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Re: I nostri nonni
Mia mamma, ragazza negli anni 60, ha subito emarginazione ed umiliazioni.
Mia nonna, come raccontato altrove, è rimasta zitella fino a 35 anni. Si è dovuta sposare con uno che non amava perché evidentemente era troppo umiliante rimanere sola. Quindi chissà tutto quello che ha subito per la sua zitellaggine. Ho degli zii morti di alcolismo, più vecchi di mia mamma, che lo sono diventati perché di fatto sono stati emarginati. Un cugino di mia mamma era un bambino un po' problematico. Cresciuto in un ambiente che di certo non accettava la diversità è finito in manicomio. Poi li hanno chiusi ed ha passato il tempo tra casa della madre e penitenziario psichiatrico. Nel paese di una mia amica una ragazzina, negli anni pre seconda guerra mondiale, fu ritrovata impiccata perché vittima di quello che oggi si chiamerebbe bullismo. E quante di queste storie tragiche di emarginazione ci sono. Eh sì, l'emarginazione è proprio nata adesso. Come no. |
Re: I nostri nonni
Io non avrò mai la controprova, ma credo personalmente, opinione personale, che una persona come me, coi problemi che ho, forse avrebbe avuto qualche chances in più in quegli anni di trovare qualcuno che mi accettava per quello che sono, senza rompere le balle con :"non hai amici sei sfigato, sei operaio non vai bene, stai sulle tue e sei chiuso e non fai feste quindi non sei degno di essere cagato eccetera.."
Ripeto, non avrò mai la controprova, ma penso così. Adesso le richieste sono troppe e troppo pretenziose. L'altra volta hai detto che c'è gente sposata con la panda e la famiglia e fanno gli operai. Come ha già risposto qualcun altro, prova a sentire i discorsi di 20enni di adesso (maschi e femmine in generale), prova ad andare, sentire, e vedere come si comportano le generazioni di adesso, in una grande città o nelle città balneari e turistiche e poi ne riparliamo se adesso si accontentano del primo che passa oppure scremano... Concludo dicendo che nella mia azienda, sarà un caso, ma tutte le persone che sono assieme a qualcuno che lavora lì, sia maschi che donne, nessuno ha incarico da operaio, si va dal capo turno in su, o responsabili di manutenzione o super visori o ingegneria eccetera eccetera... Sarà un caso? Ho forti dubbi |
Re: I nostri nonni
Penso sia un caso e anche piuttosto strano. Ho colleghi che vanno dai 20 anni ai 60 anni. I ventenni quindi ahimé li frequento :ridacchiare: e c'è chi fa discorsi assurdi e chi invece è tranquillo. Per lo più ho colleghe donne. Ho alcuni colleghi che, pur al più basso gradino in azienda, sono sposati e con figli. E mi sembrano abbastanza felici della loro vita coniugale. Poi non sono a casa loro quindi non so.
Ho sempre vissuto in grandi città. Ora vivo in una delle città sicuramente economicamente meglio piazzate d'Italia. Sei semplicemente cieco al fatto che sono cambiati i motivi di discriminazione, ma come ci possono essere oggi c'erano anche ieri. Semplicemente sono motivi diversi. Per come sono fatta io probabilmente sarei finita come la ragazzina del paese della mia amica. Totalmente inadeguata a rispondere alle aspettative che si avevano sulle donne in quel periodo. |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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Come si fa a dire che il bullismo, ad esempio, è un fenomeno recente? O che prima non c'erano i galletti che facevano colpo sulle ragazze? Bulli e pupe e Grease sono film sono del XXI secolo, per caso? |
Re: I nostri nonni
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E in amicizia non è che cambino molto le cose, se stai sulle tue non ti vengono a cercare di norma (oggi come 50 anni fa). Quote:
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Re: I nostri nonni
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Ti lamenti che queste persone ti escludono ma vuoi veramente essere incluso nei loro giri? Sopporteresti questo tipo di persone? Ipotizziamo che un gruppo di queste pseudostar facciano un'eccezione e ti accettino includendoti nel loro gruppo esclusivo di palestrati altolocati: ci andresti volentieri in giro con queste persone? Andresti a un aperitivo o a cena con persone così? Vorresti veramente nella tua vita persone così superficiali? Vorresti una donna che ha questa visione del mondo? Capisco che possa darti fastidio non poterti permettere un certo tenore di vita, se dicessi che non invidio il benessere economico di persone come quelle che hai descritto sarei un ipocrita, ma a parte i soldi non c'è proprio niente da invidiare. Di persone così ne ho conosciute tante e me le sono lasciate volentieri alle spalle, ma ho conosciuto anche persone che pur di fare sfoggio di benessere erano indebitate fino al collo, persone che hanno sperperato patrimoni ereditati e si sono ritrovati con le pezze al culo nel giro di qualche anno, persone che facevano i soldi in modo illecito e sono stati beccati. Conosco una ragazza che faceva l'estetista, faceva soprattutto le unghie, ovviamente tutto in nero, locale non in regola e così via. Questa qua faceva una vita da star, come dici tu: sempre in giro per il mondo, Dubai, Maldive, Los Angeles, ristoranti, capi firmati... Poi l'hanno beccata e si è presa una bella denuncia più chissà quanto di multa per evasione fiscale. Lei era furba ma non abbastanza, infatti si é fatta beccare come un pollo perché anziché mantenere un profilo basso pubblicava tutto sui social e l'hanno beccata. Quando si fanno le cose per apparire, tutto ciò che si fa è destinato al fallimento, perché si diventa schiavi degli altri e si é costretti a fare sempre di più perché c'é ssempre qualcuno pronto a buttarti giù dal piedistallo e aa rendere il tuo ppposto.NQueste persone non sono ffelici, se lo fossero davvero non farebbero così. ci |
Re: I nostri nonni
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Anche a me a 47 anni non frega delle 20enni, però sento i discorsi e vedo i meccanismi e i comportamenti, e ho rimarcato la cosa perché c'è chi dice che non è vero che adesso ci sono tante menate in più rispetto a tanti anni fa. Menate e paletti sociali intendo |
Re: I nostri nonni
ti posso rispondere che la mia prozia, sorella di mio nonno, era divorziata perchè lui la tradiva
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La maggior parte della gente se non è proprietaria di industrie, attività in proprio ecc. È proprietrio di ristoranti, locali, alberghi e spiagge. La media del parco macchine circolanti è coatituito da bmw, mercedes, audi e range rover |
Re: I nostri nonni
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Boh, io ripeto non abito in montagna o in un paesino in campagna isolato con 1000 abitanti, a 20 minuti da me di macchina c'è una grande città del nord, e vedo benissimo come stanno le cose e non mi invento niente. Se poi dobbiamo dire per forza che son tutte balle va bene, ma è sotto gli occhi di tutti come girano le cose |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
Una volta chi aveva problemi di carattere, di ansia, di adattamento (il 99% dell'utenza di questo forum), veniva costretto ad adattarsi con una serie di riti di passaggio, tra cui il servizio militare, per i quali non c'era opzioni o possibilità alternative né differimenti, quando si era sfigati si finiva in guerra con l'alta probabilità di rimanerci secchi o di uscirne fuori mezzi dilaniati e infortunati. La parola empatia non era di uso comune, non vi era attenzione a cose come i disturbi dell'apprendimento (eri un asino e basta), ti sposavi e nella quasi totalità dei casi finivi a ingrassare le file dei tanti matrimoni bianchi e senza coinvolgimento. I figli non erano una scelta ma quasi sempre una necessità/priorità ma questi scenari sarebbero preferibili solo perché oggi si corre il rischio di finire in discoteca giusto quel paio di volte e non divertirsi?
E ovviamente i più deboli di carattere non venivano esclusi, proprio per niente... |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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E comunque non vedo perché citarlo come esempio vagamente misogino, con le solite donne opportuniste che si mettono con il titolare di fabbrichette. Magari sono benestanti anche loro. |
Re: I nostri nonni
la società odierna vuole tutto e subito ma sopratutto vogliono l'apparenza, un tempo erano più umili e sapevano affrontare i problemi senza scappare, siamo diventati una società egoista
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Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
Non si può tornare indietro e anche se si potesse non sarebbe auspicabile.
Bisogna adattarsi ai cambiamenti, oppure disinteressarsene. Fare i nostalgici e i depositari delle tradizioni secondo me, equivale al recitare una parte un po' ridicola di questi giorni. Se riconosciamo che ci sarà questo problema in futuro e in parte lo stiamo sperimentando noi sulla nostra pelle, succederà qualcosa di grosso, questa modernità deve ancora toccare il picco dell'assurdità, prima di crollare miseramente a picco. Dobbiamo guardare al futuro con speranza, la situazione diventerà così insostenibile e fonte di sofferenza per così tante persone, che finirà per avvitarsi su sé stessa capitolando rovinosamente. |
Re: I nostri nonni
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Non voglio fare alcun depositario di come stanno le cose, il post, chi lo ha aperto, faceva un parallelo coi tempi dei nostri nonni, e secondo me non c'erano tutte le menate di adesso con tutti sti meccanismi di esclusione. Personalmente non mi vergogno a essere nostalgico di quando ero bambino negli anni 70 e 80. Della società di adesso, a partire da quando avevo 20 anni io ad arrivare fino adesso, penso che non sia regolata da rapporti sinceri tra le persone, credo siano rapporti di convenienza, sia che si parli di amicizia, sia di relazioni. Non vedo sincerità nei rapporti fra le persone, ma è SOLO una mia personalissima opinione. Una persona veramente interessata a un'altra persona, a una amicizia, non si basa sulle stronzate, e una persona veramente interessata a un'altra non la esclude come se fosse feccia... Lo ripeto, parere STRETTAMENTE personale è.. |
Re: I nostri nonni
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Possono essere capaci di slanci sinceri e autentici, ma quello che idealizzi tu non è mai esistito, nemmeno nell'età della pietra. Sono centinaia di miglia di anni che ci prendiamo a sassate, che ci ammazziamo a vicenda, che complottiamo gli uni contro gli altri, se uno si prende un libro di storia scritto bene capirà al volo che non esistono buoni o cattivi, ma un'unica specie molto crudele e litigiosa. |
Re: I nostri nonni
Un altro mondo più semplice,più genuino..e no,non erano tutte costrette,conosco personalmente anziani che stanno assieme da 60 anni e si amano come il primo giorno
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Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
Una volta il tasso di crimini violenti era molto ma molto più alto rispetto a quello odierno, gli omicidi molti di più, per non parlare del terrorismo, delle stragi e dei tentativi di golpe, però anni bellissimi, come no...
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Re: I nostri nonni
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Non sono del tutto d’accordo, in passato i non ricchi ovvero la maggior parte facevano una vita grama scandita dal lavoro, tornavano alla sera stanchi morti, cenavano se c’era qualcosa e via a dormire senza nemmeno il tempo di pensare. Magari c’era meno tempo per crogiolarsi nei propri pensieri dannosi, ma non penso che fosse semplice nascere da una famiglia umile e non avere aspirazioni se non quella di spaccarti la schiena per Dio, per il Re o per qualche altro pagliaccio. Magari sono io che sottovaluto i piaceri della vita coniugale, ma con una povera diavola che è stata obbligata a sposarsi dalla sua famiglia che felicità vuoi avere… |
Re: I nostri nonni
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Anche qui può accoppiarsi chi non ha la bmw, non è quello il punto... La bmw era solo un esempio banale per far capire com'è in questa zona, dato che le versioni base dei modelli più "economici" partono da 30/35 mila euro. Ma non è che tutti spendano solo in macchine; ci sono tante cose che fanno status. Non ho mai detto che non ci siano donne benestanti, ma questo non vuol dire che non siano comunque opportuniste. Lo stesso fanno gli uomini quando già da ragazzini cercano di entrare nel giro di amicizie che gli permetterà poi di farsi le conoscenze giuste per arrivare a lavoro, ragazze, raccomandazioni ecc. Riguardo le altre realtà, buon per loro, per chi ci vive...se sono diverse da quello che vedo io nella mia zona e che sento raccontare da mio fratello e la sua morosa che sono ancora più a nord, nella zona di Milano |
Re: I nostri nonni
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Escludevano comunque, cambiavano solo le modalità. I bulletti violenti c'erano anche 50 anni fa, e anzi un disadattato rischiava pure di essere rinchiuso in manicomio. Quote:
Non erano tutti costretti, certo. Ma in che altro modo il fobico che oggi nessuna si fila striscio, magicamente 50 o 60 anni fa avrebbe trovato moglie? L'unico modo per lui per avere più possibilità in passato era perché qualcuna sarebbe stata spinta dalla necessità di dover per forza sposarsi perché non sarebbe stata indipendente. Quote:
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Re: I nostri nonni
I miei nonni sono nati dopo una prima guerra mondiale e fatto e subito una seconda. Hanno subito la dittatura del fascismo. Hanno subito lutti in famiglia per malattie che ora son curabilissime. Mia nonna aveva 10 fratelli, ma mi raccontò che sua mamma ne aveva persi altri 5 tra parto e primissimi anni di vita.
Forse a differenza di oggi quello che maggiormente è cambiato è la presenza viva della morte. |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
Anche un tempo non potevi viaggiare tranquillo senza la paura che ti assalissero i briganti "col coltellino".
L'epoca vittoriana era l'epoca ipocrita per eccellenza. Oggi (come già da un po') c'è più possibilità di ascesa sociale. Prima se eri povero ti attaccavi, niente scuola dell'obbligo o borse di studio. |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
Chi scrive certi post e apre certi thread mi fa pensare a qualcuno che non abbia mai ampliato la propria visione del mondo al di là delle dinamiche di branco adolescenziali.
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Re: I nostri nonni
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In passato il mondo era molto più duro per chi aveva certe problematiche (psicologiche).... Ed anche il solo parlarne era molto più un tabù. (Ovviamente mia opinione) nelle mie zone (provincia) ci sono stati molti suicidi che magari con le terapie odierne sarebbero state evitabili... |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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Una risposta poteva essere "non esisteva il divorzio, se ci fosse stato si sarebbero separati anche loro" che poi in parte sarà vero comunque anche questo. Poi la discussione ha preso tutt'altra piega. |
Re: I nostri nonni
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Re: I nostri nonni
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La macchina del tempo non è stata inventata, ma è stata inventata la macchina. Basta spostarsi (se se ne ha la possibilità) in quei paesi non ancora occidentalizzati. Quelli che ancora non si sono inchinati al diktat arcobalenoso-progressista-femminista che ha mozzato le gambe all'uomo medio. Parlo di paesi come quelli del sud-est asiatico, Cuba, continente africano, paesi dell'est-europa. Lì puoi ancora trovare delle dinamiche analoghe a quelle che c'erano ai tempi dei nostri nonni. Il rischio è quello che le donne del luogo ti vedano come un bancomat bipede, il colpaccio della vita, l'occidentale benestante da non farsi scappare. E in paesi dove la nostra paga quotidiana equivale al loro stipendio mensile, più che un rischio è una certezza. Il vantaggio è che non esistendo leggi sul divorzio sbilanciate, social network, Tinder e tutto il resto, hai la certezza di poterti creare una famiglia stabile e non finire a dormire in auto e mangiare alla caritas, mentre la tua ex-moglie si gode il tuo patrimonio in compagnia di un altro. Da questo punto di vista puoi star tranquillo. In Thailandia o a Cuba non ci sono Freeda, AlphaWoman e Nonunadimeno. Ovviamente queste donne vanno prese e sposate lì sul posto, devi essere disposto a trasferirti là. Mai portarle a vivere in Italia. Se oggi avessi 20, massimo 25 anni, confesso che ci farei un pensierino. Alla mia età è tardi per pensare di reinventarsi una vita da zero in un altro continente. |
Re: I nostri nonni
Troverai una donna che non sarà mai veramente attratta da te, indipendentemente dal fatto che viva lì o si trasferisca qui. Quindi che differenza c'é tra stare da soli e stare con una che lo fa come timbrare un cartellino? Voi fobici poi, avendo subito deprivazioni affettive nell'infanzia, siete anche molto sensibili alla mancanza di coinvolgimento dell'altra parte, ve ne accorgete subito...come fareste a farvela andare bene?
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