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anahí 11-01-2023 15:13

Adesso propongo che questa discussione diventi un dibattito "il socialismo ha fallito!" vs "ma quello non era vero socialismo!", perché sono sempre costruttivi e nessuno si arrabbia
Scherzo dai dopo scrivo cose serie

Angus 11-01-2023 16:38

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2798805)
Io sono portato a pensare che la pressione sociale interna ai gruppi tenda a calare superati i 20 anni.
Mi sembra una dinamica che c'è ma che si supera.

Ricordo quelle sensazioni di grande appartenenza, di riconoscimento nei ruoli, ma personalmente le vedo come una cosa così vecchia come se stessi pensando a dei fossili di dinosauro.

Esistono molti gruppi di appartenenza al giorno d'oggi? a me sembra che la società sia totalmente disgregata, ognuno pensa a sistemare il proprio cancello, a tagliare l'erba, a cambiare macchina, a iscrivere il bambino all'asilo dove il tema sarà quello di lasciarlo a casa perché c'è il raffreddore che gira.

Sembra così anche a me. Credo però che tale disgregazione sia indice di un particolare tipo di appartenenza, che detta un modo di vivere disimpegnato (impegnato nel disimpegno, se si capisce cosa intendo) e in fondo sminuente, in cui il valore e il potere del singolo individuo vengono meno. Mi ricordo un commento di Pasolini su molti uomini delle borgate romane del suo tempo: privi del potere economico che consente l'accesso al mondo degli adulti, restavano bambini, privi di impegno e responsabilità. Oggi succede un po' la stessa cosa in modo più generalizzato, i bambini sono in versione autosufficiente/individualista e la causa non è lo scarso potere economico.

Levin 11-01-2023 17:17

Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2798503)
TL;DR Voi come fate a conciliare i bisogni di appartenenza ad un gruppo e quello di indipendenza? Quanto la sentite la tensione tra queste due cose? Io molto. Inoltre: puo' esistere una societa' libera, se l'appartenenza alla societa' stessa e' una forma di autorita' sulle persone?

I timidi e i fobici hanno spesso problemi con l'autorità, in ogni sua forma (tipo di gli insegnanti, i superiori al lavoro, le forze dell'ordine eccetera). Sarebbe spesso una conseguenza dell'avere avuto una figura genitoriale, più spesso il padre ma anche la madre, autoritaria.
Al di là di questa considerazione, ovviamente in una società di persone ci devono essere delle regole, l'alternativa anarchica è utopica. Quello che rende una società libera è che queste regole non siano imposte da una autorità non rappresentativa (o non più rappresentativa) della maggioranza degli individui. L'alternativa è chiamarsi fuori dal gruppo ma questo è veramente poco premiante.
Comunque anche le regole sono parte della cultura di un gruppo, l'elemento identitario che distingue noi da loro. Il problema dello straniamento può anche nascere quando si entra a fare parte di sottoculture, mi viene in mente quella aziendale o universitaria dove c'è un forte senso identitario.
Comunque la mia risposta alla domanda è: male, ma non per una questione ideologica, ma di disadattamento sociale.

Winston_Smith 11-01-2023 17:22

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2798503)
Mi e' capitato di essere in un gruppo estremamente unito. Studiavamo tutti un argomento molto di nicchia e con molta passione e intensita'. Qui sentivo un senso di appartenenza fortissimo. Era molto bello, sentivi davvero di non essere mai sola e tutti c'erano per tutti. Ma e' innegabile che quel periodo avevo perso me stessa (ero in vacanza da me stessa?). In quel periodo io coincidevo con il mio ruolo in quel gruppo. Finito quel periodo della mia vita tornai ad essere me stessa, e molto piu' sola.

Per il momento non mi sento di argomentare altro, ma volevo sottolineare questo passaggio che mi ha colpito. In un contesto del genere mi sentirei tutt'altro che perso, anzi i brevi periodi in cui mi sono sentito più realizzato (parolone, diciamo meno disadattato) sul piano sociale sono stati quelli in cui le circostanze erano più simili a quelle che portano alla formazione di gruppi del genere. Ma purtroppo la grandissima maggioranza delle persone non ha tra gli obiettivi della vita quello di mantenere stabilmente condizioni del genere, e per un motivo o per l'altro nessuna dura col tempo. Peccato.

cancellato25904 11-01-2023 18:36

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Chomsky a volte le dice talmente grosse che sembra provochi sapendo di mentire su Israele, bisogna vedere di che anno è la discussione e in quale periodo abbia frequentato kibbitzim, sembra una discussione teorica.

I kibbitzim stanno scomparendo, sono comuni dove le persone entrano e escono quando vogliono, non sono mai state tantissime e ora ne restano circa 200, alcune convertite a piccole industrie.

Sono comuni con forte sentimento ambientalista, non hanno leader ma lavorano per assemblee, in genere il messaggio è vivere con poco e limitare nettamente il consumismo, sono abbastanza simili a comuni anarchiche anche se formate da famiglie e hanno una fortissima componente religiosa.

Chomsky che si definisce anarchico ma lavora per lo stato americano da 70 anni(verrà ricordato come il più grande intellettuale del nostro periodo lo so, ma non è coerente) critica l'autoritarismo di piccole associazioni di contadini, che fanno scelta libera di tornare a una società meno inquinante, è talmente strana per lui questa critica che o ha frequentato un kibbutz e ha trovato un tale dispotismo o sta parlando di realtà che non conosce.

È pieno di video e documentari su kibbitzim mai visto niente che supporta le sue critiche.

cancellato25904 11-01-2023 18:41

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2798827)
Voi parlate di Kibbutz (grande la citazione da Fantozzi! ) ma secondo me non occorre andare tanto lontano: mutatis mutandis i condomìni sono i nostri Kibbutz occidentali.

Che fesseria, i condomini lavorano tutti insieme ? :interrogativo:

Nei kibbitzim le persone vivono in casette separate e lavorano insieme, i condomini vivono insieme e lavorano ogniuno per conto suo.

cancellato25904 11-01-2023 18:45

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2798641)
Mi sa che mi sono un po' persa, ma sono abbastanza fan di queste filosofie di vita.
Volevo solamente aggiungere una cosa. Anche il modello tipo phalanstère ( nella forma originale, non quella rubata dai Nazional socialisti, per intenderci e ovviamente. Il fatto che si chiami falange, non è direttamente legata con il significato che ha assunto il termine nel 1900.
I phalanstère ( falansterio) erano delle specie di comunità utopiche, pensate e teorizzate da C. Fourier ( e un filosofo ) nella metà del 800 dove le persone coesistevano, lavorando anche all'interno di esse. Create per aiutare le popolazione che appartenevano al ceto medio- basso ( ma alla fine ci andavano a finire tutti ). Erano più che altro forme abitative "controcorrente " e si basavano sull'idea di appartenenza di gruppo, condivisione e assenza di autorità.
Ora ricordo un'altra forma simile in Danimarca, ( quella di Charles fourier
era francese ed ha influenzato molto il pensiero americano/ inglese)sempre di quegli anni, ma mi sfugge assolutamente il nome, ma comunque era una comunità simile.
Non esistono fonti che accertano che non ci fosse malessere in queste società autogestite, questo non significa però che non ci fosse. Ma al contrario ci sono parecchi scritti e annotazioni con accenni che invece ne parlano in maniera positiva. Non perfetta ma positiva.

Esistono ancora comuni anarchiche, alcune semi sconosciute, per me rappresentano la società ideale.

Hor 11-01-2023 18:45

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2798911)
I kibbitzim stanno scomparendo

E su questo ci sarebbe da riflettere.
Che io sappia tutte queste forme di comunità che hanno cercato di sganciarsi dal "sistema" (uso la parola per intenderci, di solito come parola non mi piace molto) hanno sempre avuto vita abbastanza breve o si sono ridotte solo a pochi elementi, quelli più ferventi, mentre la stragrande maggioranza della popolazione continua a vivere dentro la società com'è costituita attualmente, quella figlia della rivoluzione industriale, dello Stato sociale mischiato con forme più o meno ampie a seconda dei paesi di liberismo economico.
Perché queste alternative delle piccole comunità non sono mai riuscite a essere appetibili alla grande massa? E prima che qualcuno lo dica, per me non valgono "spiegazioni" tipo "le masse sono stordite dalla propaganda consumista!!!11unouno".

cancellato25904 11-01-2023 18:54

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2798915)
E su questo ci sarebbe da riflettere.
Che io sappia tutte queste forme di comunità che hanno cercato di sganciarsi dal "sistema" (uso la parola per intenderci, di solito come parola non mi piace molto) hanno sempre avuto vita abbastanza breve o si sono ridotte solo a pochi elementi, quelli più ferventi, mentre la stragrande maggioranza della popolazione continua a vivere dentro la società com'è costituita attualmente, quella figlia della rivoluzione industriale, dello Stato sociale mischiato con forme più o meno ampie a seconda dei paesi di liberismo economico.
Perché queste alternative delle piccole comunità non sono mai riuscite a essere appetibili alla grande massa? E prima che qualcuno lo dica, per me non valgono "spiegazioni" tipo "le masse sono stordite dalla propaganda consumista!!!11unouno".

Sono comuni che nascono con lo scopo di fare diventare vivibili zone desertiche, decenni prima della nascita del nuovo stato di Israele, quindi visto lo sviluppo dell'agricoltura, visto la assegnazione ufficiale di uno stato autonomo, le premesse sono cascate.

Gli Israeliani non sono poi diversi dagli altri, non vogliono vivere in comuni con poca tecnologia e lontananza dalla civiltà, non vogliono risparmiare e pensare al clima, di specifico è venuta a mancare la componente sionista, lo stato è più comodo perché guida nelle scelte.

Teal 11-01-2023 19:05

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2798911)
Chomsky che si definisce anarchico ma lavora per lo stato americano da 70 anni(verrà ricordato come il più grande intellettuale del nostro periodo lo so, ma non è coerente)

:pensando::pensando:non ha sempre insegnato al MIT, che é un’università privata?
Ma fosse anche stata pubblica, non ci vedrei contraddizione, almeno non mi pare

cancellato25904 11-01-2023 19:15

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2798926)
:pensando::pensando:non ha sempre insegnato al MIT, che é un’università privata?
Ma fosse anche stata pubblica, non ci vedrei contraddizione, almeno non mi pare

Ero convinto fosse una università statale :o

La contraddizione ce la vedo in un anarchico che ritiene dispotiche libere associazioni di cittadini.

Teal 11-01-2023 19:19

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2798933)
Ero convinto fosse una università statale :o

La contraddizione ce la vedo in un anarchico che ritiene dispotiche libere associazioni di cittadini.

Ah ok, mi sembrava che rilevassi una contraddizione tra il suo pensiero e il suo lavoro, o meglio, il suo datore di lavoro. Chiarito.

cancellato25904 11-01-2023 19:33

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2798937)
Ah ok, mi sembrava che rilevassi una contraddizione tra il suo pensiero e il suo lavoro, o meglio, il suo datore di lavoro. Chiarito.

È ambiguo, critica costantemente i governi USA ma poi deve ammettere che la libertà di pensiero che ha lì è un caso unico, per me de facto non è un anarchico, verrà ricordato come la coscienza critica della nazione ma per i miei gusti anche troppo critica, e su Israele ragiona troppo teoricamente, grande pensatore ma poco realista.

anahí 11-01-2023 19:51

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
No, ma guardate che Chomsky in quel brano era entusiasta dei kibbutz. Raccontava anche di aver considerato l'idea di rimanerci. Non ho trovato online il brano purtroppo

cancellato25904 11-01-2023 19:54

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2798960)
No, ma guardate che Chomsky in quel brano era entusiasta dei kibbutz. Raccontava anche di aver considerato l'idea di rimanerci. Non ho trovato online il brano purtroppo

Ho riletto il primo messaggio, avevo collegato due periodi distinti sull'autorità avevo interpretato male scusami.

Eh infatti mi sembrava troppo equivoca come critica.

cuginosmorfio 11-01-2023 20:44

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2798912)
Che fesseria, i condomini lavorano tutti insieme ? :interrogativo:

Nei kibbitzim le persone vivono in casette separate e lavorano insieme, i condomini vivono insieme e lavorano ogniuno per conto suo.

infatti ho detto "fatti i debiti mutamenti". Rispondevo -più che al mondo Kibbutz in toto- alle domande su appartenenza a gruppi ed individualità, come conciliarli e quanto si subiscono.

il condominio ti fa essere individuale nel tuo loculo (fino ad un certo punto) ma non puoi eludere dalla collettività condominiale; inoltre si creano spesso rapporti di potere di (uno o un gruppo) sugli altri abitanti.

poi se lo chiedi a me, la libertà non esiste; quella individuale è percepita più che concreta.Non capisco il concetto di "società libera". I gruppi esistono finché hanno uno scopo: terminato quello, si torna ad essere sconosciuti (per la maggior parte dei componenti).

Da'at 11-01-2023 20:54

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2798831)
Vabbè ma per esempio anche le visualizzazioni dei video di youtube seguono la distr di Pareto, ma se per qualche ragione ci fosse un altro YouTube (redistribyoutube?) con un algoritmo che consiglia i video con meno visualizzazioni e shadowbanna pesantemente quelli che ne hanno troppe mica sarebbe così. Non è scritto nella natura del guardare video ma è una proprietà dell'algoritmo

Ma questo dimostra che devi cambiare l'algorimo per ovviare alle distorsioni paretiane, non che esse non avvengano naturalmente. Ipotizza che tutti i video avessero la medesima visibilità: comunque si creerebbe una gerarchia di video più visti e video meno visti.
Peraltro non è che la natura non usi i suoi algoritmi per far accadere le cose.

Il punto è che è un fenomeno emergente ed emergerà sempre.

Per rispondere poi alla tua domanda:

Quote:

Voi come fate a conciliare i bisogni di appartenenza ad un gruppo e quello di indipendenza? Quanto la sentite la tensione tra queste due cose? Io molto. Inoltre: puo' esistere una societa' libera, se l'appartenenza alla societa' stessa e' una forma di autorita' sulle persone?
La tensione la sento quando non sono allineato agli obiettivi del gruppo, e di solito ciò avviene o quando c'è un gap tra autorità e competenza o quando il gap è tra me e la competenza richiesta nel gruppo.
Penso che una società libera può esistere fino a un certo punto, giacché a un certo punto la nostra libertà si scontra con l'esigenza di libertà altrui, e a quel punto il compromesso migliore raggiungibile è cercare di far sì che l'autorità sulle persone sia un'autorità competente e non arbitraria, in modo che le esigenze dei membri del gruppo siano considerate e rispettate.

Il sistema in cui viviamo non è malaccio, prevedendo forme di autorità distribuite, indipendenti e in contrapposizione, tali da prevenire nella maggior parte dei casi palesi abusi da parte di una singola autorità.

Non è perfetto, ma finora i tentativi di rivoluzionarlo anziché cambiarlo dall'interno non sono andati nella direzione di un miglioramento.

Blue Sky 11-01-2023 21:05

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2798869)
Sembra così anche a me. Credo però che tale disgregazione sia indice di un particolare tipo di appartenenza, che detta un modo di vivere disimpegnato (impegnato nel disimpegno, se si capisce cosa intendo) e in fondo sminuente, in cui il valore e il potere del singolo individuo vengono meno. Mi ricordo un commento di Pasolini su molti uomini delle borgate romane del suo tempo: privi del potere economico che consente l'accesso al mondo degli adulti, restavano bambini, privi di impegno e responsabilità. Oggi succede un po' la stessa cosa in modo più generalizzato, i bambini sono in versione autosufficiente/individualista e la causa non è lo scarso potere economico.

Grazie per lo spunto, che mi trova d'accordo.
Direi che a quel punto la spinta aggregatrice (uniformante i comportamenti) è su una dimensione più ampia di quella che invece è il gruppo ristretto sociale, il clan. E' il clan che non esiste più, e l'uomo in fondo si è evoluto vivendo in branchi, quindi questa mancanza potrebbe destare qualche sconquasso sotterraneo.

CongaBlicoti_96 11-01-2023 21:48

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2798714)
Quell'esperienza sembra interessante, com'era concretamente?. Comunque anche io trovo Bakunin molto in linea con miei principi a cui credo molto in profondità e prepolitici quindi mi ispira molto. Ma ancora non ho mai letto niente di suo direttamente
Alcune persone che hai citato non le conosco però mi incuriosisce, li cercherò

Se ti posso consigliari alcuni testi abbastanza chiari ed esplicativi del suo pensiero e l'evoluzione dello stesso nel corso della sua vita, ti direi sicuramente "La libertà degli uguali " e il classicone "Dio e lo stato ". Il secondo è un po' pesante eh, ma non c'è bisogno di leggerselo tutto di colpo, poichè è fondamentalmente una miscellanea sul movimento di fine 800. Il invece è più scorrevole. Gli "altri", sono filosofi contemporanei a lui, anche abbastanza conosciuti.
Comunque nel concreto è stata un esperienza di 14 giorni. Era un ritiro organizzato, concentrato sulla spiritualità, hygges stuff e l'allontanamento da ambienti caotici. Non so cosa vuoi sapere? Io sono entrata in un gruppo misto e ad un livello base. Per livello base intendo che noi essendo ospiti principianti e li più che altro lì per curiosità, avevamo attività da fare veramente molto semplici. Meditazione, yoga, trekking, freemoviment e robe di questo genere. Alla fine è stato interessante perchè ci si ferma per un attimo ad ascoltarsi, proprio perchè oltre a quello, non c'è molto altro da fare . Non esistono distrazioni oggettive quando fai quei ritiri, proprio perchè non avendo a disposizione dispositivi o tentazioni "tossiche", sei in qualche modo costretto ad interfacciarti prima con gli altri e poi con te stesso.
Si mangiava molto poco, e solo a determinati orari e sempre insieme. Quella era l'unica cosa che mi aveva dato appena fastidio, ma per il resto si viveva in completa armonia con l'ambiente e gli altri.
Da quel che so la stessa associazione organizza spiritual retreat anche più estremi. Ma purtroppo per partecipare bisogna aver compiuto 21 anni e devi avere una certa esperienza alle spalle. Quelli sono fighi perché in teoria alla fine del percorso (credo che ci fossero da 1m a 3m in estate ) dovresti rggiungere un livello di consapevolezza e serenità interiore molto alta. Tanto che molte persone che hanno provato questi percorsi parlano di ascetismo.
Ora. Io sono una curiosa e tendenzialmente possibilista, ma sconsiglio questo genere di attività se non si è sicuri del tutto. Ho conoscenti che sono completamente in fissa con questo genere d' esperienze e che hanno avuto risultati positivi. Ma è sempre meglio stare molto attenti e controllare che queste associazioni siano legali e agiscono in maniera etica. Molte dicono di fare enlightenment intensive and retreats quando in realtà non sanno nemmeno loro cosa stiano facendo e fanno fondamentalment spendere dei soldi a vuoto. Es:Ti aspetti di andare a fare un' esperienza all'insegna dell' introspezione attiva, studiando e praticando Dzogchen ( per dire eh, questa è una scuola più induista, ma comunque in genere le filosofie spaziano tra quelle della cultura Indo-asiatiche e relig. Politeiste a quelle Mono) e invece arrivi e c'è l'operatore che oltre a fare yoga non fa altro. Questa è una truffa, anche molto comune. Proprio perché per fare determinati esercizi ed insegnare determinate tecniche, bisogna avere una preparazione molto alta. se qualcuno si sente male devono essere in grado di intervenire prontamente ed essere in grado di gestire.

Oppure ci sono i casi in cui pensi di entrare in un raduno semplice o d'illuminazione e ti ritrovi in gruppi che ricordano molto le sette. E in questi casi, forse è meglio farsi truffare e fare un saluto al sole in più per intenderci.
Ora non voglio fare del terrorismo, anche perchè non so nemmeno se è il caso di citare determinate cose, ma alla fine non sono questioni ed eventi sconosciuti. Ma in sintesi. Il rischio di trovarti in mezzo a dei matti, arruolatoti e reclutatori vari. Quindi insomma è implicito che se non si vuole rischiare, tanta ricerca preventiva e consapevolezza che bisogna tirare fuori un po' di spiccioli dal portafoglio. Ma se si trova il gruppo giusto, ne vale a pena e secondo me tu anahi ( come altri) potresti sicuramente giovarne.

Ah io l'ho fatto in Italia, ma se si ha la possibilità e un minimo di conoscenza della lingua (che è facilissima da imparare se si para italiano, quindi poche scuse:mrgreen:) i ritiri migliori li fanno in Sud America,India, Australia e sorprendentemente anche in centro Europa:nonso:
Anche in quelli asiatici, dicono che siano molto piacevoli, ma girarono attorno ad una filosofia un po' differente e normalmente sono più incentrati sulla solitudine.

Edit assolutamente necessario: Mi vergogno perchè mi rendo conto che oltre a essere prolissa, scrivo talmente male che il fraintendimento è scontato, quasi inevitabile :(.
discorso lingua : Per facile da imparare intendevo ovviamente lo spagnolo. Lo dico, che non vorrei che passase che faccio la slendida poliglotta, assolutamente ingiustificata. Non so' nemmeno una parola di Indiano o Arabo...e Cinese.

Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2798914)
Esistono ancora comuni anarchiche, alcune semi sconosciute, per me rappresentano la società ideale.

Certo. Poche, ma qualcuna sopravvive. Non so serispecchia in toto la mia idea di società ideale. Mi ritrovo sicuramente in alcuni dei valori promulgati dalla "dottrina" anarchica, ma credo che sarebbe utopistico pensare di poterla utilizzare su larga scala e quindi in più contesti.
È una bella idea, volendo anche realizzabile. Ma difficilmente applicabile concretamente considerando le circostanze..

Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2798915)
Perché queste alternative delle piccole comunità non sono mai riuscite a essere appetibili alla grande massa? E prima che qualcuno lo dica, per me non valgono "spiegazioni" tipo "le masse sono stordite dalla propaganda consumista!!!11unouno".

Non ricordo precisamente, ma se non sbaglio, avevo parlato di questo appunto con te qui sul forum , in una discussione random. O forse, mi sbaglio. Beh comunque è la stessa cosa che mi domando anch'io tutte le volte che mi imbatto e rifletto su questo tipo di società.
A volte cerco di rispondere, andando ancora più a ritroso della rivoluzione industriale (la1) , anche perchè è vero che fondamentalmente è una questione legata all'aspetto socio-culturale ed economico. Ma una componente biologica e quindi intrinsecamente inestirpabile in noi. Nel senso più affettuoso eh, non per forza sinonimo si prevaricazione e/o autorità. Alla fine, anche nel mondo animale queste realtà sono molto rare (?). Probabilmente quelle che avvengono sono cause evoluzionistiche e quindi non dipendenti dall'organizzazione gerarchica nel branco, bensì nella specie.
Non so se sono riuscita a spiegarmi, comunque credo che molto dipenda da questo fattore e poi ci sia l'aspetto/meccanismo sopravvivenza - mantenimento-potere.

cancellato25904 11-01-2023 22:24

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2799019)
Se ti posso consigliari alcuni testi abbastanza chiari ed esplicativi del suo pensiero e l'evoluzione dello stesso nel corso della sua vita, ti direi sicuramente "La libertà degli uguali " e il classicone "Dio e lo stato ". Il secondo è un po' pesante eh, ma non c'è bisogno di leggerselo tutto di colpo, poichè è fondamentalmente una miscellanea sul movimento di fine 800. Il invece è più scorrevole. Gli "altri", sono filosofi contemporanei a lui, anche abbastanza conosciuti.
Comunque nel concreto è stata un esperienza di 14 giorni. Era un ritiro organizzato, concentrato sulla spiritualità, hygges stuff e l'allontanamento da ambienti caotici. Non so cosa vuoi sapere? Io sono entrata in un gruppo misto e ad un livello base. Per livello base intendo che noi essendo ospiti principianti e li più che altro lì per curiosità, avevamo attività da fare veramente molto semplici. Meditazione, yoga, trekking, freemoviment e robe di questo genere. Alla fine è stato interessante perchè ci si ferma per un attimo ad ascoltarsi, proprio perchè oltre a quello, non c'è molto altro da fare . Non esistono distrazioni oggettive quando fai quei ritiri, proprio perchè non avendo a disposizione dispositivi o tentazioni "tossiche", sei in qualche modo costretto ad interfacciarti prima con gli altri e poi con te stesso.
Si mangiava molto poco, e solo a determinati orari e sempre insieme. Quella era l'unica cosa che mi aveva dato appena fastidio, ma per il resto si viveva in completa armonia con l'ambiente e gli altri.
Da quel che so la stessa associazione organizza spiritual retreat anche più estremi. Ma purtroppo per partecipare bisogna aver compiuto 21 anni e devi avere una certa esperienza alle spalle. Quelli sono fighi perché in teoria alla fine del percorso (credo che ci fossero da 1m a 3m in estate ) dovresti rggiungere un livello di consapevolezza e serenità interiore molto alta. Tanto che molte persone che hanno provato questi percorsi parlano di ascetismo.
Ora. Io sono una curiosa e tendenzialmente possibilista, ma sconsiglio questo genere di attività se non si è sicuri del tutto. Ho conoscenti che sono completamente in fissa con questo genere d' esperienze e che hanno avuto risultati positivi. Ma è sempre meglio stare molto attenti e controllare che queste associazioni siano legali e agiscono in maniera etica. Molte dicono di fare enlightenment intensive and retreats quando in realtà non sanno nemmeno loro cosa stiano facendo e fanno fondamentalment spendere dei soldi a vuoto. Es:Ti aspetti di andare a fare un' esperienza all'insegna dell' introspezione attiva, studiando e praticando Dzogchen ( per dire eh, questa è una scuola più induista, ma comunque in genere le filosofie spaziano tra quelle della cultura Indo-asiatiche e relig. Politeiste a quelle Mono) e invece arrivi e c'è l'operatore che oltre a fare yoga non fa altro. Questa è una truffa, anche molto comune. Proprio perché per fare determinati esercizi ed insegnare determinate tecniche, bisogna avere una preparazione molto alta. se qualcuno si sente male devono essere in grado di intervenire prontamente ed essere in grado di gestire.

Oppure ci sono i casi in cui pensi di entrare in un raduno semplice o d'illuminazione e ti ritrovi in gruppi che ricordano molto le sette. E in questi casi, forse è meglio farsi truffare e fare un saluto al sole in più per intenderci.
Ora non voglio fare del terrorismo, anche perchè non so nemmeno se è il caso di citare determinate cose, ma alla fine non sono questioni ed eventi sconosciuti. Ma in sintesi. Il rischio di trovarti in mezzo a dei matti, arruolatoti e reclutatori vari. Quindi insomma è implicito che se non si vuole rischiare, tanta ricerca preventiva e consapevolezza che bisogna tirare fuori un po' di spiccioli dal portafoglio. Ma se si trova il gruppo giusto, ne vale a pena e secondo me tu anahi ( come altri) potresti sicuramente giovarne.

Ah io l'ho fatto in Italia, ma se si ha la possibilità e un minimo di conoscenza della lingua (che è facilissima da imparare se si para italiano, quindi poche scuse:mrgreen:) i ritiri migliori li fanno in Sud America,India, Australia e sorprendentemente anche in centro Europa:nonso:
Anche in quelli asiatici, dicono che siano molto piacevoli, ma girarono attorno ad una filosofia un po' differente e normalmente sono più incentrati sulla solitudine.

Edit assolutamente necessario: Mi vergogno perchè mi rendo conto che oltre a essere prolissa, scrivo talmente male che il fraintendimento è scontato, quasi inevitabile :(.
discorso lingua : Per facile da imparare intendevo ovviamente lo spagnolo. Lo dico, che non vorrei che passase che faccio la slendida poliglotta, assolutamente ingiustificata. Non so' nemmeno una parola di Indiano o Arabo...e Cinese.


Certo. Poche, ma qualcuna sopravvive. Non so serispecchia in toto la mia idea di società ideale. Mi ritrovo sicuramente in alcuni dei valori promulgati dalla "dottrina" anarchica, ma credo che sarebbe utopistico pensare di poterla utilizzare su larga scala e quindi in più contesti.
È una bella idea, volendo anche realizzabile. Ma difficilmente applicabile concretamente considerando le circostanze..



Non ricordo precisamente, ma se non sbaglio, avevo parlato di questo appunto con te qui sul forum , in una discussione random. O forse, mi sbaglio. Beh comunque è la stessa cosa che mi domando anch'io tutte le volte che mi imbatto e rifletto su questo tipo di società.
A volte cerco di rispondere, andando ancora più a ritroso della rivoluzione industriale (la1) , anche perchè è vero che fondamentalmente è una questione legata all'aspetto socio-culturale ed economico. Ma una componente biologica e quindi intrinsecamente inestirpabile in noi. Nel senso più affettuoso eh, non per forza sinonimo si prevaricazione e/o autorità. Alla fine, anche nel mondo animale queste realtà sono molto rare (?). Probabilmente quelle che avvengono sono cause evoluzionistiche e quindi non dipendenti dall'organizzazione gerarchica nel branco, bensì nella specie.
Non so se sono riuscita a spiegarmi, comunque credo che molto dipenda da questo fattore e poi ci sia l'aspetto/meccanismo sopravvivenza - mantenimento-potere.

L'anarchia secondo me non si può imporre, funziona solo se è una libera scelta, per testi di teoria anarchica consiglio l unico e la sua proprietà di Max Stirner, ecco qualche idea.


Per chi volesse leggere Bakunin faccia attenzione che l'opera più criticata, il catechismo del rivoluzionario, non fu scritta da lui ma da Necaev, il padre dei nichilisti e del terrorismo rivoluzionario in Russia, fu descritto nei demoni di Dostoevskij col personaggio di Verchovenskij.

cancellato25904 12-01-2023 00:01

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 

anahí 12-01-2023 10:10

Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2799019)
...

Grazie della risposta! Sì Bakunin ce l'ho in lista d'attesa, adesso sono nel periodo Chomsky, poi stavo anche leggendo un libro su visione marxista dell'economia che ho interrotto per Chomsky ma secondo me dopo questi due ci starebbe bene il compagno Bakunin

Io ho fatto un'esperienza abbastanza simile credo, era un ritiro di meditazione, stavi lì 10 giorni e meditavi varie ore al giorno, e il resto era simile a come descrivi, non potevi avere cellulari internet libri etc. Ah era ad offerta libera poi. È stato bello (ci sono andata due volte), poi in quei contesti conosci anche gente interessante di solito. Però sì anche io ci vado super cauta con queste cose, adesso faccio parte di una csa (comunità a sostegno dell'agricoltura). Per farla brevissima, ci sono due agricoltori e vari partecipanti, si decide in delle assemblee il piano di coltivazione, si stima il prezzo considerando lo stipendio degli agricoltori, e poi ognuno mette quanti soldi può finché non si arriva alla quota,ogni settimana vengono poi distribuite le verdure ai partecipanti). Anche quello è un piccolo esempio di economia pianificata dal basso. Comunque è un ambiente con vibes un po' simili, è un progetto molto valido senz'altro, ma apunto volevo dire ogni tanto qualche membro sponsorizza cose che sembrano un po' fishy.

CongaBlicoti_96 12-01-2023 19:38

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
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Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2799037)
L'anarchia secondo me non si può imporre, funziona solo se è una libera scelta, per testi di teoria anarchica consiglio l unico e la sua proprietà di Max Stirner, ecco qualche idea.



Per chi volesse leggere Bakunin faccia attenzione che l'opera più criticata, il catechismo del rivoluzionario, non fu scritta da lui ma da Necaev, il padre dei nichilisti e del terrorismo rivoluzionario in Russia, fu descritto nei demoni di Dostoevskij col personaggio di Verchovenskij.

Beh ma qui tu mi stai citando proprio uno dei maestri assoluti.:riverenza:
Chiaramente tutto quello che ha ispirato il pensiero Anarco- Comunista ( anche solo in parte).
Necaev non lo conosco, ma conosco l'opera.

Cosa ne pensi di Verchovenskij come personaggio ? Ed eventualmente come persona ?

Cercando di farti influenzare il meno possibile dall'autore (in questo caso sono pure due, quindi immagina la perfidia :ridacchiare:).
Se fosse una persona che opinioni avresti di esso/a?

CongaBlicoti_96 12-01-2023 20:00

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
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Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2799148)
Grazie della risposta! Sì Bakunin ce l'ho in lista d'attesa, adesso sono nel periodo Chomsky, poi stavo anche leggendo un libro su visione marxista dell'economia che ho interrotto per Chomsky ma secondo me dopo questi due ci starebbe bene il compagno Bakunin

Io ho fatto un'esperienza abbastanza simile credo, era un ritiro di meditazione, stavi lì 10 giorni e meditavi varie ore al giorno, e il resto era simile a come descrivi, non potevi avere cellulari internet libri etc. Ah era ad offerta libera poi. È stato bello (ci sono andata due volte), poi in quei contesti conosci anche gente interessante di solito. Però sì anche io ci vado super cauta con queste cose, adesso faccio parte di una csa (comunità a sostegno dell'agricoltura). Per farla brevissima, ci sono due agricoltori e vari partecipanti, si decide in delle assemblee il piano di coltivazione, si stima il prezzo considerando lo stipendio degli agricoltori, e poi ognuno mette quanti soldi può finché non si arriva alla quota,ogni settimana vengono poi distribuite le verdure ai partecipanti). Anche quello è un piccolo esempio di economia pianificata dal basso. Comunque è un ambiente con vibes un po' simili, è un progetto molto valido senz'altro, ma apunto volevo dire ogni tanto qualche membro sponsorizza cose che sembrano un po' fishy.

Bello. Eravate un gruppo specifico o era a iscrizione libera? Sembra molto incentrata sull'agricoltura e la coltivazione, quindi ultra rilassante e meditativa.
Cosa ti ha lasciato? oltre che l'esperienza e il conoscere gente intendo.

Ora non voglio esagerare in spiegazioni inutili e interminabili, ma io aspiro ad arrivare a 60/70 anni e vivere poi solo di quell'esperienze. Nel senso che mi piacerebbe una volta arrivata a quell'età, "adagiarmi" a seguire questi stili di vita anche in maniera abbastanza radicale. Anche perché a 60/70 anni , salute permettendo, cosa avrei da perdere ? Nei miei momenti di minima positività penso che sarebbe figo morire consapevole di aver provato il più possibile nel campo delle filosofie ,raduni ed esperienze ascetiche. Invidio e stimo tantissimo quelle persone e che riescono a costruirsi il loro locus amoenus e hanno la possibilità di vivere in questo modo.

cancellato25904 12-01-2023 20:32

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2799353)
Beh ma qui tu mi stai citando proprio uno dei maestri assoluti.:riverenza:
Chiaramente tutto quello che ha ispirato il pensiero Anarco- Comunista ( anche solo in parte).
Necaev non lo conosco, ma conosco l'opera.

Cosa ne pensi di Verchovenskij come personaggio ? Ed eventualmente come persona ?

Cercando di farti influenzare il meno possibile dall'autore (in questo caso sono pure due, quindi immagina la perfidia :ridacchiare:).
Se fosse una persona che opinioni avresti di esso/a?

Commise e fece commettere un omicidio insensato, venne punito in maniera criminale, era un truffatore, Dostoevskij lo dipinge peggio di come fosse, un quadro più realistico lo da Turgenev di cosa siano stati i nichilisti in padri e figli. In ogni caso la narodnaja rasprava fu il padre della narodnaja volja e del movimento socialista rivoluzionario, diviso poi tra esery di destra e sinistra, l'evoluzione da terrorismo a rivoluzionari, l'andata al popolo e il movimento dei narodniki gettarono le basi per la rivoluzione del 1905, escluso il caso Necaev per me diede la giusta semina, il terrorismo rivoluzionario che venne dopo con obiettivi politici è giustificato.

anahí 13-01-2023 17:09

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2799359)
Bello. Eravate un gruppo specifico o era a iscrizione libera? Sembra molto incentrata sull'agricoltura e la coltivazione, quindi ultra rilassante e meditativa.
Cosa ti ha lasciato? oltre che l'esperienza e il conoscere gente intendo.

Ora non voglio esagerare in spiegazioni inutili e interminabili, ma io aspiro ad arrivare a 60/70 anni e vivere poi solo di quell'esperienze. Nel senso che mi piacerebbe una volta arrivata a quell'età, "adagiarmi" a seguire questi stili di vita anche in maniera abbastanza radicale. Anche perché a 60/70 anni , salute permettendo, cosa avrei da perdere ? Nei miei momenti di minima positività penso che sarebbe figo morire consapevole di aver provato il più possibile nel campo delle filosofie ,raduni ed esperienze ascetiche. Invidio e stimo tantissimo quelle persone e che riescono a costruirsi il loro locus amoenus e hanno la possibilità di vivere in questo modo.

Allora il ritiro di meditazione era con persone che vedevi solo durante quei giorni, mentre la csa siamo sempre gli stessi, ci vediamo ogni settimana per la distribuzione delle verdure. Ogni tot mesi ci sono anche assemblee. A me anche piace l'idea di costruirmi un mio modo di vivere invece che seguire cose che mi sembrano imposte

anahí 13-01-2023 17:22

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
I compositori di musica barocca dovevano seguire regole rigidissime. Così come nelle discipline in cui il rigore logico è molto importante la creatività lavora entro binari molto ristretti. Però non necessariamente queste regole sono oppressive. Al contrario possono essere uno stimolo alla creatività.

Si tratta di esistere in gruppi entro le cui regole ci sentiamo stimolati all'espressione autentica, invece che bloccati? Ma senz'altro per trovare un senso di appartenenza così bisogna cercare attivamente. Mi pare proprio che lo standard sia il contrario

Non so se è troppo azzardata l'analogia

anahí 13-01-2023 17:28

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Non è neppure che mi stia così a cuore al momento fare parte di un gruppo, mi va bene mantenere rapporti individuali. Ma penso anche all'appartenenza in senso molto più lato, proprio a livello di individuo e società.

cancellato25904 13-01-2023 17:41

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2799601)
Non è neppure che mi stia così a cuore al momento fare parte di un gruppo, mi va bene mantenere rapporti individuali. Ma penso anche all'appartenenza in senso molto più lato, proprio a livello di individuo e società.

Se il gruppo ha interessi specifici è positivo, i kibbutznikim almeno fino a 40 anni fa avevano ideali religiosi patriottici ecologisti familiari molto forti, molti venivano da esperienze come pogromi shoah leggi razziali etc, molti non potevano andare all'università che per loro era a numero chiuso, è un caso unico di associazione dovuto al fatto di essere reietti, iniziarono le comuni quando Israele non era stata ancora ricostituita, i padri ideologici sono stati Herzen e i bundisti(il BUND era un partito socialista per lavoratori ebrei), il lato religioso era visto come un dato di fatto più che come un legame(la religione ebraica si eredita per nascita non per scelta, veniva visto più come una caratteristica che portava alla persecuzione più che un legame etico, molti fondatori socialisti erano laici).

anahí 14-01-2023 13:46

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2799606)
Se il gruppo ha interessi specifici è positivo, i kibbutznikim almeno fino a 40 anni fa avevano ideali religiosi patriottici ecologisti familiari molto forti, molti venivano da esperienze come pogromi shoah leggi razziali etc, molti non potevano andare all'università che per loro era a numero chiuso, è un caso unico di associazione dovuto al fatto di essere reietti, iniziarono le comuni quando Israele non era stata ancora ricostituita, i padri ideologici sono stati Herzen e i bundisti(il BUND era un partito socialista per lavoratori ebrei), il lato religioso era visto come un dato di fatto più che come un legame(la religione ebraica si eredita per nascita non per scelta, veniva visto più come una caratteristica che portava alla persecuzione più che un legame etico, molti fondatori socialisti erano laici).

Come interpreti la tendenza che molte persone cresciute in kibbutz entrassero poi nell'esercito, ambiente così autoritario? Non è una domanda provocatoria è genuina curiosità

cancellato25904 14-01-2023 13:50

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2800009)
Come interpreti la tendenza che molte persone cresciute in kibbutz entrassero poi nell'esercito, ambiente così autoritario? Non è una domanda provocatoria è genuina curiosità

Tutti in Israele entrano nell'esercito è obbligatorio.

Basta guardare una cartina e vedere quanto è piccolo lo stato e quanti paesi ostili ha intorno che hanno provato a invaderlo fino a 30 anni dopo la sua nascita per capire che è mera sopravvivenza avere un esercito pronto e efficace, è un sentimento che hanno ben radicato tutti i cittadini.

Specifico è obbligatorio il servizio di leva, l'esercito è autoritario(uno dei migliori del mondo per tecnologie) ma ci sono diversi comparti, con diversi accorgimenti per consentire ai religiosi di poter svolgere servizio, e per consentire alle donne di svolgere servizio in zone non a rischio.

anahí 14-01-2023 14:14

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2800012)
Tutti in Israele entrano nell'esercito è obbligatorio.

Basta guardare una cartina e vedere quanto è piccolo lo stato e quanti paesi ostili ha intorno che hanno provato a invaderlo fino a 30 anni dopo la sua nascita per capire che è mera sopravvivenza avere un esercito pronto e efficace, è un sentimento che hanno ben radicato tutti i cittadini.

Specifico è obbligatorio il servizio di leva, l'esercito è autoritario(uno dei migliori del mondo per tecnologie) ma ci sono diversi comparti, con diversi accorgimenti per consentire ai religiosi di poter svolgere servizio, e per consentire alle donne di svolgere servizio in zone non a rischio.

Ok quindi ritieni che sia qualcosa di talmente radicato che anche un'educazione completamente fuori dallo standard non vi influisce molto. A me pareva di aver letto però che chi usciva dai kibbutz era anche più portato della persona media a entrare in esercito (e rimanervi). Comunque ne so molto poco, in caso mi informerò più seriamente

cancellato25904 14-01-2023 14:17

Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2800022)
Ok quindi ritieni che sia qualcosa di talmente radicato che anche un'educazione completamente fuori dallo standard non vi influisce molto. A me pareva di aver letto però che chi usciva dai kibbutz era anche più portato della persona media a entrare in esercito (e rimanervi). Comunque ne so molto poco, in caso mi informerò più seriamente



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