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Warlordmaniac 26-06-2017 16:03

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949440)
Beh no. Posso essere pure paure razionali ma cmq essere gestite con un atteggiamento timido. Cmq stai divagazioni inutilmente. Resta in topic.

Però ti ricordo che non sono stato io a dire che più che dall'introversione alcuni atteggiamenti dipendono dalla timidezza; e la thread opener parlava invece di introversione.

~~~ 26-06-2017 16:05

Anche io in qualche maniera mi sento migliorata rispetto a prima, ma il fatto di riuscire a fare più cose non elimina quell'effetto di erosione.

Anzi mi sta quasi venendo il sospetto che si tratti di un'esperienza a cicli, vale a dire: fare cose, stare con gli altri, accumulare stress, crollare, isolarsi a lungo, piano piano riprendere a stare con gli altri, fare cose, accumulare stress, crollare e via così in un loop continuo.
(è solo un sospetto)


Non credo nemmeno si tratti solo della paura del giudizio altrui
Le fonti di stress nell'avere a chi fare con gli altri possono essere innumerevoli per chi ha un certo carattere, ma alla fine a me capita una cosa quasi meccanica, fisiologica, non saprei come spiegarlo, pure quando con le persone ci sto bene.
E poi nel mio caso da cosa nasce cosa, quando ci si riapre al mondo man mano si riprende a vedere gli altri, rivedere amici, parenti, si sente la voglia di provare, di osare.
Ora mi sta venendo il dubbio che io tenda sempre a fare così, a vivere al di sopra delle mie possibilità reali, come se nonostante io senta di farcela e vada avanti in realtà il mio cervello rimanga indietro, e così finisco per accumulare stress e crollare.

claire 26-06-2017 16:19

Re: L'introverso non ce la fa
 
Io non credo di essere una grande introversa.Ma sono una grande fobica e la fobia mi ha portato a uno stile e una condotta di vita introversi.

Warlordmaniac 26-06-2017 16:23

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1949446)
Anche io in qualche maniera mi sento migliorata rispetto a prima, ma il fatto di riuscire a fare più cose non elimina quell'effetto di erosione.

Anzi mi sta quasi venendo il sospetto che si tratti di un'esperienza a cicli, vale a dire: fare cose, stare con gli altri, accumulare stress, crollare, isolarsi a lungo, piano piano riprendere a stare con gli altri, fare cose, accumulare stress, crollare e via così in un loop continuo.
(è solo un sospetto)


Non credo nemmeno si tratti solo della paura del giudizio altrui
Le fonti di stress nell'avere a chi fare con gli altri possono essere innumerevoli per chi ha un certo carattere, ma alla fine a me capita una cosa quasi meccanica, fisiologica, non saprei come spiegarlo, pure quando con le persone ci sto bene.
E poi nel mio caso da cosa nasce cosa, quando ci si riapre al mondo man mano si riprende a vedere gli altri, rivedere amici, parenti, si sente la voglia di provare, di osare.
Ora mi sta venendo il dubbio che io tenda sempre a fare così, a vivere al di sopra delle mie possibilità reali, come se nonostante io senta di farcela e vada avanti in realtà il mio cervello rimanga indietro, e così finisco per accumulare stress e crollare.


Tratto da qui
Caratteristiche condivise da quasi tutti gli studiosi

maggior interesse per la realtà interiore che per quella esterna, maggiore tendenza alla riflessione e all’introspezione, all’esplorazione e all’esame critico dei propri pensieri, idee, fantasie, sentimenti, conflitti, inibizioni, paure etc; maggior interesse verso pensieri e astrazioni che verso persone e cose concrete;
minor bisogno di compagnia; bisogno di ricaricarsi in solitudine dopo un certo tempo speso in compagnia; maggiore capacità di star bene e divertirsi anche da soli;
tendenza ad avere amicizie meno numerose ma più profonde
minor bisogno di stimoli esterni; minore tolleranza agli eccessi di stimolazione esterna; maggiore capacità di auto-stimolazione;
temperamento più calmo, docile e paziente

Warlordmaniac 26-06-2017 16:25

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949451)
Quello che ho detto io è in tema. Quello su cui divaghi te no.


:tongue_smilie:

Warlordmaniac 26-06-2017 16:29

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949470)
Questo è in tema. L'origine delle paure nella timidezza no.

Io continuo a vedere un'altra origine del mal di testa sociale. Qui sul forum mi paiono siano spesso evidenti queste cause.

Quali sono?

Svers0 26-06-2017 16:30

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1949472)
L'introverso può farcela, basta che non incontri un estroverso che gli dice "ma ce la fai?". :mrgreen:

"Figa, ma ce la fai? Me ne sono sbattuto due solo ieri e te a zero da una vita!"

~~~ 26-06-2017 16:30

M.me non lo so, certe cose erano sia stressanti che stimolanti ma il rilascio delle endorfine o kuel ke è :sisi: si esaurisce nell'arco di quella occasione non è come lo stress che builda-up.
Almeno così mi pare a me

Poi sullo stare con gli altri non so, io non faccio quasi nulla eppure quelle poche occasioni che ho avuto le ho affrontate, ad alcune sono proprio andata incontro spontaneamente.

Rispetto a tempo fa mi sento quasi in un assetto mentale diverso, prima avevo il terrore di stare con gli altri.
Per questo sono riuscita a fare alcune cose. Ma non so come vivere se tanto poi si ripresenta sempre lo stesso esaurimento


Anche dosare le energie non è così semplice, non è mica una dieta in cui puoi conteggiare le calorie.
Io cerco di fare quello che mi sento, tante volte mi sforzo pure.
Ma sono sforzi incomprensibili per gli altri per cui sei solo quella che non fa un cazzo.


Il bello è che quando vorrei evitare una situazione e mi sforzo, e dopo va tutto bene, alle sensazioni positive poi si accompagna sempre quella stessa problematica e quindi è un cane che si morde l'ano.




Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1949411)
No. Non si sta parlando di introversione.

Io vedo la differenza tra prima e ora, sulla mia pelle.
Prima per un sabato sera fuori, avevo bisogno di totale silenzio e solitudine per le energie esaurite, che poteva durare giorni, settimane, in cui avevo bisogno di decompressione, manco rispondevo al telefono e il solo squillo mi metteva un'ansia assurda, come se mi sentissi circondata.
Se uscivo tutti i sabati (in periodi in cui stavo un pochino meglio), dopo 2 mesi sparivo letteralmente, lo spazio non mi bastava più, allontanavo tutti e mi chiudevo in casa per molti mesi.

Adesso, se esco una sera, magari il giorno dopo voglio starmene per i fatti miei, ma non mi sento più oppressa dal mondo, mi ricarico in tempi molto più brevi, mi rilasso, basta una notte a volte, o una giornata e poi posso tranquillamente tornare a stare tranquilla, far commissioni e quant'altro.
In ogni caso, i miei amici più di 1 (2 massimo) volte a settimana non voglio vederli, perchè non sento tutto sto bisogno di socialità, ma per come ero prima, ho fatto enormi passi avanti.

Uscire da un disturbo evitante, non vuol dire diventare estroversoni, vuol dire restare comunque di indole introversa, ma senza tutto quel malessere e senso di oppressione che si aveva prima.

Nel tuo caso è stata la terapia ad aiutarti?


Io non so, mi sembra solo di funzionare in un modo che mi rende difficile vivere con gli altri

iturbe89 26-06-2017 16:33

Re: L'introverso non ce la fa
 
Io ci ho provato, ho vissuto 6 mesi "infernali" insieme ad estroversoni. Da premettere che inizialmente socializzo (con tutte le mie imperfezioni del caso) e sono ben predisposto...ma poi dopo un certo periodo inizio a crollare, come se mancassero energie per mandare avanti un rapporto, una sensazione di aver esaurito tutto, avviene un cambiamento man mano sempre più evidente che gli altri inevitabilmente si accorgono e che magari non si aspettavano.... e cambia anche il loro modo di porsi (giustamente).

Warlordmaniac 26-06-2017 16:39

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949470)
Questo è in tema. L'origine delle paure nella timidezza no.

Io continuo a vedere un'altra origine del mal di testa sociale. Qui sul forum mi paiono siano spesso evidenti queste cause.

Quote:

Assenza di filtri nella percezione sensoriale ed emotiva, essendo autistica. Questo il mio caso specifico. Altri hanno mal di testa sociale perché magari hanno paura del giudizio altrui, quindi si stancano nel dover sempre badare a quel che fanno/dicono per evitare il giudizio negativo (nel caso di fobici e timidi).
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?

iturbe89 26-06-2017 16:41

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949483)
Ma sai esattamente cosa ti stanca? Cosa c'è nell'interazione con gli altri che ti prosciuga così le energie?

Lo so che non è facile gestire le energie. Occorre conoscere molto bene se stessi e riconoscere bene le proprie emozioni.

Se dici a me, non saprei! :nonso: Andrebbe capito insieme ad un professionista..credo

Hazel Grace 26-06-2017 16:43

Re: L'introverso non ce la fa
 
non lo so, io torno a casa distrutta perchè mi sforzo a parlare, soprattutto in ambito lavorativo. Lì davvero non so mai come comportarmi e come fanno ad essere tutti così in confidenza, io vorrei solo mettermi li a fare le mie cose che già imparare il lavoro è impegnativo, figurarsi contemporaneamente intrattenersi con i colleghi. Poi mi capita anche che per combattere l'introversione mi metta a parlare a raffica usando un tono di voce urlante e li non mi fermo più, ma ho proprio l'ansia di non riuscire a integrarmi nel gruppo se non mi metto in mostra

Svers0 26-06-2017 16:44

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1949487)
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?

Gli schizofrenici.

iturbe89 26-06-2017 16:53

Re: L'introverso non ce la fa
 
In linea di massima la risposta è sì a tutte le domande, preoccuparmi cmq non eccessivamente... dipende. Diciamo a volte no, a volte si...

Svers0 26-06-2017 16:57

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1949487)
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?

Io una volta mi ero impuntato a concentrare tutte le risorse mentali nel non temere gli altri e il loro giudizio, però dopo un po iniziavano a venirmi strane idee per la testa tipo provocare gli altri gratuitamente per far vedere di non aver paura e non provare il minimo pudore, poi sono giunto alla conclusione che neanche così va bene e quindi un minimo di timore del giudizio altrui ci vuole.

Hazel Grace 26-06-2017 17:03

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949495)

Ecco, quindi ti sforzi di fare cose che non vorresti e che non ti vengono naturali.

A volte si, perchè il più delle volte vedo fare agli altri cose che io faccio solo a fatica e sforzandomi. Vedo le interazioni degli altri così naturali che rimango allibita. Trovo sia normale fare certe cose, ad esempio scambiare due chiacchiere al lavoro ma non ho la minima voglia di farlo perchè non mi interessa, a volte certe persone non mi interessano

alien boy 26-06-2017 17:04

Re: L'introverso non ce la fa
 
comunque ora che ci penso a me la sensazione di non sintonia si può presentare anche quando sto tranquillo e non sono in una fase di timidezza (o di pensieri ossessivi), è come se sentissi il bisogno di ritornare in uno stato di indifferenza verso l'esterno, di non essere legato (non è in quel caso una paura del giudizio ingiustificata, perchè se inizi a non voler comunicare l'altro mica la prende bene?). Io la vedo come una vera e propria abitudine. Forse c'è un limite che incontrano tutti ed è solo spostato più in avanti o più indietro, il problema è che per un introverso finisce sempre prima degli altri e a volte sta proprio all'inizio. Cioè ok magari devi trovarti in sintonia con gli altri, molte volte però inizi con il trovarti e semplicemente finisce che ciò che si attribuisce all'introversione ti trasporti lontano, ti chiudi e inizi a sentire gli altri parlare tra di loro o a volerti appartare se stai con una sola persona (intendo con te stesso non con l'altra persona :D), e ciò in risposta più a un calo di interesse, di conivolgimento, che a una chiara fobia.
Comunque per me il problema introversione è secondario, è tutto l'aspetto fobico e ossessivo che mi frega.

cancellato18523 26-06-2017 18:16

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1949511)
A volte si, perchè il più delle volte vedo fare agli altri cose che io faccio solo a fatica e sforzandomi. Vedo le interazioni degli altri così naturali che rimango allibita. Trovo sia normale fare certe cose, ad esempio scambiare due chiacchiere al lavoro ma non ho la minima voglia di farlo perchè non mi interessa, a volte certe persone non mi interessano

C'è molta ipocrisia, a volte è tutto di facciata poi ci si sparla alla prima occasione.

varykino 26-06-2017 18:18

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1949248)
Ma se prendiamo per buono uno dei tratti che vengono più spammati della faccenda introversi-estroversi, che l'estroverso a stare con gli altri si ricarica mentre l'introverso si esaurisce, può darsi pure che sia una cazzata, ma per chiunque si trovi a fare questa precisa esperienza e lo vive come tratto specifico della sua introversione, come può non sentire una differenza incolmabile con chi funziona al contrario?

Siamo sicuri che una persona normale trovi faticoso, oneroso, dispendioso dal punto di vista delle energie ad esempio l'uscire con un amico?
Anche le cose che nell'immediato sono piacevoli e allentano lo stress lì per lì, in realtà ne creano altro che va ad accumularsi fino all'esaurimento e a un crollo depressivo.

si ma nessuno è costretto a vivere una vita che nn vuole vivere O.o , manco i famosi estroversi so tutti uguali , c è quello che esce ogni giorno , c è quello che è social solo il sabato sera , quello che fa uscite tranquille , quello che fa uscite devastanti etc...se sei introverso e una cosa ti stanca o nn ti piace , nn la fai , o la fai quando hai energie , nn sei costretto a fare niente se vai a vedere.

cancellato15324 26-06-2017 18:18

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1949451)
Forse dovresti imparare a capire quando stai accumulando troppo stress e staccare un po' prima, in modo da non esplodere. Potrebbe essere che non ti accorgi quando ti stai stressando finché non arrivi al limite, cioè non avverti lo stress prima di crollare.

Ecco, io prima funzionavo così.

Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1949479)
Nel tuo caso è stata la terapia ad aiutarti?

Assolutamente sì. Ho imparato ad ascoltarmi.

Non era vero che non sentivo i campanelli d'allarme, ma li ignoravo, ci passavo sopra, mi dicevo inconsciamente "sopporta" e andavo oltre, fino a quando non impazzivo e dovevo chiudermi per lungo tempo.
O zero o 100, bianco/nero, tutto/niente, non esistevano vie di mezzo.
E la stessa cosa, valeva anche per altri mille comportamenti.

zoe666 26-06-2017 18:24

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da iturbe89 (Messaggio 1949481)
Io ci ho provato, ho vissuto 6 mesi "infernali" insieme ad estroversoni. Da premettere che inizialmente socializzo (con tutte le mie imperfezioni del caso) e sono ben predisposto...ma poi dopo un certo periodo inizio a crollare, come se mancassero energie per mandare avanti un rapporto, una sensazione di aver esaurito tutto, avviene un cambiamento man mano sempre più evidente che gli altri inevitabilmente si accorgono e che magari non si aspettavano.... e cambia anche il loro modo di porsi (giustamente).

mi succede esattamente la stessa cosa.
Parto con le migliori intenzioni, poi comincio a scaricarmi, non reggo più, mi autoescludo e ciao a tutti.

Hazel Grace 26-06-2017 18:27

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da mirko.bianchi (Messaggio 1949549)
C'è molta ipocrisia, a volte è tutto di facciata poi ci si sparla alla prima occasione.

questo incasina le cose, non sai mai cosa può pensare le gente di te quando fanno così. Magari sembra che stai simpatico e poi ti schifano o ti pigliano per il culo

Inosservato 26-06-2017 19:26

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1949458)
Io non credo di essere una grande introversa.Ma sono una grande fobica e la fobia mi ha portato a uno stile e una condotta di vita introversi.

pure io credo di far parte di questa categoria :pensando:

cancellato15324 27-06-2017 00:00

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1949422)
Una volta andai in un night (feci pure diversi km a piedi per raggiungerlo) e quel posto funzionava in maniera particolare. In sostanza non c'era una clessidra come si usa di solito, cioè c'era molta poca precisione nelle durate delle consumazioni. Ebbene, ho offerto da bere ad una "artista" e siamo rimasti appiccicati per più di mezz'ora con la stessa consumazione; l'eccesso di confidenza e vicinanza mi diede la nausea e infatti le dissi chiaramente che mi sentivo male. Col tempo poi ho adatto il mio corpo a quegli stimoli anche se non ne sono uscito mai completamente. Perlomeno adesso non ho gli sforzi di stomaco se palpo o mi sbaciucchio per mezz'ora.

Mi sono adattato, ma l'introversione abnorme mi obbliga ad una condizione di partenza di diffidenza.

E questa me la chiami solo introversione :interrogativo:

Myway 27-06-2017 00:10

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1949826)
E questa me la chiami solo introversione :interrogativo:

Si può partire solo introversi e ci si ritrova introversi con altro...

dentromeashita 27-06-2017 01:13

Re: L'introverso non ce la fa
 
Non puoi,ne esci esaurito.
Infatti se sei costretto cerchi di fare meglio che riesci

dentromeashita 27-06-2017 01:17

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1949239)
Essere introversi mica è una malattia eh, e nn è detto neppure che porti a problemi in ambito lavorativo-sociale

no ma è faticoso,logorante,e questo affaticamento,logoramento ti porta all'esaurimento nervoso che è una malattia
fonti: l'ho vissuto.

Warlordmaniac 27-06-2017 09:01

Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1949826)
E questa me la chiami solo introversione :interrogativo:

Che cos'è?

dotrue 27-06-2017 09:47

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da dentromeashita (Messaggio 1949889)
no ma è faticoso,logorante,e questo affaticamento,logoramento ti porta all'esaurimento nervoso che è una malattia
fonti: l'ho vissuto.

Si, se sei predisposto...ma nn è che l'introversione porta alla depressione come il fumare 1 pacchetto al giorno porta al cancro

Keith 27-06-2017 09:49

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1949958)
Che cos'è?

Forse dovresti capire se veramente ti piacciono le donne..magari dico una cacchiata però da pensare mi viene

~~~ 27-06-2017 11:23

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1949551)
Ecco, io prima funzionavo così.



Assolutamente sì. Ho imparato ad ascoltarmi.

Non era vero che non sentivo i campanelli d'allarme, ma li ignoravo, ci passavo sopra, mi dicevo inconsciamente "sopporta" e andavo oltre, fino a quando non impazzivo e dovevo chiudermi per lungo tempo.
O zero o 100, bianco/nero, tutto/niente, non esistevano vie di mezzo.
E la stessa cosa, valeva anche per altri mille comportamenti.

Io invece ho un pensiero del tipo: ora che sono in forze, finché sono in forze, lo faccio
Il fatto è che comunque bisogna in ogni caso sopportare qualcosa, altrimenti non si farebbe niente
Si parte con entusiasmo perché veramente si ha piacere in una cosa ma man mano si esauriscono le energie.
Ho sempre pensato di essere incostante mentre invece probabilmente si tratta tutto di un ciclo di carico e scarico non solo di una incostanza umorale e motivazionale (ci sono pure quelle, forse però accentuate o addirittura provocate da quel saliscendi di energie).

Warlordmaniac 27-06-2017 12:54

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1949994)
Forse dovresti capire se veramente ti piacciono le donne..magari dico una cacchiata però da pensare mi viene

In effetti è una cacchiata.

cancellato15324 27-06-2017 13:29

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1949958)
Che cos'è?

Io questo non posso saperlo, ma avere la nausea per il contatto fisico con qualcuno, e qui si parla di baci, abbracci e palpeggiamenti, non di una persona fastidiosa con la smania di toccare tutti. Manco a me piace essere toccata dalla gente random e ok, non sono una da free hugs e può far parte del mio essere introversa, ma nell'intimità, con una persona che mi piace è una cosa normale che di solito non fa venire conati di vomito.
Poi ci sta anche da vedere se la cosa si è verificata solo nel night, e allora magari quel tipo di contatto senza una vera intimità può non fare per te, oppure, hai proprio problemi con l'intimità, anche con una donna che ti piace in relazione.
Su questo andrebbe indagato, a mio avviso. Perchè dire "io son fatto così, pace" è un peccato, se invece c'è una problematica dietro, che si può risolvere, no?

~~~ 27-06-2017 13:37

Re: L'introverso non ce la fa
 
A me sembra un segno di sanità mentale provare nausea in sbaciucchiamenti per una "artista" sconosciuta in un night

Warlordmaniac 27-06-2017 13:42

Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1950099)
A me sembra un segno di sanità mentale provare nausea in sbaciucchiamenti per una "artista" sconosciuta in un night

La posizione lavorativa dell'altra persona è un parametro ininfluente rispetto alla sintomatologia descritta.

cancellato15324 27-06-2017 13:43

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1950038)
Io invece ho un pensiero del tipo: ora che sono in forze, finché sono in forze, lo faccio
Il fatto è che comunque bisogna in ogni caso sopportare qualcosa, altrimenti non si farebbe niente
Si parte con entusiasmo perché veramente si ha piacere in una cosa ma man mano si esauriscono le energie.
Ho sempre pensato di essere incostante mentre invece probabilmente si tratta tutto di un ciclo di carico e scarico non solo di una incostanza umorale e motivazionale (ci sono pure quelle, forse però accentuate o addirittura provocate da quel saliscendi di energie).

Quello che noi di solito chiamiamo sopportazione, non è altro che il compromesso che per forza di cose deve esserci quando si ha a che fare con gli altri, per mantenere relazioni, amicizie, etc, la gente è diversa da noi, quindi avere aspettative sui comportamenti altrui, è sbagliato, così come essere intollerante verso tutto, ci sono delle vie di mezzo che andrebbero trovate, più che altro per stare meglio noi. Che attenzione, non vuol dire sopportare tutto e tutti, altrimenti diventa sottomissione e va peggio.

Forse nel momento in cui ti senti propositiva e in forze, fai tutto e troppo per quello che è il tuo carattere, chiaro che se un giorno che ti svegli attiva, ti butti nella socialità e fai tutto a prescindere, tra cui anche cose che non faresti in altre situazioni (boh, ipotizzo), alla fine ti stressi e ne esci distrutta, quanto può durare una full immersion nel sociale, per chi ha problemi a relazionarsi?

Io faccio così, ogni volta che faccio una cosa, poi mi fermo e vedo come sto, senza la smania di dover strafare (del tipo che se mi fermo ora non faccio più niente), no, valuto come sto, mi fermo se è il caso, mi riposo, riparto, tutto coi miei tempi e modi. Senza pressione, nè esterne, nè interne.
Lo so io come sono fatta e ciò che posso sopportare, forzarsi un pochino è ok, violentarsi no.
Le esposizioni vanno fatte in modo controllato, altrimenti diventa una terapia d'urto, che non può funzionare e finisce per esaurirci, e farci chiudere ancora di più, successivamente.

Warlordmaniac 27-06-2017 13:44

Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1950096)
Io questo non posso saperlo, ma avere la nausea per il contatto fisico con qualcuno, e qui si parla di baci, abbracci e palpeggiamenti, non di una persona fastidiosa con la smania di toccare tutti. Manco a me piace essere toccata dalla gente random e ok, non sono una da free hugs e può far parte del mio essere introversa, ma nell'intimità, con una persona che mi piace è una cosa normale che di solito non fa venire conati di vomito.
Poi ci sta anche da vedere se la cosa si è verificata solo nel night, e allora magari quel tipo di contatto senza una vera intimità può non fare per te, oppure, hai proprio problemi con l'intimità, anche con una donna che ti piace in relazione.
Su questo andrebbe indagato, a mio avviso. Perchè dire "io son fatto così, pace" è un peccato, se invece c'è una problematica dietro, che si può risolvere, no?

Che indago a fare? Tanto al massimo che può dirmi uno psicologo è provare e riprovare. Che deve dirmi se no?

Winston_Smith 27-06-2017 13:44

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1950101)
La posizione lavorativa dell'altra persona è un parametro ininfluente rispetto alla sintomatologia descritta.

Il fatto che probabilmente stesse fingendo di spassarsela con te per farsi pagare, forse no.
Per il resto quoto Stregatta.

cancellato15324 27-06-2017 13:48

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1950099)
A me sembra un segno di sanità mentale provare nausea in sbaciucchiamenti per una "artista" sconosciuta in un night

Vabbè, quello è soggettivo. Non stiamo qui a giudicare. :)
Può piacere il sesso occasionale, o le varie artiste del sesso, come anche no, è una cosa totalmente personale e ognuno fa storia a se.

Infatti nel suo caso, solo lui può sapere se il problema è chi si è trovato davanti in quel momento, o se è l'intimità in se.

~~~ 27-06-2017 13:51

Re: L'introverso non ce la fa
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1950101)
La posizione lavorativa dell'altra persona è un parametro ininfluente rispetto alla sintomatologia descritta.

Beh è una che è stata intima con te perché lavora lì ed è pagata per quello, o ho capito male?


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