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Re: È brutto non avere nessuno con cui parlare
Io sono del parere che è meglio soli che mal accompagnati.
Detto questo, ci sono situazioni nelle quali la solitudine la si va anche un po' a cercare; ad esempio un single cronico senza amici che decide di andare a vivere da solo perché sente la pressione della società che lo etichetta come bamboccione se rimane a vivere con i genitori dopo i 30 anni. L'indipendenza è importante, per carità, ma non è obbligatoria se non se ne avverte la necessità. |
Re: È brutto non avere nessuno con cui parlare
Esseri completamente soli in giovane età è sicuramente devastante, il rapportarsi nel bene e nel male con gli altri serve per formarsi come individui. E comunque a vent'anni generalmente si punto tutto sugli amici e il trovare la fidanzata, vediamo queste come fondamentali e davanti a tutto il resto. Quando ci si accorge dell'errore è spesso troppo tardi per recuperare gli anni perduti andando dietro a persone che poi usciranno dalle nostre vite come se niente fosse. Con l'età si diventa più indipendenti in questo senso, si da sempre meno importanza alle feste, capodanni, Ferragosti ecc... e il passarli da soli prima o poi lascia indifferenti.
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