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Re: Città di provincia/Paesini
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Re: Città di provincia/Paesini
Ma un curiosità quali sono le cose che si possono fare nelle grandi città che nei paesini non si possono fare,a me non nè viene in mente nessuna.
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Re: Città di provincia/Paesini
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Re: Città di provincia/Paesini
Per sapere come sarebbe andata se fossi cresciuta in città dovrei aver provato.
Il paesino mi ha dato ,oltre alle cose negative,anche compagnia e divertimento da adolescente. Posso dire che ora vivo in un posto più grande di quello in cui sono cresciuta, ma sono più isolata. |
Re: Città di provincia/Paesini
Paesino vicinissimo a grande città per me sarebbe l ideale. Mi piace la grande città, ma pure il paesino tranquillo. Lavorare nella grande città e rilassarmi nel paesino, che poi se voglio andare a fare una passeggiata o fare corsi o palestra o piscina o altro, 10 minuti di macchina e ci arrivo.
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Re: Città di provincia/Paesini
Vivo in un paese di provincia 16000 abitanti. E' il capoluogo degli altri paesini di campagna qui intorno, dista 30 minuti di auto da una grande città.
Ha tutto....le scuole,una discoteca,qualche pub, un teatro,due cinema, una palestra,due piscine,le poste.... Insomma ha tutto quello che potrei avere o fare in città anche se il tutto in proporzioni più piccole....nonostante ciò non la vivo, e non vivo il paese. Viverlo dovrebbe essere bellissimo.....andare in piazza a prendersi un caffè e fare 4 chiacchiere con i compaesani.... anziché essere degli anonimi in una grande città. Quindi secondo me.....la vita o va bene bene o male male.....se non ti integri sei isolato.....po' saresti anche in città, ma almeno li hai qualche svago solitario dove puoi passare anonimo cosa difficile in provincia |
Re: Città di provincia/Paesini
A me vanno bene solo i grandi centri, quelli col via vai continuo di universitari e lavoratori. Offrono un vasto campionario di esistenze in bilico, gente lontana da casa, chi senza futuro, chi senza radici, sono situazioni dove entrare in contatto con qualcuno è un attimo se vuoi. É anche un attimo togliersi di mezzo senza tante storie, data la precarietà di fondo con cui nascono i rapporti. Tutto è lecito e se sei asociale con sporadici slanci verso gli altri, è perfetto così.
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Re: Città di provincia/Paesini
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I bar pieni la mattina ci son di sicuro nelle grandi città turistiche più che nei paesi. |
Re: Città di provincia/Paesini
Credo che l'ideale sia una via di mezzo a misura d'uomo. Personalmente abito in una città media (20/50 mila abitanti e trovo che tra essa, il circondario delle città vicine, la città più grande a una certa distanza, e la natura circostante, sia un bel posto dove vivere, con un giusto rapporto tra servizi e possibilità da una parte, ma spazi vitali dall'altra.
Molto dipende dalle possibilità concrete che si hanno, ad esempio poter guidare. Penso che per una persona con difficoltà sociali, una realtà molto piccola sia penalizzante. Avendo difficoltà a conoscere gli altri, a farseli piacere e a piacere, chiaramente avere più occasioni (e più anonimato) come si ha in una grande città può aiutare. |
Re: Città di provincia/Paesini
Ho avuto l'opportunità di vivere in una grande città del Sud, e avere agganci sociali per merito della mia ex. Tuttavia, il fatto di trovarmi a fatica in sintonia con le persone di lì, salvo rarissimi casi, e una mia selettività innata (credo in realtà soprattutto sia evitamento), mi hanno reso le cose estremamente complicate anche in una grande città. Giusto come premessa.
Da molti anni sono ritornato al paesino nella casa dei miei genitori. Nord o Sud, penso che non conti molto. Ora sto al Nord, comunque. Beh, diciamo che non ho più molta voglia di mettermi in gioco. Sarà anche che sono in una storia di lunga durata e che per gran parte dell'anno convivo. Ma se anche volessi, qui, se non vuoi guidare (o se non te la senti molto di farlo, che è il mio caso), le possibilità sono tendenti a zero, perchè ci sono davvero poche persone nei dintorni. I mezzi non sono comodissimi, e se si parla di festivi o la sera...ancora meno. Ho sempre pensato che in una grande città, statisticamente parlando, si è avvantaggiati, tanto nelle offerte di lavoro, tanto nelle amicizie e nelle relazioni in generale. Per il semplice fatto che ci sono un numero maggiore di offerte e opportunità, in ogni campo. Non per questo amo le città, tutt'altro. Per fortuna ho vissuto in una zona periferica, abbastanza tranquilla, di una grande città, ma comunque ho sofferto quel traffico, quel caos tremendo nelle zone centrali e anche meno centrali. E quindi, non tifo per vivere in una città. Forse tifo più per rassegnarmi alla mia inettitudine sociale :nonso: Forse, se invece che bullizzarmi, qualche coetaneo dei tempi si fosse dimostrato amico, sarebbero rimasti dei legami. In età adolescenziale era già un po' tardi, forse, e comunque ci ho messo del mio per isolarmi totalmente. Comunque anche la mia compagna, che lavora e per forza di cose ha più vita sociale di me, non è che abbia trovato chissà quali persone eccezionali o fatto chissà quali grandi amicizie. Dopo i 30 secondo me è davvero raro, anche per chi ha buone qualità relazionali. |
Re: Città di provincia/Paesini
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Comunque riflettevo sul fatto che non mi dispiace affatto dove vivo. Potendo, andrei ancora più in alto, in montagna, in un posto anche un po' più isolato (ma non troppo). Ma resta il fatto di come procacciarsi da vivere. Cioè, mi piacerebbe trovare persone con cui condividere piccole cose, piccole uscite nella campagna, magari semplicemente il pomeriggio, invece che la sera o addirittura la notte, per dire. A parte la mia compagna che comunque ama abbastanza queste cose (anche se forse meno di un tempo, ha scoperto o riscoperto la città), ho (o avevo) un'amica che effettivamente condivide, o condivideva queste cose. Ma la distanza crea problemi. Non m'è mai riuscito di trovare qualcuno nell'immediato vicinato invece. Ma che dire...qui non vedo quasi mai persone a piedi, solo chi porta a spasso il cane al limite, e quindi per inevitabili motivi. Tutti vanno altrove, compresa, per esempio, mia sorella e suo marito. Rigorosamente in auto, nelle ore di punta tutto sommato c'è un gran traffico anche qui, per i miei gusti. Conoscerò ogni singola pietra della zona, tra un po', ma devo dire che non mi annoiano mai le passeggiate. Forse sono abituato, o mi sforzo di abituarmi, a distrarmi con poco. E gli eventi delle città non mi attirano poi molto. |
Re: Città di provincia/Paesini
Vivo in un paesino sperduto ma non sarebbe cambiato nulla fossi stato in una grande città, non sarei uscito comunque.
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Re: Città di provincia/Paesini
Dopo i 30 paesino o città non cambia nulla, sei comunque fuori luogo ad andare in giro.
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Re: Città di provincia/Paesini
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Re: Città di provincia/Paesini
Quello che è certo è che abitando in paesi hai meno opportunità sociali da tutti i punti di vista (per amicizie, per relazioni ecc).
poi se sei uno molto integrato nella comunità allora è anche una bella cosa, hai il tuo gruppo fin da adolescente e comunque puoi mandare avanti queste amicizie anche dopo. Uno dei grossi problemi pero' è che non conoscerai mai gente nuova se stai sempre nel tuo paesello. Poi comunque per il resto dipende anche dalla tua situazione, dall'età.... tipo per persone della mia età che sono sposate o convivono, che hanno figli, ecc non è cosi male la vita di paese (diciamo molto tranquilla per una famiglia, per i figli, sicuramente meglio che una grande città). per un single 30-40enne non è il massimo, come non lo è neanche per i più giovani... per non parlare poi di tutta la questione del tutti sanno di tutti, penso che la mancanza di privacy sia uno degli aspetti più negativi per la vita di paese, la gente è sempre a farsi i cazzi degli altri e a puntarti il dito contro... uno degli aspetti per cui mi piacerebbe la grande città e proprio per la maggior privacy |
Re: Città di provincia/Paesini
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in una di queste serate, io che avevo 26 anni all'epoca, ero il più giovane a volte basterebbe uscire dal paesino in cui ci si è VOLONTARIAMENTE segregati |
Re: Città di provincia/Paesini
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Re: Città di provincia/Paesini
Il problema però dell'abitare nelle città medio/grandi sono anche i costi spesso più alti del piccolo paese. Devi avere un discreto stipendio per vivere e per uscire, andare nei locali "giusti" per socializzare e magari anche per avere un mezzo di trasporto visto che spesso i mezzi pubblici in Italia non brillano per efficienza. Se dal piccolo paese vai ad abitare nella grande città per fare un lavoro pagato poco farai la fame e dovrai contare fino all'ultimo centesimo, altro che uscite per socializzare…
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Re: Città di provincia/Paesini
Vivo in un paese in campagna vicino a una città abbastanza grande (ho cominciato a fare la pendolare dalle superiori). Ha pro e contro. Pro è che per (almeno per quanto riguarda me) si hanno vicini paesaggi molto belli, verde, natura, boschi e campagne. Negli ultimi tempi molte persone dopo tanti anni non riescono più per tanti motivi a sopportare la vita in città e scelgono proprio la mia zona per "vivere in campagna ma vicini al lavoro".
Da un altro ci sono i contro...per molte attività specifiche devi rivolgerti alla città, tante volte ho perso voglia a provare a coltivare interessi particolari proprio per la fatica di raggiungerla (sia in macchina che coi mezzi) ,malgrado siano distanze ancora tollerabili. Non ci sono ritrovi per giovani, poche associazioni, niente pub, niente cinema, poco e niente da fare la sera. Molti sono nati e cresciuti qui, fidanzati, sposati sempre con gente del posto (soprattutto coloro che hanno trovato fin da giovani lavori in zone vicino). Molti miei "amici" della mia età, soprattutto quelli con percorsi universitari e post universitari si stanno trasferendo tutti in città proprio per comodità, stufi di una vita da pendolari, o sono andati proprio in altre regioni. Ho sempre vissuto la vita di paese "scansandola", cercando un mio equilibrio, perché qui c'è sempre stato un interesse morboso per il pettegolezzo verso la vita degli altri. Chi si è inserito bene nelle compagnie ha anche una vita (sociale, sentimentale, lavorativa) accuratamente passata sotto la lente di tutti, cosa che aborro essendo io una persona molto riservata e schiva. Avere grandi compagnie porta anche questo....per me è sempre stato preferibile avere pochi amici ma fidati e riservati, non che le tue confidenze vadano in pasto a amici, parenti e conoscenti...Sarebbe per me quindi meglio vivere in città forse anche per questo (oltre comodità come lavoro e varietà di cose da fare), sei una persona nell'anonimato, puoi scegliere di andare in un posto e poi scomparire, hai più possibilità di trovare persone transitorie; conoscere gente che non sa nulla di te o del tuo passato. |
Re: Città di provincia/Paesini
I peggio sono i paesoni di 50mila abitanti a ridosso delle metropoli. Pieni di coatti, con tutto il brutto della metropoli (traffico, casino) senza la parte bella.
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Re: Città di provincia/Paesini
Specialmente in adolescenza, per molto tempo ho pensato che il problema fosse proprio l' abitare in un paesino sperduto, poi sia negli anni delle superiori sia nei primi due/tre di lavoro ho provato ad uscire in posti diversi e con persone diverse, e lì ho capito che non c' entra niente lo scappare da un paesino, volevo solo scappare dal mio carattere, peccato non si possa fare...
Quindi dico che per quanto io sia il primo a dire che la città per alcune cose sia più comoda, alla fine avrei gli stessi identici problemi che ho a stare in provincia.... Poi posso sbagliarmi, magari lo dico perché da buon provinciale non sono mai riuscito ad ''inserirmi'' realmente nella vita ''di città'' le poche volte che ci ho provato...boh, non credo ci siano risposte certe su queste cose.... |
Re: Città di provincia/Paesini
Attualmente vivo a ridosso di una città di medie dimensioni, in un quartiere periferico che però nasce come paesino, quindi è come se fosse un paesello attaccato alla città.
Tranquillità, verde, aria diversa, capita di memorizzare i volti della gente che incontro ogni giorno ma non socializzo molto. Avessi la macchina mi cercherei qualche paesello più isolato molto volentieri, ma già questo è un ottimo compromesso. |
Ho aspettato un po' prima di dire la mia opinione. Per me vivere in un paesino è assolutamente deleterio. È terribilmente noioso come poche cose al mondo. Io, come detto, sto in un paesino piccolo vicino a una piccola cittadina/grande paesone (70mila abitanti per me è più paesone che città). Se mi limitassi solo al paesino, sarebbe la morte sociale. Sempre le stesse persone, che giudicano qualsiasi cosa tu faccia, appena appena ti discosti un minimo dalla massa. Io poi sono omosessuale e qui non c'è nessun posto per me, anche se fortunatamente la mia famiglia è di mentalità aperta.
Nella cittadina vicina, che fino al tardo pomeriggio è molto ben collegata dai pullman, ma poi serve necessariamente la macchina per essere raggiunta (e di solito i miei o alcuni amici mi accompagnano, ma non sempre possono) c'è già molta più diversità e molti più eventi, già si fanno proiezioni di film, concerti (di serie C, ma sempre meglio delle band paesane, ogni tanto viene anche qualcuno di serie B) riunioni politiche, c'è un po' di associazionismo (sul quale ho una opinione, come altri qui, non troppo positiva, ma pur sempre meglio del nulla assoluto del paesino) ci sono un paio di cinema, alcuni eventi di poesia. In questo paesone di 70mila abitanti, insomma, si organizza qualcosa. Nel mio paesino di 2mila al massimo scendo sotto casa con le due uniche "amiche"(relativamente parlando) che ho a parlare sempre delle stesse cose. Mi chiedo come si faccia a preferire il paesino. Io sto solo aspettando settembre 2020 per andare a Torino. Di positivo del paesino c'è solo una cosa: mi ha insegnato a tollerare la solitudine ad alti livelli (dite di sentirvi soli in città... provate il paesino! Non vi sentite soli, lo siete per davvero!) e ad avere bassi standard, il che è positivo perché basta davvero poco per emozionarmi, rispetto al nulla cosmico a cui sono abituato |
Re: Città di provincia/Paesini
Secondo me anche la città media o grande può essere la morte sociale per un fobico/timido.
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Re: Città di provincia/Paesini
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Come sempre conta il singolo caso, ma parlare per medie e grandi numeri non è mai inutile per identificare tendenze, problemi e nel caso soluzioni. |
Re: Città di provincia/Paesini
In compenso in una città il fobico sparisce in mezzo agli altri e ha una concorrenza dal punto di vista sociale molto elevata, perlomeno questa è la mia esperienza poi ovvio, ognuno fa caso a se stante.
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