è che sono tutti semi analfabeti come il candidato medio qua, so che queste domande non puoi farmele e tranquilla che se avessi avuto una famiglia normale pure io non sarei qui, quindi vieni al sodo Non mi prenderanno e forse è un bene, sono molto poco manuale, sento poco, sono maldestro...non proprio le qualità migliori per chi vuole lavorare in fabbrica Non mi prendono neppure quando gli altri candidati sono analfabeti, almeno nella nostra lingua. Ma non mi interessa. Se anche mi prendessero sarei depresso...non rifiuto niente, mi presento a tutto e mi impegno, ma con l'amaro in bocca Già che a questi colloqui fanno certe domande, e in colloqui per altre posizioni meno base non me le hanno mai fatte...poi quando ho lavorato in ambienti giovanili e internazionali coi colleghi andavo d'accordissimo, immagino in una fabbrica |
re: Una vita da disoccupati
Quando sono arrivato davanti alla sede dell'azienda uno mi fa, in italiano stentatissimo: "Scusa devo andare in questa azienda in questo paese a fare un colloquio": Era il mio stesso colloquio, e quell'azienda era letteralmente di fronte a noi. Potevo mandarlo dall'altra parte della città così perdevo un rivale ahah, ovviamente gli ho detto è qui davanti vieni
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re: Una vita da disoccupati
Io ho fatto quel lavoro e fa cagare scusa l eufemismo rikott, troppo stressante il rumore, i macchinari in movimento, i ritmi di produzione, le pause al minuto, i turni, i colleghi mahh..
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re: Una vita da disoccupati
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comunque il tuo colloquio è stato deprimente, unico requisito parlare italiano decentemente...soprattutto per chi ha avuto un'istruzione decente è proprio degradante trovarsi in mezzo agli immigrati a sbavare per un tozzo di pane. che brutta fine abbiamo fatto... |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
La prossima volta metto in imbarazzo la tipa dicendole beh non puoi farmi ste domande ecc tanto per divertirmi...non l'ho fatto soltanto perchè magari poi rompevano a quelle dell'agenzia interinale che erano state gentili con me
In effetti nel colloquio individuale mi hanno fatto togliere la mascherina con la scusa che tanto eravamo solo in due, magari era anche per darmi un voto estetico |
re: Una vita da disoccupati
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Vedo una freddezza in tanti ambienti come si può rendere in questo clima,se li possono tenere certi lavori..se devo lavorare in un team voglio vedere un clima solidale ed essere messo in condizione..di dare il meglio..
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re: Una vita da disoccupati
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Quello a tempo indeterminato l'ho cannato all'orale, pur riuscendo a parlare per ben 10 minuti.... non ti dico le bestemmie ed il nervoso. |
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