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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Deragliamento thread in arrivo, allontanarsi dalla linea gialla
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Se penso a dove ero nel 2012, appena laureato, che avevo paura di cosa ne sarebbe stato di me sul lavoro, ne ho fatti di passi avanti. Poi vabbè, non diventerò mai un cuor di leone, uno che riesce a farsi scivolare addosso i problemi, infatti negli ultimi 1-2 anni alcune problematiche lavorative che per altri sarebbero stati un bicchier d'acqua mi hanno portato forte ansia e stress. Adesso va un po' meglio, però cerco oramai di fare il meno possibile, la mia gavetta l'ho fatta e i miei mal di pancia me li sono presi, ora tocca ad altri. |
Lo so...è dura doverlo ammettere ma l'unica cosa che ci resta è abbandonarci alla fatalità ed accettare l'idea che la vita ci ha riservato un destino di sofferenza.
In fondo, se ci riflettiamo, spesso ci chiediamo perché questo sia accaduto a noi ma, in realtà, la domanda è esattamente ribaltabile...perché non avrebbe dovuto capitare a noi? Nel mio caso, come per molti del forum, ho vissuto una adolescenza terribile e ne ho poi pagato le conseguenze in età adulta. È una volta che hai 'saltato' certe esperienze non c'è più modo di recuperarle. La vita non è come un videogioco dove puoi resettare e ripartire da capo. Come negli scacchi, quando subisci lo scacco matto, questo sarà irrevocabile e definitivo... |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Ho spiegato a mia mamma tutti i problemi che ho. Mi continua a rispondere che tanta gente è da sola, che non sono l'unico, e che comunque ci sono le cure. Cioè secondo lei non c'è niente di strano a essere da soli senza nessuno mentre coetanei e altri si sono fatti una vita, una famiglia, amici, esperienze. E poi mi risponde continuamente delle cure. Ho provato a fargli capire che nessuna pastiglia, nessuna terapia ti può restituire quello che non hai fatto alle varie età, le esperienze, i normali percorsi che hanno quelli che non soffrono di questi problemi. Vai a fargli capire che niente e nessuno ti potrà dare, far recuperare quello che non hai mai avuto |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
L'invidia si è spenta, non ha più senso ormai. Si arriva ad un punto della vita nel quale non c'è più niente da fare, certi desideri si sono spenti perduti nei meandri del tempo. A volte riaffiorano nel subconscio durante i sogni e l'angoscia dura giusta nei minuti immediatamente dopo il risveglio quando prendi consapevolezza che la realtà non era quella. Per lo meno sono ricordi legati ad eventi vissuti, ma ormai tanto lontani da trovare posto in recessi dimenticati nella memoria. Il presente è freddo e vuoto, senza significato.
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Molto peggio quando gli altri sanno benissimo che hai un problema ma fingono, come te stesso con loro, che tutto sia normale. Detto questo, certamente esiste la possibilità di farsi aiutare con delle cure psichiatriche le quali potrebbero in parte aiutare a trovare un nuovo equilibrio interiore. Però, come ben dici, le esperienze perse sono comunque irrecuperabili ed hanno lasciato segni profondi nel nostro animo. L'unica cosa sicura è che no, non è normale una vita di solitudine. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Quali sarebbero questi fantomatici successi?
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Piuttosto invidio (ma non invidia cattiva) quelli che vivono da soli ma che non sono soli, hanno qualcuno da vedere e frequentare se hanno voglia, però sono liberi. Che hanno un lavoro che possono gestirsi come vogliono e non gli occupa un'intera giornata. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Allora, io vivo da solo e ho un lavoro che mi posso in parte gestire e mi da abbastanza tempo libero. In teoria sarei da invidiare. La verità? Faccio una vita di merda sempre in preda alla depressione, perché quando sei single sei quasi sempre da solo, non hai obiettivi perché vivi solo per te stesso. Sono in pochi, pochissimi i single che hanno amici, frequentazioni, etc. La maggior parte sono casi umani o gente con casa piena di gatti e cani. Io invidio chi ha famiglia, se è sana ovviamente. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Si invidia il vicino, non il lontano. Però non sottovalutare la capacità di assuefarsi ad una certa situazione. Quelli che vivono da soli possono annoiarsi di tanta scarsa responsabilità e ne vorrebbero di più per sentirsi più vivi e per sentirsi come gli altri. La differenza tra svuotare lo scroto dentro la propria mano o dentro una donna potrebbe essere meno decisiva di quello che pensiamo. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Anche io provo molta invidia per gli altri perché non hanno avuto i limiti e le difficoltà causate da un carattere come il mio, ma a volte mi chiedo se siano realmente felici o se siano solo più capaci di me a fingere che la loro vita vada bene.
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Giocare in serie a questo sarebbe stato un successo,o guidare una formula 1,o fare finale nei 100 stile all olimpiade..non vivacchhiare nel limbo..solo una scommessa grossa può accendere altri scenari
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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In effetti io non credo nella malattia mentale, però di fronte a delle problematiche ed a delle situazioni, è come se lo fossi. Purtroppo la resistenza allo stress è minima, il distacco sociale è tremendamente ampio, tutte caratteristiche incompatibili con il fare una famiglia, dove i rapporti umani non possono che essere stretti. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Ho sempre avuto forti dubbi sulla sincerità dei rapporti fra le persone, soprattutto le comitive, i gruppi. Non credo che a nessuno di loro interessi veramente e in modo sensibile e profondo degli altri, l'interesse è solo per le uscite, le gite, i ponti al mare e al lago, il ristorante, eccetera eccetera, ma se sei nella merda, spariscono tutti. Poi un'altra cosa che ho notato, perché lo vedo al lavoro. Quelle comunelle li dove sembrano tutti festanti e coesi, sono in realtà comunelle molto superficiali, li sento i discorsi che fanno, e non pensate che parlano di chissà quali argomenti interessanti o di spessore. Spesso sono battute da asilo infantile, battute a doppio senso sul sesso o un fare a gara a chi viaggia di più nel posto più strano e lontano, come per dimostrare agli altri "hai visto come sono bravo che sono andato in Oman o nel sud est asiatico?" A volte, sapendo la nostra condizione di isolati sociali, crediamo che loro siano di un livello morale e culturale superiore, ma in realtà loro sanno stare in mezzo agli altri semplicemente perché non hanno blocchi e fobie, ma non pensiate che parlano di chissà cosa di così importante. Sanno stare al mondo perché sanno fare buon viso a cattivo gioco e sanno stare nei meccanismi della battuta, della caciara, ma a livello morale, di sensibilità e lato umano non vedo tutta questa superiorità da parte loro. Il problema è che se un disadattato sociale (lo dice il termine stesso, disadattato, cioè sei tu che non ti sai adattare a quei meccanismi, gli altri non ti aspettano), non si integra a quei modi, a quelle situazioni, rimane fuori da tutto, e della tua sensibilità, pacatezza eccetera, a nessuno fotte un cazzo. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Ma infatti ad una certa età meglio fare l'anarchia se non vuoi stare a quelle regole da gruppetti,lai fatto tutta la vita ti metti a 40 anni a cambiare filosofia per ottenere cosa poi..e mio parere chiaramente
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Il ragionamento è che se inizi a rimanere fuori dai giochi già a quelle età, la strada è quella dell'isolamento, e il motivo è semplice. Mentre gli altri affinano esperienze e abilità sociali, tu rimani in disparte e fermo per anni al solito punto, cioè di solitario ed emarginato. E qui mi collego al punto della parola disadattato. Cioè non ti adatti a quelle situazioni e a quei meccanismi sociali, e questo agli altri non va bene, e si finisce fuori |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Se sai che non puoi controllare i rapporti e hai un ricordo prevalente di sofferenza, il "chi me lo fa fare" è la conseguenza. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
più che invidia sono sommerso dai rimpianti!
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Ma infatti i nemici i tipi solitari a volte se li creano senza fare nulla e rendersene conto,sviluppano un certo carattere,vedono che fan fatica ad essere come gli altri,magari vengono percepiti male,a me sembra in passato di essermi fatto nemici tra virgolette non facendo nulla,anche se non mi son perso granché.. se non vuoi legare con gente superficiale non leghi..ci sono errori di comunicazione..poi sopra i 30 il personaggio e delineato,in un altro contesto puoi variare,ma dopo vivi cosa vuoi fare quello che non hai fatto mai..puoi trovare altri o altre come te,che comunq ci sono,questo sito lo dimostra,ma I margini di manovra sono questi.. il problema dei single non è che sono single,e che a parte lavoro chi lavora l'animale molti non hanno davvero nulla a parte i genitori,non sono single che escono viaggiano in compagnia,dalle mie parti i single che vedo sono eremiti..se uno avesse quegli stimoli conoscenze hobby,ritrovi la singletudine penserebbe meno..così è un fardello perché è lo specchio di una vita vuota,che a 28 anni già aveva preso questa piega..e son passati altri anni..gli introversi a volte dovrebbero venire fuori un po prima ma sarebbero estroversi altresi...il vivere in Italia condiziona tutto l'apparato.. soliti discorsi comunque..
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
L'unica cosa positiva di questo forum è che credevo di essere l'unico che difficilmente si potrà fare una famiglia e una vita sociale, ma ho capito che siamo più tanti di quanto potessimo pensare.
Ragazzi, se non si fanno esperienze sin dall'adolescenza è impossibile avere quello che si vuole. Per farvi un esempio, la mia amica sposata col caramba l'ha conosciuto nel 2016 quando aveva 18-19 anni, aveva inoltre una comitiva di amici ampia che l'hanno presentata a lui tramite un sito di incontri. Se non si ha una buona socialità e una buona reputazione, mai si va da qualche parte. A mio avviso, anche se so che guardando persone sposate e le loro foto sui social mi faccio solo male, credo che dovremmo essere piuttosto felici del loro futuro. Noi che futuro possiamo effettivamente avere? Dobbiamo essere felici per loro, per i loro futuri figli e per tutto quello che la vita gli riserva. Ecco perchè ho donato 300 euro di busta al matrimonio senza manco andare al ristorante. Che cosa posso offrire io con quel denaro? Ingozzarmi di schifezze e di bibite che ti distruggono il cuore? No, preferisco che vada quel denaro a persone che ne necessitano di più, magari un giorno potrebbero ringraziarmi anche (anche se non saprei che farmene). |
A proposito di invidia, ho visto il profilo di una ragazza a mio parere brutta: denti storti, capelli arruffati, sopracciglia non curate, ecc., sposata con un bel ragazzo e pure incinta ed io invece che penso che per piacere seriamente ad uno e non essere presa in giro devo farmi intervento chirurgico... che invidia che lei è piaciuta così com'è, avrà delle qualità ma comunque l'ha dovuta trovare esteticamente gradevole nonostante i difetti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Provo molto dispiacere al pensiero che potevo avere una vita anch'io, se non avessi avuto l'infanzia che ho avuto.
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Io quando fa caldo e magari mi siedo su una panchina del parco, mi capita magari che li vicino ci siano i famosi gruppi, gruppetti misti di ragazzi e ragazze, sto parlando di età giovane, tra i 15 e i 22 circa, e per curiosità, se capita che sono li vicino, cerco di osservare e capire i comportamenti.
Allora, é tutto un fare caciara, un prendersi per il culo e mandarsi a fanculo, tutta una serie di comportamenti atti a farsi notare, e in quei gruppi c'è sempre uno o più leader che spiccano per aggressività, arroganza, tracotanza e prestanza fisica, e ho notato in modo molto preciso il comportamento delle ragazze di quei gruppi. Sono inconsciamente ma incredibilmente attratte dal più leader o dai più esuberanti ed estroversi del gruppo, ho visto personalmente umiliare all'interno dello stesso gruppo quelli magari inferiori al leader, umiliare e deridere dalle ragazze, del tipo "ma cosa vuoi tu, chi ti caga". Questo all'interno del gruppo, figuriamoci uno che non ne fa parte e che è solitario, che interesse possa destare, in cosa possa attrarre. Ora, io ho 49 anni, ma ricordo che anche quando avevo 18 e 25 anni io, le dinamiche erano più o meno quelle. Ovviamente adesso é tutto peggiorato da social e smartphone che secondo me escludono ancora di più, parere personale. Quindi, se il compromesso per avere stima e attenzione dagli altri, dalle ragazze, deve e doveva essere quello, di essere dentro quelle situazioni, sinceramente non me la sono mai sentita di farne parte. Poi mettiamoci dentro i problemi che ho, e il risultato è questo, a 49 anni un perfetto disadattato sociale. La conclusione è che se sei solitario e problematico, nessuno ti vuole o nessuno aspetta che risolvi questo genere di problemi. Affinità con persone con problemi uguali? Non lo so, siamo così sicuri al 100% che un'altra persona che ha questi problemi accetterebbe di uscire e stare con una persona con i suoi stessi problemi? Io non ci metterei la mano sul fuoco... |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
C'è una cosa a cui penso spesso.
Chiunque prima o poi si ammala, invecchia e muore. Solo che loro invecchiano, si ammalano e muoiono ma hanno vissuto esperienze e hanno a fianco qualcuno che gli vuole bene e li stima, una famiglia, una compagna, un compagno eccetera. Io, noi, arriviamo alla vecchiaia senza nulla di ciò, da soli, senza che neanche sanno che esisti. È una differenza sostanziale e pesante |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Penso che certe cose vanno come devono andare, si può passare la vita a struggersi per questa o quell'altra cosa che non si è fatta ma probabilmente non c'è mai stata la possibilità. Sono le continue pressione che si ricevono dall'esterno, i sensi di colpi che vengono addossati senza pietà a far male più del fare o non fare determinate esperienze. La colpa ricade sempre nell'individio che non ha forza di volontà, che non si impegna. Bisognerebbe far capire che certe cose che si danno per scontate non sono alla portata di tutti e non bisogna scomodare chissà quale disabilità. Si liquida sempre il tutto con "non ci si impegna" quando poi alla gran parte delle persone queste cose vengono spontanee senza versare una goccia di sudore, come bene un bicchier d'acqua. Sarebbe come colpevolizzate un cieco perchè non si impegna a riaquistare la vista con le sue forze.
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Le opportunità sono quelle che ci da la natura e la genetica, se uno nasce storto non muore dritto. Può fare del suo meglio con le sue risorse ma il suo meglio sarà sempre 1/1000 di chi senza sforzo riesce a fare tutto. E' tutto ingiusto e senza senso, l'unica è non pensarci più e aspettare di morire in pace finalmente. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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E già, io mi sono svegliato una mattina tanti anni fa e mi sono detto "cià dai che quasi quasi mi rovino la vita e mi faccio venire blocchi e fobie e problemi per fare in modo di essere tagliato fuori da tutto e di ritrovarmi a 49 anni da solo"... |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Alla fine la società è anche peggiorata rispetto a prima, e adesso frequentare persone è più difficile, e mantenere le frequentazioni anche tenendo conto della permalosità è ancora più difficile. Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
io penso che oggi sia pure peggio: quando andavamo a scuola noi sì ti sfottevano e bullizzavano (e già qui...) ma se penso che oggi -oltre tutto ciò- corri il serio pericolo di venire filmato e finire in rete, nelle chat varie...una fonte di stress incredibile ed un peso difficile da sostenere per molti.
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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