FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Off Topic Generale (https://fobiasociale.com/off-topic-generale/)
-   -   I privilegi delle donne (https://fobiasociale.com/i-privilegi-delle-donne-12791/)

JohnReds 10-02-2011 01:10

Re: I privilegi delle donne
 
domanda per cristinapinti

Tu, in quanto femminista e studiosa eminente del femminismo
Cosa credi che sia giusto come futuro possibile? Credi nella parità totale?
Tipo che l'uomo deve prendersi la sua parte nelle faccende domestiche (educazione dei figli, cucinare, lavare, stirare), e che la donna dovrebbe iniziare a fare cose "da uomini" (bricolage, aggiustare la macchina, portare il figlio a pescare)
O addirittura, pensi che sia auspicabile una società dove, se uno dei due familiari sta a casa, possa indifferentemente essere uomo o donna (esempio, che possano esistere i casalinghi mantenuti dalla moglie)?

E per l'iniziativa in campo amoroso? Credi che sia possibile o auspicabile che la donna inizi a farsi avanti smettendo di svolgere il ruolo passivo di "selezionatrice di offerte maschili" oppure, tutto sommato, preferisci che si mantengano i ruoli della principessa e del cavaliere che va a conquistarla? :)

bunker 10-02-2011 15:26

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da krool (Messaggio 483336)
Alla fine tutte le differenze fra i sessi vengono viste come sporca discriminazione maschilista, il che la dice lunga su come ha lavorato bene il femminismo.

eh certo, il potere delle donne, tutto alle donne sta il potere:eek:

tu confondi femminismo con realismo:)

Winston_Smith 10-02-2011 15:41

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483689)
eh certo, il potere delle donne, tutto alle donne sta il potere:eek:

tu confondi femminismo con realismo:)

Pensi che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia una sporca discriminazione maschilista?
Ripeto, QUALUNQUE, perché è questo che diceva JohnReds.

bunker 10-02-2011 15:49

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483695)
Pensi che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia una sporca discriminazione maschilista?
Ripeto, QUALUNQUE, perché è questo che diceva JohnReds.

ma che stai a dì?:eek:

Winston_Smith 10-02-2011 15:52

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483700)
ma che stai a dì?:eek:

Aoh, io stavo a riportà la frase di krool (non JohnReds, avevo letto male) che hai quotato tu. Volevo sapere che ne pensavi, visto che dal tuo commento di prima non avevo capito una mazza, thanks.

bunker 10-02-2011 16:13

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483703)
Aoh, io stavo a riportà la frase di krool (non JohnReds, avevo letto male) che hai quotato tu. Volevo sapere che ne pensavi, visto che dal tuo commento di prima non avevo capito una mazza, thanks.

"il che la dice lunga su come ha lavorato bene il femminismo"

ipotizza che il femminismo abbia questo potere da scalfire e soprassedere il potere maschile, ed è un'emerita cazzata...dettata appunto da un pensiero maschilista dominante...

Winston_Smith 10-02-2011 16:14

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483714)
"il che la dice lunga su come ha lavorato bene il femminismo"

ipotizza che il femminismo abbia questo potere da scalfire e soprassedere il potere maschile, ed è un'emerita cazzata...dettata appunto da un pensiero maschilista dominante...

Non hai ancora risposto alla mia domanda precedente.
Anyway, secondo te il concetto che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia dovuta alla sporca discriminazione maschilista da chi può essere stato introdotto? Dalla fata turchina? ^^

krool 10-02-2011 16:15

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483714)
"il che la dice lunga su come ha lavorato bene il femminismo"

ipotizza che il femminismo abbia questo potere da scalfire e soprassedere il potere maschile, ed è un'emerita cazzata...dettata appunto da un pensiero maschilista dominante...

Ahahah.

Vallo a dire ai padri separati.

bunker 10-02-2011 16:47

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da krool (Messaggio 483716)
Ahahah.

Vallo a dire ai padri separati.

il figlio viveva dentro la donna... è ovvio che abbia dei privilegi educativi...

ovvio, ripeto ovvio

bunker 10-02-2011 16:49

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483715)
Non hai ancora risposto alla mia domanda precedente.
Anyway, secondo te il concetto che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia dovuta alla sporca discriminazione maschilista da chi può essere stato introdotto? Dalla fata turchina? ^^

ti ho spiegato il mio post, non occorre che tu faccia battutina :)
comunque non ho mai detto quello che hai scritto e anche questo è bello ovvio

Winston_Smith 10-02-2011 16:49

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483737)
il figlio viveva dentro la donna... è ovvio che abbia dei privilegi educativi...

ovvio, ripeto ovvio

Sì, pappero.
Per fortuna si comincia a parlare sempre più di affidamento condiviso.
Il figlio viveva dentro la donna..ergo affidiamolo solo a lei, e già che ci siamo diamole anche la casa, e il padre fuori dai coglioni a pagare gli alimenti.

Winston_Smith 10-02-2011 16:50

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483740)
ti ho spiegato il mio post, non occorre che tu faccia battutina :)
comunque non ho mai detto quello che hai scritto e anche questo è bello ovvio

Io ti ho fatto non una ma due domande.
Posso sperare di avere la grazia di una risposta?
Sai, sono un po' tardo, se pensi di aver già risposto me lo puoi ripetere, grazie?

bunker 10-02-2011 16:50

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483741)
Sì, pappero.
Per fortuna si comincia a parlare sempre più di affidamento condiviso.
Il figlio viveva dentro la donna..ergo affidiamolo solo a lei, e già che ci siamo diamole anche la casa, e il padre fuori dai coglioni a pagare gli alimenti.

di nuovo: non ho scritto quello che hai detto :)

Winston_Smith 10-02-2011 16:52

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483695)
Pensi che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia una sporca discriminazione maschilista?

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483715)
Anyway, secondo te il concetto che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia dovuta alla sporca discriminazione maschilista da chi può essere stato introdotto?

Si può avere una risposta: SI' o NO? (almeno per la prima).

krool 10-02-2011 16:52

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483737)
il figlio viveva dentro la donna... è ovvio che abbia dei privilegi educativi...

ovvio, ripeto ovvio

Leggi i dati dei suicidi dei padri separati, leggi quelli delle madri e poi ne riparliamo.

Per te il padre è un bancomat da spennare?

Winston_Smith 10-02-2011 16:53

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483744)
di nuovo: non ho scritto quello che hai detto :)

E' quello che succede(va) con la scusa del figlio che viveva dentro la donna.

bunker 10-02-2011 16:53

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483743)
Io ti ho fatto non una ma due domande.
Posso sperare di avere la grazia di una risposta?
Sai, sono un po' tardo, se pensi di aver già risposto me lo puoi ripetere, grazie?

perchè la gente ti deve rispondere per forza anche se le tue domande son senza senso?

le discriminazioni OVVIAMENTE ci stanno da tutte e due le parti, è evidente però che le discriminazioni vengono anche dalla parte maschile come non si vorrebbe far credere dai post di questo 3d....

Winston_Smith 10-02-2011 16:54

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483748)
perchè la gente ti deve rispondere per forza anche se le tue domande son senza senso?

le discriminazioni OVVIAMENTE ci stanno da tutte e due le parti, è evidente però che le discriminazioni vengono anche dalla parte maschile come non si vorrebbe far credere dai post di questo 3d....

Non era questa la mia domanda.
Allora deduco che ti rifiuti di rispondere (presumo per mancanza di argomenti).

bunker 10-02-2011 16:54

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483745)
Si può avere una risposta: SI' o NO? (almeno per la prima).

1 no
2 la tua domanda non ha senso

Winston_Smith 10-02-2011 16:55

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483695)
Pensi che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia una sporca discriminazione maschilista?

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483715)
Anyway, secondo te il concetto che QUALUNQUE differenza tra i sessi sia dovuta alla sporca discriminazione maschilista da chi può essere stato introdotto?

Si può avere una risposta: SI' o NO? (almeno per la prima).
Ultima possibilità :D

bunker 10-02-2011 16:55

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483749)
Non era questa la mia domanda.
Allora deduco che ti rifiuti di rispondere (presumo per mancanza di argomenti).

ma smettila con ste battutine:D fai ridere

Winston_Smith 10-02-2011 16:55

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483750)
1 no
2 la tua domanda non ha senso

Alleluja, almeno siamo d'accordo sulla prima.
Perché la seconda domanda non ha senso? Quel concetto è nato dal nulla, secondo te?

bunker 10-02-2011 16:57

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483751)
Si può avere una risposta: SI' o NO? (almeno per la prima).
Ultima possibilità :D

ti dico anche perchè non ha senso sennò ti lamenti, piagnucolone :(

qualunque difefrenza tra i sessi non è dovuta al maschilismo, ma che cazzo stai a dì?:eek:

Winston_Smith 10-02-2011 16:57

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483755)
ti dico anche perchè non ha senso sennò ti lamenti, piagnucolone :(

qualunque difefrenza tra i sessi non è dovuta al maschilismo, ma che cazzo stai a dì?:eek:

Leggi il post sopra.

bunker 10-02-2011 17:02

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da krool (Messaggio 483746)
Leggi i dati dei suicidi dei padri separati, leggi quelli delle madri e poi ne riparliamo.

Per te il padre è un bancomat da spennare?

ci sono anche i padri che vivono per strada, lo so...

non è che sono nè stupido nè ignorante perchè dico cose diverse dalle vostre

per me la madre ha un legame più solido col figlio ed è ovvio e questo si tramuti in leggi che spesso vengono male interpretate...

ma il sistema non è perfetto è il nostro, se si vuole il divorzio... il figlio deve andare a uno dei due genitori (salvo rare eccezioni in cui si parlano ancora i genitori)si DEVE accettare il fatto che la donna sia privilegiata...

bunker 10-02-2011 17:03

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 483753)
Alleluja, almeno siamo d'accordo sulla prima.
Perché la seconda domanda non ha senso? Quel concetto è nato dal nulla, secondo te?

esiste questo concetto? portami le prove che non esista solo nella tua mente....

Winston_Smith 10-02-2011 17:07

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483760)
esiste questo concetto? portami le prove che non esista solo nella tua mente....

Quello che scriveva Cristina Pinti 3 pagine fa lo esemplificava abbastanza bene. Ogni scompenso nell'accesso di uomini e donne a determinati lavori era visto come dovuto a discriminazioni, anche dove il motivo non era necessariamente quello.

Winston_Smith 10-02-2011 17:20

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483759)
ma il sistema non è perfetto è il nostro, se si vuole il divorzio... il figlio deve andare a uno dei due genitori (salvo rare eccezioni in cui si parlano ancora i genitori)si DEVE accettare il fatto che la donna sia privilegiata...

Oppure si ricorre all'affido condiviso (che è meglio, cit.)

krool 10-02-2011 17:22

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 483759)
ci sono anche i padri che vivono per strada, lo so...

non è che sono nè stupido nè ignorante perchè dico cose diverse dalle vostre

per me la madre ha un legame più solido col figlio ed è ovvio e questo si tramuti in leggi che spesso vengono male interpretate...

ma il sistema non è perfetto è il nostro, se si vuole il divorzio... il figlio deve andare a uno dei due genitori (salvo rare eccezioni in cui si parlano ancora i genitori)si DEVE accettare il fatto che la donna sia privilegiata...

Il "sistema" non è che non è perfetto, è uno schifo, e la situazione dei padri separati la dice lunga.

E che si DEBBA accettare che la madre è privilegiata è una puttanata, perché:

1) il ruolo di un padre, come quello della madre, è complesso e non si puo' ridurre il tutto alla madre che si tiene i figli e al padre che si limita a staccare assegni. L'affidamento quasi sistematico dei figli alla madre, più alimenti ecc ecc pone il padre in una situazione neanche paragonabile a quella della madre.

2) la madre non necessariamente ha un legame più solido con il figlio.

Ben venga la parità e l'affidamento condiviso, invece.

QuantumLeap 25-02-2011 20:28

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da krool (Messaggio 481823)
le bambine giocano con le bambole e i bambini giocano con le macchinine. E' stato pure dimostrato che non si tratta di condizionamenti sociali.

Quando gli adulti asseriscono che è il bambino stesso a fare le sue scelte a proposito di giochi, non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, deve pur averli appresi da qualcuno. E costui ha già fatto una scelta al posto suo, nell’arco delle possibilità che si offrono, cioè del materiale per giocare reperibile e disponibile. Insomma, giochi e giocattoli sono frutto di una precisa cultura nel cui ambito si possono fare scelte in apparenza ampie, in realtà assai limitate.
In questo campo la differenziazione in base al sesso emerge con particolare evidenza. La maggior parte dei giocattoli in commercio è strettamente concepita per i maschi o per le femmine in vista dei diversi ruoli e aspettative.
[…] Le bamboline vere e proprie, quelle che hanno un aspetto inequivocabilmente femminile, sono riservate alle bambine, gli animali vengono offerti ad ambedue. Qualche volta si danno bambolotti anche ai maschi, purché siano senza equivoci identificabili come appartenenti al sesso maschile. Per loro, la bambola è vietata fin dalla più tenera età.
Quando si dà una bambolina o un animale di gomma o di pezza a una bambina piccola, non ci si accontenta di offrirglielo semplicemente e di stare a vedere che cosa ne farà, ma le si mostra anche come si tiene in braccio e come si culla; questa dimostrazione di “cura parentale” non si dà al suo coetaneo maschio, perché cullare i bambini non rientra nel patrimonio gestuale delle manifestazioni affettive dei maschi. Di conseguenza si vedono bambine di appena dieci-undici mesi che hanno già acquisito il riflesso condizionato bambola-cullamento e, non appena si dà loro in mano una bambolina o un pupazzetto, se lo stringono al petto e lo ninnano. Gli adulti, dimenticando che questo comportamento è soltanto il risultato delle loro istruzioni, gridano al miracolo “biologico”: così piccola, ha già l’istinto materno. La cosa li riempie di gioia perché il fenomeno viene percepito come il sintomo tranquillizzante della normalità. E’ molto curioso osservare come i maschi della stessa età, non ammaestrati come le bambine, tengano in braccio gli stessi pupazzi in modo molto più casuale, per esempio mantenendoli diritti e non distesi, passandogli un braccio intorno al collo, stringendoli o addirittura schiacciandogli la testa. In ogni caso, il cullamento è quasi sempre assente.
E’ abbastanza comune che al momento di andare a dormire i bambini chiedano di tenere con sé una bambola o un orsacchiotto o qualsiasi altro animale morbido al quale sono particolarmente affezionati; mentre spesso le bambine portano a letto una bambola è raro che ciò venga permesso ai maschietti. Se proprio vogliono portarsi sotto le coperte un compagno, bambolotto o animale, che sia del loro stesso sesso.
Successivamente si insisterà perché le bambine continuino a giocare con le bambole, poiché questo gioco viene considerato un vero e proprio addestramento alla futura funzione materna, mentre il maschietto che manifestasse preferenze di questo genere ne verrà dissuaso e spinto verso tipi di giochi aggressivi e competitivi.
Quando il maschietto pretende di giocare con le bambole in gruppetti misti di bambini e bambine, la cosa viene tollerata perché in questo caso gli sarà dato modo di assumere i ruoli di padre, marito, figlio, approvati e riconosciuti come maschili. “Facciamo che io ero il papà e tu la mamma,” oppure: “facciamo che io ero il bambino e tu la mamma.” In questo gioco, ampiamente liberatorio, le bambole vengono sgridate, strapazzate, picchiate, punite, in una parola gli si impartiscono le stesse proibizioni che i bambini ricevono dai genitori.

Elena Gianini Belotti, “Dalla parte delle bambine”, Feltrinelli, 1973

Labocania 25-02-2011 21:07

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da cristinapinti (Messaggio 491650)
Quando gli adulti asseriscono che è il bambino stesso a fare le sue scelte a proposito di giochi, non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, deve pur averli appresi da qualcuno. E costui ha già fatto una scelta al posto suo, nell’arco delle possibilità che si offrono, cioè del materiale per giocare reperibile e disponibile. Insomma, giochi e giocattoli sono frutto di una precisa cultura nel cui ambito si possono fare scelte in apparenza ampie, in realtà assai limitate.
In questo campo la differenziazione in base al sesso emerge con particolare evidenza. La maggior parte dei giocattoli in commercio è strettamente concepita per i maschi o per le femmine in vista dei diversi ruoli e aspettative.
[…] Le bamboline vere e proprie, quelle che hanno un aspetto inequivocabilmente femminile, sono riservate alle bambine, gli animali vengono offerti ad ambedue. Qualche volta si danno bambolotti anche ai maschi, purché siano senza equivoci identificabili come appartenenti al sesso maschile. Per loro, la bambola è vietata fin dalla più tenera età.
Quando si dà una bambolina o un animale di gomma o di pezza a una bambina piccola, non ci si accontenta di offrirglielo semplicemente e di stare a vedere che cosa ne farà, ma le si mostra anche come si tiene in braccio e come si culla; questa dimostrazione di “cura parentale” non si dà al suo coetaneo maschio, perché cullare i bambini non rientra nel patrimonio gestuale delle manifestazioni affettive dei maschi. Di conseguenza si vedono bambine di appena dieci-undici mesi che hanno già acquisito il riflesso condizionato bambola-cullamento e, non appena si dà loro in mano una bambolina o un pupazzetto, se lo stringono al petto e lo ninnano. Gli adulti, dimenticando che questo comportamento è soltanto il risultato delle loro istruzioni, gridano al miracolo “biologico”: così piccola, ha già l’istinto materno. La cosa li riempie di gioia perché il fenomeno viene percepito come il sintomo tranquillizzante della normalità. E’ molto curioso osservare come i maschi della stessa età, non ammaestrati come le bambine, tengano in braccio gli stessi pupazzi in modo molto più casuale, per esempio mantenendoli diritti e non distesi, passandogli un braccio intorno al collo, stringendoli o addirittura schiacciandogli la testa. In ogni caso, il cullamento è quasi sempre assente.
E’ abbastanza comune che al momento di andare a dormire i bambini chiedano di tenere con sé una bambola o un orsacchiotto o qualsiasi altro animale morbido al quale sono particolarmente affezionati; mentre spesso le bambine portano a letto una bambola è raro che ciò venga permesso ai maschietti. Se proprio vogliono portarsi sotto le coperte un compagno, bambolotto o animale, che sia del loro stesso sesso.
Successivamente si insisterà perché le bambine continuino a giocare con le bambole, poiché questo gioco viene considerato un vero e proprio addestramento alla futura funzione materna, mentre il maschietto che manifestasse preferenze di questo genere ne verrà dissuaso e spinto verso tipi di giochi aggressivi e competitivi.
Quando il maschietto pretende di giocare con le bambole in gruppetti misti di bambini e bambine, la cosa viene tollerata perché in questo caso gli sarà dato modo di assumere i ruoli di padre, marito, figlio, approvati e riconosciuti come maschili. “Facciamo che io ero il papà e tu la mamma,” oppure: “facciamo che io ero il bambino e tu la mamma.” In questo gioco, ampiamente liberatorio, le bambole vengono sgridate, strapazzate, picchiate, punite, in una parola gli si impartiscono le stesse proibizioni che i bambini ricevono dai genitori.

Elena Gianini Belotti, “Dalla parte delle bambine”, Feltrinelli, 1973

Lettura non molto attuale mi sa. Sono cambiati parecchio i tempi rispetto ad allora, potevo giustificare i toni accesi allora, oggi no.

Se dai una bambola ad un bambino piccolo questi ci giocherà figurandoselo camion, se dai un camion ad una bambina questa lo accudirà come se fosse una rosea bambolina...

krool 25-02-2011 21:13

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da cristinapinti (Messaggio 491650)
Quando gli adulti asseriscono che è il bambino stesso a fare le sue scelte a proposito di giochi, non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, deve pur averli appresi da qualcuno. E costui ha già fatto una scelta al posto suo, nell’arco delle possibilità che si offrono, cioè del materiale per giocare reperibile e disponibile. Insomma, giochi e giocattoli sono frutto di una precisa cultura nel cui ambito si possono fare scelte in apparenza ampie, in realtà assai limitate.
In questo campo la differenziazione in base al sesso emerge con particolare evidenza. La maggior parte dei giocattoli in commercio è strettamente concepita per i maschi o per le femmine in vista dei diversi ruoli e aspettative.
[…] Le bamboline vere e proprie, quelle che hanno un aspetto inequivocabilmente femminile, sono riservate alle bambine, gli animali vengono offerti ad ambedue. Qualche volta si danno bambolotti anche ai maschi, purché siano senza equivoci identificabili come appartenenti al sesso maschile. Per loro, la bambola è vietata fin dalla più tenera età.
Quando si dà una bambolina o un animale di gomma o di pezza a una bambina piccola, non ci si accontenta di offrirglielo semplicemente e di stare a vedere che cosa ne farà, ma le si mostra anche come si tiene in braccio e come si culla; questa dimostrazione di “cura parentale” non si dà al suo coetaneo maschio, perché cullare i bambini non rientra nel patrimonio gestuale delle manifestazioni affettive dei maschi. Di conseguenza si vedono bambine di appena dieci-undici mesi che hanno già acquisito il riflesso condizionato bambola-cullamento e, non appena si dà loro in mano una bambolina o un pupazzetto, se lo stringono al petto e lo ninnano. Gli adulti, dimenticando che questo comportamento è soltanto il risultato delle loro istruzioni, gridano al miracolo “biologico”: così piccola, ha già l’istinto materno. La cosa li riempie di gioia perché il fenomeno viene percepito come il sintomo tranquillizzante della normalità. E’ molto curioso osservare come i maschi della stessa età, non ammaestrati come le bambine, tengano in braccio gli stessi pupazzi in modo molto più casuale, per esempio mantenendoli diritti e non distesi, passandogli un braccio intorno al collo, stringendoli o addirittura schiacciandogli la testa. In ogni caso, il cullamento è quasi sempre assente.
E’ abbastanza comune che al momento di andare a dormire i bambini chiedano di tenere con sé una bambola o un orsacchiotto o qualsiasi altro animale morbido al quale sono particolarmente affezionati; mentre spesso le bambine portano a letto una bambola è raro che ciò venga permesso ai maschietti. Se proprio vogliono portarsi sotto le coperte un compagno, bambolotto o animale, che sia del loro stesso sesso.
Successivamente si insisterà perché le bambine continuino a giocare con le bambole, poiché questo gioco viene considerato un vero e proprio addestramento alla futura funzione materna, mentre il maschietto che manifestasse preferenze di questo genere ne verrà dissuaso e spinto verso tipi di giochi aggressivi e competitivi.
Quando il maschietto pretende di giocare con le bambole in gruppetti misti di bambini e bambine, la cosa viene tollerata perché in questo caso gli sarà dato modo di assumere i ruoli di padre, marito, figlio, approvati e riconosciuti come maschili. “Facciamo che io ero il papà e tu la mamma,” oppure: “facciamo che io ero il bambino e tu la mamma.” In questo gioco, ampiamente liberatorio, le bambole vengono sgridate, strapazzate, picchiate, punite, in una parola gli si impartiscono le stesse proibizioni che i bambini ricevono dai genitori.

Elena Gianini Belotti, “Dalla parte delle bambine”, Feltrinelli, 1973

:laugh:

Mi piace come questo passo escluda a priori che le motivazioni possano essere biologiche; solito vittimismo ridicolo, dove le femmine sarebbero oppresse sempre e comunque.

Tra un po' arriveremo a dire che uomini e donne sono uguali e tutto è dovuto a condizionamenti culturali. Ma per favore...

Rorò 25-02-2011 21:21

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da cristinapinti (Messaggio 491650)
Quando gli adulti asseriscono che è il bambino stesso a fare le sue scelte a proposito di giochi, non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, deve pur averli appresi da qualcuno. E costui ha già fatto una scelta al posto suo, nell’arco delle possibilità che si offrono, cioè del materiale per giocare reperibile e disponibile. Insomma, giochi e giocattoli sono frutto di una precisa cultura nel cui ambito si possono fare scelte in apparenza ampie, in realtà assai limitate.
In questo campo la differenziazione in base al sesso emerge con particolare evidenza. La maggior parte dei giocattoli in commercio è strettamente concepita per i maschi o per le femmine in vista dei diversi ruoli e aspettative.
[…] Le bamboline vere e proprie, quelle che hanno un aspetto inequivocabilmente femminile, sono riservate alle bambine, gli animali vengono offerti ad ambedue. Qualche volta si danno bambolotti anche ai maschi, purché siano senza equivoci identificabili come appartenenti al sesso maschile. Per loro, la bambola è vietata fin dalla più tenera età.
Quando si dà una bambolina o un animale di gomma o di pezza a una bambina piccola, non ci si accontenta di offrirglielo semplicemente e di stare a vedere che cosa ne farà, ma le si mostra anche come si tiene in braccio e come si culla; questa dimostrazione di “cura parentale” non si dà al suo coetaneo maschio, perché cullare i bambini non rientra nel patrimonio gestuale delle manifestazioni affettive dei maschi. Di conseguenza si vedono bambine di appena dieci-undici mesi che hanno già acquisito il riflesso condizionato bambola-cullamento e, non appena si dà loro in mano una bambolina o un pupazzetto, se lo stringono al petto e lo ninnano. Gli adulti, dimenticando che questo comportamento è soltanto il risultato delle loro istruzioni, gridano al miracolo “biologico”: così piccola, ha già l’istinto materno. La cosa li riempie di gioia perché il fenomeno viene percepito come il sintomo tranquillizzante della normalità. E’ molto curioso osservare come i maschi della stessa età, non ammaestrati come le bambine, tengano in braccio gli stessi pupazzi in modo molto più casuale, per esempio mantenendoli diritti e non distesi, passandogli un braccio intorno al collo, stringendoli o addirittura schiacciandogli la testa. In ogni caso, il cullamento è quasi sempre assente.
E’ abbastanza comune che al momento di andare a dormire i bambini chiedano di tenere con sé una bambola o un orsacchiotto o qualsiasi altro animale morbido al quale sono particolarmente affezionati; mentre spesso le bambine portano a letto una bambola è raro che ciò venga permesso ai maschietti. Se proprio vogliono portarsi sotto le coperte un compagno, bambolotto o animale, che sia del loro stesso sesso.
Successivamente si insisterà perché le bambine continuino a giocare con le bambole, poiché questo gioco viene considerato un vero e proprio addestramento alla futura funzione materna, mentre il maschietto che manifestasse preferenze di questo genere ne verrà dissuaso e spinto verso tipi di giochi aggressivi e competitivi.
Quando il maschietto pretende di giocare con le bambole in gruppetti misti di bambini e bambine, la cosa viene tollerata perché in questo caso gli sarà dato modo di assumere i ruoli di padre, marito, figlio, approvati e riconosciuti come maschili. “Facciamo che io ero il papà e tu la mamma,” oppure: “facciamo che io ero il bambino e tu la mamma.” In questo gioco, ampiamente liberatorio, le bambole vengono sgridate, strapazzate, picchiate, punite, in una parola gli si impartiscono le stesse proibizioni che i bambini ricevono dai genitori.

Elena Gianini Belotti, “Dalla parte delle bambine”, Feltrinelli, 1973

:riverenza::riverenza::riverenza:

E' quello che ho sempre pensato! Viene fatto ai bambini una sorta di "lavaggio del cervello" perché i ruoli consolidati nel tempo vengano mantenuti intatti. Alle bambine si insegna a stirare, cucinare, pulire, accudire i bambolotti, perché è quello che il corso della storia ha assegnato loro come dovere. Per non parlare dei trucchi e delle Barbie...

Labocania 25-02-2011 21:33

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Rorò (Messaggio 491676)
:riverenza::riverenza::riverenza:

E' quello che ho sempre pensato! Viene fatto ai bambini una sorta di "lavaggio del cervello" perché i ruoli consolidati nel tempo vengano mantenuti intatti. Alle bambine si insegna a stirare, cucinare, pulire, accudire i bambolotti, perché è quello che il corso della storia ha assegnato loro come dovere. Per non parlare dei trucchi e delle Barbie...

Questo "dovere" non è stato imposto da noi uomini, ma dall'inclinazione naturale vostra esclusiva caratteristica fondamentale.

Non pensate al mondo civilizzato pieno di comodità, agevolazioni e grandi concetti... Ritornate con la mente all'epoca in cui cui si cacciava con lance e trappole animali selvaggi, enormi e poco disposti a diventare il pasto e la difesa dal freddo dell'animale più intelligente...
Sì care femministe bambine vi vedo già gettare alle ortiche le bambole e imbracciare entusiaste lance in miniatura per giocare alla caccia al mammuth!

Rorò 25-02-2011 21:33

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 491666)
Lettura non molto attuale mi sa. Sono cambiati parecchio i tempi rispetto ad allora, potevo giustificare i toni accesi allora, oggi no.

Non capisco perché i toni accesi siano anacronistici, a me sembra un argomento di discussione piuttosto attuale.

Quote:

Se dai una bambola ad un bambino piccolo questi ci giocherà figurandoselo camion, se dai un camion ad una bambina questa lo accudirà come se fosse una rosea bambolina...
Mi piacerebbe sapere ciò che affermi sia supportato da un qualche studio scientifico.

krool 25-02-2011 21:39

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Rorò (Messaggio 491684)
Mi piacerebbe sapere ciò che affermi sia supportato da un qualche studio scientifico.

E a te pare che quel trafiletto del 73 abbia qualcosa di scientifico??

Rorò 25-02-2011 21:42

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 491683)
Questo "dovere" non è stato imposto da noi uomini, ma dall'inclinazione naturale vostra esclusiva caratteristica fondamentale.

Non pensate al mondo civilizzato pieno di comodità, agevolazioni e grandi concetti... Ritornate con la mente all'epoca in cui cui si cacciava con lance e trappole animali selvaggi, enormi e poco disposti a diventare il pasto e la difesa dal freddo dell'animale più intelligente...
Sì care femministe bambine vi vedo già gettare alle ortiche le bambole e imbracciare entusiaste lance in miniatura per giocare alla caccia al mammuth!

Sì vi ci vedo con le lance a cacciare un mammuth :D. Quella era la preistoria, si suppone che l'uomo si sia evoluto nel frattempo. Allora era naturale che i maschi cacciassero e le femmine si dedicassero alla crescita dei figli, alla raccolta di cibo vegetale e ad altre attività che non richiedessero una sviluppata forza fisica. Adesso però non vedo il motivo di alimentare le differenza tra i sessi, dato che il tempo in cui si doveva sopravvivere con i muscoli è trascorso. Mi riferisco soprattutto a tutti quei giocattolini che insegnano a stirare e a lavare i piatti, a vestire le bamboline alla moda, come se la bambina dovesse essere educata a questo.

Inoltre da nessuna parte ho scritto che è colpa del'uomo se la donna ha questi doveri.

Rorò 25-02-2011 21:44

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da krool (Messaggio 491691)
E a te pare che quel trafiletto del 73 abbia qualcosa di scientifico??

Certo che no, si fanno supposizioni :). Non conosco studi in proposito, ma mi piacerebbe approfondire il discorso.

Labocania 25-02-2011 21:52

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Rorò (Messaggio 491684)
Non capisco perché i toni accesi siano anacronistici, a me sembra un argomento di discussione piuttosto attuale.

Mi piacerebbe sapere ciò che affermi sia supportato da un qualche studio scientifico.

Direi la stessa cosa se leggessi opinioni espresse con veemenza a proposito di razzismo, i toni accesi sono utili per toccare il cuore, suscitare sentimenti generosi, smuovere le coscienze ma sono nocivi nei confronti dello sviluppo del pensiero.

Non siamo più negli anni '70. Queste pagine sono istruttive e vetuste come gli adagi della nonna.

[quote]
Quote:

Originariamente inviata da Rorò (Messaggio 491693)
Sì vi ci vedo con le lance a cacciare un mammuth :D. Quella era la preistoria, si suppone che l'uomo si sia evoluto nel frattempo. Allora era naturale che i maschi cacciassero e le femmine si dedicassero alla crescita dei figli, alla raccolta di cibo vegetale e ad altre attività che non richiedessero una sviluppata forza fisica. Adesso però non vedo il motivo di alimentare le differenza tra i sessi, dato che il tempo in cui si doveva sopravvivere con i muscoli è trascorso. Mi riferisco soprattutto a tutti quei giocattolini che insegnano a stirare e a lavare i piatti, a vestire le bamboline alla moda, come se la bambina dovesse essere educata a questo.

Inoltre da nessuna parte ho scritto che è colpa del'uomo se la donna ha questi doveri.

Siete così sicure che un avvicinamento tra le due parti delle prerogative storiche e dei ruoli tradizionali sia un processo che arriderà al progresso dell'umanità?
Non parlo da reazionario nostalgico dei tempi in cui la sacralità della famiglia veniva tutelata a colpi di cinta semplicemente rifiuto l'idea del progresso, l'idea che l'oggi sia meglio del domani.
Io non ho ambizioni costruttive.

Rorò 25-02-2011 22:22

Re: I privilegi delle donne
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 491698)
Direi la stessa cosa se leggessi opinioni espresse con veemenza a proposito di razzismo, i toni accesi sono utili per toccare il cuore, suscitare sentimenti generosi, smuovere le coscienze ma sono nocivi nei confronti dello sviluppo del pensiero.

Non siamo più negli anni '70. Queste pagine sono istruttive e vetuste come gli adagi della nonna.

Ancora oggi i bambini e le bambine giocano con oggetti differenti, mi sembra interessante chiedersi fino a che punto questo determini effetti sulla psicologia femminile e maschile. Se si tratti semplicemente di un'amplificazione di basi biologiche, e in tal caso ritengo opportuno chiedersi quanto queste siano solide, oppure se incidano in modo più profondo sulle differenze che osserviamo quotidianamente.

Quote:

Siete così sicure che un avvicinamento tra le due parti delle prerogative storiche e dei ruoli tradizionali sia un processo che arriderà al progresso dell'umanità?
Non parlo da reazionario nostalgico dei tempi in cui la sacralità della famiglia veniva tutelata a colpi di cinta semplicemente rifiuto l'idea del progresso, l'idea che l'oggi sia meglio del domani.
Io non ho ambizioni costruttive.
Anch'io sono propensa a non porre speranze in un utopistico futuro roseo, infatti ho parlato di evoluzione come processo naturale, il progresso, per come lo intendo, implica un'idea di benessere. Tuttavia sono indignata da ciò che si pone il fine di controllare la mente, di spingerla a camminare su rotaie già ben posizionate. Cosa succederebbe se l'individuo fosse meno condizionato sin da neonato? In questo caso specifico, come si evolverebbe la situazione in cui al bambino fosse data una bambola e alla bambina un camion?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:51.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.