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Con la guida ho un buon rapporto, ho preso subito la patente a 18 anni e non ho problemi a guidare su ogni tipologia di strada o per lunghi tragitti.
Anche a me piace guidare da solo su strade di campagna per chilometri e chilometri, è un passatempo che trovo rilassante... Per il discorso relazioni non ci ho mai pensato, io mi sono sempre sentito tagliato fuori del tutto anche se guido e ho la macchina, quindi non saprei. Comunque, leggendo le varie risposte, mi stupisce che così tanti utenti non guidino, suppongo quindi che abitino in grandi città, dato che al di fuori di queste (io per esempio vivo in campagna) è molto difficile spostarsi senza un mezzo proprio... |
Re: Rapporto col guidare
A parte coloro che non hanno particolari problemi e anzi, trovano la guida appagante (e li capisco pur non essendo della categoria, malauguratamente)
direi che per semplificare possiamo suddividerci in due gruppi : A) quelli che per ansia, paura di giudizio, impotenza appresa o semplicemente per puro calcolo costi/benefici, rinunciano completamente a prendere la patente e allo stato attuale sono impossibilitati alla guida anche se volessero. B) gli elefanti legati al paletto di metallo, coloro che hanno la patente e magari hanno anche mezzi a disposizione, ma si rifiutano di guidare per ansia, paura, senso di inadeguatezza e quindi fobia sociale. |
Re: Rapporto col guidare
considerando che alcune strade della mia zona sono proibitive per gli abitanti di pianura (soprattutto padana), direi che me la cavo bene.
Benchè per due anni non abbia potuto guidare per motivi che sapete bene e che per un periodo mi avevano quasi convinto di non avere più avuto il coraggio di toccare un volante. Potrei insegnare come ritornare alla guida dopo un incidente..... |
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Re: Rapporto col guidare
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Re: Rapporto col guidare
Ho preso la patente a 18 anni al primo colpo senza bocciature, con un esame perfetto dove feci 40 su 40 risposte esatte, poi l'ho presa e messa in cassetto per più di 5 anni, dove a causa della forte paura che avevo, non riuscivo a guidare in alcun modo.
E' stato a 23 anni inoltrati che ho iniziato a prendere la macchina e guidare, ci ho preso sempre più la mano ed ora guido senza particolari problemi, ma ammetto che all'inizio ho avuto non pochi problemi. |
Re: Rapporto col guidare
Ho guidato qualche giorno fa dopo qualche anno, guidato abbastanza bene e con sicurezza
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Re: Rapporto col guidare
Dice: non stare sempre a casa, esci.
Allora oggi sono uscito per 45 minuti 45, perché dovevo. Uno esce e: strade piene di buche antichissime come manco nell'africa nera, guidatori assassini che cercano di ucciderti e che spuntano pure dai tombini. Sul serio: il guidatore medio è diventato una belva, è arrogante e menefreghista, le sue "ragioni" devono prevalere sul rispetto del codice e del prossimo. La precedenza pare un concetto estinto, oggi ci si butta in mezzo alla kamikaze, e se vuoi evitare l'incidente sei tu che dei capitolare. Guerra. Tre volte, in solo 45 minuti ho rischiato l'incidente. Poi dice esci... Ma io non esco più da casa, non voglio uscire mai più da casa! Mai più! :piangere: |
Re: Rapporto col guidare
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Re: Rapporto col guidare
Il brutto è che poi bullo ti ci fanno diventare a forza di subire soprusi. Questa città/questo paese genera mostri.
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Re: Rapporto col guidare
Ma io non ce la faccio. Ci sono giorni che torno dal lavoro esausto solo per quell'oretta di guida, che mi sembra di essere tornato da un fronte di guerra!
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Re: Rapporto col guidare
Keith a Roma per natale immagino lo stress,fare come douglas in quel film e scendere dall auto sarebbe epico,ma poi il romano medio me li immagino come un prevaricatore strafottente le donne pure,popolo di estroversi..
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Re: Rapporto col guidare
Scorsa estate c'erano 2 donne romane in spiaggetta dove vado gli ultimi anni in centro,sull isola,neanche sulla costa vado più come da ragazzo,e c'erano ste 2 che fissavano e ciuciuliavano come diciamo noi spettegolavano,un altro uomo avrebbe tentato qualcosina ma io avevo capito lesuberanzs di queste donne simil donne tipo Napoli Roma sti posti qui,magari in trasferta avrei azzardato ma qui,preferisco mantenere l'alone di riservatezza e tenebrosita in certi ambienti,anche perché mi devo trasferire e centellino le uscite..pero si notava una verve,le donne romane me le immaggino tipo la blasi la marcuzzi forse anche peggio degli uomini come napoli
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Re: Rapporto col guidare
Conosco la geografia zona nord trionfale prati balduina Flaminio senza scomodare parioli tutta zona residenziale tranne primavalle,sud e est di Roma sono i veri problemi,tranne l'Europa e lostiense,tante prostitute stanno nel quartiere prati dietro il Vaticano dove c'è stato quel killer che ha colpito proprio perché c'è lo si aspettava in periferia,anche quello del condominio e Roma nord,e forse fanno capire come i problemi in ogni città ormai coinvolgono anche luoghi residenziali,campanello d allarme che questo governo sottovaluta.
Il ragazzo che ha minacciato la meloni e della mia provincia,vedrete tra 7 mesi in certe zone cosa succederà,ma sono off topic mi fermo.. |
Re: Rapporto col guidare
Non guido, ho un pò di paura nel cominciare a farlo, il solo pensare di essere in mezzo al traffico in mezzo ad altri guidatori mi manda in palla.
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Re: Rapporto col guidare
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Re: Rapporto col guidare
Guido poco e in zona, per il resto ho paura.
Il problema è che abito in provincia e quindi sono molto limitata. Prendere l'autostrada per raggiungere un posto mi creerebbe tantissima ansia, idem guidare in città, infatti non ci vado. Mi dispiace solo perdermi degli eventi perché da sola non ci so arrivare e poi in generale non avere un'indipendenza non è bello. |
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Re: Rapporto col guidare
Il solo pensiero mi causa ansia.
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Re: Rapporto col guidare
Io odio guidare l'auto. Le mie principali ansie riguardo all'auto sono: la paura di fare del male a qualcuno e sopratutto quella di non accorgermene. Sono terrorizzato in particolar modo dai pedoni e dai ciclisti. Mi è capitato più di una volta di dover tornare indietro perché avevo paura di aver fatto male a qualcuna (anche se ovviamente non era vero). L'altra paura è quella di rimanere bloccato o bloccare il traffico e non sapere come uscirne. Come conseguenza non vado mai in mezzo al traffico della città, studio sempre in anticipo il percorso e allungo il tragitto più del necessario per evitare situazioni spiacevoli (tipo evito sempre le svolte a sinistra negli incroci). Dentro l'auto mi sento in trappola. Fortunatamente ho trovato un modo per aggirare il problema: possiedo una moto e vado in giro con quella e mi sento più tranquillo, durante la bella stagione l'auto non la tocco faccio tutto con la moto. Il problema è durante l'inverno e quando piove.
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Sono un inetto pure con i mezzi pubblici. |
Re: Rapporto col guidare
Dopo aver preso la patente non ho più guidato, purtroppo i miei genitori non se la sono sentita di insegnarmi a guidare e le lezioni con la macchina della scuola guida non sono state sufficienti, anche perché sono molto imbranata e ansiosa alla guida.
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Re: Rapporto col guidare
È l'unica cosa in cui mi sento normale.
Presa la patente a 18 anni e 4 mesi, avrei potuto metterci un mese in meno ma la scuola guida alla quale mi ero rivolto temporeggiava parecchio, soprattutto con il rilascio dei fogli rosa e con le guide. È l'unica soddisfazione che ho praticamente, mi piace soprattutto la guida in autostrada; mi innervosisce invece il traffico che comunque fortunatamente non affronto per andare al lavoro perché lavorando vicino a casa ci vado a piedi. Odio il traffico perché lo vedo come una sofferenza per la macchina, mi innervosisce perché voglio che la mia macchina viaggi nelle migliori condizioni possibili e ho la fissa della frizione che voglio far durare per sempre e non voglio affrontare spese extra. Sarebbe un sogno per me far diventare la guida la mia professione, con un bel furgoncino tipo VW transporter o Mercedes Vito a girare l'Italia e consegnare merce, potrei farlo 15 ore al giorno senza problemi. Credo davvero che sarebbe il lavoro più adatto a me, peccato che purtroppo per come lo intendo io non esiste. |
Re: Rapporto col guidare
Qui in pianura padana si guida da dio, non c'è paragone con la mia zona d'origine. Strade dritte e larghe, abbondanza di parcheggi. È il paradiso di tutti gli automobilisti. Unica nota negativa: rotonde ovunque e tutti che entrano a brettio.
Nella mia zona invece: strade strette, spesso tortuose e tutte curve, 0 spazio per sorpassare e mancanza di parcheggi nelle città della riviera. . Nella città capoluogo: un traffico bestiale, scooter che tagliano la strada e macchine ovunque in doppia fila. Stradine strettissime e mancanza assoluta di parcheggi. |
Re: Rapporto col guidare
Guido e ho la patente da molti anni.
Sono molto nervoso e rabbioso, quando trovo la gente che ti fa beccare il semaforo rosso, o quelli che fanno l'elastico, che un po' frenano e un po' vanno, o quelli che ti tengono dietro a 20 km orari anche quando si potrebbe viaggiare un po' di più e tu non li puoi superare perché c'è la striscia continua o comunque divieto di sorpasso (ed è meglio non rischiare perché tra telecamere e posti di blocco il rischio è alto). Negli anni scorsi più di una volta ho avuto discussioni in giro, e un paio di inseguimenti, una volta ho discusso con l'autista del tram, una volta con un taxista, un paio di volte sono stato seguito nel tentativo di fare la lite. |
Re: Rapporto col guidare
mai presa la patente.
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Re: Rapporto col guidare
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