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Re: Abolizione del lavoro
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Per te era una grandissima soddisfazione avere riconoscimenti dal superiore, altre persone magari trovano soddisfazioni in altro. Quote:
E piuttosto che stressarmi, preferisco, se proprio devo scegliere, la noia e il vegetare:interrogativo: Ma è solo la mia esperienza. |
Re: Abolizione del lavoro
zoe666, oltre che dai complimenti del capo la soddisfazione me la dava il vedere prodotti realizzati con le mie mani che venivano apprezzati anche a livello nazionale nei più svariati ambienti, sia nel settore pubblico che in quello privato, per non parlare poi quando arrivavano ringraziamenti dall'estero per il lavoro svolto.
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Re: Abolizione del lavoro
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Comunque qui il discorso dell'op mi sembra "aboliamo il lavoro perché abbiamo delle difficoltà personali",e allora io dico che non serve farne un discorso generale di inutilitá del lavoro in toto, ma piuttosto bisogna cercare delle vie di integrarsi nella società e avere mezzi per vivere in quanto "persone problematiche". Dire" il lavoro va abolito siccome io sono fobico" non porta da nessuna parte, meglio farsi seguire, fare terapia, e se ci si ritrova incompatibili col lavoro chiedere le agevolazioni. Se non ci sono o sono fatte male, è questo il punto su cui incentrare la discussione. Ma ripeto, se il problematico, mentre va dal dottore col mal di piede, non va dal dottore per i problemi mentali, se lo psicologo no, i farmaci no, impegnarsi per migliorare no, allora è sano e si comporti da sano . E i sani ,ad oggi, vanno a lavorare per mantenersi, o sono nati ricchi, altro non è previsto. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
Il punto è:
il lavoro, non essendocene abbastanza per tutti, non può essere NECESSARIO ai fini della SOPRAVVIVENZA. |
Re: Abolizione del lavoro
La complicazione più grossa sarebbe proprio lo sviluppo di queste intelligenze artificiali. Dovrebbero essere dei robot/compurer così sofisticati da simulare il cervello umano. A questo punto, se qualcuno usa questa tecnologia per fini terroristici, ci sarà da preoccuparsi di una vera guerra robotica. Ecco, appunto, non è detto che le guerre non ci saranno più, e di sicuro cambieranno i metodi di guerriglia e distruzione.
Poi, perderemmo le capacità pratiche di fare molte cose per conto nostro, limitandoci a capire il lavoro che svolgono le macchine ma senza metterci personalmente mano, cosa che già accade per molte cose in realtà. Ancora, ci sono certe occupazioni che non possono essere sostituite a meno che non ci immaginiamo una società da "io robot". Però non credo tu intenda dire che le macchine dovrebbero sostituire ogni lavoro, altrimenti sul serio ci annoieremmo e diventeremmo delle amebe. Solo i lavori come il fattorino (droni), l'operaio e simili. Anche se a questo problema della noia la soluzione potrebbe essere relativamente semplice: ciascun umano potrà dedicare la maggior parte della sua vita all'arte, alla filosofia e alle scienze. Questo è veramente utopico, però non credo sarebbe impossibile realizzarlo in parte. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
Se si vuole fare un discorso generale sul lavoro è estremamente riduttivo collegarlo solo al reddito: se così fosse sarebbe inspiegabile perché gente già benestante finisca per lavorare ancora di più di persone più povere.
Il lavoro è profondamente connesso al senso che si dà ( o non si riesce a dare ) all' esistenza, non per nulla anche nella ricca svizzera in un recente referendum la possibilità di un vero reddito di cittadinanza è stata respinta a larga maggioranza. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Invece il futuro è questo, fino a 800 milioni di posti di lavoro a rischio entro il 2030. Che bella la vita. https://www.mckinsey.com/~/media/McK...V9_Ex5_rj.ashx |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
https://www.wired.it/attualita/tech/...ione-iniziata/
Meditate gente meditate Inviato dal mio SM-J530F utilizzando Tapatalk |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Non so ma ho impressione voglia dire qualcosa. :mrgreen: Quote:
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Re: Abolizione del lavoro
Ma pensate veramente che con un sussidio che non penso sia più di 7-800 euro/mese si riesca a campare? E' possibile, se e solo se hai una casa comprata e nuova che non ci devi fare manutenzione.. con un lavoro dopo qualche anno di esperienza può darsi pure che riesci a portare a casa 1300-1400 euro, che cmq non è tantissimo ma è già molto diverso da 800.
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Anche a me piacerebbe che chi non è abile/adeguato al lavoro riceva una pensione.. ma bisogna distinguere bene chi ne ha diritto, e non è per niente facile. Una buona soluzione sarebbe un lavoro fattibile da chi è inadeguato, magari part-time, non esposto, di poche ore, tipo 20/mese integrato da una pensione o sgravio fiscale che lo faccia arrivare a 1000 euro, meglio se 1200. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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come tutte le cose della vita se uno è malato ci vogliono le carte che lo certificano. Il problema è quando uno non è malato dimostrabile.. è un po' fobico, un po' inadeguato nell'aspetto, nel vestire e nei modi di fare.. però fondamentalmente può lavorare ed essere anche molto utile all'azienda.. il fatto è che queste persone non di rado vengono scartate |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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l'operaio prende troppo poco e il dottore troppo e va bene, ma non è che possono prendere uguale.. anche le responsabilità sono diverse.. il rapporto potrebbe essere di un fattore 3 anziché 6. il problema sono le immense ricchezze di amazon, del petrolio e di tutte le multinazionali che non vengono ridistribuiti..ma vanno tutti in mano ad uno.. secondo me pensare a operaio, geometra e medico è un farsi la guerra fra poveri. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Poi stiamo sempre lì.. non è che il medico di per se guadagna troppo.. di per se guadagna normale per quello che fa.. però poi gli permettono di farsi le visite private a 200 euro a botta per una visita di 10 minuti.. è lì la piaga, la non regolamentazione e la cattiva distribuzione del lavoro. E poi anche i lavoratori troppo tutelati (autisti francesi che vanno in pensione a 12 anni) e quelli per niente tutelati.. operai dei cantieri stradali che mettono l'asfalto a 65 anni.. |
Re: Abolizione del lavoro
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Però anche questo è una manifestazione di dinamiche universali ed eterne, l' uomo preistorico era impotente contro un inverno particolarmente lungo o un' estate particolarmente siccitosa ... da sempre l' adattamento è una lotta in cui alcuni riescono ( spesso più per fortuna che per meriti particolari ) e altri soccombono. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Gli tocca studiare ed imparare per 6 anni una quantità di libri che probabilmente nemmeno immagini, presa la laurea fare una gara con tutti gli altri laureati in medicina, passare 5 anni ad esercitarsi a fianco ad altri chirurghi e SOLO ALLORA può fare domanda per essere assunto come chirurgo. Quante persone al mondo ci sono che con la sola terza media sarebbero in grado di ottenere gli stessi risultati? Quando scrivete queste cose ci siete o ci fate? Quote:
Insomma.. ci siamo capiti. Quote:
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ps: nel crollo di un ponte il singolo errore dell'operaio conta meno di zero perché in teoria dovrebbe avere superiori e ingegneri che si occupano di controllare ed eventualmente correggere. L'operaio sta là solo ad eseguire gli ordini di chi sa cosa fare e come farlo. È molto faticoso fisicamente ma basta, non è richiesto praticamente nient'altro. L'altro deve studiare 11 anni (minimo) e se fa danno lo portano in tribunale. Dalle statistiche risulta che in media i chirurghi guadagnano 5.350€/mese mentre gli operai 1.470 (netti per entrambi). Il rapporto è di 3.6 a 1, non mi sembra una cosa così scandalosa. |
Re: Abolizione del lavoro
Una cosa che mi urta molto è che i dati dicono che c'è tantissima disoccupazione tra i giovani, anche laureati, che le lauree non servono a niente ecc.
invece se guardo tra la gente che conosco... tutti fighettini laureati che non solo lavorano, ma continuano addirittura a ricevere offerte! solo perchè sono fighettini! una di questi ignorava fino a pochi giorni fa, prima che glielo dicessi io, che mussolini è stato appeso a testa in giù... e credeva che alexanderplatz a berlino prenda il nome da alessandro magno (invece prende il nome dallo zar alessandro i che la visitò... ai tempi di alessandro magno berlino nemmeno esisteva e cmq lui non arrivò mai in germania)... però è troppo fighettina... quindi adesso insegna matematica e fisica, pur essendo, per sua ammissione, somara in fisica. vorrei vedere con i miei occhi che la disoccupazione tocca anche i fighettini.. per questo godo per i licenziamenti nelle banche, perchè sono lavori da fighettini |
Re: Abolizione del lavoro
Dovrebbero creare una laurea in fighettinismo e paraculismo
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Re: Abolizione del lavoro
Scusa una cosa Passero, per "fighettini" intendi il tipo di atteggiamento o l'aspetto fisico?
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Re: Abolizione del lavoro
Quando leggo queste teorie da distopia pura, robot che sostituiranno l'uomo o che si fonderanno ad esso, mi sembra che manchi proprio senso della realtà, e forse qualcuno ci crede pure convintamente. Cioè, sono tutti scenari molto fighi e affascinanti da immaginare, però non mitizziamo troppo la tecnologia del nostro tempo e riportiamoci alla realtà. Le macchine e le intelligenze artificiali che utilizziamo sono tutti strumenti molto avanzati, ma rimangono sempre prodotti a uso e consumo dell'uomo, hanno dietro team di sviluppatori e ingegneri che li modellano e sono oggetti continuamente a manutenzioni e migliorie. Per quanto siano raffinati e "intelligenti" NON SONO sistemi autonomi, e concettualmente sono solo la versione evoluta delle vecchie macchine, nate e progettate per rispondere a necessità umane.
Riguardo al lavoro, se l'automazione sta sostituendo le mansioni diciamo più meccaniche, è perché queste così come sono state eseguite finora non rispondono più ai bisogni del nostro tempo,che sono cambiati rispetto a 20 anni fa, e cambieranno ancora. È accaduto nel settore agricolo,e accadrà in altri settori. L'economia cambia,così pure il lavoro che deve seguire a ruota. In Italia purtroppo stiamo pagando di più questi cambiamenti, causa miopia della classe dirigente e stagnazione politica,così può sembrare che il progresso tecnologico porti solo nuova povertà. Ma in verità la morte di alcune professioni porta inevitabilmente alla nascita di altre, un'offerta che in questo momento il mercato italiano non è in grado di soddisfare, se non per piccole realtà virtuose. |
Re: Abolizione del lavoro
Ah, e poi bisogna sempre affermarsi come persone, non è che se non esistesse il lavoro (il che è un'utopia, il lavoro regola i rapporti di potere fra gli individui nella società, la gestione delle risorse, etc. ) potremmo esimerci dall'imparare su come stare al mondo, quello lì rimane.. anche per vivere da "eremiti" bisogna comunque saper vivere.
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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comunque e' vero dei fighettini... nel 99,9% dei casi vengon da famiglie benestanti e serene, quindi tutto gli e' sempre venuto facile, pure essere ben integrati, di aspetto gradevole e curati ecc. |
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