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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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È contrario eticamente alla loro professione. Se ti assecondassero, e tu assecondato da loro compieresti tali gesti, diventerebbero complici di un suicidio o di un atto criminale. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Siamo d'accordo. Ma un dottore che prende in carico un paziente che in seduta riferisce quei pensieri non può prenderli sottogamba o non dargli importanza. Perché deve mettere in conto l'eventualità che da quei pensieri una persona può passare ai fatti, e il compito di un dottore è quello di salvare vite, non di toglierle. Un dottore non ti può rispondere "vuoi ucciderti? Se è quello che vuoi fai pure", perché con un comportamento del genere commette un reato. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
In certi casi andare da uno psicologo è un po' come andare ad escort (con la differenza che almeno queste offrono un servizio concreto).
Compri il loro tempo e ti danno l'illusione di avere una persona che ti ascolti e alla quale importi di te, dopo aver detto quattro cazzate in croce si intascano i soldi e subito pensano ai cavoli loro o al prossimo cliente, mentre a te rimane al massimo un appagamento momentaneo dovuto allo sfogo, se va bene... |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Infatti uno psicologo o uno psichiatra non sono amici.
Sono dottori che si occupano del cervello. Poi se a qualcuno piace vederli come amici per il tempo che si passa piacevolmente a fare la seduta e a sfogarsi ci può stare, è comprensibillissimo. Ma non è la loro funzione primaria. Sono lì per curarti (se vuoi e ritieni di dover essere curato), non per essere tuoi amici. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Secondo me non regge questa cosa. Riconosco la medicina solo come tecnica, dove debba portarci per me non sono affari della medicina. Le tecniche servono per ottenere certi effetti se poi valga la pena ottenerli al prezzo pagato non è più un affare della medicina giudicarlo. Gli stati di benessere e malessere non è che sono stati chiari e condivisi. Preferisco la fisica, almeno là non hanno la pretesa di dire che serve per fare questo o quell'altro, è uno strumento lo si può usare per costruire bombe o armi o anche no, ora cosa sia bene costruire non dovrebbe deciderlo il fisico, che è solo un tecnico. Questa cosa diventa estremamente problematica, la medicina ha un contenuto oggettivo, le tecniche funzionano per far certe cose davvero, ora però che a noi servano o meno, non è la medicina che dovrebbe giudicarlo. Anche una tecnica per uccidere è un prodotto della medicina. La ghigliottina l'inventò un medico mi sembra. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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La maggior parte delle persone che chiedono l'eutanasia sono persone che sono ridotte a vivere come dei vegetali a causa di malattie degenerative, mentre la loro mente è sanissima. Quindi hanno la certezza assoluta che la loro vita non può in alcun modo migliorare. Invece per quanto riguarda le malattie mentali la faccenda è molto più complessa e non va affrontata superficialmente. Ad esempio mi è capitato di vedere interviste di psichiatri e pazienti in cui quest'ultimi, che nel pieno della loro malattia mentale dichiaravano espressamente di volersi uccidere, una volta guariti sono tornati dal loro psichiatra ringraziandolo per aver loro salvato la vita. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Io comunque ho un certo bisogno, ho bisogno di parlare, anche lamentarmi, voglio provare a parlare con uno psicoterapeuta mettendo subito in chiaro che non voglio fare psicoterapia come vuol farla lui e vediamo che dice, se è ben disposto ad aiutarmi almeno in questo. Voglio cercare di chiarirla subito 'sta cosa per non creare di nuovo le stesse dinamiche di merda. Con altre persone non ci provo nemmeno, perché è ancora peggio. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Perché essendo malato in quel momento non è lui che parla, è la sua malattia. Il compito di uno psichiatra è quello di tentare di curarlo in tutti i modi possibili, non di assecondarlo. Sempre se parliamo di persone che sono in cura e sono seguite da qualcuno. Perchè se sono persone che non vogliono essere curate allora non ha senso tutta la discussione che stiamo facendo. A questo punto sul vivere o morire c'è il libero arbitrìo e stop. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Accogliere determinati ragionamenti significa anche saperli reinterpretare in un ottica salvifica, comprendi? Tu vuoi toglierti la vita, lo comprendo. Accolgo questo tuo pensiero che è in te ma tu sei qui e sei qui per uscire da quest'ottica, altrimenti non ci saresti, logicamente. Riconosciamo che sei in scompenso. C'è validazione ma non giudizio, si accoglie il tuo dolore e si cerca di fartelo reinterpretare. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Assolutamente non è vero. Penso di poterlo affermare con certezza perché, in dieci anni, ho intrapreso vari tipi di terapie e cambiato terapeuti in seguito al trasferimento in altre città. Avere un tariffario più alto perché magari sono anche docenti universitari, non significa che siano più competenti. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Comunque io mi rendo conto che questi non sono esattamente argomenti leggeri, e a qualcuno possono anche non piacere, ma credo che sia utile parlare di queste cose e non fare finta che non esistano. Perché sono dell'opinione che quella sorta di tabù che circola in merito ai disturbi mentali, specialmente nella sfera privata, sia controproducente. Invece di essere benefico porta a far sentire chi ne soffre ancora più stigmatizzato. A chiudersi e a non parlarne più con nessuno, per vergogna. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
In senso generale io magari mi sbaglio ma nella vita ho imparato che quando pensi di avere un ingiustizia la prima cosa e non lasciarsi trasportare dalle emozioni e rimanere lucidi .. e poi fondamentale farsi sentire nel momento in cui la si subisce .. no aspettare e aspettare.. rimuginare ecc.. e poi tirarla fuori mesi o addirittura anni dopo ... Fai solo la figura del fuori di testa e dello strano...
Ogni cosa ha il suo momento.. i treni hanno le loro coincidenze e vanno presi nei momenti opportuni |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Possono sostenere che quando dico una cosa non la dico io ma la mia malattia (ecco qua le interpretazioni del piffero di cui parlavo e che mi fanno incazzare) perché hanno deciso che sono stato attaccato da un "virus mentale" di idee disfunzionali e malsane. Una cosa è che il cervello non funziona proprio tipo disturbi mneminici e roba simile, altra è sostenere che è stato invaso da idee non funzionali che altri giudicano insane. Poi non si impedisce di elaborare sistemi per suicidarsi solo ai "depressi gravi" questo atteggiamento lo tengono con tutti, che poi chi sarebbero i depressi gravi? Io sono un depresso grave? Che poi sono davvero di una paraculaggine infinita perché se devono dare la pensione ad un tizio "malato", per loro questo sta benissimo, se poi esprime certe idee realtive al suicidio diventa "malato" a tal punto che non è lui a parlare e dire queste cose ma la sua malattia! Inoltre nel DSM (già l'ho fatto presente) parlano anche di disturbi della personalità, continuate a far finta di non capire. Se è la personalità di un individuo ad essere malata, quando questo decide di far qualcosa, è la sua malattia a decidere o è lui a farlo? Un evitante (le persone etichettate così in base ad una serie di idee e tipi di comportamenti) potrebbe avere in relazione a questo anche idee politiche diverse dal tizio integrato che fa sport e altro, ora queste idee le ha generate la sua malattia? E non bisogna dare a queste alcun significato e credito, non sta esprimendo un'intenzione e quel che pensa davvero? E' la sua malattia a parlare? Come cavolo si fa a disgiungere le cose? Ed è poi così corretto disgiungerle? A me pare una cosa proprio scorretta. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Detto questo, leggendo qua e la in questa discussione (che mi sembra molto interessante), noto che non è un pensiero solo mio il fatto che ormai lauree del genere te le tirano dietro, se non sai che indirizzo scegliere con quello vai sul sicuro, al massimo male che vada ti ricicli in uno dei vari rami legati al settore (assistenza sociale, pedagogia, ecc). Non lo dico a cuor leggero, ho diverse conoscenze, una anche in famiglia, di persone che non sono assolutamente portate a fare queste cose, ma hanno una laurea e hanno accesso a queste professioni diciamo "delicate". Parlando della mia esperienza personale, sono decenni che non ho più a che fare con queste figure (non perché non mi servano, ma perché non ne ho alcuna fiducia). La prima volta che ne ebbi a che fare eravamo ancora nello scorso secolo, se non volevi o potevi permetterti il privato c'erano le strutture preposte dagli ospedali col famoso tiket (forse si chiamavano SERT, ma non vorrei dire stupidate) dove se venivi visto recarti, in un paesino bigotto e arretrato come il mio, eri marchiato a vita. Quindi andavi in questa struttura, magari facendo un giro lungo e facendo finta di non entrarci diretto, sperando che in sala di attesa non ci fosse nessuno che ti conosceva. La prima volta trovai una persona competente (mai più successo) o forse era solo che il mio problema era molto banale, fatto sta che superato il periodo di crisi, mi venne detto che aveva troppi altri casi urgenti per riuscire a seguirmi, mi indirizzò a una collega, che non era nelle mie corde. Un approccio molto aggressivo, che mi portò a troncare le visite dopo forse neanche tre incontri. Visto che c'era un farmaco in ballo, dovetti comunque avere dei colloqui con uno psichiatra, una volta al mese, ed ogni volta non si ricordava manco chi ero, dovevo rispiegare tutta la tiritera ogni volta. Inutile dire che con uno così mi stufai presto (non pretendevo mi stendesse il tappeto rosso ogni volta che entravo, ma almeno leggiti due secondi la cartella prima che varchi la porta). In seguito, avendo un lavoro che mi permetteva di farlo, mi spostai sul privato, ma con risultati anche peggiori. Un colloquio psicologico a mio modo di vedere, può essere una chiacchierata le prime sedute, per conoscersi e valutare. Ma non mesi e mesi di racconto di cosa ho fatto durante la settimana e basta, senza darmi input o delle sorte di soluzioni per migliorare la situazione, altrimenti appunto, come diceva qualcuno sotto, offro da bere qualcuno al bar, mi sfogo uguale e spendo un decimo. Tutti quei "giochetti" (a mio modo di vedere) come la lista delle cose positive che hai fatto nella settimana, il diario dell'umore che erano il cardine delle mie sedute... ma è psicologia questa? Sarò arrogante e supponente, ma a me sembrano stronzate e basta, non mi risolvono proprio nulla. Probabilmente, sempre come leggevo, ho beccato quelli sbagliati, perché mi rifiuto di pensare che siano tutti così. Ho comunque esaurito da molto la voglia di andare a cercarmi quelli giusti, dipenderò a vita da un farmaco e amen (ho scoperto da tempo che se te la giochi bene non serve uno psichiatra, te lo prescrive comodo comodo anche il medico di base). |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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In teoria una spazio di sostegno e ascolto non giudicante sarebbe utile, ma in pratica poi si vede che non possono fornirlo davvero perché questi interventi nascondono tutte queste altre intenzioni non manifeste. E' questa una delle cose che mi infastidiscono di questi tizi, la mancanza di onestà, dicono che sono tuoi amici, che ti sostengono, che non ti giudicano, che "vogliono aiutarti" ma in pratica poi si vede chiaramente che è falso, tolta la mascherata dei benefattori che creano uno spazio alternativo, dimostrano di essere simili agli stessi farabutti che ti hanno trattato una merda "fuori", non rappresenta un altro spazio davvero quello, anche se per me di un altro spazio ce ne sarebbe bisogno, è questo che sto cercando di far capire un po' a tutti, ma proprio questo messaggio non arriva a destinazione. Certo che se poi mi si dice che è la mia malattia a chiedere questo altro spazio, abbiamo chiuso il cerchio, che parlo a fare? :nonso: Se esprimo un bisogno questo non verrà preso sul serio perché è la mia malattia a parlare, così verrò trattato, ma a voi sta bene questa cosa? A me no, se vogliono impostare così le cose, ripeto, che vadano al diavolo, non vogliono aiutarmi davvero, vogliono fare solo i cazzi loro con queste teorie da supercazzola. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Cosa dovrebbe fare secondo te per aiutarti? Dovrebbe dirti "ti capisco amico mio, il mondo è una merda, tu piazza pure la tua bomba...poi io ti do una bella pillolina e con quella farai un luungo sonno"....? |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Se dici così ti segnala alle forze del ordine nights.. a queste figure puoi parlare solo di cose normali .. se cadi appena nel illegale o pensieri estremi che possono danneggiare altri ti segnalano e poi ti rimane x sempre sul tuo fascicolo lo vedono x dire anche quando fanno controlli di routine in stazione quando dai i documenti o quando ti fermano in macchina ai posti di blocco
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Che essendo un dottore un pubblico ufficiale non può assecondare comportamenti pericolosi verso sè stessi o verso gli altri. Se vuole impedirgli di compiere le azioni che pensa è proprio perché prende sul serio quello che dice! |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ora per giustificare questa cosa che si fa? Mi si dichiara malato, così loro possono sostenere che operano per il mio benessere nel fare queste cose anche quando io ho espresso chiaramente d'esser contrario, ma siccome anche le mie intenzioni vengono considerate espressione della malattia vengono liquidate così. E' questo che non si prende sul serio, quando un malato dice che non si vuol "curare" e non riconosce la cura come una cura che si fa? E qua in ambito psichiatrico diventa discutibile questa cosa. Qua a ben vedere non si tratta di curare qualcuno, ma di educarlo, è roba simile al carcere questa, non cure! Se io sono nemico di un tizio e questo vuole farmi del male, il tizio non opera per il mio benessere, qua è chiara la cosa e non è espressione di alcuna malattia il mio rifiuto e il non riconoscere che il tizio mi sta aiutando. Non è che mi cura facendo queste cose, sta curando i suoi e altri interessi sociali, non certo i miei. Che poi abbiano un mandato tipo polizia e roba simile mi è chiarissimo, è ad altri che la cosa non è chiara. Poi io sto dicendo che esprimere un bisogno che non ha alcuno spazio sociale e non ce l'avrà probabilmente mai, va preso sul serio smettendo di assumere che sia l'espressione di una malattia o di un disturbo da curare, questo significa prendere sul serio il bisogno espresso da quell'individuo. Invece che si fa? lo si interpreta, si suppone che la persona non abbia bisogno di quel che esprime e chiede, ma di altro, perché altri in fin dei conti stanno bene comunque senza, quindi è lui ad essere sbagliato e a doversi curare è lui che non sa davvero quello di cui ha bisogno lo sanno loro. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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E stanno facendo anche i tuoi interessi, perché se tu nel pieno della patologia minacci il suicidio o di uccidere qualcuno, potresti compiere delle azioni di cui, quando sei lucido e non in preda alla follia della malattia, potresti pentirti anche tu stesso. Una persona che dichiara di avere intenzioni suicide o di uccidere qualcuno, in ambito psichiatrico, non può essere mai assecondata. Non può esistere una cosa del genere. Se cerchi qualcuno che ti assecondi su idee del genere non cerchi qualcuno che ti curi. Stai cercando un complice. È proprio tutto il discorso a monte che non ha senso. Un dottore che ti cura a livello psichiatrico non può esaudire le tue volontà se sono frutto di un delirio momentaneo. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Io non sono completamente sicura che la volontà suicida possa essere sempre considerata esclusivamente frutto di una malattia mentale però. Ci possono essere condizioni di vita che sono oggettivamente una merda e in cui le speranze di migliorare sono effettivamente basse o nulle.
Il fatto che a prescindere in caso di tentato suicidio ti imbottiscano di farmaci senza fare nulla per tirarti fuori da situazioni di sofferenza oggettiva lo trovo molto discutibile. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Per farti un esempio; se sei introverso, resti introverso, per quanto tu possa sviluppare degli aspetti più estroversi. Stessa cosa se sei una persona dal temperamento freddo e poco empatico; non potrai di certo aspirare ad essere una persona super empatica e sensibile, se non rientra nel tuo tratto di personalità. Oppure, se sei una persona tendenzialmente lassista, che fa le cose alla buona e accetta di non essere perfetto, tranquillo che non diventi scrupoloso solo perchè sei andato dallo psicologo. Ciò che è possibile fare è ampliare i propri modi di pensare, comportarsi ecc... cercando di essere flessibili; è questo il tipo di cambiamento che si può ottenere dalla psicoterapia, ma non nella personalità in sè. Ciò che sei, te lo tieni. Mi dispiace che non ti sei sentito compreso dalle figure professionali con cui hai parlato. Però ecco, se quel che cerchi è solo qualcuno che ti ascolti ecc, senza voler valutare (ATTENZIONE: valutare, proporre, suggerire, NON obbligare) di assumere un punto di vista differente della tua situazione, giusto per capire se c'è modo di darti sostegno, allora non intraprendere un percorso di psicoterapia. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Qualsiasi tipo di dottore (eccetto quelli che praticano l'eutanasia, ma quello è tutto un altro discorso che non stiamo affrontando qui) non potrà mai considerare sana, da un punto di vista psichiatrico e psicologico, la volontà di uccidere sé stessi, o altre persone.
Deve cercare di impedire a tutti i costi queste azioni. Poi la persona che riferisce questi pensieri può avere tutte le ragioni di questo mondo per pensare (o tentare di fare) queste cose. Comprensibile. Arrivano a imbottire di farmaci e a ricoveri forzati quando vedono che attraverso il trattamento diciamo "normale" un paziente non risponde alle cure e non c'è verso di farlo ragionare. Ma la volontà di uccidersi non la potranno mai assecondare, è assurdo. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Quelli sono casi un pò diversi da quelli a cui stavo pensando io. In quel caso lì credo che, in teoria, dovrebbero entrare in gioco anche i servizi sociali. Che dovrebbero, sempre in teoria, trovare una sistemazione e un lavoro alla persona in difficoltà. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Alla fine anche quando due persone si intendono bene si dice che c'è complicità. Se qualcuno cura i miei interessi e mi aiuta a curarli sto meglio, se ci va contro sto peggio. Ora una persona non vuole aiutarmi, bene, ma non dica che lo sta facendo comunque anche quando non lo fa, questo a me fa incavolare. Anche questo tuo discorso contiene la solita retorica che mi fa innervosire, perché già è a monte che per questo punto di vista io non posso avere interesse a fare cose simili. Io per questo non posso riconoscere 'sta roba come un qualcosa che cura la mia persona, della mia persona 'sta gente se ne sbatte, mi vogliono modellare come un pupazzetto di plastilina. Ripeto che qualcuno abbia a cuore i miei interessi lo desidero, ma persone che non vogliono diventare complici in tal senso non possono stare davvero dalla mia parte, questo è tutto, questo metto in evidenza. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Però qui l'argomento è recarsi da uno psichiatra o uno psicologo. Una persona che si reca da queste figure è, per definizione, in cura. Quindi se esprime un desiderio come quello di uccidersi bisogna approfondire perché, vuole uccidersi. Se è la conseguenza di un malessere o di eventi, che l'hanno portata ad avere quel desiderio. Il senso di andare in cura da uno psichiatra non è quello che deve esaudire, sempre e comunque, i tuoi desideri. Se ti vuoi togliere la vita e basta, perché non vuoi più vivere, ma non cerchi nemmeno un sistema o una soluzione per voler continuare a vivere, non ha senso che tu ti rechi da uno psichiatra. Uno psichiatra non è la figura giusta per te in questo caso, devi andare in strutture dove praticano il suicidio assistito. Ma non ci deve nessun'altra figura oltre a te stesso che deve spingerti in questa direzione. Un medico non può aiutarti in questo, perché rischia di commettere il reato di istigazione al suicidio. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Che si capisce perché un tizio voglia fare una cosa non è mica detto che faccia sparire questa volontà. Lo si vede anche con le guerre in atto, si capisce perché delle persone vogliono fare certe cose, ma seguitano a farle. Per me non è che sia più irrazionale metter su famiglia o mettere una bomba che ammazza cento persone, alla fine sono cose assurde o non assurde entrambe. Uno che vuol metter su famiglia si cerca di spronarlo a fare certe cose per riuscirci, non gli si chiede perché vuole per spingerlo a fare altro, uno che vuol far saltare in aria cento persone gli si chiede perché vuole farlo per demotivarlo. Io faccio esempi estremi, ma alla fine qua io vedo che ci sono delle persone che hanno bisogni fuori norma, è questo che capita, e si cerca di normalizzarle e farli sparire questi bisogni fuori norma. E' una cura? Non lo so, io la vedo come una forma di rieducazione perché per queste cavolo di persone-formine non c'è spazio e continuano a spingere per sfasciare il tessuto sociale perché alla fine la loro esistenza non può che andarci contro questo tessuto. Si può chiedere davvero ad una zanzara di integrarsi senza succhiare il sangue? Secondo me no, che questo bisogno noi non lo riconosciamo perché non siamo vampiri non elimina quello che ha la zanzara. Non sono un dinamitardo, non ho queste intenzioni, però altri potrebbero averle. Uno che ruba magari ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a non farsi beccare e non certo uno che lo convinca a fare altri lavori, magari non li vuol fare, non è questo il problema. Ma a questa cosa non ci arrivano i ben pensanti. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Cosa dovrebbe fare, secondo te, in concreto? Uno psichiatra non ha la bacchetta magica che mette tutte le cose a posto come le vuoi tu, magicamente. Uno psichiatra cura il cervello, questo fa. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Che bello, finalmente una mia discussione che non muore nell'arco di un'ora.
Continuate...continuate... |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ho capito. Ma anche in questo, cosa c'entra la psichiatria? Cosa vorresti che facesse uno psichiatra? Vorresti che ti desse una mano per andare a rubare? |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
I veri porblemi .. quelli seri non ne puoi parlare ne col prete né con psichiatri psicologi medici compagnia cantante
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