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Re: Non c'è niente da raccontare
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Re: Non c'è niente da raccontare
I giorni scorsi sono andato al cimitero a trovare i miei nonni, e casualmente ho visto la tomba dei genitori di una persona del mio paese che conosco dai tempi della scuola. Non sapevo che erano morti, ma poi ho pensato a quella persona, come starà affrontando questa cosa, vedendo le date li ha persi in un anno e mezzo entrambi.
Questa persona sicuramente starà soffrendo tantissimo, ma so che non è sola, é una persona sposata, con figli, e si trova comunque non da sola ad affrontare un momento così duro. Ho provato mentalmente a immedesimarmi in quella persona, e la grande differenza è che io, noi, ci troveremo completamente soli un domani, anche in momenti così terribili. Loro invece hanno intorno chi gli vuole bene e gli sta vicino, ma è ben diverso trovarsi da soli, fuori dal mondo, a far fronte anche a momenti del genere. Vorrei chiarire una cosa. Con questo discorso non voglio dire che si vuole una persona di fianco solo per non essere soli. Prima che qualcuno dice ah ma tu vuoi una persona solo per tuo interesse quando hai qualche problema... No, non intendo così. È semplicemente la constatazione che essere da soli fa male, e nella solitudine, affrontare momenti delicati è ancora più difficile. È veramente una condizione pesante l'essere fuori da tutto. E il processo di accettazione che ci si troverà soli in qualsiasi situazione, è un percorso molto difficile |
Re: Non c'è niente da raccontare
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Tra i 22 e i 28 la vita sociale l'ho fatta,qualcosa da raccontare ce l'ho..e ho una grande memoria da aspi,questo mi consente anche di collegare i discorsi,pure sparare cazzate entro i limiti..ma poi ci sono 5 anni di seminulla problemi psichiatrici fisici,perdite di peso,aumenti muscolari,capelli ossigenati,una volta ho incontrato uno con cui ero in psichiatria durante il ricovero,ho fatto finta di niente,sparizioni e apparizioni come maghi,un eccentricità troppo sopra media..anzi l'aspetto fisico di oggi mi dà una mano,e meno male che c'è..
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Re: Non c'è niente da raccontare
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Re: Non c'è niente da raccontare
Rispondendo al primo post, purtroppo mi trovo d'accordo. Stare in mezzo agli altri significa, volente o nolente, condividere. E se non si ha proprio nulla da condividere diventa un problema.
Personalmente, di cose da raccontare ne avrei tante, ma sono quasi tutte negative e non adatte al classico chiacchiericcio per passare il tempo. Quindi, o si ha la fortuna di aver avuto un po' di frivolezze nella propria vita di cui parlare o si cerca di non partecipare alle discussioni di quel tipo. |
Re: Non c'è niente da raccontare
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A 15,16,17,18,19,20,21,22 sempre le solite frasi fatte mi venivano ripetute. “Hai tempo” “Le persone giuste arriveranno” Non è cambiato nulla, sempre nello stesso punto. Migliaia di soldi spesi da parte dei miei genitori in specialisti e terapie che non hanno risolto nulla. È chiaro che un minimo di interesse e amor proprio per uscire dalla nostra situazione va messo, ma è altrettanto evidente che quando si saltano certe tappe fondamentali e convivi con disturbi COSTANTI, quali fobia sociale, ansia, disturbo evitante di personalità e ossessivo compulsivo. La normale vita quotidiana dei tuoi coetanei è distante anni luce. Ecco perché detesto le solite frasi fatte, giusto per darti la classica “pacca sulla spalla”. Loro non hanno i nostri stessi problemi. Io onestamente mi vedo come te, aggiungici che a 23 anni non sono riuscito nemmeno a prendere la patente e lavorare un singolo giorno. Fa capire la gravità della mia situazione. Chi ha tali problematiche in forma moderata può ancora uscirne, ma nel mio caso ho problemi perfino a fare la spesa in un supermercato, la vedo estremamente dura. |
Re: Non c'è niente da raccontare
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Io ho preso la patente a 24,e a 30 ho fatto la spesa la prima volta solo..si può migliorare però prima lo si fa meglio è,migliorare inteso come fare le commissioni,spesa,casa,gestirsi cose,la sfera sociale e sempre un punto interrogativo...
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C'è gente che si aggrega e si fa piacere gli altri per non stare sempre soli..e altri che si ribellano però poi sanno che la soluzione si chiama solitudine
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Re: Non c'è niente da raccontare
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C'è chi riesce a fingere di stare bene e c'é chi non ce la fa. Ti assicuro che mi si legge in faccia che mi alzo tutte le mattine maledicendo il giorno in cui sono nato e se dovessi lavorare sarebbe anche peggio. Non riesco a stamparmi un sorrisino finto in faccia e recitare la parte della persona soddisfatta (non vedo come potrei esserlo, d'altronde). |
Re: Non c'è niente da raccontare
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Ci sono persone che mascherano meglio,sforzarsi di sorridere e cordialità e importante per questo..
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Re: Non c'è niente da raccontare
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io un po' parlo pure, ma è un parlare tanto per.. non è che sei esuberante, o raccanti aneddoti tuoi e accentri gli altri in modo da diventare interessante e richiesto.. sei uno che c'è ma può pure non esserci e cambia poco. |
A 30 la spesa da solo? Da quando. Ho 16 anni che la faccio solo, anche in città al Conad vikingo.
Comunque i punti sono sempre gli stessi, ci facciamo mille domande a cui non sappiamo dare una risposta, ma ci siamo solo noi e la nostra solitudine spietata, l'unica realtà vera è questa. Siamo soli, lo siamo davvero. Se uno è stato fuori per anni o ha frequentato persone messe come lui o è stato fuori dai circoli sociali non ci entrerà più, mai più se non ha qualcuno che lo aiuta, perché a un certo punto non sei manco un 18enne che va al bar da solo a cazzeggiare, da una certa età in poi o si esce con qualcuno o si sta a casa, poi tutti o quasi lavorano, quindi. Bisogna avere qualcuno che ti aiuta, magari può essere un ex compagno di scuola anche se poco probabile visto che la loro vita ce l'hanno già e pure bella. Non so. Provare in dei luoghi specifici? Quali sarebbero? Non esistono luoghi di socializzazione per gente sola. Se vai in certi posti solo sembra pure che dai fastidio quindi doppia fregatura, magari ok si va fuori al bar ma a parte fare due chiacchiere sempre solo rimani.. |
Re: Non c'è niente da raccontare
Se non hai il carisma è finita. Io un tempo compensavo facendo il buffone e l'ubriacone ma adesso a 45 anni non me la sento più di farlo, perché vedo che gli altri sono più composti, dialogano in modo normale e io non posso più fare come quando avevo 20 anni.. e così la vita sociale finisce, non ti chiama più nessuno se non per i patetici revival delle medie.
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Re: Non c'è niente da raccontare
Ma nn c'entra cosa devi raccontare ci sono coppie di adulti che nn spiccicano una parola anche a lavoro, semplicemente bisogna imparare ad aprirsi di più ed avere curiosità
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Re: Non c'è niente da raccontare
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Che donna di merda questa ma che amica sarebbe,comunq dicevo io che a 30 anni ho fatto la spesa solo,ho cambiato marcia da 3 anni,ma forse è tardi,lo vedrò a Ragusa,se una donna mi si avvicinasse il primo giorno al bar,forse sarebbe la svolta che cerco da tempo..mi sto imbottendo di antinfiammatori,il 10 devo camminare e lasciare sto gulag..e mettermi in gioco..
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E come mettere insieme i pezzi di un puzzle,la sfera sociale,il carisma,lo status,fisico,reddito e alzare il punteggio per essere un prodotto decente sul mercato..nelle amicizie,nell' amore in tutto..mio padre mi ha detto non si risponderebbe,ma infatti il problema non e che manca l'amore,e che è rimasto mezzo amico con cui uscire..la pandemia ha fatto saltare equilibri di rapporti sottili e labili,gente che è sparita..questo mi ha dato fastidio..e poi ti chiedono di essere solidale...possono andarsene a quel paese,figurati se uno che esce coi suoi amici a 35 anni,vuole nuovi amici...in citta chiuse e di provincia...sono ipocrisie
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Re: Non c'è niente da raccontare
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Non perché non possiamo avere quelle situazioni in quanto persone umane, ma a causa di problemi che vanno a rovinare definitivamente la qualità della vita sociale. Hai voglia di ascoltare quelli che dicono "prendi, vestiti, esci e buttati"... Tutte cazzate. Se fosse così semplice... Come hai detto tu, ci sono persone che hanno problemi persino ad andare al supermercato da sole, altro che vestiti e buttati in mezzo e fai come gli altri. |
Qui dentro c'è gente che al massimo parla col commesso da tempo altro che giri sociali..qui o si trova qualcuno che ti dà una mano un po' più socievole anche per caso se no niente..ma bisogna cambiare habitat,ambiente,città se serve..
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Re: Non c'è niente da raccontare
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Le app di dating incredibilmente sembra mi stiano aiutando non a trovare la fidanzata, ma a fare amicizia:interrogativo: perchè si esce, magari si capisce che non c'è trippa per gatti ma non ci si trova male e poi la gente piano piano ti reinvita ad uscire, magari ha anche dei suoi giri. Sicuramente sarò stata fortunata a trovare persone che non si fermano a "oddio ma non hai amici? ah ma non esci il sabato?", perchè io lo dico subito come se fosse una cosa di cui non vergognarsi ( perchè non l'ho mai vissuta come tale in effetti ) e da cosa nasce cosa perchè dopo le prime volte diventa naturale inserirsi. Certo, bisogna mettersi in gioco, dire di si alle proposte, non fare gli schizzinosi sulla tipologia di uscita. Dalla mia non ho tantissime problematiche sociali, riesco a parlare per quanto sia un pò timida o a volte dia risposte un pò strane. Ma l'unica è aprirsi agli altri. Non tutti i sistemi sociali sono chiusi, non tutte le persone reputano sfigato chi è diverso da loro e anzi, alcune magari possono apprezzarti anche perchè sei diverso da loro. |
Avevo ricevuto un invito ad un gruppo di chiesa da un conoscente ma mi repelle..ma poi voglio cambiare città..
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Re: Non c'è niente da raccontare
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Solo che dire diverso dà un'idea troppo sfumata, poco chiara. Ci sono delle diversità che indubbiamente avvantaggiano (es. aver fatto un viaggio in bicicletta fino alla Mongolia) e altre che indubbiamente recano svantaggi (es. non uscire di casa da un mese). Non è che tutte le diversità stanno sullo stesso piano. È verissimo che bisogna aprirsi. Ma se uno si apre, escono un sacco di belle cose. Se si apre un altro, escono briciole o spazzatura. Prima di aprirsi, ci sarebbe da mettere qualcosa di attraente dentro il contenitore. Peccato che con l'andare avanti dell'età le chance di migliorare il proprio contenitore si riducano sempre di più. |
Re: Non c'è niente da raccontare
Solo storielle vecchie e stantie ormai appartenenti ad un altra epoca e di cui non frega più niente a nessuno. Il presente e il recente (ma neanche tanto) passato sono nulla. Non ci si ride e non ci si piange, rimane solo un silenzio assordante e un sipario che cala lento e inesorabile.
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