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a me non risulta scusa, semmai sarebbe l'ateismo il frutto scaturito dalla erudizione esasperata come dalle sofisticazioni di matrice intellettuale.... dai sono dinamiche antropologiche scientificamente comprovate, sono concetti inoppugnabili assurti al rango di assiomi, come tale inconfutabili |
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e aggiungo che anche se esistesse non sarebbe certo quello giudaico-cristiano che ritengo una favoletta per bambini è che è nient'altro che l'incrocio di miti più antichi(esempio il culto di Mitra,il Sol Invictus da cui deriva il Natale e blabla)e sfruttato per palesi scopi di controllo sociale("sei povero o schiavo? non ti ribellare!! avrai quel che vuoi dopo la morte gli ultimi saranno i primi!" "stiamo uniti e combattiamo il nostro nemico comune in nome di Dio!!" "se io sono imperatore/faraone etc è perchè mi ha scelto Dio o sono la sua reincarnazione!!" etc) ma probabilmente un qualcosa di inconcepibile per le nostri menti e la nostra cultura che di certo non sta a guardare ogni secondo giù per vedere se non ci facciamo il seghino/ditalino o per mandarci all'inferno se non uccidiamo la nostra figlia sulla porta di casa dopo che l'abbiam beccato in fragrante a letto con il vicino o se non sacrifichiamo un vitello ogni domenica o ogni altra amenità scritta realmente sulla Bibbia ma che lo 0,001% dei cristiani conosce quindi basare la nostra morale su quello che dovrebbe pensare un presunto Dio è folle |
un giorno la scienza proverà l'esistenza del sommo, pentitevi finchè siete in tempo 8)
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Re: Fobia sociale e religione:
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Volevo intervenire in questo topic per dire la mia. Pur rispettando le idee di tutti non sono d'accordo a definire tendenzialmente ateo chi, come noi, è affetto da determinati problemi. Quella dell'ateismo, o cmq, della mancanza di fede, la vedo come una cosa decisa per partito preso o cmq per mancanza di interesse... cosa che può essere propria di chiunque. Personalmente penso che la Fede con la f maiuscola vada coltivata giorno per giorno... Anche davanti ai problemi più pesanti e difficilmente risolvibili. Poi ovviamente gioca molto a favore di ciò anche la formazione ricevuta in tal senso. Ho sofferto molto nella mia vita, e tuttora soffro. Unica certezza che ho sempre avuto è nel fatto che il Signore mi è sempre stato vicino e mi ha aiutato, (e tuttora lo fa) e senza la Sua vicinanza e il suo aiuto oggi non sarei ciò che sono, malgrado i problemi, grazie ai quali ho raggiunto la maturità giusta per capire e discernere tante cose. Non smetto mai di ringraziare il Signore per tutto ciò, per la sua vicinanza e per l'amore che non smette mai di dimostrarmi. E malgrado le difficoltà so che posso contare sempre su di Lui, che non smette mai di illuminare la mia strada con la Sua benefica luce. Ricordiamoci che il Signore è amore infinito. E ce lo dimostra in tanti modi. Non è necessario che ci conceda ciò che chiediamo. Spesso anche nella sofferenza ci dimostra che ci vuole bene. Con un pò di attenzione possiamo capirlo. Un saluto a tutti! |
Re: Fobia sociale e religione:
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molti anzi troppi(non tutti ci son molti religiosi che rispetto) di quelli che che si dichiarano credenti lo fammp per tradizioni di famiglia o per uniformarsi alla maggioranza della gente che lo circonda(un pò il motivo per cui se entri in una classe delle medie/liceo son tutti fascistelli e/o comunistelli) senza metterci dello spirito critico ed ecco che generalmente chi nasce in una famiglia cristiana diventa cristiano,in medioriente son quasi tutti islamici etc etc questo può essere facilmente spiegato terra-terra con la riluttanza intrisica dell'uomo di mettere in dubbio lo "status quo" certo esistono atei che lo sono perchè fa "figo 8) " oppure per ragionamenti stupidi tipo " esiste la sofferenza nel mondo quindi Dio non esiste" oppure che lo sono per giustificare il proprio materialismo ma fidati ci sono molti altri che magari hanno studiato la Bibbia o i vari libri sacri e le storie delle varie religioni meglio di molti credenti |
Re: Fobia sociale e religione:
Premetto che non mi ritengo ne sono un integralista... anzi le posizioni integralistiche le odio davvero molto, così come odio le posizioni unicamente di facciata, di gente che fa certe cose solo perchè "così ha sempre fatto".
Detto questo, ribadendo che ognuno è libero di fare e disfare a proprio piacimento, sono d'accordo con quello che dici. Ogni posizione può essere più o meno condivisibile, purchè maturata con attento discernimento e sufficientemente motivata. Dalla serie: decidi di essere ateo ma sulla base di motivi probanti. E non bestemmiare qualcosa in cui non credi: potresti risultare incoerente. Quote:
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Re: Fobia sociale e religione:
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Se io credo che le cose stiano in una certa maniera, se lo credo veramente, è difficile che io abbia scelto di credere che le cose stiano in quella maniera. Posso scegliere di esternare o meno le mie convinzioni, ma non quali convinzioni avere, anzi le mie convinzioni in un certo senso definiscono la mia personalità, il mio essere. La vera convinzione è come una fobia, uno mica sceglie di avere o non avere una fobia, ce l'ha o non ce l'ha e basta, per certi versi certe fobie sono come delle convinzioni: ad esempio pensare che sia importante il giudizio degli altri. E' importante? Ognuno ha la sua convinzione in merito che esacerbata in una certa direzione porta ad una forma di fobia. |
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Comunque, guardiamoci bene dai temibili atei-devoti altrimenti detti atei-clericali, ovvero quelle persone che pur non avendo mai frequentato chiese, oratori e parrocchie, sostengono le posizioni dell'ortodossia vaticanense per questioni di interesse politico e ideologico. |
Allora,diciamo ke certamente passare una vita piena di sofferenze e vedersi sfuggire via sogni e speranze cn il passare del tempo nn aiuta ad essere credenti fino in fondo...Posso dire ke nel profondo vorrei crederci fermamente anke per pensare ke qualcuno lassù possa aiutarmi a superare le mie difficoltà...Ma nn ne ho la certezza,la fede.Sono, e l'ho detto più volte in questo forum,un agnostico.Una persona cioè ke nn esclude la presenza di Dio,di qualcuno ke vegli su di noi...Ma la fede,quella vera,nn ce l'ho per il momento...
UN ABBRACCIO :wink: |
Pensa a uno come Giuliano Ferrara, figlio di dirigenti del pci, oggi esponente di punta dei teocon italiani.
Oppure alla Fallaci. Ecco, tutta questa gente è la dimostrazione di come un'educazione troppo materialista in gioventù possa creare dei mostri nella maturità. Da qui si evince la necessità di possedere un background religioso per diventare dei sani e onesti laicisti nell'età adulta 8) |
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bisnonno materialista-laico dà educazione materialista al nonno nonno con educazione materialista-laica diventa bigotto d'accatto e dà educazione religiosa al padre padre con educazione religiosa diventa materialista-laico e dà educazione materialista-laica al figlio figlio con educazione materialista-laica diventa bigotto d'accatto. Infine vi sono le varianti costituite dall'influsso dell'altro genitore, e l'influsso di un coniuge sull'altro (per quieto vivere i moderati si fingono fanatici, a volte, ma anche a volte no, serenamente, pacatamente, fottutamente) |
Re: Fobia sociale e religione:
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Io non riesco nè a essere ateo nè a essere credente: non mi riesce esprimere un parere certo su una cosa non dimostrabile...anche perchè, al dilà dell'antipatia per le gerarchie ecclesiastiche, una parte di me "sente" il bisogno di credere in qualcosa, e tutto sommato la speranza che ci sia qualcuno...ma non ci faccio troppo affidamento, diciamo che mi piacerebbe, però se non per caso non esiste pazienza :) . A me comunque, come ultima spiaggia, è capitato di pregare, sempre per chiedere qualcosa per gli altri, mai per me stesso....quando voglio qualcosa per me stesso preferisco non illudermi, e contare sulle sole mie forze. |
comunque l'equazione
delusioni nella vita=mancanza di fede secondo me è sbagliatissima per vari motivi anzi è dimostrato che c'è una relazione inversamente proporzionale tra reddito medio e % di ateismo sia a livello di singoli che a livello di stati(l'unica eccezione son gli USA che pur avendo GDP estremamente alto son tra i paesi più religiosi al mondo ma questo sembra determinato dal fatto che gli USA son la nazione al mondo con più squilibrio tra ricchi e poveri tanto che il 20% della popolazione non ha neanche assistenza medica ) secondo me la spiegazione per cui un sociofobico è più spesso ateo/agnostico(ma anche qui è tutto da dimostrare generalmente la % di ateismo/agnosticismo sulla gente che frequenta i forum di discussione son sempre decisamente più alti) è che semplicemente essendo decisamente più introverso della media sta più tempo a farsi seghe mentali su queste cose o sta più tempo su internet dove è l'unico posto per informarsi seriamente sulla questione mentre invece il socialone è troppo impegnato a fare quello che ehm.... fanno i socialoni per studiare a fondo la questione e mettere in dubbio lo status quo ovvero sia "ma dai nel mio paese son tutti credenti è impossibile si sbaglino tutti!" ovviamente non dico che i socialoni o i socialfobici siano tutti come descritti sopra per carità sarebbe folle pensarlo MA SUI GRANDI NUMERI(ossia prendi 1000 "normaloni" e 1000 utenti di questo forum) vi è IMHO un discostamento statistico poi oh io non ho nessun dato per suffragare la mia tesi son tutte opinioni personali :):asd: |
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Ho scritto prog? 8O
vabbè, ho sbagliato a scrivere, senza nemmeno rileggere... :oops: Erano punk, ha ragione muttley! :) |
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Questo contraddice la teoria muttleyana-essendo io,dopo un'infanzia di ateismo totale,agnostica et laica-ma è anche vero che ho ancora tempo per incanutirmi e diventare una baciapile d.o.c. :D |
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ho ricevuto i sacramenti come la società mi ha imposto.
dopo cresimata ho mandato tutti a cagare. idem per la religione a scuola. chi dice che l'oratorio è un bel posto o dice balle o non ci è mai stato o alla fin fine non ha avuto tutti sti problemi di fobia-giovanile. come ero presa x il culo a scuola così lo ero all'oratorio. all'oratorio ho visto la mia prima rissa con spargimento di sangue. all'oratorio ho visto ragazzi mettere le mani addosso a ragazzine. all'oratorio ho visto catechiste insultate da ragazzini. bah. se proprio qualcosa mi ha fatto perdere la voglia di essere una praticante è stata la catechesi, altro che genitori. per leggere la bibbia e il vangelo non ho bisogno di nessun prete mediatore. |
Re: Fobia sociale e religione:
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Ai miei tempi l'oratorio era il campo di battaglia della peggior feccia infantile e forse anche adolescenziale,comunque da alcuni anni le cose sono piuttosto cambiate.
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Grave episodio di bullismo e razzismo in una parrocchia del bergamasco
La madre, che chiedeva spiegazioni, insultata dai ragazzini e dai loro genitori "Sporco brasiliano torna al tuo Paese" 12enne autistico aggredito all'oratorio Il parroco: "Nessun insulto, è stato solo uno spintone" BERGAMO - Bullismo, ma non solo, anche razzismo violento, e questa volta non in una scuola: in un oratorio. Un ragazzino di 12 anni, brasiliano, affetto da autismo, è stato vittima delle aggressioni fisiche e verbali di alcuni suoi coetanei, che filmavano la scena con un telefonino. E' accaduto a Bariano, nella Bassa Bergamasca. A raccontare l'episodio è stata la vittima stessa. Il dodicenne ha spiegato che mercoledì scorso, nel cortile dell'oratorio Don Bosco di Bariano, un ragazzo più grande lo avrebbe insultato, dandogli dello "sporco brasiliano". Quando ha cercato di reagire, sputando, l'altro l'avrebbe aggredito, prima prendendolo a pugni e poi afferrandogli la testa fra le mani e schiacciandogliela contro un gradino, mentre i coateanei assistevano divertiti alla scena. In ospedale, dove il ragazzino è stato condotto per essere medicato, gli è stato diagnosticato un trauma cranico non commotivo. E la madre, Zuelya Da Silveira Santos, tornata all'oratorio per avere spiegazioni, è stata anch'essa insultata, non solo dai ragazzi che avevano già preso di mira il figlio, ma anche dalle loro madri: "Mi dicevano di tornare al mio Paese, qualcuno mi ha anche gridato 'brutta nera' e qualcun altro scattava foto col telefonino". Il ragazzino, spiega la donna, "è malato, la sua malattia lo rende iperattivo, non sa distinguere fra lo scherzo e la provocazione. E' seguito da un'assistente ma negli ultimi tempi provava ad andare un po' da solo all'oratorio e noi lo sorvegliavamo da lontano. Più volte abbiamo visto che i grandi lo avevano provocato, e lo avevano colpito con il pallone. Ma ho individuato quello che lo ha aggredito: è un ragazzone più alto di me, stava fra gli altri che mi insultavano, ho avuto paura". Ai carabinieri della compagnia di Treviglio il parroco di Bariano, don Alessandro Longo, racconta tutt'altro. "Ma quale episodio di bullismo, c'è stato solo uno spintone", i fatti "non sono andati come la madre li ha raccontati", il ragazzini "non è stato picchiato e nemmeno insultato", e tanto meno sarebbe "stato filmato". "L'unico momento in cui è stata fatta qualche ripresa - dice don Fabio, coadiutore dell'oratorio - è stato quando la madre del dodicenne ha insultato tutti i presenti. Quel ragazzino è problematico, tutti comprendono il suo stato ma talvolta qualche ragazzo perde la pazienza. Bisognerebbe invece chiedersi perché si trovi sempre solo, avrebbe bisogno di assistenza continua". (9 marzo 2007) |
Guarda, io non sono mai stata atea, anzi, credere mi da più forza. Non sono portata a predicare il mio credo per convincere gli altri, però penso che la religione possa aiutare, a mio modestissimo e soggettivissimo parere.
Ciao a tutti! |
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