![]() |
Adesso propongo che questa discussione diventi un dibattito "il socialismo ha fallito!" vs "ma quello non era vero socialismo!", perché sono sempre costruttivi e nessuno si arrabbia
Scherzo dai dopo scrivo cose serie |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Quote:
Al di là di questa considerazione, ovviamente in una società di persone ci devono essere delle regole, l'alternativa anarchica è utopica. Quello che rende una società libera è che queste regole non siano imposte da una autorità non rappresentativa (o non più rappresentativa) della maggioranza degli individui. L'alternativa è chiamarsi fuori dal gruppo ma questo è veramente poco premiante. Comunque anche le regole sono parte della cultura di un gruppo, l'elemento identitario che distingue noi da loro. Il problema dello straniamento può anche nascere quando si entra a fare parte di sottoculture, mi viene in mente quella aziendale o universitaria dove c'è un forte senso identitario. Comunque la mia risposta alla domanda è: male, ma non per una questione ideologica, ma di disadattamento sociale. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Chomsky a volte le dice talmente grosse che sembra provochi sapendo di mentire su Israele, bisogna vedere di che anno è la discussione e in quale periodo abbia frequentato kibbitzim, sembra una discussione teorica.
I kibbitzim stanno scomparendo, sono comuni dove le persone entrano e escono quando vogliono, non sono mai state tantissime e ora ne restano circa 200, alcune convertite a piccole industrie. Sono comuni con forte sentimento ambientalista, non hanno leader ma lavorano per assemblee, in genere il messaggio è vivere con poco e limitare nettamente il consumismo, sono abbastanza simili a comuni anarchiche anche se formate da famiglie e hanno una fortissima componente religiosa. Chomsky che si definisce anarchico ma lavora per lo stato americano da 70 anni(verrà ricordato come il più grande intellettuale del nostro periodo lo so, ma non è coerente) critica l'autoritarismo di piccole associazioni di contadini, che fanno scelta libera di tornare a una società meno inquinante, è talmente strana per lui questa critica che o ha frequentato un kibbutz e ha trovato un tale dispotismo o sta parlando di realtà che non conosce. È pieno di video e documentari su kibbitzim mai visto niente che supporta le sue critiche. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Nei kibbitzim le persone vivono in casette separate e lavorano insieme, i condomini vivono insieme e lavorano ogniuno per conto suo. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Che io sappia tutte queste forme di comunità che hanno cercato di sganciarsi dal "sistema" (uso la parola per intenderci, di solito come parola non mi piace molto) hanno sempre avuto vita abbastanza breve o si sono ridotte solo a pochi elementi, quelli più ferventi, mentre la stragrande maggioranza della popolazione continua a vivere dentro la società com'è costituita attualmente, quella figlia della rivoluzione industriale, dello Stato sociale mischiato con forme più o meno ampie a seconda dei paesi di liberismo economico. Perché queste alternative delle piccole comunità non sono mai riuscite a essere appetibili alla grande massa? E prima che qualcuno lo dica, per me non valgono "spiegazioni" tipo "le masse sono stordite dalla propaganda consumista!!!11unouno". |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Gli Israeliani non sono poi diversi dagli altri, non vogliono vivere in comuni con poca tecnologia e lontananza dalla civiltà, non vogliono risparmiare e pensare al clima, di specifico è venuta a mancare la componente sionista, lo stato è più comodo perché guida nelle scelte. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Ma fosse anche stata pubblica, non ci vedrei contraddizione, almeno non mi pare |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
La contraddizione ce la vedo in un anarchico che ritiene dispotiche libere associazioni di cittadini. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
No, ma guardate che Chomsky in quel brano era entusiasta dei kibbutz. Raccontava anche di aver considerato l'idea di rimanerci. Non ho trovato online il brano purtroppo
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Eh infatti mi sembrava troppo equivoca come critica. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
il condominio ti fa essere individuale nel tuo loculo (fino ad un certo punto) ma non puoi eludere dalla collettività condominiale; inoltre si creano spesso rapporti di potere di (uno o un gruppo) sugli altri abitanti. poi se lo chiedi a me, la libertà non esiste; quella individuale è percepita più che concreta.Non capisco il concetto di "società libera". I gruppi esistono finché hanno uno scopo: terminato quello, si torna ad essere sconosciuti (per la maggior parte dei componenti). |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Peraltro non è che la natura non usi i suoi algoritmi per far accadere le cose. Il punto è che è un fenomeno emergente ed emergerà sempre. Per rispondere poi alla tua domanda: Quote:
Penso che una società libera può esistere fino a un certo punto, giacché a un certo punto la nostra libertà si scontra con l'esigenza di libertà altrui, e a quel punto il compromesso migliore raggiungibile è cercare di far sì che l'autorità sulle persone sia un'autorità competente e non arbitraria, in modo che le esigenze dei membri del gruppo siano considerate e rispettate. Il sistema in cui viviamo non è malaccio, prevedendo forme di autorità distribuite, indipendenti e in contrapposizione, tali da prevenire nella maggior parte dei casi palesi abusi da parte di una singola autorità. Non è perfetto, ma finora i tentativi di rivoluzionarlo anziché cambiarlo dall'interno non sono andati nella direzione di un miglioramento. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Direi che a quel punto la spinta aggregatrice (uniformante i comportamenti) è su una dimensione più ampia di quella che invece è il gruppo ristretto sociale, il clan. E' il clan che non esiste più, e l'uomo in fondo si è evoluto vivendo in branchi, quindi questa mancanza potrebbe destare qualche sconquasso sotterraneo. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Comunque nel concreto è stata un esperienza di 14 giorni. Era un ritiro organizzato, concentrato sulla spiritualità, hygges stuff e l'allontanamento da ambienti caotici. Non so cosa vuoi sapere? Io sono entrata in un gruppo misto e ad un livello base. Per livello base intendo che noi essendo ospiti principianti e li più che altro lì per curiosità, avevamo attività da fare veramente molto semplici. Meditazione, yoga, trekking, freemoviment e robe di questo genere. Alla fine è stato interessante perchè ci si ferma per un attimo ad ascoltarsi, proprio perchè oltre a quello, non c'è molto altro da fare . Non esistono distrazioni oggettive quando fai quei ritiri, proprio perchè non avendo a disposizione dispositivi o tentazioni "tossiche", sei in qualche modo costretto ad interfacciarti prima con gli altri e poi con te stesso. Si mangiava molto poco, e solo a determinati orari e sempre insieme. Quella era l'unica cosa che mi aveva dato appena fastidio, ma per il resto si viveva in completa armonia con l'ambiente e gli altri. Da quel che so la stessa associazione organizza spiritual retreat anche più estremi. Ma purtroppo per partecipare bisogna aver compiuto 21 anni e devi avere una certa esperienza alle spalle. Quelli sono fighi perché in teoria alla fine del percorso (credo che ci fossero da 1m a 3m in estate ) dovresti rggiungere un livello di consapevolezza e serenità interiore molto alta. Tanto che molte persone che hanno provato questi percorsi parlano di ascetismo. Ora. Io sono una curiosa e tendenzialmente possibilista, ma sconsiglio questo genere di attività se non si è sicuri del tutto. Ho conoscenti che sono completamente in fissa con questo genere d' esperienze e che hanno avuto risultati positivi. Ma è sempre meglio stare molto attenti e controllare che queste associazioni siano legali e agiscono in maniera etica. Molte dicono di fare enlightenment intensive and retreats quando in realtà non sanno nemmeno loro cosa stiano facendo e fanno fondamentalment spendere dei soldi a vuoto. Es:Ti aspetti di andare a fare un' esperienza all'insegna dell' introspezione attiva, studiando e praticando Dzogchen ( per dire eh, questa è una scuola più induista, ma comunque in genere le filosofie spaziano tra quelle della cultura Indo-asiatiche e relig. Politeiste a quelle Mono) e invece arrivi e c'è l'operatore che oltre a fare yoga non fa altro. Questa è una truffa, anche molto comune. Proprio perché per fare determinati esercizi ed insegnare determinate tecniche, bisogna avere una preparazione molto alta. se qualcuno si sente male devono essere in grado di intervenire prontamente ed essere in grado di gestire. Oppure ci sono i casi in cui pensi di entrare in un raduno semplice o d'illuminazione e ti ritrovi in gruppi che ricordano molto le sette. E in questi casi, forse è meglio farsi truffare e fare un saluto al sole in più per intenderci. Ora non voglio fare del terrorismo, anche perchè non so nemmeno se è il caso di citare determinate cose, ma alla fine non sono questioni ed eventi sconosciuti. Ma in sintesi. Il rischio di trovarti in mezzo a dei matti, arruolatoti e reclutatori vari. Quindi insomma è implicito che se non si vuole rischiare, tanta ricerca preventiva e consapevolezza che bisogna tirare fuori un po' di spiccioli dal portafoglio. Ma se si trova il gruppo giusto, ne vale a pena e secondo me tu anahi ( come altri) potresti sicuramente giovarne. Ah io l'ho fatto in Italia, ma se si ha la possibilità e un minimo di conoscenza della lingua (che è facilissima da imparare se si para italiano, quindi poche scuse:mrgreen:) i ritiri migliori li fanno in Sud America,India, Australia e sorprendentemente anche in centro Europa:nonso: Anche in quelli asiatici, dicono che siano molto piacevoli, ma girarono attorno ad una filosofia un po' differente e normalmente sono più incentrati sulla solitudine. Edit assolutamente necessario: Mi vergogno perchè mi rendo conto che oltre a essere prolissa, scrivo talmente male che il fraintendimento è scontato, quasi inevitabile :(. discorso lingua : Per facile da imparare intendevo ovviamente lo spagnolo. Lo dico, che non vorrei che passase che faccio la slendida poliglotta, assolutamente ingiustificata. Non so' nemmeno una parola di Indiano o Arabo...e Cinese. Quote:
È una bella idea, volendo anche realizzabile. Ma difficilmente applicabile concretamente considerando le circostanze.. Quote:
A volte cerco di rispondere, andando ancora più a ritroso della rivoluzione industriale (la1) , anche perchè è vero che fondamentalmente è una questione legata all'aspetto socio-culturale ed economico. Ma una componente biologica e quindi intrinsecamente inestirpabile in noi. Nel senso più affettuoso eh, non per forza sinonimo si prevaricazione e/o autorità. Alla fine, anche nel mondo animale queste realtà sono molto rare (?). Probabilmente quelle che avvengono sono cause evoluzionistiche e quindi non dipendenti dall'organizzazione gerarchica nel branco, bensì nella specie. Non so se sono riuscita a spiegarmi, comunque credo che molto dipenda da questo fattore e poi ci sia l'aspetto/meccanismo sopravvivenza - mantenimento-potere. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Per chi volesse leggere Bakunin faccia attenzione che l'opera più criticata, il catechismo del rivoluzionario, non fu scritta da lui ma da Necaev, il padre dei nichilisti e del terrorismo rivoluzionario in Russia, fu descritto nei demoni di Dostoevskij col personaggio di Verchovenskij. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
|
Quote:
Io ho fatto un'esperienza abbastanza simile credo, era un ritiro di meditazione, stavi lì 10 giorni e meditavi varie ore al giorno, e il resto era simile a come descrivi, non potevi avere cellulari internet libri etc. Ah era ad offerta libera poi. È stato bello (ci sono andata due volte), poi in quei contesti conosci anche gente interessante di solito. Però sì anche io ci vado super cauta con queste cose, adesso faccio parte di una csa (comunità a sostegno dell'agricoltura). Per farla brevissima, ci sono due agricoltori e vari partecipanti, si decide in delle assemblee il piano di coltivazione, si stima il prezzo considerando lo stipendio degli agricoltori, e poi ognuno mette quanti soldi può finché non si arriva alla quota,ogni settimana vengono poi distribuite le verdure ai partecipanti). Anche quello è un piccolo esempio di economia pianificata dal basso. Comunque è un ambiente con vibes un po' simili, è un progetto molto valido senz'altro, ma apunto volevo dire ogni tanto qualche membro sponsorizza cose che sembrano un po' fishy. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Chiaramente tutto quello che ha ispirato il pensiero Anarco- Comunista ( anche solo in parte). Necaev non lo conosco, ma conosco l'opera. Cosa ne pensi di Verchovenskij come personaggio ? Ed eventualmente come persona ? Cercando di farti influenzare il meno possibile dall'autore (in questo caso sono pure due, quindi immagina la perfidia :ridacchiare:). Se fosse una persona che opinioni avresti di esso/a? |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Cosa ti ha lasciato? oltre che l'esperienza e il conoscere gente intendo. Ora non voglio esagerare in spiegazioni inutili e interminabili, ma io aspiro ad arrivare a 60/70 anni e vivere poi solo di quell'esperienze. Nel senso che mi piacerebbe una volta arrivata a quell'età, "adagiarmi" a seguire questi stili di vita anche in maniera abbastanza radicale. Anche perché a 60/70 anni , salute permettendo, cosa avrei da perdere ? Nei miei momenti di minima positività penso che sarebbe figo morire consapevole di aver provato il più possibile nel campo delle filosofie ,raduni ed esperienze ascetiche. Invidio e stimo tantissimo quelle persone e che riescono a costruirsi il loro locus amoenus e hanno la possibilità di vivere in questo modo. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
I compositori di musica barocca dovevano seguire regole rigidissime. Così come nelle discipline in cui il rigore logico è molto importante la creatività lavora entro binari molto ristretti. Però non necessariamente queste regole sono oppressive. Al contrario possono essere uno stimolo alla creatività.
Si tratta di esistere in gruppi entro le cui regole ci sentiamo stimolati all'espressione autentica, invece che bloccati? Ma senz'altro per trovare un senso di appartenenza così bisogna cercare attivamente. Mi pare proprio che lo standard sia il contrario Non so se è troppo azzardata l'analogia |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Non è neppure che mi stia così a cuore al momento fare parte di un gruppo, mi va bene mantenere rapporti individuali. Ma penso anche all'appartenenza in senso molto più lato, proprio a livello di individuo e società.
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
Basta guardare una cartina e vedere quanto è piccolo lo stato e quanti paesi ostili ha intorno che hanno provato a invaderlo fino a 30 anni dopo la sua nascita per capire che è mera sopravvivenza avere un esercito pronto e efficace, è un sentimento che hanno ben radicato tutti i cittadini. Specifico è obbligatorio il servizio di leva, l'esercito è autoritario(uno dei migliori del mondo per tecnologie) ma ci sono diversi comparti, con diversi accorgimenti per consentire ai religiosi di poter svolgere servizio, e per consentire alle donne di svolgere servizio in zone non a rischio. |
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Re: Appartenenza, autorita', kibbutz, nerd
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.