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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
La cosa che posso ammettere che mi ha peggiorato un po' è avere incontrato gli individui della redpill che comunque la maggior parte sono dei troll su telegram casualmente, quindi senza essere stato io a cercare quei forum ecc che non ho mai frequentato, questo è andato probabilmente a incidere su un nucleo latente che avevo già prima personalmente oltre ad avermi fatto perdere autostima sul mio aspetto esteriore
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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C'è concorrenza in ambito sessuale e sentimentale, la lotta è intesa in questo senso qua, non è necessario incornarsi. Esistono i disoccupati che restano tagliati fuori dalla logica della domanda e offerta di lavoro, esisteranno anche persone che non beccano nulla a livello sessuale e sentimentale. Non è che poi le persone per accedere ad un posto di lavoro o trovare un'occupazione decentemente pagata si sparano tra loro, ma comunque c è una forma di competizione e capita che delle persone restano tagliate fuori perché non possiedono i requisiti per essere competitive. Già avevo risposto e cancellato il messaggio per evitare le solite scaramucce senza fine, ma è meglio chiarire la cosa, la logica di mercato non implica mica che ci si faccia la guerra con coltelli e pistole, non c entrano nulla queste cose. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Nel senso che deve dare quella consapevolezza in generale, ma nei confronti di alcuni tipi di donne, se no veramente il rischio (in cui stavo incappando anche io) è quello di accantonare la "questione ragazze" totalmente, perchè le vedi tutte così. E per "superarla" l'unica è ributtarsi a capofitto, migliorarsi sempre, ma senza fare troppi collegamenti quando ti succede qualcosa di positivo alle 3 letterine famose o pasticconi vari. Non è facile lo so. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Io continuo a non vedere il problema del non avere un partner o di averlo , io credo non risolva nulla se si hanno delle problematiche, anzi in alcuni casi potrebbe essere un bene non avere a fianco nessuno se si hanno già problemi e difficoltà proprie , ma è chiaro che in caso si hanno problemi non si è per nulla attraenti
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Un uomo ha qualche colpa se è rimasto sotto il metro e settanta? No, ma lo stesso ha meno possibilità di altri e se si lamenta di qualcosa gli verrà rinfacciato il fatto che ha questa caratteristica che lo svalorizza e non dovrebbe pretenderle affatto queste possibilità. È semplice da capire questa cosa, poi si può discutere sul fatto che sia giusta o meno, però riesco ad afferrare perché dicono cosí. |
Non c’è colpa e non c’è nemmeno merito in queste cose , cose come l’amore , l’attrazione , l’intesa , sono cose che accadono e basta , oppure appunto non accadono e basta
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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A mio avviso è una condizione sottovalutata e soggetta a stigma sociale perché:
1- È una problematica maschile, e come tutte le problematiche maschili genera pochissima empatia sociale; 2- A causa di una minoranza poco incline al confronto costruttivo, ma molto più rumorosa della restante maggioranza della categoria, si tende a pensare a torto che gli incel siano persone problematiche e addirittura pericolose; 3 - Ammettere l'esistenza di un problema richiederebbe anche il dover pensare ad eventuali soluzioni. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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"Combinati" in che senso? Lo Stato obbliga due persone ad accoppiarsi? Oppure si convocano tot persone alla volta per degli speed date al Ministero (immagino un successone)? E poi come si fa a distinguere i single "non per scelta" da quelli "per scelta"? Basta un'autocertificazione o bisogna dimostrarlo (e come)? |
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Sulla questione porno evito di esprimermi. A mio avviso, e per l'uso che ne faccio, è uno strumento più utile che non. Naturalmente non sono per l'abolizione, ci mancherebbe, ma per alcuni alimenta il problema. Passando a qualcosa di più pratico, una totale regolamentazione della prostituzione e una fruizione agevolata per chi ne ha bisogno potrebbe essere un punto su cui, quantomeno, iniziare a discutere. So che il problema incel va molto oltre la carenza di mero sesso, ma "soluzioni" più drastiche che non vadano in contrasto con la libertà di ogni individuo non ne vedo. Stiamo infatti parlando di un fenomeno sociale che è proprio la conseguenza della libertà sessuale. Ci tengo a precisare che non sono un nostalgico della società pre liberazione sessuale o anche solo di qualche decennio fa, epoche che oltretutto non ho vissuto. Semplicemente, come ho fatto in altri thread, mi limito ad un'osservazione dei fatti, non sto dando un giudizio critico. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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E data la quantità di tempo che si passa a discutere di questi argomenti sesso/amore praticamente ovunque direi che è parte fondamentale per la buona salute psicofisica di un individuo. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Comunque continuo a non capire, e trovare sbagliato, come mai se qualcuno apre un topic qua o ovunque su un problema che riscontra col proprio partner, magari un problema anche banale, viene aiutato, ascoltato, consolato e trattato coi guanti bianchi, se invece qualcuno vive il problema della solitudine non autoimposta, viene trattato male, deriso, umiliato, incolpato, acciato di appartenere a una categoria di esseri che odiano, davvero non me ne capacito.
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Finita
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Se ci fai caso lo stesso avviene con la gelosia e l'invidia. La gelosia è il sentimento di chi possiede ma teme di perdere, l'invidia è il sentimento di chi non ha ma vorrebbe possedere, la prima è celebrata con moltissime canzoni, è spesso considerata fisiologica e non è infamante, la seconda invece è considerata meschina e negativa in qualsiasi quantità e situazione. Perché è "di chi non ha". |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Io proporrei una pensione di invalidità per i traumi mentali che una condizione del genere protratta nel tempo può procurare.. è una disabilità a tutti gli effetti per individui sensibili secondo me
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Comunque, la solitudine non è un "problema psicologico", e magari ti prendono per vittimista che vuole attaccare un pippone tossico. A te di preciso a che ti serve esporre questo tuo problema ad altri? |
Comunque all’estero, soprattutto nei paesi anglossassoni, anche i brutti scopano a manetta
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Anche perché le femmine sono mediamente più brutte |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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É inutile farsi il cul* in 4 parti per trovare una donna sana tra la massa. Anche perché per quanto sana possa essere, avrà sempre un mercato superiore al tuo e per forza di cose tenderà ad applicare incosciamente gli stessi parametri delle altre... É una battaglia persa questa é la soluzione a cui son giunto. É comunque un discorso che non riguarda solo noi sociofobici, ma é una consapevolezza che dovrebbe riguardare tutti. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Doppio
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Dal mio punto di vista ci vorrebbe una giusta via di mezzo come atteggiamento verso chi espone questo genere di problematiche.
Certamente non si deve incolpare, schernire, additare colpe a chi espone questo argomento...perchè chi è in questa condizione solitamente non ha nessuna colpa. Io parlo per la condizione in se intendo. Discorso diverso invece per come una persona reagisce e vive questa condizione. Francamente io sono contrario a mostrare eccessiva comprensione...verso le lamentele. Meglio far capire alla persona che, sebbene non abbia nessuna colpa per la sua situazione sentimentale, tuttavia lamentarsi di questo non è un buon partito....anche perchè più ci si lamenta, meno si ha la capacità di trovare altre soluzioni. Poi, sebbene sia una condizione auspicabile trovare qualcuno che ci apprezzi, con cui trascorrere una parte del nostro tempo, la mancanza di questa condizione però sarebbe utile che non diventi fonte di rassegnazione e passività, ma uno sprone a trovare da se una propria strada...per stare in modo almeno decente. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Mah, non ne sono così sicuro...quando ci sono delle attività che ti piacciono davvero e ti danno soddisfazione....continui a farle e portarle avanti lo stesso...indipendentemente dalla tua situazione sentimentale e indipendentemente da quanto duri. |
Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
Spesso dietro queste situazioni le colpe personali ci sono, ho sentito persone (anche su questo forum senza fare nomi) lamentarsi del non attrarre il sesso femminile ma allo stesso tempo ammettere di non averci mai provato con una ragazza. Credo che sia una mancanza abbastanza inequivocabile. Io stesso mi prendo una larga fetta di colpa per la mia situazione, non l'ho scelta io ma deriva in larga parte dai miei errori e dalla scarsa iniziativa. Ma sopratutto da eccessiva sensibilità al rifiuto che genere in me sofferenza e senso di colpa, non riesco a prendere la cosa alla leggera del tipo "o la va o la spacca". Ogni volta la prendo come l'occasione della vita e poi quando non va (nell'ultimo decennio sempre) cado in depressione e paranoia. Il problema di fondo è questo per me, non il successo o il fallimento in se.
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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Re: Perché non c'è rispetto verso questa condizione?
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E comunque nel 2020 si potrebbe anche sperare di ricevere qualche approccio*, o davvero siamo ancora al medioevo da questo (e altri) punti di vista? A me preme più che altro che si eviti il più possibile di colpevolizzare le persone perché non si adeguano a dei ruoli prestabiliti sulle loro teste. *cosa che comunque è possibile ed avviene, anche se con frequenza incomparabile a quella del caso a sessi invertiti |
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