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Io quando provavo rabbia diventavo una bestia: lanciavo/distruggevo cose, urlavo etc... Ora piango e basta.
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Re: Rabbia: come fare?
Comunque prima di buttare in vacca il topic con i guru ero seria, ho trovato spunti interessanti nei suggerimenti di alcuni, quindi grazie..
Coltivo la rabbia da sempre, una volta la esternavo solo con alcuni famigliari in brutte liti, poi ho cominciato a reagire anche socialmente, ma solo con alcune persone e in contesti particolari. Ultimamente mi sta causando problemi proprio fisici:poco sonno, ho tensione muscolare forte fino ad avere dolori alle braccia, a cui segue spossatezza. Respiro corto e difficoltà di concentrazione.Temo sempre di avere attacchi di panico, perché ne soffro. Comunque c'é lo xanax. |
Re: Rabbia: come fare?
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Io non distruggo niente e nemmeno piango. Boh. |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
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avevo provato ad invitare qualcuno per bere qualcosa in compagnia e mi hanno dato tutti buca, praticamente il compleanno lho dovuto festeggiare solo in famiglia,sto subendo un emarginazione sociale tipica del fobico,capisco perfettamente tutti quelli che si sentono soli perché io così mi sento, alienato da questa società..rabbia enorme
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Re: Rabbia: come fare?
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Tanto per chiarire, non sono una che nella vita dice che ha provato dj tutto, come dice muttley. Anzi! Solo che per vari motivi ho possibilità molto limitate. E qui non ho chiesto a nessuno di dirmi cosa fare per risolvere la mia vita, ho solo chiesto consigli limitatamente alla rabbia. |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
La rabbia è un'emozione che ho sempre fatto fatica a riconoscere e non ho mai saputo gestire, tutt'ora mi mette in difficoltà, poi ci sono diversi tipi della stessa, c'è quella attivante che è utile e ti da la spinta di fare e quella che invece ti corrode dentro, ti fa star male, provare un rancore cieco verso tutto e tutti, si somma all'ansia e ti porta somatizzazioni di vario tipo. Almeno è quello che succede a me.
La prima riesco a sfogarla facendo qualcosa, la seconda no, mi paralizza. L'unico modo che ho di gestirla è razionalizzare, capire ciò che è successo dentro di me e lavorarci su in terapia, fare alcuni esercizi con la psico. Non è che poi passa istantaneamente, perchè appunto è un'emozione che rifiuto e mi porta a riempirmi anche di stress, l'ideale sarebbe imparare a starci, permettersi di provarla senza cercare di scacciarla via, solo che ancora non mi viene facile. |
Re: Rabbia: come fare?
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È che é stressantissima come condizione costante, non sei mai calmo. A volte preferirei avere una depressione di tipo letargico, mangiare e dormire e sentirmi "arresa" , piuttosto che questa cosa. A volte non riesco a mangiare e dormo poco e male. La calma é una grandissima cosa, fra rabbia e ansia /fobia, non so quando sono stata calma iltimamente. |
Re: Rabbia: come fare?
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A volte mi aiutano gli ansiolitici. Ma la tua psico che dice a questo proposito? |
Re: Rabbia: come fare?
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E quando le spiego i motivi della mia rabbia mi dice che ho oggettivamente ragione a provarla, quindi non deriva da pensieri disfunzionali. Sono arrabbiata perché é giusto che lo sia. Stiamo pensando a qualosa di fattibile a livello pratico che mi distolga e al tempo stesso attenui la sensazione, ma data la situazione é molto complicato trovare. L'ukltima volta mi ha fatto una proposta e ora devo vedere se ci saranno le condizioni per poter accettare, ma te ne parleró in privato. Col "fare" cose nuove devo andarci molto cauta perché altri fallimenti potrei non reggerli. In questi mesi sto cercando di evitare il ricovero e non vorrei proprio andarmela a cercare. |
Re: Rabbia: come fare?
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Sicuramente ci vuole cautela con le novità, soprattutto per chi le vive male, fare piccoli passi senza strafare se non te la senti. Quote:
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Re: Rabbia: come fare?
Si, a volte bisogna allontanarsi dalla situazione che fa incazzare, cercando di stare in equilibrio fra l'evitamento e il palettamento.
E comunque dillo che sei intervenuta nel topic perché hai letto di un'orgia fra gli anziani e vuoi partecipare:bacio: |
Re: Rabbia: come fare?
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Sono così prevedibile, ormai. :timidezza: |
Re: Rabbia: come fare?
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Perché io ho anche questo problema, non mi piace esternare la rabbia, quando lo faccio poi sto male ripensando agli atteggiamenti che ho avuto. Che casino. |
Re: Rabbia: come fare?
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Poi lo sfogo non mi fa l'effetto di placare l'ansia ma la amplifica. Ma se tieni dentro ti rovini comunque, ti vengono le somatizzazioni e prima o poi implodi o esplodi. Boh bisognerà trovare un equilibrio. In questo momento sono con persone con cui mi sforzo di mantenere la calma e un finto buonumore per quieto vivere, ma dentro ho un vulcano. Lo sfogo della rabbia non mi libera, se spaccassi un intero negozio thun(:D) i problemi che causano questa rabbia sarebbero sempre lì, non risolverei nulla. |
Re: Rabbia: come fare?
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Abusando degli audio forse questi stanno perdendo di efficacia, potresti provare a fare introspezione a voce alta senza registrarti, ma ragionando lentamente sulle situazioni ed emozioni che vivi. Registrare, per me, sarebbe un limite alla mia espressività, soprattutto se desidero inviare degli audio ad altre persone.. ma questo può essere il mio caso e non il tuo. Staccare, come dice Abuela, può essere utile per alleggerirsi un attimo delle emozioni negative, rilassarsi e "sbollire". Però "rimane poi da fare i conti con gli input della testa che probabilmente non saranno piacevoli ma almeno il rumore sarà solo uno". E' importante affrontare le emozioni, soprattutto quelle come la rabbia che altrimenti rischiano di accumularsi ed esplodere. |
Re: Rabbia: come fare?
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Da quel che scrivi probabilmente non la sfoghi subito, ma solo quando arrivi al limite e allora certo che esageri. |
Re: Rabbia: come fare?
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Se un tuo alunno ti dicesse che lui è inutile che studi tanto è ignorante e con lui non funziona, gli daresti ragione? |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
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Ma credo che sfogare la rabbia in modo fisico per quanto corretto, sia un palliativo. |
Re: Rabbia: come fare?
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Ultimamente ti leggo stressato dall'ambiente lavorativo, quindi potrebbe (lo è sicuramente, ma voglio restare umile :arrossire:) essere la conseguenza di questo. :pensando: |
Re: Rabbia: come fare?
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Ma non andiamo o.t. che poi Claire si incazza :D |
Re: Rabbia: come fare?
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La rabbia é in altro, nelle cose che accadono a me o ad altri, nei comportamenti che ritengo ingiusti delle persone, e nel pensare a diversi aspetti della mia situazione presente e passata, per i quali non mi dó pace. Invece di disperarmi, mi incazzo come una iena. Ed é diventata una cosa cronica per cui dopo qualche ora che sono sveglisa, anche se non mi succede nulla di particolare, mi sale una tensione fisica molto forte, che mi dà rigidità muscolare e spossatezza. Ed é proprio rabbia. |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
Ogni emozione negativa (e naturalmente anche positiva) è irrazionale.
Cercare di evitare che qualcuno ci faccia del male è razionale, arrabbiarsi se prova a farlo è quanto di più inutile e deleterio, dunque irrazionale, ci possa essere. Se uno sente un'emozione negativa evidentemente c'è una parte (irrazionale) convinta che il provarla sia utile. Sicuramente c'è un'oggettività (sanità) misurabile delle emozioni, ma entrare in quel campo è come entrare in una palude con la nebbia. È difficile in ogni caso non perdercisi e senza la torcia del presupposto iniziale diventa praticamente sicuro. --- Lo sfogo fisico, come ogni azione lineare, funziona se un'emozione è poco (o molto) il riflesso di qualcos'altro, se c'è una catena di specchi di media lunghezza funzionerà un'azione analogicamente in parte non lineare. |
Re: Rabbia: come fare?
Che poi I consigli bisogna pure metterli in pratica, che finché rimane tutto nella testa nn cambia nulla.
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Re: Rabbia: come fare?
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Comunque alcuni li metteró certamente in pratica. |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
Io la rabbia non mi permetto neanche di esprimerla, la reprimo tutta, e va tutta a conficcarsi dentro portando solo problemi. L'ultima psicologa da cui sono andata mi disse che la depressione non è altro che rabbia repressa, e credo sia una delle poche cose che ha azzeccato riguardo la mia persona.
Ho sempre voluto fare la "brava bambina" (anche quando ero più grande), adattandomi a seconda delle situazioni per poter essere accettata e non attaccata, mi modellavo cercando di smussare il mio carattere al bisogno (guarda quanta paura del giudizio altrui avevo allora), non ho mai fatto valere le mie ragioni (sempre stata remissiva) quando l'altra parte aveva torto, anche per piccole cose. La rabbia si è accumulata e poi ne ho pagato le conseguenze. Ci tengo a dire che questa è solo la mia esperienza. Attualmente, riesco ad esprimere un po' di rabbia solo con i miei genitori, e nessun altro. |
Re: Rabbia: come fare?
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Re: Rabbia: come fare?
I confronti, anche le gare a chi sta peggio, sarebbero molto utili per il riconoscimento reciproco, ma ci vuole la maturità per farli in modo sano.
Quindi sì, in genere è abbastanza inattuabile. :mrgreen: La maturità sarebbe nel riconoscere il diritto all'altro di avere la sua opinione su di sé e sull'altro, non in quanto diritto concesso, ma in quanto dato di realtà innegabile. Lo sdegno nei confronti di queste opinioni ci può essere, e a sua volta è un dato di realtà innegabile. |
Re: Rabbia: come fare?
Riprendo a rispondere prossimamente, qui continuano a succedere cose brutte, io boh.
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Re: Rabbia: come fare?
Per me l'unica soluzione sarebbe riuscire ad avere un'altra vita.
Se non si può o si riesce ancora o non si è motivati ad attivarsi nelle condizioni attuali, questo è. Forse bisogna lasciare l'emozione così com'è, il massimo che si può fare magari lo si è già provato. Se provi disgusto per un alimento, questo è, non è che uno può prendere il disgusto e trasformarlo in una forma di piacere o annullarlo, se c'è quell'alimento c'è disgusto, si è fatti così, che si dovrebbe fare? Non solo si sta male, poi si ingaggia anche una battaglia contro di sé che magari si perderà perché l'idea che si sia indefinitamente malleabili e scolpibili a martellate magari è sbagliata. Così come non si riesce a cambiare le altre persone a piacere e lo stronzo di turno resta stronzo, magari non si riesce a cambiare nemmeno certe emozioni negative che si provano nei confronti di certe cose. Se le si detesta che bisogna fare? A me piacciono le donne e dubito che esista una cura per farmi cambiare orientamento sessuale o che riesca a farmi smettere di desiderarle (secondo me anche se mi evirassero e castrassero continuerei a desiderarle), non capisco perché su altre preferenze ed emozioni si pensa che tutti siano indefinitamente malleabili. Magari una persona già è arrabbiata per certe cose (ci sono problemi vari e situazioni che fanno attivare emozioni negative: se si ha un parente malato è comprensibile che poi si inizi a star male a vari livelli) e poi si arrabbia ancora di più perché non riesce a controllare la rabbia e l'attivazione emotiva iniziale. Non sprecare energie a cercare di cambiare certe emozioni se ci sono e si è già provato un po' tutto (e si sono afferrate anche le condizioni di contorno che disturbano e che magari per ora non si riescono/possono cambiare) è l'unico consiglio che mi viene in mente. La rabbia e altre emozioni facendo così, è vero, non passano, però questa strategia riesce a non farle aumentare ancora di più. |
Re: Rabbia: come fare?
Non riesco a gestire la rabbia verso gli altri, perchè diventa troppo intensa. Ora invece e in altri momenti della mia vita ho provato una pervasiva e costante ma non troppo ''intensa'' rabbia verso di me.
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Re: Rabbia: come fare?
Luthien:più o meno uguale.Solidarietà.
Xl:si, il problema é che diventa una cosa invalidante, non essendo a momenti ma uno stato costante. Come ho detto, mi dà anche sintomi fisici. Trasformarla, non so. Essendo più che legittima e non frutto di ragionamenti sbagliati, é giusto che sia lì. |
Re: Rabbia: come fare?
Prendere a pugni lo psicologo.
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Re: Rabbia: come fare?
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