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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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adesso vado a chiarirmi le idee sulle basi della società liberale, ma prima puoi dirmi di che cosa ti avrei accusato? forse hai inteso sfruttare indebitamente? ma io indebitamente non l'ho scritto |
Re: Sincerità e lavoro
sto aspettando di diventare il toyboy di un ricca ereditiera
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
Se potessi vivere di rendita col cavolo che andrei a lavorare. Avrei tante cose più interessanti da fare e da studiare a casa. Sarebbe bello fare un lavoro nel quale si crede.
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
i figli di papà di solito fanno dei "finti lavori"... giusto per dire "guardate che anche io lavoro eh! gne gne gne!"...
in realtà non fanno un cazzo tutto il giorno... sostanzialmente vanno nell'azienda del papi, si piazzano dietro una scrivania a giocare col pc tutto il giorno... giusto per cercare di mascherare il fatto di essere un figlio di papà... ne conosco diversi che fanno così... perchè comunque a tanti da fastidio questa etichetta del figlio di papà mantenuto che non ha bisogno di lavorare... anche se la realtà è proprio quella... |
Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
Comunque, posso dire tranquillamente che odio il mondo del lavoro, per com'è strutturato, per le dinamiche che si creano. Ho sempre odiato termini come colloquio, centro per l'impiego e tutta la terminologia lavorativa.
Non ho mai capito chi esulta quando viene assunto per un lavoro. Per me l'entrata nel mondo del lavoro corrisponde alla fine della spensieratezza, dell'innocenza e l'inizio della prigionia, della pallosità e delle varie situazioni che generano ansia. Ripeto, se potessi me ne starei volentieri a casa, eviterei la sveglia, il traffico, le incomprensioni coi colleghi. |
Re: Sincerità e lavoro
Il lavoro che faccio mi piace anche, ma è tutto il resto che mi sta sempre più stretto. L'ambiente, alcuni colleghi leccaculo e spioni tanto amici e poi vanno a riferire ai titolari tutto ciò che dici, poi il capo sempre arrogante e incazzato. Una volta non era così deve lavoro, una volta si puntava alla qualità, oggi invece sembra conti solo la quantità, bisogna sempre correre correre perchè bisogna fatturare. Esigenze di mercato dicono i titolari, bisogna fare così se si vuole essere competitivi. E intanto loro si fanno 3 crociere l'anno.
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Re: Sincerità e lavoro
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