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Spiegati meglio per favore... |
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prima di scrivere cose in altri post e poi aspettarti una calorosa accoglienza da tutti gli utenti... |
Dovrei spiegarmi io? E per cosa, scusa?
Se non me lo dici come faccio a capirlo!? ...se avete qualche problema fate meglio a dirlo chiaramente, perchè non serve a nulla fare così. Se c'è qualcosa che ti da fastidio dillo e basta! |
"oddio scusate ma siete messi un pò male...
e credo che molte di quelle che voi definite "fobie" altro non sono che intolleranze a varie cose e varie situazioni...ma il termine fobia è molto più specifico, scendiamo già nel disturbo, non sarei così frettolosa nel appiopparmi fobie varie. Alcune poi sembra che ve le siete andate a cercare apposta! e la cosa che mi chiedo io è: ma se state così male, cioè se avete tutte queste fobie come le definite voi, oltre che alla fobia sociale, perchè non consultate qualche professionista? Io per quanto mi riguarda credevo di stare male e ho effettivamente un lieve disagio, ho pensato molto a farmi aiutare...ma voi siete messi malissimo, ci dovreste andare per obbligo da qualcuno. questo forum può essere un luogo dove sentirsi meno soli ma sicuramente non è un luogo per guarire! come fate a vivere se state veramente così male?" non mi pare che tu abbia iniziato nel modo migliore, per quanto mi riguarda. |
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quando è successo? come? |
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che è sta storia? |
E' il primo messaggio che scrivo in questo forum, e il topic è quasi demenziale. Ognuno ha il suo dolore, non esistono metodi per asserire che tizio soffra più di caio perché non fà sesso o non esce di casa...
ad esempio visto da fuori io sembro una persona sicura, soddisfatta. Faccio un lavoro che mi gratifica, la mia salute è buona, ho un bel fisico, so fare parecchie cose, ho una cultura superiore alla media (lo dico senza falsa modestia), riesco a mantenermi da solo, ho una ragazza. Eppure. Eppure. Eppure ci sono sere che solo il whiskey scaccia i demoni dalla mia pelle. Ci sono giorni che non riesco a parlare. Altri in cui solo il minias ferma il tremore delle mie mani. Altri ancora che gli Swans devo sentirli per ore prima di smettere di urlare. Certi momenti che vorrei morire. La vita è dolore. Il dolore sceglie la forma in cui coglierci. E non ci sono soluzioni. Non basta un orgasmo, bersi una birra, guidare una macchina. Dobbiamo accoglierlo. Ditemi, quanto lontano è andato il treno? |
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se hai tutte quelle cose gli eppure son poca cosa rispetto a chi non ha tutto ciò che hai citato, eppure, eppure, siam tutti qui |
E' solo che leggendo questo forum più che sfogarsi vedo persone vantarsi di star male.
E, cari miei, si capisce chi finge e chi no... |
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e poi il creare una sorta di società dove una debolezza è vista come un punto di forza ed una fonte di rispetto, può essere, per chi pensa che con quella debolezza ci dovrà convivere per sempre, una fonte di sollievo insomma siamo asocialmente utili 8) |
Utili idioti, direbbe qualcuno.
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frequenti il forum sbagliato morenson, torna qui, c'è trippa per gatti (cit.)
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Mi sembra che ci sia la smania nel salire in cattedra e dar lezione. byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eee :wink: |
Re: I messi peggio
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Vista l'ampiezza e la ricchezza di varia umanità (fobici,depressi,ansiosi ecc. ecc..) che alberga qua dentro, il disagio nei confronti della società che ci accomuna, non ha ugualmente senso ri-creare discriminanti assunde tipo fobic, non fobic - very fobic - estroverso. Anzi spezzerei una lancia a favore dell'estroversione, ovvero "tendenza della persona a dedicarsi al mondo che la circonda". Quindi riporterei la parola al suo giusto significato senza dipingerla di tinte oscure e minacciose, tinte che spesso e volentieri si ritrovano in questo forum. Non si possono ergere a difesa delle proprie posizioni e difese e/o timori, barriere e connotati dalla valenza positiva, distorgendoli dal loro significato e valenza originari. Inviterei dunque a riportare la discussione sui giusti binari. bye :wink: |
l'estroversione non è la via
la normalità non è il nostro treno i nostri binari portano da ben altra parte chi guarisce non è mai stato very chi si dopa per sfuggire alla realtà sta mentendo solo a se stesso fobicate gente, fobicate |
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fobia. FUGGI FUGGI DOVE CORRI NON C'E' MODO DI SCAPPARE. bye :wink: PS: chi si dopa ?. Che .azzo vuol dire, parla chiaro. Non usare il plurare rappresenti solo te stesso. |
ma sono le basette quelle :)
il mondo fuori è out! introspector mad max (cit.) (non trovo + il topic che avevo fatto con quel titolo, ma era fico) |
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?????????????????????????????????????????????????? ?????????????????????????????????????????????????? ?????????????????????????????????????????????????? ?????????? bye :wink: |
L'assenza di paure immotivate è l'unica condizione di reale benessere. Accettare di eliminare gli elementi scatenanti tali paure dalla propria vita, quando essi costituiscono la natura stessa di ogni società (lo dice la parola stessa), significa ridurre quest'ultima ad un nascondiglio.
Privarsi della possibilità di vivere immersi nella società, o rinunciare a lottare per essa, significa accontentarsi, né più né meno. Se qualcuno decide di accontentarsi o di venire a patti coi propri limiti è liberissimo di farlo, ma che almeno non cerchi di far passare la sua scelta per qualcos'altro, tipo un atto di coraggio, di autonomia, di autarchia ecc. L'amore, che TUTTI qua dentro cercano, è la cosa più estroversa che ci sia al mondo. Tutti coloro che, per gioco o seriamente, hanno contribuito a rendere la parola "estroverso" sinonimo di qualcosa da biasimare, si tradiscono continuamente. |
chi si dopa? chi prende i medicinali x affrontare tutto (ma non parlo di chi ha seri problemi d'ansia generalizzata, ma chi è ai livelli di fobie d'occasione)
x il resto, io non fuggo, ho scelto solo una strada che va nella direzione opposta all'estroversione (il male) e poi la storia della normalità che non esiste è una bufala inventata dai diversi per sentirsi uguali agli altri, ma la normalità la fa la società e il tempo, non si sfugge meglio galleggiare a fatica o essere il re degli abissi terrore degli estroversoni che navigano i mari dell'ansia occasionalmente? che dark fobic 8) |
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BUHAHAHAHAHAHAHHAHAH (cit.) |
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Come si può rinunciare ad aprirsi al mondo, ad un amico ad una donna ? O alla speranza di questo ? L'amore con l'amore si paga. Rinunciare a tutto questo è come rinchiudersi in una gabbia con la porta aperta e non uscire mai. Il concetto di normalità esiste ma è un concetto variabile che cambia relativamente all'ambiente, alla società o alla cultura. bye :wink: |
Non ho parlato apposta di normalità, ma di semplice reazione alla natura che ci circonda, adattamento all'ambiente. Viviamo comunque immersi nella società, anche se restiamo chiusi in casa, scegliamo solo di viverne una versione "ridotta", ma non ne siamo mai fuori davvero, né fisicamente né (soprattutto) mentalmente.
La scelta non è "ultimo fra i primi / primo fra gli ultimi", perchè non esistono né ultimi né primi, vivendo all'interno di una società si può solo accettarne il senso (vivere da animali sociali) o contrastarlo (isolarsi), ma se lo si contrasta si commette una specie di incoerenza, perchè si vive all'interno di essa, volenti o nolenti, pur non volendovi partecipare. Il contrasto interiore delle persone introverse deriva da questo: vivere da asociali in un contesto che fa della socialità la sua ragione fondamentale e necessaria (se togli la socialità alla società, non rimane nulla di diverso da un modo per sopravvivere più a lungo). L'estroversione è il costituente della società, l'introversione lo è dell'individualità. Vivere prettamente in maniera individuale all'interno di una società di persone è come vivere fuori contesto, come nuotare nell'aria. Nessuno vieta di perpetrare questa scelta, ma non v'è in essa alcuna componente ideologica, nessuna presa di posizione o guerra fra fazioni avverse, nessuna parte giusta o sbagliata, solo un'incoerenza di fondo. Nessun giudizio morale, positivo o negativo (almeno da questo punto di vista). La normalità è un valore statistico, che risponde a criteri interni alla cultura di una società, l'agire in maniera coerente al contesto è invece un qualcosa che appartiene alla definizione stessa di società...qualsiasi società richiede per definizione la socialità degli elementi che la compongono. L'introverso, anche accantonando il bisogno culturale di normalità, avverte ugualmente un contrasto, perchè intuisce l'incoerenza di fondo dell'isolarsi all'interno di una società. L'estroversione non è da considerare in quanto "normale", ma in quanto "adatta al contesto". Ah, se ci fosse HurryUp...lui si che mi darebbe torto :wink: |
34 anni
acquario :D l'ultima storia è finita anni anni fa ( inizio 2003 ) sono ingrassato 10 kg in 2 anni ( 2006-2008 ) ho l'iperidrosi nn riesco piu a stare nei posti al chiuso mi sembra di soffrire di attacchi di panico ho paura di andare dal mio dottore ( che è un pirla ) per parlagli dei miei problemi quando mi ricorderò altri problemi li scriverò... |
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