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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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La timidezza che non sfocia in fobia sociale o simili non è così totalizzante nel determinare l'essere scartati. Anche perché un timido può comunque possedere determinate skill sociali ed un carattere interessante. Il solo aggettivo timido non descrive poi così tanto della personalità di una persona. Dipende come si esplica nel concreto questa timidezza ed a cosa si accompagna. Comunque nel tuo caso non capisco perché sembra quasi "giusto" che la ragazza possa arrogarsi il diritto di farti notare i tuoi tempi e la sua pazienza. Nel frattempo lei dov'era ? Se era così attratta da te perché non è stata lei a baciarti ? A voler vedere anche tu sei stato paziente, no ? Non lo ha fatto per imbarazzo, paura o che altro ? Ok, capisco. Ma non ha senso farlo notare a te come un difetto che ha richiesto a lei una particolare pazienza se lei ha avuto lo stesso atteggiamento. L'unica è ammettere che entrambe le parti concordino sul fatto che lei, per il solo fatto di avere una vagina, possa cazziare te, ma non viceversa. Di fatto l'onere è tuo e tu sei quello che deve dimostrarsi abbastanza valido Queste sono le dinamiche che mi danno fastidio quando ci si riferisce agli stereotipi di genere. Quelle che vengono e devono essere accettate quasi a livello inconscio perché altrimenti ciccia. Tutta sta storia che tu in quanto uomo il rapporto devi "meritarlo", come se per lei i suoi sentimenti fossero qualcosa su cui ha un controllo "freddo" Io ad una simile uscita sua le avrei fatto notare quanto detto sopra, da brava testa di c.. forse. Solo che mi dà fastidio questo testare le persone. Se ti piaccio davvero perché devi voler frenare quella che dovrebbe essere attrazione reciproca ? Hai davvero bisogno di prendere le misure sui miei atteggiamenti ? Tu mi dirai che l'alternativa era quello o nulla ed in fondo va bene così. Tutto ok, comunque qualcuno avrebbe dovuto muoversi prima o poi. Contento per te che sia andato tutto bene e tu sia stato felice. Ma non è che tu sei in difetto perché ci hai messo tanto a baciarla. Al limite siete VOI, entrambe, in difetto. O meglio ancora non lo è nessuno, dato che quantificare numericamente il tempo per un bacio in una storia è alquanto triste. Non ci dovrebbe essere bisogno di dimostrare nulla e i tempi sono quelli fisiologici per le persone coinvolte (quindi pure lei è "slow" se vogliamo vedere). |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
ma dove sono tutte ste ragazze che baciano per la prima volta?
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Purché il tutto avvenga nel rispetto dell'altro ovviamente. |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Bisogna intendersi: se il criterio deve essere quello che il non condiviso dalla maggioranza, l'extraVulgata o Vangelo apocrifo, è potenzialmente insano, allora guai alle minoranze... Io di questo parlavo, di deviazione dalla modalità di comportamento standard. Tu invece introduci patologie e cartelle cliniche che a rigore non c'entrano con la discussione. Quote:
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come gli uccelli non è che discendono dai dinosauri, sono dinosauri :D |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Quindi anche queste sono deviazioni dalle modalità di comportamento standard. Quote:
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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(l'anoressia ne causa invece per definizione..), non perche discosta dalla maggioranza.. ad esempio l'omosessualità che discosta dalla maggioranza non è una malattia appunto perche il gusto sessuale in sé non causa nessun danno fisico/psichico |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
:mrgreen:
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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In pochi decenni di rivoluzione culturale si sono visti cambiamenti comunque significativi, quindi nulla osta che non ve ne possano essere degli altri in futuro. |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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la base del pensiero scientifico moderno. |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Rasoio di Occam (Novacula Occami in latino) è il nome con cui viene contraddistinto un principio metodologico espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham, noto in italiano come Guglielmo di Occam. Tale principio, ritenuto alla base del pensiero scientifico moderno[1], nella sua forma più immediata suggerisce l'inutilità di formulare più ipotesi di quelle che siano strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno quando quelle iniziali siano sufficienti E nella mia discussione con muttley di sopra mi pare che il dibattito fosse tra ipotesi diverse per spiegare un dato fenomeno, non tra ipotesi strettamente necessarie a spiegarlo versus un complesso di ipotesi sovrabbondanti. Non mi pare che le mie fossero tali, non è che io stia formulando più ipotesi di muttley, semplicemente ne sto formulando di diverse. |
direi che è piu semplice ma robusta la "teoria" che gli ormoni influenzano il comportamento + della societa, il resto viene di conseguenza
e questo spiega perche in tutte culture ed epoche gli uomini fan spesso il primo passo e blabla a differenza del simbolismo dei baci che cambia nelle varie culture/epoche anzicché la teoria della vulgata ha un'importantissima influenza + di di quella ormonale e l'altra teoria che il divario di approcci nasce prima della diversità nei baci nelle varie culture la prima è una singola teoria ampiamente dimostrata e continua a dimostrare che spiega tutto le altre due son molto meno dimostrabili e dimostrate oltre che assai ipotetiche (specie quella dei baci) il rasoio di occam quale taglierà? :D |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Io credo che siamo sempre lì: per ora abbiamo solo ipotesi. |
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io direi che alcune teorie son solo ipotesi del tutto da dimostrar(vedi i baci), altri dati di fatto.. talmente dimostrati che diventono cosi scolpiti nella mente, nelle generazioni delle persone di tutte le epoche e culture da trasmormarsi in vulgata il piu delle volte la vulgata si forma dalle esperienze delle persone e le esperienze delle persone si forma dalla biologia |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Ma finché non vedo uno studio che mi dimostra che le modalità degli approcci (espliciti vs impliciti) sono inevitabilmente dettate dallo squilibrio ormonale così come l'accelerazione di gravità è 9.81 m/(s^2) per me sono tutte ipotesi. Quote:
Arrendersi a sua maestà il testosterone significa lasciare ogni speranza (cit.), a meno di improbabili e moralmente discutibili interventi chirurgici/chimici di massa sulla popolazione. La cultura si può cambiare, la biologia no (o molto di meno). E' libero arbitrio vs determinismo, è "cosa ci vuoi fare, siamo fatti/e così" vs "io scelgo di essere così" (mi sorprende che un sostenitore del libero arbitrio come muttley la pensi all'opposto in questo caso). La speranza delle future generazioni sta nel fatto che la teoria di muttley sia sbagliata, altrimenti hai voglia a parlare di parità dei diritti (se siamo biologicamente determinati a comportarci gli uomini così e le donne cosà, che senso avrebbe?). |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Nelle mie discussioni con muttley e ansiaboy a me pare che per loro la biologia sia una causa del secondo tipo, che influenza la cultura e non ne è influenzata (o lo è molto meno), ed è per questo che chiedo ogni tot delle prove scientifiche (se esiste una driving force, esisterà anche una legge di forza, o almeno una correlazione). Ed è per questo che muttley ha detto che bisogna cambiare le condizioni fisiche (donne più forti fisicamente, uomini che partoriscono, ecc.) per avere cambiamenti significativi, mentre il progresso culturale serve a ben poco. Io noto soltanto che non abbiamo prove scientifiche di quel tipo, al momento, per cui la biologia è una "causa" del primo tipo (fattore che concorre) e che quindi nulla osta all'azione su altri fattori. |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Ma se passa o si dimostra il concetto che invece la biologia ti spinge, al di sopra di tutto, a seguire sempre gli stessi schemi, capirai che è tutto perduto. |
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altro che la famosa vulgata io sono invece per far agir le persone secondo la propria natura piu libera che più gli aggrada e piu indipendenti possibili dai giudizi esterni quindi ciao ciao tante femminuccie che si depilano totalmente e maschi che si senton in dover di aver una squadra di calcio nel cuore o di depilarsi pure loro :o |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Non capisco però come sia possibile fare tutto ciò con le antiche e vetuste idee da bullet theory, per cui la massa non sarebbe che un'indistinta congerie di pecore che si fa andare bene tutto ciò che le viene propinato. Io penso sia possibile guarire dalla depressione, ma solo in un rapporto paziente-terapeuta, una forma mirata e specifica, non credo certo sia fattibile con la stessa semplicità tramite la comunicazione di massa (terapeuta che parla a milioni di persone dicendo loro keep calm and carry on). E ovviamente lo ritengo possibile, non sicuro...basta anche vedere i numerosi casi di rapporto paziente-terapeuta risoltisi con esiti fallimentari. E del resto chi ha detto che la gente sia così perché indottrinata? Forse la gente non vuole cambiare, forse a loro sta bene così, e io non sono nessuno per arrogarmi la presunzione di sapere cosa è bene per chiccchessia. Al massimo posso pensare cosa sia bene per me. In tal caso non vedo grandi margini di miglioramento con il semplice ausilio della comunicazione di massa (e ho anche spiegato come secondo me il femminismo non abbia cambiato i rapporti lavorativi in pochi decenni, come sostenne qualcuno, ma sia stata la rivoluzione industriale, nei suoi svariati passaggi, di cui il femminismo è solo una conseguenza). |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
Vorrei vedere se il timido fosse Roberto Bolle...
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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La seconda parte non evidenziata contraddice la prima: se tu non sai cosa è meglio per qualcun altro, i margini di miglioramento per altri tu come diavolo fai a stabilirli? La comunicazione di massa non migliora la vita a tizio e caio? Ma se hai appena detto che conosci solo cosa è meglio per te? (a parte il fatto che non capisco cosa sia la comunicazione di massa di preciso, ma tu come fai a stabilire che qualcosa migliora o non migliora la vita di qualcuno se hai appena affermato di sapere solo cosa è bene per te?). Sai solo cosa è bene per te e poi vuoi discutere di cosa possa o non possa rappresentare un qualcosa che migliora l'esistenza di altre persone? |
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Re: ragazze vi mettereste con un timido??
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Chi crede che sia giusta questa cosa continuerà a sostenerla indipendentemente dalla realizzabilità effettiva con questo o quel mezzo tra cinque, dieci, cento o diecimila anni. Io mi chiedo un'altra cosa: ma il tuo discorso a che serve? Serve a convincere qualcuno a non essere orientato contro certi atteggiamenti e a non esprimere questo orientamento contrario ma ad adattarsi a questi (come hai fatto tu stesso) perché (ed è questo l'argomento cardine) nessun tipo di lotta potrà modificarli (essendo naturali... Lo hai ribadito più volte), ed in particolar modo sostieni che il comunicare queste cose (cosa si ritiene giusto o preferibile) risulta inutile perché non è detto che farà cambiare gli atteggiamenti di certi altri (altro argomento cardine che usi sempre). Per me invece si può essere orientati contro qualcosa anche essendo consapevoli che non la si potrà modificare con i mezzi di cui si dispone ora. Si può ritenere ingiusto o iniquo o non preferibile qualcosa anche senza disporre di mezzi per togliere o eliminare l'iniquità o quel che disturba. Poi penso che la comunicazione e l'espressione di ciò che si ritiene giusto può essere qualcosa che fa star meglio indipendentemente dagli effetti di giustizia effettiva che potrebbe produrre la comunicazione stessa (in ambito democratico quanto meno si possono comunicare certe cose che si preferiscono contro gli altri o quel che questi preferiscono anche contro di noi e i nostri interessi proprio per questo). Magari comunicando certe cose non si otterrà la rivoluzione auspicata, ma quantomeno si riusciranno a rompere un po' le scatole a chi questa rivoluzione non se l'auspica affatto e ci sguazza per bene dentro alla situazione attuale e cerca di convincere anche le poche persone che oppongono qualche parola o una qualche forma di resistenza (solo pure mentale) nei confronti di certi stati di cose e di fatti pure a starsi zitte, adattarsi e non esprimere dissenso perché "è inutile parlarne e comunicare queste cose ad altre persone" (quelle che non sono d'accordo magari). In conclusione... Secondo il tuo discorso di prima Affermare ciò che si ritiene giusto o preferibile non serve se poi questa giustizia o stato di cose non li si produce per intero tramite queste affermazioni comunicative là dove non si dispone di altri mezzi. Io invece penso che bisogna parlarne comunque, in ogni caso... E comunicare sempre ed in ogni caso una forma di dissenso se non si è d'accordo indipendentemente dal fatto che questa cosa risulterà definitivamente utile per cambiare le cose o no. Inoltre l'idea ingenua che hai espresso nei confronti della tecnologia pochi messaggi fa e cioé che risulta praticamente indipendente da un certo orientamento di valori e culturale è sbagliata. L'idea che un cambiamento può dipendere più dalla tecnologia che dalle spinte culturali, separando le due cose, è scorretta. La tecnologia usata da una popolazione è impregnata fino all'osso della cultura della popolazione stessa (se questa popolazione è guerra fondaia la tecnologia che sarà stata sviluppata maggiormente sarà quella usata per costruire armi e cose del genere...). La cultura (ossia l'insieme di scopi, valori e modi di intendere l'esistenza) influenza gli orientamenti tecnologici, la ricerca e la tecnica. La tecnica non va avanti da sola ed in modo indipendente da tutta questa roba qua, l'idea che sia qualcosa di assolutamente neutro e indipendente da quella che poi viene chiamata cultura è scorretta secondo me, certi orientamenti tecnologi stessi sono delle forme di cultura comunque che attecchiscono in certi modi come semi là dove c'è una base culturale ed idonea fertile. Passaggi obbligati delle sviluppo tecnico non ce ne sono, non è che era necessario indirizzarsi verso la costruzione di bombe atomiche perché la tecnica va avanti così e basta, ci sono motivi storici e culturali per cui ci si è indirizzati verso queste forme di tecnologia qua. Lo sviluppo scientifico a sua volta non è indipendente dagli sviluppi tecnici, è influenzato da questi. Lo sviluppo scientifico non è qualcosa di asettico e non orientato che sarebbe necessariamente andato avanti da solo lungo il corso della storia negli stessi sensi che osserviamo oggi se non fossero state diffuse anche certe idee, scopi e valori. Non è mica un sistema assiomatico che segue certe regole e deduce da queste delle conseguenze in modo automatico applicando via via, sistematicamente queste regole... Fossero state cose del genere la tecnica, la tecnologia e la scienza nel loro sviluppo storico e fossero state realmente impermeabili a tutto il resto sarei stato anche d'accordo con te... Ma, in base a quel che conosco e osservo, non sono affatto cose del genere. Come si potrebbe far sviluppare una forma di tecnologia per far qualcosa (e indirizzare certe ricerche in tal senso, anche solo ipoteticamente) se non si convincono prima le persone che è utile o opportuno fare questa cosa qua nel caso in cui non lo fossero così convinte? :nonso: |
Re: ragazze vi mettereste con un timido??
ma alla fine ste ragazze si sono messo con i timidi oppure no? :interrogativo:
timidi, raccontate le vostre esperienze !! ah no, se son timidi non le racconteranno -_-, allora non se ne esce più, ci siamo infilati in un cul de sac :miodio: |
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