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Re: A proposito di discoteche
Se posso Maximilian, intervengo in merito e senza alcuna intenzione polemica.
La mia è semplicemente una riflessione nata da questo passaggio: Quote:
Però perché dovrebbero essere gli altri a fare il primo passo? Noi ci interessiamo davvero alle altre persone? E in che misura? Spesso ragioniamo per luoghi comuni, frasi fatte, gli estroversoni sono in un modo, la gggente fa così piuttosto che colà. Comprendo le difficoltà causate dalla fobia ma per cercare un contatto dobbiamo - come prima cosa - provare a interessarci veramente agli altri. Ascoltarli. Per dire, immagina di vedere una foto di gruppo. Invece di guardare te stesso (l'espressione del volto, il vestito, ecc) sposta l'attenzione sugli altri. Guardali, osservali e dedicati a loro. Le persone generalmente hanno un gran bisogno di essere ascoltate con sincero interesse. L'accoglienza tende a far abbassare le difese e diventa più semplice creare qualcosa, un'amicizia. Certo magari non in discoteca, parlare con la musica a mille è un filo complicato :D |
Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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"Noi ci interessiamo davvero alle altre persone?": si, capita non di rado che lo faccio per primo. "E in che misura?" Nella misura in cui dimostro interesse e ricerca degli altri, senza però sembrare troppo elemosinante o fastidioso Il risultato è che cmq si viene filati poco o niente.. la gente avrà di meglio di fare :nonso: Perché ho fatto questo intervento? Perché è pensare comune, anche fra i fobici, che siamo noi i primi a non volere i contatti con gli altri, che in parte può essere anche vero, ma anche quando vogliamo noi il contatto questo viene respinto o lasciato scemare. |
Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Ogni persona ha dei problemi, brutti pensieri e così via. Lo dico perché a volte il rischio è di fermarsi all'apparenza, a quella vernicetta dorata delle felicità unzunz :D . Poi tendenzialmente la gente frequenta pub e discoteche per svagarsi e risulta complicato avvicinare un ragazzo (o ragazza) apparentemente freddo e poco loquace. Pare quasi di disturbare, è come se ci fosse un muro. Per questo l'unica è sforzarsi un po', cercare di essere un filo più aperti.. magari in luoghi diversi, più tranquilli. Quote:
La mia era una riflessione generale e valida per tutti (anche per me). Ti dirò, la gente ha impegni e legami già stabiliti, più il tempo passa e più diventa complicato instaurarne altri. In molti casi diventa tutto come un circolo chiuso, non so se rendo l'idea. Pertanto creare anche una semplice amicizia risulta più complicato (ma non impossibile), poi aggiungiamo le differenze di interessi ed esperienze e niente... ahimè è un mondo difficile. |
Re: A proposito di discoteche
La notte di Capodanno mi hanno derubato fuori dall'Hollywood, mi hanno preso cellulare e portafogli.
P.S. Non ho letto il link e i commenti precedenti, mi baso solo sul titolo del post. |
Re: A proposito di discoteche
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In che città eri? |
Re: A proposito di discoteche
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Siccome tu spesso scrivi cose che non condivido è probabile che i miei commenti non siano di tuo gradimento e le prendi come provocazioni personali Ma quasi mai leggo chi è l’autore del post, tranne per winston e hallucigena che sono i miei preferiti |
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Probabilmente se ricapiti da quelle parti lucido e guardi chi gira li fuori lo rivedi, ma non so se ti valga la pena cercar guai, dipende dal valore di quello che ti hanno rubato |
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Mi auguro tu abbia capito come la penso, non faccio altro che ripeterlo Vien cagato chi si fa cagare, non c’è bisogno di un’opinione su questo, è una cosa ovvia e logica |
Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
Comunque inutile andare avanti. Fai una cosa, non rispondere più a miei post e messaggi. Inutile continuare
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I timidi mi sono sempre piaciuti e cerco sempre un contatto. Poi non sempre è facile perché alcuni si infastidiscono quasi Tu continui ad associare fobici e depressi ma non è lo stesso problema |
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Re: A proposito di discoteche
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E agli occhi degli altri la depressione e la timidezza/fobia non provocano lo stesso effetto Cmq tranquillo che non mi da fastidio quello che dici, non vedo perché dovrebbe, semplicemente non sono d’accordo e adesso ho tempo di commentare quello che scrivi tu, come quello che scrivono altri |
Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
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Tra il non voler stringere amicizia con qualcuno e il comportarsi civilmente con qualcuno senza evitare di avere con questo ogni forma di contatto umano, secondo me c'è differenza. |
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Re: A proposito di discoteche
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A volte per cercare la taglia giusta bisogna andare a prendere le cose in magazzino... |
Re: A proposito di discoteche
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Sul fatto di non voler frequentare chi è depresso ho già scritto in passato e andiamo fuori tema, ma non credo sia un obbligo o un dovere. La depressione non è una malattia contagiosa, ma sicuramente crea disagio psicologico anche in chi ci deve interagire. Va curata dai medici |
Re: A proposito di discoteche
Domanda rivolta a tutti. Sono l'unico a cui è capitato più di una volta di sentire parlare delle persone depresse con sprezzo e quasi disgusto?più di una volta ho sentito frasi del tipo :quello si che è una persona divertente, non come quelli tristi e depressi. Oppure meglio uscire con chi ride e scherza piuttosto che con gente musona e depressa. E altre frasi. Non c'è niente di male se una persona preferisce uscire con uno che ride, quello che stona è lo sprezzo con il quale si parla di chi è depresso. Senza a volte sapere che dietro a una depressione ci sono problemi gravi, grossi. Non che una persona si sveglia al mattino e dice toh, voglio diventare depresso così per sport.
Non è facile ridere sempre se i problemi sono grossi, visto che una frase che sento spesso è :"io voglio che chi frequenta me deve ridere sempre e comunque" Sempre e comunque dipende dalla portata dei problemi. Tutti hanno problemi, non tutti li hanno uguali. |
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Come se ne dovrebbe parlare secondo te? Ma non mi è mai capitato di sentirlo dire di chi era ufficialmente depresso. In quel caso si dice che dovrebbe farsi curare |
Re: A proposito di discoteche
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Re: A proposito di discoteche
Checché ne dicano alcuni, quella odierna è una società di pisciaculo basata per la stragrande maggioranza sull'apparire, sul materialismo, sui soldi. Società ben diversa dagli anni 70 dove ci si accontentava di poco, e non veniamo a dire che i pisciaculo c'erano anche allora.
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Re: A proposito di discoteche
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