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Re: Il mio problema con le ragazze
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Se una ragazza mi saltasse addosso io non mi tireri assolutamente indietro e se la ragazza in questione fosse quella di cui stavo parlando prima, mi renderebbe l'uomo più felice del mondo. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Ti stupisce che lei continui a cercarti dopo appena 2 mesi? :interrogativo: Onestamente io vedo solo 2 scenari: - Le piaci, ti ha concesso un sacco di tempo per provarci, tu non lo hai fatto e lei si è convinta di interessarti solo come amica. = Rifiuto. - Le o non le piaci, ma uno dei due o entrambi siete spaventati dall'idea di perdere l'amicizia. = La friendzone, quella di una volta. A ogni modo io condivido il tuo problema ed è per questo che insisto a dirti che questo è il forum sbagliato. Finirai sommerso di link a presunti siti di seduzione, schemi per determinare se sei bello o brutto e cose così. Ma là fuori c'è questa ragazza che ti piace, torna alla tua vita, esci insieme a lei e vivila. Se credi sia saggio parlane con lei, non diventare il tuo problema (di timidezza). |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Lo so che starmene chiuso in casa non risolverà niente, però a forza di continuare a provare, fallire e starci male, mi sta passando la voglia di provarci. Ci sono già uscito un sacco di volte con lei e con altre ragazze prima di lei e tanto mi sono sempre bloccato sul più bello, se stasera esco di casa, vado a suonarle il campanello e passiamo l'ennesima serata insieme, secondo te come andrà a finire? Te lo dico io: esattamente come le altre volte, o forse fin peggio perchè negli ultimi 2 mesi ho perso gran parte della (poca) sicurezza in me stesso che avevo. Quindi boh, non so cosa fare, non sono proprio il tipo da piangersi addosso, infatti anche se mi sono un po' isolato dal mondo, sto leggendo libri, articoli e forum per provare a capirmi, a capire cosa voglio, e capire cosa sono disposto a fare, ma più scopro cose e più trovo porte chiuse e praticamente queste porte le ho chiuse tutte io e mi sono convinto di non riuscire ad aprirle. Non so se mi sono spiegato, ma è difficile spiegare qualcosa che non ho capito nemmeno io. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
Mi sembra di capire che la tua paura è quella dell'intimita, non riguarda solo il sesso ma anche l affetto. Puo essere anche la paura di deludere.
Arrivare a capire l'origine di queste cose nn è semplice poi a 23 anni, meglio qualcuno che ti aiuti a centrare il problema e superarlo. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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L'unica volta che ho detto "ti voglio bene" a qualcuno è stato un mese fa a mia sorella gemella. Tre anni fa ci litigai per un motivo piuttosto serio, poi lei se ne andò in Australia e io non le rivolsi la parola fino a 6 mesi fa, quando è tornata a casa. Nonostante volessi chiederle scusa per averla ignorata per quasi 3 anni, non ci sono riuscito, fino a quando un mese fa (mentre ero giù di morale come non mai), siamo partiti insieme per il cammino di Santiago. Dopo una decina di giorni passati a camminare da solo nella natura per 30km al giorno, stavo pensando agli affari miei e improvvisamente mi sono messo a piangere e ho pianto per 20 minuti senza riuscire a fermarmi, poi quando ho incontrato mia sorella le ho chiesto scusa per quello che avevo fatto e le ho detto che le volevo bene. Questa è stata una cosa assolutamente fuori dagli standard per me, ma è inutile dire che mi sono sentito infinitamente meglio dopo averglielo detto. Il problema è che non posso andare a fare un cammino "spirituale" con una persona ogni volta che sento che devo dirle qualcosa... Non so cosa ci sia che mi spaventa nell'aprirmi con qualcuno, ma la cosa certa è che ne sono terrorizzato. Forse è la paura di sembrare "debole", forse quella di deludere, forse entrambe o forse è qualcos'altro al quale non ho ancora pensato. |
Re: Il mio problema con le ragazze
eppure non mi sembri affatto vergine
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Re: Il mio problema con le ragazze
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di cose da fare ce ne sono a pacchi, è comunque un forum molto trafficato, una mano è comunque sempre ben accetta, anche solo per un sostegno morale (sebbene quello finanziario sia più apprezzato) |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Il rapporto con i miei genitori è sempre stato buono, in linea di massima sono soddisfatto di come mi abbiano educato, però non ho praticamente mai visto gesti affettuosi tra di loro (li avrò visti darsi un bacio a stampo 2 volte in 23 anni) e assolutamente nessun gesto affettuoso verso di me, ma anche perchè ho cominciato piuttosto presto ad evitare i contatti intimi con gli altri: se mia madre mi abbracciasse mi sentirei infastidito. Nonostante non mi riempissero di baci e abbracci, voglio precisare che mi hanno sempre voluto bene, solo che anche loro fanno fatica a dimostrarlo. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Per me non e' stato cosi' che non poteva andare altrimenti...cioe' c'era l'intesa e non e' facile fare quel passo, nemmeno si e' cosi' sicuri che la cosa sia apprezzata ( si' dici di essere convinto che gli piacevi, ma lei perche' non e' stata anch'essa piu' intraprendente, ormai le ragazze usalmente non sono piu' come un tempo e ha accettato delle relazioni poco significative, alla fine 2mesi non son cosi' tanto se si tiene a qualcuno, sentirti quotidianamente poteva abbastanza appagarla, prima di altre relazioni poteva cercare di accertarsi che tu nessun interesse, dire qualcosa per sondare il terreno...)
Poi non ho capito, e' tardi ora per dirle che non te la senti di frequentarla come amica perche' ti piaceva? e se ti fai gli scrupoli magari perche' ora e' fidanzata (anche se non credo te li fai per quello)... in una futura relazione non potresti scrivere alla ragazza in questione, quella del momento, i tuoi sentimenti, come piuomeno hai fatto qui? cioe' alla fine basta che le fai arrivare il messaggio che ti piace, un po' come i bigliettini alle medie con scritto "ti metteresti con me?" ok che e' piu' emozionante magari dal vivo e in chissa' che modo poetico ma visto che in sostanza e' una cosa abbastanza tecnica sapere se si e' corrisposti o no (una formalita' se fra due persone c'e' gia' intesa), poi c'e' tutto il tempo dopo per passare bei momenti insieme dolci e romantici... Allora ti devi chiedere secondo me perche' non hai considerato farlo per messaggio, email, al limite lettera scritta a mano (che fa tanto romantico d'altri tempi) eventualmente dicendole di leggerla poi a casa... posso capire che sei una persona piu' dal vivo che noi fobici qui pero' lo stesso mi par strano che proprio neanche venga in mente cio'... o volevi fare qualcosa di piu' perfezionista come dichiarazione? (quindi il problema diventa l'ececsso di perfezionismo) avevi paura di poter risultare inopportuno o che non fosse ancora il momento? (e in tal caso valutare se ci son ragioni) di scioccarla, di deluderla? o forse di rimanere deluso te, quella se pur minima possibilita' che rifiutasse o non gradisse? o che poi ti saresti sentito a disagio, perche' quella connessione spontaneamente non era nata (e' l'usuale, che le cose van forzate o comunque di fatto vengon forzate), che non eri sicuro di poi esser felice una volta con lei, di esser davvero convinto dei tuoi sentimenti? leggendo l'ultimo messaggio forse anche non convinto di volere il contatto fisico con lei, di apprezzarlo, paura di poi deluderla , di farla soffrire ? o altro? |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Non credo che sia un problema di timidezza, mi sembra che sia una vera e propria fobia. Non solo ho paura ad immaginare di dire a una ragazza che mi piace, ma anche parlando in un gruppo di maschi con cui sono in "confidenza", non riuscirei mai a dire che sono interessato ad una ragazza e se sono loro a chiedermelo, resto vago e cerco di cambiare discorso. Non so perchè, ma faccio in modo di sembrare completamente senza sentimenti, incapace di dimostrare affetto. Però non pensate che io sia sempre un pezzo di ghiaccio silenzioso, quando sono con il mio gruppetto di amici (e non sono depresso), so essere simpatico e divertente, però se si parla di amore, sentimenti o intimità, mi congelo all'istante e non dico una parola fino a quando non è finito il discorso. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Provo a pensare ad un modo per risolvere il problema ma non riesco, non sono capace di "filtrare", di mostrare interesse, e temo che se qualcuna ci provasse, anche nel modo più evidente possibile non sarei capace di rispondere; non so come si fa :testata: |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Racconto un po' più dettagliatamente l'evoluzione che ho fatto nel relazionarmi con gli altri, scusate se non sono molto sintetico Diciamo che ho cominciato ad uscire di sera con gli amici a 12 anni (che è anche piuttosto presto secondo me), ma lo facevo solo ed esclusivamente perchè ho una sorella gemella che è l'esatto opporto di me (estroversa e impulsiva) e quindi uscivo con i suoi amici che erano tutti più grandi di noi. Il problema è che l'adolescente medio è un pezzo di merda e io non mi trovavo bene in quel gruppo perchè ero quello che se ne stava in silenzio e veniva preso in giro, però allo stesso tempo pensavo che fosse troppo da sfigati starsene a casa di sabato sera e quindi sono uscito con quella gente TUTTE le settimane per anni, anche se non mi trovavo affatto bene con loro. La cosa positiva è che le ragazze del gruppo mi hanno sempre trattato bene, forse perchè gli facevo pena, quindi questo mi ha aiutato a sconfiggere un po' di timidezza nei confronti dell'altro sesso, anche se comunque prima dei 18 anni non penso di aver mai abbracciato una ragazza o di aver avuto chissà quale contatto fisico. A un certo punto, quando avevo 18 anni, il gruppo si è sciolto e io sono rimasto da solo. Per un anno la mia vita sociale è stata a zero e da un certo punto di vista mi sentivo bene perchè non uscivo più con gente che mi trattava male, ma mi sentivo terribilmente solo. In quel periodo ho conosciuto una ragazza su un sito di incontri ed è stato stranissimo che per la prima volta nella mia vita qualcuno mi stava dando delle attenzioni. Dopo una settimana di chat ci siamo visti, l'ho baciata praticamente subito (il mio primo bacio) e dopo un'altra settimana abbiamo fatto sesso (la mia prima volta), siamo stati insieme per un mesetto e poi mi ha lasciato. Non mi piaceva questa ragazza, ci sono stato insieme solo perchè mi sentivo solo e lei era la prima persona nella mia vita ad avere delle attenzioni verso di me. Penso che a 19 anni fossi meno bloccato rispetto ad adesso per quanto riguarda l'entrare in intimità con un ragazza, o forse è solo che con quella ragazza non mi sono mai aperto veramente, anzi, non sono stato troppo sincero con lei e le ho fatto credere di aver avuto diverse ragazze prima di lei perchè mi vergognavo di essere vergine a 19 anni (nel gruppo di "amici" con cui uscivo prima, avevano tutti perso la verginità tra i 14 e i 16 anni). Infatti ho il dubbio che mi abbia lasciato perchè sospettava che le facessi le corna. L'aver avuto una ragazza, anche se non mi piaceva ed è durata poco, mi ha dato un botta di autostima, per la prima volta ho capito che io potevo piacere a qualcuno. Dopo essere stato lasciato ero di nuovo solo, ma ho iniziato a uscire con dei miei amici di infanzia e con i loro amici. Per la prima volta mi sono sentito accettato in un gruppo e potevo essere "me stesso", non un pezzo di tapezzeria. Stavolta invece di essere il più piccolo del gruppo ero il più grande e, dato che riuscivo ad essere me stesso, mi divertivo e facevo divertire gli altri. Nel gruppo erano anche presenti delle ragazze e (quando avevo 21 anni) una di loro (che chiamerò Chiara) iniziò ad interessarsi a me, una sera in discoteca eravamo entrambi ubriachi ed è partito un limone, ero al settimo cielo, Chiara era decisamente una bella ragazza e si era interessata a me. Il giorno dopo nemmeno le ho scritto e nemmeno quelli successivi, nonostante stavolta lei mi piacesse davvero. Ci rivediamo il sabato sera successivo insieme a tutti gli altri amici ed andiamo ad una festa, lei mi sta attaccata tutta la sera, ma io non riesco a sbloccarmi e sono freddo e impacciato. A un certo punto mi dice nell'orecchio "ti ricordi quello che è successo sabato scorso?" e io non faccio niente. Poco dopo Chiara era ubriaca (non reggeva niente) e se n'è andata a casa. Per tipo 3 mesi sono uscito con Chiara quasi ogni sabato o domenica pomeriggio, solo io e lei, ma non sono mai riuscito a baciarla di nuovo. In diverse occasioni faceva apprezzamenti su di me e diceva cose tipo "Tu saresti il ragazzo perfetto", ma ogni volta queste cose mi congelavano e mi mettevano a disagio. Dopo un po', giustamente, Chiara si è stufata ed ha trovato un altro ragazzo. La mia autostima è tornata sottoterra. Dopo un po' di tempo (avevo 22 anni) un'altra mia amica che chiamerò Silvia, si lascia con il ragazzo e inizia ad interessarsi a me. Si da il caso che Silvia sia un'altra ragazza decisamente bella ed è pure molto intelligente (al contrario di Chiara che era un po' un'oca). Silvia continua a darmi segnali di apprezzamento che io ignoro, poi succede la svolta: dato che lavoravo a Bologna (45km di distanza da casa), decido di prendermi un appartamento in città e di vivere da solo. Anche Silvia aveva un appartamento a Bologna ed era già quasi un anno che stava lì durante la settimana perchè frequentava l'università. Iniziamo a vederci 2-3 volte a settimana, anche andando l'uno a casa dell'altro... Una volta mi scrive "Stasera vieni a trovarmi, se vuoi puoi anche fermarti qui" con una faccina ammiccante. Quella sera sono andato lì e non sono riuscito a sbloccarmi, quindi abbiamo fatto la solita serata da "amiconi" e poi me ne sono tornato a casa. La storia va avanti così per un paio di mesi e il mio morale inizia a scendere perchè mi accorgo che non sono in grado di fare la prima mossa e lei sta iniziando a stufarsi della situazione. Proprio in quel momento, Silvia mi scrive dal nulla e mi chiede se può venire a dormire da me quella sera. Io vado nel panico, ma quella è la mia occasione, non posso assolutamente lasciarmela sfuggire. Quando arriva cerco di tastare un po' il terreno, ma mi sembra un po' fredda, infatti vuole andare a letto e poi, quando siamo nello stesso letto, uno di fianco all'altra, cerco in maniera molto impacciata di toccarla e di giocare un po' con lei tipo facendole il solletico. Come risultato lei salta fuori dal letto e mi dice che vuole dormire, altrimenti va via. Io neanche le rispondo e mi giro dall'altra parte, veramente è venuta a "dormire" a casa mia? Quella notte non ho chiuso occhio, ho fissato il soffito fino a quando non si è fatto giorno, Silvia si è svegliata e se n'è andata perchè aveva l'università. Dopo per messaggio mi dice che quella sera era uscita con un ragazzo, ma si era dimenticata le chiavi del suo alloggio e non voleva svegliare la coinquilina, quindi ha chiesto a me se poteva venire a dormire a casa mia. Il mio cervello è andato in tilt, non ho più parlato a Silvia per 2 settimane (poi l'ho perdonata perchè in fondo non ha fatto niente di male, non può leggermi nella testa), intanto "per ripicca" ho iniziato a scrivere di nuovo a Chiara, la sua amica, una settimana dopo, in un locale, sono ubriaco e bacio Chiara che ci sta. Dopo quella sera non la vedo per una settimana, ma ci sentiamo su Whatsapp, usciamo insieme un sabato pomeriggio, ma io sono di nuovo bloccato e non riesco a baciarla o comunque a comportarmi come un non-amico. Per la prima volta mi rendo veramente conto di avere problemi con il dimostrare affetto, però non mi sta bene, quindi il giorno dopo le scrivo per messaggio che lei mi piace davvero e che mi dispiace di non averglielo dimostrato perchè ho dei problemi. Lei mi risponde che in quel periodo voleva solo divertirsi. La settimana dopo era di nuovo con il suo ex che la tratta di merda e si lasciano ogni 2 mesi. A questo punto (siamo a inizio estate 2019) sono ufficialmente entrato in depressione, ho smesso di andare in palestra, ho smesso di essere divertente, ho smesso di uscire con i miei amici, ho perso qualsiasi interesse in qualsiasi cosa. Ora Chiara è sempre a fare tira e molla con il suo ex e non mi caga, mentre Silvia viene a trovarmi una volta a settimana e credo lo faccia perchè ci tiene a me (almeno come amica) e non vuole lasciarmi completamente da solo, anche se non prova mai a farmi parlare del mio problema o semplicemente a chiedermi come mi sento veramente. Probabilmente non lo fa perchè non vuole forzarmi a parlare e pensa che lo farò io quando e se sarò pronto. Vedere Silvia una volta a settimana mi fa stare più male che bene, ma mi dispiace dirle di lasciarmi in pace senza nemmeno spiegarle il perchè. E poi mi piace ancora. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Mamma mia ste donne come ti fanno penare..
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Re: Il mio problema con le ragazze
mi pare una situazione assolutamente nella norma, motivi per lamentarsi non ne vedo
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
Il messaggio sarebbe stato molto più corto e troncato se fosse stata una lamentela. xD
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Però la maggior parte dei ragazzi non ha facilità nel trovare una compagna. Non fatico a credere che tu sia di bella presenza se davvero sei stato piu volte approcciato, se fossi stato bruttino o anche solo di aspetto medio probabilmente saresti ancora fermo a 0 viste le tue difficoltà (difficoltà che ho anch'io). Non so cos'altro dirti, se non, come ti è già stato suggerito da altri, provare a sentire uno psicologo, se ritieni che la tua situazione lo richieda. Per me, leggendo la tua storia, non c'è assolutamente nulla di preoccupante o anomalo. Ma solo tu sai come ti senti. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Beh guarda, questa è la cosa peggiore che potessi sentirmi dire, se non ho nessun problema significa che sono un coglione e non c'è cura per questo.
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Re: Il mio problema con le ragazze
Sì ok, sinceramente vorrei andare da uno psicologo perchè magari non ci sarà niente di preoccupante in me (ed è vero, ci sono molte persone messe peggio), però sono quasi 6 mesi che sono depresso e sta diventando molto pesante.
Quello che mi blocca dal telefonare e prendere un appuntamento è che ho paura di non riuscire a dire niente. Qui è facile scrivere quello che penso, nessuno vede la mia faccia e sto usando nomi falsi, ma quando sarò davanti allo psicologo sarò sicuro di riuscire a dirgli quello che mi passa per la testa, anche se non l'ho mai fatto con nessuno in tutta la mia vita? Sicuramente sarebbe molto più facile parlare con un professionista che non ha niente a che fare con la mia vita, rispetto a parlare con un mio amico, ma non so se ci riuscirei comunque. è proprio per "allenarmi" a tirare fuori quello che ho dentro che ho iniziato a scrivere su questo forum e ho iniziato a tenere un diario, spero che prima o poi mi deciderò a chiamare uno psicologo. Basta prendere il telefono e chiamare, lo so, anche andasse male non morirebbe nessuno, lo so. La stessa cosa di dire a una ragazza che mi piace, non potrebbe succedere nulla di male, ma ci sono cose che non riesco a fare... |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Piuttosto, osservando anche la mia situazione credo che il nostro problema sia più dovuto ad un blocco psicologico che ad altro: non siamo capaci di dimostrare affetto. Potrei quindi suggerirti qualche supporto psicologico ? Noi purtroppo qui non possiamo analizzare il problema andando in profondità ma un testa a testa tra te e uno psicoterapeuta potrebbe dare ottimi risultati :perfetto: |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Grazie per il consiglio dello psicoterapeuta, penso che sia la cosa migliore che potrei fare, ma anche qui ho le mie paranoie (come spiegavo nello scorso post). Tu hai provato ad andare da uno psicologo/psicoterapeuta? |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Un problema simile su cosa dire ad un possibile incontro credo che sia comune. Se accadesse mai in futuro, per evitare dei silenzi troppo lunghi e imbarazzanti credo che mi preparerei un foglio prima in cui radunando tutte le mie forze mentali e scriverei delle possibile domande e argomenti, anche tra le più comuni e stupide eh ? Poi c'è facebook e instagram che potrebbero aiutare. Cosa le piace a sta povera crista ? Disegnare ? Ascoltare la musica ? Ama guardare film ? Se si riuscisse a capire si potrebbe facilmente intavolare una discussione perchè se un argomento ci piace si parla tanto anche noi timidi. Credo che una ragazza estroversa non avrebbe alcun problema di sorta, anzi. Per te potrebbe funzionare alla grande visto che hai fatto tantissime cose !:mrgreen: Si, sono andato da uno psicologo. Le prime volte sono stato restio nel parlare perchè come dici tu era per me una persona totalmente estranea ma dopo qualche volta mi sono sbloccato e ora discorro piacevolmente dei miei problemi facendogli una testa tanto. Io credo che siano degli angeli in terra, il mio poi era pazientissimo, ma in generale forse lo sono per lavoro. Pensa che voglia di vivere dopo un'intera giornata a sentire solo problemi ! Avranno anche loro uno psicologo ? Potrebbe esserti molto utile, io temo che dovrò andare da uno psichiatra ma tu forse hai bisogno solo di una leggera spinta, come il mio pc quando non parte, una botticella e via |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Sinceramente non mi interessa che lo psicologo sia paziente o comprensivo solo perchè lo pago, a me basta che sia disposto ad ascoltare i miei problemi e a capirmi, perchè ne ho davvero bisogno. Io lo psichiatra preferirei evitarlo (ma tu ovviamente se ne hai bisogno, vacci), per ora il mio ansiolitico è la marijuna e fin quando mi basta vado avanti così. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Direi che qui scattano alcuni fattori problematici concomitanti. Da una parte l'emozione della paura che probabilmente si coniuga secondo diverse tipologie di paura che si manifestano secondo un ordine gerarchico ma che, comunque, corrispondono e discendono dall'identità personale tacita (e quindi inconscia) che si forma in ciascuno di noi e che può manifestarsi nell'identità esplicita (in sostanza, l'idea cosciente che abbiamo di noi stessi). Chiaramente se l'identità tacita presenta una o più definizioni del sé in chiave negativa, quella esplicita dà vita a idee di sé inappropriate e disfunzionali, che, nei momenti dei pensieri previsionali, alimentano o rafforzano le emozioni di sofferenza.
Da un'altra parte può anche verificarsi il concorso di un mancato, o insufficiente, apprendimento di modalità relazionali. Così alla paura va ad aggiungersi il non sapere cosa o come fare. Certamente la paura di un rifiuto, di sbagliare il modo di porsi o comunicare, di incorrere in un giudizio negativo, contribuisce all'insorgenza dell'inibizione ansiogena e il blocco dell'operatività. Eppure, se non si accetta l'idea della possibilità di un insuccesso considerandolo un incidente di percorso e, quindi, evitando di conferirgli gravità eccessiva, si rimane sempre al palo. Magari ti capita anche di sapere cosa fare ma, sull'onda delle paure, di non considerare quel particolare momento come appropriato, come il momento giusto. In tal caso, se aspetti il momento giusto, quello non arriverà mai. Non esiste il momento giusto, esiste il momento in cui ti manifesti. Questo è il mio pensiero. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Non penso che il problema sia la paura del rifiuto, perchè sono anche arrivato a un punto dove ero sicuro che se mi fossi esposto, non sarei stato rifiutato. Non penso nemmeno che sia la paura di un insuccesso, anzi sono sempre stato perfettamente consapevole che non facendo nulla e continuando ad aspettare questo fantomatico "momento giusto", avrei fallito al 100%, perchè come dici giustamente anche tu, questo momento non arriverà mai. In realtà credo che aspettare questo "momento giusto" fosse solo una scusa che mi inventavo, dopo il lavoro di introspezione che ho fatto nell'ultimo periodo, penso che il mio problema sia il sentirmi inadeguato. Le ragazze con cui mi sono approcciato e con cui non sono mai riuscito a espormi, sono tutte ragazze decisamente di bell'aspetto, estroverse e che hanno avuto diverse relazioni prima di me. Io, detto sinceramente, non riesco nemmeno ad immaginarmi con una ragazza del genere al mio fianco, anche se sarebbe il mio sogno, non mi sento al loro livello. (Adesso dico un po' di cose che non sono belle da dire, ma è questo quello che penso veramente) L'unica ragazza con cui sono riuscito ad avere una sorta di relazione che è durata un mese, era molto meno bella, intelligente ed esperta in relazioni, in più era quasi senza una vita sociale e, anche se non mi piaceva e ci sono stato insieme esclusivamente perchè mi sentivo solo, almeno con lei sono riuscito a combinare qualcosa. Questa ragazza l'ho baciata la prima sera che siamo usciti insieme e non ho aspettato nessun "momento giusto", l'ho fatto e basta. Non avevo nemmeno la certezza che ci stesse, anzi tutt'altro. Il fatto è che io mi sentivo allo stesso livello di questa ragazza (se non pure un po' sopra) e quindi riuscivo a starci insieme e a comportarmi abbastanza normalmente. In aggiunta c'è il fatto che io non sono assolutamente abituato a mostrare le mie emozioni agli altri, anzi, posso dire di averne proprio paura e non ho ancora capito il vero motivo dietro questa paura. Se io continuo a temporeggiare invece di fare la prima mossa, non è perchè ho paura di un rifiuto, ma perchè ho paura di farmi vedere in grado di provare sentimenti. Mi sembrerebbe davvero STRANO far sapere a una ragazza che mi piace, perchè mi sembrerebbe strano far sapere a qualcuno che provo dei sentimenti. ("strano" non è il termine che descrive al meglio la mia sensazione, ma non trovo nessun altro termine) |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Ma fare qualcosa per propria scelta che piaccia veramente e dire a se stessi: scelgo io di fare questo perchè mi piace e mi da soddisfazione...e sono io che decido...ed è tutto nelle mie mani e su questo sono gli altri ad avere un potere decisionale pari a zero. E' davvero così strano e impossibile come atteggiamento? |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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sulle identità tacita ed esplicita. Quando si parla del sé, si parla di identità. Esistono due livelli di identità, quella detta “tacita” è legata alla corrispondente “conoscenza tacita”, cioè una forma di conoscenza di natura squisitamente biologica che un organismo vivente acquisisce in modo automatico e che non è logica, non è elaborata con la ragione, con processi di valutazione. La conoscenza tacita è inconscia perché la sua natura è di origine biologica, è propria delle attività biologiche neurali. Anche l’identità tacita è legata a questi processi. L’identità esplicita è collegata alla conoscenza esplicita. Ambedue sono il risultato dell’evoluzione del cervello che osserviamo solo nella specie umana e grazie allo sviluppo della neocorteccia. Identità esplicita e conoscenza esplicita sono il risultato della comparsa della coscienza così come la conosciamo (è chiamata coscienza di ordine superiore) e che è stata possibile per via della dimensione sociale della nostra specie e della nascita del linguaggio verbale (la coscienza di ordine superiore si stima sia comparsa tra i 100.000 e i 10.000 anni fa, quindi è recente). La conoscenza esplicita è verbale ed è il risultato di elaborazione “logica” della mente, non è un processo automatico, ma un processo intenzionale. L’identità esplicita è, dunque, l’identità che conferiamo a noi stessi grazie alla nostra attività di pensiero ed è verbale. Così è più chiaro? Quote:
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Allora, considerandoti inadeguato, come pensi vada a finire un tuo tentativo di andare oltre? Direi che se sei inadeguato vai incontro a un insuccesso. Capisci perché citavo il timore dell’insuccesso? Quali possono essere le conseguenze negative se ti spingi oltre con la ragazza e la cosa fallisce? Da questa risposta esce già fuori un’altra paura anche se non ci hai mai fatto caso (paure inconsce). E quali sono le ulteriori conseguenze su te stesso a questa conseguenza? Probabilmente la solitudine. E qual è la conseguenza della solitudine se non la sofferenza? Direi che la paura più profonda è quella di soffrire. Ho ipotizzato questa sequenza per darti l’idea che le paure sono diverse e a cascata. Quote:
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Re: Il mio problema con le ragazze
Io ho sempre avuto problemi quando interessavo, o potenzialmente potevo interessare ad una ragazza/donna. Davanti a me posso avere anche Federica Nargi o Diletta Leotta, non avrei nessun problema a parlare con loro, nessun problema di timidezza, il problema si manifesta quando si mostrano interessate, allora divento un imbranato ed idiota totale, ho sempre finito per essere l'eterno amico, con una paura di tutto, il sesso prima di tutto.
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
Sei riuscito a percepire l'interessamento di questa ragazza verso di te. Ma lei aspetta che sia tu a fare qualcosa, a farle capire che anche a te interessa. Invitala a una cena o altro, dove andare da soli e non in compagnia di altri. Baciala, così, anche all'improvviso. Manifestale i tuoi sentimenti. Dato che sei timido con lei, faresti bene a dirle che sei timido e che non ti riesce facile a esplicitare con lei pensieri ed emozioni, che in queste situazioni vai in difficoltà. Questo modo si chiama "apertura"
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Lo so benissimo che lei aspetta che sia io a fare qualcosa, ma già quando avevo l'autostima al massimo non riuscivo a fare niente, poi sono scivolato nella depressione e adesso è ancora più difficile. Lei mi ha visto essere sempre più depresso e non ha mai fatto nulla, cioè vedeva che stavo male, mi cercava e mi stava vicino, ma anche se ci vedavamo spesso non mi ha mai chiesto "Cosa c'è che non va in questo periodo?" o cose simili, faceva finta che tutto fosse normale, come se fosse ancora come quando ridevamo e scherzavamo per tutta la sera, solo che io non ridevo più. Ovviamente non posso fargliene una colpa, risolvere i miei problemi è un mio compito, però anche se non era obbligata ad aiutarmi, le sarei stato molto grato se l'avesse fatto. Comunque tutto questo discorso ormai è inutile, come è ovvio che sia questa ragazza si è trovata un fidanzato e adesso sto facendo di tutto per evitare di incontrarla perchè mi fa male anche solo vederla. Il problema è che questa ragazza esce con il mio gruppo di amici, quindi praticamente mi sto isolando e non sto uscendo nemmeno più con i miei amici perchè non voglio vederla. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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