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E poi dicono a me che apro i topic pepati...
Patetico e vomitevole. |
Re: Discussione adulta, fuori i bamboccioni...
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Mi sbaglierò,ma forse lo spirito del forum è di parlare tra gente che ha gli stessi problemi,come in qualsiasi altro forum dove si condividono esperienze relative a problematiche di interesse comune...
lo stile adolescenziale è dovuto al fatto che molti utenti sono di fatto molto giovani ed hanno problemi legati appunto all'età... per chi volesse approfondimenti più "scientifici" basta fare una ricerca sul web,siti e forum più "seri" non mancano. |
Ma in fondo servirebbe solo un cantuccio per le chiacchiere un po' piu' serie, per me questo forum va bene cosi' com'è...
molti sono adolescenti, alcuni ancora a 30 anni devono sfogare la loro adolescenza persa...bene cosi', anzi questo forum è positivo proprio perchè ti lascia sfogare, solo che magari una "stanza" per le chiacchiere serie sarebbe utile. |
sono ancora una bambocciona perchè lavoro da poco tempo e sebbene abbia trovato due impieghi (uno fulltime e uno "a cottimo") non riuscirei comunque ad avere soldi per mantenermi.
ho scelto uno dei lavori più difficili che si possa immaginare, per chi ha problemi di stima-giudizio-fobievarie-blablabla. certi giorni sento di stare per scoppiare a piangere da un momento all'altro. cert altri, come oggi, penso di aver fatto tutto correttamente....in attesa che arrivi un altro di quei giorni in cui la mia capa dice con tono rassegnato "hai sbagliato tutto" e mi rispedisce al livello iniziale di quando sono entrata. insomma. è tutto così...penoso. e sebbene ci metta l'anima, sembra che manchi sempre qualcosa. sempre. |
Ma nel lavoro è cosi' almeno dalla mia esperienza... va sempre male, sempre, mai nessuno è soddisfatto del tuo lavoro.
Io comunque farei un distinguo fra i bamboccioni per scelta e quelli per necessita', cioè che stanno a casa perchè non si possono permettere di andare a vivere autonomi. Comunque per strada mi capita di vedere coppie di immigrati con 2 o 3 figli in mano, e mi chiedo loro come fanno ? Chi vuole andare a vivere da solo ci riesce non ci sono scuse..... |
Re: Discussione adulta, fuori i bamboccioni...
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i saccenti (per lo più disoccupati) che si sentono troppo oltre per leggere discussioni banali e ripetitive potrebbero aprire nuovi topic dotti ed ignorare gli altri è pieno di forum preconfigurati che anche un niubbo saprebbe installare, perchè nun lo create e ci andate davvero, dato che lo ripetete sempre... forse perchè non avrebbe visibilità, utenti e tipe da broccolare? :wink: |
E' la discussione adulta, bellezza. (cit.)
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Lavoratori uniamoci e governeremo il forum (cit.)
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troviamo un accordo e dividiamocelo :lol: |
In questa discussione ho visto poki draghi :lol:
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Mi ci sto piano piano rassegnando..le ho provate tutte ma la sistuazione non cambia :cry: |
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La maggior parte degli immigrati fa mille mila figli perchè poi non li segue come farebbe un italiano medio e parliamoci chiaro prendono un sacco di aiuti dalla chiesa e dallo stato che ad una famiglia italiana non darebbero mai... |
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Io lavoro in mezzo ad altre persone se magari dovessi continuare magari ho qualche miglioramento o almeno spero... |
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Questi sono i primi che mi son venuti in mente... |
grande milo, dijele ar comunist altruista coi soldi degli altri 8)
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E' ovvio che nel beneficiare di certi aiuti vengono prima le persone che si trovano in condizioni economicamente più problematiche: la maggior parte degli stranieri proviene da paesi dove avere una famiglia numerosa e allargata è considerato ancora un valore, per cui a parità di reddito avranno più bocche da sfamare e situazioni economiche consequenzialmente più difficili. Lo stesso valeva per gli immigrati del sud che vennero al nord nel secondo dopoguerra e per gli italiani che espatriarono in giro per tutto il mondo: erano sempre i primi ad assicurarsi i benefici dello stato assistenziale perché rientravano in quei criteri di assegnazione previsti dai regolamenti. Di sicuro non esistono leggi dello stato che privilegiano gli immigrati in quanto tali, ma solo se la loro situazione corrisponde a certe caratteristiche.
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Tanto per fare un esempio di quanto sono privilegiati gli immigrati in questo paese: uno straniero che venga qui a lavorare per un certo numero di anni, alla scadenza del contratto di lavoro e al rientro nel suo paese, ha diritto a riscuotere i contributi pensionistici al compimento del 65esimo anno d'età. Peccato che la maggior parte delle persone che viene, per esempio, dall'africa profonda, probabilmente non ci arriverà manco per il rotto della cuffia a 65 anni, visto che in quei paesi l'aspettativa di vita media alla nascita non supera i 50 anni. Così l'immigrato se lo ciapa intal cu e lo stato italiano si tiene i soldi.
Tutto ciò secondo la bellissima legge bossi-fini 8) |
Ovvio che non c'è una preferenza voluta da parte dello stato(ma da parte dei preti si perchè vedono negli immigrati potenziali nuovi fedeli),però se permetti io che ho dovuto cambiare casa per la maleducazione di questa gente che quando passi ti sputa quasi sui piedi e ha consentito agli industriali di mantenere stipendi da fame,preferirei che gli aiuti prima vadano a miei connazionali e poi al resto del mondo...
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non ci arriva in africa, ma qui che han trovato l'america a spese dei contribuenti arrivano anche a 200 anni
ma questo non è un topic x parlare di immigrati, pussa via prrrr |
Prenditela piuttosto con gli industriali che ci marciano sulla disperazione di certa gente che non sulla persone che assumono. Sono gli industriali a volere persone che lavorano a qualsiasi condizione, magari in nero e senza garanzie, giusto? Sono quindi loro i colpevoli, coloro che vengono assunti (italiani e non) sono vittime allo stesso modo. La colpa è di chi assume e del mercato, che continua a dirsi libero ma in realtà è quanto di più inflessibile possa esistere.
PS Cali, di dov'è che sono i tuoi genitori? 8) |
scusa muttley ma questo non era il topic dei mantenuti, nun hai letto? :lol:
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Infatti è il topic di quelli che vivono ancora coi genitori a 30 anni inoltrati anche si possono permettere di andare via di casa :lol:
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bè meglio mantenuti a casa che mantenuti a distanza :lol:
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@Milo: vedi che siamo giunti al cuore pulsante dell'argomento, ovvero la giusta assegnazione della responsabilità? A fare il bello e il cattivo tempo nel mercato del lavoro è chi decide, chi sta ai vertici, purtroppo nell'immaginario collettivo le responsabilità di queste persone sono svanite, pare che tutta la colpa sia passata a chi in realtà è solo una pedina del gioco. E' qui che bisogna sradicare certe convizioni, ricordare che se le condizioni di vita peggiorano è perché dall'alto si è deciso così. Unisciti anche tu nella lotta al potere 8) |
Re: Discussione adulta, fuori i bamboccioni...
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si parlava di questo ovviamente inerente alla fobia, non problemi generali sul lavoro altrimenti, redman, provvederà (cit.) |
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Gli immigrati stanno sulle balle a tutti (cit.)
Detto questo, non pensate che noi siamo abituati troppo bene, questa gente pare che riesce a farsi una famiglia e a vivere e procreare, noi invece no... dobbiamo spendere i soldi in cazzate. Chi avra' ragione tra i due popoli ? Dobbiamo prenderli ad esempio, siamo troppo segaioli mentali e bamboccioni. su...diciamocelo |
A dir la verità da quando ho iniziato a lavorare le mie paure si sono triplicate d’improvviso. Sono sempre esistite, sì, ma quando non lavoravo ero ovviamente più portata ad evitare tutte quelle situazioni che per una persona timida e timorosa del giudizio altrui sarebbero risultate alquanto stressanti.
Insomma, mentre studiavo ero chiusa nella mia bella torre d’avorio, pronta a pascermi di una serenità fittizia, frutto solo di fuga e illusioni, dispensatrici di calma apparente; parlo di quella quiete tipica di chi non si mette realmente in gioco al 100%, quella di colui che può ancora vivere evitando tutte le situazioni spiacevoli, perché tanto non c’è nessuno a obbligarlo a dover gestire ciò che più lo spaventa. Ecco, da quando lavoro la mia vita è molto più stressante e difficile proprio perché non posso evitare più ciò che mi spaventa, e tutto ad un tratto mi sento quasi messa con le spalle al muro, senza vie di fuga che mi possano garantire l’incolumità contro “i mali del mondo” (ovvero le mia paure proiettate sulla realtà). Certo, non vivo più il lavoro con lo spirito dei miei primi tre mesi di esperienza (mi sembrava di vivere un incubo!), ma di certo esso continua ad essere per me fonte di ansie e stress emotivo. Lo stress deriva principalmente dal fatto di dovermi sentire tutto ad un tratto pienamente responsabile di quello che mi accade, e per il lavoro che faccio (insegnamento), purtroppo si è responsabili non solo per se stessi, ma anche e soprattutto per gli altri, e di conseguenza mi ritrovo con un doppio carico di doveri da gestire tutto da sola. Entrare nel complicato mondo del lavoro per me è stato come una presa di consapevolezza del fatto che le mie paure (che credevo ormai indebolite col passare degli anni) fossero soltanto apparentemente scomparse, e questo nella misura in cui non mi sono mai veramente ritrovata a dover gestire sino ad ora situazioni obbliganti, perché in fondo, fin quando non si lavora, tutto ciò che è spiacevole può benissimo essere evitato. Il mio dramma lavorativo consiste nel non poter più evitare ciò che mi spaventa, assieme all’avvertire il fardello di un’enorme carico responsabilità sulle mie fragili spalle. Non mi sento abbastanza forte, perchè ho scelto un lavoro che richiede fermezza e sicurezza oltre che forza d’animo, qualità che non sono certa di possedere. Priva di queste peculiarità, sento che ogni giorno per me è una fatica tripla e giorno per giorno mi trovo a combattere una lotta gigantesca contro gli altri (ragazzini tremendi senza freni e limiti) e contro le mie paure sommerse, che nel confronto col mondo degli esseri umani sono risalite a galla da un pozzo profondo di oblio e dimenticanza…. Ce la farò? Ma intanto la mia quotidianità è fatta di lotte e fatica, tanta fatica.. spero che un giorno possa trovare un equilibrio, ma il desiderio di fuga da questa situazione è forte…questa settimana ho lottato, ma veramente lottato. Contro tutto e tutti e ne esco fuori stanca e barcollante, priva di energie…. |
Re: Discussione adulta, fuori i bamboccioni...
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il mio problema è che sono innamorato della mia capa
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il grande fratello, non hanno novella 2000 (3000), crescono nella strada e credimi sono molto più svelti e vispi di noi. Fisicamente ci fanno il cu.o, capacità di calcolo e memoria straordinaria, dovuta anche dalla tradizione di tramandarsi cose oralmente. |
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ma sei tornato per rosicar? 8)
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