Originariamente inviata da Soddisfatto
(Messaggio 2859523)
Premetto che quanto sto per raccontare si è risolto a mani basse a mio favore. In un mio intervento che ho casualmente riletto ho accennato a questo evento e ho avuto la dimostrazione che gli amici che frequentavo all'epoca fossero veri.
Una decina di anni fa frequentavo tre ragazzi miei coetanei. Avevamo fra i 22 e i 24 anni e c'era un ottimo legame fra noi poi pochi anni dopo ognuno per circostanze della vita ha preso la sua strada.
In inverno uno di loro conobbe tre ragazze nostre coetanee e propose di uscire con noi la sera. Le tipe accettarono. Io all'epoca avevo già rinunciato a qualsiasi intento sentimentale con l'altro sesso ma non volevo comunque negarmi la possibilità di interagire in maniera del tutto innocente con le ragazze. Quindi il fatto che loro si sarebbero unite a noi mi faceva piacere.
La prima sera che uscimmo tutti insieme notai che le ragazze man mano che la serata andava avanti si sciolsero sempre di più. Con me erano più distaccate che con gli altri ma pensavo che con il tempo avrebbero dato confidenza anche a me. Ero comunque abituato al fatto che con me le donne se la tirassero un po' e pertanto la situazione non mi pesava. Sembravano delle brave ragazze. Tuttavia man mano che passava il tempo notai che sebbene io provassi ad interagire sembrava che tra me e loro ci fosse un muro. Mi rispondevano a monosillabi, non cominciavano mai la conversazione con me mentre con i miei amici lo facevano, se la cominciavo io non la mandavano mai avanti, venivano in macchina con me solo se c'era almeno un altro dei ragazzi. E non ho mai avuto atteggiamenti invasivi o strambi. Notai anche che ero l'unico dei quattro ragazzi a cui loro non avessero dato e chiesto il numero di cellulare e contatto facebook. Oramai però avevo capito che forse non stessi loro tanto simpatico seppure non avessi atteggiamenti fastidiosi. I miei amici me lo avrebbero fatto notare
altrimenti perchè tra di noi eravamo molto sinceri. Tuttavia la cosa non mi fece perdere d'animo ed ero convinto che le tre avrebbero cambiato idea. Ripeto, non avevo nessun intento sentimentale con loro ed era più che palese che volessi solo fare amicizia. Una volta, verso la primavera, dal momento che una di loro aveva una villa in campagna, decise di invitare i miei amici a passare la giornata insieme. Io seppi dell'evento solo la sera prima dai ragazzi. Ci rimasero un po' sbigottiti perchè per loro, al momento, risultava strano che non mi avessero detto niente ma pensavano che fosse perchè non avessero i miei contatti. La cosa però a me già insospettiva ma ci diedi poco peso. Sta di fatto che con loro ci andai ma le tipe sembravano parecchio contrariate.
Con il tempo l'antipatia delle tre ragazze nei miei confronti crebbe. Nelle uscite mi ignoravano completamente, facevano battute simpatiche sui miei tre amici in ambito sentimentale, dicevano, ad esempio, che avrebbero trovato una fidanzata per tutti e tre e ovviamente io non venivo mai menzionato. Quando un mio amico proponeva qualcosa loro venivano ed erano contente, se proponevo io, invece, dicevano sempre che avrebbero fatto sapere ma non venivano mai. Ad esempio, giunta l'estate, dal momento che si giocavano gli Europei di calcio in Polonia ed Ucraina, ci riunivamo a casa di quello o di quell'altro per vedere la partita della nazionale ma quando fu il turno di vederla a casa mia le ragazze diedero buca e la guardammo solo tra ragazzi. Oppure se proponevo io di andare a cenare in un determinato posto le ragazze davano sempre buca, se lo proponeva un altro venivano. Lo notarono anche i miei amici e qualche battutina ironica del tutto priva di cattiveria sull'antipatia che le tre provavano per me capitava ma notavano loro stessi che la cosa non mi pesasse.
Tuttavia il disprezzo delle tre ragazze era diventato troppo palese e i miei amici comunque cercavano di farle interagire anche con me ma loro lo facevano in maniera troppo infastidita. Addirittura capitava che qualche amico si beccasse una risposta maleducata da parte di una delle ragazze perchè avesse provato a farla interagire con me. Una sera, comunque, si ebbe la svolta. Avevamo l'abitudine di avvisare qualora fossimo in ritardo all'appuntamento. Da buoni amici cercavamo sempre di non tardare troppo e come tali ci aspettavamo a vicenda. Una sera, per motivi universitari, io avvisai che sarei arrivato in ritardo e i ragazzi dissero che mi avrebbero aspettato. La sera, al luogo dell'appuntamento, come avevo avvisato, non ero ancora arrivato. Le tipe quindi cominciarono a fare pressione perchè volevano andarsene mentre i miei tre amici dicevano che questo non sarebbe stato corretto nei miei confronti e che mi avrebbero aspettato ma il tutto degenerò. Le stesse dissero che non mi sopportavano e cominciarono ad inventarsi delle ridicole calunnie su di me a cui i miei amici, ovviamente, non credettero. Le tre, al culmine della rabbia, proposero quindi l'ultimatum che ho riportato nel titolo.
Quando arrivai chiesi ai miei amici in maniera del tutto spontanea se le ragazze fossero in ritardo ma immediatamente loro mi raccontarono quanto fosse successo pochi minuti prima. Non sarebbero più uscite con noi dal momento che c'era quel roito di Soddisfatto. Erano piuttosto increduli soprattutto perchè non si aspettavano che sarebbero arrivate a tanto. Passammo comunque la serata insieme e così ne passammo tante altre. Non frequentammo più le tre tipe e addirittura tolsero il saluto ai miei amici.
Ora so che comincerete ad accusarmi di qualche mio presunto atteggiamento sbagliato che non avevo ma si sa che le cose qui oramai vanno così. Una cosa è certa: sono stato sempre fortunato con le amicizie.
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