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Re: Riservatezza: non sono più convinto
io penso che sia corretto muoversi in maniera equilibrata tra le due cose, il tenere per sé e il dire.
L'equilibrio non è un punto preciso, è un'area sfumata in cui si può anche decidere di dire alcune cose e non dirne altre. Uno spazio deve anche averlo l'istinto del momento nell'aprirsi o meno: siamo umani, non macchine, e meno male. Io segnalo solo una cosa: bisogna sempre fare attenzione a non identificarsi con i problemi che si hanno o che si ritiene di essersi diagnosticati. E' giusto attribuirsi delle caratteristiche, ma le cose della vita non si incasellano. Dire nel presentarsi "sono una persona timida" o simili, va bene ok, ma non è forse troppo? calma. In passato ho avuto un periodo in cui ammettevo più apertamente alcuni miei difetti. Ora meno, perché è come se dentro di me una voce mi dica che vorrebbe anche superarli questi difetti, e non c'è fretta di attribuirseli davanti a tutti. Non voglio scomodare Nardone con lo stratagemma del "come se...", però ecco mi riferisco anche a questa idea. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
Il mio punto di forza è proprio la comunicazione spontanea da asperger.ho passato anni ingabbiato da paura schemi paranoie ero più saggio a vent anni.poi come la tatangelo mi sono liberato e sono senza maschere diretto spontaneo senza filtri testardo.preferisco questa mia versione a quella ingessata impostata di anni fa.devo migliorare la diplomazia e la gestione dell emotiva e gli sbalzi d'umore bipolari accentuati da un periodo duro di pandemia e tanti problemi però ora mi piaccio almeno un poco.so dove devo migliorare.conoscere i propri punti di forza e deboli per esplorare i propri limiti e fondamentale.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
La cosa grave è aver preso più faccia tosta e convinzione con le donne dopo i 30 anni.prima non riuscivo neanche a chiedere un informazione ad una donna.aver buttato anni a capire me stesso.con una diagnosi entro i 25 anni diverse cose sarebbero andate diverse.magari no ma è una mia sensazione.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
secondo me con l avanzare degli anni si perde sta cosa , cioè in realtà nn ha mai senso sta cosa , solo che da adulto forse uno s accorge che le sue debolezze , le paure , anche se nn le esponi , fanno parte di tutti e se le tieni nascoste o no cambia solo il fatto che quando ti esponi sei un po più leggero , infatti sono sempre stato a favore del dire le cose , forse parlare ed esporre il proprio pensiero è l'unica cosa che a volte può alleggerire l'animo e farti avere una pace momentanea ..... non potrei mai ormai castrarmi troppo nel dire quel che penso , altrimenti si riduce tutto a una formalità che logora
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Alla gente frega assai poco di queste cose, a meno che non si parli di quindicenni. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
Non c'è niente più bello di una comunicazione spontanea tra persone che si mettono a nudo coi pregi e difetti.questa cosa delle maschere sociali che hanno sopratutto le donne devo dire non lho mai capita.cosa me ne frega di farmi accettare o trovare amici o fidanzata grazie ad un personaggio che non mi appartiene.ci sono contesti dove vedi sempre persone controllate costruite mai una reazione di pancia un sussulto qualcosa di autentico neanche facessero la fila in banca.a me hanno insegnato che se vuoi legare con qualcuno devi farti conoscere per come sei.poi e chiaro ci si adatta in base ai contesti e alle persone ma uno deve farsi conoscere per come è.pero effettivamente col passare degli anni e come se da introverso avessi preso consapevolezza più in là con gli anni rispetto ad un estroverso che vive per la socialità.e aveva social skill più sviluppate.di uomini introversi che diventano più sicuri consapevoli determinati dopo I trent anni ne ho visti parecchi.come i diesel a lenta carburazione sulla lunga distanza danno il meglio.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Ogni volta che ho abbassato la guardia nella mia vita me la sono presa nel gnao, anche basta
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Ma dopo i trent'anni, a meno che non si parli di circoli esclusivi o ambiti competitivi di tipo lavorativo, predomina maggiore rilassatezza e bisogno di contatto puro e semplice al fine di allontanare lo spettro della solitudine. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
Mai lavorato in ufficio sempre solo al negozio da solo quei 2 anni che ho lavorato.mi dicono spesso competizioni colleghi estroversi ma mi pare più le donne.gli uomini amano far gruppo comunque.e chiaro che un estroverso se è bello limonava già a 15 anni forse.io a quell età ero un nerd.non uscivo mai in adolescenza.il mio e stato un percorso di vita diverso cercando di migliorarmi anno per anno.anche se il periodo tra il 2015 e il 2019 è stato molto buio.pero oggi sento di avere una personalità definita e più consapevolezza di me stesso.tante situazioni sociali le gestisco senza o con poca ansia sociale e questa è una grande conquista.un uomo deve essere in competizione con sé stesso.non siamo tutti uguali come talento capacità fisico.uno cerca di tirare fuori il meglio dal proprio potenziale.e quest energia quest impulsività va usata in maniera costruttiva incanalare attraverso attività fisica ecc.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Che il sesso sia spesso argomento di conversazione (sul quale noialtri però abbiamo poco da dire) ci può stare*, ma il successo tra le persone comuni a me pare molto più essere misurato in base alla ricchezza e allo sfoggio di status symbol e beni di consumo; anche le relazioni sessuali sono in parte un effetto di questo, ma appunto un effetto, non una causa. *tu potresti dire: il fatto che se ne parli così tanto è l'innegabile conferma della sua importanza sovrana. Ma se è per quello si parla tantissimo anche del calcio, per dire. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Le dinamiche di esclusione da teen movie americano dove c'é il gruppo dei fighi e il gruppo dei nerd, sono cose da relegare all'adolescenza, periodo principale di formazione dell'identità e sono anche spesso gonfiate fino all'esagerazione da una certa retorica cinematografica, il cui scopo è però quello di intrattenere e stilizzare situazioni che sono in realtà molto più sfaccettate.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Le dinamiche di esclusione ci sono in tutte le fasce di età, cambiano le motivazioni ma sempre di esclusione si tratta. Oppure vorrai dirmi che fra adulti ci si accoglie tutti a braccia aperte senza discriminazioni, dimmi in che in che mondo vivi che arrivo subito.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Ho ragione di credere che troppe volte si rimanga fermi ai 18 anni e l'idea del mondo si cristallizzi senza più evolversi, forse anche per proteggersi dal quel mondo stesso che suscita tanta paura (d'altronde il forum si chiamai fobia sociale.com, paura della società, non glialtriciescludono.com) |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
Infatti sono dinamiche di esclusione adulte e non adolescenziali. Un esempio è l'emarginazione che subiscono quegli individui che non hanno messo su famiglia e del bullismo da parte degli ammogliati con tanto di allusioni all'omosessualità anche quando le motivazioni sono altre. Cose vere e reali fatte da persone adulte e reali, non invenzioni della mia mente.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Bullismo da parte degli ammogliati? Ma siete seri?
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Muttley, dai non essere negazionista sulle cose che tutti notano. Non si sta parlando di bullismo adolescenziale da teen movie; l'adulto magari non fa il bullo, ma ti propone uno psicologo, pensa che stai male di testa, ti vede in maniera diversa, come una mezza persona, non più come un tipo in gamba magari un po' riservato, ma come un mezzo svitato, magari capace anche di ulteriori stranezze (qui sul forum una utentessa associò la verginità maschile a individui particolarmente imprevedibili e possibili maniaci assassini). Il rispetto diventa pena.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Archi, per me da quando nasci che è così. I confronti sessuali iniziano penso dai 10 anni (sessuali anatomici anche prima).
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Io non ho mai capito se gli anni da solo i complessi da nerd bullizzato in adolescenza hanno condizionato la mia diffidenza la voglia di stare solo.in tanti contesti percepivo diffidenza si io parlavo poco ma io percepivo poca voglia di conoscerti.mi e stato detto a casa che i nemici li vedevo nella mia testa.non credo sono asperger ho intuito.quando non ti contatta quasi nessuno a parte le 3 conoscenze di tutta la vita non stai molto simpatico.quindi te ne stai per conto tuo.sono un uomo diretto la diplomazia non è il mio forte.limpulsivita associata ad un carattere introverso non hanno aiutato in un percorso di vita con troppi alti e bassi.essere di buona famiglia ha anche suscitato forse un po di invidia.ma a parte un ceto sociale buono non credo mai aver avuto alcun privilegio.il problema è che un po come raikkonen per una persona troppo schiva e difficile empatizzare.latteggiamento di diversa gente e cambiato quando il fisico è migliorato questo è un dato di fatto.e anche su questo sito gli utenti che hanno avuto più occasioni sono quelli con aspetto fisico sopra media.il bullismo nel mondo adulto e più sottile un mese fa uno mi fece un allusione su un omosessualità.perdonarelo ma è troppo ignorante e stupido per capire che una persona chiusa può avere difficoltà con le donne.poi la mia indole ribelle le varie patologie venute fuori negli ultimi anni.non c'era più neanche la spensieratezza per aprirsi a chi.non so come vengano visti i single dalle mie parti sono tanti per me la gente ha altro cui pensare.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
Un altra cosa ho visto uomini timidi avere gruppi amici anche fidanzate.fare vita sociale da anni perché da giovani si sono inseriti io dal 2015 vedo solo i 2 amici di sempre.e il vivere in una città di provincia collassato durante la pandemia non mi ha aiutato.anche perché sopra I 30 la gente esce sempre di meno.io nel mio caso ad un certo punto della mia vita mi sono trovato isolato e tanti altri ragazzi.altri invece che sono riusciti ad avere amicizie e fidanzata moglie.non può essere solo carattere il contesto dove sono cresciuto non li ha ci ha aiutato.nelle persone in tutto.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Secondo me non esistono punti di equilibrio ideali o momenti adatti. C'è sempre un rischio, al massimo puoi cercare di attutire il colpo depotenziando le tue stesse parole. Tutto sta nel conferire al discorso una certa leggerezza mostrando al tempo stesso forza d'animo. Mai colorare o sottolineare più del dovuto i propri problemi. Mai, mai, mai. I miei punti deboli sono x e y, in qualche modo ci convivo e bona lì. Un atteggiamento del genere dovrebbe aiutarti a limitare eventuali danni. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Se ci si mostra per quello che si è veramente ci si sottopone al giudizio delle persone, buone e cattive, e può essere veramente doloroso, altro che solitudine e isolamento, sei pronto per questo? Molti non ti apprezzeranno, qualcuno forse si, questa è la vita, queste sono le persone, magari sei fortunato e piaci a tutti! :mrgreen: |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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I punti deboli meno li esponi e meglio è.. tanto difficilmente ci sarà pietà. A me già non lo dicevano quasi più, e forse neanche a te, ma una volta si diceva "non piangere, le femminucce piangono", cose di 50 anni fa, ma ancora è rimasto così, e ancora a lungo rimarrà così. Che poi ho notato che a darsi un tono, a farsi vedere più forti di quel che si è, un po' più forti lo si diventa. come una sorta di palestra mentale. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Più mostrerò debolezze e stranezze e più il disprezzo nei miei confronti aumenterà, questo è sicuro. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Cioè dire "Mi piace fare una vacanza o una trasferta da solo, no non mi annoio, tutto bene, tutto fantastico" e più da anticonformista che dire "le vacanze le faccio da solo ma non mi dispiacerebbe andarci in compagnia, dopo un po' mi annoio". Pur mostrando meno debolezze. Meno normale e meno debole. Però stiamo sempre lì, è un po' come decidere di che morte morire. Fai un po' meno pena, forse, ma fai un po' più di paura. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Il sesso è nazismo legalizzato, ok, ma lì ormai sono praticamente rassegnato. Le amicizie dovrebbero esulare dalla scarsa attrattività. Dovrebbero. Sul darsi un tono: ok non piangere, non lamentarsi, non essere troppo negativi, non eccedere nell'autocritica. Ma col curriculum sessuale mi tocca costruire un passato falso. Per uno non dedito alla comunicazione, senza doti dialettiche, non è facile vivere di menzogne. Allora l'atteggiamento è stare distaccato e formale in modo che non facciano domande. Ma è il cane che si morde la coda. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Sul curriculum sessuale la si butta in caciara.. uno se ne sta un po' sulle sue, mi sembra giusto, rivelare la verità non si può, questo lo sappiamo tutti. Se chiedono qualcosa si inventano storie passate, frequentazioni.. non c'è neanche la fatica della menzogna, la si butta un po' in caciara, poi si cambia discorso. La storia dell'essere se stessi non me la bevo più, mi spiace. Se devo essere me stesso preferisco starmene a casa. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Non conoscendoti non conosco glii ambiti in cui dedichi energie, ho solo notato che siete 4-5 utenti che portate avanti discorsi molto impegnati tra di voi con lunghi quote e lunghi sermoni, forse siete colleghi che dedicate energie negli stessi ambiti? non lo so, ammetto di dover capire ancora molte dinamiche di questo forum. Quote:
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In ogni caso mi auguro di non aver offeso gli animi e ogni volta che vedo il tuo avatar sorrido perchè Rick Flair era un mio idolo :) |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Comunque i nodi vengono al pettine. Fai finta che gli amici te li fai e noteranno che eviti l'argomento. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Penso che anche la quantità sia importante, perché ti puoi fare 1 o 2 amici solidi, ma poi si sa come vanno le cose, la gente si fidanza, si allontana, sparisce e ti ritrovi senza nessuno. Meglio anche coltivare altre persone che ci stanno simpatiche. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
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Aggiornamento: la collega sembra aver preso la missione di trovarmi una ragazza e mi segnala delle insegnanti seguendo una logica ipergamica (che però è ipogamica all'altra sponda). Il prossimo passo sarà incazzarsi con me perché non ci provo con nessuna, ma tanto anche se ci provo, quando una inizia a pensare una cosa darà la colpa all'esterno, cioè a me, se la sua teoria non viene confermata. |
Re: Riservatezza: non sono più convinto
Ma sta cosa del curriculum non vale per tutte le donne.secondo me no.in questo forum ci sono donne a cui non frega nulla.sulla comunicazione se si è in ambienti formali con persone dove si richiede la comunicazione formale si rimane sul vago.ma se uno conosce qualcuno e vuole approfondire ti faranno domande e sei stato per anni senza uscire cosa dici.le social skill si possono allenare però chi passa meno tempo tra la gente e penalizzato.buttarla in istrioneria e la scelta migliore.sul carisma si può avere carisma anche da introversi.non e che tutti gli introversi camminano a testa china.se non si conosce qualcuno l'atteggiamento cordiale ma distaccato e la cosa migliore.sulla spontaneità.
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Re: Riservatezza: non sono più convinto
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