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Boston 31-08-2018 08:17

C'è molta gente che ad un certo punto decide di accontentarsi.

Ma non è detto che sia sbagliato in assoluto... Magari queste persone stanno meglio non accompagnate (o non perfettamente accompagnate) piuttosto che sole.

Io so già che non ce la farei... Non riesco nemmeno a stare in compagnia con chi non mi va perfettamente a genio, figuriamoci in relazione sentimentale.
Certo, mi fossi accontentato, avrei forse un paio di storie in più alle spalle. Ma onestamente non ne vedo il vantaggio.

Maca 31-08-2018 08:26

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2158077)
Non si potrebbe avvicinare lei a qualcuno che le piace? Magari anche timido (se le piace)?

Alle donne non basta l’aspetto fisico.

Per piacerle al punto che sia lei a provarci devi farti conoscere

alien boy 31-08-2018 08:43

Ma poi se si accontentano saranno ca**i loro. Qual è il problema? Continuo a non capire. Ah già, le donne...
Ma tanto abbiamo già appurato che i fobici non corrono il rischio di stare con una donna, quindi possiamo stare tranquilli :nonso:

XL 31-08-2018 13:14

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2157966)
Chiamasi dipendenza affettiva spiegata dal maestro:riverenza:

https://m.youtube.com/watch?v=ZiALAxq9uQc

Secondo me comunque le dipendenze da certe forze esistono nella realtà, non è che possiamo renderci indipendenti da queste forze con un atto volontario di coscienza o conoscenza.
Come faccio a rendermi indipendente dalla forza di gravità ad esempio? Non posso farlo proprio.
Quel che posso fare è aggirare il problema ed usare magari la stessa forza da cui dipendo per far qualcosa, un aereo non è che vola perché si è reso indipendente da questa forza, continua ad essere soggetto a questa come noi altri.
Siamo soggetti a forze è vero, ma non vedo come si possa fare a divincolarsi da queste forze qua senza iniziare a dire scemenze.
Le forze da cui dipendiamo continuano ad esserci sempre e comunque, quel che si può fare al minimo è usarle per ottenere certe cose, non è possibile a mio avviso divincolarsi realmente, ossia rendersi davvero indipendenti.
E' già a monte il discorso che secondo me non può reggere, non essendo onnipotenti non possiamo scegliere di dipendere o meno da qualcosa, ossia essere soggetti o meno a questa influenza.
Certe influenze in termini oggettivi ci saranno comunque, che pensi con l'emisfero sinistro o col destro se salti da un dirupo senza paracadute è probabile che ti sfracelli (si sfracella anche il matto che pensa con l'emisfero destro di essere indipendente davvero da queste forze e di poter fluttuare senza seguire poi regole precise).
Quel che si può fare al più è non dare peso a queste influenze, ma è una cosa ben diversa dal rendersi indipendenti, si è comunque inevitabilmente sottomessi a potenze e vincoli maggiori della nostra volontà e spesso si potrà agire solo in certi modi per ottenere quel che si vuole e quasi mai a piacere.
Si potrà poi dire, magari a ragione, che questa cosa è brutta, sì è brutta, ma quel che è non è detto che debba esser bello per chiunque.

Winston_Smith 31-08-2018 17:50

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2158073)
Certo non era timido, ma i timidi con lei non si avvicina nemmeno, difficile dire cosa farebbe

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2158077)
Non si potrebbe avvicinare lei a qualcuno che le piace? Magari anche timido (se le piace)?

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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2158083)
Alle donne non basta l’aspetto fisico.

Per piacerle al punto che sia lei a provarci devi farti conoscere

Ma anche quando ci si fa conoscere nella grande maggioranza dei casi è comunque richiesto di non essere timidi/insicuri/fobici ecc.
Le eccezioni favorevoli ai timidi che non ci provano (superstrafighi a parte) sono quelle in cui ti fai conoscere, le piaci al punto che sia lei a provarci E lei ci prova perché non segue la mentalità e le opinioni correnti riguardo agli approcci.

lone 73 31-08-2018 18:06

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2157985)
Io sto puntando molto su quello ma non sembra funzionare

Però è vero che conosco due ragazze bellissime, con gli uomini che si girano per strada a guardarle, un sacco di corteggiatori, ma nessuno che le vuole come fidanzate. Trovano solo uomni in cerca di sesso. E non sono per nulla stupide

Digli che ci vado io :) :) :)

dottorzivago 31-08-2018 19:49

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2158311)
Ma anche quando ci si fa conoscere nella grande maggioranza dei casi è comunque richiesto di non essere timidi/insicuri/fobici ecc.
Le eccezioni favorevoli ai timidi che non ci provano (superstrafighi a parte) sono quelle in cui ti fai conoscere, le piaci al punto che sia lei a provarci E lei ci prova perché non segue la mentalità e le opinioni correnti riguardo agli approcci.

Come detto altrove,il problema è il farsi conoscere.
O hai la botta di culo di trovarla a lavoro,scuola,comitiva oppure puoi fare lo sforzo di provarci e lei accetta ok.....poi ci esci e tu timido sei cancellato in quanto il timido in un paio di ore non fa conoscere niente!!!

lone 73 31-08-2018 19:56

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2158378)
Come detto altrove,il problema è il farsi conoscere.
O hai la botta di culo di trovarla a lavoro,scuola,comitiva oppure puoi fare lo sforzo di provarci e lei accetta ok.....poi ci esci e tu timido sei cancellato in quanto il timido in un paio di ore non fa conoscere niente!!!

Quello che non fa' conoscere niente é il disadattato che non ha niente da raccontare, se sei timido ma hai una vita sociale o in passato hai avuto una qualche storia o storiella hai delle cose da raccontare.

Moonwatcher 31-08-2018 20:53

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2157949)
Dopo due mesi si fidanzano, un anno dopo matrimonio e un anno dopo primo figlio.

E dopo un altro anno vennero felici e contenti al Raduno Torino - domenica 9 settembre 2018

Keith 31-08-2018 21:40

Re: Breve storia triste di un conoscente vol.2
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2158378)
Come detto altrove,il problema è il farsi conoscere.
O hai la botta di culo di trovarla a lavoro,scuola,comitiva oppure puoi fare lo sforzo di provarci e lei accetta ok.....poi ci esci e tu timido sei cancellato in quanto il timido in un paio di ore non fa conoscere niente!!!

è talmente difficile riuscire a piacere facendo finta di essere normali e imitando i normali che a questo punto è meglio essere se stessi al 100%, spiattellare tutto senza alcuna vergogna: chi è vergine dire che è vergine, chi beve dire che beve fino a morire, chi si droga uguale, etc. a questo punto ,perso per perso, è sicuramente meglio tirar fuori il peggio di se, ed avere il coraggio di dichiararlo senza paura. io se dovessi provarci con una preferirei la seconda opzione, almeno è vita reale, magari c'è un 1% di possibilità di piacere, ma a far finta di essere normali ce lo 0% di possibilità di piacere.


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