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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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l errore che fate de sto ragionamento è lo stesso per l estetica e tutto il resto .... cercate un motivo per giustificare la gente che sta single , creando una fantomatica categoria di persone " brutte , con lavoro di merda " e nn so cos altro aggiungerete .... fin quando esisterà almeno uno brutto con un lavoro di merda sposato , accoppiato , diciamo " realizzato" anche se odio sto termine ..... tutti sti tentativi di giustificare il fatto di essere soli sono falliti in partenza |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Del resto io non ne ho parlato, cosa cavolo c'entra? Non lo cito nemmeno per risponderti. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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la bruttezza di questa malattia è proprio perdere se stessi , poi che cazzo centra l alzhaimer col discorso nn lo so |
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Se una persona onesta e generosa col prossimo dopo tot anni diventa un nazista psicopatico, io che prima gli ero amico devo per forza continuare a esserlo perché se no arriva XL e mi dice che vedo gli altri come una merce? |
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Anche una persona che oggi è allegra e domani dovesse diventare depressa, sarebbe sempre la stessa persona, siamo noi che abbiamo appiccicato un'etichetta scorretta e usato qualità essenziali che non sono essenziali. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Avevo editato il post precedente, riporto qui. Se una persona onesta e generosa col prossimo dopo tot anni diventa un nazista psicopatico che ruba le elemosine e fa spedizioni punitive contro i rom, io che prima gli ero amico devo per forza continuare a esserlo perché se no arriva XL e mi dice che vedo gli altri come una merce? Non è un esempio puramente teorico: grandi drammi del genere si sono verificati in Germania sotto il nazismo o in Italia sotto il fascismo, credo ci siano anche libri/film in proposito. Amici che prima si frequentavano e dopo si sono ritrovati su fronti opposti (fascista/partigiano, nazista/ebreo, ecc.) |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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io c avevo un amico simpatico che poi dopo anni e anni è diventato di forza nuova , ovviamente nn è quello di prima, ha subito influenze da quello che ha passato , da altra gente che ha frequentato etc... col cazzo che è amico mio ora :D |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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E l'altro se non è più la stessa persona come sostieni, se gli chiedono com'era da piccolo dovrebbe rispondere che un'infanzia non l'ha avuta, ha iniziato ad esistere dopo? :nonso: |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Credo che XL avrebbe contestato anche Eraclito ^^ Comunque mi riquoto perché non vedo risposta alla mia domanda: Quote:
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Direi che vanno distinti i concetti di persona e personalità, la stessa persona può cambiare personalità nel corso dell'esistenza rimanendo sempre quella persona là. I tratti di personalità, l'intelligenza e anche i gusti sono caratteristiche variabili che possono appartenere alla stessa persona. Io dico che l'amore non è rivolto verso la persona ma altri tratti variabili, non si tiene conto della persona ma di queste caratteristiche nel portare avanti un legame. Lo hai detto anche tu, hai fatto l'esempio del tuo amico. Io non capisco su cosa non sei d'accordo. Quote:
Fin quando a te conveniva essere amico di questo tizio, gli sei stato amico, quando il tizio è cambiato in maniera tale che a te non garbava più, non gli sei stato più amico. Eri amico della persona? No, di certe caratteristiche della persona che a te tornavano utili in qualche senso. Io sto dicendo solo questo. In tal senso dico che una persona è merce per l'altro, viene valutata in base a certe caratteristiche: che sia l'aspetto, l'orientamento politico o morale, o altro, il succo del discorso non mi sembra cambi. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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basta che pensi a quando avevi 10 anni , eri la stessa persona? è impossibile .... che poi lo dice il concetto stesso di cambiamento , quando una cosa cambia non è la stessa di prima .... poi se parli di identificazione personale allora si stessa persona |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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come chi dice i bassi so forever alone ... i timidi so forever alone ..... gli operai so forever alone .... nn è vero esiste gente con queste caratteristiche che nn è forever alone , se ve fa sentire meglio dire il contrario vabbè oh continuate a dirlo .... manco i fobici sono forever alone se vai a vedere il capello .... |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Faccio l'ennesima puntualizzazione, ammettendo di essere io forse a non sapermi spiegare bene. Quella che ho scritto io è una classifica di gradimento, una tendenza, non una regola assoluta. ovvio che ci sarà anche il disoccupato indebitato con la donna, e l'imprenditore di successo single.. ovvio. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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tu sinceramente saresti in grado di dire cosa è di tendenza lavorativamente parlando e cosa non lo è? io no boh , a meno che non parlo per parlare e comincio a sparare luoghi comuni del tipo .... si er medico tira fori il portafoglio al bar e le donne gli cadono ai piedi .... o ehhhh fa l avvocato sai quante donne c ha? tipo i discorsi da bar .... eee quello è artista capellone pieno di donne |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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"Persona" può essere usato anche come sinonimo di "personalità". Volevo parlare dell'identificazione nel tempo dell'individuo, e penso che non si possono usare parametri come la personalità per fare una cosa del genere, dato che questa può variare. Quando uno si riferisce a un tizio e dice "si è rimbecillito" è chiaro che c'è un riconoscimento di continuità che il rimbecillimento non fa saltare per aria. Nonostante il rimbecillimento quella persona è la stessa ("persona" qua non lo uso come sinonimo di "personalità"), ma qua è chiaro che uso un significato specifico colloquiale, il termine "persona" può significare molte cose diverse e viene usato come sinonimo di altri termini. Quando un tizio ha iniziato ad esistere? Quando ha smesso? Qua si può non esser d'accordo sul significato da attribuire a "persona", ma occhio e croce non potete dirmi di non aver capito a cosa vorrei riferirmi. Se hanno definito anche dei disturbi di personalità, a cosa si applicherebbero questi disturbi se poi l'individuo non fosse più riconoscibile come lo stesso una volta guarito? Chi è che è affetto dal disturbo di personalità? :nonso: Per me non c'è grossa differenza se una persona lascia un'altra persona perché non è più giovane da una che ne molla un'altra perché è diventata cattiva (secondo il suo giudizio). E' variata una caratteristica fondamentale per tenere in piedi la relazione e la relazione finisce, ma è chiaro che la relazione funzionav non in quanto si aveva a che fare con quell'individuo specifico, ma per queste altre caratteristiche. Se permangono resta in piedi la relazione, se decadono (supponendo in entrambi i casi invariate le preferenze, perché potrebbero variare anche queste) la relazione si sfascia. Se dico che una persona non ama me, in quanto individuo, ma certi aspetti più o meno variabili, secondo me non dico qualcosa di falso. La mia analogia con la merce poi in soldoni consiste in questo: una persona-individuo ha valore per l'altro in base a certe caratteristiche. Se ce le ha viene presa in considerazione dall'altro, se non ce le ha, no. Per me stesso io potrei avere sempre valore, per gli altri invece dipende. Non ho un valore intrinseco in quanto individuo umano, ce l'ho in base ad altre caratteristiche, in tal senso l'analogia regge, se funziono secondo i bisogni dell'altro l'altro mi è amico, se non funziono bene in relazione ai suoi bisogni l'altro non mi è amico. In cosa differisce questa cosa dall'uso di un qualsiasi altro oggetto che torna utile? Per gli altri sono una cosa, se questa cosa torna utile a delle persone mi trattano bene se non torna utile la cosa viene emarginata. Non c'è denaro necessariamente, c'è una forma di baratto, si paga in natura con cose che poi tornano a loro volta utili all'altro. C'è uno scambio simile a quello mercantile. Io non è che mi tiro fuori da questo meccanismo, ci son dentro anche io, anche a me se una persona mi è antipatica e non trovo elementi che posso usare in qualche modo, me ne allontano. Non è che quando dico queste cose sostengo che io sono buono e gli altri cattivi. |
Perché non abbiamo ancora parlato dell'idraulico???
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
Penso che gli uomini che ricoprono cariche autoritarie, attizzano, forse perché ispirano autodisciplina e quindi sicurezza.
Ma io penso che generalmente quello che attizza in un uomo è tutto riconducibile alla sicurezza che può dare e che può trasmettere. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
Mio padre fa il medico e becca un casino
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
Penso che più si cresca più conti il cash vero, e non tanto le parole o lo "status" che un lavoro può dare.
Comunque ci sono lavori/attività che in generale possono attirare, e sono quelle nel campo del divertimento/intrattenimento (DJ, PR, Buttafuori, proprietario locali oltre agli immancabili animatori), della musica, dello spettacolo, e in generale quelli che fanno degli eventi sociali la loro attività di base. All'Uni per esempio ricordo bene che i promotori di eventi stile centri sociali avevano un buon seguito. Ci sono poi quelli che hanno il titolo o la facciata di un buon lavoro, stile architetti, avvocati, imprenditori, commercialisti ecc... Non fanno attività da "bagnafiche", e devono sapersi vendere ancora meglio degli altri. In generale c'è da considerare che comunque entrambe le categorie, sia quella "alternativa" che quella "tradizionale", sono ormai spesso composte da gente con le pezze al culo che vive coi soldi dei genitori e fa finanziamento pure per comprare il microonde. I soldi veri oramai li fanno in pochi, poi è chiaro che quella attratta per esempio dal musicista ribelle (anche se magari il massimo che si è tirato su per il naso è il Vicks) si troverà sempre. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
ma magari XD
senza un contratto discografico decente non ti puoi permettere manco il vicks XD tutti quelli che ho conosciuto dopo una serata dicono che a malapena riescono a pagarsi la benzina per spostarsi da una città all'altra e giusto qualcosina da mettere sotto i denti.. io mi sono sempre rifiutato di autofinanziarmi un tour per l'europa o peggio ancora in america.. per quanto ami la musica ci tengo a godermi un minimo l'esistenza e di vivere costantemente sotto pressione per mesi non mi va proprio.. poi mettici che sei hai pure un disco da promuovere raramente ne venderai piu di qualche copia, su youtube non supereresti le 100.ooo views e ti andrebbe già di lusso, plus suoneresti anche nei peggiori locali del mondo, bettole frequentate dai soliti quattro ubriaconi che non sanno manco di essere vivi. non fa per me. figuriamoci trombare con una spettatrice caruccia. sogni, ma di quelli impossibili proprio. io mi accontento di suonare qui al laghetto per due vecchietti in croce nei pomeriggi assolati, no stress, tanto non cambia nulla comunque. parlo di gente che comunque un minimo di visibilità l'ha ottenuta, tipo kevin morby. l'ho visto proprio qui qualche anno fa, in un buco puzzolente. pure la socia meg duffy, hand habits, stessa vitaccia. poi c'è pure chi ha avuto la gran botta di culo, vedi mac demarco. o kurt vile. ma i casi sono comunque rarissimi. e devi comunque spararti tutta l'estate un festival dietro l'altro, davanti a un pubblico che per metà se ne sbatte altamente di chi stia suonando, si ubriaca e molesta l'esecuzione rendendosi fastidiosissimo a chi invece la cosa interessa. kurt vile aveva i coglioni in giostrissima al primavera sound XD. insomma, sto cominciando a pensare che in fondo la vita da indierockstar non sia poi sta meraviglia.. alla fine io sono libero, loro no. poi sarà anche un modo per tirarmi un po' su, ma a me la libertà non dispiace e del successo, anche minimo, non saprei davvero che farmene. anche perché odio la gente XD |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
Mio padre è medico e rimorchia un casino
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Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Ma se dobbiamo usare l'accezione di "persona" come "individuo umano in quanto tale", scevra da tutte le caratteristiche a cui si è fatto riferimento, cosa resta? Resta che l'individuo umano è quello che è nato il giorno X e morirà il giorno Y, l'unica cosa che non potrà mai cambiare: la "continuità biologica" di cui sopra. E di conseguenza l'unico rapporto umano non "mercenario" secondo XL è quello che si instaura con chiunque sia nato il giorno X e morto il giorno Y, quindi con un discreto numero di persone ^^ Scegliere infatti tra i nati lo stesso giorno uno/a cui daremo la nostra amicizia vuol dire scegliere in base a qualcosa che li differenzia (e sarebbe una scelta mercenaria, per quanto detto prima). Ma c'è di più IMO: non vedo perché il concetto di mercificazione, una volta stiracchiato ben al di là del suo corretto ambito di significato (le parole non possono assumere un significato qualunque, la "merce" non è certo la personalità di un individuo, che in quanto tale non può assumere un corrispettivo/valutazione economica, ergo non è mercificabile), non possa essere esteso ancora più in là: anche essere amici di un qualunque essere umano solo perché tale, indipendentemente dalle sue caratteristiche che comunque potranno cambiare e non ce ne dovrà fregare nulla se no saremo bollati come mercificatori ecc. ecc.... anche un tale rapporto di amicizia, dicevo, si basa in realtà su una caratteristica (invariabile, in questo caso), e cioè appunto quella che la persona in questione sia un individuo definito in quanto tale, un essere umano. Quindi si sceglie di essere amici di un essere umano e non di un animale o di una pianta, per dire, e di conseguenza si sceglie in base a una determinata caratteristica che anch'essa può "tornare utile" (cit.), come ad esempio l'essere un uomo invece che una pianta. E quindi anche la stessa definizione di rapporto non mercenario (rivolto a un individuo in quanto tale) alla fine può per assurdo essere vista come un rapporto mercenario (rivolto a un individuo che non sia un cespo d'insalata). E quindi mi sembra abbastanza insostenibile. Al limite l'unico che la scamperebbe davvero è l'amore universale di Dio rivolto a tutto il creato, per chi ci crede. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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La mia idea di fondo è questa. Se hai un rapporto con una lavatrice perché lava bene i panni nel caso in cui questa smette di funzionare la butti via e ne compri un'altra, ma se hai un rapporto con la lavatrice in quanto oggetto singolo, funzionante o meno, non la butterai mai via (finché esiste). Quindi per me non è più propriamente un rapporto con un oggetto-merce, perché risulta insostituibile il rapporto con quell'oggetto specifico (finché esiste l'oggetto nei suoi limiti di variabilità di "nascita" e "morte" di "esistenza" e "non esistenza"). E' una cosa che comunque non esiste effettivamente, questo tipo di rappoto nessuno lo intrattiene con nessuno. L'interesse umano non è rivolto alla persona specifica (intesa nell'altro senso che ho spiegato) ma a certe caratteristiche della persona specifica. Forse qualcosa che si avvicina a questa forma di amore è quello genitoriale, ma ha i suoi limiti anche questo. Alla fine sì forse è l'amore di Dio (il Dio cristiano) un qualcosa che è rivolto (teoricamente) al singolo in quanto tale, ma lo si è dovuto costruire immaginariamente per dare sostegno a chi amore non lo riesce a ricevere da nessuno. Siccome spesso le persone dicono ad altri che li ameranno per sempre perché sono innamorati proprio di loro e poi vedo che in pratica non sono innamorati proprio di loro ma di certe caratteristiche che hanno adesso, faccio notare la cosa. |
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più
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Fuori di metafora, perché t'interessa il singolo X e non il singolo Y? |
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