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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ci sono centinaia di applicazioni che pubblicano offerte,di queste tantissime sono su Amazon. L ultimo acquisto è stato Cassa di birra, marmellata, cerali per la colazione,latte di mandorla Compro solo quando lo sconto è del 50%,ovviamente non roba fresca Dallo scoppio della guerra i miei supermercati ormai scontano al massimo al 30% e pochissima roba |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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A parte gli scherzi di queste cose solo vivere in affitto con un'altra persona e prendere un'auto usata ma non troppo vecchia potrebbero essere due consigli interessanti. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ci sono utenti che con 1500 1800 forse perché vivono al nord non riescono a fare vite più lussuose,o essere appetibili per una donna non so..sono cifre sopra la media italiana 1300..al sud sareste molto agiati..tutto va proporzionato a dove si vive.anche qui l'inflazione st alzando tutto..comunq sentire un fratello che va da un genitore a chiedergli di intestargli tutto perché ha famiglia,e vergognoso,mia sorella non lo farebbe mai,ma non gli e l'avrei mai concesso..
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
1500 fai una vita discreta se hai la casa di proprietà, magari ereditata, sei single e non hai figli.
Se hai mutuo e famiglia con 1500 euro non arrivi a fine mese. Io vedo che dalle mie parti si campa molto con aiuti e aoutini della famiglia, pensioni di invalidità di parenti, nonni, zii scapoli e cose di questo genere. Certo che se si inizia a prendersi il macchinone, capi firmati, viaggi e viaggetti i soldi se ne vanno in fumo presto. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
la tristezza è che c'è gente che magari si sogna non dico i "1800/2000" ma già i 1300...
qua stile chiagni e fotti proprio :miodio: |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Se trovassi un lavoro di poca fatica, che mi occupa poche ore e poi mi lascia tanto tempo libero per 1300 di metterei la firma subito. Meglio di niente. Se per guadagnare 2000 mi devo fare un culo così e non ho tempo per me stesso preferirei 1300, senza dubbio. Poi "chiagne e fotte" si dice di chi si lamenta ingiustamente e magari si approfitta degli altri, non di chi si accontenta di poco. |
Io per ora sto a 800..per 1300 metterei la firma a vita senza figli e mogli.ma se trovassi una compagna il figlio non mi interessa,neanche donne già separate,vorrei donne con percorsi di vita simili al mio..ma ripeto per 1300 oggi in pandemia dopo certe problematiche vanno benissimo.se una donna non se li fa bastare amen..ci sarebbe anche il suo introito..
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
non necessariamente, chi "chiagne e fotte" è banalmente qualcuno che ha un atteggiamento vittimistico proprio quando non se la passa poi così male ..
e oggettivamente chi può permettersi di disquisire su quanto risparmiare prendendo - mannaggia - 1500/1800/2000 con impiego pubblico non se la passa poi così male in confronto a chi davvero si deve contare i centesimi sennò rischia di finire in mezzo a una strada.. magari sgobbando 40 ore.. questo intendevo |
Ho uno stipendio sopra la media ma i costi di tutto sono sempre più alti , tra l’altro la vita da soli costa in proporzione a chi ha famiglia quasi di più, o almeno io ho questa impressione
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
Finché vendono gli iPhone ai lavoratori dipendenti la povertà non esiste, é un luogo dell'anima.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ma ci sono città dove almeno 600 700 vanno di affitto,a Siracusa sui 500 ma qui mi divido tra le case dei miei,già fuori con reddito di citt e invalidità per ora non c'è la farei,in tante città,servirebbe almeno un altra entrata anche in nero,e lo potrei fare..comunq se vivi solo non puoi dividere con la compagna,chiaro,e l'inflazione cresce.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
Cmq mio padre era P.iva ed era un pezzente che è campato con gli aiuti della famiglia, idem gli altri miei parenti a P.iva, io da lavoratore dipendente a 1350e che vive con la mamma pensionata a 800e al mese ho un tenore di vita più alto.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ci sta voler la roba migliore, se si hanno i soldi va bene farlo, ma poi non lamentarsi che non si riesce a mettere da parte nulla. Io spendevo quelle cifre in spesa quando non avevo cognizione di come si facesse, e prendevo cose senza guardare i prezzi, senza confrontare, vivevo di surgelati e robe pronte. E grazie al cazzo. Quote:
Non c'è bisogno di andare dal macellaio per trovare carne buona. Anche io vorrei andare al ristorante vegano ogni due giorni perchè la roba è cucinata meglio di come faccio io a casa, ma se lo facessi poi non potrei lamentarmi che non riesco a mettermi soldi da parte. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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P.s. chi volesse vedere come vado vestito gli do il mio indirizzo XD, capirà che quella non è certo una spesa grossa, anzi mi piace proprio comprarli usati, come tutto del resto: auto, apparecchi elettronici, etc. Poi c'è la spesa per le sigarette, è questa è colpa mia. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Il problema è evidentemente quello, sarebbe da rivedere la tua concezione di spesa. perchè se spendi più di cento euro alla settimana vivendo da solo, che è quello che spenderebbe una famiglia di quattro persone, c'è qualcosa che non va. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
Io col lavoro che faccio ho entrate molto variabili, ma con 1500€ al mese fissi non avrei problemi a coprire tutte le spese e anche a mettere da parte qualcosina.
C'è da dire che faccio una vita molto spartana e non ho l'automobile. Per il cibo spendo intorno ai 110-130€ al mese. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Vorrei ricordare il significato iniziale del thread. Non ho detto che non mi bastano. Per la vita che faccio sono sufficienti e magari ci escono pure i 100 euro al mese da parte. Non sarebbero sufficienti se uno volesse avere una vita sociale degna di tale nome. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ora invece di spesa spendi 200 euro al mese ( quindi, considerando che ne spendi 200 di auto, hai 300 euro di spese impreviste ogni mese ) e riesci anche a metterti da parte 100 euro al mese. Difficile argomentare, quando le cose cambiano così tanto nel giro di qualche pagina. |
Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
Se vivi in una città del nord senza casa di proprietà minimo ci vogliono 2000€ per campare decentemente
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Re: La "povertà" del lavoratore dipendente.
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Ripeto, preoccupazioni no, però tante cose utili non le puoi fare. Alla psicoterapia vi ho rinunciato. La palestra pure, ma questa più per pigrizia, non erano quelle 35 euro al mese a cambiarmi la situazione. La riflessione iniziale è nata dopo che il mese scorso, nell'unica gitarella di un giorno che ho fatto dopo mesi ho visto che all'autogrill la gente spendeva in media 20 euro ciascuno, fra panini a 6 euro, gratta e vinci e robe varie.. io ho preso solo un caffè da 1 euro. E mi sono domandato se in un rapporto di coppia o di uscite amicali io quelle spese avrei potuto affrontarle.. che tanto se non era l'autogrill era il ristorante, o l'ingresso in un posto.. la risposta è stata "non le potrei affrontare, oppure le potrei affrontare molto di rado" e queste cose nella vita sociale e ancor di più in quella di coppia si fanno, e si spende, è inutile negarlo. |
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