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muttley 14-05-2018 23:02

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da sceska (Messaggio 2114174)
Credo di soffrire di ansia da prestazione in presenza di qualcuno (collega o superiore), ho scarse capacità di lavoro in team perchè tendo a passivizzarmi e a sparire, non sono autorevole, sono troppo remissiva e mi accodo agli altri aspettandomi che mi si venga detto quel che devo fare, non ho iniziativa.

Ti sei mai domandata perché?

cancellato1785 14-05-2018 23:18

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2114224)
Ti sei mai domandata perché?

Beh si, ho fatto psicoterapia...
Beh la mia educazione e i modelli familiari hanno fatto tanto

Keith 15-05-2018 00:06

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da sceska (Messaggio 2113880)
La titolare mi ha detto chiaramente in questi termini che per lavorare "servono le palle".

è presente in molti questa sciocca convinzione. Io sapevo che per lavorare serve la competenza oppure un fisico forte, ma le palle per cosa? Per fronteggiare i colleghi stronzi? Questa cosa che con i colleghi bisogna essere stronzi anziché solidali non la capirò mai. E' una delle tante aberrazioni dei nostri tempi.
Servirebbe una maggiore coscienza di classe e solidarietà fra i lavoratori. Solo così si potrà stare bene sul posto di lavoro, altrimenti diventa un inferno.. e spesso lo è, però ci sono anche realtà più sopportabili. ci sono, tutto sta a trovarle.

Vergine81m 15-05-2018 00:38

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Ma se pensano solo al profitto. I datori.

E. Scrooge 15-05-2018 05:05

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
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Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 2114157)
Il problema della differenza tra domanda e offerta non si risolverà. Si andrà sempre di più verso una società dove lavora una minoranza delle persone. Già oggi, nella fascia 20-64, lavorano giusto 2/3 delle persone; in futuro, con automazione, IA e robotica saranno ancora meno. La piena occupazione è utopia; l'unico modo sarebbe tornare all'epoca dell'aratro e delle macchine da scrivere, ma è chiaro che il tenore di vita e l'importanza del Paese a livello politico andrebbero sotto i piedi.
Per il sostentamento di chi non lavorerà bisognerà trovare una forma di reddito minimo garantito, perché per la maggior parte delle persone non troverà mai più un'occupazione. E la riqualificazione, e lo dimostrano gli USA, è un flop; chi lavorava alla catena di montaggio General Motors non diventa programmatore a Google.

Negli USA qualcuno ha già pensato (e proposto) di tassare le macchine per istituire un reddito universale garantito:

https://www.corriere.it/opinioni/18_...cebf8197.shtml

varykino 15-05-2018 09:05

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”


hahahahahahha certi discorsi sono assurdi , questa era dovuta :sisi:

Keith 15-05-2018 09:56

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2114295)
Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”


hahahahahahha certi discorsi sono assurdi , questa era dovuta :sisi:

:D:D

TheProphet 15-05-2018 10:26

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Ma di preciso come dovrebbe mantenersi l'essere umano se il lavoro è così inutile? Qual'è il vostro esempio di società ideale? Proponete.

Milo 15-05-2018 11:00

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2114320)
Ma di preciso come dovrebbe mantenersi l'essere umano se il lavoro è così inutile? Qual'è il vostro esempio di società ideale? Proponete.

Esiste una grossa percentuale di persone che per dar senso alla propria vita hanno bisogno di lavorare perchè senza si sentono perse,dovrebbero lavorare solo loro svincolandoli anche dalle 8 ore e lasciargli la possibilità di farne anche 12/14 7 giorni su 7,ovviamente i non lavoratori avrebbero diritto al minimo per la sussistenza mentre chi lavora in base alle ore e all'importanza del proprio lavoro avrebbero cose migliori,bella casa,auto di prestigio,possibilità viaggi...

TheProphet 15-05-2018 11:11

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2114326)
Esiste una grossa percentuale di persone che per dar senso alla propria vita hanno bisogno di lavorare perchè senza si sentono perse,dovrebbero lavorare solo loro svincolandoli anche dalle 8 ore e lasciargli la possibilità di farne anche 12/14 7 giorni su 7,ovviamente i non lavoratori avrebbero diritto al minimo per la sussistenza mentre chi lavora in base alle ore e all'importanza del proprio lavoro avrebbero cose migliori,bella casa,auto di prestigio,possibilità viaggi...

Quantifica grossa percentuale.. tieni conto che questa percentuale deve mantenere tutti gli altri perchè neanche il minimo di sussistenza si crea da se, ma lo crea chi lavora.
Tieni anche conto che queste persone che si sentono perse senza lavorare potrebbero cambiare idea una volta stabilito il minimo di sussistenza per tutti. Dai.. ma ci credi veramente che starebbe in piedi una cosa simile?

Milo 15-05-2018 11:58

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2114329)
Quantifica grossa percentuale.. tieni conto che questa percentuale deve mantenere tutti gli altri perchè neanche il minimo di sussistenza si crea da se, ma lo crea chi lavora.
Tieni anche conto che queste persone che si sentono perse senza lavorare potrebbero cambiare idea una volta stabilito il minimo di sussistenza per tutti. Dai.. ma ci credi veramente che starebbe in piedi una cosa simile?

Considerando che ci sono persone che vogliono avere più degli altri perchè vogliono apparire,io direi almeno un 50% senza contare che con l'informatizzazione e i robot nel giro di qualche decenio credo che ci sarà lavoro massimo per il 30% della popolazione.

no-body 15-05-2018 12:33

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da JericoRose (Messaggio 2114335)
Sono persone molto in la con l'età quelle di cui parli tu, signore ormai in età avanzata che hanno ancora una mentalità molto vecchia, le donne della nuova generazione ormai abituate allo sfavillio del mondo moderno...

Si indubbiamente. Ma tra il sogno e la realta' ci passa il mare.
Non ti paghi cene e grandi viaggi con la paga di lavoratrice
di un call center, o consegnando pizze. Tenuto conto anche del
dislivello retribuitivo uomo-donna, della cura parentale a figli e genitori,
e specie se la donna ha figli; se con il proprio reddito riesce a malapena
a pagarsi la parrucchiera ed il vestitino, gli serve qualcuno che
gli dia certezze e sicurezza economica.

Hazel Grace 15-05-2018 13:18

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 2114354)
Si indubbiamente. Ma tra il sogno e la realta' ci passa il mare.
Non ti paghi cene e grandi viaggi con la paga di lavoratrice
di un call center, o consegnando pizze. Tenuto conto anche del
dislivello retribuitivo uomo-donna, della cura parentale a figli e genitori,
e specie se la donna ha figli; se con il proprio reddito riesce a malapena
a pagarsi la parrucchiera ed il vestitino, gli serve qualcuno che
gli dia certezze e sicurezza economica.

Cosa ti fa pensare che una donna non possa pagarsi un viaggio da sola o una cena? Io lo faccio sempre e non mi pare cosi strano, cosa ti fa pensare che una donna debba per forza essere mantenuta o fare la cameriera?

no-body 15-05-2018 13:24

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Le aspiranti donne in carriera mi sa che hanno altro a cui pensare
che a relazioni sentimentali, famiglia ecc... Mi pare di capire
che sono una maledizione anche per i non fobici.
Che vadano per la loro strada, con i loro figli in provetta
adottati ecc...Sono poco appetibili; idea mia.

no-body 15-05-2018 13:29

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2114379)
Quello nel video è studio, non carriera.
Parti dalle basi

Quei video inducono a credere che le protagoniste saranno donne
brillanti ed impegnate. Quella col portatile/tabet
su un campus tipo della Silicon Valley non penso fara' la colf

no-body 15-05-2018 13:32

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2114373)
Cosa ti fa pensare che una donna non possa pagarsi un viaggio da sola o una cena? Io lo faccio sempre e non mi pare cosi strano, cosa ti fa pensare che una donna debba per forza essere mantenuta o fare la cameriera?

Non detto che tutte per forza saranno mantenute. Pero' ne
conosco tante che lo sono in tutto o in parte, o che sfruttano
il proprio uomo zerbino.

no-body 15-05-2018 13:35

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2114386)
Gomblotto!

Guardi troppi video secondo me.

Milo 15-05-2018 13:35

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2114373)
Cosa ti fa pensare che una donna non possa pagarsi un viaggio da sola o una cena? Io lo faccio sempre e non mi pare cosi strano, cosa ti fa pensare che una donna debba per forza essere mantenuta o fare la cameriera?

Vabbè dai vuoi negare che esistano donne che si fanno pagare,vacanze,cene,vestiti dal compagno?nella mia fascia di età nè conosco parecchie e che hanno pure begli stipendi,forse tra le più giovani è una cosa meno diffusa.

Keith 15-05-2018 14:35

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da JericoRose (Messaggio 2114335)
Sono persone molto in la con l'età quelle di cui parli tu, signore ormai in età avanzata che hanno ancora una mentalità molto vecchia, le donne della nuova generazione ormai abituate allo sfavillio del mondo moderno, ai trucchi di sephora, agli outift fashion da postare su 21 buttons (o battons ergo battone che dir si voglia :D scherzo), alle pietanze cool da "instagrammare", agli "iphon 50" che ti leggono anche il futuro non credo siano disposte a stare in casa ad aspettare che il marito gli porti i 5 euro per farsi la messa in piega, vogliono avere tutto e subito, vogliono comprarselo da sole oppure farselo regalare da chi ha tanti soldi, nessuna è più disposta ad aspettare in casa che il marito gli porti la paghetta con tutte le mirabolanti tentazioni che ci sono nel mondo esterno. Faccio un esempio bibblico, se Eva fosse una ragazza di oggi non aspetterebbe mai che Adamo gli vada a prendere la mela sull'albero, ci andrebbe lei per farsi un selfie e postarlo su facebook e poi manderebbe a ca... la mela e Adamo per andare a fare shopping da Mac con le amiche.

Anche fra le donne giovani quelle che lavorano sono al massimo il 60%. Il restante può usufruire del reddito del compagno. perché è vero che lo stipendio medio in italia è 1400 euro, ma fra gli uomini di più di 40 anni la media è di 1800-2000, con picchi anche di 2200-2500 e con uno stipendio così la donna, se non c'è mutuo o affitto può anche rinunciare a lavorare, e spesso accade. e poi non è che devono chiedere i soldi al marito, c'è la carta di credito del conto di famiglia e usano quelli, stando attenti a non esagerare sennò all'ultima settimana del mese non si mangia, ma non è una situazione così sottomessa come 50 anni fa. Se possono farsi mantenere buon per loro, l'unica ingiustizia è che io da uomo non ho la possibilità di fare questa scelta, è sottinteso sempre che l'uomo debba lavorare.

TheProphet 15-05-2018 15:17

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
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Originariamente inviata da Shjatyzu (Messaggio 2114361)
Il lavoro non è né inutile, né utile.
Dipende dai soggetti.
Chiunque può mantenersi sia senza lavorare, sia lavorando.
Dipende dalle prospettive di vita, dalla concezione di vita.

Chi si accontenta di vivere nella natura, nutrendosi dei suoi frutti, può tranquillamente vivere senza svolgere un'attività lavorativa "moderna" (gestire il terreno è comunque un lavoro, ma non come lavorare in ufficio, per esempio).

Chi vuole l'ultimo IPhone deve giungere a un compromesso; ha aspettative di vita tali che, svolgere un lavoro "moderno", è necessario a soddisfarle.
Se non riesce a lavorare, per i motivi più svariati, non è in grado di soddisfare tali aspettative, e nasce il disagio.

Modi di interpretare il tempo che passiamo sul globo.

Chi vuole coltivare la terra o allevare bestiame per il proprio sostentamento può farlo, anche ammesso che si riesca a soddisfare il bisogno alimentare, le cure come te le paghi? le medicine? barattiamo una consulenza medica con un barattolo di sott'oli? l'istruzione? le strade le utilizziamo?
Mi sembra un po campata per aria anche per chi si accontenta di poco (e mi ci metto pure io).

Keith 15-05-2018 15:33

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2114411)
Su questo imho siete freezati in altri decenni.
Comunque ripeto che nella mia famiglia è andata diversamente sul piano economico, e sono nata nel secolo scorso

ma anche no. la tua famiglia non è un campione rappresentativo ;)
http://dati.istat.it/Index.aspx?Data...DCCV_TAXOCCU1#

cancellato1785 15-05-2018 16:53

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Vabbè ragazzi, dopo questa deriva offtopic dal gusto misogino io lascio il forum dove l'avevo lasciato: lontano da me.
Ciaone

hermit94 15-05-2018 17:49

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Piuttosto che lavorare gratis mi uccido subito

Pablo's way 15-05-2018 17:58

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da sceska (Messaggio 2114466)
Vabbè ragazzi, dopo questa deriva offtopic dal gusto misogino io lascio il forum dove l'avevo lasciato: lontano da me.
Ciaone

Cerca di prendere il buono delle cose, in questo caso della discussione, se poi qualcuno va fuori argomento ignoralo, dopotutto è un problema suo più che tuo, non privarti per questo di ciò di cui hai bisogno, del confronto con chi ha piacere di farlo.

Svalvolato 15-05-2018 18:23

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2114280)
Negli USA qualcuno ha già pensato (e proposto) di tassare le macchine per istituire un reddito universale garantito:

https://www.corriere.it/opinioni/18_...cebf8197.shtml

Notizia di oggi che a Seattle vogliono tassare le aziende sopra un certo capitale per aiutare i poveri in aumento.

Ragazzi rendiamoci conto che la frustrazione sul lavoro e ambienti più malsani non faranno altro che aumentare. Io sono fortunato perché ho trovato un bell'ambiente, anche forse perché nel pubblico (dove, almeno ad oggi, sei più tutelato).
Posso immaginare cosa voglia dire lavorare nel privato dove ti pagano una volta ogni tanto, oggi ci sei domani chissà, e devi raggiungere determinati risultati; prima poi qualcuno dovrà spiegare ai "disgraziati" là fuori che la carriera tanto agognata, per la quale hanno rinunciato ad altro, è una farloccata, che in realtà la maggior parte di loro a 40 anni o sarà disoccupata o farà lavori di merda, con colleghi di merda per stipendi di merda (quando hai la fortuna di venir pagato).

Svalvolato 15-05-2018 18:27

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2114326)
Esiste una grossa percentuale di persone che per dar senso alla propria vita hanno bisogno di lavorare perchè senza si sentono perse,dovrebbero lavorare solo loro svincolandoli anche dalle 8 ore e lasciargli la possibilità di farne anche 12/14 7 giorni su 7,ovviamente i non lavoratori avrebbero diritto al minimo per la sussistenza mentre chi lavora in base alle ore e all'importanza del proprio lavoro avrebbero cose migliori,bella casa,auto di prestigio,possibilità viaggi...

Il problema oramai non è chi ha voglia di fare, ma chi sa fare, o per meglio dire chi sa fare qualcosa di davvero utile. Uno può anche essere volenteroso e arrivista, ma se è il classico impiegato o consulente non servirà ad un cavolo (già oggi in realtà), perché ci saranno software e programmi che faranno il lavoro molto meglio. L'arrivista-inutile dovrà adeguarsi al resto della truppa; sarà quel 20-30% di persone dotate di capacità fuori dal comune, mentali o manuali, che avrà i benefit, gli altri dovranno avere un reddito minimo garantito se non si vorranno rivolte e tensioni sociali.
Oppure si ritorna a 100 anni fa e allora l'occupazione tornerà ai massimi livelli, però a quel punto scordatevi il cell o il pc, al massimo avremo un pallottoliere.

Atlas 15-05-2018 18:37

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2114320)
Ma di preciso come dovrebbe mantenersi l'essere umano se il lavoro è così inutile? Qual'è il vostro esempio di società ideale? Proponete.


il lavoro è necessario all'essere umano, ma questa condizione che ti condanna per tutta la vita no.
il lavoro deve essere organizzato e spostato dalla sua centralità e riportato al suo ruolo. oggi è "lavoro dunque sono", se non lavori, non produci e non consumi non esisti. Quando si impicca un disperato disoccupato a nessuno gli frega un tubo, se un barbone muore di freddo a nessuno frega niente.
va a finire come si vede, ci si sbrana a vicenda.
e non può che peggiorare se non decidiamo di fare diversamente.

TheProphet 15-05-2018 18:39

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
edit

TheProphet 15-05-2018 18:43

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Edit

Svalvolato 15-05-2018 18:50

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2114549)
Questa può anche essere una rappresentazione realistica del futuro, ma il punto è: questo reddito minimo garantito chi lo paga? chi lo produce?
Il sistema sta in piedi se c'è lavoro, se ci sono soldi da spendere, l'alternativa è un non-sistema ognuno provvede a se stesso. Gli ammortizzatori sociali sono molto importanti e hanno un senso sia etico che economico, ma non nella situazione da te ipotizzata in cui la maggior parte delle persone campano grazie a un reddito realizzato da una netta minoranza.
Purtroppo questo ha sempre causato invidia e competizione sociale e arrivisimo, ma è un altro discorso.

Se le aziende vorranno che qualcuno compri i loro prodotti, dovranno accettare di essere maggiormente tassate (idea proposta tra gli altri da Musk e Gates); potrebbero anche decidere di fregarsene e di accettare una riduzione dell'entrate, vendendo a quei pochi che lavoreranno la loro merce. In questo caso bisognerà sperare di essere dalla parte giusta

https://i.pinimg.com/originals/53/74...4bcecdda2a.jpg

Kitsune 15-05-2018 19:39

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da sceska (Messaggio 2114174)
Credo di soffrire di ansia da prestazione in presenza di qualcuno (collega o superiore), ho scarse capacità di lavoro in team perchè tendo a passivizzarmi e a sparire, non sono autorevole, sono troppo remissiva e mi accodo agli altri aspettandomi che mi si venga detto quel che devo fare, non ho iniziativa.

Anche per me è così ma dovrebbe essere normale per i tirocinanti, poi passa col tempo.

Hazel Grace 15-05-2018 19:56

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2114388)
Vabbè dai vuoi negare che esistano donne che si fanno pagare,vacanze,cene,vestiti dal compagno?nella mia fascia di età nè conosco parecchie e che hanno pure begli stipendi,forse tra le più giovani è una cosa meno diffusa.

anche io pago cene al mio fida se capita.. perchè deve essere sempre una questione di genere lo sapete solo voi.. tra l'altro solo perchè l'autrice del post è donna avete tradotto il tutto: donna non vuol piu' lavorare e vuol farsi mantenere. Se questo non è sessismo non so cosa può esserlo eh

Milo 15-05-2018 20:02

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2114605)
anche io pago cene al mio fida se capita.. perchè deve essere sempre una questione di genere lo sapete solo voi.. tra l'altro solo perchè l'autrice del post è donna avete tradotto il tutto: donna non vuol piu' lavorare e vuol farsi mantenere. Se questo non è sessismo non so cosa può esserlo eh

Non riesco a capire perchè devi ridurre tutto alla tua esperienza personale,io non offro quasi mai nulla alle ragazze perchè penso che i sentimenti non si comprano,però il fatto che io non lo faccia non cambia il fatto che la maggior parte degli uomini della mia generazione lo facciano,sulla seconda parte della tua frase non mi esprimo visto che quello che hai scritto non rappresenta il mio pensiero ma al massimo quello di altri utenti.

no-body 15-05-2018 20:27

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 2114522)
...malsani non faranno altro che aumentare. Io sono fortunato perché ho trovato un bell'ambiente, anche forse perché nel pubblico (dove, almeno ad oggi, sei più tutelato).
...

Pure nel pubblico stanno prendendo piede alcune forme contrattuali
un tantino vergognose. Tra l'altro previste dal recente rinnovato
CCNL. Nei servizi che la dirigenza ritiene meno strategici verrano
impiegate tali forme (es. cooperative); gente che lavora 12 ore
a 3-4 euro l'ora al massimo. Bisogna ovunque stare attenti a non
finire marginalizzati; ovvero facilmennte sostituibili con altri nel giro
di mezzo minuto. Almeno per ora la mia dirigenza ritiene ancora
strategico il mio servizio; ma bisogna stare in campana.

Svalvolato 15-05-2018 20:33

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 2114623)
Pure nel pubblico stanno prendendo piede alcune forme contrattuali
un tantino vergognose. Tra l'altro previste dal recente rinnovato
CCNL. Nei servizi che la dirigenza ritiene meno strategici verrano
impiegate tali forme (es. cooperative); gente che lavora 12 ore
a 3-4 euro l'ora al massimo. Bisogna ovunque stare attenti a non
finire marginalizzati; ovvero facilmennte sostituibili con altri nel giro
di mezzo minuto. Almeno per ora la mia dirigenza ritiene ancora
strategico il mio servizio; ma bisogna stare in campana.

Da noi servizi di portierato e pulizie sono praticamente quasi tutti in mano a cooperative. Io parlavo comunque generalmente di chi è magari a contratto indeterminato nel pubblico; è molto più difficile, quasi impossibile, cacciarti, quindi i capi non hanno molti mezzi per ricattarti. Nel privato o ti va bene la minestra che mangi oppure grazie quella è la porta.

Hazel Grace 15-05-2018 20:37

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2114609)
Non riesco a capire perchè devi ridurre tutto alla tua esperienza personale,io non offro quasi mai nulla alle ragazze perchè penso che i sentimenti non si comprano,però il fatto che io non lo faccia non cambia il fatto che la maggior parte degli uomini della mia generazione lo facciano,sulla seconda parte della tua frase non mi esprimo visto che quello che hai scritto non rappresenta il mio pensiero ma al massimo quello di altri utenti.

appunto quello di altri utenti.. comunque non capisco perchè se uno paga deve essere per comprare l'altro, a volte lo si fa perchè fa piacere e basta. Poi ovviamente si ricambia con la prossima uscita, cioè boh
comunque davvero, meglio chiudere qui visto che l'argomento era pure interessante, e riguarda sia donne che uomini, ovvero come è possibile che il lavoro somigli sempre più a una privazione della propria interiorità

Da'at 15-05-2018 21:14

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da sceska (Messaggio 2113880)
Ho 26 anni, con un passato da buona studentessa che ha sempre avuto difficoltà nell'inserimento sociale, difficoltà con le quali ho imparato in parte a convivere. Ero in un percorso di psicoterapia da più di un anno interrotto qualche giorno fa dal momento che nonostante la terapeuta mi sia venuta incontro non posso più permettermi di pagarlo e considerati gli scarsi risultati ottenuti.
Venendo al sodo...
Odio il lavoro.
Per me il lavoro è quasi prostituzione: vendere se stessi, il proprio tempo e la propria libertà per denaro, senza possibilità di scappare da questo obbligo "civico" e di sopravvivenza. No, non è un capriccio...Ho sempre faticato nella mia vita per cercare di riuscire, per sentirmi capace e indipendente, studiando col massimo dell'impegno, facendo corsi tirocini e volontariato pur di fare esperienza...ma la mia personalità rappresenta un forte ostacolo al raggiungimento di questi obiettivi, al punto tale che sono riuscita a creare il malcontento anche in contesti in cui svolgevo attività completamente GRATIS.
Sono stata cacciata dall'ennesimo lavoro, quello per il quale ho studiato ottenendo il massimo dei voti all'università, e anzichè dispiacermene quasi mi sento sollevata da un peso, mi faceva stare male ogni giorno all'idea di dovermi recare in quel posto sotto costante pressione a farmi odiare dalle mie colleghe perchè poco produttiva, poco sveglia, poco collaborativa. La titolare mi ha detto chiaramente in questi termini che per lavorare "servono le palle".
Ora mi si presenta l'ennesima occasione di tirocinio, mi dico che dovrei riprovare, che è un'occasione d'oro perchè lavoro non ce n'è e bisogna farsi bastare quel che viene... ma ho il morale a terra.
Voglio scappare. Mi sento costretta in trappola e mi aspetto già un'altra umiliazione qualora decidessi di riprovare.
Ho probabilmente sbagliato percorso professionale, ma sono sicura che gli stessi problemi si presenterebbero anche in lavori completamente diversi.

Voi siete riusciti a trovare la vostra strada? A trovare un compromesso tra benessere e necessità di lavorare?

Ritrovo nei tuoi ragionamenti certi miei pensieri disfunzionali del passato.

L'analogia tra lavoro e prostituzione non è così sbagliata, ma semplicemente perché la prostituzione è, come qualsiasi altro lavoro, l'erogazione di un servizio.

Cioé, rivolgere l'attenzione al cliente, domandare del suo bisogno e offrirne soddisfazione, in cambio di un riconoscimento economico.

In quest'epoca dominata dall'egocentrismo e dall'edonismo si è perso tantissimo il valore del servire. Eppure è essenziale. Pensa solo a fare un buon caffé al bar.

Bisogna iniziare a pensare più agli altri, e mettersi a disposizione. Poi per carità, c'è chi riesce a farlo col corpo, c'è chi riesce a farlo con la mente, e c'è chi riesce a farlo con.... la macchina del caffé. Forse potresti ricominciare da un lavoro semplice ed essenziale, per riappropriarti della soddisfazione di offrire un buon servizio ai clienti. In grosse realtà è difficile afferrare il rapporto tra cliente e fornitore, perché il servizio non viene erogato direttamente da persona a persona, ma spesso si tratta di B2C o B2B.
Per dirti, io ho un'esperienza decennale nell'IT, eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta ;)

varykino 15-05-2018 22:40

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 2114684)
Ritrovo nei tuoi ragionamenti certi miei pensieri disfunzionali del passato.

L'analogia tra lavoro e prostituzione non è così sbagliata, ma semplicemente perché la prostituzione è, come qualsiasi altro lavoro, l'erogazione di un servizio.

Cioé, rivolgere l'attenzione al cliente, domandare del suo bisogno e offrirne soddisfazione, in cambio di un riconoscimento economico.

In quest'epoca dominata dall'egocentrismo e dall'edonismo si è perso tantissimo il valore del servire. Eppure è essenziale. Pensa solo a fare un buon caffé al bar.

Bisogna iniziare a pensare più agli altri, e mettersi a disposizione. Poi per carità, c'è chi riesce a farlo col corpo, c'è chi riesce a farlo con la mente, e c'è chi riesce a farlo con.... la macchina del caffé. Forse potresti ricominciare da un lavoro semplice ed essenziale, per riappropriarti della soddisfazione di offrire un buon servizio ai clienti. In grosse realtà è difficile afferrare il rapporto tra cliente e fornitore, perché il servizio non viene erogato direttamente da persona a persona, ma spesso si tratta di B2C o B2B.
Per dirti, io ho un'esperienza decennale nell'IT, eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta ;)

ora nn voglio fare lo stronzo che va OT però prova a fare cappuccini 8 ore al giorno che t'assicuro l'umanità la odi con tutto il cuore ..... guarda meglio il missionario ma l esempio del caffè e del cameriere proprio lascia sta :sisi: , io lo faccio solo 4 ore e ho pensieri riconducibili ad azioni terroristiche , nn immagino 8 lol (si lo so ho detto " io" sono un terribile egocentico :sisi:)

troll 15-05-2018 22:53

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
conosco un tizio che invece si fa mantenere da ragazze ingenue e innamorate. Lui ha il bel faccino e un fisico da palestrato, oltre ad essere un consumatore abituale di droghe, e nonostante tutto riesce a fare breccia nei cuori, facendosi ospitare in casa e usufruendo della generosità delle ragazze. Addirittura tempo addietro, mentre la sua fidanzata era a lavorare coi genitori, ha invitato la sua ex per fare sesso e questa è entrata nella casa della fidanzata ufficiale, una storia davvero grottesca....

cancellato2824 15-05-2018 23:09

Re: Odio il lavoro-il lavoro odia me
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 2114684)

eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta ;)

Credo pero' che lei voglia anche essere pagata cioe' sta bene far volontariato se ne si ha voglia ma poi si vuole anche avere un lavoro che ripaghi pure economicamente del proprio sacrificio come giusto che sia e cosi' anche da non dover sempre contare sulla carita' dei genitori.
Ssuppongo visto che si e' laureata bene anche voglia poter utilizzare quanto appreso.
L'esempio della prostituta credo intenda che e' un rapporto falso dove devi fare buon viso a cattivo gioco (sorridere quando avresti voglia di piangere o insultare) e anche sei mercificata, svilita... sul lavoro che tu ci sia a contatto diretto o meno i clienti sorridenti che di cuore ti ringraziano e son grati sono una rarita', dipende ovviamente anche dal tipo di lavoro (es. al centro reclami o recupero crediti i sorrisi non abbonderanno) . Nella maggior parte dei lavori poi si ha a che fare anche con capi e colleghi che pretendono che tu sia sveglio, con le palle ecc.
Riuscire a avere tutte e tre le cose, compenso economico , magari utilizzo delle proprie competenze e giusto riconoscimento e apprezzamento del proprio lavoro non e' cosi' facile, poi magari la via giusta la trova, non so .


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