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Re: La repellenza del depresso
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Comunque l'empatia non la meritano tutti imho, anzi ben pochi. E se sto male con qualcuno mica è colpa mia, tanto più che sto male io mica lui/lei. |
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Ho fatto l esempio di un tuo comportamento che hai detto di avere. Stai scazzata quando gli altri ridono e sono positivi mentre tu stai con i pensieri brutti. E magari senza accorgertene fai pure la faccia brutta:D Ecco io ti ho detto ti sarà capitato di trovarti in momenti di ilarità, immagina se una persona vicino a te invece di ridere ti guarda brutto. Come ti senti? Nn ti viene quella persona di mandarla a fanculo? Tu mi hai risposto :Certo:mrgreen: |
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Re: La repellenza del depresso
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Non ho mica recriminato che la gente deve sopportarsi i miei down di umore, non sono tenuti. |
Re: La repellenza del depresso
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forse ti sei offesa perchè ho chiamato droga i tuoi hobbies e quelli degli altri , l ho capito si , vabbè ... nn sono droga , sono belle cose etc... |
Re: La repellenza del depresso
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Rileggiti |
Re: La repellenza del depresso
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Facce brutte di solito non ne faccio, se ho confidenza comunico il mio disagio altrimenti dissimulo per educazione. E se faccio la faccia brutta e uno pensa che sono stronza perché non rido,ok ci sta. Cioè che vuoi? :D |
Re: La repellenza del depresso
la depressione altrui non è una cosa che attira, ma le persone depresse non è detto che debbano per forza ricevere questo trattamento di chiusura da parte degli altri. Si può frequentare una persona depressa per dei motivi che possono essere vari, si può tollerarne l'umore basso e la mancanza di energie. Le persone depresse possono fare anche discorsi interessanti, e poi ognuno ha il suo modo di vedere la vita e non è automatico che ce se ne faccia influenzare, o che non si possa sostenere, metabolizzare, una verità diversa. Sul fatto che ci sia da sorridere o meno per me è un punto di vista. Le cose sono spesso (non sempre) soggettive, le esperienze sono diverse. I tipi cosiddetti solari magari hanno solo più paura di ritrovarsi coinvolti, di non sentirsi rassicurati. Per me può essere anche un loro problema. Comunque a me scoccerebbe sentire lamentele continue, il punto è più che altro questo, ma uno con un umore basso (come me, tra l'altro, ammesso che abbia ancora qualcosa che possa definirsi umore) che tenda a mantenere una certa "discrezione" nel manifestare la sua condizione non lo considerei a priori da allontonare.
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Re: La repellenza del depresso
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Volevo capire perché ti irrita un comportamento che se avresti subito ti avrebbe comunque irritato. Certo lo scenario l'hoo un po' modificato, l aggiunta e stata solo quella di rendere visibile l intolleranza interiore sia perpetuate che ricevuta:la faccia brutta:D Ho pensato poi che Claire si incazza per motivi futili che nn hanno motivo di esistere e che nn fa bene incazzarsi, ecco:D |
Re: La repellenza del depresso
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L'esempio non calza perché se io mi irrito non è detto che lo faccia vedere, ho detto come MI SENTO con gli altri e non come Mi COMPORTO, hai fatto un passaggio in più per accusarmi di una scarsa empatia che in questo caso non regge. Per me è finita qui, non sono arrabbiata ma ultimamente non mi va di trascinare i discorsi quando penso di essermi espressa abbastanza chiaramente e di non dovermi giustificare oltre, se poi pensi che sbaglio a comportarmi mi va bene, pensalo pure,senza rancore :) |
Re: La repellenza del depresso
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No in realtà nn ho nulla contro di te, ti volevo far notare dolo una cosa ma mi sa che ho fallito :sisi: |
Re: La repellenza del depresso
forse ti sei offesa perchè ho chiamato droga i tuoi hobbies e quelli degli altri , l ho capito si , vabbè ... nn sono droga , sono belle cose etc...[/QUOTE]
Non ho capito se sei ironico ? |
Re: La repellenza del depresso
Dipende anche dal tipo di depressione :ridacchiare:
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Re: La repellenza del depresso
Ma poi perché date per scontato che il depresso sia uno sempre triste, musone e che passa le giornate a letto? Non sono tutti così, nemmeno io sono mai stata così, eppure ho sofferto gravemente di depressione. Ci sono pure quelli che mascherano molto e magari sono iperattivi per non pensare ai problemi e scherzano di continuo. La depressione ha varie sfaccettature.
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Re: La repellenza del depresso
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L'apatia e l'assenza di stimoli, l'umore costantemente basso credo siano abbastanza repellenti. A me verrebbe da allontanarmi da una persona che sembra avere come unico interesse una relazione sentimentale ed è arresa riguardo tutto il resto, anche riguardo al proprio stato di salute mentale. Perché non capisco come la malattia possa rendere così apatici riguardo a tutto ma allo stesso tempo così fissati e impegnati nella ricerca di un partner. Ci si sente caricati di troppa responsabilità e inoltre si ha l'impressione che l'altro non abbia un interesse incondizionato nei propri confronti ma che sia "disperato" e si faccia andare bene tutto pur di avere una persona, che sia tu o un altro/a poco importa. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Non sono arreso riguardo a tutto il resto..semplicemente non so come risolverlo..terapia,ricoveri,farmaci..ora un altro farmaco ancora per disperazione,per tentare tutte..insomma,io ci sto provando..non mi si può avvisare di non tentare di uscirne
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Re: La repellenza del depresso
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Sinceramente anche tu puoi dare questa impressione per il modo di porti nel forum e le cose che scrivi, ma non ti conosco abbastanza per sapere come ti comporti nella vita, come atteggiamento virtuale a me sembri un po' così, del tipo "disperato" , senza offesa eh, e non è un'accusa. Sicuramente ci hai provato ad uscirne, magari più di altri, io ti dico qual è l'impressione virtuale che mi dai, e se fa parte del disturbo e della tua personalità non è certo una colpa. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Dovresti essere piu' specifico, tipo: perche' non piace sentir qualcuno che ripete fino alla nausea i suoi problemi lamentosamente e a cui non sembrano interessare i discorsi altrui? perche' non piace il silenzio prolungato, il non avere riscontri, un interlocutore ? perche' non piace andare a prendere un gelato con qualcuno che sembra lo si stia conducendo al patibolo ? perche' non piace ritrovarsi tutti insieme tristemente a discutere del mal di vivere, a fare un brain storming sulla sofferenza?
E probabilmente per ciascuna di queste domande riesci a intuire la risposta. Va da se' che il depresso possa anche avere qualita', momenti di allegria, hobby o possa mascherare ma in tal caso e' apprezzato in quanto i tratti da depressione non sono evidenti , non son forti o son mascherati, quindi non fa venir meno l'assunto che la depressione agisca da repellente. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Non scrivete ste cose che se poi passa il webmaster vi fa pagare la tassa sui rifiuti:ridacchiare:
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Poi comunque boh, se a voi va bene vivere così questo è l' importante. |
Re: La repellenza del depresso
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no , mi so reso conto che in effetti quando uno parla della " droga" altrui deve stare attento , viene difesa con i denti .... un po come quando parlo male della religione e la gente si incazza perchè gli tocchi una delle robe fondamentali che li manda avanti, giustamente |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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È proprio una cosa naturale a mio parere lo stare lontano dal depresso, se è una persona a cui si vuole bene che diventa depressa allora magari gli si sta vicino per un periodo , ma se si allunga il periodo si perdono anche spesso le persone vicine , ovviamente chi come me è depresso cronico da sempre non avvicina nessuno, a parte i famigliari ( non sempre comunque) e se gli va bene una persona con stesse problematiche
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Re: La repellenza del depresso
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Solo che personalmente la trovo problematica, mi suscita una certa diffidenza e di solito me ne tengo alla larga. Vabbè che io mi tengo alla larga da tutto. :sisi: |
Re: La repellenza del depresso
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E' vero che la socialità deve essere il più possible spontanea per essere significativa. Non posso mettere la maschera gialla con lo smilie e sotto fare la faccia schifata. Cioè, posso, tutto si può fare, però una socialità che nasce con questi presupposti rischia di non essere tale. Quindi l'obiettivo è cercare il maggior equilibrio possibile sia qui che fuori, e fin qui ci siamo. I mi soffermo però sul fatto che la nostra apparenza esteriore nella vita quotidiana (verrò criticato per questo concetto) è un nostro piccolo patrimonio di cui ci dobbiamo occupare. E' giusto essere sinceri e non precostruiti, però bisogna anche tenere sotto controllo la propria "reputazione". Non mi vengono termini migliori, e già so che il ragionamento non piacerà. Di fronte a troppe scivolate, magari involontariamente, e non in mala fede, la gente nota questo aspetto e può allontanarsi, o magari essere meno propensa a coinvolgerci quando lo desidereremmo. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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E' un tentativo di mediazione equilibrata tra i due estremi che sono, a fronte di una personalità problematica, o la recita pubblica della "normalità" tenendo accuratamente nascosto il resto, riservandolo per occasioni o contesti speciali, o l' evitamento integrale con la connessa "autenticità" derivata però dal non aver a che fare con nessuno, che è evidentemente un impoverimento. Probabilmente gli sdoppiati mi suscitano personalmente un particolare senso di estraneità proprio perché io ho scelto la strategia maladattiva opposta, ma appunto, oltre agli estremi in mezzo c'è tutta la gamma, che comprende maggiormente ciò che viene definito "normalità". |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Perché tanto uno sa che non renderà quella persona felice, quindi tempo e fatica sprecati.
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Re: La repellenza del depresso
Ad onor del vero quando dicevo che non mostro molto fuori..come dice syd..dipende anche dalla gravità del momento depressivo..ci sono volte in cui proprio mi si legge in faccia perché non riesco proprio a fare finita di nulla..ma altrimenti in compagnia sono anche abbastanza normale ecco..cerco di sorridere ed essere educato e interessato alle altre persone
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