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Re: Insegnanti empatia zero
Non si rendono conto che hanno un grosso potere tra le mani almeno finché dura la lezione.
I bulletti se la ridono, ma un fobico/timido può essere traumatizzato da un insegnante prepotente e tiranno. Avevo un prof di ginnastica che lo chiamavo Adolf, era pazzo ci metteva tutti in riga come nell'esercito e gridava Disciplinaaa! Via di corsa attorno alla palestra finché si stramazzava al suolo, poi su per le pertiche !! Vai con il quadro svedese (pazzesco), salto in alto, braccia a candeliere era temuta da tutti. Posizione da indiano braccia aperte,alte e piegate lui da dietro ti prendeva i gomiti e uno strattone indietro sentivi scrock delle ossa e una fitta ai pettorali!!! Pretendeva che i genitori andassero alle udienze anche da lui... |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Ripensando anche alla mia esperienza, credo gli insegnanti siano a volte, comprensibilmente, persone che non hanno sempre tempo, voglia, pazienza di essere sensibili mentre devono "tenere" una classe. Penso che mancasse (mancasse?) anche una formazione a riguardo.
Rammento però pochi episodi significativi che mi abbiano coinvolto, ero silenziosissimo, non davo loro fastidio, anche se a qualcuna sono stato sul cul per la schiappaggine nelle sue materie. Beh, volendo ce n'è uno poco distante da questo discorso -muttley alert: non mi ferì, ma lo trovai tutto sommato non degno del comportamento di un'insegnante- è quando una mi prese in giro per più giorni per aver utilizzato un termine in perfetto italiano, ma considerato forbito e fuori luogo. Ora, pazienza i compagni, pronti ad attaccarsi a tutto, ma tu che sei insegnante, e di italiano-latino pure! |
Re: Insegnanti empatia zero
Agli occhi degli insegnanti sono stato un ameba per quasi 10 anni.
Sempre zitto:nessuna domanda, nessun commento, mai casinista. Dicevo quelle paroline per arrivare alla sufficienza durante le interrogazioni e nient'altro. Durante le medie ero bullizzato in parte da un gruppetto della mia classe. Il prof di musica si divertiva a stuzzicare la mia poca reattività e la mia timidezza. Passo un periodo che tutte le volte che faceva l'appello al mio nome faceva sempre e solo battutine: "Zivago" Io:"presente" il prof:" si sicuro Zivago?" "Ci sei oggi vero?" e risate annesse da parte sua e di tutta la classe! |
Re: Insegnanti empatia zero
Io vorrei chiedere scusa ai miei insegnanti,ero monella e maleducata,specialmente alle medie,abbiamo distrutto un prof,lui era fragile ma ci voleva bene,io gli davo del tu,me ne fregavo, e tutta la classe faceva casino e non gli portava rispetto mai.Ora so quanto dev'essere stato difficile per lui, mancava di autorevolezza,ma era una buona persona.
I prof di matematica sono quelli che mi hanno dato filo da torcere,perchè erano bravissimi,e io no,erano autorevoli e io fobica,li ho odiati e maledetti tanto,oggi li ringrazio. |
Re: Insegnanti empatia zero
e quella che scriveva squola?? :miodio: https://www.quotidiano.net/cronaca/v...iata-1.3698023
ma sti insegnanti la laurea l'anno acuistata coi punti dell'esselunga?? |
Re: Insegnanti empatia zero
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In secondo luogo, ed entrando nel merito: a me sembra come minimo discutibile il modus operandi di insegnanti che nell'esercizio delle loro funzioni si disperano perché il figlio ha lo stesso segno zodiacale (!) di un alunno poco stimato (questa fa a gara con la Fedeli, insomma). Ma soprattutto trovo estremamente antipedagogico il caso della definizione di autismo appioppata dalla classe al bullato di turno, con tanto di risata collettiva, in cui l'insegnante si limita al "ma no, dai" con sorrisetto di circostanza e basta, senza cogliere l'occasione per spiegare alla classe cosa è davvero l'autismo e quanto sia grave prenderlo a pretesto per schernire qualcuno, come se fosse un marchio d'infamia. Invece di cavarsela con l'autoassolutorio "Siete fobici e la prendete sempre a male", sarebbe ora che qualche esponente della classe insegnante avesse l'onestà intellettuale di fare autocritica per le "mele marce" della categoria. Proprio muttley che si scaglia contro la "vulgata fobica" autoassolutoria e deresponsabilizzante dovrebbe per coerenze evitare di ricorrere a facili "vulgate docenti" (alunni definiti a priori come ostili, prevenuti o peggio "irrecuperabili", come in un altro caso qui citato). Vorrei proprio sapere cosa ne pensano lui e claire degli episodi citati, sempre che non mi sia sfuggito qualche post, ma non mi pare. Tutto questo discorso ovviamente non è minimamente diretto allo scopo di colpevolizzare gli insegnanti in toto. Sono figlio di insegnanti e so bene quanti rospi ci siano da ingoiare per una paga tutt'altro che gratificante, e quanto nella percezione più diffusa siano alunni e famiglie ad avere sempre ragione. E' anche per difendere meglio i tanti insegnanti che fanno i loro dovere che bisogna stigmatizzare il comportamento di chi si lascia trascinare, insieme a una parte dei suoi alunni, dai luoghi comuni più banali e retrivi e dimentica la particolare formazione, apertura mentale e aggiornamento continuo che dovrebbero far parte della sua sensibilità umana e professionale. Quote:
Ma è l'insegnante che deve fare pedagogia verso gli alunni o viceversa? E' ovvio che l'alunno possa e debba aspettarsi aiuto e comprensione da parte dell'insegnante (il cui ruolo è anche per questo delicatissimo e importantissimo), ma stiamo scherzando? Qua siamo proprio al rifiuto del ruolo e delle rseponsabilità che ne conseguono. Chi non ha la competenza e la formazione necessarie per un certo mestiere sarebbe meglio che facesse altro, meglio per lui e meglio per chi ha a che fare con lui o risente dell'effetto del suo lavoro. Questo vale per ogni tipo di lavoro. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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non mi riferisco ad elementari e medie, lì si cadrebbe nell'eccesso opposto, quei sistemi che vorrebbero inquadrare il bambino di 5 anni e definirli la professione futura mi sanno un pò di fabbrica di robot |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Quindi sarebbe stato il caso di studiarla meglio, non certo di abolirla del tutto. Quote:
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Re: Insegnanti empatia zero
Infatti non ho scritto di abolirla, ma sprecare letteralmente centinaia di ore su un singolo testo è folle, soprattutto pensando a quello che si potrebbe fare al suo posto.
PS: I promessi sposi non so neanche se lo abbiamo studiato alle superiori. Per fortuna. |
Re: Insegnanti empatia zero
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A me la facevano studiare 1-2 ore la settimana, se andava bene. Se la programmazione e la didattica sono strutturate male, non è colpa della DC. Quote:
Promessi sposi no, DC qualche oretta e via... ma che volevi studiare a scuola? Topolino? |
Re: Insegnanti empatia zero
Io grazie alla divina commedia ho imparato a costruire degli ottimi areoplanini di carta, deve essere fatta con un'ottima carta
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Re: Insegnanti empatia zero
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Non mi sarebbe piaciuto studiarlo se lo avessimo dovuto studiare per centinaia di ore come per la Divina Commedia. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Comunque siamo passati dalla discussione sull'inadeguatezza di certi insegnanti nel gestire (se non proprio a esasperare) le situazioni di disagio psicologico degli alunni, all'elenco delle materie che non piacciono, stile M la squola. A me sembrava molto più interessante il tema di partenza. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Lo sbaglio è sottovalutare le altre opere, così come spesso viene sottovalutata la stessa DC. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Oh, comunque sia mai che studiare una singola opera per tre anni possa rompere le palle. No, o è colpa dell'insegnante o degli studenti svogliati/che non capiscono la bellezza dell'opera :sisi: |
Re: Insegnanti empatia zero
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Centinaia di ore all'anno di DC è una cosa che stento a credere e che forse facevano da te, ma è la prima volta che lo sento dire, anche in classi diverse dalla mia. Quote:
A scuola concetti come "mi rompo le palle di" non devono avere cittadinanza, pena l'estinzione del concetto stesso di scuola. Non facciamo matematica perché rompe le palle a Tizio, non facciamo latino perché rompe le palle a Caio... OK, tutti a giocare a pallone o alla PS. La scuola è quella che ti fa capire l'importanza dell'impegno mentale e culturale. Ovviamente, la scuola fatta bene. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Mi riferivo al tuo commento a SpaceBoy. Che delle cose noiose debbano essere fatte nonostante rompino le scatole è ovvio. Il problema con la Divina Commedia è che, in certi casi come il mio, oltre a essere noioso è pure tempo sprecato se confrontato ad altre cose che si potrebbero fare in quelle ore. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Cento ore sono nell'ordine delle centinaia. Ma anche altro. Che sarebbe molto meglio. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Ah, bè, troverai sicuramente qualcuno che dice che la Divina Commedia non è un totem della letteratura italiana. Così come troverai chi dice che la terra è piatta.
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Re: Insegnanti empatia zero
A me sono piaciuti sia i promossi sposi che la divina commedia. Certo se c'è un pregiudizio di fondo non credo si possa fare diversamente che non farseli piacere.
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Re: Insegnanti empatia zero
L'insegnante non si alza la mattina e fa il cazzo che gli pare(a parte muttley :D).Ci sono i programmi.Il ministero dà indicazioni nazionali per il curricolo e poi il collegio elabora le programmazioni d'istituto.
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Re: Insegnanti empatia zero
Ho visto sia alunni bullizzati e perculati dagli insegnanti che insegnanti bullizzati e perculati dagli alunni (certo che se lo fanno gli insegnanti la cosa è ben più grave), la scuola comunque è una giungla.
Sempre pensato che sia un ambiente di merda dove molte persone che non si conoscono e non hanno nulla da spartire si devono frequentare per forza come in carcere. |
La scuola è stata un’esperienza terribile e sì, anche gli insegnanti hanno contribuito al mio disagio, peggiorandolo.
Nel mio caso ce n’era una in particolare che voleva fare la “psicologa” e risolvere i miei problemi. Agli incontri con i genitori chiedeva del mio stile di vita e poi mi umiliava il giorno seguente davanti all’intera classe chiedendomi spiegazioni. Non ammetteva i miei voti mediocri dal momento che, non uscendo di casa, non riusciva a capire cosa facessi tutto il pomeriggio. Le impreparazioni altrui invece le tollerava, non era così severa con gli altri. A questa “psicologa”, motivatrice da due soldi, non è mai venuto in mente che potessi soffrire di depressione e che le sue uscite di fronte alla classe non facessero altro che peggiorare la mia condizione. Sono passati oltre dieci anni e nutro ancora odio nei suoi confronti. Concordo con il fatto che gli insegnanti uomini sono meno invadenti. Con loro non ho mai avuto nessun tipo di problema, anzi, non sentendomi il fiato sul collo riuscivo anche a rendere di più. |
Re: Insegnanti empatia zero
Ritornando all'argomento empatia ricordo un insegnante di storia delle medie che spostò il mio banco vicino alla cattedra (dall'ultima fila) per desensibilizzarmi. Il risultato fu che passai tutto l'anno a testa bassa per il pudore, mi sentivo sempre osservato, ma almeno lui cercava di aiutarmi...
Poi alle superiori l'insegnante di scienze, una signora in abiti firmati che si dava lo smalto alle unghie e leggeva i giornali durante le interrogazioni, mi dava sempre 5 perché secondo lei non bastava essere preparato ma era necessario essere anche brillanti e disinvolti (io balbetto). Se fosse capitato in un'altra materia avrei potuto rimediare prendendo voti alti allo scritto ma scienze era solo orale, quindi le signora riuscì a rimandarmi a settembre. E a settembre, visto che ancora non mi ero "svegliato" riuscì a farmi ripetere l'anno, cosa che ovviamente feci dopo essermi fatto trasferire in un'altra sezione. Mai più vista... |
Re: Insegnanti empatia zero
Ho avuto un insegnante alle medie che mi ha dato un paio di calci mentre camminavo per i fatti miei fuori dall'orarlo di lezione in corridoio con una mia amica (anche la mia amica ne e' rimasta abbastanza scioccata, la cosa ha anche avuto un trafiletto di giornale, poi a me questo insegnante ha dato una lettera di scuse, i genitori degli altri invece han empatizzato con lui e gli han fatto una lettera di solidarieta' per la brutta situazione in cui era finito, in pratica per loro la sbagliata son stata io a averlo detto in famiglia, che poi mi pare di ricordare che miei l' han saputo tramite la mia amica, che la madre preoccupata ci ha telefonato, che io non avrei saputo come dirglielo e loro a denunciare ).
Era una scuola privata, il tipo era un frate, mi ricordo di aver preso l'ostia da lui a una messa interna di Natale. E insegnava ginnastica... e io si' odiavo ginnastica... e soprattutto pallavolo (che occupava il 99,9% delle lezioni ), non volevo giocarci perché non ero capace e poi gli altri mi dicevano rovina della squadra e ste cose qua. Anche i compagni mi davan calci... ma dall'insegnante e' stata una cosa piu' inaspettata... considerando che pure in famiglia mi davan botte ne deduco che probabilmente avevo una fisionomia/ atteggiamento da punchball :nonso: (si puo' pensare che son io che esaspero le persone ma con tanti che sfottono e provocano, io invece ho sempre solo voluto che tutti mi lasciassero tranquilla) |
Re: Insegnanti empatia zero
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