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MakeMeBad 12-09-2022 13:55

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Da sempre la nostra mente ricerca la regolarità e l'ordine nelle cose.
Ma non bisogna forzare ciò che si è, la propria natura.
Non penso di essere portata per la normalità. Ci ho provato, ma non sono io quella persona.

Norlit 12-09-2022 13:58

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da nonlosai (Messaggio 2754147)
Avere tanti soldi da non dover lavorare, dedicarmi ai miei hobby e alle persone che mi vogliono bene.

Io personalmente anche dovessi vincere 5 milioni di euro alla lotteria un lavoretto, per orgoglio personale, me lo cercherei

CongaBlicoti_96 12-09-2022 15:04

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Non sono mai stata particolarmente attratta dalla classica idea di vita in normalità. Francamente non so rispondere a questa domanda. Mi sono talmente focalizzata sul riprendermi e sopravvivere a questo periodo, che mi sono distratta completamente e non ho pensato a questo aspetto. Ho vissuto brevi periodi di normalità, ma costantemente ( a volte anche consapevolmente) ricercavo il caos. Se si tratta di aspetti legati a lavoro e progetti, magari riesco a congetturare un minimo .Ma per quanto riguarda il resto , sono ancora un po' confusa.

ansiosocronico 12-09-2022 17:11

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
La mia normalità consisterebbe nell'avere un po di serenità, avere accanto una persona che ti sta vicino e che ti accetta per quello sei, e anche solo un amico che condivida un po di vita com me. Credo di non chiedere la luna..

Chamomile 12-09-2022 19:34

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Avrei bisogno di una vita priva il più possibile di preoccupazioni. Qualsiasi altro tipo di esistenza non è per me.

Sheev Palpatine 12-09-2022 20:18

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2754476)
Avrei bisogno di una vita priva il più possibile di preoccupazioni. Qualsiasi altro tipo di esistenza non è per me.

Se c'è soluzione, perchè ti preoccupi?
Se non c'è soluzione, perchè ti preoccupi?

Chamomile 12-09-2022 20:53

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Se c'è soluzione può essere difficile applicarla, può non portare al risultato sperato, può non essere raggiungibile per me. Se non c'è, pensare "non potevo farci niente" non renderà meno pesante il problema. Oppure può darsi che non ci sia certezza della soluzione: ci provi anche se può essere inutile o addirittura dannoso o lasci perdere anche se magari potevi avere una possibilità? La vita purtroppo è piena di preoccupazioni.

Sheev Palpatine 12-09-2022 21:00

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2754518)
Se c'è soluzione può essere difficile applicarla, può non portare al risultato sperato, può non essere raggiungibile per me. Se non c'è, pensare "non potevo farci niente" non renderà meno pesante il problema. Oppure può darsi che non ci sia certezza della soluzione: ci provi anche se può essere inutile o addirittura dannoso o lasci perdere anche se magari potevi avere una possibilità? La vita purtroppo è piena di preoccupazioni.

Ne è piena, sì. Ma per vivere bene bisogna fare in modo di non preoccuparsi.

~~~ 12-09-2022 21:10

Vorrei avere le energie per affrontare la vita quotidiana

Da'at 12-09-2022 21:13

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
La normalità che più mi manca è la presenza di una compagna di squadra, qualcuno con cui costruire un concetto di famiglia, mandare avanti la baracca, una persona che possa sorreggermi nei miei vacillamenti e farsi sorreggere da me, nei suoi. Qualcuno con cui in due essere più forte delle singole parti sommate.

Il resto va relativamente bene dai, può tutto andare meglio, certamente. Ma ad una certa età, essere soli comincia a risultare faticoso, anche sul piano pratico.

Anzi, direi che è perfino pericoloso.

Xchénnpossoreg? 12-09-2022 22:45

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754521)
Ne è piena, sì. Ma per vivere bene bisogna fare in modo di non preoccuparsi.

E se quel non preoccuparsi fosse un lusso?

Puoi decidere di non preoccuparti per te stesso/a.
Ok.

Va tutto bene fin quando non ti capita di avere delle responsabilità nei confronti di terzi.
Un figlio, un genitore anziano, un fratello malato.
Come fai a non preoccuparti?

Sheev Palpatine 12-09-2022 22:47

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 2754599)
E se quel non preoccuparsi fosse un lusso?

Puoi decidere di non preoccuparti per te stesso/a.
Ok.

Va tutto bene fin quando non ti capita di avere delle responsabilità nei confronti di terzi.
Un figlio, un genitore anziano, un fratello malato.
Come fai a non preoccuparti?

Il punto è che la preoccupazione non serve a niente. Tu fai le cose che devi fare, hai le tue responsabilità... Ma rimuginare ossessivamente di esse non ti rende più competente...
Se tu potessi "permetterti questo lusso" sai che succederebbe? Ti preoccuperesti in modo ossessivo per cose meno importanti. Perchè in questo caso il problema non è esterno, ma è un problema relativo all'atteggiamento mentale

Xchénnpossoreg? 12-09-2022 23:03

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754600)
Il punto è che la preoccupazione non serve a niente.

Può servire in ottica futura.
La preoccupazione ti porta ad essere prudente e la prudenza in certi casi ti permette di organizzarti meglio.

Es. in casa c'è una persona non autosufficiente. Di notte ti alzi più volte per vedere come sta e ti assicuri che non possa cadere dal letto.
La preoccupazione ti regala due occhiaie grandi come delle valigie ma almeno il tuo parente non finirà al pronto soccorso con il femore rotto.

oppure.

Figlio malato, i genitori si preoccupano per il suo futuro. Cosa farà quando non ci saremo più?
E via a pensare a delle possibili soluzioni.

Non so, sinceramente vedo anche un'utilità nella preoccupazioni. Certo servono dei limiti ma.. :nonso:

Sheev Palpatine 13-09-2022 01:04

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Charlotte (Messaggio 2753843)
Nel mulino che vorrei...
Avrei una vita semplice, con un lavoro che mi tiene impegnata le giuste ore per uno stipendio onesto, e a casa una famiglia con un compagno con cui c'è complicità e qualche marmocchio a cui badare. Nei weekend una passeggiata al parco, al mare o in montagna e qualche volta all'anno dei viaggi un po' più strutturati. Ogni tanto cinema assieme, ogni tanto in pizzeria. Poi accompagnare i bimbi a scuola, a fare sport o qualche altra loro nascente passione.
Robe che per gli altri sono semplici, per me impossibili conquiste.

Eh ma essenzialmente vorresti lo stesso tipo di vita che vorrei io... Bah

Da'at 13-09-2022 07:33

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Pre-occuparsi vuol dire essenzialmente occuparsi di una tal faccenda "prima". Prima che accada, prima che sia troppo tardi, e a volte prima che sia necessario.
Ma solo a volte.

Credo che sia una caratteristica specifica dell'animale uomo quella di potersi preoccupare, quindi non la derubricherei troppo in fretta a una manifestazione d'ansia del tutto evitabile.

XL 13-09-2022 08:57

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754079)
Si è sposato e ha scritto anche libri sull'argomento. Il punto a cui voglio arrivare è che si tratta di una concezione errata nella tua mente che non è reale. Hai evidentemente degli standard troppo elevati, o semplicemente sei insicuro. In natura ciò che sopravvive è adeguato e sano e ciò che muore è inadeguato. E' qui che sta il problema

:pensando:
Noi però siamo tutti vivi e vegeti, in qualche maniera siamo adeguati, o siamo più adeguati di chi è già morto.
Diverse persone che conoscevo sono morte e alla mia età non ci sono arrivate proprio.

Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2754476)
Avrei bisogno di una vita priva il più possibile di preoccupazioni. Qualsiasi altro tipo di esistenza non è per me.

Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754507)
Se c'è soluzione, perchè ti preoccupi?
Se non c'è soluzione, perchè ti preoccupi?

Se uno dice di volere una vita senza preoccupazioni può voler intendere due cose molto diverse:

1) una vita piena di problemi dove non si preoccupa molto per questi problemi.
2) una vita praticamente priva di problemi importanti dove non si preoccupa molto e bada solo a cavolate.

Il tuo consiglio potrebbe andar bene per chi si riferisce ad 1) ma fallisce toltalmente se ci si riferisce a 2).
La persona di tipo 2) non vuole semplicemente non preoccuparsi, vuole che il problema che produce preoccupazione non ci sia, se non c'è problema non c'è bisogno nemmeno di cercare una soluzione o dover sopportare il fatto che non ci sia una soluzione, visto che non essendoci il problema le cose son già risolte da sé.

pokorny 13-09-2022 09:46

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2754128)
come al solito si usano questi esempi per sminuire, sì lui si è sposato, ha scritto libri ecc, ma dimmi, secondo te su 1000 persone nella sua condizione, quanti altri si sono sposati, e quanti altri invece hanno vissuto vite infernali? quindi posso dirlo anche a uno che ha solo ansia?

Appunto. Non sono nemmeno uno su 1000 ma tre o quattro su 10000. Non fanno testo. Sono eccezioni assolute come poteva esserlo Alex Zanardi o pochi altri. Oltretutto sono rimasto un po' male come sempre male rimango quando vengono consigliati quei video o libri tipo "puoi farcela". Chi dà questi consigli saprebbe fare la stessa cosa che sta consigliando poco importa se direttamente o con un link? Ho il sospetto di no.

Chi invece saprebbe non ha bisogno di consigliare, dà direttamente l'esempio.

Comprendo la buona intenzione che c'è molto spesso, che è quella di dare una mano ed empatizzare. Ma se ricevo io il consiglio inevitabilmente mi sento una persona incompresa a cui è stata data una pacca sulla spalla perfettamente inutile. Certo, io non sono come quel tizio del filmato. Ma ho la testa di zio Fester sul corpo di gollum e ogni mattina, anche stamattina due ore fa, vivo una scena immutabile. La ragazza al bar con me è gentile. Ma quando arrivano gli operai grossi, alfa con due braccia tante e il vocione lei diventa raggiante, il sorriso le va da un lobo dell'orecchio all'altro; è chiaro che pensieri ha su di loro. La dico spesso questa cosa perché appunto, ogni mattina la scena si ripete. Anche con gli altri non belli lei fa così. Gentilissima, una quasi-amica, grande simpatia reciproca, so che non approfitterebbe mai di me (non in senso relazionale: non solo non le piaccio ma ha famiglia) e viceversa. Però quando arriva il maschione alfa con la maglietta strappata e i muscoli lei diventa il sole. Con me è gentile. Con gli operai rozzi e maschili diventa il sole.

Ecco, certo; posso farmene una ragione e me la devo fare perché non posso cambiare il mio aspetto; ma 'sti grandissimi cazzi (scusate il francese) se il tizio del filmato ha moglie, figli, e mi voglio rovinare, un harem. Oltretutto il suo alfismo si vede anche dal filmato, forse non alfismo ma certamente grande assertività. Ma lui è lui, e io sono io. Non posso, nessuno può riprogrammare le connessioni dei neuroni per diventare un'altra persona. Questo hardware immodificabile (se no saremmo tutti felici) comprende tra le sue caratteristiche la incapacità di modificare l'atteggiamento verso la vita in misura sufficiente a rendemela una cosa accettabile e non un quasi-peso al limite dell'intollerabile. Ogni volta che vedo la differenza di atteggiamento di una donna tra quelli come me e quelli come loro, se avessi il pulsante che sogno sempre, l'annientamento istantaneo senza dolore, giuro che lo premerei. Ormai l'abtudine è tale che dopo un'ora non ci penso più e mi dico come ho fatto a pensare che premerei il pulsante. Ma in quel momento lo farei.

pokorny 13-09-2022 10:37

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2754744)
C'è troppa ossessione sul essere accoppiati che sfugge secondo me una prima considerazione.
Essere accoppiati non è la normalità, non in questo presente.
La singletudine è la normalità, la solitudine è la normalità, l'indipendenza emotiva lo è.
Se non desiderate questo allora siete anormali.
Esseri abominevoi ossessionati da concetti come rapporti e famiglia.
Tutto stereotipato in sogno perfetti fatti di qualità estetiche, morali e mentali, ignorando l'incubo che sono i rapporti umani.
Credendo che sia tutto miele quando invece è mettersi un limone in bocca e un ravanello nel culo.
Questa è la normalità, quando ci si accoppia ci si prepara a soffrire come bestie.

Penso che al tempo di oggi abbia ragione tu. Del resto conosco diverse persone terrorizzate dalla solitudine che attenuano introducendosi reciprocamente frutta e ortaggi di vario genere un po' dappertutto.

Sono scelte ed è questione di indole, è chiaro che anche loro hanno fanno la valutazione costi / benefici, solo che è diverso il peso che ciascuno dà alle varie opzioni.

Crepuscolo 13-09-2022 10:46

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Lavoro poco stressante che mi occupi poche ore al giorno, casa in un luogo fresco tra le montagne (non in un posto totalmente sperduto però ma vicino qualche paese), qualche amico da vedere ogni tanto, una compagna con uno stile di vita simile al mio, rilassato.

vikingo 13-09-2022 11:22

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
E chiaro che devi trovare la persona giusta,però se la si trova i vantaggi di una coppia non sono quelli di vivere 30 40 anni solo..ma non solo sul piano economico affettivo di tante cose,ma anche come assistenza..ho letto su Facebook un paio di uomini lasciati dalle fidanzate quando hanno avuto problemi di salute e non ho capito se erano un po' depressi,mi son detto e i sentimenti dove erano..a volte si e troppo prudenti per non scottarsi,non e così e che si e sofferto già parecchio,ci si protegge..

Warlordmaniac 13-09-2022 11:24

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Io vorrei la stessa vita di ora con un giro di amici più ampio e magari con anche un giro di amiche. La situazione ideale è quella di molti durante il periodo delle superiori, soprattutto nei cartoni o nei telefilm.

vikingo 13-09-2022 12:15

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Il proprio equilibrio dentro se stessi esatto..

cuginosmorfio 13-09-2022 12:22

Esattamente in quale periodo storico si poteva vivere facendo affidamento sul prossimo?

pokorny 13-09-2022 12:31

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2754777)
Io credo che siamo tutti in parte terrorizzati dalla solitudine.
La normalità di reagire a questo terrore sarà sempre cercare il prossimo, come natura umana.
Il grande "ma", che definisce l'attuale normalità, è come avviene questa ricerca.
Esistono relazioni (fidanzamenti, matrimoni, famiglie, amicizie, rapporti di lavoro), che si incasellino anche solo vagamente in una definizione (stereotipata) di felice, o almeno tranquilla, normalità?
Secondo me no, sopratutto chi è terrorizzato si trova invischiato nella melma.
Desiderare di essere normale in questa ricerca è l'opposto, ci si troverà difatti in contesti controproducenti alla normalità.
E difatti l'unica normalità da trovare, sempre secondo me, è quella dentro se stessi.
Nonostante sia umano sarà sempre anormale, nel attuale società, fare affidamento al prossimo per la propria stabilità.

Anche io sono terrorizzato dalla solitudine. Ma come ho detto il mio vissuto e la mia indole vedono come massimo conseguimento avere i soldi per pagare eventuale assistenza. Perché appunto posso giudicare solo su quel che sono e solo molto dopo su quel che ho. Quello che sono non posso cambiarlo. Ma domattina potrei inciampare in un lingotto d'oro perso da rapinatori e la mia vita potrebbe cambiare. Il mio aspetto e il carattere non possono cambiare.

Ovvero dato per scontato che nessuna salvo mie "inferiori" (sono un caso umano borderline, brutto e indesiderabile) mi si prenderebbe, e farebbe benissimo a cercare di meglio, preferisco un rapporto chiaro fin dall'inizio in cui lo scambio è altrettanto trasparente, senza schermi fatti di convincimento di importare qualcosa a qualcuno. Ti do del denaro e tu se fisicamente non ce la faccio, mi aiuti a fare la spesa, ti occupi degli spostamenti ed eventuale assistenza che non richieda competenza infermieristica e tanto altro.

Quindi per me il problema della compagnia si pone in termini di denaro, che appunto non ho. Ed è questa la mia unica preoccupazione sul fronte "solitudine".

Vedo l'amore come la stessa cosa solo che entrano in campo l'attrazione fisica, l'incapacità di ammettere che è un contratto e quindi dover evitare di guardare in faccia le cose e via così; quindi è come una specie di spessa tenda, ciascuno intravede qualcosa della situazione. Ma siccome non si sopporterebbe, nessuno sopporterebbe, la vista (parlo sempre per metafore), se si è abbastanza attraenti fisicamente e si hanno il resto delle qualità per formare una coppia, allora si ha anche la possibilità di chiamare amore quello che è un contratto.

Ripeto, è solo il risultato del mio vissuto; non guardo certo dall'alto in basso chi sa (e per me "crede") che l'amore esiste. E' anzi possibilissimo che esista davvero ma se esiste, per me è una sfera emozionale a cui non può accedere chi non ha determinati requisiti.

vikingo 13-09-2022 15:16

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Una società di solitari esatto

Sheev Palpatine 13-09-2022 15:18

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2754783)
Esattamente in quale periodo storico si poteva vivere facendo affidamento sul prossimo?

Fin dalla preistoria, un essere umano da solo non riesce nelle cose. Essere accettati nella tribù è una questione anche di sopravvivenza. Se bisognava andare a dare la caccia al mammut per mangiarlo, un uomo da solo non poteva fare molto. E' contro natura vivere soli e senza relazioni umane

pokorny 13-09-2022 15:42

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754854)
Fin dalla preistoria, un essere umano da solo non riesce nelle cose. Essere accettati nella tribù è una questione anche di sopravvivenza. Se bisognava andare a dare la caccia al mammut per mangiarlo, un uomo da solo non poteva fare molto. E' contro natura vivere soli e senza relazioni umane

Infatti al netto del nemmeno troppo lieve effetto dell'aspetto sulla facilità di trovare lavoro, moltissimi brutti lavorano, spesso compensano con una buona sfera lavorativa le mancanza della sfera affettiva ma comunque l'aspetto non è un discriminante fondamentale. Il fatto è che dopo fatto fuori il mammut si torna a casa e lì la femmina la selezione la faceva; tornati dalla caccia a molti restava solo Federica la mano (pelosa) amica, ieri come oggi.

Insomma, se guardiamo la sopravvivenza del gruppo in tutti i suoi elementi, sorge il sospetto che le cose non fossero troppo diverse da oggi. Anzi lo sostengo sempre che dal punto di vista della selezione sessuale non è cambiato niente da chi sa quante centinaia di migliaia di anni.

Sheev Palpatine 13-09-2022 15:46

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2754865)
Infatti al netto del nemmeno troppo lieve effetto dell'aspetto sulla facilità di trovare lavoro, moltissimi brutti lavorano, spesso compensano con una buona sfera lavorativa le mancanza della sfera affettiva ma comunque l'aspetto non è un discriminante fondamentale. Il fatto è che dopo fatto fuori il mammut si torna a casa e lì la femmina la selezione la faceva; tornati dalla caccia a molti restava solo Federica la mano (pelosa) amica, ieri come oggi.

Insomma, se guardiamo la sopravvivenza del gruppo in tutti i suoi elementi, sorge il sospetto che le cose non fossero troppo diverse da oggi. Anzi lo sostengo sempre che dal punto di vista della selezione sessuale non è cambiato niente da chi sa quante centinaia di migliaia di anni.

Sarà pur vero che c'era sempre selezione ma tutte le donne avevano bisogno di un uomo che procurasse loro da mangiare. Senza la monogamia la civiltà non potrebbe esistere. Gli uomini passerebbero tutta la vita a cercare di fare sesso e non ci sarebbe spazio per nient'altro...

L innominato 14-09-2022 00:31

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quello che desidererei sarebbe un lavoro serio retribuito il giusto e una ragazza con cui stare bene, condividere bei momenti ma anche quelli brutti (perché purtroppo non su possono evitare) e permettermi di fare più viaggi.

Black_Hole_Sun 14-09-2022 14:23

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
La normalità comunemente intesa oggi mi fa orrore, forse perché ne conosco le insidie e le brutture. In passato ho faticato per vederne solo stralci, ora quello che vedo mi fa voltare dall'altra parte, tanta fatica per passare da un malessere all'altro, a che scopo? Non c'è nessun sistema di ricompensa nella mia mente che mi spinga ad investire verso qualcosa o qualcuno, alla fine del viaggio vedo comunque distese desolate e vuote.

Warlordmaniac 14-09-2022 21:42

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 2754600)
Il punto è che la preoccupazione non serve a niente. Tu fai le cose che devi fare, hai le tue responsabilità... Ma rimuginare ossessivamente di esse non ti rende più competente...
Se tu potessi "permetterti questo lusso" sai che succederebbe? Ti preoccuperesti in modo ossessivo per cose meno importanti. Perchè in questo caso il problema non è esterno, ma è un problema relativo all'atteggiamento mentale

Ma senza preoccupazione è come se non vivessi.
Non ho nessun merito a uscire vivo da una roulette russa. È troppo facile agire se non pensi. Anche perché poi che piacere c'è nel fare bella figura per una forma di non pensiero?

pokorny 14-09-2022 22:12

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2754884)
Ti stai concentrando sul aspetto sbagliato (comune alla maggioranza di questo forum sbandato).
Pensi davvero che nella preistoria c'era la selezione sessuale stile ragionamenti deviati della società moderna?
La femmina era identica al uomo, un ammasso peloso
Se tornavi dalla caccia al mammut ti buttavi sul primo individuo nella caverna, uomo o donna che sia.

Non riesco a essere d'accordo; i meccanismi di selezione sessuale sono molto antichi e si sono evoluti per la competizione di una specie contro tutte le altre. Non c'erano i ragionamenti della società odierna ma tornati dalla caccia, la femmina sceglieva come sceglie oggi. Magari c'era il maschio più peloso e prepotente e lei sceglieva lui. Questo lo sappiamo praticamente per sicuro per una serie di motivi anche oggettivi (tra cui il p....o sproporzionato rispetto alle nostre cugine scimmie), esame di organi vestigiali, neotenia, tante cose.

Quello che rende difficile capire l'evoluzione è che gli attribuiamo una sorta di finalismo e nell'ambito di questo argomento anche una dimensione morale. Ma in realtà la selezione opera sulla base di mutazioni casuali. Per esempio una scimmionessa grazie a una mutazione potrebbe aver preferito il maschio più peloso del gruppo mentre le altre del gruppo no, si sono accontentate del "primo che si buttava". Che è successo? Che i figli di queste ultime coppie non erano tanto robusti, morivano prima del figlio generato dalla coppia con la scimmiessa mutata quindi facevano meno figli; mentre la prima coppia con la scimmionessa selettiva ha potuto trasmettere la stessa predisposizione genetica alla scelta, alle generazioni successive. Ora raccontata così ha sicuramente punti deboli e non sono un biologo né so molto di scienze naturali. Ma grossomodo è così che funziona. Per quanto ne sappiamo questi meccanismi sono antichissimi, erano antichissimi quando abbiamo inziato a essere quello che siamo.

Poi si sono evoluti i sentimenti, siamo certamente diventati qualcosa di diverso rispetto al resto del regno animale. Ma le nostre radici non si sono cancellate per questo. La mia visione soggettiva si innesta qui: ovvero, abbiamo realmente qualcosa di assimilabile all'anima o qualsiasi cosa sia che non è il risultato dell'evoluzione? Oppure anche i sentimenti che a noi appaiono qualcosa di diverso e non-animale, sono il risultato della pressione selettiva? Per esempio il senso di cooperazione ed empatia è probabile che sia una adattamento evolutivo che col premio dell'intima soddisfazione di aver avuto cura degli altri funziona 'sotto il cofano' appunto come elemento di conservazione della specie. Non abbiamo la risposta, ma secondo me è più spostata verso una spiegazione fisica e razionale di quello che a noi sembra una frattura profonda tra noi e tutti gli animali. Ovvero inclino a pensare che le sensazioni umane, etica, morale, e tanto altro siano un effetto dei meccanismi selettivi.

Sheev Palpatine 14-09-2022 22:38

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2755440)
Ma senza preoccupazione è come se non vivessi.
Non ho nessun merito a uscire vivo da una roulette russa. È troppo facile agire se non pensi. Anche perché poi che piacere c'è nel fare bella figura per una forma di non pensiero?

Dobbiamo distinguere il rimuginare senza una meta dal problem solving. La preoccupazione intesa come rimuginare significa camminare in cerchio ma senza andare mai da nessuna parte. Al contrario il problem solving serve per analizzare un problema, individuare la soluzione o la scelta di ciò che si vuole fare in merito ad esso. Preccuparsi ossessivamente non porterà a risolvere meglio il problema. Il problem solving invece è positivo e naturalmente serve. Questo intendevo. In generale il non pensiero è uno stato mentale più pacifico e consente di vivere meglio, ma non è facile da mantenere.

whatever83 15-09-2022 03:12

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2755450)
una scimmionessa grazie a una mutazione potrebbe aver preferito il maschio più peloso del gruppo mentre le altre del gruppo no, si sono accontentate del "primo che si buttava". Che è successo? Che i figli di queste ultime coppie non erano tanto robusti, morivano prima del figlio generato dalla coppia con la scimmiessa mutata quindi facevano meno figli; mentre la prima coppia con la scimmionessa selettiva ha potuto trasmettere la stessa predisposizione genetica alla scelta, alle generazioni successive. Ora raccontata così ha sicuramente punti deboli e non sono un biologo né so molto di scienze naturali. Ma grossomodo è così che funziona.

Confermo. O per lo meno, in uno dei modelli per la coevoluzione di preferenze femminili e tratti maschili funziona così:
  • Si parte da una situazione in cui da un lato le femmine non hanno preferenze sessuali e dall'altro esiste una caratteristica maschile, diciamo la pelosità, che è un indicatore di capacità di sopravvivenza.
  • La selezione naturale allora favorirebbe una femmina mutante con una preferenza per maschi più pelosi, in quanto genererebbe figli più pelosi con associata maggiore capacità di sopravvivenza (e allo stesso tempo figlie con una preferenza per la pelosità).
  • Quindi, man mano che la mutazione per la preferenza femminile si diffonde nella popolazione per selezione naturale, i maschi più pelosi cominciano ad acquisire un secondo vantaggio: c'è un numero crescente di femmine nella popolazione che preferiscono accoppiarsi con maschi più pelosi, e i maschi così dotati non solo sopravvivono di più, ma godono anche di un vantaggio nell'accoppiamento: è la selezione sessuale.
  • Allo stesso tempo, anche le femmine mutanti cominciano ad acquisire un secondo vantaggio: i figli tendenzialmente più pelosi che generano non solo sopravvivono di più, ma godono anche di un vantaggio nell'accoppiamento. Ne consegue ulteriore selezione naturale a favore delle femmine mutanti, che a sua volta causa ulteriore selezione sessuale a favore dei maschi più pelosi.

Quote:

Poi si sono evoluti i sentimenti
Perché "poi"? La preferenza sessuale non è già un sentimento?

Quote:

abbiamo realmente qualcosa di assimilabile all'anima o qualsiasi cosa sia che non è il risultato dell'evoluzione? Oppure anche i sentimenti che a noi appaiono qualcosa di diverso e non-animale, sono il risultato della pressione selettiva?
Se sono sentimenti che hanno (o hanno avuto in passato) effetti positivi sulla capacità di riprodursi degli alleli che ne sono alla base allora sono un prodotto della selezione naturale. Altrimenti sono effetti collaterali di qualcos'altro che a sua volta è un prodotto della selezione naturale.

Quote:

Per esempio il senso di cooperazione ed empatia è probabile che sia una adattamento evolutivo che col premio dell'intima soddisfazione di aver avuto cura degli altri funziona 'sotto il cofano' appunto come elemento di conservazione della specie.
Concordo (a parte il riferimento alla conservazione della specie: gli alleli favoriti dalla selezione naturale sono semplicemente quelli che promuovono la propria replicazione meglio rispetto ai concorrenti, indipendentemente dalle conseguenze per la specie, che infatti possono anche essere deleterie). Peraltro la cooperazione esiste anche negli altri animali, inclusa quella tra individui non imparentati.

ocelot83 15-09-2022 09:55

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
se proprio non dovessi mai riuscire ad avere una relazione almeno vorrei vivere con serenità la vita da single, pechè la solitudine e la carenza di affetto si fanno sentire sempre di più, giorno dopo giorno...

Black_Hole_Sun 15-09-2022 11:16

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Il super uomo del 2022 vede l'accoppiamento e il figliare in due tronconi diversi. Da una parte la resa della proprio individualità alla tirannia del tempo, dall'altro la conquista di uno status duramente raggiunto dopo un cammino di lavoro, scalate sociali e sopraffazione di altri a proprio beneficio.

In entrambi i casi è tutto sbagliato e contro natura, artificiosamente creato dal capitalismo. Me ne tiro fuori e preferisco morire senza averci mai provato, spero che in remoto futuro qualcosa faccia crollare definitivamente questo sistema raccapricciate e si torni ad un evolversi più naturale.

XL 15-09-2022 11:25

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da whatever83 (Messaggio 2755513)
Concordo (a parte il riferimento alla conservazione della specie: gli alleli favoriti dalla selezione naturale sono semplicemente quelli che promuovono la propria replicazione rispetto ai concorrenti, indipendentemente dalle conseguenze per la specie, che infatti possono anche essere deleterie). Peraltro la cooperazione esiste anche negli altri animali, inclusa quella tra individui non imparentati.

Se l'ambiente fosse simile ad un corpo da colonizzare e una specie diffondesse i geni di particolari organismi che si comportano come virus che fanno piazza pulita di tutto replicandosi a più non posso, potrebbe anche distruggere totalmente il corpo (l'ambiente) e morire poi insieme a questo avendo esaurito le risorse per potersi replicare e far replicare altre specie?

E' possibile questa cosa? :interrogativo:

La "morte" dell'ambiente è una sorta di catastrofe, potrebbe innescarsi velocemente, così la specie che si era adattata a replicarsi in un certo ambiente finirebbe col morire insieme alla catastrofe che ha causato la sua stessa replicazione (molto efficiente nell'ambiente). La replicazione risulta incapace e cieca nel prevedere queste cose e potrebbe modificare bruscamente l'ambiente circostante rendendo le sue caratteristiche improvvisamente disadattive.

Mi viene in mente un esempio con delle biglie su una lastra, una la regge, due le regge, tre le regge, ma arrivati ad un certo punto.la lastra si spacca le biglie cadono e si rompono tutte, è stata la replicazione adattiva stessa delle biglie che ha modificato bruscamente le condizioni ambientali decretandone la fine.

whatever83 15-09-2022 16:22

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2755569)
Se l'ambiente fosse simile ad un corpo da colonizzare e una specie diffondesse i geni di particolari organismi che si comportano come virus che fanno piazza pulita di tutto replicandosi a più non posso, potrebbe anche distruggere totalmente il corpo (l'ambiente) e morire poi insieme a questo avendo esaurito le risorse per potersi replicare e far replicare altre specie?

E' possibile questa cosa? :interrogativo:

Certamente, anche se io pensavo soprattutto al caso di estinzione indotta proprio dalla selezione sessuale (che è un caso particolare di selezione naturale). Il meccanismo che ho descritto nel post precedente può condurre all'evoluzione di tratti maschili sempre più costosi, che diminuiscono la capacità di sopravvivenza (pensa alla spettacolare coda del pavone, che di sicuro ne riduce la capacità di muoversi e di volare, lo espone alla vista dei predatori, e deve imporre anche un costo energetico non indifferente per la crescita e il mantenimento). Questa evoluzione fuori controllo continua fino a quando il successo sessuale di cui godono i maschi più dotati non diventa insufficiente a compensare il loro tasso di mortalità... oppure fino all'estinzione.

Da'at 15-09-2022 18:49

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
Quanto siete belli quando discutete così convintamente di come sia fatto il mondo 🥰

varykino 28-09-2022 01:20

Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
 
normalità = noia , chi vuole una certa normalità è già morto dentro fuori e nelle periferie


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