![]() |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
A 40 anni, se non hai avuto le varie fasi, ma invece hai il vuoto cosmico alle spalle, sei fottuto |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Poi se una ti chiede alcune cose per sondarti, non ricordo chi, ma qualcuno mi ha risposto "eh gli dici non sono cazzi tuoi, non sono obbligato a dirti della mia vita"...
E già, prova davvero a rispondere così a una, poi vediamo se dopo 2 minuti è ancora lì... |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Io ho imparato a leggere prima di imparare a disegnare. Ognuno ha i suoi tempi. Sapevo che cosa fosse una radice quadrata prima di sapere che Mussolini fece la marcia su Roma (io fino agli 11 anni non ne avevo mai sentito parlare, mentre avevo scoperto le radici quadrate decisamente prima).
Poi ci sono persone che hanno figli prima del matrimonio e si sposano dopo aver avuto il primo o il secondo figlio. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Secondo me è una questione estremamente soggettiva ,come dipendente anche da svariati fattori culturali. Non ha senso bruciare le tappe o sentirsi sottopressione per non averle ancora fatte. L'importante è stare bene.
Poi ci sono anche l'eccezioni ,tipo le persone geniali o che hanno disturbi mentali gravi altamente debilitanti e sono costrette in case di cura. In entrambi i casi c'è il 90% delle probabilità che sia il genio ,che il "pazzo"(inteso ovviamente come malato) abbiano carenze esperienziali su fattori differenti. In sintesi ,stai tranquillo. Io avrei fretta di fare la qualunque solo se consapevole di una morte diagnosticata esperienza personale ,credo che siano gli unici momenti in cui le persone diventino seriamente ossessionate dalle proprie tappe, fallimenti ecc. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Secondo te, un 30enne senza titolo di studio, che non sa fare alcun lavoro, che non ha la patente, che non ha mai avuto una ragazza, ha una vita compromessa o pensi gli vada tutto liscio? Non sono stereotipi. Una persona che vuole avere uno sviluppo psicofisico normale e soddisfacente, dovrebbe rispettare queste tappe. Io ho sempre cercato di rispettarle, almeno quelle che dipendevano unicamente da me. Mi sono iscritto a scuola guida l'indomani dei miei 18 anni, ho preso la patente 6 mesi dopo, mi sono iscritto all'università subito dopo il liceo senza anni sabbatici, giri intercontintali per il mondo o pause zen alla scoperta di me stesso. Mi sono laureato entro i 25, ho cominciato a fare qualche lavoretto saltuario in parallelo ai miei studi, ho fatto dei brevi viaggi in solitaria, ho imparato a guidare sul serio facendo anche lunghi viaggi (non come alcuni che prendono la patente e poi la tengono chiusa nel cassetto). Insomma, su per giù credo di aver rispettato le tappe. Questo è quello che mi ha permesso di fare la mia volontà. Poi ci sono cose come l'ansia, la fobia sociale, l'agorafobia, e il modo in cui ci vedono gli altri, su cui ho poco o nessun controllo. Sicuramente non sarò un milionario, un figo alla brad pitt o uno superfamoso, ma almeno non appaio come un freak fuori dal mondo senza sbocchi lavorativi e che a 30 anni gira in autobus. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
La storia delle "tappe" che non devono essere rispettate rigidamente, si riferisce a chi, ad esempio, si diploma a 20 anni (bocciato 1 o 2 volte), anno sabbatico, inizia a lavorare a 22 anni, si mette in proprio a 24, 3 anni dopo chiude l'azienda e si butta sui libri, si laurea a 35 anni, 2 anni dopo viene assunto a tempo indeterminato e fa il lavoro che aveva sempre sognato. Allora si dice: beh, non ci sono delle tappe fondamentali da rispettare, ti puoi laureare a 25 anni come a 35, non cambia nulla. Oppure a chi si sposa a 22 anni, divorzia a 32, e poi trova l'amore della vita alla soglia dei 40 anni: ci fa due figli, e vissero per sempre felici e contenti. Anche stavolta, si può dire che non ci sono tappe da rispettare e l'amore vero lo puoi trovare a 20 come a 40 anni. Se si parla in questi termini, sono d'accordo, sempre sostenuto che la nostra vita non è una linea retta e non c'è una età per amare, una per lavorare e una per divertirsi. Però parliamo di gente che ha vissuto nel mondo e lo ha afferrato a piene mani, che ha prodotto qualcosa e ha lasciato un segno, non di reclusi senza un passato e senza un futuro. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Nel mondo in cui viviamo, fare le esperienze cadenzate secondo le tappe di cui si parla, può dare una sicurezza in più di avere una vita adattata al resto della comunità.
Fare il bambino quando si è bambini è diverso dal farlo a 30 anni. Cominciare a lavorare tra i 20 e i 30, è diverso dal cominciare a 40. È così via. La competizione sfrenata che c'è praticamente in ogni settore della vita, impone al singolo di essere già preparato all'età che vive. È una cosa bella? Per niente. Io stesso sono vittima, come tanti, di questo sistema. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
comunque sbagli a dire che studiare, prendere la patente ecc sia qualcosa di completamente nel controllo di una persona, non è così, soprattutto lo studiare, soprattutto in italia |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Visto che si è parlato di tappe, tra cui sono inclusi lavoro, casa, matrimonio, aggiungiamo un tocco di ottimismo alla discussione.
https://i.postimg.cc/tTpr3zmf/tind.jpg per chi non mastica l'inglese: Sono una madre single, cerco un ragazzo alto almeno 190 cm (nessuna eccezione), casa e lavoro stabile, che ama i bambini, che è aperto all'idea di sposarsi, che vuole altri bambini, che è intelligente, che viene da una buona famiglia e tutto. Cerco anche qualcuno che mi aiuti a realizzare i miei sogni. Ragazzi, chi si candida? Questa è un affarone :sarcastico: :sarcastico: |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Quote:
Se la preferenza arriva dal fronte azzurro, arrivano pure le accuse di maschilismo e bodyshaming. https://www.linkiesta.it/2020/07/tinder-foto-italia-sessista/ |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Come non vorrei mai stare con uno come me se fossi del sesso opposto... Per quanto riguarda il sessismo dipende, dai modi in cui viene detto, e se c'è rispetto, ma penso che da ambo i lati c'è chi ha più preferenze e chi meno, ognuno è diverso quindi... |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
purtroppo genitori menefreghisti che ti lasciano al tuo destino sono forse peggio di genitori violenti ma che almeno ti preparano al mondo |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Penso di sì, mi ha colpito il fatto che negli ambienti delle accademie militari certe cerimonie di "iniziazione" (non penso a nonnismo o cose simili ma a quella antiche istituzioni che iniziano per "b" e finiscono per "o" ma mi scoccia scriverlo) erano in vigore e prese sul serio almeno fino a una decina di anni fa a cui risalgono le chiacchierate che ho fatto con chi apparteneva a quel mondo. Chiarisco che non sto pensando a ordini di superiori ma a quella specie di "universo" che si perpetua parallelamente a quello delle varie catene di comando, roba che resta tra gli allievi e cambia con molta lentezza nei decenni se mai cambia.
Immagino tutte le obiezioni, la prima è quella morale, poi c'è quella dello squallore, poi ci sarà quella del "non sono fatto così", poi altre. Non dico siano sbagliate anche se tra me e me penso che siano in parte i frutti di una civiltà morente. Ma esattamente come dicevo altrove che per pressione evolutiva uno psicoterapeuta con atteggiamento giudicante non potrebbe restare sulla piazza, allo stesso modo penso sia saggio capire il perché di certe dinamiche. In quei casi si vedono meglio perché parliamo dell'antitesi dell'utente medio: gente determinata, positiva, che non deve essere sopraffatta dallo stress, saper vivere, essere assertiva eccetera. E guarda caso è molto sentita l'importanza di una serie di tappe, quella a cui ho alluso non è la sola. Ancora, non credo certo che ci sia una relazione diretta, probabilmente esisterà qualche ammiraglio che ha saltato qualche tappa, tutto può essere e il singolo caso non prova niente. Ma una tendenza generale al rispetto di una tabella di marcia in senso lato, in un ambiente "in linea di fronte" sulle cose della vita fa pensare o almeno fa pensare me che cerco sempre di individuare questo genere di meccanismi. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Non è comune che una persona tutto sommato inserita e che le tappe le ha rispettate riesca a comprendere la condizione dei "reclusi senza un passato e senza un futuro". |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Esistono ma tante persone che le compiono in ritardo riescono cmq ad avere una vita appagante, altre invece risentono fortemente di questo ritardo e a volte non le compiono nemmeno più.
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Infatti si parla di tappe non avute, non vissute. Se, come detto da altri, invece di trovare la ragazza a 20 uno la trova a 24,o il lavoro fisso lo trova a 25 invece che a 20, non si può definire che non ha avuto le tappe. Semplicemente le ha magari in tempi diversi, ma in questo caso è diverso, molto diverso, rispetto a persone( io sono uno di quelli) che non hanno mai avuto niente e sono a zero in tutto,con un vuoto totale di esperienze alle spalle. É questo quello che si intende dire. Chi ha vissuto le tappe ma magari le ha avute leggermente shiftate rispetto agli altri, le ha comunque avute, ha maturato a ogni fascia di età il naturale percorso che hanno le persone normali che non hanno determinati problemi di socializzazione e di relazioni e interazioni.
Nel mio caso, a 48 anni, senza aver mai avuto la fidanzatina, le prime cotte e i primi baci, gli amici, non avendo mai avuto nessuna relazione né baciato nessuna, nessuna esperienza di convivenza, una totale incapacità di stare in mezzo agli altri, non posso far finta di non aver vissuto alle varie età, quello che andava vissuto, provato, sperimentato. Non pensiate che se alle spalle hai zero assoluto in tutto, poi a 48 o 50 anni puoi fare e recuperare quello che andava fatto alle varie età. Quelle cose sono andate perse, e se cerchi di avvicinarti a qualcuno, pur senza dire la tua condizione di totale incapace sociale, se ne accorgono subito e ti evitano come la peste. Me ne sono accorto più di una volta di questo. Purtroppo è così. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Vedo i social dei miei compagni di scuola superiore, 9 anni fa erano studenti brufolosi provinciali che vivevano nel paesello di provincia, 9 anni dopo sono sposati con persone straniere e vivono in giro per il mondo :nonso: Per me 9 anni sono stati quasi tutti uguali, ho fatto qualche esperienza ma sono al punto di partenza, questi in 9 anni hanno completamente cambiato vita, non riesco neppure ad immaginarmelo, come fai? Vuol dire cambiamento su cambiamento, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, una costanza incredibile :nonso: Per me cose del genere sono cose che potrei fare, se proprio accade un miracolo in 15 anni, questi in 9 ma anche prima, 6-7
Ma se riesci ad essere un carro armato così costante, vuol dire che hai avuto genitori che ti hanno insegnato ad esserlo, che ti hanno preparato. Chi non era ricco abbastanza da andare all'estero è rimasto qui ma comunque con una vita bella comunque, convivenze, lavoro ecc |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
O ad esempio, ho visto ora che una ragazza che faceva un corso con me presto sarà madre. 5 anni fa, all'inizio del corso, questa faceva i fogliettini dove giudicava i ragazzi del corso, come si faceva alle scuole medie. A 20 anni. VENTI. Ma pensate che in 5 anni sia maturata? No, fidatevi :pensando: Eppure semplicemente vive, giustamente eh! La sua genetica e il suo vissuto l'hanno portata ad essere una persona che vive. La maggior parte delle persone, semplicemente vive, "go with the flow" diciamo. In qualunque condizione mentale essi siano, vivono. Altri sono come trattenuti da delle catene, e non se ne libereranno mai, o troppo tardi
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Aggiungo che, mentre io sono a zero da sempre, fermo sempre allo stesso punto, non solo questi cambiano e fanno esperienze continuamente, sotto ogni punto di vista, ma addirittura alcuni si permettono il lusso di cambiare 3 o 4 fidanzate cambiare compagna, andare all'estero, mentre io non ho mai dato un bacio a una, mai, neanche a 15 anni, e nessuna è venuta e verrà mai a bere un crodino con me, perché già da 2 km capiscono che sono un incapace sociale |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Ma questo genere di cose, chi ha problemi psicologici come fobia, evitamento eccetera, non se le può permettere, perché la fuori capiscono subito al volo come sei. E io a 48 anni devo mentire a una, sapendo che non servirebbe perché tanto lo capirebbe che non sono connesso con il mondo? Facci caso, loro quando devono fare qualcosa, conoscono sempre tutti, conoscono l'amico dell'amico.. devono fare un trasloco? Loro hanno un amico che gli viene a casa col furgone e li aiuta, uno come me non conosce nessuno. Loro sanno sempre giostrarsi e districarsi in ogni situazione burocratica, loro parlano di mutui, operazioni bancarie come parlare di noccioline, hanno sempre l'aggancio per tutto. Ieri al lavoro sentivo una che andava a pranzo con un capo reparto addirittura di un'altra area dell'azienda, perché è suo amico. Io ero lì a sentire e mi sentivo completamente lontano anni luce da tutto ciò. Loro vivono, serenamente vivono a ogni età le esperienze che vanno fatte. Qualcuno sostiene che se hai lo zero assoluto alle spalle non c'entra, sostengono che puoi lo stesso essere apprezzato, ricercato, stimato anche se sei a zero.. Io al lavoro anche se non me lo dicono so benissimo cosa pensano di me, non sono scemo. Non me lo dicono in faccia ma conosco perfettamente quello che pensano di me, ognuno di loro so gia cosa pensa... "ma quello li è strano e sfigato, non vive da solo a 48 anni, è sempre solo, non ha niente da dire della sua vita, non parla di casa, affitti e mutui, non è sposato, non ha figli, vive coi suoi.. non è normale alla sua età, è strano e asociale..." |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Se dici ah sì dai 20 ai 30 anni sono stato a Caracas a fare l'artista di strada, trovi gente che ti prende per strano ma troverai anche la tua nicchia di conoscenze che è interessata, se dici sono stato a vegetare sul letto, al massimo fai pena |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Personalmente dopo le tappe comunemente riconosciute come tali o mie personali qualcosa é cambiato, a volte in meglio. Credo che ogni esperienza lasci o insegni qualcosa.
Sull'etá non ho idea, ho avuto alcune esperienze prima dei coetanei, altre dopo e non so se abbia fatto qualche differenza :pensando: |
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Scacco matto, brutto inZel!! :sarcastico: :sarcastico: Comunque il discorso è che quando hai una vita ricca, piena di agganci e con un buon circolo sociale, le possibilità si moltiplicano. Ogni giorno c'è sempre qualcosa di nuovo da fare, una persona nuova da conoscere, posti nuovi da visitare, esperienze emozionanti da fare. Mi piace molto la metafora del volano. Il volano è un blocco inerziale molto pesante che permette di accumulare energia cinetica e svolgere così varie funzioni all'interno delle macchine. Quando è fermo fai una fatica boia a farlo ruotare perchè devi superare la sua inerzia, ma una volta che è in movimento, continua a girare da solo con uno sforzo minimo. Queste persone che nel giro di 6-7 anni rivoluzionano la loro vita, si trasferiscono all'estero, cambiano 3 fidanzate, trovano moglie, fanno figli, comprano due case, hanno il loro "volano" interiore in pieno movimento per cui riescono a fare mille cose in maneria estremamente naturale. Per chi come noi invece vive gli anni fotocopia in serie, queste cose sono fantascienza. Sono rivoluzioni che non faremmo nemmeno se avessimo a disposizione 3 vite, perchè ogni virgola che facciamo richiede uno sforzo sovrumano. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Io qui vedo semplicemente l'annuncio di una morta di fame che vuole fare il salto di qualità incastrando un uomo benestante che la mantenga. Una che vuole vivere un amore in stile fiaba Disney fatto di bacini cuoricini abbraccini ciccini, ma dove casa, bollette, vacanze e regali, li paga tutti lui. Cavolo che affare!! :mrgreen: Purtroppo Tinder è pieno di questi profili con bio imbarazzanti, ma siccome sono bio di donne va tutto bene. Se io, uomo, su Tinder scrivo: no nane, no balene, no isteriche, no pelose, no esaurite, arriva la giornalista di turno a darmi del maschilista. Anche se in ogni caso, uomo o donna che sia, trovo di pessimo gusto impostare una bio come se fosse una check-list delle qualità che deve avere il mio interlocutore. Fossi su Tinder, userei la bio per parlare di me e incuriosire chi c'è dall'altro lato dello schermo. Questa è un altra bio sulla stessa lunghezza d'onda della prima, ma siccome lei non è una madre single non cerca il benestante con casa di proprietà, quindi si limita a manifestare pretese di tipo estetico: "no ragazzi brutti, no ragazzi bassi, voce sexy, abbronzati, muscolosi e con gli addominali, no imbecilli. E se sei più brutto di come appari nel tuo profilo Tinder, non ti parlerò più" Ma se io guardo la sua foto, non mi pare di vedere Monica Bellucci...vedo solo una con sorriso da cavallo, senza labbra e col nasone. Poi non bisogna dare ragione a chi dice che le pretese femminili sono elevatissime, e tagliano fuori dal mercato una fetta consistente di uomini... https://i.postimg.cc/fRCH9vY2/tinder.jpg |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Per non stare a letto, ho preso la macchina, ho girato da solo ovviamente, a caso. Ora in questo momento ho accostato per scrivere, e vedo gente che passa, chi con la ragazza per mano, chi coi figli, rilassati. Io invece come un asociale, da solo, in macchina, sguardo perso, senza una meta.
Già da qui si capisce che non c'entro nulla con il loro modo normale, di cose normali. |
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
|
Malta mi sta facendo capire dei miei limiti,ho ripassato un po' di lingua.ma in 3 giorni non essere riuscito a scambiare 2 parole con nessuno,tranne uno straniero cordiale in palestra.lintroversione mi sembra percepita diversa all' estero,però i limiti di anni di reclusione si vedono..devo fare passare i giorni rilassarmi e poi prendere una decisione..male che vada servirà di esperienza..Tiziano Ferro cantava gabbia d oro..e così che mi sento.una società impostata su ritmi non miei da neurotipici..dopo il 2016 si e pressa questa strada solitaria e credo sia giusto così..
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Diciamo che se perdi il treno tocca fartela a piedi, a volte ci arrivi lo stesso a destinazione, a volte ci arrivi con i piedi che ti sanguinano e la schiena a pezzi, altre volte non ci arrivi proprio più perché il viaggio è troppo lungo.
|
La sensazione che io e molto qui dentro hanno e che si è arrivati a certe cose traguardi,troppo tardi..non è questione di competizione ma stare su due binari diversi..non ricordo l'ultima volta che ho parlato con più di 3 persone pre pandemia sicuramente.nelle comunicazioni tra singoli sono più disinvolto.ma se mi trovassi in un gruppo di gente con esperienze di cosa parlerei.primo viaggio all' estero solo a 30 anni passati.basta questo.un uomo normale il primo viaggio all' estero se lo fa a 20 anni..vorrei conoscere una donna Asperger forse è la cosa migliore a sto punto..e come la coscienza di Zeno ci di fa forza a vicenda.non sarebbe una scelta di ripiego perché Zeno amava l'altra sorella.ma io non vedo alternative francamente..
|
Re: Ma esistono poi queste famose "tappe della vita"?
Quote:
Tuttavia non prendo un caso limite come Zeno cosini e lo faccio diventare la regola, gli è andata di culo dai PS che poi la sua storia è che appunto sentendo che stava andando oltre età x trovare una donna si è sistemato con quella bruttina che gliela ha data, e alla fine nel lungo periodo si è dimostrata scelta vincente diciamo così. In effetti ci sta con il topic perché se non si fosse mai accontentato un poco e sceso a compromessi con la sua donna e avesse aspettato altri anni, be probabilmente augusta sarebbe stata presa sposa da un altro. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:48. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.