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Levin 25-06-2022 16:47

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Madeleine (Messaggio 2721685)
Non mi sento inferiore, mi sento diversa. Perché dovrei sentirmi inferiore?

Non c'è nessuna ragione per farlo infatti, il giudizio di inferiorità nasce dal paragone di caratteristiche comuni ad altre persone che porta a sentirsi in difetto, giustamente o no.
Ma anche la diversità, anche in accezione positiva, può essere origine allo stesso modo di difficoltà sociali e sofferenza se porta a incomprensione e esclusione.

Levin 25-06-2022 16:51

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2721691)
Fobia sociale; disturbo evitante di personalità; depressione; anedonia; disturbo ossessivo compulsivo di personalità con manie di perfezionismo, di controllo e riguardanti l'igiene; ansia generalizzata con attacchi di panico e crisi psicotiche; problemi d'attenzione e di concentrazione con carenze nel quoziente intellettivo, sì.

Inoltre ora sono seguito da una psicologa specializzata nelle diagnosi di autismo negli adulti per accertamenti riguardo l'asperger.

E le limitazioni nella sfera sociale non sono da sottovalutare...

Da come scrivi però non mi sembra che tu abbia carenze intellettive, bisogna vedere quanto accurati sono i test che vengono somministrati per stabilirla.

Levin 25-06-2022 16:56

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2721720)
Sono affetto da obbiettiva e manifesta inferiorità praticamente in ogni aspetto della vita, che sia quello sociale o meramente pratico. Siccome spesso faccio simpatia alle persone (lo so che non ci credete perché qua dentro mi comporto da stronzo) mi dicono che ho molte qualità. Però quando chiedo quali quindi fate e nome cognome come si suol dire ricevo sempre imbarazzanti scene mute, se non è questa una prova...

Ora semplicemente sono stufo di essere preso per il culo da queste persone quindi mi sono isolato nella mia inettitudine, è il modo migliore per arrivare all'accettazione senza farsi mettere fumo negli occhi.

In effetti leggendoti sempre così negativo e cinico non si direbbe, comunque fare simpatia è una qualità, magari non quella che vorresti ma comunque è meglio averla piuttosto che essere scostante

Demiurgo 25-06-2022 16:58

L'inferiorità o meno di una persona è un territorio variegato.

Certamente esistono dei parametri oggettivi... Ad esempio sei in forma? Hai un buon lavoro? Sai guidare bene? Riesci a effettuare lavori di manutenzione in casa in autonomia?

Tutte qualità utili e che obbiettivamente rendono una persona di valore.

Ma occorre anche stare attenti alla depressione che può farci sottostimare le nostre possibilità.

Levin 25-06-2022 17:21

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2721724)
Secondo me quel che dici è discutibile.
Ad esempio il fatto che credo di essere fragile rispetto, che so, ad altri tipi di oggetti che non si romperebbero cadendo dal tetto di un palazzo di cinque sei piani, dipende dall'esperienza.
Se si assume che è illogico in generale questo approccio bisognerebbe sostenere che uno in ogni caso si sfracella solo perché crede che si sfracellerà, se uno credesse il contrario non si sfracellerebbe e rimbalzerebbe come una palla di gomma.
In generale non è illogico a monte derivare una forma di fragilità o inferiorità dall'insuccesso (o tuo o di persone e cose abbastanza simili a te).
Dovremmo crederci invincibili ed invulnerabili (come certi bambini che non hanno esperienza) se fosse illogica a monte questa cosa qua in ogni caso.
In genere si parte da una concezione di sé grandiosa e la cosa viene ridimensionata proprio dall'esperienza, se fosse illogica questa cosa dovremmo avere intorno a noi gente che crede di poter volare come superman, diventare presidente della repubblica e qualsiasi altra cosa.

Ovviamente c'è il cambiamento che un certo margine di miglioramento lo dà (a seconda dei casi) però il fatto di constatare che adesso delle cose non riesci a farle rispetto ad altri e altre sono proprio precluse magari è vero, non riesco a capire di preciso cosa ci sia di assolutamente illogico.

Per stabilire poi inferiorità e superiorità bisogna presupporre una scala per valutarle, è ovvio che se non si mette in mezzo questa non ha neanche alcun senso parlarne. Dire che una pietra è inferiore a un animale, e viceversa, non significa niente in sé se non vengono fissati dei criteri per gerarchizzare la cosa.

Quello che non è logico secondo me non è verificare le cose con l'esperienza, anche se questo non è il solo modo di valutarle (solo in questa discussione almeno due interventi hanno esplicitato l'esistenza di un giudizio interiore preminente rispetto a quello esteriore). Inoltre come hai notato anche tu alla fine del tuo post un metro oggettivo non esiste o per lo meno è mediato dai nostri pensieri e giudizi soggettivi.
L'errore nel ragionamento secondo me è considerare il risultato negativo di questa verifica fattuale come se fosse una prova di una determinata tesi sostenuta, escludendo arbitrariamente le altre ipotesi che possono spiegarlo. Per rimanere in tema cioè, dire ho difficoltà sociali perchè sono obbiettivamente inferiore si può ribaltare con: il giudizio negativo su me stesso che mi sono pre-formato (per qualsivoglia causa) può farmi agire in modo impacciato e insicuro e comportarmi di conseguenza quelle stesse problematiche nel rapporto con gli altri. Stesso risultato, diverse spiegazioni, nessuna delle quali provata.

XL 25-06-2022 20:43

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Levin
Per rimanere in tema cioè, dire ho difficoltà sociali perchè sono obbiettivamente inferiore si può ribaltare con: il giudizio negativo su me stesso che mi sono pre-formato (per qualsivoglia causa) può farmi agire in modo impacciato e insicuro e comportarmi di conseguenza quelle stesse problematiche nel rapporto con gli altri. Stesso risultato, diverse spiegazioni, nessuna delle quali provata.

In linea di principio puoi ribaltarlo, ma bisogna vedere se in pratica è vero. Potrebbe essere comunque falso anche questo.
Quel che voglio dire è che non è detto sia illogico, bisogna vedere.

Quando ho iniziato a guidare ero molto impacciato alla guida, ma perché ero effettivamente poco capace, non penso che fosse la credenza relativa alla mia incapacità che mi faceva essere così impacciato, era vero il contrario, non ero tanto bravo e quindi ero insicuro ed impacciato.
Con la capacità di gestire frizione, freno, acceleratore, marce e parcheggio è venuto meno anche l'impaccio. L'insicurezza cos'è? E' non saper dove metter le mani, è andare a tentoni, è non riuscire ancora a padroneggiare certe cose.

Se non avessi seguito l'idea per cui ero impacciato e insicuro perché non ero capace ma ero incapace e di conseguenza impacciato perché credevo di essere incapace in modo erroneo, potevo anche tranquillamente non esercitarmi e rompermi le balle tanto tempo alla guida, bastava cambiare la credenza relativa alla mia incapacità e per magia dall'oggi al domani non sarei stato più insicuro e impacciato alla guida, visto che questo impaccio dipendeva da una mia credenza e non dalle capcacità che concretamente non avevo ancora acquisito.
Io ho dovuto esercitarmi più tempo di diversi altri, non avendo la stessa velocità di apprendimento e la stessa coordinazione motoria, non mi convince tantissimo che dipendeva da quel che credevo o da un'insicurezza cronica, perché cambiando ambito e andando in certi ambiti specifici ero anche più veloce di altri.
Per acquisire competenze in qualsiasi campo ci vuole più o meno tempo (che negli scenari peggiori potrebbe aumentare a dismisura) a seconda delle tue capacità di apprendimento, gli istruttori e un marea di altre variabili.


Un giocoliere addestrato è sicuro, uno che ancora non è riuscito ad imparare a far girare in aria birili o palle, insicuro.
Un calciatore che è un genio è cento volte meno impacciato in campo col pallone di giocatori che sono mezze calzette.

Secondo te queste differenze dipendono solo da quel che ognuno crede di saper fare?
Non mi convince.

Anche i bambini e i cuccioli di animale quando ancora non hanno imparato a camminare bene sono impacciati ed insicuri, ma non credo proprio dipende dalle credenze relative a cosa sanno fare, possono credere di camminare perfettamente ed essere impacciati comunque perché non sanno effettivamente farlo.

Una persona potrebbe esser capace di migliorare in certi ambiti avendo buone strategie per farlo o anche no, e l'impaccio resta, ma le probabilità che dipende da qualche credenza errata su quel che adesso si sa fare secondo me non sono altissime.

Tutti possono imparare a far tutto con la stessa velocità e raggiungere gli stessi ed identici livelli, basta che lo credano?
Non lo trovo realistico.

Ma comunque il fatto che l'impaccio ti faccia fallire in ambito sociale dipende dal fatto che viene giudicata male questa cosa in ambito sociale soprattutto se ad essere impacciato in certi ambiti è un maschio adulto. Secondo me l'unica cosa che potrebbe reggere è che viene a crearsi un circolo vizioso dove una persona non riesce ad acquisire competenze.

Impaccio insicurezza -> giudizio negativo esclusione -> ritiro -> mancanza di esercizio -> Impaccio insicurezza

Non so poi quante competenze si riescono ad acquisire e se basta in ogni caso alla persona per avvicinarsi a come vorrebbe vivere, qua poi ci sono ancora altre variabili. Non tutti in ogni ambito riescono a raggiungere certi livelli di sicurezza e padroneggiamento e questa cosa a catena va a colpire la qualità delle relazioni che si riescono ad instaurare a seconda degli ambiti a cui la società dà più peso.

Se potessi scegliere io la scala di valori sociale più diffusa, furbescamente mi piazzerei al primo posto proprio così come sono attimo per attimo :mrgreen:. Questo potere purtroppo non ce l'ho e devo cercare di adattarmi, ma vedo che sto riuscendo piuttosto male.

cancellato21736 25-06-2022 22:54

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2721723)
Fare un viaggio da solo,noradelin non ci riusciresti..

No, ma non sono neanche minimamente interessato a viaggiare.

Anche se fossi in grado a livello psicofisico, non avrei i soldi.


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Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2721926)
Da come scrivi però non mi sembra che tu abbia carenze intellettive, bisogna vedere quanto accurati sono i test che vengono somministrati per stabilirla.

Sono quelli utilizzati a livello mondiale da tutti gli specialisti.

Ma non è una cosa stabilita in un paio di sedute, ho fatto test di qualsiasi tipo per un anno intero.

vikingo 25-06-2022 23:08

Trovarsi in una piazza insieme agli immigrati il sabato sera solo con 200 euro in tasca in una città che segna 30 gradi ora,con una fascite al piede da 2 anni,credo sia l'emblema a 34 anni..c'è il problema caldo e questo piede che fa male..se nosateigia andato via..

Warlordmaniac 26-06-2022 10:02

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Broken Mirror (Messaggio 2721935)
Ecco, tralasciando alcune aree dove "si richiede" ahimè dalla società e dall'esterno un certo livello di abilità / qualità, chi decreta cosa possa render qualcuno superiore o inferiore?

Avere tanti soldi? Ma chi lo dice?
Aver avuto tanti partner sentimentali o sessuali? E chi lo dice?
Aver una bella casa sulla spiagga o in montagna? Aridaje, chi lo ha deciso?

Insomma, se non ci fossero alcuni erronei standard che variano pure di cultura in cultura ed epoche temporali, davvero alcuni qui continuerebbero a sentirsi inferiori?

:pensando:

No.
Ma ti risponderanno "allora è un caso che ci sono questi standard?"

untipostrano 26-06-2022 15:18

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da Broken Mirror (Messaggio 2721935)
Ecco, tralasciando alcune aree dove "si richiede" ahimè dalla società e dall'esterno un certo livello di abilità / qualità, chi decreta cosa possa render qualcuno superiore o inferiore?

Avere tanti soldi? Ma chi lo dice?
Aver avuto tanti partner sentimentali o sessuali? E chi lo dice?
Aver una bella casa sulla spiagga o in montagna? Aridaje, chi lo ha deciso?

Insomma, se non ci fossero alcuni erronei standard che variano pure di cultura in cultura ed epoche temporali, davvero alcuni qui continuerebbero a sentirsi inferiori?

:pensando:

vabbè se è per questo ad esempio non sta scritto da nessuna parte nemmeno che i maschi non possono portare la gonna, eppure nessun maschio andrebbe mai in giro con la gonna....oppure chi è che decreta ufficialmente chi è onesto e disonesto, gentile e maleducato? nessuno eppure tutti sanno che ci sono parametri sociali non scritti su cui basarsi: se ci mettiamo a ragionare in termini di "chi decreta questo?" "dove sta scritto quest'altro?" pretendendo che ci debba essere una sorta di norma ufficiale per tutto allora tantissime cose dovrebbero essere messe in discussione!!

Levin 26-06-2022 16:18

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2722016)
Secondo me l'unica cosa che potrebbe reggere è che viene a crearsi un circolo vizioso dove una persona non riesce ad acquisire competenze.

Impaccio insicurezza -> giudizio negativo esclusione -> ritiro -> mancanza di esercizio -> Impaccio insicurezza[/B]

A me questo concetto convince, si può applicare tranquillamente in certi casi.
Prendi il tuo esempio della guida, hai scelto un caso dove non contano troppo le abilità personali (a meno di non andare in pista, gestire due-tre pedali, un volante, forse il cambio e dei volumi conosciuti non è così complicato obbiettivamente) ma tanto le interazioni con le altre persone, che possono condurre a conseguenze serie (ad esempio in caso di incidente) o che comunque comportano una buona gestione delle proprie emozioni (reprimere rabbia, impazienza, paura...).
Adesso uso un tu impersonale. Anche se sai condurre in modo obbiettivante soddisfacente la vettura, una volta in strada la guida potrebbe sempre risentire del tuo carattere ansioso, che non deriva ma si è formato precedentemente al conseguimento della patente.
Il risultato potrebbe essere che i tuoi conoscenti o amici, notando questa ansia alla guida, potrebbero essere contagiati dal tuo nervosismo e non gradire di essere portati in macchina da te, escludendoti quindi da questa interazione sociale.
Si potrebbe applicare questo esempio ad altri contesti.

Sitchnatio 26-06-2022 17:06

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2721032)
https://www.youtube.com/watch?v=-EbKNk2EeH0


Partendo da questa famosa scena, mi chiedo quanti di noi si ritengono obbiettivamente inferiori rispetto agli altri, per varie ragioni, e che le loro difficoltà sociali dipendano da quelle cause e non siano di origine psicologica (il famoso "complesso di inferiorità").
E mi chiedo se questo sia vero.
Dopotutto Paolo Villaggio, pur condividendo la sua fisicità con il personaggio di Fantozzi, nella vita reale non era un perdente nato, uno che subisce sempre, tutt'altro. Però basta farlo vestire, parlare e agire in un certo modo e non lo diresti mai.

Io sono fantozziano...stesso modo di scusarmi continuamente

vikingo 26-06-2022 17:15

Io finora 5 anni fa non reggevo l'ansia nel traffico,poi sono migliorato migliorando nel carattere sono più sicuro..anche qualsiasi cosa negativa..

troll 26-06-2022 21:57

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
fino a un anno fa, potevo sentirmi inferiore vivendo in un continuo precariato sia lavorativo (ero in nero)sia per via di quella storia terribile che avevo, e non vedevo alcuna speranza nel futuro. Ora con un'esperienza lavorativa regolare di diversi mesi ho cambiato prospettiva e quella presunta inferiorità che pensavo di vivere, non ha più ragione di essere.

barclay 27-06-2022 20:07

Io mi sento diverso e basta :pensando:

Dark97 27-06-2022 20:24

Esteticamente sono sicuramente inferiore, non potrei mai definirmi uomo con questo fisico.
Caratterialmente idem, nessuna caratteristica positiva. Solo tanta sfigataggine e basta.
Direi che non é solo una mia impressione, i fatti parlano chiaro:
- zero amici
- zero relazioni sentimentali

XL 27-06-2022 23:24

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2722256)
A me questo concetto convince, si può applicare tranquillamente in certi casi.
Prendi il tuo esempio della guida, hai scelto un caso dove non contano troppo le abilità personali (a meno di non andare in pista, gestire due-tre pedali, un volante, forse il cambio e dei volumi conosciuti non è così complicato obbiettivamente) ma tanto le interazioni con le altre persone, che possono condurre a conseguenze serie (ad esempio in caso di incidente) o che comunque comportano una buona gestione delle proprie emozioni (reprimere rabbia, impazienza, paura...).
Adesso uso un tu impersonale. Anche se sai condurre in modo obbiettivante soddisfacente la vettura, una volta in strada la guida potrebbe sempre risentire del tuo carattere ansioso, che non deriva ma si è formato precedentemente al conseguimento della patente.
Il risultato potrebbe essere che i tuoi conoscenti o amici, notando questa ansia alla guida, potrebbero essere contagiati dal tuo nervosismo e non gradire di essere portati in macchina da te, escludendoti quindi da questa interazione sociale.
Si potrebbe applicare questo esempio ad altri contesti.

Il punto fondamentale è che la gestione delle emozioni non è indipendente dalle capacità di padroneggiare le situazioni.
Se due persone emotivamente simili si trovano in una situazione di pericolo ed una è capace di padroneggiare materialmente la situazione mentre l'altra no secondo me quella che non la sa padroneggiare andrà nel panico.

Semplicisticamente si tenderà a dire che il problema consiste solo nel controllare la paura, ma io non vedo perché il secondo tizio non dovrebbe avere più paura visto che effettivamente non è capace di far certe cose per tirarsi fuori dall'impiccio.

Se un tizio ha il pisello minuscolo mi sembra molto probabile che avrà molta più paura di esporsi e avere relazioni intime di un tizio che ha il pisello come rocco siffredi.
Vuoi provare a chiedere in giro quanto sono sicure sessualmente le persone col pisello piccolo rispetto a quelle che hanno il pisello grande?
Secondo te la sicurezza si distribuirà equamente in questi due gruppi in questo ambito?
Se quelli col pisello piccolo hanno più complessi di quelli col pisello grande non penso che dipende dal fatto che hanno sviluppato un certo carattere in modo del tutto indipendente da questi fattori... Perché proprio loro? :nonso:

Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.

barclay 28-06-2022 07:56

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2722794)
Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.

In effetti, in giurisprudenza, parità di trattamento non significa trattare tutti nello stesso modo ma trattare nello stesso modo chi si trova nelle stesse condizioni. È il motivo per cui l'art. 3 della Costituzione ha un secondo comma.

choppy 28-06-2022 10:51

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Sono inferiore in alcuni ambiti e superiore in altri.

Abe's Oddysee 28-06-2022 18:34

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
A parte pochi graziati dalla genetica, io reputo tutti inferiori, o al mio livello quindi delle nullità. Solo che loro non lo sanno mentre io si. E questo mi dà un enorme svantaggio sociale

Levin 28-06-2022 19:57

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2722794)
Il punto fondamentale è che la gestione delle emozioni non è indipendente dalle capacità di padroneggiare le situazioni.
Se due persone emotivamente simili si trovano in una situazione di pericolo ed una è capace di padroneggiare materialmente la situazione mentre l'altra no secondo me quella che non la sa padroneggiare andrà nel panico.

Semplicisticamente si tenderà a dire che il problema consiste solo nel controllare la paura, ma io non vedo perché il secondo tizio non dovrebbe avere più paura visto che effettivamente non è capace di far certe cose per tirarsi fuori dall'impiccio.

Se un tizio ha il pisello minuscolo mi sembra molto probabile che avrà molta più paura di esporsi e avere relazioni intime di un tizio che ha il pisello come rocco siffredi.
Vuoi provare a chiedere in giro quanto sono sicure sessualmente le persone col pisello piccolo rispetto a quelle che hanno il pisello grande?
Secondo te la sicurezza si distribuirà equamente in questi due gruppi in questo ambito?
Se quelli col pisello piccolo hanno più complessi di quelli col pisello grande non penso che dipende dal fatto che hanno sviluppato un certo carattere in modo del tutto indipendente da questi fattori... Perché proprio loro? :nonso:

Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.

Sul tuo primo punto non hai torto, però devi considerare che una persona ansiosa può avere delle performance inferiori rispetto alle sue reali capacità, perchè questo stato mentale ostacola alcuni processi cerebrali (per esempio memoria o apprendimento ma anche comportamenti reattivi).
Mi è capitata una cosa simile proprio stamattina. Ero molto agitato e ho dovuto persino chiedere aiuto a un signore anziano perchè non riuscivo a fare uscire il numero per la coda dal totem. Una cosa che non mi è di nessuna difficoltà, di solito mi succede di essere io ad aiutare in questo tipo di situazioni.

La questione del pene di ridotte dimensioni rientra invece senza dubbio in una situazione di inferiorità oggettiva, che può essere origine di insicurezza.

Infatti non ho mai detto che tutti sono oggettivamente uguali, mi interrogavo su quanto sono reali queste caratteristiche negative che ci si attribuisce o quanto in realtà sono solo percepite o comunque sovrastimate.
Se ho capito bene la tua posizione, tu tendi a trovare una spiegazione oggettiva dietro alle problematiche psicologiche.

XL 28-06-2022 20:54

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2723151)
Infatti non ho mai detto che tutti sono oggettivamente uguali, mi interrogavo su quanto sono reali queste caratteristiche negative che ci si attribuisce o quanto in realtà sono solo percepite o comunque sovrastimate.
Se ho capito bene la tua posizione, tu tendi a trovare una spiegazione oggettiva dietro alle problematiche psicologiche.

Certe volte mi è sembrato di creare una sorta di "scusa ansiosa" per proteggere l'autostima quando in realtà avevo dei buchi o di conoscenza o di preparazione o di consapevolezza.
E se l'ansia fosse un meccanismo di difesa per potersi dire da soli "io in realtà sono bravo e valgo quanto tutti gli altri o magari anche di più, potrei ottenere questo e quell'altro se solo...Ma c'è l'ansia che mi impedisce di dimostrarlo!".
Da ansioso sono passato ad essere più depresso negli ultimi anni. Per questo penso che il problema non sia soltanto questo in molti casi.
Togliere questa cosa senza di pari passo creare altro forse non rappresenta l'idea migliore, si passa dalla padella nella brace.
Meglio sopravvalutarsi in qualsiasi senso, anche grazie ad una malattia o un ostacolo immaginario, che scoprire effettivamente di essere degli inetti per il mondo circostante o di occupare e poter occupare una posizione nel mondo che per te risulta insignificante perché in realtà l'ostacolo non c'era e non c'è mai stato.
Fantozzi spera che lo psichiatra-psicoanalista gli dica che è malato, che c'è un ostacolo che gli impedisce di dimostrare quanto vale in realtà per gli altri, invece questo cinicamente gli dice la verità, la sua vita è questa, questo vale nel mondo sociale, questo può ottenere, non c'è nessun ostacolo interno, che si adatti.
E' cattivissima quella scena.

Che cura cercare rappresenta un problema per me, è chiaro che sia lo psichiatra cinico che ti dice senza mezzi termini il posto che puoi occupare in questo mondo che quello fantasioso che ti convince che puoi essere quel che desideri sono inutili, ci vuole qualcosa di veramente rivoluzionario.
Sento che gli ostacoli ci sono, ma sono di altra natura rispetto a quelli che vengono costruiti all'interno di certe narrazioni, togliere un finto ostacolo non mi rende poi più libero.
E' come se mi volessero curare da malattie e disagi praticamente inventati e venga ignorato del tutto il vero nocciolo della questione.
Fantozzi ha bisogno di qualcosa, ma non ha bisogno né del tizio in ospedale che gli dice di accettare tutto, né probabilmente di uno psichiatra che gli racconti che ha i complessi e tolti questi poi spariranno i problemi con la famiglia, con la figlia brutta, con i direttori corrotti e così via.

Warlordmaniac 28-06-2022 22:02

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2722794)
Il punto fondamentale è che la gestione delle emozioni non è indipendente dalle capacità di padroneggiare le situazioni.
Se due persone emotivamente simili si trovano in una situazione di pericolo ed una è capace di padroneggiare materialmente la situazione mentre l'altra no secondo me quella che non la sa padroneggiare andrà nel panico.

Semplicisticamente si tenderà a dire che il problema consiste solo nel controllare la paura, ma io non vedo perché il secondo tizio non dovrebbe avere più paura visto che effettivamente non è capace di far certe cose per tirarsi fuori dall'impiccio.

Se un tizio ha il pisello minuscolo mi sembra molto probabile che avrà molta più paura di esporsi e avere relazioni intime di un tizio che ha il pisello come rocco siffredi.
Vuoi provare a chiedere in giro quanto sono sicure sessualmente le persone col pisello piccolo rispetto a quelle che hanno il pisello grande?
Secondo te la sicurezza si distribuirà equamente in questi due gruppi in questo ambito?
Se quelli col pisello piccolo hanno più complessi di quelli col pisello grande non penso che dipende dal fatto che hanno sviluppato un certo carattere in modo del tutto indipendente da questi fattori... Perché proprio loro? :nonso:

Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.

È per lo stesso motivo che dico che non esiste la timidezza, o meglio non esiste come la si intende normalmente. Quella che conta è la consapevolezza del proprio valore. L'atteggiamento timido può essere la conseguenza di questo scarso valore, non la timidezza in sé.

vikingo 28-06-2022 22:39

Ma io ho visto timidi fidanzati qualcuno che però uscivano erano inseriti ineccanismi,lavoravano..nel mio caso hanno inciso patologie e problemi economici..il ritiro dalla vita sociale...ma lo avrebbero fatto tutti,quando ne hai sempre una per3 o 4 anni di fila..cerchi di riprenderti..e poi torno in sella

Warlordmaniac 29-06-2022 10:12

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2723227)
Ma io ho visto timidi fidanzati qualcuno che però uscivano erano inseriti ineccanismi,lavoravano..nel mio caso hanno inciso patologie e problemi economici..il ritiro dalla vita sociale...ma lo avrebbero fatto tutti,quando ne hai sempre una per3 o 4 anni di fila..cerchi di riprenderti..e poi torno in sella

Non siamo tutti uguali però, non è detto che ci comportiamo tutti allo stesso modo. Non mi sto contraddicendo.
Nel karaoke possiamo dire una cosa e il suo apparente contrario:
1) possiamo dire se uno è stonato come una campana e ci prova, non è la stessa cosa di uno che sa di saper cantare e ci prova;
2) possiamo anche dire che non sono tutti bravi cantanti e le motivazioni che spingono a praticare karaoke sono vari.
Ma approfondiamo: chi fa lo sforzo di cantare pur essendo stonato, che cosa ci guadagna? Trasferito in ambito sessuale è vantaggioso ostentare incapacità?

Chi canta pur essendo stonato, perché lo fa? Perché ha le cosiddette palle, o perché pensa di guadagnarci in altro modo, ad esempio "grave desiderio di ricevere attenzione", "paura di passare per asociale", "sopravvalutazione", "voler fare ridere quindi aumento della popolarità"...

Levin 29-06-2022 15:25

Re: "Lei è obbiettivamente inferiore"
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2723186)
Che cura cercare rappresenta un problema per me, è chiaro che sia lo psichiatra cinico che ti dice senza mezzi termini il posto che puoi occupare in questo mondo che quello fantasioso che ti convince che puoi essere quel che desideri sono inutili, ci vuole qualcosa di veramente rivoluzionario.
Sento che gli ostacoli ci sono, ma sono di altra natura rispetto a quelli che vengono costruiti all'interno di certe narrazioni, togliere un finto ostacolo non mi rende poi più libero.
E' come se mi volessero curare da malattie e disagi praticamente inventati e venga ignorato del tutto il vero nocciolo della questione.
Fantozzi ha bisogno di qualcosa, ma non ha bisogno né del tizio in ospedale che gli dice di accettare tutto, né probabilmente di uno psichiatra che gli racconti che ha i complessi e tolti questi poi spariranno i problemi con la famiglia, con la figlia brutta, con i direttori corrotti e così via.

Forse la soluzione è cercare di correggere certi schemi mentali di input e di elaborazione della realtà ma senza farla scadere in certe visioni buoniste e rassicuranti... non riesco a vedere altra soluzione, per quanto sia un lavoro lungo e di difficile attuazione.


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