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Jacksparrow 01-02-2018 23:02

Re: Insegnanti empatia zero
 
Non si rendono conto che hanno un grosso potere tra le mani almeno finché dura la lezione.
I bulletti se la ridono, ma un fobico/timido può essere traumatizzato da un insegnante prepotente e tiranno.
Avevo un prof di ginnastica che lo chiamavo Adolf, era pazzo ci metteva tutti in riga come nell'esercito e gridava Disciplinaaa! Via di corsa attorno alla palestra finché si stramazzava al suolo, poi su per le pertiche !! Vai con il quadro svedese (pazzesco), salto in alto, braccia a candeliere era temuta da tutti. Posizione da indiano braccia aperte,alte e piegate lui da dietro ti prendeva i gomiti e uno strattone indietro sentivi scrock delle ossa e una fitta ai pettorali!!! Pretendeva che i genitori andassero alle udienze anche da lui...

claire 01-02-2018 23:14

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2063623)
Pretendeva che i genitori andassero alle udienze anche da lui...

Perchè non avrebbero dovuto?

muttley 01-02-2018 23:35

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2063595)
Ma io sono piú skillata

Hai sbagliato consonante, sostituisci la "l" con la "z" :D

varykino 02-02-2018 00:03

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Driver (Messaggio 2063571)
Non generalizziamo, però sono d'accordo con te. Gli insegnanti attuali di qualsiasi scuola (elementari, medie, superiori) a parte i pochissimi giovani, hanno un rapporto osceno con la tecnologia e non se ne rendono nemmeno conto. Sentivo di un insegnante delle medie, nemmeno così anziano, che non sapendo far partire un cd sbraitava cose del tipo "maledetti aggeggi elettronici", roba detta nel 2017 dove l'informatica te la trovi pure dal panettiere. :nonso:

ovviamente nn so tutti cosi , era sott inteso , pero so parecchi cosi , sara' un caso boh XD

Jacksparrow 02-02-2018 00:08

Re: Insegnanti empatia zero
 
http://corrieredelveneto.corriere.it...585c6d70.shtml

MEandjustMe 02-02-2018 00:14

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2063690)

Morto. Magari squola lo si dice in dialetto veneto e si è confusa. :nonso:

claire 02-02-2018 09:38

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da MEandjustMe (Messaggio 2063695)
Morto. Magari squola lo si dice in dialetto veneto e si è confusa. :nonso:

Guarda che scuola e squola si pronuncia uguale:nonso:

paccello 02-02-2018 10:39

Re: Insegnanti empatia zero
 
Ripensando anche alla mia esperienza, credo gli insegnanti siano a volte, comprensibilmente, persone che non hanno sempre tempo, voglia, pazienza di essere sensibili mentre devono "tenere" una classe. Penso che mancasse (mancasse?) anche una formazione a riguardo.
Rammento però pochi episodi significativi che mi abbiano coinvolto, ero silenziosissimo, non davo loro fastidio, anche se a qualcuna sono stato sul cul per la schiappaggine nelle sue materie. Beh, volendo ce n'è uno poco distante da questo discorso -muttley alert: non mi ferì, ma lo trovai tutto sommato non degno del comportamento di un'insegnante- è quando una mi prese in giro per più giorni per aver utilizzato un termine in perfetto italiano, ma considerato forbito e fuori luogo. Ora, pazienza i compagni, pronti ad attaccarsi a tutto, ma tu che sei insegnante, e di italiano-latino pure!

dottorzivago 02-02-2018 11:20

Re: Insegnanti empatia zero
 
Agli occhi degli insegnanti sono stato un ameba per quasi 10 anni.
Sempre zitto:nessuna domanda, nessun commento, mai casinista. Dicevo quelle paroline per arrivare alla sufficienza durante le interrogazioni e nient'altro.

Durante le medie ero bullizzato in parte da un gruppetto della mia classe.
Il prof di musica si divertiva a stuzzicare la mia poca reattività e la mia timidezza. Passo un periodo che tutte le volte che faceva l'appello al mio nome faceva sempre e solo battutine:
"Zivago" Io:"presente" il prof:" si sicuro Zivago?" "Ci sei oggi vero?" e risate annesse da parte sua e di tutta la classe!

claire 02-02-2018 11:49

Re: Insegnanti empatia zero
 
Io vorrei chiedere scusa ai miei insegnanti,ero monella e maleducata,specialmente alle medie,abbiamo distrutto un prof,lui era fragile ma ci voleva bene,io gli davo del tu,me ne fregavo, e tutta la classe faceva casino e non gli portava rispetto mai.Ora so quanto dev'essere stato difficile per lui, mancava di autorevolezza,ma era una buona persona.
I prof di matematica sono quelli che mi hanno dato filo da torcere,perchè erano bravissimi,e io no,erano autorevoli e io fobica,li ho odiati e maledetti tanto,oggi li ringrazio.

Inosservato 02-02-2018 11:50

Re: Insegnanti empatia zero
 
e quella che scriveva squola?? :miodio: https://www.quotidiano.net/cronaca/v...iata-1.3698023
ma sti insegnanti la laurea l'anno acuistata coi punti dell'esselunga??

Winston_Smith 02-02-2018 13:16

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2063486)
Sicuro di aver notato questo in maniera obiettiva e imparziale?

Sicuro di stare intervenendo in maniera obiettiva e imparziale, data la tua professione?

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2063486)
In base alla mia esperienza, da una e dall'altra parte della barricata, le persone più estroverse e casinare ricevono continui richiami e osservazioni sul proprio comportamento, con la differenza che loro sono generalmente molto meno permeabili ai commenti esterni (caratteristica del fobico è invece l'estrema suscettibilità), arrivando spesso ad attuare strategie più o meno consce per scatenare commenti e addirittura rimproveri proprio al loro indirizzo. In genere si tratta di richieste di attenzione dovute a scarso accudimento e trascuratezza da parte dei loro "caregivers". Il fobico è invece una persona che solitamente preferisce evitare commenti e critiche, in quanto la sua indole fragile e la sua autostima lo rendono molto più permeabile. Il carattere è un po' come il fisico: un fisico forte e robusto può reggere sforzi intensi e prolungati senza risentire della minima fatica, un fisico debole può percepire come titanici anche degli sforzi moderati. Forse tu non te ne accorgevi, ma anche gli estroversi ricevevano commenti a pioggia, diverso però era il loro modo di reagire e relazionarsi.

Intanto, fosse anche tutto come dici tu, resterebbe il fatto che certi commenti possono essere oggetto di discussione e forse non in linea con quello che dovrebbe essere il compito pedagogico di un insegnante. Il fatto che certi commenti, rivolti agli estroversi, non sortiscano apparentemente effetti negativi su di essi non implica di per sé che tali commenti non possano essere inopportuni (se un alunno addirittura cerca più o meno consciamente di provocarli per attirare attenzione, forse sarebbe il caso di cambiare registro) o che automaticamente allora debbano andare bene anche per i fobici/introversi/timidi (del resto, sempre dal punto di vista pedagogico, un bravo insegnante dovrebbe almeno intuire che rivolgersi allo stesso modo a tutti gli alunni non sempre è efficace). Tra l'altro, per quello che ho visto, l'estroverso di turno veniva "commentato" più che altro quando entrava in conflitto con la buona condotta in classe, invece il "chiuso" della situazione si beccava ogni tot qualche frecciata anche se non contravveniva alle norme della didattica, anzi a volte più stava tranquillo e più veniva stuzzicato.
In secondo luogo, ed entrando nel merito: a me sembra come minimo discutibile il modus operandi di insegnanti che nell'esercizio delle loro funzioni si disperano perché il figlio ha lo stesso segno zodiacale (!) di un alunno poco stimato (questa fa a gara con la Fedeli, insomma).
Ma soprattutto trovo estremamente antipedagogico il caso della definizione di autismo appioppata dalla classe al bullato di turno, con tanto di risata collettiva, in cui l'insegnante si limita al "ma no, dai" con sorrisetto di circostanza e basta, senza cogliere l'occasione per spiegare alla classe cosa è davvero l'autismo e quanto sia grave prenderlo a pretesto per schernire qualcuno, come se fosse un marchio d'infamia.
Invece di cavarsela con l'autoassolutorio "Siete fobici e la prendete sempre a male", sarebbe ora che qualche esponente della classe insegnante avesse l'onestà intellettuale di fare autocritica per le "mele marce" della categoria.
Proprio muttley che si scaglia contro la "vulgata fobica" autoassolutoria e deresponsabilizzante dovrebbe per coerenze evitare di ricorrere a facili "vulgate docenti" (alunni definiti a priori come ostili, prevenuti o peggio "irrecuperabili", come in un altro caso qui citato).
Vorrei proprio sapere cosa ne pensano lui e claire degli episodi citati, sempre che non mi sia sfuggito qualche post, ma non mi pare.

Tutto questo discorso ovviamente non è minimamente diretto allo scopo di colpevolizzare gli insegnanti in toto. Sono figlio di insegnanti e so bene quanti rospi ci siano da ingoiare per una paga tutt'altro che gratificante, e quanto nella percezione più diffusa siano alunni e famiglie ad avere sempre ragione. E' anche per difendere meglio i tanti insegnanti che fanno i loro dovere che bisogna stigmatizzare il comportamento di chi si lascia trascinare, insieme a una parte dei suoi alunni, dai luoghi comuni più banali e retrivi e dimentica la particolare formazione, apertura mentale e aggiornamento continuo che dovrebbero far parte della sua sensibilità umana e professionale.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2063503)
Ciò che per alcuni poteva essere un richiamo magari per altri diventa un'umiliazione. Se ad un invito a stare zitto, il classico estroverso non ribatte ma sta' in silenzio arrossendo, potrebbe suscitare l'ilarità della classe e trasformare il tutto in una presunta "umiliazione". Invece spesso ribatte e risponde per le rime e trasforma l'ilarità in una reazione a suo vantaggio. Come vedi la natura stessa delle relazioni è interattiva, risultato del modo di comportarsi di ambedue le parti in causa, ed è anche in tuo possesso la facoltà di trasformare quello che appare come un tentativo di umiliazione in un modo per spiegare (assertivamente) perché si è in un certo modo, perché si è silenziosi e si parla poco, nonché altre cose (lentezza nella comprensione di determinate materie e concetti, soglie brevi di attenzione eccetera). In quel caso, la reazione dell'insegnante e della classe può essere diversa. Siamo attori delle nostre vite, non solo spettatori passivi, e chi ha difficoltà a relazionarsi deve contare anche sulle proprie forze per vincere queste difficoltà, diversamente pare che si voglia soltanto aiuto e commiserazione dall'esterno, finendo per mettersi sullo stesso piano di soggetti inabili e bisognosi della sola "carità" altrui.

Metti sullo stesso piano un ragazzo o un bambino nell'età dello sviluppo con un adulto fatto e finito?
Ma è l'insegnante che deve fare pedagogia verso gli alunni o viceversa?
E' ovvio che l'alunno possa e debba aspettarsi aiuto e comprensione da parte dell'insegnante (il cui ruolo è anche per questo delicatissimo e importantissimo), ma stiamo scherzando?
Qua siamo proprio al rifiuto del ruolo e delle rseponsabilità che ne conseguono.
Chi non ha la competenza e la formazione necessarie per un certo mestiere sarebbe meglio che facesse altro, meglio per lui e meglio per chi ha a che fare con lui o risente dell'effetto del suo lavoro. Questo vale per ogni tipo di lavoro.

Winston_Smith 02-02-2018 13:33

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2063485)
Si usciva dalle superiori senza saper fare alcun mestiere, la scuola è sempre stata su un altro mondo rispetto alla realtà del lavoro.

Quest'affermazione implica che non si abbia ben chiaro cosa debba essere la scuola.

Inosservato 02-02-2018 16:52

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2063822)
Quest'affermazione implica che non si abbia ben chiaro cosa debba essere la scuola.

vabbè dai, questa è un pò una scusa, preparare culturalmente e formare e la libertà di pensiero e blablabla e blablabla ok, è vero, ci mancherebbe, ma non toglie che se la scuola preparasse la persona in parte anche a ciò che arriva dopo non sarebbe una cosa brutta, in molti paesi questo avviene

non mi riferisco ad elementari e medie, lì si cadrebbe nell'eccesso opposto, quei sistemi che vorrebbero inquadrare il bambino di 5 anni e definirli la professione futura mi sanno un pò di fabbrica di robot

Bluevelvet93 02-02-2018 17:01

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 2063910)
vabbè dai, questa è un pò una scusa, preparare culturalmente e formare e la libertà di pensiero e blablabla e blablabla

Che poi magari fosse vero. Invece ci sono materie (non faccio nomi:moderatore:) che per me sono da abolire o quantomeno da rivedere, altrochè libertà di pensiero. Mi viene in mente un esempio che farebbe triggerare delle persone che stanno leggendo la discussione comunque :sisi:

Ansiaboy 02-02-2018 17:47

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063917)
. Mi viene in mente un esempio che farebbe triggerare delle persone che stanno leggendo la discussione comunque :sisi:

che esempio? il latino? la letteratura italiana? il greco?

E. Scrooge 02-02-2018 17:48

Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 2063940)
che esempio? il latino? la letteratura italiana? il greco?

Sono quasi certo che intende la filosofia. Si vince un premio?

Bluevelvet93 02-02-2018 18:03

Re: Insegnanti empatia zero
 
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.

Mike Patton 02-02-2018 18:06

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063955)
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.

I promessi sposi o la divina commedia :sisi:

Winston_Smith 02-02-2018 18:07

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063955)
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.

E che vi hanno fatto studiare poco e male, nella maggior parte dei casi.
Quindi sarebbe stato il caso di studiarla meglio, non certo di abolirla del tutto.

Quote:

Originariamente inviata da Harold Finch (Messaggio 2063960)
I promessi sposi o la divina commedia :sisi:

Appunto, quanto ho detto vale per entrambe.

Bluevelvet93 02-02-2018 18:17

Re: Insegnanti empatia zero
 
Infatti non ho scritto di abolirla, ma sprecare letteralmente centinaia di ore su un singolo testo è folle, soprattutto pensando a quello che si potrebbe fare al suo posto.
PS: I promessi sposi non so neanche se lo abbiamo studiato alle superiori. Per fortuna.

Winston_Smith 02-02-2018 18:23

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063970)
Infatti non ho scritto di abolirla, ma sprecare letteralmente centinaia di ore su un singolo testo è folle, soprattutto pensando a quello che si potrebbe fare al suo posto.

Non è che siccome a te non piace, allora dobbiamo dimenticarci dell'importanza fondamentale della DC nella storia della letteratura.
A me la facevano studiare 1-2 ore la settimana, se andava bene.
Se la programmazione e la didattica sono strutturate male, non è colpa della DC.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063970)
PS: I promessi sposi non so neanche se lo abbiamo studiato alle superiori. Per fortuna.

Carenza grave, invece.
Promessi sposi no, DC qualche oretta e via... ma che volevi studiare a scuola? Topolino?

SpaceBoy 02-02-2018 18:27

Re: Insegnanti empatia zero
 
Io grazie alla divina commedia ho imparato a costruire degli ottimi areoplanini di carta, deve essere fatta con un'ottima carta

Bluevelvet93 02-02-2018 18:29

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2063974)
Non è che siccome a te non piace, allora dobbiamo dimenticarci dell'importanza fondamentale della DC nella storia della letteratura.
A me la facevano studiare 1-2 ore la settimana, se andava bene.
Se la programmazione e la didattica sono strutturate male, non è colpa della DC.



Carenza grave, invece.
Promessi sposi no, DC no, ma che volevi studiare a scuola? Topolino?

E quindi se una singola opera è importante va studiata per cento ore? Ora ti rigiro il discorso: Cervantes, Joyce, Proust, Dostoevskij, Tolstoj e altri mostri sacri non li abbiamo manco accennati. Si potevano togliere ore dalla Divina Commedia per approfondire, neanche superficialmente (viste tutte le ore a disposizione), questi autori. E invece no, via con analisi ultradettagliate di ogni singolo verso della Commedia. Una cosa proprio calibrata benissimo in effetti.

Non mi sarebbe piaciuto studiarlo se lo avessimo dovuto studiare per centinaia di ore come per la Divina Commedia.

Winston_Smith 02-02-2018 18:30

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da SpaceBoy (Messaggio 2063975)
Io grazie alla divina commedia ho imparato a costruire degli ottimi areoplanini di carta, deve essere fatta con un'ottima carta

Evidentemente c'era qualche insegnante poco portato per la sua professione che te l'ha permesso e che non ha sapito coinvolgerti nel modo giusto.

Comunque siamo passati dalla discussione sull'inadeguatezza di certi insegnanti nel gestire (se non proprio a esasperare) le situazioni di disagio psicologico degli alunni, all'elenco delle materie che non piacciono, stile M la squola. A me sembrava molto più interessante il tema di partenza.

Winston_Smith 02-02-2018 18:32

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063978)
E quindi se una singola opera è importante va studiata per cento ore? Ora ti rigiro il discorso: Cervantes, Joyce, Proust, Dostoevskij, Tolstoj e altri mostri sacri non li abbiamo manco accennati. Si potevano togliere ore dalla Divina Commedia per approfondire, neanche superficialmente (viste tutte le ore a disposizione), questi autori. E invece no, via con analisi ultradettagliate di ogni singolo verso della Commedia. Una cosa proprio calibrata benissimo in effetti.

Nella mie esperienza non ho mai assistito a nulla del genere. Riassuntino, spiegazioncina e via.
Lo sbaglio è sottovalutare le altre opere, così come spesso viene sottovalutata la stessa DC.

Bluevelvet93 02-02-2018 18:36

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2063981)
Nella mie esperienza non ho mai assistito a nulla del genere. Riassuntino, spiegazioncina e via.
Lo sbaglio è sottovalutare le altre opere, così come spesso viene sottovalutata la stessa DC.

Ovvio, non facevate centinaia di ore come noi. E come detto prima quelle ore potevano essere usate per colmare altre lacune. Fra l'altro dire che la DC è sottovalutata è veramente una cosa che bo, non so neanche commentare.

Oh, comunque sia mai che studiare una singola opera per tre anni possa rompere le palle. No, o è colpa dell'insegnante o degli studenti svogliati/che non capiscono la bellezza dell'opera :sisi:

Winston_Smith 02-02-2018 18:42

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063984)
Ovvio, non facevate centinaia di ore come noi. E come detto prima quelle ore potevano essere usate per colmare altre lacune. Fra l'altro dire che la DC è sottovalutata è veramente una cosa che bo, non so neanche commentare.

Farla male è come non farla, come dicevo. Quindi sì, è sottovalutata.
Centinaia di ore all'anno di DC è una cosa che stento a credere e che forse facevano da te, ma è la prima volta che lo sento dire, anche in classi diverse dalla mia.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063984)
Oh, comunque sia mai che studiare una singola opera per tre anni possa rompere le palle. No, o è colpa dell'insegnante o degli studenti svogliati/che non capiscono la bellezza dell'opera :sisi:

Esatto.
A scuola concetti come "mi rompo le palle di" non devono avere cittadinanza, pena l'estinzione del concetto stesso di scuola.
Non facciamo matematica perché rompe le palle a Tizio, non facciamo latino perché rompe le palle a Caio... OK, tutti a giocare a pallone o alla PS.
La scuola è quella che ti fa capire l'importanza dell'impegno mentale e culturale. Ovviamente, la scuola fatta bene.

Bluevelvet93 02-02-2018 18:47

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2063986)
Farla male è come non farla, come dicevo. Quindi sì, è sottovalutata.
Centinaia di ore all'anno di DC è una cosa che stento a credere e che forse facevano da te, ma è la prima volta che lo sento dire, anche in classi diverse dalla mia.



Esatto.
A scuola concetti come "mi rompo le palle di" non devono avere cittadinanza, pena l'estinzione del concetto stesso di scuola.
Non facciamo matematica perché rompe le palle a Tizio, non facciamo latino perché rompe le palle a Caio... OK, tutti a giocare a pallone o alla PS.
La scuola è quella che ti fa capire l'importanza dell'impegno mentale e culturale. Ovviamente, la scuola fatta bene.

Allora al massimo è male insegnata (cosa tutta da vedere, non so come tu possa dirlo), non sottovalutata. Come detto prima comunque la abbiamo studiata per tre anni, con un'ora e mezza di media alla settimana, quindi se non raggiunge le cento ore poco ci manca.

Mi riferivo al tuo commento a SpaceBoy. Che delle cose noiose debbano essere fatte nonostante rompino le scatole è ovvio. Il problema con la Divina Commedia è che, in certi casi come il mio, oltre a essere noioso è pure tempo sprecato se confrontato ad altre cose che si potrebbero fare in quelle ore.

Winston_Smith 02-02-2018 18:52

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063990)
Allora al massimo è male insegnata (cosa tutta da vedere, non so come tu possa dirlo), non sottovalutata.

La prima cosa implica la seconda.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063990)
Come detto prima comunque la abbiamo studiata per tre anni, con un'ora e mezza di media alla settimana, quindi se non raggiunge le cento ore poco ci manca.

Non centinaia di ore all'anno, allora, come dicevi prima.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063990)
Mi riferivo al tuo commento a SpaceBoy. Che delle cose noiose debbano essere fatte nonostante rompino le scatole è ovvio. Il problema con la Divina Commedia è che, in certi casi come il mio, oltre a essere noioso è pure tempo sprecato se confrontato ad altre cose che si potrebbero fare in quelle ore.

Tra le quali anche studiare meglio la DC stessa.

Bluevelvet93 02-02-2018 18:57

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2063995)
La prima cosa implica la seconda.



Non centinaia di ore all'anno, allora, come dicevi prima.



Tra le quali anche studiare meglio la DC stessa.

Io so solo che la Divina Commedia e Dante sono considerati dei totem pazzeschi al pari di Cristo per tutti gli italiani e vengono sempre affrontati a scuola. Tanto mi basta.

Cento ore sono nell'ordine delle centinaia.

Ma anche altro. Che sarebbe molto meglio.

Winston_Smith 02-02-2018 19:01

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2063996)
Io so solo che la Divina Commedia e Dante sono considerati dei totem pazzeschi al pari di Cristo per tutti gli italiani

Magari fosse... :riverenza:

Bluevelvet93 02-02-2018 19:03

Re: Insegnanti empatia zero
 
Ah, bè, troverai sicuramente qualcuno che dice che la Divina Commedia non è un totem della letteratura italiana. Così come troverai chi dice che la terra è piatta.

Mike Patton 02-02-2018 19:05

Re: Insegnanti empatia zero
 
A me sono piaciuti sia i promossi sposi che la divina commedia. Certo se c'è un pregiudizio di fondo non credo si possa fare diversamente che non farseli piacere.

claire 02-02-2018 19:25

Re: Insegnanti empatia zero
 
L'insegnante non si alza la mattina e fa il cazzo che gli pare(a parte muttley :D).Ci sono i programmi.Il ministero dà indicazioni nazionali per il curricolo e poi il collegio elabora le programmazioni d'istituto.

XL 02-02-2018 23:46

Re: Insegnanti empatia zero
 
Ho visto sia alunni bullizzati e perculati dagli insegnanti che insegnanti bullizzati e perculati dagli alunni (certo che se lo fanno gli insegnanti la cosa è ben più grave), la scuola comunque è una giungla.
Sempre pensato che sia un ambiente di merda dove molte persone che non si conoscono e non hanno nulla da spartire si devono frequentare per forza come in carcere.

Hopeless01 02-02-2018 23:46

La scuola è stata un’esperienza terribile e sì, anche gli insegnanti hanno contribuito al mio disagio, peggiorandolo.

Nel mio caso ce n’era una in particolare che voleva fare la “psicologa” e risolvere i miei problemi. Agli incontri con i genitori chiedeva del mio stile di vita e poi mi umiliava il giorno seguente davanti all’intera classe chiedendomi spiegazioni.

Non ammetteva i miei voti mediocri dal momento che, non uscendo di casa, non riusciva a capire cosa facessi tutto il pomeriggio. Le impreparazioni altrui invece le tollerava, non era così severa con gli altri.

A questa “psicologa”, motivatrice da due soldi, non è mai venuto in mente che potessi soffrire di depressione e che le sue uscite di fronte alla classe non facessero altro che peggiorare la mia condizione.

Sono passati oltre dieci anni e nutro ancora odio nei suoi confronti.

Concordo con il fatto che gli insegnanti uomini sono meno invadenti. Con loro non ho mai avuto nessun tipo di problema, anzi, non sentendomi il fiato sul collo riuscivo anche a rendere di più.

mmmax 02-02-2018 23:49

Re: Insegnanti empatia zero
 
Ritornando all'argomento empatia ricordo un insegnante di storia delle medie che spostò il mio banco vicino alla cattedra (dall'ultima fila) per desensibilizzarmi. Il risultato fu che passai tutto l'anno a testa bassa per il pudore, mi sentivo sempre osservato, ma almeno lui cercava di aiutarmi...
Poi alle superiori l'insegnante di scienze, una signora in abiti firmati che si dava lo smalto alle unghie e leggeva i giornali durante le interrogazioni, mi dava sempre 5 perché secondo lei non bastava essere preparato ma era necessario essere anche brillanti e disinvolti (io balbetto). Se fosse capitato in un'altra materia avrei potuto rimediare prendendo voti alti allo scritto ma scienze era solo orale, quindi le signora riuscì a rimandarmi a settembre.
E a settembre, visto che ancora non mi ero "svegliato" riuscì a farmi ripetere l'anno, cosa che ovviamente feci dopo essermi fatto trasferire in un'altra sezione.
Mai più vista...

cancellato2824 03-02-2018 01:38

Re: Insegnanti empatia zero
 
Ho avuto un insegnante alle medie che mi ha dato un paio di calci mentre camminavo per i fatti miei fuori dall'orarlo di lezione in corridoio con una mia amica (anche la mia amica ne e' rimasta abbastanza scioccata, la cosa ha anche avuto un trafiletto di giornale, poi a me questo insegnante ha dato una lettera di scuse, i genitori degli altri invece han empatizzato con lui e gli han fatto una lettera di solidarieta' per la brutta situazione in cui era finito, in pratica per loro la sbagliata son stata io a averlo detto in famiglia, che poi mi pare di ricordare che miei l' han saputo tramite la mia amica, che la madre preoccupata ci ha telefonato, che io non avrei saputo come dirglielo e loro a denunciare ).
Era una scuola privata, il tipo era un frate, mi ricordo di aver preso l'ostia da lui a una messa interna di Natale. E insegnava ginnastica... e io si' odiavo ginnastica... e soprattutto pallavolo (che occupava il 99,9% delle lezioni ), non volevo giocarci perché non ero capace e poi gli altri mi dicevano rovina della squadra e ste cose qua.
Anche i compagni mi davan calci... ma dall'insegnante e' stata una cosa piu' inaspettata... considerando che pure in famiglia mi davan botte ne deduco che probabilmente avevo una fisionomia/ atteggiamento da punchball :nonso: (si puo' pensare che son io che esaspero le persone ma con tanti che sfottono e provocano, io invece ho sempre solo voluto che tutti mi lasciassero tranquilla)

cancellato2824 03-02-2018 08:21

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2064121)
Sempre pensato che sia un ambiente di merda dove molte persone che non si conoscono e non hanno nulla da spartire si devono frequentare per forza come in carcere.

d'altronde deve preparare al lavoro


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