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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Mai frequentato psicologi, conosciuto invece psichiatri che vedrei bene sulla sedia elettrica insieme ad infermieri, avvocati, assistenti sociali e tutto l’apparato socio sanitario.
È normale comunque che chi si occupa di salute mentale abbia empatia zero, perché è già difficile per il soggetto gestire i problemi, figurati se qualcuno dovesse farsi carico pure di quelli degli altri. Infatti l’inutilità è intrinseca nella loro natura. Possono appunto dare qualche raddrizzata con le parole o con i farmaci, se va bene bene, se va male ci abbiamo provato. La fattura è sempre la stessa. E soprattutto non dimostrerai mai che hanno colpa di qualcosa. E non ammetteranno mai di aver sbagliato. Altro che la polizia, loro sono i veri intoccabili. Si forse la sto prendendo un po’ troppo sul personale. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Io comunque ho notato che mi "evolvo" molto di più con l'esperienze dirette, con l'esposizione alle cose, con l'esperienza, il parlare con le persone, fare cose, conoscere, come diceva alex di arancia meccanica i cervelluti si affidano all'ispirazione. Non ha senso per me stare su una sedia a parlare devo fare l'esperienza e da li capisco.
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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se io pago un professionista per risolvermi un problema e non ci sono ancora soluzioni che funzionano al 100% in tutti i casi non ho diritto e non è logico voler sapere se le probabilità che funzioni la prestazione che vado a pagare siano del 70% piuttosto che del 20%? |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Anche per questo mi è scaturito lo scetticismo verso la psicoterapia |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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vederli tutti sulla sedia elettrica è un pò estremo, ci sono casi in cui i farmaci servono o sono la meno peggio delle opzioni disponibili per la persona, ma il fatto che è quasi impossibile dimostrare che ti hanno fatto un danno è veramente disturbante e non ispira fiducia. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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ma il tuo dare per scontato che semplicemente mi affido ciecamente a un autorità è errato. quando mi hanno proposto trattamenti che non mi convincevano ho sempre o rifiutato, o interrotto. non mi sono affidata a quello che dicevano loro semplicemente perchè loro rappresentavano un'autorità e io no. ho sempre riflettuto e fatto ricerche per conto mio sul tipo di trattamenti che mi ispiravano fiducia, e ''cassato'' quelli che non mi convincevano. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
A me è successo una volta che una persona mi ha dato nome e indirizzo di una psicologa che si prendeva solo 10 euro al giorno e che lavorava in casa,così ci andai solo per un mese,ma presto mi accorsi che mi faceva parlare molto poco e si limitava a darmi solo dei consigli,e in più mi diceva di comprare e prendere vitamina C il più possibile per guarire,in quel periodo non facevo altro che comprare la Cebion effervescente,roba che il farmacista mi chiese:ma chi le ha detto di comprare tutta questa vitamina C?L'organismo neanche arriva ad assimilarla.
Poi quando un giorno mi disse di andare con lei a Palermo che c'era una specie di santone che operava miracoli mi vennero seri dubbi e lo dissi a una psichiatra de CSM,la quale mi disse chiaramente di risparmiare i miei soldi e che questa non era che una ciarlatana,così smisi di andarci. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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La validazione statistica dei risultati delle terapie è una presa in giro di portata epocale, usata truffaldinamente in passato come grimaldello per acquisire riconoscimento. Ad esempio, se cerchi su stateofmind, troverai più articoli in cui si parla del "verdetto del dodo": l'evidenza che più o meno tutti gli approcci terapeutici hanno, statisticamente, gli stessi, mediocri risultati. Tali leggeri miglioramenti sono attribuiti a "fattori aspecifici", cioè alle qualità umane (non meglio definite) dello psicologo. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
La psicologia ha la caratteristica (anche il punto debole) di poter essere interpretata ed esercitata in modo soggettivo, quindi puoi andare a fare una prima visita da più psico e potresti sentirti dire cose diverse, inoltre anche il tuo modo di raccontarti può variare notevolmente anche di ora in ora, quindi oltre al problema dell'empatia e della compatibilità a livello umano, già di base è difficile stabilire punti fermi.
Ci sono scuole di pensiero che criticano la psicologia come viene esercitata tradizionalmente, perché questa sarebbe "ossessionata" dalla teoria preesistente, dal voler aderire alle classificazioni tradizionali, quindi sembra quasi un sistema che si autoalimenta e l'assistito passa quasi in secondo piano. Non è scienza esatta e da ciò deriva molta confusione e c'è il rischio di passare da uno specialista all'altro senza risolvere nulla. Per quanto mi riguarda ho risolto molto di più informandomi personalmente e leggendo, certo non ho risolto tutti i miei problemi ma ragionare e capire le cose mi fa sentire meglio e mi dà sicurezza. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
In linea generale, in questo ambito è davvero difficile quantificare (e dunque misurare oggettivamente) i fenomeni.
La scienza, che riflette i tempi in cui viviamo, pretende di farlo da vari decenni in vari settori in passato lasciati ad analisi qualitative/discorsive: oggi ci sono la storia quantitativa, la sociologia quantitativa, la psicologia quantitativa. I risultati sono in genere mediocri, perché la necessità di prove oggettive costringe a non tener conto di una quantità notevole di elementi non misurabili, ma intuibili. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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:nonso: |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Quindi questo non l'hai scritto tu? :nonso:
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Se fosse egemone la psicanalisi, avresti scritto "volevo superare complessi e traumi che limitavano la mia vita, ..."? |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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cosa stai cercando di dire? |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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puoi metterla come ti pare, con qualsiasi chiave di lettura, ma per me, quello, era un problema. se non ci fosse stata la tcc o la psicanalisi mi avrebbe fatto soffrire comunque. infatti mi faceva soffrire pure quando era nato il problema, verso gli 11-12 anni, e non sapevo che esistesse la tcc nè sapevo bene le teorie della psicodinamica o della psicanalisi. era un problema perchè io volevo fare cose nella vita che questo genere di paura mi impediva di fare. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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aaah se solo fosse successo adesso :D |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Andare al Lollapalooza e nelle boiler room nel 2016 mi ha sconvolto la vita più che mille sedute psicologiche non andrò a mentire
Io ho bisogno di vedere sentire toccare il cambiamento stare seduto su una sedia non mi aiuterà mai troppo, ho bisogno di dire ecco è successo questo, allora è vero che ecc, e poi mi sento cambiato. Sono tipo San Tommaso. Però per me che non ho avuto un'educazione emotiva/affettiva e non ho avuto relazioni sentimentali è stato anche utile per imparare il concetto di priorità delle altre persone, il concetto che noi siamo liberi di allontanarci dagli altri che sono però liberi di comportarsi in una certa maniera, il fatto che tutto quello che facciamo è una scelta questo mi fa sentire meno inferiore agli altri ad esempio, tutte cose che magari la gente normale impara anche qui con l'esperienza ma io non ho avuto l'occasione |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Non la vedi questa decentratura come un problema importante di fondo, e ciò di cui sto parlando io da quando ho iniziato a risponderti su questo thread?
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Dimenticavo di scrivere che persino mia zia mi disse:comprati un capriccio piuttosto di portare soldi a questa.
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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ogni tanto è necessario essere pratici nella vita, almeno per me, potrei filosofeggiare e analizzare i perchè e i per come all'infinito e lo faccio anche, ma se voglio arrivare dal punto a al punto b a una certa inizio anche a chiedermi come raggiungere il punto b. non penso di essermi affidata in modo passivo, anzi, quello di cui si lamentavano i primi professionisti (Quelli a cui sono stata costretta ad affidarmi perchè mi ci hanno portato in modo coatto) è proprio che non ero compliant, mettevo in discussione ciò che mi dicevano di fare, non credevo/e o mettevo in discussione il loro metodo, questo non è un comportamento passivo. è un male? cioè sarebbe un male che a una certa ho deciso di provare qualcosa di concreto per andare da punto a fino al punto b, e che quel metodo su di me, per quel problema, abbia funzionato? il posto iniziale in cui mi hanno mandato era di impronta classica/psicodinamica, il discorso ''egemone'' in cui mi sono trovata immersa non era quello della tcc o della dbt, ma un discorso completamente diverso a cui sono stata immediatamente allergica e scettica. aggiungo che non sto dicendo a nessun altro di fare esattamente come ho fatto io, ragionate con la vostra testa e fate quello che più vi convince. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Ma qui si attiverà la levata di scudi di routine, "vuoi saperlo meglio di me, ecc.". Amen, è stato inutile come pensavo. Saludos. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Questi che danno la vitamina C, parlano di chakra o consigliano di farsi prete andrebbero radiati dall'ordine, che maniera di lavorare é? Più che empatia zero è serietà zero.
Se la categoria vuole status di professione seria, dovrebbe prendere le distanze da certi pesi morti e mandarli fuori dai piedi, non solo dalla Gegia del grande fratello che perculava il depresso. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Io non sono mai riuscito a capire di preciso cosa dovrebbero fare loro oltre a starmi a sentire per un'ora e farmi compagnia.
A me non piace vivere come certe altre persone, ma vista la mia condizione devo viverci così, loro vogliono curarmi facendomi sentire felice a vivere così, però non ho capito in che modo vorrebbero farlo visto che è una cosa che non voglio. Già l'ho scritto altrove che non ci sarà la mia collaborazione forte, se devo attraversare sofferenza e fatica per andare in un posto che adesso a me non piace, non mi sposterò mai da dove sto spontaneamente e credo manco con i farmaci (che ho già provato a prendere), non ho capito i farmaci che dovrebbero fare da soli, fanno venir fuori una volontà che non c'è mai stata? :nonso: La volontà di guarire nel loro senso non c'è da nessuna parte dentro di me. Ad iutarmi standomi a sentire e facendomi compagnia possono farlo, ma di fare altre cose, soprattutto se complicate e incerte, non se ne parla, li menerei poi se vanno storte certe cose, non so se riuscirei a controllarmi, penso proprio di no. Siccome non desidero pure finire in galera per aggressione, questo si può fare, a meno che non si inventano davvero qualcos'altro o intervengono in modi impensabili, credo non siano capaci di cambiarmi la vita, soprattutto poi se a cambiarla devo cambiarla io da solo, solo ero prima ad affrontare tutto, sono resto dobo andando da loro, non cambia una cippa, se prima ero bloccato in un'esistenza che non mi piaceva e non avevo intenzione di far certe cose risulta molto probabile che ci resto. Cosa mi aspetto da loro? Niente, sono solo delle persone che fanno compagnia, io non ne ho trovate altre abbastanza capaci. E la stessa cosa vale con la frequenza di questo forum, mi fate compagnia, ma non mi aspetto che risolviate la mia esistenza o che abbiate la formula per farmi star meglio, ci credo poco. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Per me uno psichiatra robot otterrebbe ottimi risultati, quantomeno non si addormenta mentre gli si spiega la situazione
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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si sentiva depressa e aveva l'autostima bassa e aveva paura di non essere all'altezza di questa situazione. la psicologa del consultorio gli ha fatto i complimenti per non aver abortito e si è messa a parlare di quando era riuscita a convincere una ragazzina di 16 anni a non abortire perchè ''l'aborto ti rovina per sempre'' io non so dove trovano la laurea alcuni....forse la comprano con la cepu. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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io non penso di sapere meglio di te cosa funziona per te e la tua vita e non escludo manco possa essere utile per la vita mia o di altri, il mio ''approccio'' è stare a sentire le varie idee e prendere ciò che posso trovarci di utile o sensato. non capisco perchè sembri dare per scontato che gli altri, a differenza tua, non siano in grado di capire ciò di cui hanno bisogno o cosa gli serva. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Consultorio pubblico. Il medioevo pagato di tasca nostra, mannaggia! |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Psicologi al rogo psichiatri mi hanno salvato
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Psicologi e psichiatri empatia zero
L’ultima psicologa l’ho provata un paio di mesi fa dopo 5 anni che non ci andavo perché ero di nuovo sull’orlo del precipizio, alla prima seduta quando ho iniziato a raccontarle delle cose questa mi fa eh be questo discorso “x” è un concetto relativo guarda il mio caso.
Alla faccia dell’empatia le scazzava perché la prima seduta era gratis pensano solo ai soldi sti sfasciacarrozze Sono poi andato dallo psichiatra di fiducia mi ha ascoltato un sacco veramente gentile bravo empatico mi ha risollevato il morale e rimesso per lo meno in piedi con qualche farmaco. |
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