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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
il concetto di stato-nazione inizia lentamente a svilupparsi nell'età moderna. Ma ciò che Dante aveva in mente con "Italia" e "italiani" non è nemmeno lontanamente paragonabile al processo di nation building avviato con la Restaurazione. Il processo di costruzione dell'identità nazionale inizia mediamente duecento anni fa, con alcune eccezioni parziali, tipo la Spagna. Bisogna stare molto attenti a paragonare il concetto di "nazione" e "identità nazionale" come li possiamo immaginare io, te, o anche un'italiano di 100 anni fa con ciò che Dante aveva in mente quando pronunciava la parola "Italia" e "italiani". Non sono per nulla equivalenti, parliamo di due universi a sè stanti.
Le rivoluzioni del XVIII e del XIX secolo non hanno tradotto in realtà statuali qualcosa di preesistente. Hanno generato qualcosa di incommensurabilmente nuovo, inimmaginabile ed inesistente prima. Gli antefatti si radicano nel basso medioevo e nell'età moderna, ma ciò è ovvio. Hanno poi avuto luogo processi complessi, passano per l'attuazione di politiche di unificazione linguistica e culturale - studiate e implementate, non spontanee- la creazione di simboli nazionali, miti fondativi, l'invenzione di una tradizione, la riscrittura della storia. Se ti interessa il tema, ti consiglio: -Comunità immaginate. Origini e diffusione dei nazionalismi, di B. Anderson; -L'invenzione della tradizione, di E. J. Hobsbawm (a cura di), T. Ranger (a cura di). Per un caso di studio specifico: -Le patrie degli spagnoli , DI A. Botti (a cura di). |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Perché sono bravi nel trovare qualcuno o qualcosa da utilizzare come capro espiatorio per i problemi della popolazione arrabbiata, è un modo furbo per prendere voti. Tutto questo in un periodo storico in cui la sinistra non convince molto, quindi tutto ancora più facile.
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Bisogna capire che coloro che lamentano la perdita di identita' non lo fanno in senso stretto richiamandosi ad un qualcosa di assoluto che in fondo non e' mai esistito, come dici tu. Ma tutti i cambiamenti identitari avvenuti nel passato, comprendenti anche etnia, religione, lingua, cultura ecc, sono avvenuti in tempi molto piu' lunghi e in modo molto piu' lento rispetto ad oggi. Cosi' da non essere percepiti quasi come tali o comunque da dare il tempo per una loro assimilazione. Sicche' alla gran parte della gente pareva che nulla cambiasse, anche se in realta' il cambiamento c'era. Ma e' proprio la velocita' del cambiamento di oggi che spaventa, e la gente si aggrappa alle identita'. Quando pure sono avvenuti dei cambiamenti traumatici nel passato, sono avvenuti uno o due insieme, mai tutti in uno stesso tempo. Oggi le cose sono diverse: perdita dell'identita' etnica attraverso l'immigrazione, linguistica attraverso l'invadenza dell'inglese, religiosa attraverso la secolarizzazione o peggio il cambiamento del cattolicesimo di sempre con una sua rivisitazione in salsa politically correct, sparizione dei confini nazionali dissolti in una Ue che non si sa bene fino dove arrivi (in Ucraina? in Georgia? in Armenia?), distruzione dell'identita' sessuale dell'uomo e negazione della biologia sessuale, magari pure distruzione della biologia umana attraverso l'imminente transumanesimo....che cosa obietti alle persone che si lamentano? Che le identita' non sono mai esistite? E' chiaro che le identita' dei popoli sono solo un aspetto di un discorso molto piu' ampio. La velocita' dei cambiamenti della modernita' e' giunta a un livello talmente elevato che qualsiasi assimilazione diventa improponibile. Anche coloro che hanno applaudito in passato alla distruzione del mondo tradizionale, e spiegavano che dinanzi a un mondo fisso e immutabile ma crudele e barbaro il cambiamento avrebbe portato la felicita', adesso non possono piu' dire a chi si lamenta che e' bene cambiare. Si rendono conto anche loro che i cambiamenti hanno assunto proporzioni insopportabili e difficili da giustificare. Per cui cambiano la narrazione tirando fuori il fatto che in fondo e' inutile lamentarsi perche' anche in passato tutto cambiava e identita' non ce ne sono mai state e sono state sempre tutte costruite nel tempo! Cosa vera in senso stretto, con la piccola differenza che la velocita' e la proporzione dei cambiamenti di allora erano impensabili in questi termini. Allora la percezione per la gran parte della gente era di stabilita', oggi non lo e' piu' per nessuno, nemmeno per i contadini. Di qui il senso delle varie "invenzioni della tradizione": far digerire cambiamenti che oramai sono difficili da giustificare. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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E se andiamo più nel profondo, il concetto stesso di "identità" è un'invenzione molto recente. L'identità stessa è un mito. Ma non è un discorso da fare in questa sede, dove lo scompiglio è palpabile. Tu parli di identità etnica. Che cos'è? Vediamo: tu pensi che l'identità etnica di un siciliano sia la stessa o simile all'identità etnica di un toscano o di un friulano, e molto diversa dall'identità etnica di un maltese o di uno sloveno? Parli di identità etnica dell'europa? Dove inizia e dove finisce? In turchia? O in grecia? In Irlanda, Islanda, o Groenlandia? Un siciliano è più simile a uno del maghreb o a un lituano? E tu, come definiresti la tua identità etnica, quali sono i suoi elementi costitutivi e distintivi? "Quando pure sono avvenuti dei cambiamenti traumatici nel passato, sono avvenuti uno o due insieme, mai tutti in uno stesso tempo. Oggi le cose sono diverse: perdita dell'identita' etnica attraverso l'immigrazione, linguistica attraverso l'invadenza dell'inglese, religiosa attraverso la secolarizzazione o peggio il cambiamento del cattolicesimo di sempre con una sua rivisitazione in salsa politically correct, sparizione dei confini nazionali dissolti in una Ue che non si sa bene fino dove arrivi (in Ucraina? in Georgia? in Armenia?)" Questo non è vero. Immagina di aver vissuto in Italia nel V secolo d.C o in America nel XVI secolo, due esempi su infiniti possibili. Sei sicuro che nel corso di una vita le persone non abbiano vissuto cambiamenti radicali? Forse molto di più di noi oggi? Forse confondi lo sviluppo della tecnologia con l'evoluzione delle strutture sociali, politiche e di pensiero. L'evoluzione spasmodica della tecnologia contemporanea ci illude di vivere nel periodo delle grandi trasformazioni, ma di fatto è dalla fine della II guerra mondiale che in Europa occidentale non si vive una rivoluzione assoluta delle strutture basilari in cui viviamo. E infine, dal mio discorso tu evinci che io, o il discorso che faccio, sia favorevole alla scomparsa dei confini e degli stati-nazione, all'assimilazione omogeneizzante in un "popolo europeo" e all'affermazione del transumanesimo. Questo ce lo leggi tu. Niente di ciò che ho detto sostiene questa conclusione. Anzi. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Pensa solo al ruolo della donna nel mondo rurale dell'Europa. Credi che vivessero qualcosa di simile all'emancipazione femminile di oggi? Si dice spesso che nella Roma antica la donna fosse emancipata almeno in parte. Ci puo' stare. Nella realta' urbana pero'. E nella campagne? Credi che fosse tanto emancipata anche li'? La stabilita' della condizione familiare incentrata sulla divisione dei ruoli tra uomo e donna, che nell'antichita' ha subito delle variazioni culturali in ambito urbano, dubito fortemente che abbia subito lo stesso destino anche nella campagne. E le campagne erano l'80% della popolazione fino a non molto tempo fa. Se consideriamo queste realta', che travalicano tra l'altro anche le differenze tra paganesimo e Cristianesimo, nel quale molte concezioni pagane sono confluite, abbiamo si a che fare con una "tradizione" veramente millenaria. Questo e' il mondo che travalica le cosiddette "invenzioni delle tradizioni", idea questa si' bislacca (ma anche un po' paracula se mi permetti) che molti difensori* del mondo liberale hanno tirato fuori dal cilindro per giustificare un mondo instabile e inconsistente, quello liberale odierno, che oramai riesce ad attirare sempre meno persone, e che ha bisogno di un cambio di narrazione che un secolo fa per esempio nessuno si sarebbe sognato di fare. Allora anzi, il mondo tradizionale veniva visto da socialisti e liberali, anche intellettuali, come un vecchiume barbaro e ignorante a cui contrapporre un cambiamento unico e radicale che avrebbe attratto e portato felicita' a tutti. Oggi questo mondo non attira piu' come prima, il cambiamento ad ogni costo viene visto con sospetto, e per giustificare un mondo liberale che desta sconcerto in molti, salta fuori la favola dell'"invenzione delle tradizioni" per dire che in fondo tanto vale restare nel mondo che cambia perche' tanto e' sempre cambiato anche in passato, ne' piu' ne' meno che oggi. Beato chi ci crede. * e tra questi non metto necessariamente te, non prenderlo come un attacco personale. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Qualche giorno fa leggo un commento su un social di una signora, una di quelle con foto di gattini, fiori e vacanze al lago sul profilo, che diceva: "il potere d'acquisto dei lavoratori italiani è calato con la soppressione della scala mobile nel 1992 ad opera del governo di sinistra di Amato e dei sindacati".
Quando leggi una simile castroneria (e se ne leggono di molte simili sul webete) ti viene spontaneo pensare che l'ignoranza si è impossessata delle nostre coscienze. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Quanti ragionamenti complicati che leggo......
Le cose in realtà sono molto più semplici. Già 15 anni fa gli immigrati erano troppi, figuriamoci adesso. Io penso seriamente che chi nega che se non ci fossero tutte queste risorse staremmo decisamente meglio, soprattutto a livello di sicurezza, è in malafede oppure ha qualche problema. È ovvio che se continua ad arrivare gente dal terzo/quarto mondo, queste persone tenderanno ad importare sempre di più il loro stile di vita e direi che proprio non ce ne bisogno. |
Il problema a monte sono le troppe tasse di cui questo governo non fa nulla ( di destra a parole ma che non fa nulla, la destra non sta risolvendo tecnicamenteil problema) tra inps equitalia, che non vanno a danneggiare solo i "cattivoni capitalisti", ma tutta la filiera produttiva tra cui agricoltori, allevatori, commercianti, artigiani,
liberi professionisti, il nucleo del paese, solo che nessuno ne parla, e per rispondere ai buontemponi che criticano chi non fa scontrini, ci sono quote fisse tra inps e agenzie dell'entrate ( equitalia ) che sono mediamente oltre il 50% del guadagno dell'attività media, ragione per cui negozio dopo negozio sta chiudendo... nessuno ne parla tutti parlano di migranti, lgbt, identità, cazzate che alla gente non frega nulla, poi ci sono i buontemponi acculturati di sinistra che fanno discorsi no-sense sul "capitalismo" quando qua siamo sotto oppressione fiscale/socialista, ma nessuno ne parla, cuba non è così lontana come sembra, cuba è una ue on steroids |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Penso di aver trovato l’immagine che spiega tutto
https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...7520b6f7ce.jpg |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Quando verrà realizzata la fusione definitiva uomo-macchina che porterà alla creazione di una coscienza di tipo superiore, le identità, i confini e le tradizioni si manifesteranno finalmente per le ridicolaggini che sono. :bene:
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Comunque mi fa strano sentire di fobici che parlano di origini, radici, appartenenza territoriale...di solito il fobico è una persona chiusa, isolata rispetto al mondo circostante, non conosce strade, via e locali del suo paese di residenza, non scambia parola con anima viva e poi mi parla di radicamento territoriale e tradizioni...
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Oltretutto il concetto di identita' sta alla base pure della teoria degli insieme e dell'algebra. Per cui dovrebbe essere un concetto a te caro, se sei una persona con un approccio razionalista. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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A me comunque sembra molto più strano che possano esserci fobici a cui non danno fastidio gli immigrati e che sembra quasi che addirittura li giustificano e li difendono. Il fobico, per sua natura, dovrebbe aver paura del diverso...... |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Il fobico stesso è un diverso che viene generalmente scansato dal prossimo.
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Pochi giorni fa hanno arrestato il sindaco leghista di Vigevano che è stato eletto anche con il voto di molti musulmani. Ne conosco uno anche io, un bangladese pure integralista che ha votato per il candidato sindaco leghista: nel caso di questo tipo c'è dietro un'enorme ingenuità e stupidità, è convinto di essere "diverso" agli occhi di un leghista dai suoi connazionali.
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Poi tu eri quello che voleva andare a lavorare in Germania, grande ipocrisia... Voglio vedere come reagisci se vai la e ti trattano come un mangiaspaghetti che gli ruba il lavoro, sarai d'accordo con loro per coerenza. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
la gente è stufa di tutte queste menate sull'inclusività lgbtq ,immigrati e compagnia bella... è questa la verità... per la sinistra sembra che gli unici che hanno dei problemi sono immigrati, omosessuali, donne ,trans e compagnia bella... e tutti gli altri vivono nell'agio nei loro castelli lastricati d'oro... la gente non ne può più... ecco perchè """l'estrema destra""" è in ascesa dappertutto...
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Comunque diciamo anche che la maggioranza sia regolare, resta il fatto che in pochi si vogliono veramente integrare oltre al fatto che usufruiscono delle nostre risorse (case popolari, posti letto in ospedale e tantissime altre cose) non avendo minimamente pagato la quantità di tasse che paghiamo noi. Per quanto riguarda il mio progetto di andare a lavorare in Germania non si pone più la questione visto che grazie al cielo finalmente la mia vita ha avuto una svolta positiva nei mesi scorsi. In ogni caso sarei comunque stato contento di andare a farmi sfruttare come lavapiatti per imparare bene il tedesco e per fare un'esperienza, altro che rubare il lavoro ai tedeschi. Inoltre io sono della provincia di Brescia e non sono un mangia spaghetti, sono un mangia polenta (chi ha orecchie per intendere intenda). Praticamente stai confrontando situazioni diverse come il giorno e la notte. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Beh ma è un bel po' che è su la destra in Italia e in Europa...hanno quindi sistemato le cose che vi danno fastidio? Io continuo a sentirvi lamentare degli immigrati... perché ve la prendete con la sinistra, mica sono al governo loro. In genere se le cose vanno male ce la si prende coi governanti...o no? Mica sono lì da una settimana...
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Mi pare che i vari governi dei paesi Ue siano legati mani e piedi a vincoli esterni che impediscono loro di fare quello che hanno promesso agli elettori, tranne forse in Ungheria e Polonia. Non a caso le destre avanzano in Europa, ma avanza anche l'astensione elettorale, segno che molta gente capisce l'inutilita' del voto. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Il discorso delle mani legate è un artifizio retorico che le destre (in particolare quella italiana) mettono in atto da molto tempo ormai, direi dai tempi dei primi governi Berlusconi: noi vorremmo fare quello che vogliamo fare ma...ci sono i sindacati, la magistratura, l'Ue, la trilateral, il gruppo Bilderberg...è un modo per far finta di essere all'opposizione anche quando sei al governo. Ti crei i nemici e li cerchi all'esterno visto che non li puoi cercare in casa. Bisogna ricordarsi che molti elettori votano soprattutto per chi protesta di più e la propaganda si fonda principalmente sull'idea di concepire il proprio gruppo di riferimento come anti-sistema e come fai a essere anti-sistema quando in realtà ne sei a capo? Semplice, cerchi i nemici altrove. E' la strategia dell'opposizione perenne.
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Ci sono tanti motivi, per colpe da entrambe le parti. Uno dei tanti è perché l'estrema destra appoggia e giustifica l'odio delle persone per immigrati, minoranze, ecc.. gli uomini (inteso come esseri umani) sono nati per odiare e la storia è costellata di nefandezze compiute verso gli altri, dalle torture, ai campi di concentramento.Chi mai vorrebbe un partito che li bacchetta e dice loro che odiare è sbagliato.
Una volta c'era la religione che diceva di amare il prossimo. Ma "dio è morto", per cui... Il fatto che gli stessi si definiscano cristiani è totalmente ininfluente, fondamentalmente non lo sono. È vero che a livello politico nessuno giustifica l'odio e nessuno vuole riaprire dei campi di concentramento. Ma il popolo che vota questi partiti, scommetto che in molti lo vorrebbero. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
La sinistra ha abbandonato la lotta di classe e si è convertita al globalismo neo-liberale. In pratica sono diventati il partito radicale. Sarà la milionesima volta che lo scrivo ma repetita Juve.
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Biden ha graziato il figlio prima di andarsene, robe che neanche il peggio berlusconismo
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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I partiti di sinistra passano il tempo a fare favori a minoranze (immigrati clandestini, LGBT, ecc.) di cui, essendo appunto minoranze, la maggior parte delle persone non fa parte e sono sempre pronti a schierarsi dalla parte dei delinquenti invece di tutelare la gente onesta. In questo contesto i partiti di destra sono stati capaci di intercettare il disagio di queste persone, che sono stufe dell'ideologia woke e sono disposte a votare chiunque tenti (anche solo a parole) di opporsi a questa deriva. La sinistra prima o poi dovrà fare i conti con questa situazione, perché vantarsi di una presunta superiorità culturale e accusare tutti quelli che non la pensano come loro di essere fascisti e ignoranti non mi sembra che stia funzionando... |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Bisogna vedere cosa vuol fare la Segre, se e' solo una questione terminologica o vuole giustificarlo. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Una delle motivazioni, come è stato accennato in precedenza, è l'arretramento culturale e coscienziale di questi nostri tempi moderni.
Una volta la coscienza politica delle persone si formava attraverso la lettura di testi classici di politica e filosofia politica (anche gli operai con solo la quarta elementare cominciavano a leggere i classici del socialismo), attraverso i fermenti aggregativi e i luoghi deputati a queste aggregazioni (fabbriche, circoli, sezioni, manifestazioni), insomma c'era un vero e proprio fenomeno di educazione al vivere politico, se così lo possiamo definire, c'era una formazione. Il proliferare dei device tecnologici ha finito per ridurre tutto ai minimi termini: dove credere che i vari gaucho, sparatemi, sms94 abbiano formato le proprie idee? Avranno visto il podcast di Joe (ar)Rogan(te) per farsi un'idea della situazione americana e avranno letto le pagine online de La Verità (?) più qualche puntatina di Del Debbio, Porro e Giordano. Ogni tanto un diversivo con Byo Blu e quei canali che dicono di non essere sovranisti ma poi nella sostanza lo sono, ad esempio Ottolina tv eccetera. Non so voi, ma tutte queste nuove forme di costruzione del sapere politico mi vanno bene fino a un certo punto: vanno bene in quanto complemento al sapere politico tradizionale, ma prese così fini a se stesse risultano inutili e addirittura dannose. Alimentano l'effetto di camera di risonanza che avviene oggidì mediante la diffusione del sapere tramite i social, ossia si creano delle "bolle" in cui i contenuti circolano in maniera rigidamente selettiva e si fa filtrare solo quello che già si accorda con la propria visione del mondo. E' il famigerato eco chamber effect. Ma è vera coscienza politica questa? Secondo me no, mi sembra simile all'indottrinamento da setta. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
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Bisogna anche osservare che la partecipazione politica appassionata, non riguardava solo la sinistra ma anche la destra, ed ha determinato anche l'ascesa di regimi brutali e crudeli che oggi per fortuna probabilmente resteranno un ricordo. I vari populisti e sovranisti, proprio perche' qualunquisti e approssimativi ma anche opportunisti e spesso un po' paraculi, a mio parere non costituiscono un pericolo in quel senso. Insomma, secondo me hai voglia a paragonare Trump, Orban e Putin a Hitler....anche quei regimi hanno introiettato degli standard sociali di base che nessuno, nemmeno a destra tra i populisti, vorrebbe piu' barattare. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Credo che l'ascesa delle varie dittature (ad ovest come ad est) sia coincisa con un periodo di disinteresse per la politica nei suoi aspetti più complessi, allorché la gente si è fatta sedurre da personaggi carismatici in grado di falsificare presentandola come di facile lettura e fornendo risposte immediate a problemi che sono sempre stati strutturali.
Ora accade più o meno la stessa cosa con l'avanzare del populismo, la differenza credo risieda nel fatto che nessuna dittatura potrà mai affermarsi in società ad alta complessità e così tecnologicamente strutturate. Non quel tipo di dittatura, almeno. Riflettevo invece sulla situazione attuale: la perdita di influenza da parte dei legacy media e l'ascesa inarrestabile dei media alternativi (o sedicenti tali) rischia davvero di alimentare l'eco chamber effect di cui scrivevo sopra. La prima conseguenza di tale scenario che mi viene in mente è proprio il bisogno di risposte semplici, l'illusione che il reale sia scomponibile in pochi elementi di immediata lettura e il rifiuto generale della complessità e del confronto. |
Re: Fattori determinanti nell’ascesa dell’estrema destra
Guarda che non c'è democrazia da un po' di decenni... L America e un paese oligarchico l Europa idem .. di cosa stai parlando esattamente quando parli di ascesa di dittature.. già ci stanno da decenni ..
Comanda chi detiene il controllo economico e può controllare i media di massa .. |
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