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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Adesso perché uno va in bar si becca il TSO ma basta |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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I tuoi racconti sono sempre troppo estremi per poter essere credibili, sia quelli ipotetici che quelli di eventi già occorsi. Un tso a settimana... Quindi timidi che cercano di fare amicizia a cadenza settimanale, tutti al tuo paese,tutti al bar, e che vengono portati via. Recupera il senso di realtà, ti prego. Forse avrai visto qualche volta persone cercare di inserirsi nei contesti, a volte va bene a volte no, e molto spesso la persona che non trova chi in quel momento gli dà retta amen, non è straziata dal dolore. Io vedo bambini ogni giorno cercare di interagire fra loro, e nella maggior parte dei casi non succede niente di tragico, se non ti vuole un bambino a giocare vai da un altro o cerchi di renderti meno antipatico, o fai un piantino e poi ti passa, o la prossima volta che vuole giocare lui lo mandi a cagare, é la vita e si vive così, i drammi sono altri e il mondo non è fatto di gente che ti punta il fucile appena metti il piede fuori casa, e non è giusto in questo forum spaventare la gente che già può avere attacchi di panico agorafobia o paranoie, disegnando scenari improbabili da finimondo fuori dalla cameretta. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Ma non ho capito, è stato menato e poi gli hanno fatto un TSO? Qua i torni non contano.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
è la normalità, se esci solo che pretendi? è più che altro un esercizio per sgranchirsi le gambe e combattere la fobia della gente.
a me non interessa nemmeno la natura, figurati. uscire a "caso" lo faccio solo in vacanza, altrimenti esco sempre per un motivo |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Ho la vaga idea che se vai in un bar qualunque a fare sta cosa ti scambiano per un pervertito, oppure si vede lontano un chilometro che sei una persona problematica. Sta cosa del bar non funziona, dai.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
per inserirti al bar da "forestiero" devi essere un tipo scafato e tranquillo, altrimenti passi per strano o peggio sospetto. basta una parola fuori posto, trovi quello ubriaco molesto e ti trovi a litigare.
se ti va bene offri da bere a tizi che probabilmente non rivedrai mai più, questa è la mia esperienza. |
Ogni tanto esco da solo, ma non entro nei locali.
A capodanno ad esempio, sono andato al mare, c erano giusto 4 persone sedute su una panchina, e qualche coppia chiusa in auto a fare non sò cosa. Non é male, certo se fossi in compagnia di qualcuno, o meglio, di qualcuna, sarebbe molto meglio. Entrare nei bar di paese da solo, sarebbe un suicidio. É pieno di gente rompiscatole, mi toccherebbe subire occhiatacce, battutine, sò come ragionano da queste parti. In città forse forse.... |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Rispondo un po' a tutti, anche perché più o meno i dubbi son gli stessi.
Qui dalle mie parti, ad esempio, si organizzano due serate alla settimana in un bar della dove si gioca a scacchi. Vai lì, ti siedi e giochi, poi puoi fare amicizie, semplici conoscenze oppure nulla. E' così per tutti, anche se c'è chi ha più difficoltà di altri. Ti butti e vedi come va. Sempre qui dalle mie parti, ci sono alcuni bar col biliardo, dove si ritrovano per fare anche dei tornei. Ti informi, se non sai fare a giocare inizi con quelli al tuo livello e poi pian piano, tra chiacchiera e l'altra, magari riesci a fare anche qualche amicizia o conoscenza. Io fossi in voi proverei, sempre se vi piace il gioco e l'ambiente. Il mio era solo un semplice spunto. :) |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Personalmente esco da solo e vado in giro per sgranchire gambe e mente, in particolare quando proprio sono saturo e non riesco a stare più a casa senza annoiarmi o soffrire troppo la solitudine.
Sono andato al mare d'estate, faccio delle lunghe passeggiate in città, lo scorso week end sono andato all'outlet perché dovevo fare delle compere. Faccio queste cose in solitaria consapevole che non mi aiuteranno a conoscere qualcuno ed infatti è così, anche se un minimo di speranza c'è sempre. Vado in giro fondamentalmente per distrarmi un pò ma alla fine, in mezzo alla gente, mi sento ancora più solo. È un cane che si morde la coda...ho voglia di uscire ma odio andarci da solo...esco lo stesso ma poi torno più triste di prima. Francamente mi sento molto demoralizzato... non so piu cosa fare ma so che non posso ne voglio continuare a vivere così... |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Cmq a me al bar capita di fare colazione da solo al bancone al volo e vedo altra gente che lo fa, così come bere una birra al bar con degli stuzzichini magari seduto fuori con la bella stagione ma sono quasi tutte persone di un libro pirandelliano quelle che incontri la maggioranza delle volte meglio farsi i fatti propri, uscire cercando amici o l amore con questa tecnica e uno spreco di tempo se non hai l aspetto o il carattere
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Al di là di tutte le considerazioni di carattere personale ho trovato molto sensate alcune considerazioni fatte da alcuni utenti:
-uscire di casa e camminare fa bene alla salute e fa bene alla salute di chiunque, fobico o dominatore dell'universo, sono nozioni ormai conclamate a livello scientifico, una vita sedentaria crea problemi al corpo e alla mente, perché non dimentichiamoci che il cervello fa parte del corpo ancora prima di essere la sede di pensieri astratti Basterebbe questo a rendere utile camminare. Fa bene camminare in contesti naturali, e anche questo è ormai risaputo a livello anche scientifico. In ogni caso non poniamoci limiti: a me piace camminare in mezzo ai campi un'altra persona il proprio equilibrio potrebbe trovarlo dentro la navata di una cattedrale gotica o mentre osserva il via vai delle persone in centro e si gusta una birretta con la pizza presa in quel luogo dove la fanno così bene... Potremmo continuare per molto tempo e trovare tantissime ragioni valide per uscire di casa e fare "qualcosa"... Invece trovate ragioni valide per rimanere chiusi dentro casa. Se fossi zoppo non dovrei uscire di casa perché se vedo gente che cammina bene sto male? Se sono sovrappeso/scheletrico non devo uscire perché se vedo il palestrato poi sto male? Se vivo da solo non dovrei uscire perché se incontro mia nonna che si bacia con il suo nuovo toy boy poi mi prende male? Non uscire di casa per evitare di confrontarsi con tutto ciò che non ci sta bene è utilissimo: a isolarsi sempre di più e far abituare il cervello a certi stati protratti a lungo nel tempo, stati che poi complicano ancora più la situazione perché il nostro cervello, come il nostro corpo, poi si abitua e pretende certe cose senza che noi ne siamo nemmeno consapevoli e rende ancora più difficile scardinare certi meccanismi sballati. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Ogni tanto arriva qualcuno a insegnare la via.
L'utente ha espresso uno stato di disagio che gli è successo, e questo è reale e se non si ha voglia di accoglierlo in quanto tale si può fare a meno e tacere, ma dire che fa bene per forza qualcosa che gli ha fatto male, non può che far sentire ancora più sbagliati. Cari guru che scendete a illuminarci il sentiero con le scoperte dell'acqua calda(cento righe per dire che camminare fa bene alla salute) , imparate a rispettare che ciò che provano gli altri non è mai sbagliato. Se vi disturba, è un problema vostro. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Comunque fare amicizia con perfetti sconosciuti solo perché ci si mette a giocare a scacchi o a biliardo insieme la vedo un'arrampicata di sesto grado per me. Potrebbe funzionare un po' se avessi ancora 10 anni, forse. Altrimenti finisce come al solito che quelli più estroversi o meno bloccati socializzano, e gli altri restano a fare tappezzeria o a giocare senza spiccicare parola. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Claire certa ironia spicciola da mercato del pesce non funziona con me, posso assicurartelo.
Io ho il diritto di esprimere il mio pensiero come chiunque altro, dato che lo faccio in maniera civile e mi sembra di aver anche argomentato con tutti i miei limiti e le mie sicure mancanze. Fossi in te rifletterei su questo punto: ho lasciato 2 messaggi in questa discussione e subito dopo averli lasciati sei intervenuta tu perché ti sei innervosita, quindi invece di fingerti la paladina dei diritti altrui, pensa a te stessa. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Caro nuovo utente, ti ringrazio per i tuoi consigli, ma dal momento che non sei l'unico autorizzato a darne, eserciterò il mio diritto a darne nel rispetto del regolamento vigente( o assumendomi l'onere delle sanzioni) nei confronti di chi voglio e quindi anche nei tuoi.
Cordialmente. |
Al di là di tutto, non mi sembra che qualcuno abbia tentato di sminuire il sentimento di chi ha aperto il thread. Anzi, mi pare il contrario: perché tutti chi più chi meno conosciamo quel sentimento. Ma questo non vuol dire che non ci si può confrontare, ciascuno a modo suo e con le sue idee e esperienze.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Uscire a zonzo che senso ha o sei un ballerino di musica anni 80 come quell utente o non ha senso x me, sarebbero solo uscite x vedere due facce e sgranchirsi le gambe o x fare shopping .a x il resto non vedo il senso di uscite tipo il sabato sera x locali da solo come un disagiato x me non ha senso meglio prima cercare di instaurare una amicizia o più amicizie e poi uscire
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Secondo me, bisognerebbe cercare in tutti i modi di stare a contatto con gli altri, anche perché poi col tempo ci si abitua un po', cercando ovviamente i luoghi e le persone più adatte per se stessi. Di scuse per non provarci e riprovarci se ne possono trovare all'infinito, ma non porta assolutamente a nulla. :)
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Tranne casi eccezionali (ho fatto anche un post a tal proposito), anche a me succede la stessa cosa quando vado a passeggiare da solo e mi perdo nelle mie ossessioni. La passeggiata da soli si può fare ma ogni tanto quando proprio non ce la faccio più di stare chiuso in casa... farla troppo spesso sarebbe controproducente...
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Ho risposto al post, più che al topic... |
E allora non cambia un cazzo, fondamentalmente. Vai nel bel mezzo della natura, ma si resta disagiati, i problemi non svaniscono. Le skills sociali per stare al mondo non me le dà la natura di 'sta minchia. Purtroppo direi.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Ma perché arrabbiarsi? è una cosa che funziona per tanti.
Ci avete provato? provateci. Ci avete provato e non ha funzionato? cercate altre soluzioni più adatte a voi. State bene in casa? buon per voi ma non attaccate a chi gli fa bene. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Quindi cosa bisogna dire? Non lo so, io ho detto quello che pensavo fosse meglio dire, così come ognuno ha fatto. Accettare che l'altro stia male in una situazione invece di negarlo ("no no invece fa bene a tutti , a me fa bene a quell'altro fa bene e lo dice pure la scienza" ...e se io sono stato male cosa sono, un marziano, l'ultima delle merde?) non significa mica consigliargli di recludersi. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Però è anche vero che spesso abbiamo l'interruttore del malessere malsettato, e su alcune attività bisogna un po' insistere prima di trovare giovamento. In questi casi il malessere è funzionale al processo di miglioramento, e quindi ci sta riconoscerlo, accettarlo, ma non è necessariamente giusto rifugiarsi in esso e usarlo come scusa più o meno giusta per non fare attività che sono risapute fare bene.
Pure quando ho iniziato a passarmi il filo interdentale mi facevano male le gengive. Il punto focale della discussione imho è che l'OP ha usato uno strumento sbagliato (la camminata) per cercare di curare un senso di solitudine (non ho parlato con nessuno), e quindi ti credo che ci è rimasto male. Qualcuno forse gli ha messo in testa aspettative irrealistiche, tipo "va' fuori e conosci gente", mentre la camminata è da considerarsi un semplice esercizio fisico, il cui giovamento si vede nel medio termine. Sono stato lunghi periodi isolato senza neanche camminare e il mio fiato si era ridotto ai minimi storici. Camminare mi ha aiutato in questo. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Beh dai pensavo peggio.
Comunque ooooh ti ho detto di andare nel topic dei professori che è più bello di questo |
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Io ci vado anzitutto per non passare la vita a guardare i muri di casa. E poi per rendermi conto c'è vita anche là fuori, che c'è della bellezza, dove non è tutto ansia da confronto e frustrazioni. Sembra una cazzata, mi rendo conto. Sembra. Oh parlo per me eh, prima che qualcuno si arrabbi. |
Secondo me in questi campi non c'è una soluzione o qualcosa che ha un effetto significativo per chi la prova che vale per tutti, in genere non sono il tipo che dà consigli su questioni psicologiche, anche perché so benissimo che io per primo rifiuto quelli altrui anche se tendenzialmente sarebbero ragionevoli. Come detto, in certe situazioni mi chiudo in casa anch'io. Però in altri casi fare certe azioni mi aiuta e lo dico più che altro perché si tende a generalizzare anche nell'altro senso (con affermazioni tipo "a chi ha questo problema non può aiutare in nessun modo fare questa cosa"), o semplicemente perché, non avendo di suggerimenti convincenti, mi limito a raccontare l'esperienza personale anche per uscire un po' dalla noia.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Non so dirlo in modo più semplice di così e se non viene compreso pazienza, me ne faccio una ragione. Ma prima farò un esempio: se sono triste e frustrato perché ci ho provato con una ragazza e mi ha dato piccche, come posso sentirmi se mi rispondono "io invece quando ci provo ci stanno sempre" "per trovartela devi provarci, perché tutti da che mondo é mondo se la trovano provandoci, è provato scientificamente che se ci provi ti fidanzi"? La mia frustrazione di appena duepiccato passa? O è meglio dire che può capitare di esser rifiutati e di starci male, che è successo ad altri, che é una sensazione comprensibile? Magari senza che per forza si tragga la conclusione che allora nessuno deve mai provarci nella vita (= chiudersi in casa a fissare il soffitto). |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Lo so che è brutto, purtroppo non ci si può aspettare che un estraneo si avvicini e ti rivolga la parola, ma almeno sei uscito, non è che puoi morire in casa. Fatti forza siamo tutti con te
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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se una persona mi chiede perché dovrebbe uscire di casa preferisco offrirgli mille motivi, con tutti i miei limiti, piuttosto che dirgli: sì bravo rimani dentro casa perché fuori esiste un mondo brutto, anzi fatti chiudere dentro una bara in camera tua così risolvi tutti i problemi. Inoltre qui nessuno ha offeso i diritti di nessuno anche perché non stiamo parlando di diritti, non è questo il tema. Non dimentichiamoci che la maggior parte delle persone, fobiche o meno, una volta superata l'età minorile saranno costretti a uscire di casa per guadagnarsi da vivere quindi avere una casa e mangiare, non si tratta di uscire per fare sesso o andare al cinema. Una persona che non riceve sussidi/pensioni, non è ricca di famiglia, ovvero la maggior parte delle persone che vivono su questo pianeta, sarà obbligata a uscire di casa indipendentemente da suoi problemi, anche se sta male, anche se preferirebbe starsene sul divano, perché la conseguenza sarebbe solo una: oltre ai problemi psicologici si troverebbe con problemi gravi di carattere pratico tipo morire di fame in mezzo alla strada. Non sottovalutiamo la necessità di guadagnare soldi per campare perché questa società è così che funziona. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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p.s. insiemealvento sei proprio una brutta persona, priva di empatia e sansibbbilità |
Pur essendo leggermente migliorata la sitazione rispetto a qualche mese fa, quando non volevo vedere anima viva, mi è rimasto quel fastidioso problema:
Quando cominciano ad esserci più di 4 persone intorno al tavolo il mio disagio comincia a salire, non riesco a stare dietro alle battute e alla bolgia e comincio a zittirmi. Figurarsi entrare nel baretto malfamato bolognese in zona Pilastro e gridare: "hey vez, briscolina ?" Mi immagino il vecio imbrescato con la coppola e le carte nascoste sotto la manica che mi guarda malissimo. Ma manco morto ci entrerei.. forse solo da ubriaco perchè mi hano fatto l'indeterminato e non connetto più con la cabeza... Dicono che una camminata solitaria in un paesaggio innevato migliori l'umore, mah.. Può anche essere, peccato che qua a Bologna non nevichi decentemente da 6/7 anni, quindi non posso manco testare se sia una boiata zen o meno. |
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