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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Partendo da questo punto ,non si riuscirebbero a spiegare gli innumerevoli casi in cui persone ,apparentemente estroverse ,hanno deciso di porre fine alla propria vita tramite il suicidio. Non so se mi sono spiegata meglio, spero di si. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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Non esiste perfezione. Ma come può una persona non migliorare mai e non sentirne il bisogno? Non mettersi mai in dubbio ,ma dubitare di tutto?. A che pro? Per vivere un'esistenza dove dai il 40% delle tue possibilità quando magari con poco sforzo e un minimo di positività e speranza potresti raggiungere il 110%?.:nonso: |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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Qualche volta ci ero andato a robe di paese ma solo perché non si formalizzavano sul dare alcolici leggeri a quelli <16 anni e la birra costava poco. Per l'evento in se 0 interesse. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Faccio un esempio banale, c'è una gelateria da me dove vanno un mucchio di persone, il gelato è buono ma c'è quasi sempre una fila pazzesca, ora vivere al 110% per un tizio potrebbe significare evitare la ressa e rinunciare al gelato, per un altro tizio sopportare la ressa e mangiare il gelato, ma nessuno dei due lo fa per un qualche senso del dovere, nell'insieme ognuno valuta cosa è meglio per sé. Queste cose possono creare conflitti casomai la persona con cui stai inizia a rompere le balle e sostenere che tu devi a te stesso il fatto di dover fare la fila anche se per te questa cosa crea più disagio di quel che ottieni, magari il gelato lo prenderesti volentieri un'altra volta o ne prenderesti uno un po' peggiore pur di evitare la fila e la ressa, e per te è questo il 110%. Un'altra persona però può valutare diversamente certe cose in base ad un mucchio di fattori. Tra le preferenze tue e quelle altrui possono venire a crearsi dei conflitti. Che ognuno cerchi di tirare acqua al suo mulino mi sembra ovvio, ma quando ci si relaziona si scende a compromessi. Io mi romperei le balle di fare la fila ma se stessi in coppia magari lo farei lo stesso per far contenta l'altra persona che magari ci tiene, ma quanti compromessi del genere posso sopportare? Non tantissimi, per questo è preferibile trovare una persona per cui non bisogna cambiare troppo queste preferenze, che poi si cambi in svariati modi in base a tutte queste cose è ovvio. Per mantenere in piedi la relazione sono disposto a cedere qualcosa e un po' della mia libertà ma questa corda qua in genere non è elastica all'infinito. In concreto a me pare capitino cose del genere, togliamo di mezzo la retorica del fare questo e quell'altro per se stessi che a me ha sempre infastidito, perché è più falsa dell'oroscopo. Quando questa corda viene tirata troppo il legame si spezza. Altre volte non si instaura proprio alcuna relazione vedendo che si hanno idee troppo diverse e non si riuscirebbe a condividere nulla. Vale in amore e in amicizia questa cosa. I vantaggi della relazione devono essere superiori agli svantaggi relativi a queste concessioni. Credo che meno concessioni si debbano fare in cambio di vantaggi (sesso e altre cose che da soli non si possono fare), più si è felici in coppia e nelle relazioni in genere. Vivere al 110% può significare cose molto diverse per ognuno di noi. Se io pago qualcosa in natura o in moneta lo faccio perché sono disposto a cedere qualcosa in cambio di altro (questo altro magari si regge sulla soddisfazione di un bisogno, non il pagamento in natura o in moneta), dato che altrimenti non riuscirei a procurarmela, ma non lo faccio volentieri per migliorarmi in base a qualche imperativo categorico o un qualche bisogno, non credo esista un bisogno del genere, se io la trovassi gratis la stessa cosa, non pagherei nulla, quindi non c'è nessun bisogno a monte che spinge a fare queste cose, che so, come la fame, il desiderio sessuale, e cose analoghe. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
a me piacciono molte cose tra quelle elencate.
Mi piace far nuove esperienze, imparare cose nuove. Non mi piace ballare, ma una volta ogni tot anni mi piace anche andare in posti dove si balla anche solo per vedere la gente che lo fa. Mi piacciono le sagre di paese, amo i concerti, amo viaggiare ( non si viaggia solo per andare ad ibiza e nei posti fighi, anzi ). Avrei più problemi a rapportarmi con una persona che giudica qualunque cosa che non capisce e che etichetta subito come cose fatte per moda che con una persona estroversa che queste cose le fa. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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E anche io non sopporto quelli che tutte le conversazioni le fanno volgere su battute a doppio senso, sul sesso. Anche a me stufano. Non li sopporto. In quanto a giudicare, come giudicano se uno sta sulle sue, ohhhh come giudicano... "quello li non parla mai, è asociale, è sempre sulle sue, ha qualche problema... eccetera eccetera..." |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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andare a correre: non che mi interessi di per sé, ma se uno vuole migliorare la propria resistenza fisica, è un'attività particolarmente utile palestra: discorso simile a quello fatto per la corsa. Non ho affatto un particolare interesse per la palestra, tuttavia mi imbarazza il mio fisico magrolino... la palestra in questo un po' può aiutare sagre e feste di paese: queste sono carine compleanni: non mi piacciono le feste con tanta gente. Ma se per celebrare un compleanno viene fatto un incontro a due, allora mi piace. concerti: mi piacciono. peccato solo che la quasi totalità degli artisti che ascolto è ormai morta o parecchio vecchia ahah. attività di gruppo: dipende da quale attività e con chi qualsiasi situazione che comporta il dover interagire con più persone: come sopra |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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A me piace tutto e niente,amo il mare ma anche i musei le città di arte,viaggiare,fare sport,il problema non e amare la solitudine o la compagnia,a me non piacciono le persone che quando escono fanno sempre battute,ironia forzata,o che cercano di provocare o sminuire,e non si può fare mai un discorso costruttivo,da giovane soffrivo tanto la confusione,oggi va meglio,ma quando andavo nelle discoteche soffrivo..diciamo che sopra i 30 sai cosa vuoi cosa non vuoi conosci meglio te stesso..
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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Ma ad andare a una sagra cosa rischio? nulla. Compro il cibo, lo mangio, apprezzo l'atmosfera e basta. Stessa cosa per un concerto. Le possibilità di fare brutte figure sono minime. A meno che qualcuno dal nulla non si metta a parlare con me interrogandomi sulla vita che faccio, la mia immagine resterà salva. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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Io sono uno che va trascinato perché di base non mi piace niente, però se mi ci trovo per caso non sto male in quei posti.
Solo la corsa non sopporto veramente, il resto farei tutto se trascinato dalle persone giuste. |
Andare in bici a me piace, adesso ho poco tempo libero quindi ci vado poco, poi preferisco andare a mangiare una pizza che la disco o il pub...anche alle medie quando frequentavo gente non mi sono mai piaciuti quei posti.
Alla fine penso che dopo i 30 pochi vanno in disco, si preferisce starsene in tranquillità con il partner a mangiare una pizza o fare un giro in bici o andare al mare. |
Poi sul fatto della maggior parte delle persone con chi vuole stare o meno, beh è risaputo che vogliono il casino, ma sai che ti dico? Beati loro che sanno incantare, che ci sanno fare ragazzi! Chi ci sa fare va avanti nella vita, noi no. Avrei voluto essere come loro, a quest'ora non stavo su sto forum ma col mio bel gruppo al mare.
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A me potenzialmente potrebbe interessarmi fare tutte quelle cose se non ti fanno pesare l'essere "strano" (escludendoti), vorrei sentirmi dire qualcosa tipo: "non sai socializzare? Non preoccuparti, stai lo stesso in mezzo a noi"
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Se uno sopra i 30 si ritrova ad andare solo a mare 2 domande se le fa,il problema non e andare al mare solo,se non piace nessuno dei conoscenti che ho e una mia scelta,il problema e se tu vorresti andare..io negli ultimi anni nel mio contesto non vedevo mai nessuno avvicinarsi vikingo come stai cosa fai oggi,quindi sono diventato sempre più strafottente e anche solitario,i rapporti si costruiscono a fedback,io ho studiato comunicazione,e una società competitiva e mi sta bene,però io mi ritengo una persona cordiale..solitaria ma cordiale,all' estero ho visto un concetto di solitudine diverso..comunq ripeto se uno si deve trasferire gli e ne frega più nulla,comunq già a malta avvertivo nuove vibrazioni,alcuni problemi non erano andati via,ma già il fatto che camminavo sulla ista ciclabile e vedevo gente nuova era diverso,ci sono diversi utenti qui dentro che se non fosse per il lavoro si sarebbero già trasferiti,io non lavorando ho questa opportunità..
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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Poi se si tratta di fare queste cose in coppia mi pare evidente che non è l'interazione con chi esci il problema, ma col resto dell'umanità presente nei vari contesti in esame e le competenze sociali che bisogna sviluppare per fruire di certe cose. Può essere comunque che un evitante o un fobico se avesse una piscina a casa nascosta da occhi indiscreti starebbe sempre in acqua o al sole. Magari uno non va al mare a causa del contesto sociale col quale si deve avere a che fare e tutto quello che bisogna riuscire a fare agevolmente per poterci andare. In parte è vero che certe volte non è tanto l'attività in sé a disturbare, però bisogna vedere. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
Non si troverà mai nessuno che dica "non sai socializzare? Non preoccuparti, ti accettiamo per come sei, vai benissimo anche così"..
Mi è capitato di sentire cosa dicono le persone in gruppo a proposito di chi è solitario e asociale, e credetemi, c'è una cattiveria sprezzante proprio nei confronti di chi non è inserito socialmente |
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Mi basterebbe anche ricevere un semplice saluto, sincero, con il sorriso, e mi sentirei bene tutto il giorno, anche senza prendere parte ad ogni interazione |
Re: Cosa non mi è mai interessato
Aggiungo anche viaggiare. Non ho mai condiviso l'interesse che molta gente ha per viaggi e vacanze, sia al mare a pochi km da casa che dall'altra parte del mondo.
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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Infatti la gente non fa mai le cose al 100% per se stessa, c'è Sempre un doppio fine, anche molto piccolo.
Quello che posso dirvi è di non stare troppo a casa, uscire da soli pure se fa cagare come cosa, magari capiterà la volta buona, ma dovremmo essere noi bravi a coglierla, altrimenti resteremo sempre da soli... |
Re: Cosa non mi è mai interessato
Scalmanateeeeeee
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La società è dominata dagli estroversi che sono circa l’80% della popolazione, per forza di cose la mentalità comune, le cose ‘da fare’, sono dettate da loro.
A noi rimangono la lettura, le cose da nerd e poco altro. |
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Ha proprio il modo di fare da stuzzicatrice. Da per scontato che tu pretenda o voglia qualcosa e tira le sue conclusioni con tanto di frecciatina. |
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Ormai con i social qualsiasi attività va mostrata, fa curriculum. Possono vantarsi e hanno qualcosa da raccontare di loro che li rende fieri. Immagina tornare a lavoro dopo le ferie e dire di essere stato a Los Angeles oppure tornare e dire di essere stato a casa a poltrire... Direi che gli stati d'animo sono totalmente diversi. Poi ovviamente a molti piace, a me con le persone giuste visitare qualche posto nuovo farebbe piacere, ma non è il viaggiare in sè a interessarmi. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
Anche a me tutte attività che mai m'hanno interessato, tranne la piscina (rigorosamente da solo), che non frequento più da qualche anno, un po' per il lockdown, un po' perché comunque la pigrizia si fa largo sempre nella mia vita.
Io ho comunque notato una cosa; l'essere fuori da una qualunque forma, anche minima, di socialità, porta poi a rimuginare troppo su altri aspetti, esempio lavoro. Vedo che problemi che altri superano facilmente, come un qualche problema lavorativo non insormontabile, per me diventa fonte di pensiero dal venerdì sera fino al lunedì mattina. Non si stacca mai la testa da quelle 4 cose di cui ci si occupa. Si ha troppo tempo per pensare, e non è sempre un bene. |
Ieri leggevo il commento sui social di un tizio che si lamentava dell’ultima moda…il padel , chi non sa cosa sia se lo cerchi e rifletta perché è grave non saperlo .
Comunque il succo del suo intervento era che ormai la gente cannibalizza il proprio tempo libero con attività disparate e diventa anche competitiva in queste cose. Tra un po’ diceva sempre questo tizio, servirà pure prepararsi per andare in ferie, ma credo che già siamo a questo punto. Anche se fai quelle attività tanto per, non sarà lo stesso sufficiente. Qua si allenano come forsennati per sport stupidi e assurdi, che uno si rifiuterebbe anche solo di impararne le regole. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
Effettivamente, quante persone realmente fanno qualcosa per il puro gusto di farlo? Dove lavoro, molta gente va in palestra, quando in mensa vanno a prendere il vassoio, alcuni lo portano con una mano sola, per far vedere in mezzo agli altri quanto sono bravi, col muscolo che si gonfia.
Altri raccontano delle loro mete estive o dei weekend passati al mare o al lago, ma mi sembra più un voler dimostrare agli altri che loro fanno, che loro vanno in giro e quindi sono bravi, più che un vero piacere personale. Cioè sembra quasi "io sono bravo e guadagno punti e consensi sui social perché faccio vedere che sono stato in Oman con la mia donna" Oggi, ancora più che 20 o 30 anni fa, è tutto impostato su apparenza, apparire. È logico che persone con problemi, introverse e un po' solitarie e chiuse, in una situazione del genere non hanno speranze |
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È tutto un apparire con l'avvento dei social e quindi tutto quello che si fa va mostrato perchè fa curriculum. È esattamente come col lavoro, trovarlo all'inizio è difficile, poi con l'esperienza diventa sempre più facile, così funziona con le ragazze e gli amici, se hai un profilo social dove mostri che sei già stato fidanzato, hai viaggiato, hai molti amici sei avvantaggiato nelle relazioni rispetto a chi non mostra nulla. |
la settimana scorsa ero in ferie e ho avvertito la pressione sociale affinché partissi e postassi qualcosa sui miei pochissimi canali social. per impressionare quelle 2-3 persone avrei dovuto avventurarmi in qualcosa che mi era indifferente. dopo le ultime esperienze stressanti di viaggi in solitaria, ho per il momento alzato bandiera bianca. soprattutto perché prevedo rincari e progetto l’acquisto di un immobile, un viaggio sarebbe solo un diversivo inutile in questo momento. ma mi rendo conto di essere uno dei pochi che ragiona concretamente e razionalmente, quelli che conosco non hanno modificato di una virgola il proprio tenore di vita.
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Andavo in bici da ragazzino, poi una volta che ho preso la patente, ho buttato la bici. Adesso non me ne frega niente. Andare a correre..ok, porta diversi benefici al fisico e alla mente, ci vado poco ultimamente, ma fino a qualche anno fa', ci andavo anche 4 volte a settimana. Idem per la palestra. Festicciole... boh, mi hanno invitato qualche volta quando ero ragazzino, ma non ci sono mai andato...alla fine facevano le solite robe, spaccarsi di alcol e di canne...non mi entusiasma particolarmente. Concerti...se si tratta di un genere musicale che mi piace, perché no? Attività di gruppo solo se mi trovo insieme a persone con cui vado da accordo, altrimenti no. A me stanno simpatici...quando sono fatti, ridono per ogni cazzata... Imparare a ballare può essere un' occasione per conoscere qualche ragazza... Del resto non me ne frega niente neanche a me. |
Re: Cosa non mi è mai interessato
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Re: Cosa non mi è mai interessato
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Soprattutto in estate diventano dei bulldozer, però è anche vero che più stai in moto più diventi attivo. Anche se riuscissi a tenere i ritmi, il mio conto in banca ne risentirebbe troppo. Non tutti possono permettersi un certo di tenore di vita, non dico da influencer ma da utente di Instagram medio. Io non mi vergogno a dirlo, non posso neanche permettermelo lo stile di vita dei miei amici. Potrei farlo solo se decidessi di spendere tutto lo stipendio e di attingere ai risparmi |
Re: Cosa non mi è mai interessato
La teoria degli scalmanati è reale, sono persone a loro modo vittime di campagne di marketing aggressivo, se ci fate caso sono soprattutto gli spot pubblicitari che martellano pesantemente e associano ciò che è dinamico all'idea di vincente, e così vedi questi impiegati che il sabato e la domenica indossano il caschetto e si trasformano in guerrieri indomiti, la corsetta non basta più, servono fiumi di adrenalina e foto al cardiopalma che attestino una vita vissuta in quinta. Nella testa di questi chi si ferma è perduto, il riposo è inteso come la morte.
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