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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Questi tipi di cui parli tu non so quanti amici abbiano e se hanno fidanzate e sinceramente non me ne può importare di meno. Questi paragoni continui con elementi del genere li trovo inutili. Probabilmente questi vanno in giro, conoscono gente nuova, si fanno sentire, se incontrano qualcuno gli parlano invece di tirare dritto o che so io. Tra l'altro anche se dovessero avere degli amici saranno degli imbecilli come loro. Preferisco stare da sola che frequentare gente del genere quindi perchè dovrebbe importamene qualcosa degli amici che hanno questi? Ho letto più di una volta qua dentro questi paragoni con i delinquenti e, sinceramente, non ne capisco mai il senso nè l'utilità. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Perché uno dovrebbe invidiare gli amici tamarri come lui di un tamarro.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Almeno si faccia pace col fatto che si è interessati a quel tipo di donne, una che apprezza il crimine dovrebbe essere scartata da chi disprezza il crimine, non dovrebbe interessare chi se la prende, ma così non é. Idem per le amicizie. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Io invece i paragoni su certi meccanismi di come la gente viene cagata e accettata li guardo. Probabilmente darà fastidio, non ho ancora capito perché, ma i meccanismi che si vedono in giro sono quelli. Sei appariscente, fai parte della caciara e dei gruppi, vai in giro per locali, sei considerato e sei qualcuno. Sei uno che non fai quelle cose, ti piace fare cose tranquille, vieni visto come un nonno, prete, sfigato, eccetera eccetera. E non solo adesso, anche già a 20 anni, tutti i discorsi erano e sono sempre stati impostati su queste dinamiche. Poi qui c'è gente che non scrive per 6,7 mesi, ma come saltano su e come si scaldano, quando, leggono qualcosa che gli dà fastidio. Tamarri, probabilmente non saranno tutti così e non guarderanno solo quelli, però intanto, già da ragazzino vedevo e sentivo parlare le ragazze del paese... e ho sempre visto che andavano come le mosche sul miele attorno a quelli, piaccia o no, quelli li sono sempre cagati e considerati. Uh come mi ricordo le frasi delle ragazze del paese, a 20 anni, a 25 anni..."guarda quello li, meglio che si fa prete, non ha la compagnia, va che sfigato", e poi le vedevi sempre appiccicate ai mafiosetti di paese. Non ne capisci il senso e l'utilità, non c'è per forza una utilità, si analizza semplicemente i meccanismi sui quali sono impostati i parametri per essere accettati dalla società. Io non ho ma fatto il buffone e il caciarone in giro per il mio paese e guarda caso sono sempre rimasto fuori dai giochi. Chi era buffone e caciarone eccetera, è sempre stato cagato, io al mio paese ho sempre visto queste dinamiche. Per cui può dar fastidio, ma quel tipo di gente è sempre stata preferita a chi é tranquillo, silenzioso, solitario. Poi si può negare tutto e il contrario di tutto. Ma la gente non è stupida, chiunque sa e vede che fuori funzionano in un determinato modo le cose. Poi non devo chiedere il permesso a nessuno per scrivere, mi fa sa strano che gente che non scrive da un anno sul forum, appena legge qualcosa che gli dà fastidio, resuscita improvvisamente |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Bisognerebbe capire cosa si intende per "sfigato".
Chi é lo sfigato? Quali sono le caratteristiche che rendono una persona sfigata? Essere senza amici rende sfigati? Se si, avendo delle amicizie si esce dalla condizione di sfigato? Qualora trovaste delle persone con le quali instaurare un rapporto di amicizia, che vi accettano per come siete e che voi ritenete degne della vostra stima, avreste piacere a instaurare con loro un rapporto di amicizia? Oppure rinuncereste perché vi mancano i presupposti (non vi va di uscire, non amate le situazioni sociali, non vi sentite adeguati, non avete le possibilità economiche, etc)? |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Se si ha una stabilità economica le condizioni ce le si può creare per trovare delle amicizie.
Io non faccio che ricevere inviti e richieste di persone che vogliono venirmi a trovare, ma non avendo un lavoro e una macchina mi é praticamente impossibile, quindi sono sempre costretto a declinare, questo é il problema. Ovviamente c'é anche il fatto che mi trovo a disagio con gli altri, che sono imbranato, che sono strano e così via. Per dire, qualche giorno fa un "amico" (ci conoscevamo solo virtualmente) ha insistito per venirmi a trovare e io, dopo un po' di riluttanza, ho accettato. Gli ho spiegato che vivo ancora con i miei, che la situazione é lavorativa é precaria, etc, ma comunque é venuto e abbiamo passato un po' di tempo insieme. C'era pure mio padre e alla fine ha parlato più lui di me: lui vuole sempre essere al centro dell'attenzione, quando apre bocca non fa parlare nessuno, non ha nessuna considerazione nei miei confronti e quindi ho fatto la figura del bambino accompagnato. Non ha avuto neanche la decenza di farsi da parte e lasciarci in pace, dato che é venuto a trovare me e non lui. Vabbé, per i narcisisti i figli sono solo delle estensioni, non concepiscono la loro indipendenza o le loro necessità. In ogni caso é andata bene, tutto sommato. Poteva andare peggio. L'amico mi avrà giudicato male? Forse si, forse é una persona comprensiva e avrà capito la situazione e non mi giudica male se mi trovo in difficoltà. Chi lo sa? È ovvio che finché si interagisce attraverso uno schermo non ci si può fare un'idea dell'altro e quindi lui magari si aspettava di trovare un ragazzo brillante, attivo, allegro e invece s'é trovato un bamboccione. Pazienza. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
le amicizie sono rarissime e al massimo quelle portate dall'età scolastica, dal lavoro in poi sono solo amicizie per convenienza
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Se qualcuno ti cerca solo perché vuole in cambio qualcosa da te non è amicizia. Sono sicuro che tutti possono trovare qualcuno, se lo vogliono e non hanno grossi impedimenti. Lo stesso vale per le relazioni di coppia, se si sta insieme solo per la posizione sociale o il conto in banca del partner, meglio star soli. O pagare, dato che in quel caso l'"amore" non sarebbe gratuito comunque. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Vi fate troppi problemi, lo so è una cosa schifosa rimanere da soli ma ormai non mi faccio più nemmeno domande e seghe mentali.
Funziona così; se fin da piccolo ci sai fare qualcosa combini, altrimenti ti attacchi al cazzo e ti abitui a stare solo come un cane. Fine. I cambiamenti è difficile che accadano da adulti. Di solito le cose peggiorano. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Con gente che mi giudica male perché sono povero o non ho la laurea non vorrei comunque avere a che fare. Sono io il primo ad escludere questa tipologia di persone. Il fatto che il loro giudizio nei miei confronti é basato sul ceto sociale e non sul mio comportamento nei loro confronti mi disgusta, e pensare che se guadagnassi tot. al mese si comporterebbero diversamente nei miei confronti mi fa capire quanto siano delle pessime persone. Il loro giudizio non conta nulla. Chi oltre al denaro non ha nulla é da evitare come la peste, umanamente questi soggetti sono esseri spregevoli. Se vi disperate perché non avete amici (o relazioni) e quello é il genere di persone che vorreste frequentare state sbagliando in partenza. Mi dispiace tremendamente, invece, deludere chi mi ha dato la sua amicizia senza chiedere nulla in cambio e senza giudicarmi. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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I propri simili? Io ero considerato sfigato e allontanato anche dai gruppetti di gente più timida, introversa, che non era solita frequentare locali, discoteche o fare gli sboroni in giro perché comunque anche nel loro giro c'erano dei requisiti sotto i quali non si poteva andare. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Non ci si deve fossilizzare sul passato, il passato va lasciato alle spalle. C'é sempre tempo per incontrare persone nuove. Anche a me é capitato di essere emarginato anche dai più reietti e ciò è stato doloroso ma sono cose che ormai appartengono al passato. Col senno di poi mi rendo conto di non aver perso nulla, é tutto di guadagnato. Non rimpiangere le occasioni mancate con i "timidi", spesso i timidi sono solo dei narcisisti covert che nascondono la loro invidia e le loro frustrazioni dietro una facciata di timidezza ma sono peggio degli sbruffoni che vanno in discoteca, credimi. Anche se non ti avessero escluso non sarebbero mai stati tuoi amici. Avresti avuto a che fare con persone invidiose, rancorose e ostili. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Il problema è riuscire ad inserirsi nei contesti. Io se avessi avuto le capacità e le possibilità avrei sfruttato solo quelle, come gli altri hanno sfruttato me solo quando gli faceva comodo per i compiti. Magari tu mi accompagni in giro quando devo fare delle foto a qualcosa che mi serve come riferimento per disegnare, mi fai da "modello" ecc. e io in cambio accompagno te da qualche altra parte... Ma essendo stato inadeguato ed emarginato già dalle elementari ed essendomi completamente isolato in casa già dai 15 anni per via delle patologie, non ho mai avuto altre alternative alla solitudine. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
A me fa arrabbiare il titolo di sto topic perché non ha senso, pone una cosa bella cioè l'amicizia insieme alla frase NON SERVE, come può una cosa positiva non servire a niente? È sempre qualcosa di più che non averla questa cosa bella, il nulla non sempre è bello, mi stanno sulle balle i cope.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Gli unici che incontro e che mi fanno uscire un paio d'ore a settimana sono gli educatori del CSM. Quote:
Per il resto, dell'amicizia ideale da film non me ne frega nulla. Quote:
"In psicologia le strategie di adattamento (designate anche tramite il termine inglese: coping; o con i termini equivalenti in italiano: capacità di far fronte, di reagire, o di resilienza) indicano l'insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi emotivi ed interpersonali, allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto." Ma ormai c'è 'sta moda dei redpillati di rispondere sempre e comunque, a qualsiasi cosa, con "cope" per insultare e denigrare, senza accorgersi che sono i primi a provare ad applicarlo con le loro teorie. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Ma magari la gente che non ha conosciuto certe persone pensa che sia impossibile, non ci credono molti quando dico certe cose, ma se vedessero certe cose capirebbero il perchè del mio essere così evitante. La cosa fastidiosa è che quelli che mi hanno rovinato la vita non sono criminali o cosa, ora lavorano e vivono bene, sono belli e solari, hanno tutto. Offendono razionalmente, sono super intelligenti, ed io rimango mezzo scemo che non ha ancora capito come funziona la società. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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A molti non passa neanche nell'anticamera del cervello di fare qualcosa per il puro gusto di farla. Si pensa unicamente a cosa si può guadagnare e a quanto si può perdere. Il capitalismo ha penetrato ogni aspetto della nostra esistenza, siamo dei materialisti senza anima. Ammetto di ragionare anche io così, soprattutto per via della mia situazione al limite dell'indigenza, ma mi rendo conto che é qualcosa di sbagliato e mostruoso. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Gli amici servono eccome, agli sfigati (non mi piace più questo termine, però vabbè.. ) ancora di più, visto che spesso sono single.. però ne servirebbero tanti, non tantissimi, però un po'.. magari un gruppetto.. perché se punti su uno o due poi sei troppo dipendente emotivamente da questi. Pure se un po' ci sfottono non va dato peso.. tutti vengono sfottuti, basta che non tirino colpi bassi e che non abbiano trattamenti di disprezzo o sufficienza.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Nei periodi difficili, nelle crisi, nelle guerre ma anche nella semplice quotidianitá, chi se la è cavata meglio è sempre stato chi aveva persone di cui fare affidamento reciproco ed aiutarsi a vicenda, tutti cope x non affrontare la realtà chi nega ció, gli amici sono una cosa bella e averli è sempre positivo.
Se si parla di gente falsa, ipocrita e approfittatrice sono altre categorie di persone che non c'entrano con l'amicizia. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Vabbé tutto "cope" per voi.
Ormai avete il cervello tarato per dare solo quella risposta, a qualsiasi cosa. Pure questo è "cope". |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Non ha proprio senso il titolo e mi dà fastidio perché è sbagliato che ti devo dire, come se poi gli sfigati nel mondo avessero tutti le stesse esigenze. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Cope si usa su reddit, su twitter, sui gruppi telegram, sui gruppi facebook, sui gruppi whatsapp, sui forum, su 4chan e company...
Poi la forma abbreviata "cope" è proprio rappresentativa di un determinato ambito di appartenenza. Ormai è diventato talmente abusato che la gente non è neanche più consapevole del vero significato e dei casi in cui è opportuno usarlo. |
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Quelli che hanno bisogno dell'amicone su cui fare affidamento e con la spalla sempre pronta su cui piangere (ma son robe che io ho visto solo nei filmetti per adolescenti). Poi se tu hai avuto esperienze simili buon per te. E quelli che dopo tanto tempo ormai non ci pensano neanche più (o non ci credono più) perché c'hanno fatto l'abitudine o perché non vedono altre alternative. |
Ciao capisco perfettamente la tua situazione
Anche io la sto vivendo a pieno (dal 2011 e perché no anche da prima) Da piccolo per quando socievole fossi Ero sempre e maledettamente solo E tuttora è cosi O è una maledizione non so haha Fatto sta che io ho imparato ad accettarla ed accettare la mia libertà Avvolte però non nego e non nascondo che mi sento solo e incompreso Io penso che sia la cattiveria e la freddezza odierna a distanziarci "troppo odio di troppo" Si pure prima c'erano ste cose... Ma le generazioni precedenti alla mia (mia opinione) dal punto di vista psicologico erano molto più forti e più esplicite Oggi non so perché o è una moda ma so diventati tutti asociali fissati con l'uscire e gli amici... Io ormai l'ho superata questa cosa dalle medie Bene o male... Non saprei dirti alla fine meglio soli che Mal accompagnati Il proverbio antico non sbaglia mai |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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io penso questo, ci sono quelli appunto a cui viene tutto normale perché ci sanno fare e tanto e allora sono pieni di amici, ragazze intorno, poi ci sono quelli diciamo di mezzo che hanno avuto vita sociale ma a un certo punto per lavoro o per studio perdono gli ex amici e allora fanno di tutto per trovare una donna, qualcuno ci riesce, qualcuno no, quelli che non ingrana o lavorano e poi la sera stanno al bar a cazzeggiare e bere. Poi ci siamo noi e non c'è niente da dire.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Qualcuno dice che vai bene anche se sei tranquillo e ti accontenti di fare una passeggiata semplice alla domenica pomeriggio in luoghi tranquilli senza casino... Io quello che ho sempre visto, ripeto, fino da ragazzino, è che se stavi fuori dalle compagnie, da un certo modo di interpretare le uscite, da un certo modo di fare e di porti verso gli altri, venivi inesorabilmente etichettato come asociale e sfigato, un prete... Se uno già ha un carattere chiuso, riservato, poco incline al casino, alla caciara, alle feste e alla cultura del branco, a 16,17,20 anni già vieni messo in disparte, vieni visto come uno sfigato che non si diverte e non sa stare in compagnia.. Poi questi vuoti, queste mancanze, questo rimanere tagliato fuori a già da giovane, ti fa inevitabilmente rimanere fuori anche dopo, da adulto, perché mentre gli altri crescono, fanno le loro esperienze, hanno un bagaglio di tappe alle varie età, tu rimani fermo sempre allo stesso punto, da anni, da sempre. Poi si può raccontare quello che si vuole, ma chi è in una situazione simile sa benissimo cosa intendo dire. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Meglio soli che insieme ad gente o donne immeritevoli.ma ripeto le amicizie e i giri si fanno a scuola all università ancora ancora se si fa un lavoro di squadra.pero qui dentro ci sono persone che pure lavorando in team non sono diventati appetibili.e ci sono persone che si definiscono socievoli ma non sono attraenti ma forse mancano di carisma.o non sono abbastanza piacenti.se uno si rende conto che non viene abbastanza considerato in un contesto meglio girare i tacchi o giocare da solo e tenersi quei 2 amici che ha veri se li ha.una persona sopra I 30 anni in base a come è fatto dovrebbe capire in che contesti e con che persone può legare.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Ma io vengo visto come uno noioso solitario però sono alto 2 metri non mi possono intimidire.perche intimidimisco io.lobiettivo era avere il fisico per evitare di essere infastidito da certi stronzi da branco come Milano.e ci sto riuscendo.posso legare solo con gli introversi intellettuali
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Comunque massimo l'università, dopo si è fregati per certo se nemmeno lì si è combinato qualcosa...che dirvi, o lo si accetta(ma non lo si accetta) o non ci si pensa più di tanto, ma la solitudine convive sempre con noi. Non si scappa ragazzi. Oppure devi metterti uno zaino sulle spalle, soldi in tasca e vai lontano e tenti.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Non so, magari è un ragionamento tutto mio senza fondamento, ma a pensarci mi sembra difficile credere che in alcune nazioni ci sia sta cosa di dare dello sfigato a uno. Mi sembra una cosa tipica che c'è in Italia sto modo di ragionare e apostrofare la gente. Che ne so, mi sembra difficile ad esempio che in Polonia, in Croazia, in Romania, in Belgio eccetera, ci sia sta moda di dare dello sfigato alle persone, boh, forse non guardano tutte ste cazzate che i gruppi guardano in Italia per escludere la gente. Poi magari mi sbaglio io è |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Quando un giorno sarò solo e pensionato me ne andrò in uno di questi posti. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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