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Re: Il potere della avvenenza
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Ok racconto questa mia esperienza redpilliana, solo una delle milioni di esperienze cringiose (imbarazzanti al massimo) che ho avuto nella mia adolescenza. Tempo fa ero in giro con mio fratello, la sua fidanzata ed una sua amica. Le due cominciano a parlare di quanto sia figo... mi pare...Alberto Angela :miodio:...ci fu un periodo in cui tutte erano fissate per lui per qualche ragione, vabè, però era anche uno scherzare. Ci siamo seduti a questo tavolino fuori ad un bar, ed io sono sempre il ragazzo strano, sfigato, lunatico, muto che non ha un cazzo da dire. Io non pensavo granché della conversazione, anzi era divertente, non mi stavo tipo scandalizzando pensando tipo "oh queste si stanno eccitando per un figo e io sono brutto wwueeee." Però siccome ero in silenzio, forse hanno pensato che io stessi pensando una cosa di questo tipo, o comunque fossi a disagio per quella conversazione. La ragazza di mio fratello (bella persona tra l'altro)...non ricordo bene ma dice una cosa tipo "...anche Samuele è un figo" guardandomi sorridendo...poi silenzio assoluto... dopo 10 secondi per fortuna è arrivato mio fratello con i caffè. Gesù Cristo, il cringe in quel momento era uno dei più forti che abbia mai provato in tutta la mia misera esistenza. Cosa posso rispondere? ho fatto un'espressione quasi come quella del mio avatar, magari con un lieve sorriso :miscompiscio: Però, ecco, non era propriamente una presa per il culo. Cioè, di fatto lo era, mi ha trattato come un bambino in sostanza (che novità), ma non lo ha fatto con quella intenzione, non lo ha fatto con malizia, si vedeva e non è nemmeno il tipo perché la conosco, semplicemente non ci pensò bene se quella cosa fosse opportuna o meno, su come poteva suonare o come potevo reagire e cose così. Lei ha detto una roba e basta, non c'è stato nessun filtro tra il suo cervello e le corde vocali :sisi: Bisogna considerare anche le intenzioni, questo voglio dire. Eh che vuoi farci, sono il contrario di un "figo" e devo subire pure ste cazzate, però manco io ho reagito nella maniera più ideale. Dovevo parlare chiaro, dire la verità in maniera non ostile, del tipo "dai...per favore non dire ste cazzate :D" ridendo. Così si fa, è sempre meno imbarazzante che tenere le cose dentro. Invece quando si è insicuri si tende a rinchiudersi davanti ad una situazione del genere. Cioè capisco pure eh, ma lamentarsi non serve a niente, ne sentirsi offesi. |
Re: Il potere della avvenenza
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Non ho capito se col tuo post vuoi esprimere il concetto che le donne belle sono potenti, o dire cos'hai pensato in questa situazione e sentire cosa ne pensano gli altri. |
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Re: Il potere della avvenenza
Il potere della figa :mrgreen: scherzo
Detto da una barista spigliata lo trovo assolutamente normale, di sicuro non era sua intenzione metterti in imbarazzo |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
Boh io semplicemente penso che alcune persone siano più spigliate .. poi i commenti e complimenti positivi possono essere sinceri per quanto superficiali, a volte i baristi amano il proprio lavoro perché gli piace fare star bene i clienti e le persone, senza vederci troppa malizia... Penso si capisca se uno finge ed esagera con i complimenti con tutti
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Re: Il potere della avvenenza
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Secondo me le piaci e le stai simpatico!
Anche a me è capitato una volta di ricevere un complimento da una barista, farmi mille complessi negativi come te e poi scoprire ( dopo tempo) che era davvero interessata. Dai su fobici un po’ di autostima 😀 |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
Non sei tu ad aver sbagliato ma lei? E dove sta scritto? In base a quale modello dici che quello è un errore?
Capisco che uno non può stare sempre a rapportarsi al modello "sicuro di sé", ma secondo me alleggerire il discorso che si era appesantito dagli scrupoli di lei, era la cosa migliore. |
Re: Il potere della avvenenza
Io ci voglio provare con una barista carina, ma non so con che coraggio farlo, davanti ai clienti e ai suoi colleghi poi.
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Re: Il potere della avvenenza
Per quanto mi riguarda non mi sento affatto inferiore, ma non capisco come possa far piacere sentirsi dire, come ad esempio mi è successo, da una specie di bulletto lampadato e palestrato "finalmente posso servire una bella bionda" col tono di chi è certo di fare un gran favore nel dir così.
Quindi non sarebbe invadenza... vabbè, se lo dite voi... E nemmeno esercizio di potere permettersi di commentare verso chi non ha la minima voglia di interagire... Beh io invece credo che ci sia eccome chi usi aspetto, ricchezza o altro in modo potente e prepotente e lo può fare perché c'è pieno di poveri deficienti pronti a sdilinquirsi per apprezzamenti fatti da chi ai loro occhi ha un certo "valore" |
Re: Il potere della avvenenza
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Non vedo perché dovrebbero dare meno fastidio in quel caso. |
Re: Il potere della avvenenza
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Però è anche vero che l'altra persona non sa nulla di noi, non può sapere se abbiamo voglia di interagire o meno, o se siamo delle persone emotivamente problematiche. Cerco di non dare corda a certe personaggi da fenomeno troppo invadenti ma non ne faccio un dramma o un caso su cui rimuginarci sopra per settimane. |
Re: Il potere della avvenenza
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Quindi nel tuo caso sì, sarà cortesia di facciata o sarà, chi può dirlo, interesse vero, ma almeno una ragazza carina ti ha rivolto la parola. Quella che era nel bar di cui dicevo oltretutto definirla bruttina è quasi un complimento :D |
Sono frasi tanto per, io credo lo abbia fatto perché sei tra i pochi che non ha espresso apprezzamento e allora aspettava che ricambiassi x egoboostarsi
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Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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ma anche in altri ambiti , pensi che nei negozi di vestiti le commesse sono sincere quando dicono " si stai molto bene" :sisi: hahaha si faccia avanti qualche ristoratore e dica se nn è vero che ogni 3x2 i camerieri spettegolano su tutti e robe del genere " ma quella al tavolo 2 è una stronza immane" etc..... poi va li " buongiorno signora , prego le ho riservato il tavolo davanti alla finestra come voleva " :sisi: |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Non so, forse non descrivo bene la situazione. Immagina che due tipe stanno parlando di boh, Brad Pitt, poi una si gira e con aria gentile fa "anche tu sei figo." Eehh?:D che roba è? a prescindere dal fatto che io sia un goblin, mettiamo che sono un ragazzo normale, è stato proprio il modo palesemente condiscendente in cui l'ha detto. Probabilmente lei avrà pensato che la conversazione mi stesse turbando un po', manco avessi 10 anni, quindi mi ha dato il contentino non richiesto più ridicolo del globo. Insomma, già ero tutto stonato di mio quel giorno, poi quella cosa mi ha spiazzato. Chiaro poi che bisogna essere pragmatici e quindi avrei dovuto avere un attimo la voglia e l'abilità di rimediare (all'errore, tu lo chiami alleggerire, va bene uguale) a quella roba in qualche modo, ma non è che uno "deve" farlo. Non solo i suoi scrupoli erano ingiustificati perché non sono un cagnolino, è anche il modo in cui ha tentato di esprimerli. Poteva magari semplicemente inserirmi nella discussione se proprio voleva interagire con me. "A te quale donna famosa ti piace?" e io gli avrei risposto tipo "Natalie Portman"...una cosa del genere, non quel commentino senza scopo. Questo è il modello. Lei comunque è lungi dal volermi perculare o altro. |
Re: Il potere della avvenenza
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Può essere che un anziano si senta Marlon Brando e un giovane belloccio voglia solo fare un complimento neutro. Ci sta essere più infastiditi dal belloccio, non è che giudico la reazione , ma bisogna comprendere che è una percezione propria e non necessariamente la realtá. |
Re: Il potere della avvenenza
Sì, sì, ho capito, mi successe a me una cosa simile. Una mia amica era in macchina e mise un CD di Rino Gaetano; si mise a tessere le lodi di questo cantante, e disse la seguente frase: "è che a me piacciono quelli che ci sanno fare con le parole..... " aggiungendo: "mi dispiace, ma è così".
Ma che me lo dici a fare? |
Re: Il potere della avvenenza
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Ormai la frontiera 2.0 del rifiuto è il 2 di picche preventivo che scatta non appena c'è il solo sentore/terrore che uno ci voglia provare :mannaggia: |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Non può essere che semplicemente esprimo un mio gusto su un cantante/ uomo? Non siete al centro del mondo eh. Magari non ci pensava proprio a confrontarlo con lui A me è capitato che amici mi dicessero che gli piacciono le tizie con le tette grosse, vivaddio é normale, mi devo offendere perchè non le ho? Poi fa abbastanza ridere che Warlord con i suoi wall of text quotidiani non si ritenga bravo a parole...solo qui fa i trattati e convegni , e dal vivo è zitto? |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Poi chiaro che servirebbe capire anche il tono con cui l'ha detto. Inoltre ad esempio io dal vivo non riesco a parlare come faccio on line dove ho meno difficoltà. |
Re: Il potere della avvenenza
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Tipo come? :interrogativo: |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Comunque è tipico dei baristi essere ciarlieri ed estroversi, è un lavoro che attira gente di quella tipologia.
Ho conosciuto un paio di ragazze bariste, tra cui la figlia del mio vicino quando ancora abitava coi suoi, e sono così anche se non sono "avvenenti". Lei infatti non lo è. |
Re: Il potere della avvenenza
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A meno che non pensi che quell'amico lo fa apposta per farmi sentire in difetto e respingermi, ma che amico sarebbe allora? Se poi tu ti fai problemi ad esprimere educatamente i tuoi gusti davanti a un'amica, è un problema tuo. 2) ho solo detto che mi fa un po' ridere che Warlord sia taciturno live e in forum logorroico. 3)Mo adesso non è che per smettere di essere redpillati ci voglia chissà cosa, intanto si può partire dalla volontà di smetterla, ed è quella che manca. Non mi pare che lui abbia mai detto che vuole piantarla con la questione maschile ma non ci riesce nonostante gli sforzi, quindi mi risparmierei le accuse di gureggiamento. Altrimenti ammettiamo che tutto è troppo difficile e non possiamo nemmeno dire che un fascista dovrebbe smettere di esserlo perché "eh la fai facile, bastapococcheccevo'". |
Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Mi dispiace de che?Chi te se incula. A meno che lui non si fosse fatto avanti. |
Re: Il potere della avvenenza
La repressione é il male
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Re: Il potere della avvenenza
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Io la vedo come un'affermazione gratuita, che ci si potrebbe tranquillamente risparmiare. Ma capisco che è un'offesa di lesa maestà ai neuroni altrui, che poverini devono risparmiarsi ogni minimo sforzo per capire quando certe uscite sono opportune e quando meno, e sperare che lo facciano è pretendere troppo... solo i fobici devono sforzarsi di uscire dalla comfort zone e venire incontro agli altri, non osino sperare nella reciprocità! Quote:
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In secondo luogo la tua osservazione era in risposta a "non credo che una ragazza si ecciti con 200 pagine sulla QM", e questo credo sia molto difficile da cambiare, più che altro per la "pesantezza" dell'argomento e per il fatto che volerlo affrontare in maniera seria e ponderata sarebbe poco "divertente" per i più (vale ambosessi), tanto è vero che può valere anche per altre discussioni "noiose" non legate alle dinamiche relazionali tra i sessi. Quote:
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Re: Il potere della avvenenza
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Per me non tutto è giustificabile perché "ho problemi" , mi dispiace. Se non hai volontà di smettere certi comportamenti e ti lamenti che ti ostacolano (non l'ha fatto Warlord l,ma si poneva la questione che i trattati di 200 pag sono repellenti, e io dico quello è presto risolto), la responsabilità non vedo di chi possa essere se non tua. Non ho gureggiato sulle problematiche, mi pare strano che non capisci la differenza fra un problema che si lotta per risolvere, e il tenere un comportamento che si riconosce come dannoso senza la minima volontà di cambiarlo. Per quello ho fatto l'esempio del fascismo: se le tue idee sono fasciste, ti lamenti che il tuo essere fascista ti penalizza con le donne, e non vuoi fare niente per cambiare, cosa ti devo dire? Capisco la tua problematica e non ti giudico? Ti dirò che il problema è non voler fare a meno del comportamento dannoso, se è gureggiare questo io boh. Se uno si dà le martellate sul cazzo e non la vuole smettere per nessun motivo e dice che gli fa male, che je devi dí? Forse pensi che io abbia detto che è facile risolvere i problemi relazionali, ma non ho affatto detto questo. Qui basta dire "è facile" per essere accusati di gurismo. Se butti una carta per terra e non la vuoi raccogliere, ti dirò che comprendo la tua difficoltà a raccoglierla e ti empatizzo, perché se dico che raccoglierla è facile sto facendo la guru facilona. Anche su quanto ho scritto ad Archi dimostri di non capire il senso. Se uno esprime un pensiero disfunzionale, io gli dirò che è disfunzionale. Non significa dire che è facile e bello cambiare, significa che ci vuole la volontà di stare meglio, e secondo me è più d'aiuto fare notare che il pensiero è sbagliato, che dirgli "eh hai ragione, un cesso deve tacere". Se io vedo che uno sbaglia, glielo dico, e quel "basta" non vuol dire che è facile, vuol dire che è importante farlo, acquisire consapevolezza della differenza fra i problemi del proprio pensiero e quelli oggettivamente sociali. Può essere un percorso lungo doloroso e magari fallimentare, ma non posso dire daje, c'hai ragione, continua a pensare così che ti fa bene. Poi tu sei contro le terapie, il facilone sei tu casomai, che pensi che la gente che non lavora su se stessa e non si cura i problemi vada empatizzata nelle lamentele e basta, io questo non lo penso, penso che ci siano cose da empatizzare e altre che è responsabilità del singolo tentare di cambiare. Se vedo che uno non lo fa glielo dico. Come ho sempre fatto con me stessa e hanno fatto altri con me. Le mie fallacie di pensiero non sono colpa degli altri, è mia responsabilità cambiare se voglio stare meglio, e non vado empatizzata su quello che sbaglio. |
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