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Re: Odio gli uomini
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L'altro giorno ho scoperto che esistono persone che si eccitano per le persone con qualche arto mancante Un giorno avevo trovato anche una ragazza che apprezzava il mio naso storto, diceva che i difetti nel volto l'attiravano molto... peccato che io sia ansioso... quindi nada... Oppure ho visto in tv una tipa bruttina bassa in sedia a rotelle che nella sua vita ha scopato moooolto più di me... non è che ci voglia molto... |
Re: Odio gli uomini
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Come molto probabilmente, al di là del contenuto del libro, l'impostazione speculare avrebbe incontrato ben maggiori difficoltà a passare per una pura "provocazione iperbolica" e le reazioni indignate sarebbero state ben più forti. A mio avviso quello su cui ci sarebbe più da riflettere è proprio questo doppio standard nel modo di reagire alla misoginia e alla misandria, a prescindere dalla luce sotto la quale vengono presentate. Quote:
Ovviamente buttarla in caciara con la storia della correlazione tra estetica carente (secondo chi? mah) e opinioni misandriche o misogine è solo un grosso facepalm. |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
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Prendi una pincopalla che c'ha ste avversioni profonde con gli uomini Falle scrivere un libretto Poi pubblicizzala, parla di lei Ovviamente tutti i misogini cominceranno a offendere Risponderanno a queste offese misandriche e femministe La cosa aumenta e poi... Il libro vende 1000000 di copie solo perchè se ne parla beeee...beeeee :D |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
Recensioni di utenti Ibs che l'hanno letto:
https://www.ibs.it/odio-uomini-libro...441/recensioni Un libro che molte pagine femministe hanno sponsorizzato presentandolo come dal titolo provocatorio, ma che nel suo contenuto di provocazione non ha nulla: è un chiaro invito ad odiare gli uomini, emarginarli ed escluderli in una società ideale che, secondo l'autrice, dovrà fondarsi sul principio di "sorellanza" tra donne e nella quale l'uomo dovrà essere inutile e superfluo, poiché inferiore e descritto sulla base di tutta una serie di stereotipi negativi che sono ben lontanti da rappresentare la generalità degli uomini. Libro vergnoso il cui unico scopo è alimentare odio di genere e giustificare comportamenti discriminatori. A parti invece, il politically correct imperante di questi tempi avrebbe subito censurato un libro del genere. Gravissimo che invece questo sia socialmente accettato. Mi pento profondamente di aver alimentato le ricchezze di questa "scrittrice" con il mio acquisto. Grazie mille di alimentare la rabbia sociale e di normalizzare l'odio, ci voleva proprio un bel libro che giustificasse la misandria. E grazie soprattutto a tutt* quelli che supportano questa nuova forma di ghettizzazione. L'odio non è mai la soluzione. Questo libro è uno schiaffo in faccia al femminismo, quello vero, non quello che pone al centro la misandria, professandola come unico credo, come unico modo per sentirci veramente libere. Non perdete tempo dietro a questo libro, c'è di meglio, molto, molto meglio. Ce n'è solo una positiva. Recensioni da Amazon: Riporto quella più lunga e argomentata: Ho appena finito questo libro e dopo 5 minuti sono ancora incredulo, non pensavo che una casa editrice avesse il coraggio di confezionare un prodotto così scadente, ma andiamo con ordine... " E se la misandria fosse necessaria o addirittura salutare?", questo è l'incipit del testo da cui l'autrice parte per spiegarci il suo odio nei confronti degli uomini, e per cercare di rivalutare la parola misandria, utilizzandola come strumento di liberazione personale e utilizzando l'odio come catalizzatore di una metamorfosi femminista. A questo punto ci si aspetterebbe delle rifelssioni di carattere sociale e antropologico, per cercare di sostenere una premessa cruda, che per molti non lascia spazio al dibattito. Oppure una storia fortemente segnata dalla sofferenza, che benchè non giustifichi l'odio, ci faccia provare almeno un senso di empatia nei confronti della protagonista. Niente di tutto questo. Le uniche argomentazioni che vengono espresse, per giustificare un odio di genere che non ammette eccezioni sono un’infinita sequela di luoghi comuni (gli uomini sono violenti, egoisti, vigliacchi, pigri, ecc.) che ritroviamo dall'inizio alla fine. L'ideologia femminista in cui si identifica l'autrice prende i contorni di una lotta sovversiva e anarchica, e si discosta molto dall'idea "storica" di movimento sociale per le pari opportunità. Questo sogno rivoluzionario, tradisce un carenza di coscenza civile, e un immanurità nel confronto con la società. Si ha l’impressione di trovarsi di fronte un adolescente, che pensa che gli unici modi che esistono per il cambiamento sociale, siano i cori e le manifestazioni. Quasi tutte le riflessioni presenti, sono prive di analisi, o autrocritica, sono più simili ad un flusso di coscienza, una spirale di pensieri che si autoalimenta e che punta sempre nella stessa direzione. La dimostrazione lampante di questo è la visione dell'uomo che ne viene fuori. Gli uomini sono sempre descritti in maniera stereotipata, e pregiudizievole. Non ci sono riferimenti che non siano negativi, gli vengono attribuite caratteristiche che sono soggette più all'individualità che al genere. Inoltre non manca mai un senso di superiorità, e di ipercritica nei loro confronti, tanto da generare evidenti contraddizioni(da un lato li si vuole fuori dalla causa femminista per evitare contaminazioni, dall'altro gli si incolpa di non fare abbastanza). L'autrice non risparmia nemmeno il suo partner, nonostante gli vengano sottolineati alcuni lati positivi, non manca di definirlo carente sotto molti aspetti. Una cinica riflessione sui pro e contro, povera di affetto, che si rivela essere la vera parte drammatica del libro e che sinceramente mi ha messo tanta tristezza. Quando si parla delle dinamiche tra uomo e donna, il vittimismo è quasi sempre una costante, con lo scopo di mettere in cattiva luce l'universo maschile. Ma l'effetto che si ottiene e l'opposto, data la scarsa capacità di analisi delle situazioni proposte. Anche Il patriarcato viene tirato in causa più volte, ma piuttosto che essere usato per muovere una critica leggitima, lo ritroviamo associato a contesti fuori luogo per descrivere dinamiche sociali che l'autrice non condivide. Tutto questo alimenta la convinzione di trovarsi di fronte ad una visione fortemente polarizzata. L'opera assume la forma di un diario, in cui ogni pagina rappresenta uno specchio, che restituisce la stessa statica immagine. Dall'inizio della lettura non ho mai giudicato le opinioni di questo libro, ma solo le idee, e qui ce né una forte carenza, per non dire assenza. Come ho già espresso, sembra il diario di un adolescente, costantemente arrabbiata, le riflessioni che ne scaturiscono sono basate su esperienze personali, che non sono mai state rielaborate o messe in discussione. La breve lettura( poco più di 30 minuti) e la mancanza di un filo conduttore fra i vari capitoli, non aiuta a farsi un opinione differente. Se poi aggiungiamo una scrittura modesta, (che soffre di crisi d'identità) e la mancaza di strumenti narrativi che avrebbero aggiunto eleganza e capacità di immersione, realizziamo quale sia la vera natura dell'opera. Un’operazione di marketing, con lo scopo di venderci la copertina più che il libro, e quest'ultimo punto è l'unico obbiettivo che viene ampiamente centrato. |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
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Si vede che nell'edizione italiana hanno aggiunto una prefazione lussuosa :nonso: |
Re: Odio gli uomini
le donne ne avrebbero di motivi x incazzarsi davvero, dall'inquisizione alla caccia alle streghe alla lobotomia alle spose bambine ai delitti d'onore al mercato del sesso all'ingiustizia, al paternalismo, alle mutilazioni, all'esclusioni...
l'ego del maschio è così sensibile che bastano poche frasi per farlo andare in crisi; esiste una realtà sepolta e massacrata nell'identità femminile, straziata e sepolta così in profondità che sentiamo solo le vibrazioni del suo messaggio. ...Out of the ash I rise with my red hair And I eat men like air..... |
Re: Odio gli uomini
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E' questo discorso qua che per me è falso, quello di questo accordo tacito di tutto il genere maschile che dovrebbe poi opprimere quello femminile, non c'è nessun accordo visto che certi maschi ammazzano le donne, ma ammazzano spesso in modo violento anche altri maschi. Io e un altro tizio abbiamo da spartire solo il pisello, il resto, quel che passa per la testa, la corporeità e anche il livello di testosterone e ormoni vari io e un altro tizio col pisello non li spartiamo affatto, chi cavolo lo conosce? :nonso: Incazzatevi, anzi incazziamoci, ma con chi ha fatto davvero qualcosa, non con me in quanto portatore di pisello. Dei comportamenti poi sono fortemente irrazionali, si additano gli incel come misogini e potenziali assassini di donne e poi non si nota che i femminicidi li compiono prevalentemente i compagni di queste donne o ex fidanzati, come cavolo possono essere pericolosi gli incel in tal senso se nessuna, in base alla definizione, li considera di striscio? :interrogativo: Quando è capitato che qualcuno è sbroccato ha ammazzato un po' tutti non soltanto le donne. La violenza verso le donne e questo fenomeno non c'entrano praticamente nulla. Ma lo stesso poi si carica a pallettoni questo odio verso soggetti che in concreto non c'entrano nulla con le dinamiche vere che si instaurano quando si arriva poi davvero alla violenza contro le donne e si pretende qualcosa da questi quando le pretese dovrebbero essere rivolte a ben altri soggetti. Infine non si nota che certe situazioni si perpetuano in modo circolare perché ci sono certe preferenze a monte di molte donne stesse che non sono frutto del patriarcato ma di un'eredità biologica e genetica, ma tutto questo si continua a negare. |
Re: Odio gli uomini
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:miodio: :miodio:. |
Re: Odio gli uomini
XL , se fai parte dello stesso sistema che opprime e non fai nulla per cambiarlo allora sei oppressore. Anche se non partecipi attivamente, solo per tacito consenso.
poi dai la colpa alle ammazzate per essere state ammazzate. continui minimizzando le stragi che hanno fatto i vari inceliti dicendo che nel mucchio c'era anche qualche uomo. e infine dai la colpa alle donne per aver messo su il meccanismo che le opprimono perchè si scopano individui che non approvi. te credi di non far parte del problema, invece sei proprio il punto focale visto che nemmeno te ne accorgi: tu concederesti un'identità femminile solo nel modo in cui ne puoi essere uno sfruttatore. dovresti vedere le donne non solo come una figa e un paio di tette che camminano, ma come degli individui. Anche se è difficile visto che da sempre sono accomunate a categoria B razza umana. E' dura vederle non come madri, o mogli o sorelle, l'intera filosofia occidentale basata sulla famiglia dà per scontato che la donna è uno strumento per l'uomo e non un'individuo vero e proprio. che poi è la base dell'identità binaria sui cui noi che abbiamo il cazzo, abbiamo basato praticamente tutto, mentre più passa il tempo più scopriamo che è una farsa di cui ci stiamo svegliando. non a caso il femminismo elevandosi aggrega anche tutte le altre identità di genere, perchè ha la consapevolezza di una natura molto più ampia rispetto alla nostra. gli incel non sono colpa delle donne o del femminismo, è colpa degli uomini. non so come facciano le donne, biologiche o non, ad accettare che nel 2021, a 20.000 anni dalla nascita dell'epoca civile ancora devono sottomettersi al capotribù. ancora gli viene imposto cosa fare o come decidere del loro corpo, cosa è consentito e cosa no, il ruolo, la paga, l'identità. Mi metterebbe male perchè non se ne vede la fine, i piccoli traguardi possono essere spazzati via con un decreto compilato e firmato da una cerchia di uomini. |
Re: Odio gli uomini
Io non minimizzo le stragi (ho detto chiaramente che sono sbroccati), semplicemente distinguo i fenomeni e non getto tutto in un unico calderone.
Se uno fa una strage non si ha a che fare con un odio orientato ad un genere ma con un messaggio, delirante, di protesta. Poi non si può dire a me che sono l'ultima ruota del carro che posso decidere qualcosa e risulto piú responsabile dello stato di fatto di molte donne che hanno piú potere di me e comunque non fanno un cavolo, se poi a rimetterci è la libera espressione delle loro preferenze. Non è che io in quanto maschio che non conta nulla, sono piú responsabile dello stato di fatto di certe donne che a parole sono femministe e si lamentano di un certo tipo di uomo, ma se poi devono rimetterci qualcosa non ci pensano minimamente a cambiare alcunché, là dove hanno il potere davvero di cambiare qualcosa esprimendo preferenze sessuali e affettive diverse. Non sono proprio d'accordo con questo modo di impostare e descrivere le cose. Gli incel difficilmente riusciranno a riprodursi e contribuiranno 0 in termini genetici al maschio che verrà fuori domani, se domani dovesse venir fuori in maggioranza la stessa bestia che è sempre stata, come dite, sono corresponsabili anche le donne attive (non tutte come genere, perché anche qua poi ci sono persone che stanno messe male e non contano nulla) non è che bisogna trovarsi ai vertici per operare scelte del genere. Gli incel anche se maschi contano 0. Questo discorso non è cosí insensato ma si continua a scaricare tutta la responsabilità su tutti i maschi come se tutti avessero lo stesso potere, fare notare poi ad una donna specifica (non una generica, una messa abbastanza bene da riuscire a mettere su famiglia) che ha molto piú potere per cambiare lo stato di fatto rispetto a questi, diviene in automatico una cosa che non va detta perché in quanto tale la donna ha sempre e comunque meno potere di qualsiasi maschio. Anche se questo maschio specifico è il paria della società è piú responsabile lui di qualsiasi altra donna che dichiara di essere femminista ma col comportamento effettivo collude indirettamente col sistema tenendo stabili certe preferenze sessuali e affettive. |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
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Odiare gli uomini in toto è una cazzata e penso ci arrivino la maggioranza delle donne. Il problema è che invece di discutere sulle idee, tu ed altri avete deciso di sminuire la tipa sul piano fisico ( ci odia perchè è cessa, gnè gnè gnè ), facendoci in primis una pessima figura, in secundis spostando per tutta una pagina e oltre la discussione lontano da una sana critica alle idee ( criticabilissime ). |
Re: Odio gli uomini
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Gli uomini di adesso devono pagare per gli errori dei loro antenati? Un po come dire che tutti i Tedeschi sono Nazisti per quello che hanno fatto 80 anni fa, o che tutti gli Afroamericani dovrebbero schiavizzare i bianchi per rimettere in pari un secolo di schiavitù. Si vuole il progresso rifacendosi sugli errori del passato, sempre molto comodo tirare fuori il vittimismo. |
Re: Odio gli uomini
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Doublethink at its finest. |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
Dai Winston, se quella non si puó dire che sia sotto la media estetica...:sisi:
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Re: Odio gli uomini
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(adesso immagino che arriverà un'altra domanda stile "ealloralefoibe?", nel qual caso non risponderò) Tema: Cos'è l'estetica? Cos'è la media estetica? Su quali dati di fatto si basa la sua definizione? Svolgimento: ... |
Re: Odio gli uomini
Per la maggior parte degli utenti uomini di questo forum le donne sono tutte delle stronze, insensibili che guardano solo ai soldi, alla bellezza e al successo però quando toccano voi guarda come ve la prendete.
Poi, per carità, concordo sul fatto che questi sentimenti di odio per intere categorie sono senza dubbio delle cavolate senza senso ma da qua a cominciare a fare le vittime mi pare un po' troppo. |
Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
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Re: Odio gli uomini
ma che poi trovo surreale l'accostamento "ha ricevuto rifiuti dagli uomini quindi è diventata ultrafemminista in quanto brutta".
Sono andata a vedermi le foto di alice coffin, che è una 42 enne un pò maschile lesbica, quindi onestamente trovo anche se ne freghi che qualche uomo possa mentalmente rifiutarla, in quanto non interessata. Ma poi, questa tipologia di lesbica piace molto alle ragazze, infatti da quel che vedo è felicemente fidanzata/sposata. E' proprio l'ossessione di alcuni qui per l'esteticità che è surreale. Queste strambe teorie. Talmente ossessionati che invece di discutere sull'idea, si insista comunque sul fatto che è femminista in quanto brutta. E' proprio avere il cervello tarato dalle proprie insicurezze e convinzioni basate sul nulla. Intorno il mondo va avanti, si fidanzano belli, meno belli e sono felici, ma loro no, devono giudicare dal loro altarino con il righello per stabilire dopo quanti centimetri un volto sia non gradevole perchè pensano che il problema del loro mancato successo con le donne sia per quello. Che intorno a molti freghi molto poco di quello che per loro è fondamentale è un dettaglio, ovviamente. |
Il male fatto dagli esseri umani ad altri esseri umani non è comunque attribuibile a un solo genere. Da una parte pare che si vogliano rendere indipendenti dal genere certe caratteristiche comunemente assegnate alle donne, come a liberarle da un peso che le opprime, dall'altro le stesse persone provano in tutto modi di rendere riconoscibile la figura maschile come quella 'sporca e cattiva', detentrice di colpe e mancanze varie, in confronti all'altro (o eventuali altri) genere che ha solo subito e che finisce per rappresentare quell'immagine di innocente, che allo stesso tempo però si voleva allontanare. Dunque non è giusto categorizzare in base al sesso, tranne se si parla di uomini; ciò sembra abbastanza incoerente.Io penso che sia verosimile che un "peccato originale" non sia prerogativa di un genere piuttosto che dell'altro. Invece si potrebbe dire che le diverse tendenze a interagire con la realtà (per es. bisogno sessuale più impellente negli uomini, maggiore attitudine a usare la forza e intervenire direttamente e personalmente sulle cose) e le differenze fisiche, biologiche / ormonali sono collegabili a una maggiore presenza dell'uomo nella società e hanno favorito il collocamento in posizioni di potere, e di conseguenza anche un incremento della possibilità di agire sugli altri, inclusi i comportamenti (a volte anche inconsapevolmente) deleteri. Quindi probabilmente una diversa attitudine nell'affrontare la realtà, impulsi di entità e tipo diverso in campo sessuale, frequenza maggiore di ambizioni sociali proprio in virtù di una maggiore capacità di affermarsi (e di riflesso tendenza della donna a cercare un uomo che le dia qualche sicurezza in più per compensare la percezione della sua fragilità) sono stati per molto tempo e sono ancora oggi dei motivi che hanno determinato un'impostazione della società e dei rapporti uomo - donna come la conosciamo tradizionalmente, quindi in un certo senso, in partenza almeno, a entrare in gioco sono stati fattori biologici / naturali di questo tipo. Se hai più potere in media puoi trovarti in una condizione tale dove hai meno freni nel commettere azioni lesive degli altri in modo evidente, fermo restando che è chiaro che l'uomo tende a essere più "aggressivo", meno selettivo e più possessivo sessualmente, sempre per fattori biologici, per cui è improbabile per esempio uno stalking o un abuso al femminile che riguardi il campo della sessualità, anche da donne di potere.
Quindi non si può dimostrare una presunta colpevolezza di base, una cattiveria o come si vuole chiamarla, da collegare al genere maschile anche chiamando in causa un certo numero di (mis)fatti che hanno una certa evidenza. Le modalità di colpire gli altri possono essere diverse e magari meno esplicite e osservabili direttamente. In genere si possono esplicare con soggetti ritenuti più inoffensivi (ad es. i bambini, oppure uomini fragili emotivamente). C'è un motivo oggettivo per credere che le donne in media davvero si distinguano per un miglior comportamento in generale rispetto agli uomini. Quale? A me l'unica cosa che mi viene in mente che potrebbe per esempio rendere le donne ad esempio più empatiche o comprensive, ecc., è proprio la possibilità di attivare una sorta di istinto materno, visto che di default, naturalmente, dovrebbero essere in grado di seguirlo quando hanno dei figli. Però a questa cosa non si deve accennare, sennò vuol dire che vedi le donne solo come madri. Probabilmente invece sarà accettato osservare che l'iniquità maschile dipenderà dall'avere organi genitali maschili o comunque cose non modificabili, per cui l'unica alternativa è sottostare alle donne, in quanto essere superiori, e non contestare mai le loro richieste. Queste sembrano essere le conclusioni a cui vuole giungere un certo femminismo :nonso: |
Re: Odio gli uomini
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http://1.bp.blogspot.com/-npFH0CgcKt...tor_(9)(1).jpg Eeeeeeh, cosa vuol dire che quel disegno è brutto? Come puoi dire che la Gioconda è bella? Ecc. |
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Re: Odio gli uomini
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Nessuno sceglie il partner per solidarietà o perché esiste un amore incondizionato che arriva chissa da dove. Non me la prendo con le donne che non mi scelgono perché non valgo un cazzo ma perché invece di dirmelo chiaramente in faccia o campano in aria spiegazione che non stanno ne in cielo ne in terra o fanno ghosting e spariscono non appena fiutano "il pericolo". Sono questi atteggiamenti scorretti che molte donne usano per liquidare un non desiderato, ovvero raccontare balle o nascondersi e fuggire, che non mia vanno giù. Cioè se non ti interesso dillo e basta. Secondo me è mancanza di rispetto verso un altro essere umano, a prescindere dal sesso e dai ruoli di genere. |
Re: Odio gli uomini
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È preoccupante. Dell'aspetto fisico non me ne frega niente. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
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Comunque l'arte è arte, non è necessariamente correlata al "bello" o al "brutto" (indipendentemente da cosa s'intenda con tali concetti). |
Re: Odio gli uomini
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Però fa più figo dire a una che è brutta o "sotto la media estetica", è più "oggettivo" e colpisce di più, giusto? |
Re: Odio gli uomini
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-No, non puoi dire che fa schifo, puoi dire che alla stragrande maggioranza delle persone non piace, che è diverso. |
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